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venerdì 3 febbraio 2017

Dal bianco al nero e viceversa, ti ci perdi dentro, se…




Così l’elettrodinamica quantistica divenne una teoria in perfetto accordo con gli esperimenti, laddove era applicabile”.
Richard Feynman
Ogni cosa, oggetto, costrutto, idea, soluzione, progetto, intenzione, ispirazione, senso, logica, pensiero, proposito, facoltà, talento, situazione, vicissitudine, caso, caos, causa, azione, reazione, legge, teoria, credo, motto, luogo comune, etc. (tutt3) se sempre “qua, così”rientra nel campo dell’apparenza
Ossia:
comporta 1) suddivisione, 2) appartenenza, 3) conseguenza, 4) dipendenza, 5) parzialità (parte), 6) effetto retroattivo (loop), 7) status quo, 8) deviazione, 9) interferenza e 10) dimenticanza selettiva... cioè, una simile "forma" necessita e rappresenta (incarna) una precisa, esatta, necessità... che se non sei tu ad avere inteso, allora è - per forza di cose - di provenienza altrui (dominante).
Si trattava di risultati sorprendenti, per la maggior parte delle persone, e se era davvero così, la prima cosa da pensare era che la teoria fosse sbagliata”.
Richard Feynman
L’intero accaduto è come… l’installazione di un dispositivo che, una volta radicato, si apre – immanifestamente, logicamente – offrendo la possibilità (potenziale) che va dal bianco al nero, e/o viceversa (fuzzy logica).
Dove il bianco è l’insieme di tutti i “colori” (che scompaiono singolarmente, poiché si annullano vicendevolmente = la storia deviata dell’umanità “qua, così”, singolarità per singolarità) ed il nero è l’assenza di tutti i “colori” (che scompaiono, perché all'ombra di una dominante = la storia deviata dell’umanità “qua, così”, d’assieme)…
Quindi, ogni “cosa (ideale o, via via, sempre più fisica)” rientra – sempre – in questo trattamento ambientale, che dipende e risente della compresenza immanifesta dominante (AntiSistema).
Quindi, ogni “situazione (ideale o, via via, sempre più materica)” va dal potenziale “lato tuo/umanità, centrale” al potenziale “lato tuo/umanità, dominat3”.
Quindi, il tutt3 è caratterizzato da porzioni, che possono assumere qualsiasi “tonalità (dall'apparenza alla sostanza)”… allo stesso tempo.
Ecco il perché della necessità di un segnale di  clock (sincronizzazione, coerente con la parte del potere più affermat3, giurisdizionalmente):
ecco il perché della strategia, immanifesta, della dominante.

venerdì 3 agosto 2012

Il 'mandato' e l'anello dimensionale.




All’interno del proprio mandato, la Bce è pronta a fare qualunque cosa per preservare l’Euro.
Mario Draghi

Mi sono sempre chiesto perché San Paolo ha scritto tutte quelle lettere ai Corinzi e, soprattutto, perché i Corinzi non gli hanno mai risposto?
Benvenuti al nord

Sacro e Profano? Non solo… Anche ‘serio e comico’. E anche ‘comico e serio’. Ricordate? Le due facce della stessa medaglia, contemporaneamente

Il ‘lato’ che ci attira di più è quello che magnetizziamo 'meglio': 

il tragi/comico.

È una verità molto vicina al paradosso. Questa verità/realtà sta alla base della piramide di confusione che regna sovrana tra/nella Massa. È un ‘dipende’ continuo. E questo ‘dipendere’ è frutto della nostra Natura mal compresa o ricordata. Non si riesce proprio a venire a capo di queste strutture a loop che 'ci contengono', caratterizzate da ‘anelli senza Tempo né inizio né fine apparenti: 

come vortici nei quali s’agita una tempesta secolare.

Come uscirne? Come interpretarne le fattezze, i significati? Come trarre insegnamento? Come non rimanere vittime di se stessi?
 
Mediante triangolazione:

i simboli rappresentano costellazioni, e queste corrispondono per numero e posizione a coordinate spaziali, che identificano un pianeta, mentre un settimo punto è il punto di origine… A questo punto il generale West decide di rivelare l'esistenza dell'anello, ribattezzato Stargate, come chiamato dal Dottor Jackson nella traduzione del cartiglio. Gli stessi simboli del cartiglio sono presenti sull'anello rotante dello Stargate, insieme a molti altri. 


