venerdì 16 settembre 2011

Tecnica di filtro dell'intenzione.




Ero consapevole che molti di coloro che hanno un orientamento all’idea della cospirazione sono fortemente interessati a scoprire la verità
James/Wingmakers

La teoria del complotto identifica individui che cercano ‘altrove’ (in altra maniera, con altra vista) le proprie risposte.

Da sempre, questi individui sono stati ingabbiati in una 'dicitura' relativa ad un 'movimento' che li contraddistingue, e questo è avvenuto senza che nessuno di questi individui, autentici, non strumentalizzati, avesse coscientemente chiesto di ‘dare luogo’ ad un 'movimento'

Il ‘movimento’, quando è ufficiale, è una montatura. 

Perché ogni 'movimento', gruppo, associazione, dopo un certo lasso di tempo perde l’identità genitrice dei fondatori per diventare un surrogato, che incarna qualcosa di diverso dall’originale. L’energia viene tolta ai partecipanti perché l’entità creata è ‘viva’ e richiede di alimentarsi. 

Si entra in circoli viziosi propedeutici all’incantesimo, al vuoto/oblio che accoglie quando si giunge nell’isola di Circe.
 
È pertanto sufficiente, all’entità Antisistemica di controllo, coniare un nome e ‘affidarlo’ alla definizione di un 'movimento' di individui che ‘striscia’ nel sottobosco sociale, al fine di dare inizio alla fine di quell’ideologia o di quella ricerca di verità

È una strategia immersa nel fiume del tempo, che origina risultati figli della lungimirante azione del tempo nel tempo. Quando l’Antisistema evidenzia che un ‘fenomeno’ può essere pericoloso, per i confini della propria sopravvivenza, lo sottolinea socialmente appellandolo in qualche maniera: il linguaggio si presta molto bene come precisa lente di ingrandimento.

Costruita la terminologia (ad esempio no-global, terrorista, etc.) la si affida alla densità delle 3d, facendola ‘respirare’ alla massa, la quale alimenterà, nel suo grande numero, delle diverse azioni, la più evidente delle quali sarà quella di schierarsi anche attivamente (in funzione del valore assoluto del movimento in oggetto). 

Il primo effetto di questa funzione di azione e reazione è di delineare un livello di ‘scontro’ o ‘resistenza’,  il secondo effetto, che deriva dal primo, è una densificazione sociale del 'movimento' che, in quanto tale, si ‘scolpirà’ all’evidenza del punto prospettico d’osservazione della massa e, molto spesso, sarà percepito come ‘negativo’ dall’opinione pubblica in fedele ed inconscio asservimento del potere Antisistemico.

La 'massa' alimenta questa versione del Mondo.

A questo punto, quegli individui originari avranno il loro seguito ed, allo stesso tempo, anche il relativo contrasto, il tutto vissuto attraverso la funzione di ‘organismo del movimento’. Nello spazio definito dallo scorrere del tempo, il ‘movimento’ crescerà in entropia interna iniziando a richiedere energia di alimentazione. A chi la chiederà in quel momento e per sempre? 

Ai suoi ‘mattoni costituenti’: gli individui uniti insieme dalla funzione di ‘gruppo’…

L’energia inizierà a mancare agli individui, indeboliti anche da infiltrazioni esterne mendaci, inoltre l’anti movimento sociale, creatosi per funzione d’equilibrio (come materia e anti materia) contribuirà a ledere la forza e lo spirito originario degli individui. La pratica Antisistemica compirà il resto attraverso le proprie caratteristiche di padronanza subliminale sociale, come l’azione dei mass-media, il parere degli ‘esperti’, le leggi, etc.

Ciò che rimarrà dell’intento originale degli individui sarà, nel tempo, un ‘fantoccio’ senz'anima che alimenterà un’altra illusione proiettata nello schermo della comunità globale. Esisterà ancora quel ‘movimento’, al fine di non far mancare l’idea della ‘democrazia’ e della libertà, ma sarà svuotato e senza linfa vitale: come un soprammobile da esporre.

Una illusione nell’illusione.

