I liberi pensatori sono mentalmente malati?
Metti in dubbio l'autorità? Non riesci ad accettare la saggezza convenzionale? Vai in collera quando senti un politico fare una promessa e sai che non potrà mantenerla?
Se sì, stando alla più recente revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali (DSM), potresti essere mentalmente malato.
In questa revisione, gli psichiatri sperano di aggiungere dozzine di nuovi disordini mentali. Sfortunatamente, molte delle cosiddette malattie hanno come bersaglio persone che semplicemente pensano o si comportano differentemente dalla maggioranza della popolazione.
Un caso esemplare è "il disordine oppositivo provocatorio (ODD)". Il DSM definisce l'ODD come "un persistente modello di comportamento disobbediente, ostile e insolente verso le figure di autorità". I sintomi includono l'andare in collera, dar fastidio alla gente ed essere "permalosi". Altri "disordini" includono comportamento antisociale, arroganza, cinismo e narcisismo. Sembra che molti dei miei lettori ne soffrano!
Mentre la diagnosi delle "vittime" di ODD si focalizza sui bambini, non c'è nessuna ragione per cui l'ODD non possa esistere negli adulti. Infatti, l'ODD può evolvere nel "disordine della condotta (CD)", che il DSM definisce come "quello in cui i diritti degli altri o le norme sociali sono violate".
Oh - Oh. Dunque anche la violazione di "norme sociali" è ora una malattia mentale.
Vediamo di unire i puntini. C'è una lunga e sordida storia di governi che usano la psichiatria per la repressione sociale. In Unione Sovietica centinaia di prigionieri politici furono detenuti in ospedali mentali. Lì, venivano isolati dagli amici e dalla famiglia e, in molti casi, medicati forzatamente. La Germania nazista si è spinta ben oltre: ha assassinato più di 180.000 pazienti psichiatrici.
Le leggi in molti stati permettono che enti di assistenza in difesa del bambino curino forzatamente i tuoi figli. Infatti, se manchi di somministrare farmaci prescritti da un medico o manchi di sottoporre i tuoi figli alle vaccinazioni, te li possono togliere e affidare a un istituto.
Come osservava il Washington Post: "Se un Mozart di 7 anni avesse cercato di comporre i suoi concerti oggi, sarebbe stato diagnosticato di disordine di iperattività e curato fino alla sterile normalità."
La conversione delle differenze di personalità in disordini psichiatrici e la cura forzata dei bambini, è una tendenza pericolosa. Si tratta solo di un breve passo estendere queste leggi agli adulti che hanno una serie di "comportamenti negativi, insolenti, disobbedienti e ostili verso le figure di autorità".
Io preferirei un approccio differente: istituzionalizzare gli psichiatri che se ne sono usciti con questi nuovi disordini, abituarli a vivere secondo le norme del buon senso.
Forse possiamo chiamare la loro condizione "psicosi da sovramedicazione". Così quelli di noi con l'ODD, il CD (o che semplicemente non amano che il governo dica loro come vivere le proprie vite) potremmo respirare più facilmente.
Il CCDU raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
Fonte: www.disinformazione.it
Questa notizia conferma le dinamiche di controllo messe in atto attraverso la medicalizzazione della società. È davvero triste. Ma noi non dobbiamo cadere nello sconforto, se ci sentiamo dei “liberi pensatori”. La condizione di malattia è un qualcosa di molto diverso. Essa è opportuna quando arriva. Questa “sindrome” è invece del tutto artificiale, un’altra illusione per confondere le persone che, soprattutto, iniziano un cammino senza nemmeno saperlo.
È questa una condizione che segnala uno stato dell’essere in progressivo risveglio.
Diciamo che, se di malattia intendono parlare, allora anche questa “malattia” rientra nei canoni dell’opportunità: ci conferisce la possibilità di capire che la nostra parte più “vasta” vuole finalmente liberarsi dall’oblio e lo fa capire attraverso questa agitazione mentale e fisica.
Nulla è per caso. Comunque l’Antisistema la metta, le leggi universali rimangono valide e inalterate.
Ma quale deve essere il punto prospettico da mantenere, al fine di non cadere nell’illusione?
Contare sul proprio “sentire”, sulla propria forza interiore, sul proprio CuoRe. Accendere la propria “luce”, soppesando quello che ci giunge, è l’indicatore più “sincero”. La “spia” di attenzione è accesa da tempo e questa nuova classificazione della condizione di malattia lo dimostra a pieno. Se ci sentiamo in questo stato, siamo certi di essere in stato “on”, acceso, sveglio, senziente. È un ottimo segno, altroché!
Se manteniamo la nostra “rotta” accettando il nostro sentire, è possibile evitare le tempeste lungo il cammino. È una questione di fiducia nei propri mezzi, proprio come fa un abile lupo di mare nel bel mezzo dell’oceano: senza vie di riferimento attorno a sé, in realtà sa dove sta andando. Perché? Perché si fida dei suoi strumenti. I nostri "strumenti" non sono bussola e cannocchiale, bensì il nostro “sentire”. La fiducia in noi stessi.
