lunedì 6 giugno 2011

La verità dei frattali e l'energia Italica.




Un frattale è per me una verità. Una verità spalmata, diluita, ma non per questo meno ‘valida’ (concetto Omeopatico). Come si possono ‘cavalcare’ i frattali? Uscendo dal concetto di ‘forma’ statica fine a se stessa: quella è semmai la chiave, l’interfaccia per agganciare il significato più superficiale di un vero e proprio ‘linguaggio ombra’. 

Quel filo conduttore che riconduce alle Leggi indeformabili Celesti.

Osservare un disegno che si ripete, ad esempio, nella corteccia di un albero e terminare lì le osservazioni, senza riflettere sulle implicazioni di quel vero e proprio esempio, è cosa perlomeno superficiale e uno spreco di opportunità

Per quanto inerente alle ‘case da gioco’, per esempio, i frattali da prendere in considerazione sono:
  • % statistica a loro favore
  • se una persona vince molto non la fanno più entrare a giocare
  • non esiste il concetto di puntata massima
Significato: sanno che esiste la possibilità matematica di vincere con una grande % di probabilità a nostro favore, ma mostrano ‘azzardo’ dimostrandosi forti. Il perno di tutto è la paura, il focus è sulla consapevolezza di avere tutte le carte in regola per ‘vincere’.

Usa: sbanca ogni Casinò in cui gioca.
‘La fortuna è la migliore delle mie abilità’ esordisce così Don Johnson, 49enne amministratore delegato della Heritage Developement LLC, una società di costruzioni, il quale utilizza programmi di scommesse assistite per le corse ai cavalli. ‘Non c'è magia in quello che faccio. D'altronde se non lo faccio io qualcun altro intasca quei soldi’ continua sorridendo Johnson. 
 
Stando alle sue parole, la fortunata serie di vincite sarebbe iniziata nel dicembre scorso, quando il giocatore ha vinto 4.32 milioni di dollari al Caesar Atlantic City. Successivamente ha sbancato anche il Borgata Hotel Casinò&Spa in più tempi, prima vincendo 998 mila dollari, sempre in dicembre, poi 4.05 milioni di dollari tra aprile e marzo. Infine sempre in aprile, dopo un forcing durato 12 ore, ha portato via altri 5.8 milioni di dollari al Tropicana Casinò e Resort, per un totale di oltre 15 milioni di dollari in sei mesi! ‘Certo, perdo anche io’ ammette Don che racconta di aver iniziato circa 15 anni fa con piccole scommesse da 15 dollari che man mano sono aumentate, di pari passo con la sua esperienza
 
Non infrango nessuna legge, gioco solo con le mie capacità’ continua ‘non sono un baro e non faccio parte di nessun giro di gioco d'azzardo’ e rifiuta l'appellativo di giocatore professionista, confidando che 'bisogna seguire l'onda e capire la matematica’.

D'accordo con lui numerosi esperti di gioco riconosciuti a livello nazionale che affermano che non è impossibile, se si conosce bene il gioco, si hanno ingenti fondi e si fa tanta pratica, arrivare ad avere delle vincite tali. 
 
Johnson, che computa agli stessi Casinò, al fatto che non abbiano limiti di puntata massima, la 'colpa' delle sue vincite, ha ottenuto inoltre la possibilità di avere uno sconto del 20% sulle sue perdite nelle sale in cui si presenterà. 

Non credo che mi lasceranno più giocare’ conclude ‘e allora mi dedicherò alla corsa dei cavalli’.
Da Yahoo 
 
In Borsa è la stessa cosa. Il punto è attendere i prezzi in un ‘terreno’ a noi favorevole. Con le dovute 'accordature' potremo cogliere quei punti scoperti del ‘gigante’ a cui ci esponiamo ogni volta che facciamo il passo più lungo della gamba. 

Nella misura e nei tempi corretti… 

Solo la matematica ci può salvare da questi mercati?
Se lanciamo una monetina sappiamo che dopo ‘x’ tempo, avremo metà volte testa e metà volte croce. Ci saranno momenti però, in cui questa proporzione non sembrerà così esatta. Analizzando i secoli di storia, ci siamo resi conto che i mercati rispondono alla legge dell'alternanza, e si muovono secondo determinati crismi geometrici e matematici. 

Quindi, il mercato è ciclico, ma non è ciclico come qualche assetore della teoria dei cicli vorrebbe far intendere. I cicli (perlomeno i nostri cicli) non sono qualcosa di soggettivo, bensì di oggettivo. Come ad esempio, non si può dire che una stagione inizia in un giorno piuttosto che in un altro, così tale fatto non può essere ravvisato nei cicli di borsa. Se un ciclo esiste deve essere determinato oggettivamente, secondo le regole matematiche e fisiche della causa = effetto. Tutto il resto, serve a poco, in quanto non empiricamente dimostrabile e molto soggettivo. 

Negli ultimi due mesi, vedi notizie Libia, vedi Al Qaeda, Bin Laden, crack Grecia, declassamenti vari, stiamo assistendo a continui capovolgimenti di fronte dei mercati. Oggi, avere una view affidabile oltre il giorno diventa difficile. Cosa deve aiutarci?

Isolando e tarando nella storia determinati casi ripetitivi oggettivamente, ci siamo resi conto che i mercati nell’ 80/90% dei casi obbediscono a regole matematiche, e nell'altro 10/20% sono random walk

Come regolarsi allora? Bisogna isolare quel 10/20% di rumore di fondo e capire quale è il reale equilibrio che un mercato mantiene in quel momento. Quindi, bisogna ragionare con le probabilità fra 80/90%, ben sapendo che qualche volta (10/20% dei casi) si andrà in stop perchè la propria posizione si è scontrata con ‘il random walk’!
Da Yahoo 

Insomma, 'non ci piove'...
 
Un altro caso particolare di persona ai limiti della scala esperienziale è questo:

Jack Kevorkian, noto come ‘Dottor Morte’ per aver aiutato oltre 100 persone a morire, si è spento oggi all'età di 83 anni. Ne dà notizia il suo avvocato... Il medico era diventato famoso per la sua lotta a favore del suicidio assistito, girando il Michigan su un vecchio furgone su cui trasportava un apparecchio per il rilascio di farmaci che aveva costruito con l'obiettivo di aiutare le persone malate a morire… 

In un'intervista a Reuters Television, un anno fa, aveva detto di temere la morte come chiunque altro. ‘Siamo andati oltre la nascita, al concepimento... Se possiamo aiutare la gente a venire al mondo, perché non possiamo aiutarla a lasciare il mondo?’.
Da Yahoo 
 
Punti prospettici diversi. Che dire? Chi siamo noi, chi sono io per giudicare un’altra persona? Lo posso fare solo perché sono inserito in un contesto in cui la massa la pensa in gran parte nello stesso modo? In cui le leggi intendono una cosa piuttosto che un’altra? No

Non mi posso adattare ad un simile modello esistenziale perché basta aprire gli occhi per osservare che nel Mondo esistono leggi che ne contraddicono altre, per cui il frattale esprime un non-senso.

Arabia Saudita: donna guidatrice chiede scusa.
Manal Al Sharif, la mamma saudita arrestata il 21 maggio scorso per essersi fatta riprendere al volante della sua auto ed aver sfidato pubblicamente il regime sul divieto di guida per le donne, è stata rilasciata dalla polizia. Ha tuttavia dovuto pagare un prezzo alto: infatti Manal ha promesso che non parteciperà alla manifestazione delle donne saudite al volante, indetta da lei stessa per il prossimo 17 giugno, ed ha chiesto ufficialmente scusa per aver infranto la legge.
Da Yahoo 
 
Ha chiesto ufficialmente scusa per aver infranto la legge’. Noi occidentali possiamo anche ridere di questa cosa, eppure il frattale che ne deriva, a ben vedere, esprime una verità globale, non essendo la società occidentale un modello di esempio per virtuosismo ed equilibrio sociale

La forza dei frattali è svincolante dai paradigmi in auge: è un rivoluzione potenziale sempre in corso. Non trovate? Essi sono ‘lì’ in maniera inalienabile, però occorre agganciarli, soppesarli alla luce di una maturità spirituale interiore che è in grado di illuminare la scena osservata.

Dipende da noi.

I frattali sono una garanzia dell’equità potenziale della Creazione.

Altra dimostrazione di prospettive diverse regolamentate a 'suon di leggi', leggi che si svuotano da sole nel significato, divenendo ‘ridicole’ e ridicolizzando intere società, il Mondo stesso:

Barcellona, no a costumi bagno in strada.
Può costare caro da questa settimana andare in giro ‘nudi’, ‘seminudi’ o semplicemente in costume da bagno per le strade di Barcellona, dopo che è entrata in vigore lunedì la nuova ordinanza sui parametri minimi di decoro nel centro cittadino. Le multe per chi non rispetterà l'ordinanza vanno da 300 a 500 euro per chi passeggi nudo sulle Ramblas, e tra 120 e 300 per chi invece indossi solo un costume da bagno o circoli a torso nudo.
Da Yahoo 
 
C’è gente che passeggia nuda per le Ramblas? Ok, mi sembra un tantino esagerato, ma che dire di coloro che circolano negli altri casi multabili, in una nazione in cui fa caldo e senza diversificare le stagionalità e la presenza di moltissimi turisti. Inoltre le differenze in denaro delle multe fanno sorridere. Ciò evidenzia un frattale dello stato in cui versa l’intera società: una condizione seria ma risibile, ossia un paradosso.

