martedì 15 marzo 2011

Condividere il cervello con un alieno: evolvere.




Tokyo chiude le contrattazioni a -10%, dopo avere perso quasi il 7% ieri. Il motivo sbandierato è il rischio nucleare a cui l’economia nipponica può andare incontro. La Tigre è al tappeto nuovamente

Per la prima volta, una economia di stampo antisistemico chiede ai propri cittadini di ‘consumare di meno’. I consumi, l’anima del Pil, sono destituiti della funzione centrale di motrice dell’andamento economico. L'energia è razionata.

Che ne sarà dunque di questa fiera nazione laboriosa e patriottica? Sarà abbandonata dall’insieme delle altre economie dominanti?
 
È cambiato qualcosa da qualche settimana nel Mondo.

La ‘ribellione’ cresce, fomentata dall’allineamento della Terra al centro galattico. È un fattore di pressioni e di entropia a cui non si può resistere. L’asse planetario modificato ha compiuto un altro scatto nel proprio quadrante che porterà all’inversione dei Poli e non importa quale sia stata la causa apparente; terremoto o non terremoto, quello che conta, è che il suo trend è intatto ed in piena corsa. Cosa ne sarà di questo pianeta nelle 3D?

Sono stati compiuti passi importanti per 'sbagliare' tutto quello che si poteva e si doveva 'sbagliare'.

I frutti, il raccolto, ciò che otterremo da questa messe di sbagli è il ‘succo’ di ciò che ci rappresenta maggiormente, allo stato attuale rispecchiato dal passato; nessuna scusante si può opporre alla lista storica del comportamento globale umano. Non intendo scrivere di catastrofismo o complottismo, nossignori: non confondiamo la conseguenza con l’azione.

L’umanità, oggi, sta soffocando. Partendo da questa constatazione, Satprem, non trae conseguenze catastrofiche ma individua una implicazione positiva: la nostra crisi è il segno che l’uomo deve cedere il passo a qualcosa che è diverso, come una rivoluzione delle specie è sempre avvenuta… 

Quando tutto crolla, che cosa resta? 
 
Si direbbe che gli uomini non riescano a concepire la fine della loro specie e l’eventuale passaggio ad un’altra specie. Ma che la concepiscono o no, che importanza ha? Evidentemente, se la concepissero sarebbe più facile, ma anche se non la concepiscono gli cadrà addosso, anzi gli sta già cadendo addosso. Il soffitto crolla, e allora: se non acconsentono saranno schiacciati, no? Forse è per questo che tanta gente inizia a sentire che tutto è talmente insopportabile… Ma sì, è questa la chiave infatti. Bisogna che sia insopportabile. Una volta giunti ad un punto tale di asfissia o di impossibilità, bisogna pur trovare l’altra possibilità. Se no si muore. Ma non riusciremo mai a passare nell’altra possibilità finchè la vecchia maniera d’essere non sarà diventata impossibile

È conforme a tutte le leggi evolutive: si passa in una nuova specie quando per una ragione qualsiasi le condizioni della vecchia specie diventano insopportabili, invivibili, asfissianti. Allora il 'genio' che si trova nelle cellule umane, è costretto a trovare il nuovo meccanismo, il nuovo modo di essere…”.
Intervista a Satprem.

I segni del ‘crollo’ sono tutti intorno a noi. Se nemmeno davanti a questa evidenza continuiamo a fare finta di nulla, a fingere di non sentire quella vocina dentro di noi, che a grande profondità non smette mai di farci giungere un alito di ‘memoria’, ebbene… cosa vogliamo? Dove siamo intenzionati a rifugiarci?
 
I 'giochi' fatti di rotelle sociali e d’ingranaggi che ci legano l’uno con l’altro, sono levigati dal tempo, arrugginiti, senza lubrificazione e necessitano non più di manutenzione ma di rifondazione. Pur nella via più complicata, l’umanità ha sviluppato quello che doveva sviluppare: l’Io ed il processo legato al pensiero. Steiner ce lo ricorda nei suoi scritti. Il processo di co creazione, nel futuro, passerà dalla parola, dal…Verbo. 

Il cuore si svilupperà in tutta la sua vera e magnifica funzione di autentico ‘cervello’. Pensiamoci bene: cosa significa questo? Cosa significa che l’umanità tornerà ad unire la propria sessualità? Che gli organi di riproduzione spariranno, perché la creazione non avverrà più nella medesima modalità? Pensiamoci bene. 

Pensiamo alle parole di Satprem: nuova specie.

Ebbene, considerare i cambiamenti a cui si riferisce Steiner in ambito evolutivo ed  in relazione al pensiero di Satprem, significa solo una cosa: evoluzione della specie. L’umanità sarà diversa. Si dovrà adattare ad uno scenario di tipo nuovo. Quale scenario? Uno scenario progettato appositamente per sviluppare le nuove caratteristiche, solo abbozzate già in questo.