La ‘ricerca della verità’ verrà spenta in superficie, come una candela, ma continuerà ad alimentare un potenziale che, allo stesso tempo – nel reame del tempo, è destinato ad emergere.

Fiducia, pazienza, tenacia, lungimiranza, consapevolezza.

Oltre al velo tra la Vita e la Morte.

Questa mattina parleremo della dissoluzione dell’Ordine della Stella. Molti ne saranno felici e altri ne saranno rattristati. Ma non si tratta di gioirne nè di rattristarsene, perché è inevitabile, come vi spiegherò. Forse ricorderete la storiella del demonio che passeggia per la via con un amico; a un certo punto, davanti a loro, un uomo si china a raccogliere qualcosa per terra, lo guarda e se lo mette in tasca. L’amico chiede al demonio: 'Che cosa può aver raccolto quell’uomo?' 'Ha trovato un pezzo di verità', risponde il demonio. 'Ah, è un brutto affare per te, allora!' osserva l’amico. 'Oh, niente affatto – replica il demonio – adesso farò in modo che la organizzi'...
Jiddu Krishnamurti

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 15 settembre 2011

Chiedersi se è 'vero o falso' è come chiedersi se ci vediamo.





Il cambiamento spira forte e, presto o tardi, darà alla luce della densità ‘qualcosa di ‘nuovo’; oppure no?

Papa denunciato per crimini contro l'umanità.
New York - In questo caso non si tratta di maniaci fanatici estremisti, bensì di una delle maggiori associazioni di vittime di preti pedofili. Sono loro ad aver accusato Papa Benedetto XVI al tribunale dell'Aja per crimini contro l'umanità. Ora Ratzinger e con lui il Cardinale Bertone rischiano di finire processati nella stessa aula dove è stato il generale Mladic e Kradic.
 
Ratzinger è stato denunciato al tribunale dell'Aja per crimini contro l'umanità dal ‘Survivors network of those abused by priests’, un gruppo di associazioni di vittime di preti pedofili, che si definisce il più numeroso in assoluto. Assieme a lui finisce ‘nel patibolo’ anche il cardinal Bertone.
 
Anche altri alti esponenti della Chiesa cattolica sono stati denunciati per crimini contro l'umanità. Motivo della denuncia: la presunta copertura da parte loro degli abusi sessuali perpetrati da esponenti del clero...
Da Yahoo 
 
A pensar male ci vuole molto poco e rappresenta addirittura una ‘moda’, una tendenza mediatica del tipo ‘ti sbatto il mostro in prima pagina’, anche se il ‘mostro’ deve ancora essere provato di esserlo. Lo sappiamo tutti che funziona così, per cui occorre solo sperare di non diventare il prossimo caso da gogna pubblica, perché ‘dopo’ non avremo più una Vita, soprattutto se innocenti.

Il caso di Ratzinger è molto grave, perché le accuse sono davvero pesanti. Non intendo ora approfondire la singola notizia ma, bensì, vederla come un effetto del ‘vento’ che spira sempre più forte.  La 'Chiesa' rappresenta qualcosa che deve 'cambiare'...

Il Mondo è sorretto da una sorta di 'equilibrio' di potere trasversale che è sorto in seguito alla politica del ‘divide et impera’ e, prima ancora, in seguito ad una ben precisa intenzione di 'controllo alimentare'.

Queste ‘casate’ o ‘clan’ si sono spartite la torta per intero, praticamente da sempre e progressivamente si sono ‘fuse’ l’una con l’altra, sino ad arrivare ai giorni nostri.

Gli usi è i costumi globali cambiano in continuazione ma il potere centralizzato in vertici di controllo coercitivo è sempre stato una presenza inossidabile. Non c’è cultura che sia riuscita a rimanere estranea al modello Antisistemico come diretta ombra del controllo parassitario. 


E non v’era modo di costituire eccezione, dal momento in cui l’energia 3d risponde fedelmente all’imprinting frattale superiore.

Oggi qualcosa di ‘diverso’ sta lentamente affiorando.


Potrebbe essere un altro 'trucco', ma potrebbe essere anche un nuovo modello di orientamento che nasce dal ‘basso’, dalla zona media e numerosa della popolazione.