Mi scrive l’amico Lorenzo:

Ci sono tante informazioni con le quali mi hai ispirato, tra cui quelle economiche, ma c’è n’è una sopra a tutte che desta la mia curiosità: i frattali.
 
Ora ti invio una mia riflessione, prendila come un volo onesto con la mia fantasia, un’idea che mi permetto di lanciarti per la notevole stima che ho per il tuo lavoro: quello dei frattali è un argomento che affronti quasi in ogni articolo, e che è avvincente, interessante, e mai affrontato in nessun libro in maniera vasta, capillare, intricata e sconvolgente come lo fai tu (per lo meno quelli letti da me) in tutta la tua enorme mole di materiale

Il disegno finale di tutta questa tua analisi sembra un rompicapo che nasconde qualcosa di sorprendente. E se… - ti butto lì l’idea - estraessi da tutti gli articoli da te scritti tutte queste analisi solo sui frattali, e ne facessi un unico quadro unendole in un illuminante atto creativo? Credo che i risultati sarebbero sconvolgenti… Probabilmente ti darebbero qualcosa di grande, e ne potrebbe venire fuori qualcosa che darebbe al lettore - almeno a me - la sensazione straniante, eccitante, e nascostamente illuminante di una litografia di Escher: una vera e propria esperienza interiore fatta con una riflessione filosofica che in realtà parte dalla matematica

Se devo essere onesto ho passato serate a immaginarmi un tale libro scritto da te, non troppo lungo, solo informazioni che ti entrano dentro, con un ritmo leggero e che ti rapisce sorprendendoti in una girandola di intuizioni (esattamente come fai nei tuoi articoli). Se lo scrivessi come una sorta di avventura della mente nella mente del mondo, sarebbe un capolavoro.
 
Ecco cosa intendo per ‘potenziale nascosto ma alla portata di chiunque’. Lorenzo lo ha compreso in pieno

Non ho riportato questa porzione di e-mail per Ego, ma per fare comprendere la vastità del fenomeno, la portata della potenza illuminante della verve creativa miscelata con il tutto e nel tutto, in maniera tale da non poter essere cancellata da nessun ‘incantesimo’ o regime o paradigma o forma imperante di controllo. Le persone avrano sempre la possibilità di agganciare la verità, semplicemente osservando il ‘piccolo’, quello che succede, ciò che un ‘potere’ lascia come briciole di un lauto pasto

Quelle ‘briciole’ sono sufficienti per ‘comprendere’ ed agire di conseguenza, oppure per capire il ‘dove siamo’.

Quando si parla di democrazia mi viene da sorridere e forse è per questo che non mi sono mai fatto trascinare dalle ‘mode’: l’insensibilità non sempre è indice di chiusura o blocco, ma è il verbo di un’espressione di altro tipo, sfuggevole come l’aria che respiriamo senza averne consciamente desiderio ma sola necessità inconscia

Insensibilità come ‘necessità inconscia’? Parliamone…

Aumentano le vastità, i dislivelli sociali, gli atti di fede per ‘voto’, senza avere controllo né possibilità di seguire il senso, il corso dei propri atti: sulla fiducia. Fiducia accordata per partito preso, per abitudine, a discapito di ogni ‘crisi’, per chissà quale scala di valori e quale scala di coerenza:

8 per mille: aumentano fondi a CEI, nel 2011 1,12 mld.
Città del Vaticano, 27 mag - Aumentano i fondi dell'otto per mille Irpef destinati alla Chiesa cattolica. A conclusione dell'Assemblea generale della Cei, il Servizio per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica ha diffuso oggi in un comunicato i dati relativi ai fondi assegnati alla Chiesa cattolica per il 2011

La cifra complessiva, trasmessa dal ministero dell'Economia e delle Finanze, ammonta a 1.118.677.543,46 euro di cui 95.156.624,73 a titolo di conguaglio per l'anno 2008 e 1.023.520.918,76 a titolo di anticipo dell'anno 2011.
 
Dalla ripartizione economica presentata dalla Presidenza Cei, emerge che lo stanziamento per le ‘Esigenze di culto e pastorale’ e' aumentato di 15.545 euro; in particolare, è stata incrementata la voce relativa al ‘Fondo per la catechesi e l'educazione cristiana’. In crescita anche la cifra destinata agli ‘Interventi caritativi’, per un totale di 235 milioni, e ‘l'Accantonamento a futura destinazione per culto, pastorale e carita’, quasi raddoppiati per un totale di 55 milioni.
Da Yahoo 
 
Non abbiamo il controllo delle nostre azioni. Sapete perché? Ecco il frattale che lo dimostra: la notizia sopra riportata, ad esempio, oppure questa che segue:

La nomina di Mario Draghi a presidente della Bce? Non ha molta credibilità in termini di indipendenza’: lo ha affermato Marine Le Pen, leader del Fronte Nazionale francese (Fn) nella trasmissione ‘In 1/2 ora’ di Lucia Annunziata

‘Anche lui sappiamo bene da dove viene. È stato banchiere ad una delle maggiori banche americane. Siamo sottomessi alla politica Usa’ - ha proseguito Le Pen – ‘Quando nominano qualcuno non fanno nemmeno più finta che sia indipendente’.
Da Yahoo 
 
Cose che sanno anche i sassi ormai: 'quando nominano qualcuno non fanno nemmeno più finta che sia indipendente. Altro frattale

Possiamo osservare che questa legge di verità non esprime solo forme geometriche ma reali condensazioni dell’energia in 'forme di lavagna' ben visibili delle dinamiche in corso. Dinamiche che sono, allo stesso modo delle forme, forme esse stesse di un modello lavorato con un fine ed uno scopo ben preciso: controllare.

La scuola Terra 3d è molto ‘seria’. Il gioco s’infittisce man mano che si scende nella densità e ci si smarrisce: divinità smarrite al 'solo' scopo di auto educazione esistenziale evolutiva. Un ‘discorso’ d’una positività assoluta, sempre che il concetto di positività non sia una illusione esso stesso. 

Diciamo che semplicemente ‘tutto è bene quel che finisce bene’…

Ecco come si accoglie il cambiamento in questo modello/paradigma; leggiamo notizia e contronotizia:

Arriva in Italia la prima agenzia pubblicitaria low cost.
Prezzi tagliati per le aziende, disponibilità illimitata, zero rimborso per l’impegno creativo legato alle gare e soprattutto senza dover avere a che fare con i noiosi guru della creatività. Tutto ciò grazie ad un’organizzazione interna estremamente flessibile mirata ad abbattere i costi a vantaggio della clientela, in pieno stile low cost.
 
Arriva  in Italia CRAP, la prima agenzia che nasce per cambiare la faccia della pubblicità e spazzare via la vecchia concorrenza. Nata da un’idea di Giorgio Revenue, quarantenne milanese di origini canadesi, CRAP propone una politica aziendale di abbattimento dei costi a carico delle aziende, disponibilità 24 ore su 24 e dice basta alla creatività dei guru pubblicità che rallentano la realizzazione dei bisogni dei clienti.
 
I clienti vogliono risultati nel minor tempo possibile e a costi zero – afferma Giorgio Revenue – e per CRAP la vera qualità è questa: velocità di esecuzione e abbattimento dei costi. Ai clienti non interessa la creatività o i premi. Anzi sono perdite di tempo che complicano il lavoro e danneggiano e indeboliscono la comunicazione. Ecco perchè la comunicazione deve essere tagliata su misura alle richieste del cliente, che più di ogni altro sa quello che vuole’.
 
La parola d’ordine delle aziende è ridurre i costi e i tempi della comunicazione. CRAP va in questa direzione e si mette a totale disposizione dei clienti per esaudire al meglio ogni richiesta, senza chiedere rimborsi spese e lavorando in tempi rapidi. Per questo parteciperà ad ogni gara non tirandosi mai indietro, indipendentemente da quanti e quali agenzie sono coinvolte, perché è pronta a rispondere prontamente a ogni tipo di richiesta.
Da Yahoo 
 
Assocomunicazione condanna l'atteggiamento dell'Agenzia Crap.
Quanto dichiarato ieri dalla neonata agenzia CRAP rappresenta tutto ciò che AssoComunicazione combatte da tempo in quanto comporta un totale svilimento del valore della comunicazione ridotta a pura commodity e dove l’unica variabile è il prezzo.
 
Il tutto a completo discapito di qualsiasi ricerca di qualità nonché dignità del lavoro.
 
