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venerdì 18 maggio 2012

I nodi della concorrenza.




Come potrebbe avvenire il ‘crack’ Antisistemico? Anzi, il ‘crack’ di questo ‘Sistema’, per dirla con un termine alla ‘moda’ con il paradigma in vigore nelle 3d attuali.

C’è una goccia che certamente ha la possibilità di far traboccare il vaso. Quale potrà mai essere? Solitamente, si dice, il ‘Diavolo si nasconde nei particolari’. A quali particolari si dovrebbe fare attenzione, allora? Beh… ce ne sono molti, per la verità, ma sembra che l’attuale incantesimo riesca molto bene a farli passare come delle abitudini. Delle ‘strane’ abitudini.

Un ‘particolare’ è la Grecia

Ma come? Una Nazione è un particolare? Certamente. Perché la Grecia sembra un Paese periferico alle logiche del Potere Secolare e non in grado di perturbare troppo l’area della continuità dell’Impero Antisistemico. In realtà, questo ‘particolare’ è in grado di dare luogo ad un effetto domino, non tanto per quanto riguarda le infrastrutture Antisistemiche, ossia ‘tutto’, bensì per le menti degli individui, i quali vedrebbero venire meno certe logiche, ancora molto robuste, inerenti a questo modello esistenziale 3d.

Cosa c’è di meglio che provare? Provare cosa? L'esperienza del default e dell'effetto domino. Non sarà molto peggio rispetto allo status quo di miliardi di persone...

L’esperienza è tutto nella conduzione di Vita. Questa regola vale in ogni campo e situazione. È un fatto assodato che ci fanno imparare da piccoli, a scuola, etc.

Ovviamente il ‘provare’, in questo caso, non s’intende scegliere in prima persona e consciamente, ma scegliere di riflesso, ossia inconsciamente. È come se fossimo portati ‘a provare’… magari proprio da quel Potere Oscuro che adesso ci sembra essere e non essere.

Non credo in generale al concetto di ‘caso’. Quello che potrebbe accadere, ‘domani’, è il frutto di un preciso disegno, di una intenzione, che a livello 3d può essere scambiato per altro. Magari le intenzioni sono anche più di una, però il loro intreccio riflette l’intenzione superiore, quella relativa all’Uno

Ora, sostenere che tutto stia per crollare, a cosa porta? Ad un cambiamento. Se questo cambiamento verrà ancora cavalcato a livello Antisistemico, allora avremo un nuovo/vecchio Mondo 3d, in cui la polvere si sarà solo spostata di qualche centimetro. E tutto riprenderà a ciclare secondo uso di destinazione

Il Potere utilizzerà il cambiamento e l’inerzia umana al fine di stringere ancora di più il Piano attorno al ‘nuovo’ Mondo e quello che si costituirà sarà un modello ancora più forte e robusto, che chiameremo ‘il nuovo’, quando in realtà sarà una variante 'evolutiva' del vecchio. Un governo, una moneta, una religione, ossia quello che suppone la vena profetica dei cosiddetti ‘complottisti’, a cosa equivale? 

Ad andare un po’ più vicino al concetto dell'Uno

Frattalmente parlando, la Terra 3d cerca di uniformarsi al campo morfogenetico dell’Unità. Lo fa a suo modo, o meglio, lo fa nel modo rappresentato dalla ‘teatralità’ umana mentre fa esperienza di sé. Sino a quando la Terra 3d non ascenderà, avremo noi tutti la possibilità di continuare ad esperienziare la Vita nelle 3d terrestri. Sino a quel momento, tutto continuerà a ciclare senza altra possibilità di cambiare radicalmente. Perché? 

Perché gli individui che sono ‘pronti’ se ne andranno sottilmente, come è sempre accaduto nel corso del Tempo.

I grandi ‘movimenti’ della Storia, seppure deviata, sono nati tutti da piccoli particolari, molto spesso ben identificati dagli storici e chiamati come ‘pretesti’ o ‘inneschi’. Quante guerre sono iniziate dietro ad una piccola provocazione?
 
Il ‘particolare’ a cui alludevo è questo:

Grecia: Tsipras, potremmo smettere di pagare i creditori.
Ci sono poche possibilità che l’Europa tagli i fondi alla Grecia, nel caso dovesse avvenire smetteremo di pagare i nostri debiti. Lo ha dichiarato nel corso di un’intervista al Wall Street Journal il leader del partito greco Syriza, Alexis Tsipras, che i sondaggi danno come favorito alle prossime elezioni del 17 giugno. 

Puntiamo a convincere i partner europei che è nel loro interesse non interrompere i finanziamenti’, ha detto Tsipras ‘se però dovessero agire unilateralmente tagliando il funding saremmo costretti a smettere di pagare i nostri creditori’.
Link 
 
È un gioco delle parti. L’onorare i debiti è un atto dovuto? Attenzione a quello che pensate… C'è molto 'ricatto' sottile e non sottile in gioco.

Cosa sono i debiti? Riusciamo a capirlo sino a fondo? Da dove nasce un debito? Da cosa e da chi è regolato questo debito? Riusciamo a seguire tutta la ‘catena’ senza perderne neanche un passaggio?
 
Sì? No? Beh… chi dice di sì è un illuso, secondo me.

La catena del debito è oscura. 

Sembra che tutti si è indebitati con tutti. Essa si basa su abili illusioni e su una creatività contabile connessa alla tacita osservazione della Massa

Il concetto di ‘moneta’ poi è del tutto ambiguo e in realtà caduto nelle mani di un Potere che ha accentrato la possibilità di emetterla senza tenere in considerazioni le variabili del ‘diritto’ alla Vita della Massa.

Questa moneta è una catena che vincola la libertà della Massa e il debito è la sua arma più micidiale.

Onorare questo debito è onorare un ‘patto col Diavolo’ che non abbiamo nemmeno sottoscritto. Nascendo, ci dicono, ereditiamo una parte del debito collettivo. Ma dove? Nella mente soprattutto e la nostra energia risente per tutta la Vita, e oltre, di questo ‘cappio’.