Focalizziamo sul discorso extraterrestre, evidenziando una volta per tutte che in questo Blog si considera certa l’esistenza e la presenza tra di noi ed in noi di altre entità viventi. Perché? Perché è nella logica dell’abbondanza che ci circonda in ogni termine. È in corso un unico processo evolutivo, nel quale altre specie sono più avanti ed altre più indietro rispetto a noi. Le specie più ‘avanzate’ spiritualmente sentono la responsabilità di prendersi carico di quelle meno avanzate. Le specie più avanzate tecnologicamente possono non avere raggiunto quel grado di consapevolezza tale da polarizzarle al flusso coeso della Creazione, per cui possono cercare di sfuggire al senso della paura, ad esempio, della morte del fisico. Da questa motivazione possono interferire con altre specie viventi manipolabili e ricche di nuove ‘opportunità’. 

Questa è la prospettiva tramite la quale mi sento di inquadrare le micidiali osservazioni e scoperte di Corrado Malanga:   

L’applicazione di una serie di astuzie ipnotiche ha permesso di trovare la procedura-chiave per l’accesso alle memorie nascoste nel cervello degli addotti, mettendo a disposizione un immenso bagaglio di informazioni sugli alieni, compresa la loro lingua. Il procedimento è collaudato e riproducibile in laboratorio su qualsiasi addotto”.
Alien Cicatrix - Corrado Malanga

Il fatto di considerare una parte del nostro cervello in ‘comunione’ con un’altra entità, fa certamente paura. Chi è, dunque, che muove i ‘fili’? Quando decidiamo di prendere una decisione, chi è che decide? Lo so, sono cose angoscianti. Però dipende sempre da quale punto si osserva la questione. Gli esseri superiori che Steiner, ad esempio, ci riferisce in continuazione, chi sono? Cosa sono? 

I nomi assegnati a loro sono gli stessi che la Chiesa ha assegnato alla Gerarchia degli Angeli?

Secondo la tradizione cristiana, di origine medioevale, gli angeli sono organizzati in differenti ordini, detti Cori Angelici.
La classificazione più influente fu discussa da Pseudo-Dionigi nel quarto o quinto secolo, nel libro De Caelesti hyerarchia. In questo suo lavoro, l'autore aveva indicato alcuni passaggi del Nuovo Testamento, nello specifico gli Efesini 6,12 e i Colossesi 1,16, sulla cui base costruire uno schema di tre Gerarchie, Sfere o Triadi di angeli, nella quale ogni Gerarchia contiene tre Ordini o Cori. In decrescente ordine di potenza questi sono:
  1. Prima Gerarchia: Serafini, Cherubini, Troni o Ophanim
  2. Seconda Gerarchia: Dominazioni, Virtù, Potestà
  3. Terza Gerarchia: Principati, Arcangeli, Angeli
Da Wikipedia

Chi sono i Wingmakers? Cosa signifca ‘razza centrale’? Centrale rispetto a cosa?

Gli alieni di cui narra Malanga sono di varie razze: 12 quelle riportate in Alien Cicatrix. Stiamo forse parlando della stessa cosa vista da angolazioni diverse? Anche Givaudan ‘ricorda’ delle classificazioni di Esseri spirituali. 

L’attività degli 'Spiriti', che una volta furono umani come noi, nei diversi corpi dell’uomo, costituiscono dei doni concepiti e sviluppati per il corso evolutivo dell’umanità. I nostri organi sensoriali, a livello eterico, scendono a cascata dalla loro ‘ispirazione’. Anche gli organi fisici modellati poi dalle condizioni planetarie e gravitazionali della Terra nelle fasi più aspre della corsa alla sopravvivenza. Ed il lavoro di Sitchin, come si inserisce? E quello di Icke? Sitchin ci narra di un genere umano modellato ad immagine e somiglianza di essere giunti dalle stelle: gli Anunnaki

Secondo me l’intreccio è talmente complesso che occorre inquadrare questo tipo di ‘nuova umanità’ nell’ambito di una parte dell’umanità esistente al giorno d’oggi sulla Terra. Ossia, il lavoro di Sitchin, probabilmente ha messo in evidenza, ha scoperto, l’ultimo step occorso sul pianeta dalla fine dell’ultima era glaciale. Ma non è tutto classificabile in questa unica soluzione visiva. C’è tutto il pregresso: l’eco della storia scomparsa.

Ciò che una volta era ‘unito’, oggi è ‘diviso’, ma come un frattale mnemonico, abbiamo questa condivisione oscura del cervello con 'coloro che stanno nell’ombra'. La spiritualià e la Vita extraterrestre che si fondono, finalmente. La confusione che non permette di comprendere questa dinamica è il famoso ‘velo’ che divide illusoriamente la Vita dalla Morte, il pieno dal vuoto. Cosa intende Alice A. Bailey con il termine ‘Gerarchia’?
 
Tutto ciò che merita di essere scoperto è, in questa realtà, dipinto di ombra sotto la coperta del timore legato all’uso della terminologia delle lingue: esoterismo.