Un agenzia come CRAP non potrà mai far parte di AssoComunicazione, un’associazione che vuole rappresentare solo agenzie che credono nella qualità e nel fatto che una comunicazione efficace è determinante per il successo dei propri clienti. Ed è per raggiungere questi obiettivi che le agenzie di AssoComunicazione investono nelle proprie strutture, nel proprio personale – che deve essere professionale e motivato, e pertanto non saltuario o, peggio ancora, precario – e nella costante ricerca di nuove ed efficaci forme di comunicazione.
 
Inoltre AssoComunicazione crede che qualsiasi mercato per funzionare bene deve avere delle regole condivise e rispettate da tutti.
 
Si tratta di un percorso senz’altro impegnativo ma teso a dare un esempio di qualità e di etica in un Paese dove ormai troppo spesso questi valori vengono sacrificati ad interessi particolaristici e di breve durata. Eppure sappiamo bene che laddove ci sono qualità ed etica c’è anche crescita economica e siamo convinti che la parte migliore delle aziende italiane sia in grado di riconoscere e valorizzare questi valori.
Da Yahoo 
 
È un ‘cartello’ ogni ambito in cui ci muoviamo; una serie di modelli, o ‘pendoli’ alla Vadim Zeland, che si sono impossessati delle persone che ‘sognano’ di guidare l’esperienza, ma che in realtà vengono guidate, mediante l’impoverimento della propria energia vitale.

Forme pensiero aggregate allo scopo di mantenere lo status quo. Perché? Perché questo modello va bene al fine di ‘non cambiare’, di fermare l’evoluzione. 

Un simile modello non può stare in piedi, perché sanno benissimo le entità parassite che l’evoluzione è inarrestabile, per cui questo modello vive nella paura. Paura del genere umano che non capisce cosa gli succeda e paura delle entità parassite che ‘sanno’ a cosa vanno incontro… 

La classe della paura, una emozione tracciante del ‘dove siamo’, esprime una solida realtà: la nostra.

Ho colto il punto prospettico di amici, che nel fine settimana, mi hanno fatto comprendere, concretamente tramite il loro riflesso, che l’intenzione è alla base di ogni nuovo viaggio, anche del vecchio viaggio che muta di destinazione. Grazie a Fabio e a Francesca che attraverso loro mi hanno aiutato a compiere un altro passo nella direzione auspicata. Tutto è opportuno.

Tornando alla notizia dell’8 per mille alla CEI, come risponderebbe ognuno di voi se vi chiedessi un aiuto: una piccola parte di quello che avete donato per l’opera della CEI, da dare invece me? 

Come vi comportereste? 

‘Ma chi si crede di essere!’ – potreste pensare - Oppure ‘Ma certo! Se lo merita’. La mia vicenda personale non è sbandierata ai 4 venti, come quella della CEI. E non mi voglio nemmeno mettere in ‘competizione’. Eppure mi interessa sapere ‘come vi comportereste’. 

C’è molta gente generosa a questo Mondo. Molte persone che si soffermano a riflettere su quello che sta facendo un individuo e sul perché lo sta facendo. Il riflesso dei loro pensieri rappresenta quello stesso individuo: per questo mi interesserebbe saperlo e non è detto che non lo faccia prossimamente.

Ognuno ha diritto ad avere un ‘pubblico pagante’, in un'era pagante, se ha qualcosa da dire e da condividere. Qualche euro all'anno... 1 euro al mese: benzina per continuare sulla via intrapresa.

Calcolando che una bustina di figurine dei Pokemon costa 2,5 euro! O una palla di plastica con sorpresa dei Dragonball costa 2 euro. O che la nuova rivista di Corona costa 1,5 euro... Ma quanti esempi si potrebbero fare? In quanti modi buttiamo letteralmente via quell'Euro quotidiano?

In questo articolo possiamo osservare una ‘colorazione’ degli eventi che sfugge ai più, in quanto la mediaticità ufficiale si guarda bene dal calcare la mano su determinati fatti, se non giunge un chiaro input dall’alto.  Le onde delle informazioni sono filoguidate proprio come i Droni dell’esercito Americano.

Infine, leggiamo in ambito esoterico, cosa esprime un frattale, su cosa s’imprime, cosa plasma:

L'eterico si surriscalda ed esprime una sua forma che si presenta all'occhio di chi sa percepire internamente. Questa sostanza più densa rappresenta la materia in preparazione.
 
Quando l'uomo si adegua al percepire le forme in addensamento eterico, riceve degli impulsi che lo portano ad intuire ed a creare le nuove forme, che si attuano nella materia densa come forme nuove in manifestazione. Se nel pensiero giunge segnale di qualche forma in manifestazione, si svolge una condensazione che può portar beneficio all'umanità.
 
Nella foto in apertura d'articolo è visibile uno Stimolatore ad impulsi di Coscienza (colore argento metallizzato). Si vede in eterico, immerso nella luce eterica. Funziona con la Consapevolezza. Si muove attorno al corpo in cerchi antiorari (per il femminile).

Ma quando la mente umana si rivolge al pensiero negativo, può creare nel tempo forme che, manifestandosi, arrecano danno all'Umanità.
 
Poiché l'uomo non sa resistere alla tentazione di creare con la mente, nel momento in cui pensa non si rende conto che il suo pensiero produce onde negative o positive per l'addensamento, fino a quando non lascia spazio alla consapevolezza, che produce effetti di cambiamento sul valore positivo o negativo del pensiero stesso.
 
Nella consapevolezza, che vuole esprimere la qualità del pensiero, si arriva ad un equilibrio perfetto della necessità di esprimersi, per cui bene e male, positivo e negativo, assumono valori diversi che si armonizzano fra loro, per portare avanti il frutto del divenire.
 
Tutto fuoriesce da questa onda interminabile che prelude alla creazione. Ciononostante le alterazioni che si producono sono l'aspetto inadatto del pensiero, che si avvicina al mondo delle forme eteriche, poiché vuole rompere l'equilibrio della sua sostanza e creare destabilizzazione.
 
Nella Nuova Aurora si parlerà molto di questo e si troverà la giusta via per far manifestare ciò che è buono, ciò che è vero, ciò che è bello.
 
Ma per ora la manifestazione va tenuta sotto osservazione, poiché l'orgoglio dell'Umanità non si è ancora placato e sta creando ancora nuovo caos, che si deve riequilibrare.
L'eterico si surriscalda – Essenia 2009

In tema di ‘illusioni’ e di mancato controllo delle nostre azioni, ecco la ciliegina sulla torta. Siamo quasi al referendum, il quale prevede di esprimersi sulla faccenda del nucleare

Esiste dibattito perché sembra che l’Italia sia alle corde e che abbia sempre grande necessità di risorse energetiche e, ciò, anche per il futuro. Per cui la forma pensiero graffiante è quella della carenza nel tempo: senza speranza

Ma se tutto ciò non fosse vero? 

Chi ha il controllo dei veri dati? Esistono gli esperti e i non esperti. Io sono un 'non esperto' ma se mi danno la possibilità di monitorare di persona, senza intermediari, posso diventare un ‘esperto’: no?
 
Ecco la notizia relativa ad un anno fa, per cui le 'cose' dovrebbero essere ulteriormente migliorate:

Luce: da rinnovabili 100% consumi famiglie.
ROMA - La produzione complessiva da fonti rinnovabili nel 2009 è giunta a coprire l'intero (100,6%) consumo di energia elettrica delle famiglie italiane

Nonostante la crisi che ha abbattuto la produzione tradizionale di elettricita' dell'8,3%, la produzione 'verde' - rivela un'elaborazione dell'Ufficio studi della Confartigianato - ha infatti continuato a correre: nel 2009 l'energia elettrica da fonti rinnovabili è salita del 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora). 

Nel 2008, la produzione verde copriva fino all'85% dei consumi casalinghi.
Da un mio articolo
 
La fonte in Yahoo è scomparsa nel tempo, mentre è ancora possibile rintracciarla qua, ad esempio.

Si parla di un ambito relativo al consumo delle famiglie, non di bruscolini. Il tutto è applicabile anche al settore business, se funziona per quello domestico. Basta intenderlo, suvvia. Sono veramente colpito da questa notizia e dalla grande realtà italica: altro che amenità trite e ritrite… Il paragone con la Cina non ammette repliche di sorta.

Avrei molto da scrivere ancora per oggi, ma è meglio se mi fermo qua. Mi sta a cuore la vostra centratura, per cui concludo con una riflessione:

Che senso ha ricorrere al nucleare? Chi ci guadagna?

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 3 giugno 2011

Votare Sì per dire No.




Ce l'abbiamo fatta! Il Referendum sul nucleare ci sarà. La Corte di Cassazione lo ha appena stabilito… Ora tocca a noi scegliere un futuro senza nucleare. Come?

Votando Sì il 12 e 13 giugno.