Il Potere, a livello umano 3d, è raccolto nelle mani di alleanze storiche di comodo. Ecco il frattale che lo dimostra:

Finanza, la poltrona che scotta.
Amministratore di una grande compagnia assicurativa e pari ruolo nella sua principale concorrente

Nel board di un gruppo bancario, così come nella società che riceve da questo finanziamenti. Ai più potrà sembrare assurdo, ma questa è stata la norma per anni nel mercato italiano. Fino a quando, qualche mese fa, il decreto noto come 'Salva Italia' ha sparigliato le carte:

l'articolo 36, infatti, ha imposto il divieto di cariche incrociate in società concorrenti del settore finanziario. Inoltre viene vietato a chi siede nella capogruppo di mantenere l'incarico nella società di un altro gruppo con attività in concorrenza

La possibilità di sedere contemporaneamente in cda di società concorrenti resta possibile solo se tutte le entità in questione hanno una fatturato inferiore a 47 milioni di euro, soglia che sale a 470 milioni nell'attivo patrimoniale di una banca. In sostanza, l'obiettivo del Governo è di limitare i conflitti di interesse e fare trasparenza nel mercato, eliminando quelle opacità che hanno contribuito a rendere più acuta la crisi finanziaria che stiamo vivendo.
 
Le società corrono ai ripari.
I cda che si sono riuniti nelle ultime settimane per esaminare le trimestrali sono stati il primo banco di prova delle nuove norme. I casi più noti riguardano Mediobanca, da sempre considerato il 'Salotto buono della finanza italiana', banca italiana con partecipazioni nelle società più cruciali del sistema economico nazionale. Il patron di Mediolanum Ennio Doris ha annunciato la sua uscita dal cda di Piazzetta Cuccia, considerato che Mediolanum e Mediobanca hanno in essere la joint-venture Esperia. Anche Fabrizio Palenzona lascerà il board della banca d'affari per restare alla vice-presidenza di UniCredit. Marina Berlusconi lo ha già fatto, annunciando che a sostituirla sarà il fratello Piersilvio, che a sua volta si è dimesso dal cda Fininvest.
 
Fu vera gloria?
Non è detto che l'obiettivo di fare trasparenza verrà centrato. Secondo il Financial Times, l'Italia sta dando un'altra prova ingloriosa di sè: 

'In molti casi si tratta di scegliere (come sostituto, ndr) tra la moglie e l'amante', ha sentenziato l'austero quotidiano britannico. Anche se qualche analista fa notare che proprio nella city le partecipazioni incrociate fanno registrare le massime espressioni a livello europeo.
 
Di certo c'è che il divieto di cumulo degli incarichi non è piaciuto a molti dei protagonisti della scena finanziaria italiana, almeno a giudicare dalle loro reazioni stizzite. Questo provvedimento, aggiunto a quelli recenti sulle quote rosa nei cda delle società quotate e sul rafforzamento dei poteri in capo ai consiglieri di minoranza fanno fare al sistema italiano qualche passo in avanti importante rispetto al passato. Anche se resta sullo sfondo l'area grigia dei patti di sindacato, accordi tra privati in cui è più complicato fare chiarezza..
Link

Ecco ‘come fanno’... stringendo tanti 'nodi' di comdo.

La concorrenza, ad un certo livello, è solo un’altra illusione:

Antitrust, Pitruzzella: La concorrenza è la vera soluzione alla crisi.
Concorrenza in pratica. È questo il centro della due giorni di convegno 'Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell'Unione Europea', organizzato dallo studio legale Rucellai & Raffaelli, che si è aperto oggi a Treviso con un tuffo nel cuore di tutte le domande: 

in questo periodo di crisi vale la pena di mantenere ferme le regole della concorrenza o non conviene forse allentarle per un po'? 

Di rispondere si è incaricato Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. 'L'esperienza storica - ha detto - dimostra come l'abbandono delle politiche per la concorrenza e il congelamento del diritto antitrust non sono mai stati fattori di superamento delle crisi, ma al contrario di aggravamento delle crisi economiche'. 

Quindi, ha spiegato, bisogna tenere la barra dritta e l'Antitrust lo sta facendo: 

dal primo dicembre 2011 a oggi, ha reso noto, l'Autorità ha erogato sanzioni per circa 60 milioni di euro.
Link

Leggiamo un attimo la vicenda di questo uomo e del suo 'appetito' insaziabile:

Antonio Mastrapasqua (Roma, 20 settembre 1959) è un economista italiano, dal 2008 presidente dell'INPS.
 
Vita
Consegue la laurea in Economia aziendale presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi di matematica finanziaria intitolata Aspetti matematici ed economici dei Fondi Pensione. È titolare dello studio Mastrapasqua di Roma ed è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma e all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Pubblicisti.
Link

E poi continuiamo ancora a leggere:

Il conflitto di interessi di Antonio Mastrapasqua.
Un conflitto di interessi in carne e ossa: 

non si tratta dell’ennesima polemica nei confronti di Silvio Berlusconi, ma del fenomeno di cui è protagonista Antonio Mastrapasqua, numero uno dell’Inps, un vero e proprio 're degli incarichi' come lo chiamano in molti

La sua figura viene criticata da più parti da qualche tempo a questa parte, soprattutto da quando il decreto Salva Italia ha accorpato l’Inpdap e l’Enpals nello stesso ente previdenziale, conferendo a Mastrapasqua ulterioi poteri, ma soprattutto stipendi. E non c’è dubbio che la nuova nomina nei suoi confronti accentuerà la discussione; il presidente dell’Inps sarà anche il titolare e punto di riferimento di Idea Fimit, società di gestione del risparmio che era alla ricerca di un personaggio che sostituisse il dimissionario Paolo Crescimbeni

La società ha appena un anno di vita, ma l’incorporazione citata in precedenza ha reso necessario l’incarico di Mastrapasqua, visto che Enpals e Inpdap sono azionisti della stessa Idea Fimit. Si è persa ormai la conta di ruoli da presidente e presenze in consiglio di amministrazione, con la novità odierna dovremmo essere arrivati a quota 25 (in precedenza erano ben cinquantacinque, poi si sono ridotti), per l’appunto un conflitto di interessi di dimensioni spaventose