Occorre guardare ai numeri per cercare di capire cosa sta succedendo:


Aumenta il peso dei fondi sovrani nell'economia globale. Secondo il rapporto sulla stabilità finanziaria redatto dal Fmi i fondi sovrani (la cui proprietà è dei governi) detengono assets per un valore di 4.700 miliardi di dollari. Sommando le riserve valutarie delle banche centrali pari a 10 mila miliardi di dollari, la mano pubblica gestisce circa un quarto del valore degli asset gestiti dagli investitori privati
Da Yahoo 
 
Due cose:


  1. la mano pubblica gestisce circa un quarto del valore degli asset gestiti dagli investitori privati (14.700 miliardi di dollari)
  2. le riserve valutarie delle banche centrali pari a 10 mila miliardi di dollari.
Questa notizia ci fornisce un ordine di idee inerenti al ‘peso’ del potere relativo alle banche centrali e a quello dei fondi sovrani. Questo numero indica che l’ammontare della crisi è ‘ridicolo’ rispetto a quello che possono mettere in campo i ‘governi + le banche centrali’, ossia il braccio armato Antisistemico, quello che s’identifica con l’intenzione di mantenere lo status quo.

Il cambiamento è allora autentico? Oppure è, come al solito, un modello progettato al computer al fine di fare emergere un nuovo scenario in maniera pilotata sempre dallo stesso ‘ordine di idee’?


Mi sembra un circolo vizioso piuttosto che virtuoso.


C'è anche da registrare il controllo dei 'privati' sul 'pubblico' (infatti le banche centrali non sono interamente governative nell'azionariato) e il fatto che i 'privati' gestiscano una potenza di fuoco molto più grande di quella 'pubblica', anche se il potere delle banche centrali si avvale sulla possibilità teoricamente infinita di generare denaro; denaro che, però, può andare ad irrobustire ancora di più i 'privati'.


Chi sono i 'privati'? E se fossero sempre gli stessi? Se la 'testa' fosse la stessa?

Il denaro cambia di tasca ogni giorno, ma le tasche potrebbero essere 'comunicanti'.


Tutto cade in prescrizione quando l’interessato incarna il potere imperante.


Aspettiamo di vedere, ad esempio, se questa ‘invenzione’ verrà rilasciata veramente nel paradigma:


Petrolio sintetico dalla plastica riciclata?
Con i rifiuti ormai si fa un po' di tutto: dai mattoni al gas e anche opere d'arte. E secondo i tecnici della Vadaxx Corporation, un'azienda chimica con sede nel'Ohio, anche… petrolio greggio di ottima qualità.

 
Sì avete capito bene: questa azienda americana avrebbe messo a punto un processo di riciclo della plastica di scarto grazie al quale sarebbe possibile ottenere la materia prima con la quale è stata realizzata, cioè il petrolio.

 
La notizia ha dell'incredibile, ma in realtà non è del tutto nuova: si tratta solo del più recente sviluppo di una tecnologia nota già da qualche anno…
Da Yahoo


Osserviamo come va il Mondo e, magari, cerchiamo di essere anche un po’ protagonisti del cambiamento, se di cambiamento vero si tratta. Se noi non saremo della ‘partita’ dipenderemo da quello che ci riferiranno gli ‘altri’, privati o pubblici che siano...


Sii il cambiamento che vuoi vedere accadere nel Mondo.
Gandi

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 13 settembre 2011

Quiescenza e stress.




Nel ‘seme’ c’è l’essenza di una Vita futura: è importante...

La quiescenza e la sopravvivenza del seme sono garantite dalla particolare conformazione e dal suo stato di estrema disidratazione (5-10% di acqua). Lo scopo biologico della quiescenza è quello di propagare la specie nel tempo e nello spazio permettendo la nascita delle nuove piante anche a grande distanza dalla pianta madre e in condizioni temporali e climatiche favorevoli… 
 
A maturità il seme entra in una fase di quiescenza o dormienza durante la quale sono sospese tutte le funzioni vitali per essere ripristinate quando si verificano le condizioni favorevoli per la germinazione… 

La durata della dormienza è regolata da fattori ambientali e da fattori endogeni, di natura ormonale. Questi ultimi sono basati su meccanismi biochimici che si attivano come risposta a stimoli ambientali al fine di garantire che il processo della germinazione si svolga nelle condizioni favorevoli o che sia mantenuta la preservazione della specie quando eventi sfavorevoli causano una decimazione…
Da Wikipedia 
 
In Natura è presente una perfezione che lascia senza fiato.