Esoterismo è un termine generale per indicare le dottrine di carattere segreto i cui insegnamenti sono riservati agli adepti, ai quali è affidata la possibilità della rivelazione della verità occulta, del significato nascosto… Il centro dei misteri era l'iniziazione ovvero la liberazione dal corpo visto come prigione dell'anima”.
Da Wikipedia 
 
È tutto alla rovescia, nascosto, celato, oscuro, velato, perché? I film ce lo fanno chiaramente capire. I film e non i trattati di Filosofia. I film che tutti noi vediamo ogni sera. Non abbiamo più alibi per poter affermare ‘Non so’. È meglio dire ‘Non voglio sapere’.

- Allora. Se abbiamo ancora quei poteri, come vogliamo utilizzarli? Loro (i militari) cosa ne farebbero?
- Vuoi dire che ti preoccupa cosa potrebbe succedere se cadessero nelle mani sbagliate?
- Già!
- Francamente non so cosa sarebbe peggio e quali siano le mani sbagliate.
- Siamo noi le mani sbagliate, chiaro? Lo abbiamo dimostrato…


- Noi abbiamo il potere di dimenticare.

 
- È un tantino dura rinunciare a un qualcosa che potevamo… avere. Questo dono, il potere di materializzare i nostri sogni. Ci viene dato il più grande dono nella storia dell’umanità. Ci viene data questa sfera magica, la quale ci dice ‘Immagina quello che vuoi e lo potrai avere’. È uno straordinario dono ma noi siamo così primitivi che lo abbiamo materializzato e dato al servizio della parte peggiore di noi, invece che metterlo al servizio della parte migliore che è in noi. E questo cosa dimostra?
- Che non eravamo pronti.
- Noi abbiamo quello che si dice: immaginazione. Voglio dire, ma guardate di che cosa siamo capaci. Possiamo… Ma... è vero! Non siamo ancora pronti.


- Io non so come fare scattare la ‘cosa’. Henry, sei tu il matematico.
- Perché non contiamo sino a tre?
- Ah, io non ci sarei mai arrivato…


- Ma perché mi tieni la mano?
- No, sei tu che mi tieni la mano!
Dialoghi tratti dal film ‘Sfera’.

Nessuna paura… Come ha detto il quadrato astrofisico Giovanni Bignami: 'Gli Alieni siamo noi'.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

lunedì 14 marzo 2011

Terremoto, ruggine e paura.





Quante cose da osservare quest’oggi, da ricordare, da evidenziare, da capire: la grande onda sismica ha colpito duro. A 7 anni di distanza dall’altro grande Sisma&Tsunami, quello che colpì una vasta zona del sud est asiatico, la storia si ripete. In momenti come questo è più facile essere sensibili a quelle ‘sirene’ che da tempo, come una voce antica, intimano di fare attenzione a come abbiamo gestito le 'cose' sulla Terra.

Non solo; è in frangenti simili, quando l’attenzione globale è più ‘tollerante’ con chi suggerisce punti di vista diversi, che le Coscienze hanno la facoltà di liberarsi un po’ dalla morsa della ragnatela magnetica delle forme pensiero, del paradigma in corso. La responsabilità della specie umana è evidente nello scempio perpetrato sull’intero pianeta, e la paura ‘geoglobale’ rilasciata dopo un evento apocalittico simile è tale da fungere da detonatore per un certo tipo di risveglio

Gli alibi, tuttavia, si sprecano ancora, nel senso che è possibile rifugiarsi nel concetto dell’inevitabilità dell’evento: un evento naturale a cui non ci si può opporre.  

Siamo umani ed in quanto tali: 'terribili'. Come dei bimbi ostinati che non vogliono capire.

E se il terremoto disastroso previsto da Bendandi per la primavera 2011 fosse questo? Che lo abbia davvero previsto oppure no, non mi interessa dal momento in cui l’idea eterica dell’evento è stata comunque rilasciata in termini di impatto energetico e di imprinting nella comunità. Alla stessa maniera in cui Ighina lavorò etericamente nel liberare e diffondere dei potenziali/seme a disposizione per il futuro. 

Non tutto è subito evidente nei piani tridimensionali dello spaziotempo. L’area sarebbe diversa da quella della pseudo previsione, ma il tempo coinciderebbe con uno scarto apprezzabile: marzo invece che maggio.