Tanto più che pare che tanto potere abbia spinto il maxi-dirigente a cimentarsi nell’invio di tantissime ingiunzioni di pagamento ingiustificate per alcuni mancati versamenti, senza andare a verificare se gli avvisi stessi fossero fondati o meno. Il senatore Elio Lannutti, il quale è anche presidente dell’Adusbef, sta lamentando questa situazione grave e paradossale da tempo, soprattutto i metodi di ingiunzione, definiti pesanti ed estorsivi

Ma in quali enti e società primeggia il nome di Mastrapasqua? La presidenza dell’Inps è soltanto quella più prestigiosa, ma si possono annoverare anche quelle di Equitalia Gerit, Equitalia Etr e Equitalia Esatri, controllate dalla famigerata Equitalia, senza dimenticare i ruoli da vicepresidente all’interno di Equitalia Nomos e gli incarichi come liquidatore, revisore dei conti, presidente dei collegi sindacali e consigliere semplice. 

I cittadini vanno tutelati e una figura così controversa mette sicuramente paura.
Link

Non penso che ci sia bisogno di aggiungere altro. Tanto non serve nemmeno, per la verità. Chi cambierà una virgola nella propria Vita leggendo questo post?

Qua si cicla, Signore e Signori…

Io non ho più la pretesa di cambiare il Mondo ma ho compreso che l’andare via dipende solo da me, e andrò via solo quando sarà giunto il Tempo, ossia quando ‘io sarò cambiato e libero dalle logiche di questo Mondo, che ringrazio per la grande opportunità che mi sta fornendo da chissà quanto Tempo’.

Tutto dipende da me.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com
 
 

mercoledì 14 marzo 2012

Il raccontato e il vissuto.




Scenario Terra 3d:
  • polarizzazione negativa a carattere di Antisistema
  • funzione auto educativa
  • caratteristica ciclica.
Focalizziamoci sul fatto, assolutamente 'solare', che in questo reame 3d si è auto installata, in maniera più evidente, una polarità del ‘Tutto’

Ovviamente la polarità a cui alludo è quella ‘negativa’, ossia un ‘vortice’ che si alimenta di negatività ed attira negatività per inerzia. Il polo negativo è, tuttavia, anche un fulcro di attrazione positivo, dal momento in cui tutto è ciclico:
  1. negativo attira negativo
  2. negativo attira positivo.
Sono vere entrambe le prospettive di cui ci vogliamo dotare, e non si tratta di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma si tratta di ‘vedere il bicchiere per quello che è’:

un mezzo per fare esperienza, per ‘bere’ alla fonte della consapevolezza del Sé.

Non c’è da disperare di fronte all’evidenza 3d più negativa, però un conto è sostenerne la visione in maniera sufficientemente distaccata dal piano concreto e un conto è vivere nel piano concreto, con la parte di sé materializzata come se ‘coincidesse con la pienezza dell’essere se stessi’.

Quel particolare fa la differenza tra l’essere fagocitati e l’essere partecipi.

Ora, analizziamo brevemente la situazione della Grecia. Siamo passati attraverso fasi ben distinte:
  • installazione dello status quo, coincidente con l’utilizzo strategico della ciclicità storica e relativo stato percepito di ‘necessità
  • effetto leva debitorio, coincidente con uno stato percepito di ‘benessere
  • scoppio della crisi, coincidente con uno stato percepito di ‘dramma
  • preparazione dell’opinione pubblica a sostenere e masticare il termine ed il concetto di ‘default’, coincidente con uno stato percepito di ‘speranza
  • dichiarazione di default selettivo, coincidente con uno stato percepito di ‘disillusione
  • emissione di nuovo debito, coincidente con uno stato percepito di ‘impotenza’.
Grecia: Fitch alza rating e toglie default parziale.
Fitch ha alzato il rating sulla Grecia a ‘B-‘, togliendo il paese dalla situazione di ‘restricted default’.
Link

Il ciclo è ricominciato:

nuovo debito corrispondente ad un nuovo 'giro di giostra'.

Tutti gli attori sovradimensionali partecipano e recitano alla perfezione la propria parte. Le Agenzie di rating iniziano a soffiare nel corno magico della diffusione mediatica e psicologica. Tutto riprende la vecchia direzione, il ritornello, il mantra del paradigma…

Questo Scenario 3d cicla e persino l’evidenza lo dimostra a pieno. 

Il Controllo è assoluto e non conosce ostacoli perché il Controllo è una funzione cardine, nativa, padrona di questa dimensione. Non si può cambiare la destinazione d’uso di un luogo come le 3d.

Le entità che se ne approfittano 'giocano facile' con tutte le altre entità, che invece cercano di perseguire il proprio cammino evolutivo all’interno dell’interfaccia delle 3d.

Se le entità, nella loro totalità e polarità, sono ‘presenti’ in questa simulazione di se stessi, significa che questo ‘luogo’ è un crocevia assolutamente necessario nella progressione esistenziale e nel richiamo frattale, che spinge alla conoscenza di se stessi.

Di fronte alla ripartenza del ciclo del debito, come reagisce la massa? Reagisce certamente in maniera 'ammaestrata'.

La crisi ‘vera’ la massa Greca la sta vivendo sulla propria pelle:

anche adesso.

La ripartenza del ciclo e la ‘lisciatura’ del vecchio debito, non equivalgono ad un nuovo ciclo di benessere per la massa, la quale dovrà affrontare la parte di ‘debito concreto’, che non è possibile aggiustare con artifizi contabili e legislativi.

Quella concretezza sulla quale si è costruito l'inganno, simile a fumo inquinante, che rimane dopo il passaggio di un veicolo a motore...

Tutto ciò ‘annuncia’ l’esistenza di due diversi piani di realtà:
  1. quello ‘raccontato’
  2. quello ‘vissuto’.
Dov’è la 'voce' della massa Greca e dov’è la massa Greca?

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 1 luglio 2011

Archetipo, immagine, realtà.