Per raggiungere il quorum, devono andare a votare 27 milioni di italiani. Abbiamo 11 giorni per mobilitare quante più persone possibile. Se vogliamo vincere contro il nucleare, ognuno di noi deve sentirsi coinvolto in prima persona.
Da Greenpeace 
 
Eccoci qua, ora, a dover dimostrare che ‘noi valiamo’, come recita la famosa pubblicità. Cosa farà il popolo italico, chiamato a sostenere il ‘peso’ delle luci del palcoscenico multimediale del referendum? Se il 12 giugno si rivelasse una splendida giornata, quanti si ricorderebbero di andare a votare? Non considero nemmeno il giorno dopo, giorno di lavoro e di 'smemorizzazione'. 

Abbiamo la possibilità di dimostrare qualcosa di importante, perché questa volta il ‘tutto’ dipende da noi in maniera sensibile ed evidente. 

È inutile arrabbiarsi davanti ad una tazzina di caffè, nella pausa mattutina, per il tentativo naufragato di essere imbavagliati da parte del Governo, se poi l’inconscio ha sempre la meglio sulla ‘volontà’.
 
Informiamoci, per quanto possibile, e votiamo con il cuore. Ricordiamo che per dire ‘No’ dobbiamo votare ‘Sì’. Siamo in un reame girato al contrario e questo è il frattale che ancora una volta lo dimostra a pieno. L’intenzione dello 'status quo' è quella di livellare ogni forma di personalizzazione del gioco della Vita, mantenendo un ferreo controllo dell’energia individuale e globale della massa.
 
Controlliamo di avere la tessera elettorale ed un documento valido di identità. Logiche impreviste dell'ultimo istante che confluiscono nelle leggi di Murphy.

In internet si trova tutta l’informazione utile per ‘farsene una ragione’, tuttavia leggere per intero di 'ciò che si  tratta' diventa impresa ardua per il medio cittadino, per cui, in linea di massima, le 4 linee abrogative del referendum sono ben riepilogate qua  ad esempio. A questo link in Wikipedia, possiamo trovare utili informazioni in merito anche agli orientamenti espressi dai Partiti Politici ai propri elettori.

Infine, dato che si tratta di referedum abrogativo, occorre tenere in considerazione che il ‘Sì’ esprime la volontà di condurre a termine in maniera ‘utile’ il volere delle persone che si sono mobilitate al fine di ottenere la visibilità del referendum stesso

Il ‘No’ lascia tutto così com’è adesso e, mi sembra di poter capire, che ‘il così com’è adesso’ non sia molto apprezzato dalla media dei cittadini… per cui, oltre ad ogni logica confusionale che possiamo provare, esiste una logica elementare che può fare da ago indicatore della polarità:
  • per cambiare
  • No per non cambiare.
Che poi i cavilli relativi alle leggi permettano ampie possibilità di ‘porcate’, beh… questo è l’Antisistema.

Iniziamo però a fare qualcosa…

Nucleare, Cassazione: sì a referendum, sarà su nuova legge.
La Corte di Cassazione ha deciso oggi di confermare il referendum sul nucleare del 12-13 giugno, chiarendo però che il quesito si applicherà alla nuova normativa contenuta nel decreto Omnibus, come ha annunciato un portavoce della Corte Suprema.
 
Dunque ora il ministero dell'Interno dovrà stampare nuove schede, anche se ai circa 3 milioni di elettori all'estero sono state già inviate quelle vecchie. Per questo le opposizioni hanno chiesto oggi al governo o di considerare validi i loro voti anche se espressi anche sulle schede già distribuite, oppure di non conteggiare i connazionali all'estero ai fini del quorum…
 
Ma per vincere davvero, i referendari devono assicurarsi il quorum del 50% più uno dei votanti, soglia che in Italia non si è più raggiunta dopo il 1995.
 
Intanto, sempre oggi, l'Autorità per la garanzia nelle comunicazioni ha bacchettato la Rai, perché gli spazi informativi sui referendum del 12-13 giugno sono stati collocati finora in orari che contano pochi spettatori...
 
In teoria, era la prima volta che la Cassazione era chiamata a decidere su una questione del genere: un governo che abroga la decisione al centro del quesito referendario, quella di costruire le centrali nucleari a 24 anni da un voto popolare che le mise al bando, dopo l'incidente nucleare di Chernobyl. Ma i promotori del referendum hanno insistito fin dall'inizio sul fatto che la norma voluta dal governo sospende ma non annulla la costruzione delle centrali, rimandandola a valutazioni future sulla sicurezza, come dice il comma 1 dell'articolo 5 della legge 'Omnibus'.
 
Non caso, lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva sottolineato che il ritorno del nucleare in Italia non era stato annullato, ma solo rinviato: 'Se avessimo fatto il referendum avremmo rinunciato al nucleare per lungo tempo. Invece io spero che tra uno o due anni si potrà ritornare sulla scelta, dopo che sarà stata fatta chiarezza sulla tecnologia'.
 
Il precedente citato dai referendari risaliva al 1978, quando il governo dell'epoca aveva cercato di bypassare il voto modificando la normativa sottoposta a consultazione. La Cassazione, dopo un pronunciamento della Consulta, trasferì il quesito sulla nuova legge. Oggi dunque la Cassazione ha dato ragione ai referendari, e ha deciso di confermare il referendum, che si terrà insieme ai due sull'acqua pubblica e a quello sul legittimo impedimento, sul testo della nuova legge, in particolare il già citato comma 1 e il comma 8 dell'articolo 5.
 
Si tratta dei commi che in sostanza danno mandato al governo, pur annullando la costruzione delle nuove centrali, di attuare successivamente il programma di energia nucleare in base alle risultanze di una verifica condotta sia dall'agenzia italiana che dall'Unione europea sulla sicurezza degli impianti.
 
Emergenza schede.
Ma superato lo scoglio del vaglio della Corte Suprema, ora per la consultazione referendaria si apre un problema tecnico, perché, come ha spiegato lo stesso portavoce della Cassazione, il vice segretario generale Raffaele Botta, bisogna modificare le schede elettorali.
Nel frattempo, agli elettori italiani all'estero però sono state già inviate le schede da votare, come prevede la legge, che indica il limite di 18 giorni dalla consultazione.
Per questo, i rappresentanti dei partiti di opposizione hanno chiesto in una lettera congiunta al governo di fare 'di tutto per tutelare l'uguaglianza dei cittadini e garantire il voto degli cittadini all'estero al referendum'.
 
Dato che mancherebbe il tempo di ristampare e distribuire le schede agli elettori all'estero, le opposizioni hanno proposto o di 'considerare valido per l'estero il vecchio quesito o, nel peggiore dei casi, non considerare il voto all'estero ai fini del conteggio del quorum', dice un comunicato diffuso dal Pd.
 
La sfida principale, per gli anti-nuclearisti, è anche quella di superare il quorum, mancato dai referendum abrogativi del 1997.
 
Ma anche se la questione del nucleare è la più dibattuta, soprattutto dopo l'incidente in Giappone, è forse il referendum sull'acqua pubblica quello gode di maggiori consensi e, con adesioni trasversali, forse di un effetto trascinamento.
 
I due quesiti sull'acqua - contro l'affidamento della gestione a privati e contro la remunerazione del capitale investito - hanno raccolto l'anno scorso 1 milione e 400firme, un record nella storia del referendum.
 
E secondo un sondaggio diffuso giorni fa da Ipr Marketing, il 60% degli italiani voterebbe sì al referendum contro il nucleare, rispetto al 65% favorevole a quelli per l'acqua.
 
Intanto l'Agcom ha richiamato la Rai a trasmettere in orari di massimo ascolto le schede informative sui referendum, dopo gli esposti presentati nei giorni scorsi dai referendari. 'L'Autorità ha, pertanto, rivolto un richiamo alla concessionaria pubblica affinché realizzi una collocazione dei messaggi idonea a garantire l'obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti', dice un comunicato diffuso oggi dall'authority.
Da Yahoo 
 
In linea di massima 4 ‘Sì’ per dire 4 ‘No’ ad un modello esistente o in via di manifestazione.

Diciamo che è un primo passo per evidenziare la nostra ‘presenza’ massiva. Anche se, poi, si dovrà sempre vigilare sul processo che scaturirà a valle del referendum, quando le luci dei riflettori di spegneranno e i professionisti del ‘cavillo’ si metteranno all’opera per ‘ripartire dalla nuova posizione’.

A questo punto vorrei introdurre il concetto di ‘bersaglio inconscio’. Che cosa è? Dunque, nasce da una situazione di gioco vissuta nel tempo con mio figlio, che adesso ha sei anni e mezzo. Nella fattispecie nasce dal giocare a calcio

È successo qualche anno fa, che iniziai ad esprimere il desiderio di colpire un punto del muro ben preciso, mentre giocavamo a tirarci la palla facendo finta di essere portiere ed attaccante allo stesso tempo. Cosa succedeva? Che consciamente non riuscivo a colpire quel punto con regolarità sufficiente a ritenermi ‘soddisfatto’, ossia il colpire quel punto rientrava in un ambito di probabilità legata alla mia ‘bravura’ ed alla casualità di traiettorie imprevedibili del pallone leggero alle prese con strani giri di aria e/o disturbi della traiettoria di ogni tipo, come rimpalli, rimbalzi, etc.