L'esercito aveva capito che i sei simboli del cartiglio erano coordinate stellari, ma non erano mai riusciti a ricostruire l'intera sequenza di attivazione del portale, che necessitava di un settimo simbolo. Il Dottor Jackson riesce ad individuarlo nella parte sottostante il cartiglio, al di fuori di esso; era stato tutto il tempo sotto il naso dei militari. Lo Stargate viene dunque attivato e si riesce a creare il Wormhole verso il pianeta alieno…
Stargate

Gli stargate sono portali che permettono di collegare in maniera quasi istantanea due punti dello spazio. Nella serie vengono forniti molti dettagli sul funzionamento dei dispositivi, e grazie alla sospensione dell'incredulità è possibile analizzarli approfonditamente e ‘scientificamente’ inseguendo una sorta di verosimiglianza nei confronti della fisica reale, non televisiva…
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Le coordinate spaziali del punto d'arrivo vengono stabilite dai primi sei simboli, che rappresentano le sei facce di un cubo, al cui centro è disposto il pianeta da raggiungere

Il settimo simbolo identifica invece il punto d'origine, cioè l'attuale posizione dello stargate da cui si sta digitando l'indirizzo; ogni stargate possiede un proprio punto d'origine…
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Il cosiddetto ‘punto di origine’, ossia quella coordinata ‘spazio/temporale’, che coincide con un’altra prospettiva del panorama da cui siamo abituati ad osservare e giudicare, è proprio il trait d’union tra 'paradigma/realtà 3d conosciuta' e 'paradigma/realtà 3d non conosciuta'.

È il punto grazie al quale possiamo triangolare e ‘tirarci fuori’ da questa dimensione ad 'anello piatto'. Assumendo una prospettiva ‘altra’, possiamo osservare la realtà in cui siamo auto installati.
 
In quel momento potremmo accorgerci che la struttura dell’energia, a diverse gradazioni vibrazionali, è a forma spiraloide e che gli anelli della spirale sono anelli di contenimento a compartimenti stagni, se non si è in grado di ‘unirli’ attraverso la comprensione della loro Natura comune e continua

In poche parole, se non si è in grado di farli comunicare, essi daranno luogo a cerchi isolati della possibilità, mentre nel caso opposto la struttura evidenziata sarà continua, come la 'consapevolezza' di coloro che li sapranno in questo modo interepretare...

Ho visto una spirale all’interno della quale può scorrere una sfera perfettamente coordinata nelle sue dimensioni. La sfera si muove in verticale lungo l’asse della spirale e intanto ruota su se stessa. Molto interessante, vero? Questo spiegherebbe le forze torsionali che interessano ogni corpo presente sulla Terra; forza dimostrata da scienziati Russi di ‘frontiera’ e riportata alla luce dal lavoro di David Wilcock:

per dare consistenza ai nostri termini, useremo le espressioni scientifiche comuni 'campi di torsione' oppure 'onde di torsione' nel riferirci al flusso spiraliforme di energia-tempo scoperta da Kozyrev… 

Nel 1913, il fisico Eli Cartan dimostrò per primo che la 'fabbrica' (flusso) di spazio e tempo nella teoria della relatività generale di Einstein non solo 'curvava', ma possedeva in sé stessa anche un movimento di rotazione o spiraliforme conosciuto come 'torsione'… 

I campi torsionali, come la gravità e l’elettromagnetismo, sono capaci di muoversi da un punto all’altro dell’Universo. Per di più, come scopriremo nei prossimi capitoli, Kozyrev dimostrò, decadi addietro, che questi campi viaggiano a velocità 'superluminali', ossia a più della velocità della luce. Avendo un impulso che si muove direttamente dalla 'fabbrica dello spaziotempo', che viaggia a velocità superluminali e che è separato da gravità ed elettromagnetismo, si arriva ad una significativa conquista della fisica, qualcosa che richiede che il 'vacuum fisico', la 'zero-point-energy' o l’etere esistano realmente…
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Che cosa è un ‘movimento’? È qualcosa di eterno?

È semplice constatare come ogni risposta sia una interpretazione alla luce del ‘dove siamo adesso’. L’eternità è un punto di vista manchevole del feedback di una ‘controparte’. Stiamo camminando, per cui, su una via lastricata della nostra sola consapevolezza.