Poi, quando guardiamo noi stessi, in termini di umanità, generalmente osserviamo una massa di individui perennemente ammalati o sofferenti per infiniti motivi: perché il genere umano versa in questo stato tanto debilitato?

L’amico Massimo, che sul suo sito www.livelloalfa.com pubblica quasi quotidianamente notizie molto preziose di ‘denuncia e ricerca’ nel contesto della salute umana, ha recentemente consigliato di vedere questo video incentrato sul modello di potere di Big Pharma. Le cinque più grandi aziende al Mondo che hanno il controllo dell’intera filiera del farmaco, compresa la definizione e la denominazione delle malattie

La società è medicalizzata. La società è carne da macello, ad immagine e somiglianza del trattamento che riserva agli ‘animali da pasto’. La società firma abbonamenti a Vita con le medicine e gli esami.

Ogni ambito è divenuto fonte di malattia, eppure la società è super informata rispetto al passato; non basta

dato il bombardamento di informazioni, siete sicuri di sapere cosa dovreste fare per migliorare il vostro stato di salute?
 
Finalmente alcune delle tesi fondamentali da sempre sostenute dalla medicina omeopatica sono verificate e testate:
 
• la genetica non è il fattore predominante nella comparsa di malattie
• il controllo di grassi, carboidrati, colesterolo e omega-3 non dà come risultato una buona salute
• farmaci e chirurgia non curano le malattie
• i medici non sanno con certezza cosa consigliare per mantenere una buona salute
• solo con la dieta e lo stile di vita si può guarire da malattie cardiache
• il cancro al seno è correlato a una situazione ormonale alterata dovuta ai cibi
• il consumo di latticini aumenta il rischio di cancro alla prostata
• gli antiossidanti di frutta e cereali sono correlati a migliori perfromance mentali nella 3a età
• vari tipi di cancro sono correlati al consumo eccessivo di proteine animali
Link 
 
Questo è già un buon punto prospettico dal quale osservare.

Si smette di subire la conoscenza medica e si accetta di parificarla ad un altro livello della conoscenza di se stessi. Un termine molto di moda è lo ‘stress’. È tutta colpa dello stress al giorno d’oggi. Dato che ormai ci conviviamo per forza, come possiamo prenderne le misure, oppure imparare qualcosa dalla lotta continua allo stress?

E anche se lo stress è inevitabile, è come rispondi allo stress che conta davveroSe pensi alla parola ‘rilassamento’ in questo momento. Cosa ti viene in mente?
 
Ad alcuni potrebbe venire in mente l’immagine di sè mentre se ne stanno su una spiaggia a non fare niente. Ad altri immagini simili. Ma il vero rilassamento è molto più di questo ed è la capacità di saper rispondere allo stress ed agli eventi che generano stress in maniera appropriata.
 
Pensa ad un leone. O anche solo ad un gatto. E prova ad associare la parola ‘stress’ all’immagine di un gatto. Troverai qualche difficoltà, credo.
 
Perchè un gatto funziona così: passa la maggior parte del tempo in una condizione di vero relax, e proprio per questo è capace di generare performance (che per lui significa saltare improvvisamente per catturare un animale) in un tempo brevissimo.
 
La sua vera forza non è tanto lo stato di relax in cui trova, quanto lo stato di prontezzail differenziale che riesce a generare tra completo riposo e completa attivazione.  

Maggiore è questa differenza, maggiore è la forza che riesce ad avere.
 
La maggior parte delle persone invece vive in una condizione di tensione continua, anche quando non deve generare vere performance (non si tratterà di catturare un topo, in questo caso, ma di vendere, vincere una causa, suonare uno strumento) e nel momento in cui serve non ha una forza vera perchè l’ha già consumata tutta rimanendo 'stressato' per tanto tempo.
 