Ad ogni inverno seguiva un letargo delle attività fisiche, per cui ad ogni primavera mi ritrovavo ancora davanti allo stesso scenario, ma in una situazione di ‘vuoto’ dovuto all’inattività dei mesi precedenti

Ebbene, da quel vuoto iniziale ho osservato che in realtà qualcosa era successo nel reame interiore che ci evidenzia indirettamente. Ossia ho potuto osservare una sorta di programmazione di quel bersaglio dentro di me, infatti tirando anche a casaccio la palla, ho iniziato a colpire quel punto nel muro anche senza volerlo. 

La cosa interessante è che sia consciamente che inconsciamente le percentuali di 'shot on target' erano molto rilevanti. Cosa è successo? Sicuramente che mi sono come programmato nel compiere quell’atto. Questo meccanismo dimostra una efficacia pazzesca nell’ottenimento di una modalità propria di conduzione degli eventi

È necessario però comprendere che questo fenomeno esiste, ossia occorre accorgersene. Dove arriva la propria ‘bravura’ conscia e dove inizia la propria programmazione inconscia? Probabilmente in gran parte coincidono… ma esiste una stretta dipendenza gerarchica tra le due modalità vibrazionali.

L’allenamento ha la capacità di mettere a fuoco degli obiettivi. Forse lo possiamo ben vedere nella pallacanestro, sport contrassegnato da prestazioni e precisione degne da numeri da Circo equestre. Centrare il canestro mentre l’avversario riduce ogni spazio davanti a noi, mentre la stanchezza incombe e le emozioni giocano con noi come il cane con il gatto, non è assolutamente semplice

Se ci limitiamo al conscio, ossia alla volontà di voler fare canestro, non andremo molto lontano. Quello che occorre maturare è la visione inconscia del centrare il canestro: immaginare il ‘cesto’ pieno del pallone. Vedere il pallone che gonfia la rete, vederci che esultiamo per quei due o tre punti, vedere i nostri compagni che esultano con noi, i tifosi che gioiscono.

Se l’immagine del pallone che attraversa positivamente la rete diventa parte di noi, allora le nostre percentuali aumenteranno a dismisura. È come lanciare il pallone lasciandolo nelle ‘mani’ della forza che lo condurrà verso la meta: il canestro.

Per ottenere questa ‘modalità’, che corrisponde ad una auto programmazione o auto suggestione, come asseriva il Dottor Couè, occorre molto ‘allenamento’ e capacità di visione ‘positiva’.   

Cosa identifica questa nostra intima capacità di focus? Che siamo simili a dispositivi programmabili anche in maniera indotta. Che il conscio o mente di superficie ‘copre’ con l’interferenza o il proprio ‘rumore’ qualcosa di molto più potente che giace al di sotto della superficie a cui siamo aggrappati attraverso i sensi.

Una solida ‘irrealtà’.

Che cosa sta al di ‘sotto’ di un fenomeno consciamente interpretabile? Una programmazione, una forma pensiero, un incantesimo, una eggregora, del magnetismo, un paradigma, una abitudine, una convenzione, un luogo comune, un adattamento, un modello, un ‘coro’, etc.  

L’Antisistema è un ‘luogo’ dimensionale ben preciso in cui fare esperienza, ma esperienza di cosa? Di quello che ancora ‘ci manca’. E di che altro se no? E una volta effettuata questa ‘immersione’ cosa ci resta da fare? Raccogliere tutte le nostre ‘parti’ e cercare di comprendere quali tasselli mancano ancora al completamento della missione più grande: quella evolutiva ad immagine e somiglianza del Creatore. 

Siamo una sola cosa, ecco un altro frattale che lo dimostra. Dov’è il confine tra presunta virtuosità e palese immoralità? 

Il ‘confine’ è una linea nel mezzo che abbraccia l’interezza: non esiste. Nelle 3d è più evidente: è inerente alla verità che esprimiamo, ossia quella sottile linea che unisce il dentro al fuori e che biunivocamente conduce informazioni ai vari tipi di centri di controllo e di potere raccolti a ‘cascata’. 
 
Il pericolo greco minaccia il debito della Regione  Lombardia.
Chiamatelo effetto boomerang della finanza. O dei conflitti d'interesse. Chiamatela casualità. O anche sfortuna. Sta di fatto che la crisi della Grecia rischia di creare seri problemi anche ad uno dei più virtuosi Enti locali italiani: la Regione Lombardia

Poco importa che il Pirellone si trovi a migliaia di chilometri dal Partenone. 

Se la repubblica ellenica finisse malauguratamente in default, a pagarne le conseguenze sarebbe proprio la Lombardia. Motivo: a garanzia del prestito obbligazionario emesso dalla Regione nel 2002 c'è, per 115 milioni di euro, proprio un bond della Grecia. Se Atene salta, dunque, la Lombardia soffre. Magia della finanza, che per anni ha concatenato i destini di migliaia di debitori l'uno all'altro. 'Il Sole 24 Ore' è in grado di documentarlo.
 
Il 'filo rosso' che lega Lombardia e Grecia nasce nel 2002, quando la Regione guidata da Roberto Formigoni decide di emettere un prestito obbligazionario da un miliardo di dollari con scadenza nel 2032. A curare questa operazione ci sono due banche estere: la svizzera Ubs e l'americana Merrill Lynch. La legge consente ad una Regione di indebitarsi a lungo termine, ma – per evitare di far gravare solo sulle generazioni future il peso del rimborso – prevede che venga creato un piano di ammortamento

Di fatto la Regione deve costruire un grosso 'salvadanaio' in cui poco a poco deve mettere da parte i soldi che serviranno, nel 2032, per rimborsare l'intero prestito obbligazionario da un miliardo di dollari.

Il problema è che tra la legge e i giusti propositi ci si è messa la finanza a complicare le cose. Così questo gigantesco 'salvadanaio', chiamato dagli addetti ai lavori sinking fund, è stato creato (come accade per prassi) dalle stesse banche che hanno curato l'emissione obbligazionaria: cioè Ubs e Merill Lynch. 

Il contratto funziona così: la Lombardia paga le rate alle due banche e loro mettono i soldi in questo grosso fondo, con l'impegno a restituirglieli nel 2032. Ovviamente le due banche non tengono i soldi fermi, ma li investono in altre obbligazioni secondo una lista preconcordata. E qui si arriva alla vera magia del sinking fund: dato che alla Regione questo 'salvadanaio' deve solo garantire il rimborso del bond da un miliardo di dollari nel 2032, tutto il rendimento aggiuntivo va alle banche

Per contro, se il fondo fa investimenti sbagliati, la perdita grava sulla Regione Lombardia. Insomma: le banche hanno rendimenti senza rischi, la Regione ha rischi senza rendimenti.

E qui arriviamo al punto: Ubs e Merrill Lynch hanno investito i denari che la Lombardia ha già versato in vari titoli obbligazionari. Uno di questi – il più pesante in termini di importo escludendo i BTp – è della Repubblica ellenica: Ubs ha messo nel sinking fund della Regione Lombardia 115 milioni di euro di obbligazioni greche. A provarlo sono i documenti sul sinking fund in mano al 'Sole-24 Ore', aggiornati al 30 settembre 2008 (ma da allora nulla è cambiato). 

Ecco perché oggi la crisi finanziaria di Atene diventa un serio problema per la Lombardia: nel caso (seppur improbabile) di default greco, la Regione perderebbe una cospicua parte dei soldi inseriti nel 'salvadanaio'.

Ma c'è dell'altro. Il bond della Grecia inserito nel sinking fund della Lombardia non è un titolo di Stato qualunque, ma un bond che la stessa Ubs aveva anni prima collocato per conto della Grecia. Nell'aprile del 2000 la Repubblica aveva infatti emesso un prestito obbligazionario da 200 milioni di euro con l'aiuto dell'allora Warburg Dillon Read (oggi diventata Ubs). Ebbene: la stessa Ubs due anni dopo ha deciso di mettere più della metà di quei 200 milioni nel sinking fund della Lombardia, che lei stessa ha creato. 

Così oggi ci si trova nel paradosso: Ubs ha realizzato i profitti (commissioni da Grecia e Lombardia) e la Regione italiana si trova i rischi. Ieri 'Il Sole 24 Ore' ha chiesto un commento sia a Ubs sia alla Regione, ma non ha avuto risposte.

Bene inteso: che questa vicenda si concluda a lieto fine è altamente probabile. Va anche ribadito che nessuna legge è stata infranta. Ma questo non cambia il vero problema: per anni la finanza ha legato i debitori di tutto il mondo l'uno all'altro, creando il rischio di un potente effetto domino

La stessa globalizzazione finanziaria che ha portato i mutui subprime in giro per il mondo, oggi ha messo il rischio greco dentro la Lombardia. Un rischio relativo, si potrà obiettare. Certo. Ma pur sempre un rischio: perché correrlo, sapendo che gli eventuali profitti vanno a qualcun altro?
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Da www.liberamenteservo.it 
   'Perché correrlo, sapendo che gli eventuali profitti vanno a qualcun altro?' Già! I profitti circolano oliando i meccanismi...