Il ‘dipende’ origina il ‘dipendere’ e la ‘dipendenza’…

Paolo, negli scritti che compongono l'attuale Seconda lettera ai Corinzi, si trovò, come già detto, a lottare contro ‘falsi apostoli’. Essi si presentavano alla comunità di Corinto sicuri di sé, pieni di vanto per le doti e le qualità umane che possedevano, forti anche di doni soprannaturali e carismatici di cui si servivano per attirare l'attenzione delle persone e legare a sé i fedeli di Corinto. La loro immagine era quella di persone particolarmente ricche di ‘talenti’, che passavano di successo in successo nell'apostolato, tanto da mietere continui 'trionfi' nella vigna del Signore.
 
Si presentavano dunque ai non cristiani e ai credenti come personalità religiose di primo piano, forti di titoli giuridici o istituzionali e nello stesso tempo sovrumanamente trasfigurate dallo splendore divino visibile sul loro volto di estatici e taumaturghi.  

Era perciò la loro personalità straordinaria che garantiva il messaggio predicato

S'introduceva così nelle comunità cristiane il culto della personalità con tutto quello che ne segue: 

orgoglio spirituale e superiorità ostentata nei predicatori della Parola di Dio, e nei credenti nasceva conseguentemente una sorta di venerazione pietistica unita a sudditanza servile

La Chiesa finiva per diventare un gregge dominato da capi autoritari e tirannici…
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Le ‘origini’ di qualsiasi movimento sono sempre più ‘brulle’ di quello che si possa credere. Nelle ‘origini’ troviamo gran parte dei ‘semi’ che daranno luogo alla germogliazione di una possibilità sulle infinite, che esistono allo stesso Tempo. Le 'scelte' fanno la differenza

In due biglietti, scritti probabilmente uno alla comunità di Corinto e uno alle comunità della Grecia, Paolo invita i cristiani ad essere generosi nella raccolta di denaro che egli aveva indetto tra le comunità della Galazia, della Macedonia e della Grecia a favore della comunità povera di Gerusalemme (Gal2, 10).
 
Tale raccolta è chiamata ‘servizio’ (diakonia 8,4 e 9,1), ‘grazia’ (chàris, 8,4) a cui partecipare, ‘culto’ reso a Dio (leitourghìa: 9,12). Tale gesto, che sembrerebbe profano, è in realtà un gesto sacro di culto a Dio
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Tale gesto, che sembrerebbe profano, è in realtà un gesto sacro di culto a Dio… Ecco l’origine che sancisce ed autorizza l’unione polare tra denaro e divinità. Questa è la discesa in Terra del principio ‘alieno’, il quale si ammanta delle peculiarità trovate al suolo

Chi ha deciso per l’intera umanità? Eccoci nuovamente al/nel loop…


Triangolare per meglio osservare, dunque. La ‘mano’ che ha veicolato un ‘messaggio’, l’umanità stessa, non è certamente rimasta ‘qua’ ad osservare in ‘prima persona’. Il nostro vivere sensoriale non riesce ad accorgersi dell’osservatore superiore, perché questo è al di là della nostra 'capacità' regolata dall’abitudine 3d ad opera del Dna e del cervello.

Ci manca il ‘settimo punto’: l’origine. Senza di quello si rimane in un Mondo ‘chiuso’, come topi da laboratorio.  

In tempi di ‘crisi’, o almeno ci raccontano così, l’Italia che rischia il default è il Paese che maggiormente riconosce valore economico alle medaglie vinte dai propri atleti alle Olimpiadi:

sesta giornata olimpica con due medaglie, oro e argento, per l'Italia: 

le cinque medaglie storiche della prima giornata di gara avevano fruttato agli atleti premi per un totale di 760.000 euro, mentre due conquistate costeranno al Coni 710.000 euro. Alle quattro fiorettiste in pedana questa sera per l'oro andranno 140.000 euro a testa per un totale di 560.000 euro, mentre l'argento conquistato da Battisti e Sartori nel due di coppia canottaggio vale 75.000 euro a testa per un totale di 150.000 euro. 

Ad oggi, il totale dei premi che il Coni dovrà riconoscere agli atleti vincitori di medaglie è pari a 1.810.000 euro (dei 4.470.000 previsti in totale). Al momento l'atleta più ‘ricca’ è Elisa Di Francisca, 280.000 euro, in virtù dei due ori nel fioretto…
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Le Olimpiadi, ed il loro vagheggiante ‘Spirito di Partecipazione’, sono un’altra illusione del movimento a spirale con anelli di contenimento (la cui simbologia è riportata persino nel proprio famoso logo a cinque cerchi). Gli atleti (pochi) vincono e gli altri (quasi tutti) non vincono. Come si può preservare la pulizia etica delle origini, se mai c'è stata, se si premia/separa con tanta ‘generosità’ i primi/dalla Massa? 