Dopo avere scritto l’articolo su Ann Walker/Freccia Bianca, relativo al fatto di salvaguardare le foreste globali, pena il fatto che l’asse terrestre possa deviare di altri 5 gradi e cambiare orbita andando ad impattare sui frammenti di una Cometa nel 2042, leggiamo proprio in questi giorni che, effettivamente, l’asse della Terra si è spostato di altri 10 centimetri, mentre nel 2004 si era spostato di 8 centimetri

Braden annuncia che il ribaltamento dell’asse è ‘imminente’ e noi, intesi come ‘massa’, non abbiamo mezzi per monitorare quello che succede, dal momento in cui i ‘mezzi’ sono statali o privati e certamente i risultati del monitoraggio non sono diffusi in real time attraverso gli organi d’informazione che, molto chiaramente, sono impegnati ad imbonire la popolazione tramite ben altri input sensoriali. Le immagini dal satellite, relative alle coste del Giappone colpite dallo Tsunami, sono impressionanti: il prima e il dopo equivale a tornare indietro di un secolo in una manciata di minuti. Il tempo è stato azzerato!

La durata della scossa principale di 9 gradi Richter è stata di due minuti, ossia molto lunga, prolungata, si direbbe quasi un ‘urlo’. Che cosa ci ha voluto gridare in faccia la Madre Terra? Io ci leggo un bel “Basta. Figli miei, basta. Risvegliatevi”. 

Ora, tutto ciò che è inerente ad Haarp o a qualsivoglia potere oscuro, secondo me, è da mettere sempre in secondo piano rispetto agli eventi  di ordine superiore della Legge d’Ottava e delle Leggi Celesti in generale. Cosa voglio dire? Che qualsiasi cosa può fare un certo potere, sia che abbia origine sulla Terra che fuori dalla Terra, non ha peso specifico tale da bypassare il tracciato delle onde cosmiche, messaggere del cambiamento d’evoluzione targato Piano Divino

Il potere imperante sulla Terra è 'minoritario', si avvale di una conoscenza tolta con il tempo all’intero genere umano. Questa tela di ragno che mantiene in libertà apparente, è continuamente messa sotto pressione dall’energia che spira dal Cosmo, proprio come i raggi del Sole ‘piovono’ sulla Terra. Tutto ciò che accade all’ombra del potere oscurante è in un certo senso ‘previsto’ dalla flessibile lungimiranza del Piano Divino, insita nel Libero Arbitrio, prevista nello scenario 3D dell’Antisistema

È tutto opportuno alfine.

La Terra può anche spaccarsi in due, non sarebbe la prima volta che succede ad un corpo celeste, no? Ma sappiamo che i piani del Creatore non finirebbero con la fine della Terra di 3D. Le 3D sono estese a tutto l’Universo e l’uomo vive in tutto l’Universo. Non ha senso avere paura di morire, oppure ha senso se la paura provoca un risveglio molto simile all’assaporare un frutto della Terra e gioirne ringraziando tutto ciò che ce lo ha donato

È una semplicità di base che ci manca, che ricerchiamo. 

È una semplicità che non può risiedere nella complessità di un reattore nucleare. Proprio quei reattori ‘sicuri’ che il terremoto ha messo allo scoperto come dei fuscelli nella tempesta: un esempio per il resto del pianeta e per l’italia alle prese ancora con la tentazione del nucleare. Occorre davvero ascoltare il grido della Madre Terra ed imparare dai nostri errori. 

Non possiamo fare la fine della mandria spaventata che si getta a capofitto nel burrone.

Mentre il debito internazionale spinge a pensare ad un reset del ‘tutto’, il Pianeta si prepara ad un reset del suo magnetismo ed alla relativa cancellazione della ‘memoria’ agganciata tramite il flusso dei pensieri ricorrenti. Sarà magnifico vivere questa esperienza, ricordarla e trasmetterla ai posteri. Spero tanto che il tempo sia quello giusto: senza paura, senza timore né rimorso, senza ombre. 

L’onda sismica prima di scatenarsi è stata percepita dalle ‘antenne’ sensoriali umane: nei giorni precedenti molte persone non sono state bene, ci sono state molte morti a causa di problemi cardiaci, etc. Era l’energia di ‘preparazione’, la forza che iniziava a liberarsi, l’inizio del movimento che ha portato al terremoto. Adesso, quelle onde e quelle della paura e dello sgomento, stanno circolando attraverso le grandi linee di comunicazione dette Ley Lines. So che più meno ne passa una anche da Vigevano. Penso che per un certo tempo l’energia che transiterà rischierà di sconbussolare un po’ la Vita delle persone. Le scosse di assestamento sono il frattale di questa energia che si è liberata e che scorre nei canali, nel sistema 'linfatico' della Terra

Cerchiamo dunque di vivere nel nostro ‘centro’ e di proteggerci dalle interferenze di questa eco di emozioni umane nate dallo spavento e dalla paura…

- Non ha alcun senso
- Cosa credi che non abbia alcun senso?
- Che cosa? Tutto! Ogni cosa che accade nel mondo… Qualcuno può per favore spiegarmi cosa sta succedendo? John, ogni giorno mi guardo intorno e vedo vite innocenti che vengono distrutte. Guerre causate per delle questioni di fede, e bambini, dolci ed innocenti bambini che ci vengono portati via in un attimo da fucili e proiettili e brutali atti dell’uomo... Io lo so, lo so in cuor mio. Lo so che lui ha un disegno ma per la prima volta nella mia vita ho bisogno di comprenderlo qui (nella mente) e di capire perché permette che accadano cose terribili…


- Capisci qual è l’insegnamento di questa storia?
- Quale?
- Non poteva esserci un Dio. E anche se fosse esistito, era veramente cattivo…
- Ovviamente poi hai cambiato il tuo pensiero.
- Sì, è vero. Come farai anche tu James. Sii paziente e fiducioso. Dio non ti ha abbandonato, vedrai.
- Un momento. Un momento. Che c’entra la perdita del tuo braccio?
- Niente. Assolutamente niente. Volevo solo essere sicuro che tu mi ascoltassi.