Ci muoviamo nel/sul medesimo substrato. È lo stesso principio che regola la polarizzazione dell’esistenza. Quando un modello prende il sopravvento nelle 3d, allora è giunto il momento che inizi ad essere messo in discussione, per cui l’oscillazione riprende nel senso opposto. Perché? 

Perché lo scopo di questo piano è di tipo esperienziale e non è possibile ‘distrarlo’ dal fulcro della propria ‘funzione’ intima.

Non intendo colorarlo di negatività né di positività in quanto ciclico.

L’evoluzione procede per esperienza, di esperienza in esperienza, proprio come sanno bene gli Sciamani, per cui solo dopo avere vissuto una situazione possono affermare che essa ‘esiste’ opportunamente.

Il 12 giugno cos’avete in programma?

Davide Nebuloni / SacroProfanosacro 2011
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 1 giugno 2011

I confini e l'Amore.





Mi si è buttata addosso la fronte bianca del tempo
i ricordi più vecchi e la tua assenza nel letto
la nostra separazione e quello che siamo
Anche questa mattina – Nazim Hikmet

Vivere nel corpo denso implica la definizione di alcuni limiti, la loro condensazione nell’evidenza della fine del corpo fisico stesso. Ma, in realtà, nella realtà che possiamo solo ‘ascoltare’, noi finiamo proprio in concomitanza di questi limiti ‘imposti’? 

Cosa c’è al di là di un braccio o di un piede? 

Se stendiamo una mano di fronte a noi, possiamo osservare il nostro eterico, ossia quella strana bruma che s’emana o che reagisce ai nostri confini presunti. Siamo ancora noi quella evidente reazione? 

Ossia, il confine fisico e quello sottile coincidono?

Introducendo un altro tipo di confine e ritenendo quell’effetto ancora riferito alla nostra presenza, allora dove giungiamo veramente? Sin dove ci estendiamo a partire dal nostro cuore, sia esso solo l’organo fisico, sia esso anche il campo magnetico? Il campo toroidale del cuore ci avvolge perché è più grande della nostra fisicità, per cui i nostri confini sottili sono ancora da ‘ritoccare’. Che dire dell’effetto Aura? Ancora un ‘effetto’ esterno a noi: un’altra illusione. E che dire della Mer-Ka-Ba? Ancora maggiori dimensioni attorno a noi. 

Ancora effetti di noi all’esterno del ritenuto ‘noi’. 

Da questa posizione paradossale, delle vocine ‘interne’ ci sussurrano strane modalità del ‘fare’. Vocine che hanno senza ombra di dubbio un senso, una direzione, una sorgente… ‘esterna’ a noi. Ancora una volta il concetto di confine fisico va rivisitato, perché troppo sterile e riduttivo rispetto all’arco multisensoriale che ci contraddistingue. La 'prospettiva' è tutto, in questo ambito del riconoscimento di sé. 

La prospettiva è la consapevolezza, l’attenzione di essere sempre presenti a se stessi. Da quale livello decidiamo di osservare? E osservare cosa?
  
Osservare la separazione è vivere la separazione: è sapere che esiste ma che non è tutto. Sapere che esiste perché l’abbiamo vista dall’alto, sapere che non è tutto per mantenere la ‘rotta’ quando ne siamo avvolti…

La prospettiva: un faro nella notte.


Ecco anche perché esistiamo allo stesso tempo in più dimensioni. Allo stesso ‘tempo’ scorre tutto, oppure allo stesso tempo esiste il tutto. Frattalmente è presente in noi questa frequenza multipla, come ad esempio possiamo rilevare quando giungiamo all’evidenza che la mente non è ‘singolare’, ossia che non è riferita alla unicità fisica dell’organo che la rappresenta, bensì che essa è una e multipla allo stesso tempo

Un solo contenitore per diverse dimensioni dell’elaborazione. 

Ci accorgiamo di avere perlomeno due differenti menti quando ci accingiamo a fare delle operazioni di digitazione attraverso l’uso della memoria
 
Digitate una password, ad esempio per il conto online, senza il ‘conteggio’ della mente che giunge in ritardo. Provate… Abbiamo due modalità:
  1. digitare direttamente da tastiera
  2. digitare attraverso una simulazione della tastiera a video (per questioni di sicurezza).
La seconda modalità, più lenta, mette in risalto la differenza tra due tipi di ‘mente’. Posso anche errare nell’usare il termine ‘mente’, infatti questa è la definizione attraverso il linguaggio che mi sento di scegliere. Ognuno pensi con la propria ‘lingua’: il risultato non cambia.

Pensate di essere nella seconda modalità e di dover fare a meno di ‘ripetere mentalmente’ la singola ‘cifra’ che occorre digitare, al fine di giungere alla composizione della password completa. Forzate questa eventualità perché, ad esempio, qualcuno potrebbe leggere il vostro pensiero mentre digitate e dunque potrebbe carpirvi la password intera. 

Evitate di ripetere coi pensieri quello che digitate per non farvi copiare il codice segreto.

Vi accorgerete che esistono due ‘sfere’ che agiscono sfasate di qualche attimo l’una rispetto all’altra. Potete schiacciare sul singolo tasto ed un attimo dopo dover ‘recitare’ quello che avete già digitato. Stiamo parlando di attimi. 

La ‘recita’ che arriva subito dopo è inutile. Perché la facciamo?

Siamo prevedibili in questo. 

Impariamo a controllare il processo e a capire che le informazioni giungono in un’altra maniera rispetto alla semplice ‘recita’ della mente di superficie, la quale si inserisce in un processo come un ‘impiccione’ sgradito in una conversazione intima.  

Questa interferenza crea una ridondanza dell’informazione dentro di noi, fa confusione, agita le acque

Questo rumore di fondo 'ci stacca' e contribuisce a separarci internamente, inoltre questa separazione viene, con il tempo, esportata, replicata anche al di fuori di noi. Perché? Perché è tutto strettamente dipendente dai nostri processi ‘magici’ interiori: nulla escluso.

Cosa abbiamo provveduto ad esportare al di fuori di noi?

L’interferenza ‘parassita’ è davvero da intendersi come estranea al nostro processo di crescita? Per comprenderlo alziamoci di livello, perché se ci stiamo dentro non possiamo osservare l’intero ‘paesaggio’.

Ecco… 

Da questa nuova posizione possiamo vedere che il segnale parassita è agganciato a/in noi e che, tuttavia, quel segnale o dispositivo è divenuto una parte di noi, come le parti di un razzo: si staccherò quando avrà esaurito la sua spinta, il suo scopo.

Lo dobbiamo ringraziare per quello che sta facendo. 

Quello che sta facendo non ha un senso immediatamente comprensibile per noi. Lo capiremo più avanti quando saremo capaci massivamente di alzare la prospettiva da cui ci affacciamo sul Mondo.
 
Al pari di un globulo rosso o del sangue o di una ciglia, le entità parassite hanno un proprio senso all’interno del senso evolutivo degli  Human Bit. Nulla è per caso, tutto è opportuno. Ne avremmo potuto fare a meno? Certamente. Ma è andata così ed è inutile piangersi addosso. Così è stato e così sia.

Le conseguenze? Questo Mondo alla rovescia

Un Mondo che va sempre di fretta, che necessita sempre di nuovo carburante per non collassare, che non ha ancora accettato il flusso dell’abbondanza, che ospita diverse specie in evoluzione condensate in un unico corpo evidente oltre all’infinita scia di altre creature similmente sulla ‘via’: sassi compresi.

La spinta che l’Antisistema necessita per continuare a ‘rimanere in piedi’ è costituita anche dai nuovi bacini dell’economia gonfiati per l’occasione. Bacini che iniziano a marcare il passo, per cui a breve toccherà all'Africa

Cina: L'attività manifatturiera rallenta ulteriormente a maggio.
Da Yahoo 
 
Australia: -1,2% Pil nel primo trimestre, maggior calo da 20 anni.
Ricordiamo che alla base di questa pesante battuta di arresto gli economisti hanno citato le recenti innondazioni che hanno colpito duramente varie regioni del Paese, oltre alle conseguenze legate all'incidente della centrale atomica di Fukushima ed al terremoto che ha devastato il Giappone.
Da Yahoo 
 
Il clima ha colpa? Il clima probabilmente non sfugge a certe logiche frattali in corso. Il clima rispecchia l’eterico che gli umani hanno tutto intorno a sé, solo che è inerente a quello della sfera terrestre: un grande essere amorevole che ci ha accolti in e su di sé

Un essere di 'marca' femminile che si completa con la marca maschile del principio solare, ma solo sino a quando ci relazioniamo alle 3d: al di là tutto cambia.

I sensi di colpa non hanno senso, se non nel momento in cui li autorizziamo ad insegnarci qualcosa. 