Cosa s’intende per ‘induzione’?
Il metodo induttivo o induzione (dal latino inductio, dal verbo induco, presente di in-ducere), termine che significa letteralmente ‘portar dentro’, ma anche ‘chiamare a sé’, ‘trarre a sé’, è un procedimento che partendo da singoli casi particolari cerca di stabilire una legge universale... 
 
Uno dei primi filosofi a ricorrere a questo concetto fu Aristotele, il quale, attribuendo a Socrate il merito di averla scoperta, sosteneva che l'induzione fosse, appunto, ‘il procedimento che dai particolari porta all'universale’.
 
Secondo Aristotele, la conoscenza umana si può svolgere in due direzioni, scegliendo una delle due seguenti strade: avere una prima conoscenza sensibile del particolare e da questa risalire all'universale (via dell'induzione, appunto), o seguire la strada opposta, cioè partire dall'universale per andare al particolare (via della deduzione).
Da Wikipedia 
  
Abbiamo osservato nell’articolo di ieri come ci sia la seria possibilità, dimostrata per indu/deduzione, che attraverso l’atto dell’immaginare si possa effettivamente teletrasportare un ‘potenziale’, ossia proprio quel tipo di potenziale inerente all’essenza meditativo/immaginifica interpretata in un dato momento. 

Ciò s’innesta nell’ampio panorama che descrive la Legge d’Attrazione e la sua ingannevole ambiguità.

L’opera che ha condotto un certo tipo di sapere a permeare dal’ basso’ gli strati sociali più massivi, rientra in un piano di ‘annegamento da troppa informazione’. La negazione dell’esatto modello che aveva da sempre imperato, sino ad un certo punto della storia deviata umana: il mantenere nell’ignoranza.

Ciò a cui siamo tutti quanti interessati è uno tsunami informativo di dimensioni asfissianti, a cui si dovrebbe rispondere attraverso una logica di ‘ignoranza selettiva’: ossia l’applicazione di un metodo induttivo e deduttivo.

Indurre e dedurre è un po’ il ‘ricordare’ quel ‘solve et coagula’ di alchemica ispirazione e, in definitiva, il frattale della ciclicità tridimensionale in cui ci siamo auto installati, luogo in cui ‘tutto scorre’.

L’assenza di movimento apparente descrive comunque corpi in attività, come un vulcano. La Terra ruota su se stessa? E chi lo dice? La Fisica e le immagini dei satelliti e la linea d’ombra, etc. Ciò che si muove nelle 3d potrebbe essere fermo nelle dimensioni più alte e potrebbe sembrare fermo se osservato da grande distanza, quando il Pianeta diventa un puntino nello Spazio. Cosa significa questo effetto? 

Che tutto è inerente ad una prospettiva da cui s’inquadra la sensazione dell’atto del guardare.

I moderni telescopi osservano lo Spazio con altro tipo di ‘vista’ ed osservano ‘cose’ ed aspetti diversi dal come li poteva scorgere l’umanità di qualche decennio fa. 

‘Tutto scorre’, ma anche ‘tutto dipende’
   
L’atto del ‘dipendere’ introduce una serie di ‘carichi passivi’, ossia di particolari ‘esterni’ che influiscono sull’atto del generare l’osservazione. È un bene? Forse, è solo un 'aiuto'. Meglio inquadrare questo aspetto nell’ottica del bicchiere mezzo pieno.

L’osservazione dipende. E allora l’immaginare? Non è anche l’opera immaginativa una sorta di osservazione? Infatti, anche l’immaginare dipende da tutta una serie di fattori; prima di tutto dipende dalla capacità di concentrazione e di visualizzazione, ossia di maturare quella data e viva ‘presenza’ in tutto quello che facciamo. 

Questa ‘presenza’ permette di moderare la dipendenza da troppi altri fattori. La dipendenza è come un rumore di fondo relativo alla tridimensionalità. Allo stesso tempo garantisce che quello che accade in termini di ‘resistenza’ è condiviso con tutti, ossia è per tutti e fa parte dello scenario che ci ospita. Per induzione o deduzione possiamo scavalcare l’opera della dipendenza; in che modo? 

Lasciandoci andare, semplificandoci nella struttura del ‘tutto’, divenendo flessibili come l’acqua, che non conosce resistenza perché immediatamente si adatta:

a questo punto ci troviamo di fronte a qualcosa di impersonale (che può originarsi da dimensioni esterne ma, a questo punto, anche interiori) che prende la forma del contenitore che trova, o al quale viene data una forma (che sia energetica o addirittura fisica) che asseconda le nostre possibilità interpretative, psicologiche e sensoriali
Nient’altro che se stessi – Carlo Dorofatti

Infatti:

Dobbiamo ricordare che le dimensioni dell’Universo sono molteplici. Su queste dimensioni (Mondi paralleli) si sviluppano le forme, la Vita  e l’intelligenza in maniera profondamente diversificata e differente rispetto al piano materiale considerato dai nostri sensi.
 
Una ‘dimensione’ non è solo un sinonimo di ‘Mondo parallelo’, ma una qualsiasi sequenza di realtà supportata da un rapporto stabile di leggi. Per esempio, sullo stesso piano temporale, Ere tra loro molto lontane e distinte da eventi importanti (come glaciazioni o grandi cataclismi), possono essere considerate cicli storici compiuti, volte definite della spirale temporale e, quindi, ‘dimensioni’ diverse, anche se rispettano le stesse matrici di Leggi
Nient’altro che se stessi – Carlo Dorofatti

Il ‘fuoco’ che vediamo nelle fotografie inerenti ai fenomeni spaziali non è lo stesso fuoco che brucia sulla Terra: ha un’altra ‘consistenza’. Potrebbe anche non bruciare, come asseriscono molte canalizzazioni. Il Sole, da questo punto di vista, potrebbe allora essere abitabile da esseri o essenze abilitate a quelle caratteristiche particolari, perché no? 

La ricchezza e l’abbondanza regnano sovrane nell’ambito creativo. Per questo motivo, nelle 3d, è tanto difficile manifestare direttamente le abilità magiche di cui siamo dotati. Perché? Perché veniamo qua per imparare e fare esperienza del ‘anche chi siamo quando siamo senza ali’. 