Siamo esortati ed incentivati ad essere ‘noi stessi’, a ‘sviluppare noi stessi’, ad essere ‘chi siamo’. Ma la maggior parte di noi non ha la rappresentazione interna di cosa vogliano dire queste frasi. Non se la ricorda, in pratica.
 
Ed anche se proviamo a trasferire al resto di noi stessi le immagini che ci vengono in mente dall’idea di ‘essere noi stessi’ - non funziona.
 
E non funziona perché se vuoi cambiare il modo in cui tu (o chiunque altro) pensa, sente, agisce ed opera… devi operare fuori dai confini che contengono il pensiero ed il sentire. Devi partire da chi sei.
Link 
 
La conclusione di questo articolo è estremamente saggia e lungimirante. Mette inoltre in luce uno dei meccanismi cardine con il quale il ‘Controllo’ agisce sul piano dimensionale in cui siamo innestati densamente. Che fare, allora?
 
Quando accetto di lasciarmi andare giungono delle risposte, dei feedback, dei suggerimenti mascherati di routine e banalità, che celano dentro di sé, ripiegati ed avvolti, veri e propri tesori di saggezza.

Scegli col cuore, agisci con metodo.
In questi anni ho visto che per avere risultati straordinari nella propria vita i due punti chiave che padroneggiano sopra tutto il resto sono proprio questi:
 
1. Scegliere col Cuore (Love)
2. Agire con Metodo (Management).

1. Scegliere col Cuore.
Ci possono essere tanti strumenti, tante tecniche, tante cose da poter imparare. Obiettivi da raggiungere, oggetti da possedere, abilità da padroneggiare. Tanti libri, corsi, audiolibri e infoprodotti da assorbire. La brutta notizia è che non possiamo imparare tutto e ottenere tutto! La bella notizia però è che possiamo imparare ed ottenere qualsiasi cosa noi scegliamo.
 
Il punto chiave quindi è la nostra capacità di scegliere.
 
Molto spesso i nostri obiettivi non sono davvero nostri, ma derivano da qualcosa di diverso da quello che noi siamo e da quello che noi vogliamo veramente.
 
2. Agire con Metodo.
Se Scegliere col Cuore riguarda il 'cosa', agire con metodo riguarda il 'come'. Questo è il secondo punto chiave. Se abbiamo scelto la cosa che ci sta davvero a cuore per poterla ottenere dobbiamo mettere in pratica!

Questo è generalmente lo scoglio più grande. Spesso il punto non è che ci mancano le informazioni, è che abbiamo difficoltà con l’autodisciplina e la costanza.
Link

Ecco i punti chiave da segnarsi sul taccuino personale:
  1. siamo esortati ed incentivati ad essere ‘noi stessi’, a ‘sviluppare noi stessi’, ad essere ‘chi siamo’. Ma la maggior parte di noi non ha la rappresentazione interna di cosa vogliano dire queste frasi.
  2. se vuoi cambiare il modo in cui tu (o chiunque altro) pensa, sente, agisce ed opera… devi operare fuori dai confini che contengono il pensiero ed il sentire
  3. molto spesso i nostri obiettivi non sono davvero nostri, ma derivano da qualcosa di diverso da quello che noi siamo e da quello che noi vogliamo veramente.
  4. spesso il punto non è che ci mancano le informazioni, è che abbiamo difficoltà con l’autodisciplina e la costanza.
È possibile notare che questi quattro punti evidenziano un distacco dal sé. Questo distacco è l’impronta digitale della 'mano che controlla' indisturbata. 

Mancano le ‘chiavi’ o i ‘codici’ per entrare, non in luoghi inaccessibili e chissà dove ubicati, ma per entrare semplicemente in se stessi.

Manca sempre qualcosa per completare qualsiasi cosa che facciamo, proprio come la coperta troppo corta per coprire completamente l’intero corpo.

Riusciremo a ricordarcelo per più di quattro secondi? Ma, per carità, senza stress…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com