Essi riflettono senza giudizio solo il nostro operato e rappresentano uno stop oppure uno start: dipende da noi. La ‘colpa’, allo stesso modo, è un riverbero, un segnale ancora nostro, direzionato nell’ambiente e rilfesso dall’ambiente; un giudizio fine a se stesso, che trova il confine, di rimbalzo, della nostra presenza, come un boomerang o un effetto mirabolante di sponda nel gioco del biliardo. 

Tutto ci ‘appartiene’, nel senso avvolgente, intimo ed educativo, del termine.

Un'altra crisi? Derivati in circolazione pari a 10 volte il Pil mondiale.
Tokyo - Un'altra crisi finanziaria sarebbe inevitabile, perché le cause della precedente non sono ancora state risolte. A dircelo è Mark Mobius, gestore di Franklin Templeton, oggi considerato uno dei massimi esperti mondiali di paesi emergenti.
 
C'è sicuramente un'altra crisi finanziaria proprio dietro l'angolo, perché non abbiamo ancora risolto nessuna delle cause della precedente’, ha detto Mobius durante una conferenza al club dei corrispondenti esteri a Tokyo, in risposta a una domanda sulla recente volatilità del mercato, riporta Bloomberg.
 
I derivati sono regolamentati? No. C'e' ancora una crescita dei derivati? Si’. Il valore totale dei derivati nel mondo eccede di 10 volte il Pil globale, ha sottolineato Mobius, che gestisce oltre $50 miliardi. ‘Con questi volumi e con i capitali che si muovono nelle direzioni più svagate, la volatilità e la crisi nei mercati è inevitabile’, ha aggiunto… Le grandi banche americane stanno diventando sempre più importanti dopo la crisi finanziaria e il numero delle ‘too-big-to-fail’ dovrebbe crescere del 40% nei prossimi 15 anni, secondo i dati di Bloomberg. Il Fondo Monetario Internazionale avverte anche che devono essere aumentati i requisiti di capitale in queste istituzioni.
 
Le banche ora sono piu' grandi di prima? Si lo sono’, ha detto Mobius. "Too big to fail".
Da Yahoo 
 
Uno dei commenti che seguono questa notizia, riporta queste considerazioni:

Nel migliore dei casi, se tutto va bene, siamo rovinati. Le Borse sono la più subdola truffa inventata dagli speculatori! Le banche sono degli Enti equiparabili ai Casinò... vincono sempre... a spese degli Altri.
 
Ok. Tutto vero (anche se, vedremo più in là nel corso degli aventi di SPS, che tutto dipende da noi; persino questo aspetto diabolico conferito alle Borse). E questa è l’aria che si respira mediamente nella massa, un sottile modo di dire che la massa ‘conosce’ l’artifizio utilizzato per tenerla sotto incantesimo: altra illusione. Il 'trucco' è molto più profondo e sensato di quello che si potrebbe credere.

Morto un Papa o un Re se ne elegge un altro. 

Se il cambiamento è solo inerente all’aria che spostiamo esternamente, otterremo solo di spostare la polvere che muoviamo al nostro passaggio fisico: nulla di più. Poi, la polvere torna lentamente a depositarsi e a coprire le ‘superfici’

Non occorrono rivoluzioni ma approfondimenti sulla via del ‘Conosci Te Stesso’.

Il resto diventa una conseguenza, come un buon profumo emanato da noi stessi piuttosto che un sottile puzzo coperto da un ottimo profumo.

Notiamo l’apertura del Mondo. La lenta apertura di un modello giunto alle sue estremità più dense.
 
Cellulari, Oms: ‘potenzialmente cancerogeni’.
Utilizzare un telefono cellulare potrebbe aumentare il rischio negli esseri umani di ammalarsi di certi tipi di cancro al cervello, e gli utenti devono prendere in considerazione alcuni modi per ridurre la loro esposizione.
 
Lo hanno detto oggi, esperti in materia dell'Organizzazione mondiale della sanità.
 
Un team di 21 ricercatori da 14 Paesi riunitisi all'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Oms ha detto che un esame di tutte le prove scientifiche disponibili suggerisce che l'uso di cellulari potrebbe essere classificato come ‘potenzialmente cancerogeno’.
 
Questa classificazione potrebbe spingere l'Oms a rivedere le sue linee guida sui cellulari, secondo quanto detto dai ricercatori dell'Agenzia, anche se prima di dare una risposta definitiva è necessario svolgere altre ricerche.
 
L'Oms in precedenza aveva detto che non era stato stabilito alcun legame tra l'uso di cellulari e il cancro.
Da Yahoo 
 
Non succederà nulla dopo questa ‘apertura’? Cosa ne pensiamo noi? Ognuno di noi contribuisce a fare da somma. Lo scetticismo dimostrato per ‘queste cose’ è scetticismo nei nostri confronti. Su che cosa siamo scettici? 

Facciamo analisi interiore di noi stessi e non erigiamoci a giudici del Mondo o altrui. 

Quello che ‘conta’ siamo noi: ognuno di noi. Capite la sottile differenza?

Insieme siamo Uno.

Percorriamo tutte le ‘direzioni’ ed oltrepassiamo i luoghi comuni.

Impariamo ad ascoltare il nostro corpo, perché il corpo si ama, si vuole bene, si autoguarisce, non mente (grazie all’amico Diego)…

Ecco delle foto del cielo, sopra di me, relative a venerdì scorso, quando una violenta tempesta con grandine ha flagellato la zona del Vigevanese. Osserviamo come le polveri del vulcano Grimsvotn, in Islanda, siano giunte in Italia senza che nessuno ci abbia avvisato. Questo frattale ci indica quanto siano vere le notizie relative alla radioattività che giunge dal Giappone ad ogni latitudine.

Cielo in versione 'normale' il giorno prima...


Cielo in versione 'cenere' il giorno dopo...


Cielo in versione multicolor lo stesso giorno... 
 


La Madre Terra sta pensando molto intensamente, a quanto pare.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

martedì 31 maggio 2011

La parte 'distruttiva' del seme: il debito.





Mi piace seguire le esternazioni a singhiozzo del ‘nostro’ Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. L’ho più volte scritto in SPS che costui rappresenta un modello particolare di uomo: un uomo che è raggiunto dalla propria coscienza, a prescindere da quello che la separazione possa portare a pensare ognuno di noi. 

Un uomo che, seppure occasionalmente, deve poter affermare riverberi di 'verità', e il giorno dopo, magari, negarli o levigarli… costretto da 'pesi e misure' più grandi di lui; il panorama globale è scosso da queste sue affermazioni anche scomode

Panorama che difficilmente si accorge se qualcuno sta affermando una verità oppure sta diffondendo valium per menti già annacquate. Mi ricordo che, sempre Tremonti, disse che gli Stati hanno solo acquistato del tempo, prima che la crisi internazionale torni a colpire. Infatti dalla presunta fine della crisi legata ai Mutui Subprime, targata USA, ossia da marzo 2009, graficamente parlando, è partito un nuovo ciclo a 4 anni che finisce attorno al marzo 2013: che coincidenza, vero? 

In quel periodo vivremo un minimo di Borsa proprio a cavallo dello spauracchio del 21 dicembre 2012. Occorre tenere d’occhio i minimi di questo ciclo a 4 anni, per ora abbastanza lontani, perché se dovessero essere violati, allora l’intera configurazione sarà di tipo ribassista, per cui ‘la crisi riprenderà’, e statene certi che riprenderà picchiando molto duro:

Tremonti: medicina del debito è finita.
‘La medicina, ammesso che fosse una medicina, è finita’. Così il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sulla crisi economica e finanziaria mondiale. ‘Nella prima fase della crisi’ - ha aggiunto – ‘si è risposto con le risorse del debito pubblico, che ora però sono finite, e due o tre anni, che potevano essere diversi, sono stati utilizzati in modo sbagliato’.
Da Yahoo 
 
È possibile definire una risorsa quella del ‘debito’?

Nel reame Antisistemico, sì. In un Mondo rovesciato certamente sì. Dove sono le riforme che dovevano mettere dei freni o proibire un certo modo di fare legato alla speculazione più becera? Speculazione che si propaga a cono dal fulcro delle istituzioni. Speculazione come fondamento della Vita economica che si riflette sul tutto percepito. È un Ministro che si esprime. Un Ministro che può piacere o non piacere, che può rappresentare uno schieramento o l’altro, però quando una persona parla in maniera ‘vera’ e spontanea, lo si capisce.

È una ampia verità questa: la crisi deve ancora inasprirsi...

Ora, abbiamo imparato a nostre spese che in ambito economico e dunque speculativo, le cose non vanno mai come ci si aspetta. O meglio, le cose hanno dei tempi propri che ci possono prendere alla sprovvista. 

Ciò che tutti si aspettano difficilmente giunge. 