Eppure il ciclo prevede che si possa tornare a fare quello ‘che sappiamo e che siamo’, anche sulla Terra 3d. Ecco che, allora, l’opera immaginativa può rappresentare uno degli svariati canali a nostra disposizione per agganciare quel lato ‘magico’ che abbiamo ‘appeso al chiodo’ prima di emergere dal 'lato' della nascita fisica.

Quando immaginiamo qualcosa, abbiamo la possibilità di fare ‘copia/incolla’ e trascinare la clonazione energetica a livello cellulare, teletrasportando dimensionalmente un potenziale di modello risonante con la nostra intenzione: i miracoli accadono proprio così. 

Non urgono necessità di carattere medicinale per 'guarire' e l’effetto placebo lo dimostra ampiamente.

L’attenzione deve essere riposta sull’opera ‘viva’ dimostrata dal coinvolgimento cellulare. Le cellule riescono ad agganciare quel potenziale immaginato e a trasformarlo concretamente, dal suo potenziale alla sua concretizzazione fisica. Occorre credere che lo si può fare. 

Il non crederlo è una delle dipendenze a cui siamo sottoposti. Dipendenze che si sono, in seguito, sviluppate nel Mondo sociale in maniera frattale, in seguito alle dinamiche ‘inerenti’ e riflessive della nostra presenza nel luogo che ci rispecchia fedelmente. Il potere che si nutre di questo atto è, ovviamente, di Natura Antisistemica, ed è ampiamente riflesso nella tipologia sociale emersa sino al giorno d’oggi: quel Mondo che ci soffoca di dipendenze.

Il ‘fallimento’ della Grecia è un ‘punto di vista’. L’opera programmata del Governo Centrale è del tipo a lenta discesa o affermazione. Si sta togliendo la carica esplosiva alla possibilità del default improvviso ed inaspettato, in maniera tale da potere utilizzare quella ‘immagine’ per agire sottilmente sugli altri Stati che seguono a ruota per intimo potenziale deflagrante. 

Cosa significa ‘essere già quello che si desidera o s’immagina?’

Certamente non che dobbiamo trasformarci in attori di noi stessi (quello lo facciamo già usualmente, ed inconsciamente combiniamo ‘disastri’), ma semplicemente che dobbiamo già ‘essere’ quello che desideriamo, perché le cellule già implementano quel modello strutturato tramite l’immaginazione creativa e la nostra parte animica già esprime quello stesso desiderio

Insomma, manchiamo solo noi, a livello tridimensionale, all’appuntamento con la nostra ‘felicità’ in termini di auto realizzazione.

Questa è davvero una chiave/ponte molto importante, secondo me.

E ci tornerò molto spesso, descrivendola sempre più nel particolare, utilizzando l’analogia frattale e tutto quello che ne consegue. La ‘clonazione’ più immediata è quella che effettuiamo a livello cellulare, senza necessità di strumentazioni tecnologiche sofisticate

Ricordiamo sempre che le ‘cose’ appartengono a dei punti prospettici. Non esiste il bianco o il nero, ma una gradazione di grigio. Questa gradazione è influenzata dalla capacità Antisisitemica di ipnosi ed incantesimo attraverso l’imposizione di un modello mediatico asfissiante tramite i molti ‘canali’ a disposizione. 

La prospettiva indotta è caratterizzata una certa polarità o ‘colore’, diciamo più vicino al nero che al bianco; ma che non potrà mai divenire completamente nero, in quanto esistono forze naturali che lo impediscono… da qua il discorso ciclico di questa densa dimensione.

Ecco un esempio, ancora sulla Grecia:

Non è vero che la Grecia è insolvente. Come hanno fatto notare due economisti, Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff, il default di uno Stato ha a che fare più con la volontà di pagare che con la capacità di saldare i propri debiti. Ed è innegabile che il Paese ha al proprio arco ancora parecchie frecce per aggiustare le cose: conta su un patrimonio molto vasto, potrebbe tagliare la spesa in modo drastico (come sta cercando di fare, del resto), schiacciare l'acceleratore sul versante delle tasse e migliorare la produttività, se fosse pronta a fare sacrifici importanti

‘Piuttosto che la solvibilità’, dice Simon Nixon, ‘la sfida per la Grecia è se i cambiamenti richiesti siano politicamente possibili’.
Da Yahoo 
 
Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com'era alla fine del XX secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo
 
Benvenuto nella tua desertica nuova realtà.
Morpheus a Neo in Matrix.

L'ignoranza è un bene.
Cypher in Matrix.

Immaginiamo un Mondo migliore: il Mondo che intendiamo e non quello che non intendiamo.

Comunicazione ai gentili lettori: per un paio di settimane mi considererò in vacanza. Per cui continuerò ad alimentare SPS ma con delle ‘pillole senza inchiostro’ quotidiane ad orario variabile. Grazie. Tanta serenità.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 3 giugno 2011

Votare Sì per dire No.




Ce l'abbiamo fatta! Il Referendum sul nucleare ci sarà. La Corte di Cassazione lo ha appena stabilito… Ora tocca a noi scegliere un futuro senza nucleare. Come?

Votando Sì il 12 e 13 giugno.

Per raggiungere il quorum, devono andare a votare 27 milioni di italiani. Abbiamo 11 giorni per mobilitare quante più persone possibile. Se vogliamo vincere contro il nucleare, ognuno di noi deve sentirsi coinvolto in prima persona.
Da Greenpeace 
 
Eccoci qua, ora, a dover dimostrare che ‘noi valiamo’, come recita la famosa pubblicità. Cosa farà il popolo italico, chiamato a sostenere il ‘peso’ delle luci del palcoscenico multimediale del referendum? Se il 12 giugno si rivelasse una splendida giornata, quanti si ricorderebbero di andare a votare? Non considero nemmeno il giorno dopo, giorno di lavoro e di 'smemorizzazione'. 

Abbiamo la possibilità di dimostrare qualcosa di importante, perché questa volta il ‘tutto’ dipende da noi in maniera sensibile ed evidente. 

È inutile arrabbiarsi davanti ad una tazzina di caffè, nella pausa mattutina, per il tentativo naufragato di essere imbavagliati da parte del Governo, se poi l’inconscio ha sempre la meglio sulla ‘volontà’.
 