Questo è un altro frattale della presenza di un principio elitario al vertice umano, ossia è la dimostrazione di una selezione di specie ancora in atto al fine di mantenere separata la popolazione… 

Draghi: la Bce può considerare misure di politica monetaria non standard.
‘La Bce può intraprendere operazioni di mercato aperto e può considerare di intraprendere misure di politica monetaria non standard per consentire la trasmissione di politica monetaria’. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nella conferenza stampa seguita alla decisione di mantenere invariati allo 0,75% i tassi d'interesse. Nella stessa conferenza Draghi ha chiarito che nell'attuale quadro di incertezza i governi devono essere pronti ad attivare i fondi Esm e Efsf.
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Le ‘misure di politica monetaria non standard per consentire la trasmissione di politica monetaria’, che cosa sono o a cosa equivalgono? Semplicemente ad un modo non molto comprensibile per la Massa, di ‘agire al di sopra di tutto e di tutti, in funzione della preservazione dello status quo, anzi, al suo miglioramento dal punto di vista del Controllo Antisistemico’

Il ‘non standard’ che cosa sarebbe altrimenti? È il sancire che, per una certa ‘categoria di umani’, le regole non esistono. È l’equivalente del definire un killer, un agente con licenza di uccidere (il famoso 007).
 
Davvero pazzesco quello a cui ci siamo abituati.

Draghi evita i dettagli: ‘Oggi solo la filosofia che sarà alla base delle nostre decisioni’.
'Non c'è stato un tema specifico nella riunione odierna. Non c'è ragione di entrare nello specifico delle misure non standard che stiamo discutendo'. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, durante la conferenza stampa seguita alla decisione di mantenere i tassi d'interesse invariati, a una domanda sull'eventuale acquisto di asset del settore privato. Draghi si è mantenuto generico anche sui dettagli degli eventuali acquisti di titoli dei Paesi più deboli dell'Eurozona: ‘È troppo presto - ha spiegato - per dire se gli eventuali acquisti di bond verranno sterilizzati’. 

Una apertura in questo senso avrebbe invece permesso di ipotizzare tempi più vicini per un manovra di quantitative easing sul modello di quelli varati dalla Federal Reserve.
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Questa ‘crisi’ sembra solo un mezzo per accelerare eventi pre programmati. Altro che 2012. Non sembra sfuggire nulla alle maglie del Controllo. In ultima analisi, potrebbe anche essere che sarà il Controllo stesso che saprà/potrà anche sorprendere in maniera positiva. In che modo?

Cambiando diametralmente le ‘regole’ in maniera direttamente proporzionale, però, al conseguimento di un nuovo punto prospettico ad opera della Massa, chiamata da sempre al proprio ‘risveglio’ ed alla propria ‘conoscenza’

A ‘mali estremi, estremi rimedi’, si dice.

Ecco una buona spiegazione della presenza ‘paradossale/apparente’ dell’anello di contenimento (il ‘mandato’ a cui frattalmente ci riferisce Draghi), ossia di una conformazione dell’energia tale da imbrigliare coloro che non hanno le ‘qualità vibrazionali’ per trasferirsi di livello. Nulla è per caso.

Dipende anche da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 7 marzo 2012

L'assonanza.




Se decidi di essere soddisfatto solo dopo che si è avverato qualcosa su cui non hai controllo, oppure che dipende dal volere altrui, le probabilità di essere una persona contenta della tua propria esistenza, sono veramente molto remote.
 
Stabilisci delle regole facilmente raggiungibili come causa di felicità
 
Il lavoro che dovremmo essere sempre pronti a fare su noi stessi è quello di stabilire poche cause di dolore e tante cause di gioia…
 
Non permettere che sia la volontà altrui a regolare la densità della luce di cui hai bisogno per vivere felice. Solo tu puoi permettere a te stesso di sentirti una persona felice.
Nicola Russo

Ho trovato queste parole, giuntemi sincronicamente via e-mail, come un messaggio ‘personale’, come un preciso segnale; in un’altra e-mail, arrivata ieri, l’oggetto recitava il seguente ‘monito’:

sensazione di malessere? Decodificala...