Sarebbe persino troppo facile. Eppure prima o poi accade. Ci troviamo, dunque, alle prese con almeno due dinamiche sovrapposte:
  1. quella del ritorno od effetto boomerang
  2. quella dell’effetto illusorio speculativo.
La prima narra di una vicenda legata a quello che si è seminato in termini di virtuosismo o lassismo, ossia di un effetto naturale di semina e raccolto. La seconda di un effetto artificiale legato alla ‘forza’ delle cosiddette ‘mani forti’ che possono deviare il corso degli eventi, ma solo in una scala temporale

Questa seconda dinamica ha una precisa connotazione di spiazzamento sistemico della massa, la quale si aspetta un certo evento al fine anche di guadagnarci qualcosa. Evento che viene spostato nel tempo ma non cancellato. La speculazione ha questo effetto di ‘trasporto’. Per questo motivo Tremonti parla spesso di dinamiche inserite nel flusso del tempo.

Semina vento e raccoglierai tempesta.

Di quale entità potrà mai essere il raccolto se si è provveduto a seminare ‘debito’ come motore della crescita? Il debito è una risorsa in questa versione delle ‘cose’. Ricordiamo come funziona, del resto, il Fondo Monetario Internazionale descritto in questo articolo di
Attilio Folliero su Nexus.

La prova che non è cambiato nulla in questi due anni e mezzo? Eccola:

Goldman Sachs: JP Morgan alza il rating a overweight.
Da Yahoo 
 
Per la serie ‘se la suonano e se la cantano’, ecco quale consiglio esprime per i propri clienti, una banca in merito ad un’altra banca. E di che banche stiamo parlando, signori e signore.

Overweight Significa letteralmente sovrappeso. Nel gergo finanziario, sovrappesare un'azione vuol dire avere una quota percentuale più alta rispetto al peso che questa azione ha nell'indice cui appartiene: per ipotesi, se il peso del titolo ENI fosse in un certo momento del 5% nell'indice della Borsa italiana, se un gestore è sovrappesato sull'ENI vuol dire che ha più del 5% di titoli ENI nel portafoglio del suo fondo azionario sulla Borsa italiana. Se ha meno del 5% è sottopesato, o underweight. Il termine si usa sia per descrivere a posteriori la composizione di un portafoglio, sia per indicare la propensione del gestore verso quel titolo. Se è sovrappeso o overweight su un certo titolo, o su un certo settore, o su un certo mercato in un fondo internazionale, significa che è ottimista su quel titolo, o settore, o mercato

Usato dagli analisti delle società di consulenza, è quindi sinonimo di overperform, o di outperform, cioè di comprare, o 'buy'. 
Da www.lastampa.it 
  
Questa meccanica è la stessa che impazzava prima della ‘crisi internazionale’. Mi chiedo dove stia la ‘testa’ in un Teatro come quello che chiamiamo società globale, in cui i controllori sono controllati da coloro che dovrebbero controllare, come il caso delle banche centrali, oppure in cui i controllori manifestano delle chiare velleità dominanti e conservatrici dello status quo, piuttosto che preservanti il diritto della massa di vivere in un ambito equo e solidale. 

Vadim zeland ci ha narrato del modello dei Pendoli, non a caso. Tutte le istituzioni camminano con le proprie gambe, una volta costituite e programmate; ad un certo punto gli uomini servono solo come carburante energetico per la loro sopravvivenza, come espresso perfettamente in Matrix, dove le macchine hanno preso il sopravvento sui loro costruttori, che vengono utilizzati come pile di alimentazione e i risvegliati o i ribelli spietatamente combattuti. 

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
La locuzione latina, tradotta letteralmente, significa ‘commettere errori è umano, ma perseverare [nell'errore] è diabolico’. La frase è entrata nel linguaggio comune, come aforisma con il quale si cerca d’attenuare una colpa, un errore, purché sporadico e non ripetuto… Il significato è chiaro: l'errare è parte della natura umana. Questo, però, non può essere un'attenuante per reiterare uno sbaglio, quanto piuttosto un mezzo per imparare dall'esperienza.
Da Wikipedia 
 
L’errare è parte della Natura umana. Il termine ‘errare’ significa vagabondare senza meta. Secondo me, l’antico detto significava ‘scappare da se stessi, decentrarsi, vivere non nel proprio centro’, e perseverare significava ‘non accorgersi di questa dinamica’. Perché è ‘diabolico’ perseverare? 

Perché significa essere posseduti dalle entità parassite e non avere la forza o la sensienza per ritrovare la via che conduce verso il proprio centro di potere: il centro del giroscopio espresso dal fermo immagine dell’Uomo Vitruviano, ad esempio. 

Prima o poi, ci sara' un processo alla storia e si chiameranno in causa quei pazzi criminali che hanno voluto che succedesse quello che e' successo’ - Giulio Tremonti

È sempre andata così. O è solo un’altra illusione? Per capirlo meglio dovremmo chiederci ‘che fine ha fatto l’Impero Romano?’, ad esempio. 

Centinaia di anni trascorsi sotto la cupola di un Mondo definitivo. Svariate generazioni per le quali quel Mondo era una maledizione o una benedizione ed, in generale, un qualcosa di granitico ed indissolubile, di eterno. E invece? Dove è oggi l’Impero Romano? Si è frantumato e ha dato luogo ad un qualcosa d’altro: una sua riesposizione sotto nuove vesti, come una sorta di ‘restaurazione’.

Nel libro ‘Il tempo della fine’, Sigismondo Panvini narra di un ‘piano a lungo effetto’, messo in atto da un certo tipo di potere, che alimenta e fomenta la nascita di ogni Impero coronante la storia deviata umana e ne pianifica già la ‘morte’, o trasposizione, in virtù di una caratteristica distruttiva già inserita nativamente nel ‘seme’, in ogni ambito strutturale o forma aggregata costituitisi sulla Terra

È facile capire quale sia la parte distruttiva del seme prevista per questa versione del Mondo: il debito

E non importa nemmeno che Panvini definisca il suo romanzo, una ‘finzione letteraria’… Una ‘economia’ basata sul debito è come un castello senza fondamenta, appoggiato sulla sabbia.

L'Impero romano (in latino Imperium Romanum) è lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il IV secolo.
 
Le due date che generalmente identificano l'inizio e la fine di un'entità statuale unica sono il 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto, e il 395, allorquando, alla morte di Teodosio I, l'impero viene suddiviso in una pars occidentalis e in una orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore legittimo, Romolo Augusto. La vita dell'Impero romano d'Oriente si protrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453… Le due date indicate come inizio (27 a.C.) e fine (395 d.C.) convenzionali di un Impero romano unitario, come spesso accade nelle definizioni dei periodi storici, sono puramente arbitrarie… 

Non vi fu mai una vera e propria fine formale della Res publica Romana, le cui istituzioni non furono mai abolite, ma semplicemente persero il potere effettivo a vantaggio dell'imperatore…
Da Wikipedia 
 
La data della fondazione di Roma è stata fissata al 21 aprile dell'anno 753 a.C. (Natale di Roma) dallo storico latino Varrone, sulla base dei calcoli effettuati dall'astrologo Lucio Taruzio.
Da Wikipedia 
 
Se facciamo un calcolo veloce, tra l’anno della fondazione di Roma e la fine dell’Impero d’oriente, trascorrono circa 2200 anni: una vera e propria eternità dal punto di vista della durata della Vita umana.

Non vi fu mai una vera e propria fine formale della Res publica Romana, le cui istituzioni non furono mai abolite, ma semplicemente persero il potere effettivo a vantaggio dell'imperatore:

La Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. ed il 27 a.C., quando l'urbe fu governata da una oligarchia repubblicana. Nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città, ed al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche… Quella della Repubblica rappresentò una fase lunga, complessa e decisiva della storia romana: costituì un periodo di enormi trasformazioni per Roma, che da piccola città stato quale era alla fine del VI secolo a.C. divenne, alla vigilia della fondazione dell'Impero, la capitale di un vasto e complesso Stato, formato da una miriade di popoli e civiltà differenti, avviato a segnare in modo decisivo la storia dell'Occidente e del Mediterraneo.
Da Wikipedia 
 
Per ‘res’ s’intende ‘cosa’; per cui ‘res publica’ significa ‘cosa pubblica’, ‘cosa di tutti’. I 2200 anni dell’evoluzione ‘romana’ hanno vissuto onde cicliche estreme che hanno lasciato il segno: un tremendo vuoto in occidente e un proseguimento in oriente, cioè uno slittamento di fase tra due polarità

Un concetto di vuoto e pieno, di ‘0’ e ‘1’ come espresso nel linguaggio macchina e nel codice biologico che sottintende al funzionamento del cervello. 

Le diverse fasi del Mondo seguono davvero un programma, come suggerisce Panvini.

Un programma ad opera di tutti perché ‘cosa di tutti’. 

Difficile a credersi, lo so… ma il dubbio è legato all’illusione ed alla veridicità dell’esperienza, nonché alla dimenticanza del ‘chi siamo’. Il tutto trova ampio senso nell’atto auto educativo per il quale abbiamo aderito ad essere qua, al fine di completare il ‘corso di studi’ più reale e concreto che possa essere immaginato: quello relativo alla nostra evoluzione ad immagine e somiglianza con l’intenzione del Principio Creatore.

Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto’ - Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 8,4-15.

Davide Nebuloni / SacroProfanosacro 2011
Prospettivavita@gmail.com