Informiamoci, per quanto possibile, e votiamo con il cuore. Ricordiamo che per dire ‘No’ dobbiamo votare ‘Sì’. Siamo in un reame girato al contrario e questo è il frattale che ancora una volta lo dimostra a pieno. L’intenzione dello 'status quo' è quella di livellare ogni forma di personalizzazione del gioco della Vita, mantenendo un ferreo controllo dell’energia individuale e globale della massa.
 
Controlliamo di avere la tessera elettorale ed un documento valido di identità. Logiche impreviste dell'ultimo istante che confluiscono nelle leggi di Murphy.

In internet si trova tutta l’informazione utile per ‘farsene una ragione’, tuttavia leggere per intero di 'ciò che si  tratta' diventa impresa ardua per il medio cittadino, per cui, in linea di massima, le 4 linee abrogative del referendum sono ben riepilogate qua  ad esempio. A questo link in Wikipedia, possiamo trovare utili informazioni in merito anche agli orientamenti espressi dai Partiti Politici ai propri elettori.

Infine, dato che si tratta di referedum abrogativo, occorre tenere in considerazione che il ‘Sì’ esprime la volontà di condurre a termine in maniera ‘utile’ il volere delle persone che si sono mobilitate al fine di ottenere la visibilità del referendum stesso

Il ‘No’ lascia tutto così com’è adesso e, mi sembra di poter capire, che ‘il così com’è adesso’ non sia molto apprezzato dalla media dei cittadini… per cui, oltre ad ogni logica confusionale che possiamo provare, esiste una logica elementare che può fare da ago indicatore della polarità:
  • per cambiare
  • No per non cambiare.
Che poi i cavilli relativi alle leggi permettano ampie possibilità di ‘porcate’, beh… questo è l’Antisistema.

Iniziamo però a fare qualcosa…

Nucleare, Cassazione: sì a referendum, sarà su nuova legge.
La Corte di Cassazione ha deciso oggi di confermare il referendum sul nucleare del 12-13 giugno, chiarendo però che il quesito si applicherà alla nuova normativa contenuta nel decreto Omnibus, come ha annunciato un portavoce della Corte Suprema.
 
Dunque ora il ministero dell'Interno dovrà stampare nuove schede, anche se ai circa 3 milioni di elettori all'estero sono state già inviate quelle vecchie. Per questo le opposizioni hanno chiesto oggi al governo o di considerare validi i loro voti anche se espressi anche sulle schede già distribuite, oppure di non conteggiare i connazionali all'estero ai fini del quorum…
 
Ma per vincere davvero, i referendari devono assicurarsi il quorum del 50% più uno dei votanti, soglia che in Italia non si è più raggiunta dopo il 1995.
 
Intanto, sempre oggi, l'Autorità per la garanzia nelle comunicazioni ha bacchettato la Rai, perché gli spazi informativi sui referendum del 12-13 giugno sono stati collocati finora in orari che contano pochi spettatori...
 
In teoria, era la prima volta che la Cassazione era chiamata a decidere su una questione del genere: un governo che abroga la decisione al centro del quesito referendario, quella di costruire le centrali nucleari a 24 anni da un voto popolare che le mise al bando, dopo l'incidente nucleare di Chernobyl. Ma i promotori del referendum hanno insistito fin dall'inizio sul fatto che la norma voluta dal governo sospende ma non annulla la costruzione delle centrali, rimandandola a valutazioni future sulla sicurezza, come dice il comma 1 dell'articolo 5 della legge 'Omnibus'.
 
Non caso, lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva sottolineato che il ritorno del nucleare in Italia non era stato annullato, ma solo rinviato: 'Se avessimo fatto il referendum avremmo rinunciato al nucleare per lungo tempo. Invece io spero che tra uno o due anni si potrà ritornare sulla scelta, dopo che sarà stata fatta chiarezza sulla tecnologia'.
 
Il precedente citato dai referendari risaliva al 1978, quando il governo dell'epoca aveva cercato di bypassare il voto modificando la normativa sottoposta a consultazione. La Cassazione, dopo un pronunciamento della Consulta, trasferì il quesito sulla nuova legge. Oggi dunque la Cassazione ha dato ragione ai referendari, e ha deciso di confermare il referendum, che si terrà insieme ai due sull'acqua pubblica e a quello sul legittimo impedimento, sul testo della nuova legge, in particolare il già citato comma 1 e il comma 8 dell'articolo 5.
 
Si tratta dei commi che in sostanza danno mandato al governo, pur annullando la costruzione delle nuove centrali, di attuare successivamente il programma di energia nucleare in base alle risultanze di una verifica condotta sia dall'agenzia italiana che dall'Unione europea sulla sicurezza degli impianti.
 
Emergenza schede.
Ma superato lo scoglio del vaglio della Corte Suprema, ora per la consultazione referendaria si apre un problema tecnico, perché, come ha spiegato lo stesso portavoce della Cassazione, il vice segretario generale Raffaele Botta, bisogna modificare le schede elettorali.
Nel frattempo, agli elettori italiani all'estero però sono state già inviate le schede da votare, come prevede la legge, che indica il limite di 18 giorni dalla consultazione.
Per questo, i rappresentanti dei partiti di opposizione hanno chiesto in una lettera congiunta al governo di fare 'di tutto per tutelare l'uguaglianza dei cittadini e garantire il voto degli cittadini all'estero al referendum'.
 
Dato che mancherebbe il tempo di ristampare e distribuire le schede agli elettori all'estero, le opposizioni hanno proposto o di 'considerare valido per l'estero il vecchio quesito o, nel peggiore dei casi, non considerare il voto all'estero ai fini del conteggio del quorum', dice un comunicato diffuso dal Pd.
 
La sfida principale, per gli anti-nuclearisti, è anche quella di superare il quorum, mancato dai referendum abrogativi del 1997.
 
Ma anche se la questione del nucleare è la più dibattuta, soprattutto dopo l'incidente in Giappone, è forse il referendum sull'acqua pubblica quello gode di maggiori consensi e, con adesioni trasversali, forse di un effetto trascinamento.
 