Nell’articolo di ieri abbiamo ‘ricevuto’ molto chiaramente l’immagine di come sia stata strutturata la ‘dimensione’ che ci ha accolto e che ci ‘trattiene’. Il ‘fuori’ e il ‘dentro’ sono saldamente nelle ‘mani’ del Controllo, per cui alla luce delle parole appena citate, ‘come possiamo non dipendere dalla volontà altrui?’, visti i numerosi ‘dispositivi’ e le numerose ‘predisposizioni’ che ci caratterizzano e che, di fatto, ci rendono mansueti e ammaestrati proprio secondo l’intenzione sovradimensionale parassita?

Non siamo ‘qua’ per caso, sia che si creda all’esistenza del Piano Divino, sia che si creda all’esistenza ‘in quanto tale’, ossia come logica sequenziale dettata da ritmi naturali. Il caso esiste se permettiamo che esista… e di casuale a questo Mondo non vi è proprio nulla

Ogni ‘movimento’ è la risultante di operazioni vettoriali scaturenti dalla polarità, ossia dalla dualità 3d, ossia dall’idea di 'movimento' che abbiamo o che ‘ci facciamo’.

Einstein affermava che ‘non si può risolvere un problema dallo stesso livello che lo ha generato’. Perché? Perché semplicemente sfuggono le cause. La prospettiva è limitata rimanendoci ‘dentro’. Si vive di ‘film’ personali alla luce dell’influenza generatrice che, comunque, sta ‘al di là’ dell’orizzonte osservabile.

Che fare, allora? Prima di tutto occorre ‘credere’ ad una simile osservazione, ossia occorre ‘ricordare di avere dimenticato’. Cioè? Essere consapevoli di Sé. Sono parole, capite? Parole da decodificare non con questa mente che ci troviamo. Usando qualcosa d’altro che non sia preda del Controllo. Che cosa?

Ricordo che siamo in un ambito regolato anche da biodiversità, e faremmo sempre bene a rammentarlo, ad esempio, osservando le nostre dita caratterizzate da impronte digitali uniche. Quindi non esiste una risposta valida per tutti, però posso dare la mia risposta alla luce di questa verità:

la biodiversità è una ricchezza e una ‘sicurezza’, tuttavia se non consapevoli può costituire un’opera di smarrimento in quanto che, le regole lette o sentite non sono generali e possono divenire fonte di svalutazione ulteriore e, in definitiva, l’ennesima 'longa manus' del Controllo.

Noi siamo unici e dipende dal nostro ‘potere’ tutto ciò che identifichiamo come ‘facente parte della nostra Vita’. Noi permettiamo che succeda questo o quello, il bello e il brutto, etc. 

È così, ma 'avendo dimenticato' non ce ne rendiamo più conto, perché ‘tutto’ è perfettamente convincente attorno a noi. Come si può contestare l’evidenza dei sensi? Non contestandola ma espandendo il proprio orizzonte, la propria prospettiva. Cosa non semplice in un reame integralmente controllato all’origine.

La mia risposta è: usiamo l’assonanza.

L'assonanza (da assonare, nel senso di ‘avere suono simile’) è un fenomeno di metrica che consiste nella parziale identità di suoni di due o più versi.
 
La forma più comune di assonanza è una rima imperfetta… (Aprile, dolce dormire)…
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Il ‘suono simile’ riconduce all’analogia frattale. La ‘somiglianza’ è sempre una forma di frattalità, che ha dentro anche la biodiversità, infatti è ‘simile’ e non ‘uguale’.

In questo modo riusciamo a contemplare la ‘realtà percepita’ come l’effetto di una miscela di leggi ‘vicine e lontane’. Non c’è mai una sola ‘lettura della realtà’, perché proprio ‘biodiversa e frattale’. È come prendere un elastico e tirarlo:

la forza impressa lo ‘deforma’ in maniera biodiversa ma poi torna alla forma originale. Il valore aggiunto consta nel fatto che quell’elastico si potrà essere leggermente dilatato, ossia che la sua struttura molecolare avrà subito un cambiamento in seguito alla ‘pressione’ esercitata.

Ciò fa comprendere che la ‘pressione’ sociale e individuale provoca cambiamenti interni, ossia indotti dall’esterno. Se prendiamo l’esterno come il frutto dell’intenzione parassita ecco la visione del Controllo, ovvio, rimanendo al di sotto della prospettiva del Piano Divino.

La forma più comune di assonanza è una rima imperfetta:

ossia l’imperfezione veicolante un’assonanza (una verità). 

La biodiversità, scambiata per imperfezione, veicolo della ‘somiglianza’, ossia della frattalità. Se ne desume che la realtà percepita è una vera e propria trasmissione di segnali, al pari della televisione o della visione creativa di un fuoco.