- Io non ti credo Travis. Non credo a niente di quello che hai detto.
- Nemmeno io. Non mi bevo la tua storia e quello che ti sta succedendo. Chissà come mai?
- Qui non parliamo di me.
- Ah no? Forse invece c’entri qualcosa. Beh, allora che mi dici?
- Vuoi smetterla? Non ti preoccupa quello che ti accadrà qui dentro? Quello che succederà a tua madre?
- Se la caverà. Me la caverà anche io. Dio ha i suoi piani. Tu dovresti saperlo più di chiunque altro. O magari è una cosa che hai dimenticato. Forse è questo che sta succedendo. Partita di campionato contro il Fermont. Ti fratturasti il mignolo quando quella palla… te lo schiacciò. Ti ricordi? Sì, esatto. Eravamo a 5 yard dall’area di meta. L’azione dopo, se non ti fossi fatto male, che schema avresti scelto per mettere in gioco il pallone?
- Passaggio a Tyler.
- Esatto! Ma non potevi lanciare. Così che facesti?
- Feci una finta e la passai a Clay.
- Touchdown! Non spetta a noi mettere in dubbio i suoi piani, Jimmy. Noi dobbiamo solo giocare!
  

- C’è un seme di verità in ogni bugia. Quello che nasce da quel piccolo seme dipende dalla persona che spinge l’aratro.
  

- Travis non ha fatto quello per cui tutti lo stanno incolpando.  È molto semplice. Io lo so e tu lo sai.
- Lo sa per certo?
- Lo so perché sono sua madre.
- Ok, ma allora chi è stato?
- Stai insinuando che ci sia un altro colpevole? Che cos’è che te lo fa pensare?
- Perché tutti quanti…
- Sì, esatto!
- Ok. Ok, ho capito dove vuole arrivare. Diciamo che c’è un’altra spiegazione, ma perché Travis si è preso la colpa? Perché dice che è stato lui? Non ha alcun senso?
- No, non ce l’ha, Jimmy. Ma è di Travis che noi stiamo parlando adesso. Metà delle cose che ha fatto nella sua vita non avevano nessun senso, ma l’altra metà avevano perfettamente senso.


-Vedete, le tragedie che accadono nella nostra vita non sono ostacoli che Dio ci mette davanti per vedere quanto in alto saltiamo o quanto ci facciamo male. No. No. Dio è molto più amorevole di così. Lui è molto intelligente. Quegli ostacoli sono il modo in cui noi scegliamo di osservare le cose brutte della nostra vita, le sagome scure del dubbio e della… paura. Troppo spesso noi siamo così scoraggiati, così attorcigliati su noi stessi, così… annodati ai fili della nostra vita che non guardiamo il disegno più grande: l’intero intreccio della sua attesa… Non voglio dipendere da un solo misero filo di lana per riscaldarmi, no, voglio che tutta l’intera coperta mi avvolga e mi dia conforto… ed è così che agisce Dio, non con un filo alla volta, ma con l’intero intreccio del suo calore e del suo essereLui è lì per noi, a contrastare la ruggine che si fa strada nella vita di ognuno di noi. E a rimboccarci con la sua incondizionata ed eterna coperta fatta di calore e… conforto.   
Dialoghi tratti da ‘Rust – Ruggine’.

Questo film osservato in una modalità quantica, fa chiaramente capire quanto tutto sia preventivato e nulla sia per caso. La ‘corda’ che si lascia è quella che permette di raggiungere, anche paradossalmente, lo scopo. Sono solo belle parole? Cosa penseranno le famiglie colpite dal terremoto e dalle onde d’acqua?

Noi non lo sappiamo, ma se pensiamo solo che ci sia un colpevole, e che questo colpevole sia il Creatore che si è dimenticato di tutti noi e che sta lì senza fare nient’altro, beh… il nostro non ‘sentire’ indica che la ‘ruggine’ è ancora tutta da asportare. Senza spostarsi dall’ombra che ci nasconde non possiamo evidenziare che c’è molto altro oltre all’apparenza. 

Ognuno nei panni diversi. Ognuno esperimentando una via. Ognuno responsabile di un pezzetto, di un filo della ‘coperta’ ed, allo stesso tempo, responsabile della coperta intera.