I due quesiti sull'acqua - contro l'affidamento della gestione a privati e contro la remunerazione del capitale investito - hanno raccolto l'anno scorso 1 milione e 400firme, un record nella storia del referendum.
 
E secondo un sondaggio diffuso giorni fa da Ipr Marketing, il 60% degli italiani voterebbe sì al referendum contro il nucleare, rispetto al 65% favorevole a quelli per l'acqua.
 
Intanto l'Agcom ha richiamato la Rai a trasmettere in orari di massimo ascolto le schede informative sui referendum, dopo gli esposti presentati nei giorni scorsi dai referendari. 'L'Autorità ha, pertanto, rivolto un richiamo alla concessionaria pubblica affinché realizzi una collocazione dei messaggi idonea a garantire l'obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti', dice un comunicato diffuso oggi dall'authority.
Da Yahoo 
 
In linea di massima 4 ‘Sì’ per dire 4 ‘No’ ad un modello esistente o in via di manifestazione.

Diciamo che è un primo passo per evidenziare la nostra ‘presenza’ massiva. Anche se, poi, si dovrà sempre vigilare sul processo che scaturirà a valle del referendum, quando le luci dei riflettori di spegneranno e i professionisti del ‘cavillo’ si metteranno all’opera per ‘ripartire dalla nuova posizione’.

A questo punto vorrei introdurre il concetto di ‘bersaglio inconscio’. Che cosa è? Dunque, nasce da una situazione di gioco vissuta nel tempo con mio figlio, che adesso ha sei anni e mezzo. Nella fattispecie nasce dal giocare a calcio

È successo qualche anno fa, che iniziai ad esprimere il desiderio di colpire un punto del muro ben preciso, mentre giocavamo a tirarci la palla facendo finta di essere portiere ed attaccante allo stesso tempo. Cosa succedeva? Che consciamente non riuscivo a colpire quel punto con regolarità sufficiente a ritenermi ‘soddisfatto’, ossia il colpire quel punto rientrava in un ambito di probabilità legata alla mia ‘bravura’ ed alla casualità di traiettorie imprevedibili del pallone leggero alle prese con strani giri di aria e/o disturbi della traiettoria di ogni tipo, come rimpalli, rimbalzi, etc.

Ad ogni inverno seguiva un letargo delle attività fisiche, per cui ad ogni primavera mi ritrovavo ancora davanti allo stesso scenario, ma in una situazione di ‘vuoto’ dovuto all’inattività dei mesi precedenti

Ebbene, da quel vuoto iniziale ho osservato che in realtà qualcosa era successo nel reame interiore che ci evidenzia indirettamente. Ossia ho potuto osservare una sorta di programmazione di quel bersaglio dentro di me, infatti tirando anche a casaccio la palla, ho iniziato a colpire quel punto nel muro anche senza volerlo. 

La cosa interessante è che sia consciamente che inconsciamente le percentuali di 'shot on target' erano molto rilevanti. Cosa è successo? Sicuramente che mi sono come programmato nel compiere quell’atto. Questo meccanismo dimostra una efficacia pazzesca nell’ottenimento di una modalità propria di conduzione degli eventi

È necessario però comprendere che questo fenomeno esiste, ossia occorre accorgersene. Dove arriva la propria ‘bravura’ conscia e dove inizia la propria programmazione inconscia? Probabilmente in gran parte coincidono… ma esiste una stretta dipendenza gerarchica tra le due modalità vibrazionali.

L’allenamento ha la capacità di mettere a fuoco degli obiettivi. Forse lo possiamo ben vedere nella pallacanestro, sport contrassegnato da prestazioni e precisione degne da numeri da Circo equestre. Centrare il canestro mentre l’avversario riduce ogni spazio davanti a noi, mentre la stanchezza incombe e le emozioni giocano con noi come il cane con il gatto, non è assolutamente semplice

Se ci limitiamo al conscio, ossia alla volontà di voler fare canestro, non andremo molto lontano. Quello che occorre maturare è la visione inconscia del centrare il canestro: immaginare il ‘cesto’ pieno del pallone. Vedere il pallone che gonfia la rete, vederci che esultiamo per quei due o tre punti, vedere i nostri compagni che esultano con noi, i tifosi che gioiscono.

Se l’immagine del pallone che attraversa positivamente la rete diventa parte di noi, allora le nostre percentuali aumenteranno a dismisura. È come lanciare il pallone lasciandolo nelle ‘mani’ della forza che lo condurrà verso la meta: il canestro.

Per ottenere questa ‘modalità’, che corrisponde ad una auto programmazione o auto suggestione, come asseriva il Dottor Couè, occorre molto ‘allenamento’ e capacità di visione ‘positiva’.   

Cosa identifica questa nostra intima capacità di focus? Che siamo simili a dispositivi programmabili anche in maniera indotta. Che il conscio o mente di superficie ‘copre’ con l’interferenza o il proprio ‘rumore’ qualcosa di molto più potente che giace al di sotto della superficie a cui siamo aggrappati attraverso i sensi.

Una solida ‘irrealtà’.

Che cosa sta al di ‘sotto’ di un fenomeno consciamente interpretabile? Una programmazione, una forma pensiero, un incantesimo, una eggregora, del magnetismo, un paradigma, una abitudine, una convenzione, un luogo comune, un adattamento, un modello, un ‘coro’, etc.  

L’Antisistema è un ‘luogo’ dimensionale ben preciso in cui fare esperienza, ma esperienza di cosa? Di quello che ancora ‘ci manca’. E di che altro se no? E una volta effettuata questa ‘immersione’ cosa ci resta da fare? Raccogliere tutte le nostre ‘parti’ e cercare di comprendere quali tasselli mancano ancora al completamento della missione più grande: quella evolutiva ad immagine e somiglianza del Creatore. 

Siamo una sola cosa, ecco un altro frattale che lo dimostra. Dov’è il confine tra presunta virtuosità e palese immoralità? 

Il ‘confine’ è una linea nel mezzo che abbraccia l’interezza: non esiste. Nelle 3d è più evidente: è inerente alla verità che esprimiamo, ossia quella sottile linea che unisce il dentro al fuori e che biunivocamente conduce informazioni ai vari tipi di centri di controllo e di potere raccolti a ‘cascata’. 
 