L’assonanza è intuitiva. Per assonanza ci ‘ricordiamo’, tracciamo contorni, modalità, uniamo i puntini, è come un deja vu o come il vento, o l'effetto di Muse ispiratrici

Mentre la risonanza è totale, l’assonanza è relativa, è creativa, è più ‘libera’ e identifica la capacità individuale di ‘sentire o non sentire’, è libero arbitrio, corrisponde al fatto che un elettrone può saltare di livello oppure no, corrisponde alle varie ed eventuali della Vita.

Così è se vi pare’, per dirla alla Pirandello.

Per assonanza compiamo voli Pindarici con la nostra capacità intuitiva e sensoriale, che poi sfocia nel concreto delle 3d. L’assonanza è veicolata/veicola dal/il sincrodestino. Il connubio di ogni ‘coppia’ – causa/effetto – è univoco. Non è possibile districarlo e dire se ‘è nato prima l’uovo o la gallina’. La sua risoluzione è sovradimensionale, ossia aprendo la prospettiva per ‘assonanza’, triangolando

E per 'triangolare' ci manca proprio una ‘coordinata’ al di fuori del contesto in cui si vive, al di fuori del piano sul quale si è generato il 'problema'. 

Questa coordinata è sfuggevole perché ‘evitata’ dal condizionamento sottile, ma senza questa coordinata si resta costantemente nelle 3d, nei loop, nel paradigma, nel Controllo, nell’Antisistema, etc.

Se per via ‘logica e razionale’ non ci arriviamo, possiamo arrivarci per ‘assonanza’, ossia utilizzando quella commistione di leggi Cosmiche e Planetarie, incapaci di mentire se attentamente ‘decodificate’. È ancora un ‘dipende’? Certo. Dipende da noi.

È tutto ‘lì’, schierato alla luce del Sole, anche se non sembra. L’illusione è proprio questa. Evitiamo la logica 3d e utilizziamo la logica superiore derivante dall’ascolto e dall’osservazione frattale. Torniamo Sciamani.

L’intuito è assonanza. 

Esso deduce seppure immerso nell’imperfezione, che in quanto tale non esiste ma è colorata così da noi. Da tutto ciò ricaviamo una regola:

non attendere che tutto sia perfetto per prendere la tua decisione, perché la decisione l’avrà già presa qualcun altro e non corrisponderà mai alla decisione che stavi per prendere, perché siamo biodiversi e la tua decisione è solo tua

Quella che ti sembra andare bene è solo un compromesso, una convinzione basata su cosa? Su un Controllo. Lo devi capire per assonanza, perché se aspetti che tutto sia ‘perfetto’ ne passerà di acqua sotto i ponti. Perché sei tu che veicolerai la perfezione: 

la tua perfezione in un Mondo che ti riflette. 

Il riflesso che rimane stabile mentre l’acqua scorre è sempre e solo il tuo. È un riflesso completo, per cui è tuo ma comprende anche quello che ‘ti sta alle spalle’ – frattalmente. È un gioco di specchi la cui origine sfugge perché sovradimensionale.

Triangolare per assonanza conduce a decidere su basi diverse rispetto alla ‘convenzione’ e rende ‘liberi’. Liberi nel bene e nel male: 

ma almeno liberi di decidere secondo ‘come si è’.

L’assonanza è un atto di coraggio, se preso nel reame del tempo deviato. Perché? Perché non corrisponde alla verità impressa per sedimentazione in noi: 

quella che identifica la Vita come una scatola quasi senza senso, spesa al lavoro e sempre più ‘simile’ ad una 'Via Crucis' piuttosto che ad un flusso di libero sentire.

Chi ha il coraggio di fare il contrario di quello che compie, per induzione, la massa?

Fare ‘altro’ non corrisponde al fatto di essere svincolati dal Controllo, tuttavia permette di giungere ad un bivio mai prima condiviso con il Controllo. L’uscita dalla ciclicità è un atto d’assonanza con quello che siamo nel potenziale

Credere a quello che ‘tutto’ afferma come non possibile.

Tutto: anche le nostre parti allineate con il Controllo.

L’evidenza 3d non corrisponde all’evidenza sovradimensionale, 'altra', rispetto al Piano Parassita, la riflette ma occorre saperla decodificare. Per assonanza, però, possiamo meglio interpretarla senza ausilio della logica, usando la creatività, l’immaginazione, l’intuito, tornando ‘bambini’, credendo a noi stessi…

Una deduzione giusta ne suggerisce invariabilmente altre.
Arthur Conan Doyle

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com