Tutto ciò mi porta ad aumentare ancora maggiormente la consapevolezza che, decine di anni di studio di Malanga, non siano né da gettare via, né da immolare a nuova Bibbia del genere umano. Semplicemente, credo che il suo modo di osservare sia inglobabile nella mia attività di 'comprensione cosmica'

È questa una nuova e grossa onda che si abbatte in me.

La visione della spiritualità dal punto di vista extraterrestre. Il fatto di poter concepire che, dentro di noi, ci siano parti aliene. Non estranee, ma ritenute estranee a causa della nostra ‘momentanea ignoranza’. 

Cosa sono i corpi dell’uomo? L’Io umano. I conflitti interni legati all’inconscio ed al Karma. Le zone oscure del cervello ed il suo ‘scarso’ utilizzo da parte nostra. Gli esseri elementali ed ancestrali a cui si riferisce anche Steiner, ad esempio, nelle Cronache dell’Akasha? Esseri che ci hanno solo preceduto e che hanno da sempre lavorato per la nostra causa, che poi è l’unica causa: quella del ritorno a ‘casa’ trasmutando la paura, avendo conosciuto se stessi. 

Nessuna paura…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

venerdì 11 marzo 2011

La memoria oscura e la 'confusione'.




 
Nel mio lavoro di unione e condivisione, relativo all’ambito esistenziale della sfera umana, è sempre più chiaro che cercare di comprendere le dinamiche evolutive in corso, senza staccare il punto prospettico della consapevolezza dalla dimensione in cui si versa, quella dello scenario 3D, è quantomai impresa ardua e oserei dire impensabile. Sono troppe le interferenze, il ‘rumore’ di fondo, le ragioni più diverse, gli interessi incrociati, i sogni a cascata, le catene energetiche in forma di eggregora, mito, leggenda, metafora, codice, educazione, religiosità, politica, etc. che si intrecciano e si contrastano o si raddoppiano nel mare magnum della contesa per la Vita, per la sopravvivenza, per il controllo

È solo alzando il proprio livello, dal quale si osserva, che le ‘cose’ si rendono più evidenti. È proprio quello che scopre Malanga quando giunge alla conclusione che gli addotti, sottoposti ad ipnosi regressiva, manifestano più punti prospettici dai quali evocano persino differenti versioni del tessuto mnemonico

Negli anni ottanta spetta al ricercatore ufologo Bud Hopkins scrivere alcuni libri che riportano numerose storie di statunitensi legate ad esperienze di abduction. Anche in questo caso Hopkins fa ampio uso delle tecniche di ipnosi regressiva per far riaffiorare, nel cervello dei testimoni di queste strane esperienze, i loro ricordi, apparentemente dimenticati o nascosti nelle stesse pieghe della loro mente”.
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Leggendo in maniera ‘non automatica’ il pensiero di Steiner, di Lievegoed, di Ouspensky, di Ken Carey, di Diane Stein, di Givaudan, di Aurobindo, di Powell, di Genevieve Lewis Paulson, di Zamperini, etc. è estremamente chiaro che l’umano è caratterizzato da una serie, anche complessa, di corpi inseriti in altri corpi proprio come una sorta di Matrioska

Queste persone hanno dedicato la loro Vita al fine di perseguire un certo percorso e hanno scoperto tutta una serie di intrecci coerenti relativi alla nostra struttura ‘esoterica’. La conclusione che ‘noi siamo molto di più rispetto al corpo’ è certamente logica e sensata, proprio come è logico e sensato pensare al Cosmo e ritenerlo pieno di Vita. 

Come si inserisce l’attività di Malanga in questa visione spiritual/biologica/energetica dell’uomo? Penso che si possa inserire frattalmente, ossia che il suo ambito ricalchi, ad un altro livello, sempre la stessa tematica di base: l’evoluzione che comunque scorre come un filo unico in tutto l’Universo

La comprensione che noi abbiamo dell’evoluzione è figlia, per il momento, quasi esclusivamente della psiche e della sua relativa logicità. Per questo motivo non è comprensibile alcunchè, da un simile substrato, perché troppo ‘radente’ l’ambito in cui ci si percepisce fisicamente. La spiritualità e la condizione aliena non sono di questo Mondo dei sensi e della ricerca della quadratura sociale. Queste due ‘sfere’, ritenute infondate dalla scienza ufficiale, stridono persino aprendo la propria visuale, cercando di abbracciarle il più possibile. 

Perché ci si chiude la bocca dello stomaco pensando ad un alieno e, ancora di più, ad un alieno che ci vuole ‘sfilare’ l’Anima? 

E ancora di più quando ci viene 'sussurrato' che solo il 20% dell’umanità possiede un’Anima? 

Che cosa è che si rivolta dentro di noi? E perché? È nostro quel senso di ‘disgusto’ e di inadeguatezza, oppure non fa parte di noi ma è in un certo qual modo ‘indotto’? Ve lo siete mai chiesto? Lo avete mai percepito? È come una voce che intima di lasciar perdere e di ‘fare altro’. Da dove gunge questa voce? Di chi è questa voce? 