Il pericolo greco minaccia il debito della Regione  Lombardia.
Chiamatelo effetto boomerang della finanza. O dei conflitti d'interesse. Chiamatela casualità. O anche sfortuna. Sta di fatto che la crisi della Grecia rischia di creare seri problemi anche ad uno dei più virtuosi Enti locali italiani: la Regione Lombardia

Poco importa che il Pirellone si trovi a migliaia di chilometri dal Partenone. 

Se la repubblica ellenica finisse malauguratamente in default, a pagarne le conseguenze sarebbe proprio la Lombardia. Motivo: a garanzia del prestito obbligazionario emesso dalla Regione nel 2002 c'è, per 115 milioni di euro, proprio un bond della Grecia. Se Atene salta, dunque, la Lombardia soffre. Magia della finanza, che per anni ha concatenato i destini di migliaia di debitori l'uno all'altro. 'Il Sole 24 Ore' è in grado di documentarlo.
 
Il 'filo rosso' che lega Lombardia e Grecia nasce nel 2002, quando la Regione guidata da Roberto Formigoni decide di emettere un prestito obbligazionario da un miliardo di dollari con scadenza nel 2032. A curare questa operazione ci sono due banche estere: la svizzera Ubs e l'americana Merrill Lynch. La legge consente ad una Regione di indebitarsi a lungo termine, ma – per evitare di far gravare solo sulle generazioni future il peso del rimborso – prevede che venga creato un piano di ammortamento

Di fatto la Regione deve costruire un grosso 'salvadanaio' in cui poco a poco deve mettere da parte i soldi che serviranno, nel 2032, per rimborsare l'intero prestito obbligazionario da un miliardo di dollari.

Il problema è che tra la legge e i giusti propositi ci si è messa la finanza a complicare le cose. Così questo gigantesco 'salvadanaio', chiamato dagli addetti ai lavori sinking fund, è stato creato (come accade per prassi) dalle stesse banche che hanno curato l'emissione obbligazionaria: cioè Ubs e Merill Lynch. 

Il contratto funziona così: la Lombardia paga le rate alle due banche e loro mettono i soldi in questo grosso fondo, con l'impegno a restituirglieli nel 2032. Ovviamente le due banche non tengono i soldi fermi, ma li investono in altre obbligazioni secondo una lista preconcordata. E qui si arriva alla vera magia del sinking fund: dato che alla Regione questo 'salvadanaio' deve solo garantire il rimborso del bond da un miliardo di dollari nel 2032, tutto il rendimento aggiuntivo va alle banche

Per contro, se il fondo fa investimenti sbagliati, la perdita grava sulla Regione Lombardia. Insomma: le banche hanno rendimenti senza rischi, la Regione ha rischi senza rendimenti.

E qui arriviamo al punto: Ubs e Merrill Lynch hanno investito i denari che la Lombardia ha già versato in vari titoli obbligazionari. Uno di questi – il più pesante in termini di importo escludendo i BTp – è della Repubblica ellenica: Ubs ha messo nel sinking fund della Regione Lombardia 115 milioni di euro di obbligazioni greche. A provarlo sono i documenti sul sinking fund in mano al 'Sole-24 Ore', aggiornati al 30 settembre 2008 (ma da allora nulla è cambiato). 

Ecco perché oggi la crisi finanziaria di Atene diventa un serio problema per la Lombardia: nel caso (seppur improbabile) di default greco, la Regione perderebbe una cospicua parte dei soldi inseriti nel 'salvadanaio'.

Ma c'è dell'altro. Il bond della Grecia inserito nel sinking fund della Lombardia non è un titolo di Stato qualunque, ma un bond che la stessa Ubs aveva anni prima collocato per conto della Grecia. Nell'aprile del 2000 la Repubblica aveva infatti emesso un prestito obbligazionario da 200 milioni di euro con l'aiuto dell'allora Warburg Dillon Read (oggi diventata Ubs). Ebbene: la stessa Ubs due anni dopo ha deciso di mettere più della metà di quei 200 milioni nel sinking fund della Lombardia, che lei stessa ha creato. 

Così oggi ci si trova nel paradosso: Ubs ha realizzato i profitti (commissioni da Grecia e Lombardia) e la Regione italiana si trova i rischi. Ieri 'Il Sole 24 Ore' ha chiesto un commento sia a Ubs sia alla Regione, ma non ha avuto risposte.

Bene inteso: che questa vicenda si concluda a lieto fine è altamente probabile. Va anche ribadito che nessuna legge è stata infranta. Ma questo non cambia il vero problema: per anni la finanza ha legato i debitori di tutto il mondo l'uno all'altro, creando il rischio di un potente effetto domino

La stessa globalizzazione finanziaria che ha portato i mutui subprime in giro per il mondo, oggi ha messo il rischio greco dentro la Lombardia. Un rischio relativo, si potrà obiettare. Certo. Ma pur sempre un rischio: perché correrlo, sapendo che gli eventuali profitti vanno a qualcun altro?
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   'Perché correrlo, sapendo che gli eventuali profitti vanno a qualcun altro?' Già! I profitti circolano oliando i meccanismi...

Ci muoviamo nel/sul medesimo substrato. È lo stesso principio che regola la polarizzazione dell’esistenza. Quando un modello prende il sopravvento nelle 3d, allora è giunto il momento che inizi ad essere messo in discussione, per cui l’oscillazione riprende nel senso opposto. Perché? 

Perché lo scopo di questo piano è di tipo esperienziale e non è possibile ‘distrarlo’ dal fulcro della propria ‘funzione’ intima.

Non intendo colorarlo di negatività né di positività in quanto ciclico.

L’evoluzione procede per esperienza, di esperienza in esperienza, proprio come sanno bene gli Sciamani, per cui solo dopo avere vissuto una situazione possono affermare che essa ‘esiste’ opportunamente.

Il 12 giugno cos’avete in programma?

Davide Nebuloni / SacroProfanosacro 2011
prospettivavita@gmail.com