Leggiamo questa notizia in un’altra dimensione, sotto un’altra prospettiva, ossia dal punto di vista animico. Dal punto di osservazione di quelle Anime che hanno subìto violenza o aborto in una loro esperienza di incarnazione. Ce lo racconta Daniel Meurois-Givaudan in “Anime indesiderate”:
“Non sono potuta restare a lungo accanto ai miei genitori: le mie radici sulla Terra erano così poco profonde! Nel giro di poche ore sono stata aspirata verso l’alto, portata via da una specie di corrente d’aria luminosa. Come vedi, non ho sofferto veramente: però, ecco, sono risalita con una grande frustrazione, una frustrazione che in breve si è trasformata in collera, quando ho capito che cos’era accaduto”.
“L’hai capito in fretta? Immagino che siano state le tue guide a informarti…”, interviene Florence.
“Mi stavano aspettando, si, ma solo per consolarmi, e all’inizio non volevano dirmi niente. Le spiegazioni sono venute solo in seguito, quando sono riuscita ad estrarmi abbastanza dall’ambiente terrestre.
È un problema nuovo che si fa sempre più frequente, mi hanno detto. Un grave problema sociale, un problema che ha a che vedere con la tossicità sempre maggiore dell’attuale mondo terrestre. Naturalmente lo ho tempestati di domande. In un certo senso, credo che avrei accettato più facilmente ragioni di natura psicologica, o un Karma sottilmente nascosto, ma no! Quello che mi veniva detto era semplicemente una faccenda meccanica!”.
“Una malformazione?”.
“Niente affatto! Un indebolimento… Un indebolirsi improvviso e rapido del metabolismo umano in generale. Mi è stato spiegato che nelle donne la cosa si manifestava più che non negli uomini, a causa della grande complessità di quello che accade nel loro corpo. Voglio dire che la loro capacità di portare un feto e di partorire, rende il loro organismo più delicato e più facile ad alterarsi di quello di un uomo. Questo non è un segreto per nessuno, naturalmente… Ma ormai il problema ha raggiunto proporzioni gigantesche, a causa della sempre maggiore tossicità dell’ambiente terrestre”.
“Vuoi dire che molti aborti spontanei sono ormai provocati dall’inquinamento?”.
“Dipende da che cosa intendi per inquinamento… Ciò che mi hanno rivelato le guide non mette sotto accusa soltanto l’aria che si respira, o l’acqua che si beve. Punta il dito anche sulla qualità degli alimenti, sui campi elettromagnetici, sulla moltitudine di onde di ogni genere che percorrono la Terra.
È tutta questione chimica che spossa il corpo, soprattutto quello delle giovani donne, predisponendole agli aborti, alle gravidanze difficili…”.
“… Tutto viene sconsideratamente messo in atto, oggi, perché il corpo umano perda l’equilibrio fondamentale, e la capacità di autoregolarsi. Hai potuto constatarlo tante volte, la frontiera fra i mondi è molto più porosa di quello che si crede. Avvelenando in mille modi il corpo fisico, si riesce a destrutturare anche la sua controparte sottile, e non mi riferisco al corpo dell’Anima naturalmente, ma al cosiddetto corpo eterico, ossia quel campo di forze ordinate sottese alla realtà fisica di un organismo”.
Capite? Tutto ciò è veramente illuminante! Il processo è biunivoco (un concetto univoco nelle due direzioni e quindi per concetto ed espressione, biunivoco. Da it.wiktionary.org)
La malattia si manifesta prima a livello eterico o soprasensibile e poi a cascata nel fisico, ma trae origine dalla condizione di densa realtà. Nasce in Terra, si trasferisce a livello sottile e indebolisce il doppio eterico, il quale si “lacera” e manifesta nel corpo fisico il suo stato di alterazione, di malessere, di non equilibrio... a cascata che riprende se stessa e torna a riversarsi entro se stessa.
Tutto ciò mette in grande evidenza il laboratorio alchemico terrestre, il nostro comportamento! È una conferma che occorre maturare equilibrio vivendo nella dimensione densa: sulla Madre Terra.
Tutto ciò evidenzia le trame dell’Antisistema e la sua logica e profonda conoscenza della condizione energetica umana e della Creazione in generale. Esso ci trattiene, ma con un evidente scopo, anzi due scopi "sovrapposti":
- quello più evidente è la sua sopravvivenza attraverso il nostro “possesso”
- quello meno evidente è la nostra evoluzione
A noi la “scelta”… Sappiamo che le condizioni di Vita sono una illusione per coloro che, per ottenere l’agio e la comodità, hanno barattato se stessi: gran parte dell’umanità. Il tradimento che avviene nel primo Matrix ne è un esempio lampante!
In questa rincorsa alla civilizzazione tecnologica, alla manifestazione di superiorità di una parte della specie umana sopra ad ogni altra forma di Vita, c’è un profondo disequilibrio e una intensa ignoranza dei processi sottili che regolano la Vita.
Sino a quando faremo finta di nulla?
Sino a quando il tetto della nostra casa non ci crollerà addosso, lasciandoci come uno dei molteplici profughi che siamo abituati a vedere in televisione o nei film? Tutto ciò è realtà… non è fiction. E può succedere a chiunque…
Nulla è per caso, tutto è opportuno.
Non esiste più il futuro di una volta
* L'opera di testa s'intitola "Radici e rami", di Eloi Flore www.artgeist.it
** Ringrazio l'Amico Rino per la segnalazione dell'articolo riportato in apertura di post.