Quante domande… domande che servono a smuovere in profondità le ‘acque’. Sono domande lecite al fine di giungere a specchiarsi in se stessi per, infine, riconoscersi oppure non riconoscersi e, comunque, perlomeno evidenziare un riflesso che per troppo tempo si è tenuto nascosto per paura… di cosa? Di chi? Degli altri o di se stessi? 

Esiste una strabiliante dose di certezza ed accuratezza che emerge dalla lettura 'non automatica' di certi autori, tutti fatti ricadere nell’ombroso ambito dell’esoterismo: termine che reca con sé l’alone della paura senza motivazione, come una intimidazione ricevuta a voce molto tempo prima. Emerge altresì una conoscenza spaventosa di organi e strutture eteriche ‘non riconosciute’, di una precisa e puntuale mappa di condotti energetici e di una ragnatela di organi sovrasensibili. Può essere questa, l’opera di fantasia di alcuni umani tanto ambiziosi da gonfiare l’Ego sino ad inventarsi interi Mondi inverosimili? 

Non credo, perché tutto ciò deriva da una conoscenza antica, da un retaggio del tempo perduto, che mai può cancellare indelelebilmente ‘ciò che è stato’: la nostra origine. Sia chi di noi è un discendente di esperimenti genetici ricondotti alle pieghe del tempo, sia chi è un figlio 'naturale' delle stelle, sia chi è figlio dell’evoluzione legata alle anse planetarie, sia chi è un ibrido di tutte queste opportunità… tutti abbiamo un senso ed un perché, una missione e la responsabilità di vivere nel migliore dei modi

Che modalità di Vita descriveremo applicando la regola del ‘vivere nel migliore dei modi’ da un punto di vista di scarsa consapevolezza? Semplice: descriveremo mediamente la sopravvivenza.

Descriveremo un mondo esemplificato dalla regola del 80/20 o 90/10. 

Con questa esatta diluizione di abbondanza costringeremo la massa ad affamarsi da sola. Questa ‘fame’ è l’ombra della ‘confusione’ nella quale ci siamo aggrappati come il pescato nella rete del pescatore. Per uscire dalla 'confusione' non serve l’informazione generica né specialistica: serve il senso della propria presenza in se stessi, infatti io mi nutro di un nozionismo spirituale che effettua 'carotaggio' dello strato di conoscenza disponibile e non disponibile. 

Non mi serve leggere tutto di tutti, ma effettuare prove quantiche del tipo di ‘terreno’ disponibile, come un’analisi bioenergetica di quello che ci circonda nell’eterno presente.   

Il lavoro ha condotto a conclusioni certe sugli alieni, sulle loro identità, sui loro luoghi di provenienza, sui loro bisogni, sulle implicazioni storiche della loro presenza sul nostro pianeta e, non ultima, sulla motivazione dei rapimenti alieni. La quantità di materiale ricavato, la riproducibilità delle esperienze ipnotiche condotte, ad ora, su oltre duecento casi e le prove collaterali ottenute mi consentono di dire, chiaramente e per la prima volta nel mondo, senza timore di essere smentito, cosa vogliono da noi i diversi gruppi di alieni che sono sulla Terra da migliaia di anni

I risultati ottenuti, che saranno qui di seguito sinteticamente enunciati, mi hanno fatto capire anche perché era così difficile comprendere il movente delle loro azioni. Perché, infatti, dopo anni di lavoro sia mio sia di altri colleghi stranieri, non si riusciva a costruire un quadro d’insieme?
 
Perché gli alieni cercavano in noi qualcosa che noi non sapevamo d’avere!
 
Qualcosa che, una volta portata alla luce, permetteva di costruire un’immagine dell’uomo fortemente diversa da quella imposta oggi dal determinismo materialistico alla Piero Angela”.
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Nella 'confusione' non si capisce un granchè di quello che conta. Perché? Perché non si hanno chiare le domande da porsi, essendo impegnati ad evitare le collisioni con i ‘corpi’ che impazzano a prima vista senza senso. Se esiste un problema, la 'confusione' non lo evidenzia ma lo diluisce insieme al rumore di fondo. Il ‘problema’, percepito da me, relativo alla Vita è:
  • la sua origine/sorgente
  • il suo motivo/scopo/senso/direzione
Se esiste una ‘resistenza’ alla Vita, il ‘problema’, percepito da me, è relativo a:
  • chi è che oppone resistenza
  • perché oppone resistenza
Non intendo confondere le carte in tavola, per cui esemplifico aumentando la dimensione dell’Antisistema a tutto l’Universo di terza dimensione, così come avevo dedotto dopo la lettura del libro di Ann Walker/Freccia Bianca. Da questa espansione dell’Antisistema è possibile abbracciare il capitolo relativo agli alieni e inserirlo nell’ambito dell’evoluzione, non solo umana, ma comune. Per cui anche nella spiritualità dell’umanità; umanità che è una costola sia aliena che planetaria

Nell’affrontare il tema dell’Uno, non si deve commettere l’errore di tornare a considerare la propria fisicità al centro dell’Universo. Ciò che è centrale è ‘solo’ la nostra essenza, così come l’essenza di ogni creatura di ogni specie vivente. Questa centralità rappresenta il motore, il magnetismo che spinge ogni creatura a cercare l’evoluzione attraverso le varie fasi dell’ignoranza legata alla sopravvivenza ed alla catarsi. Occorre dunque mutare la frequenza di irraggiamento della Vita, alzarla e modularla in maniera diversa dal consueto. 

Cosa stanno cercando ‘coloro’ che oppongono 'resistenza'?

Detto questo, è apparso subito chiaro che i mammiferomorfi avevano un problema che noi potevamo risolvere: cercavano l’immortalità!
Pur essendo convinto che l’immortalità diventerebbe, alla lunga, incredibilmente noiosa, sono conscio che non tutti la pensano in questo modo. Il desiderio degli alieni di non abbandonare mai questa vita e la determinazione dimostrata nel perseguire tale scopo mi aveva lasciato abbastanza perplesso sul loro grado di maturità intellettuale, ma proseguii nelle ricerche: forse mi stavo sbagliando.
Sotto ipnosi gli addotti che erano venuti a contatto con questi esseri riportavano, unanimemente, che gli alieni vivevano: “attraverso di noi, attraverso la nostra mente...

In questo tipo di addotti esisteva una forte dicotomia cerebrale, che uno psichiatra da quattro soldi avrebbe facilmente interpretato quale schizofrenia acuta; tuttavia analisi approfondite della personalità dei soggetti non lasciavano dubbi sulla loro totale sanità di mente. Essi si sentivano spesso diversi, come se non fossero di questo mondo, ed avevano dei flash-back in cui si ricordavano scene di vite passate ed immagini in cui agivano in un contesto alieno, quasi fossero alieni loro stessi.
Fu subito chiaro che nella loro mente esisteva una zona di memoria ad acceso negato, in cui erano nascosti alcuni ricordi che riguardavano scene di vita di un alieno: ne nacque l’ipotesi che fosse reale ciò che risultava da diverse altre ipnosi, cioè che gli alieni usavano il cervello degli addotti come magazzino per i loro ricordi (in termini informatici, una specie di sistema di back-up).
Secondo tale ipotesi gli alieni in questione cercano l’immortalità, che non possono in realtà raggiungere, perché, pur essendo molto più longevi di noi, muoiono ugualmente. Possono, però, far sopravvivere tutti i loro ricordi, mettendo nel cervello di un bambino terrestre tutta l’esperienza dell’intera vita (fino a quel momento) di uno di loro, il quale, dopo di ciò, può anche, eventualmente, morire.
Il bambino, col trascorrere degli anni, diventa adulto ed ogni tanto il suo cervello mostra piccoli segni dell’altra personalità, creandogli non pochi problemi esistenziali.
 
La memoria aliena rimane comunque inaccessibile, se non facendo ricorso ad una specie di procedura-chiave (simile alla password di un computer), capace di aprirla e di liberarne il contenuto.
 
Prima della morte dell’addotto utilizzato per il back-up, gli alieni tornano e copiano, se necessario, tutto il contenuto della sua memoria nel cervello di uno di loro appena nato. Costui dispone così subito della memoria, oltre che del terrestre ospite, del suo predecessore alieno e diventa, pertanto, tutt’uno con lui.
Così la sua personalità sopravvive, anche se il corpo muore, e si ottiene un surrogato di immortalità. L’alieno neonato non deve fare esperienza, ricominciando daccapo tutto il percorso formativo, ed alla fine, per fare un esempio, un alieno (o meglio la sua personalità) vecchio di trentamila anni risulterà formato dai ricordi di sei alieni di cinquemila anni l’uno, più un numero elevato di memorie di terrestri usati per il back-up.
 
Il prodotto dell’applicazione dell’idea appena descritta è una sola personalità in evoluzione, che utilizza tanti corpi in successione: una sorta di pseudo-immortalità che permette agli alieni di conservare tutte le caratteristiche fondamentali del loro pensiero originario.
 
Si è presto constatato che il cervello umano è preferito dagli alieni come magazzino per le loro memorie, infatti agli addotti, durante i rapimenti, viene ripetutamente detto che: 'Il vostro cervello è una cosa perfetta: le macchine si rompono ma i cervelli umani no…'.
 
Ecco, dunque, cosa significa la frase: 'Noi viviamo attraverso il vostro cervello…'".
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Roba forte, eh? Il rifiuto a priori che percepiamo leggendo queste righe è il frattale che ‘qualcosa si muove e si oppone dentro di noi’. Cosa è? Chi è? Perché? 

Il parallelo con quanto emerge dalla visione del film 'Dark City' è notevole...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com