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mercoledì 6 luglio 2011

Segnati alla 'Fonte'.

Ciò che giunge ‘di noi’ per tramite degli altri, ossia attraverso il loro riflesso, ha diversi livelli di profondità e ‘ci riguarda sempre’. Allo stesso tempo, ognuno degli ‘altri’ ha solo da trarre preziosa informazione sia dal loro comportamento che dal nostro; ulteriore ed immancabile, riflesso. E via così, dando luogo ad una catena quantica ed intelligente di ‘scolastica umanità’.

Del domani non c’è certezza’… ok, ma è davvero tutto qua? Naa. Ognuno di noi si ‘fermi’ dove meglio crede: siamo liberi in questo? Se avessimo tutto il nostro tempo davvero a disposizione, potremmo forse dire di sì, ma dal momento in cui non è così… allora non siamo liberi di poter decidere nella nostra massima libertà.

Il libero arbitrio viene meno proprio all’origine, quando accettiamo di seguire l’evoluzione del Creatore, a sua immagine e somiglianza…

Questo ‘cerchio massimo’ descrive la massima espansione del raggio in cui ci possiamo muovere, che corrisponde al ‘diametro evolvente’ del ciclo creativo. Lì ‘dentro’ siamo liberi di ‘fare ed essere’, ma allo stesso tempo non possiamo esimerci, nel tempo, di evolvere secondo ‘programmazione’.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 16 giugno 2011

Permettersi di 'ascoltare'.




Ascoltiamo veramente quello che giunge per noi? È una ‘attenzione’ la modalità dell’attesa di una risposta, e anche una ‘presenza’. Un senso di 'pieno' e di vivida consapevolezza, molto simile a quella disposizione d’animo che non ci fa dimenticare che dobbiamo ricevere un pacco postale a breve

Quante domande abbiamo rivolto al ‘Cielo’ nel corso della nostra Vita? Quante risposte abbiamo ricevuto? Io penso, almeno una per ogni domanda effettuata, ma le abbiamo sentite?
  
È molto difficile rimanere sintonizzati sul ‘canale della risposta’ in un contesto di rumore di fondo assordante come quello espresso dalla società umana. Questa ‘interferenza’ ha la facoltà di fare sconnettere i nostri centri sottili, di… eluderli e diluirli nella mancanza di pazienza e concentrazione. Oltretutto è questo un ambito in cui ci si espone quasi per superstizione, per non lasciare nulla di intentato.

Per cui la mente, l’inconscio, la parte razionale e logica di noi non è perfettamente ‘convinta’ di quello che stiamo facendo – l’elevazione di una domanda al Cielo – ed alla prima occasione stacca il collegamento dell’attenzione verso l’atto del ricevere una eventuale risposta. Risposta che può giungere, tra l’altro, in maniere molto trasversali e ‘tra/sopra le righe’.

Quest’oggi utilizzerò una porzione di canalizzazione del 22 gennaio 2011 di Kryon, tratta da Stazione Celeste:
 
Gli umani vogliono delle risposte e ci sono così tante risposte, provenienti da così tanti posti, che non soddisfano, e questa potrebbe persino essere una di esse. I ragionamenti di Dio sfuggono a tutti voi, perché non ci sono ragioni lineari per le cose che affrontate. Non è pre-ordinato, dato che non esiste alcuna predestinazione… Ci sono, invece, soltanto dei potenziali. 
 
Esistono soltanto dei potenziali: come non ricordare lo ‘Spazio delle Varianti’ dipinto da Vadim Zeland nel suo intenso ciclo di 3 libri sul Transurfing

Le ‘cose’ ci succedono secondo una certa imprevedibilità. 

Ma questa ‘alea’ è, secondo me, inerente solo alla nostra scelta: che cosa decideremo di fare in quella determinata situazione? Come ci comporteremo alle prese con quel certo evento? 

Di volta in volta la Vita si srotola e ci mette dinnanzi a dei bivi esistenziali, in cui siamo chiamati a ‘scegliere’ tra due o più potenziali che esistono allo stesso tempo, proprio come la rete autostradale è interamente ‘intessuta’ mentre noi ci accingiamo ad imboccare, ad esempio, il tratto più vicino a casa nostra. 

I coniugi Hicks, ricordo, parlavano appunto di una differenza vibrazionale tra noi e il nostro desiderio o Anima realizzata. La distanza, in quanto tale, nel senso fisico del termine non esiste: esiste una differenza strutturale legata alla vibrazione tra il ‘dove siamo adesso’ e ‘il dove già esiste il nostro desiderio avverato’.

Le emozioni servono proprio a capire il ‘dove siamo adesso’.

Perciò, se voi aveste la mente di Dio, avreste uno strato di quella che noi chiamiamo logica quantica, che è assai più ampia di qualsiasi cosa riusciate a concepire voi. È una cosa che nessun Umano sarà mai in grado di capire, perché è la mente di Dio. Tuttavia, gli Umani portano in sé i semi di Dio e anche quella che è l’energia del Creatore. Quindi, a volte, solo a volte, noi possiamo dare spiegazioni che magari non concordano con il rompicapo logico della vostra realtà, ma voi capite ugualmente, a qualche livello, la pertinenza di tutte le cose, anche se non avete la mente di Dio. C’è una parte che manca da quello che capite e che sapete. Questo va persino al di là della vostra intuizione di ciò che potreste pensare. Per noi, la vostra realtà, così come la vediamo in uno stato quantico, è una serie di potenziali che sono tutti insieme e avvengono tutti insieme. Le linee che li connettono sono libero arbitrio, e non sono note, sono solo strati di potenziali
 
C’è una parte che manca da quello che capite e che sapete: il frattale più evidente è proprio quel 98% di Dna ‘spazzatura’ che la Natura avrebbe creato inutilmente dentro ciascuno di noi. Natura che dimostra in continuazione, nei regni a cui possiamo accedere anche ad occhio nudo, una capacità di perfezione che sembra non appartenere al Mondo emerso dai sogni/incubi della società umana. 

È sufficiente anche osservare la perfezione del corpo fisico umano per rendersi conto di quale ‘sapienza’ sia messa in gioco da un tempo senza tempo. Se poi si allarga la sfera al campo esoterico, allora la cosa diventa ancora più esemplare, quando agganciamo il Mondo sottile che ci caratterizza. 

Ciò che ci manca va al di là persino della nostra capacità intuitiva; è molto facile capire la portata di questa mancanza. Un gap strutturale che ci collega e mantiene a questo scenario 3d, dunque una mancanza, un errore, una manipolazione, un senso ultimo, o che altro?
 
Forse solo un’opportuna possibilità di esperienziare la Vita in modo continuo e secondo una precisa intenzione ‘non scritta’. 

Quello che voglio dire è relativo alla possibilità che ‘tutto’ sia davvero in un ordine perfetto e che ‘ciò che non capiamo ancora’ corrisponda solo ad un temporaneo black out auto imposto al fine di rendere questa esperienza la più ‘vera’ possibile. Perché avremmo necessità di vivere vicissitudini tridimensionali tanto spigolose? 
 
Anche mentre parliamo, noi conosciamo i potenziali che potrebbero verificarsi e che sono sia positivi che negativi, in quello che voi definireste tempo futuro. Per noi non è il futuro, ma semplicemente una zuppa di potenziali in cerchio. Quindi, a volte, quando vediamo un Essere Umano con la libera volontà e il libero arbitrio, che sta per creare qualcosa che voi chiamereste tragedia, per noi è un potenziale su quella che potreste definire la tela bianca di ciò che potrebbe accadere. Non c’è alcuna garanzia che avverrà. Cominciate a vedere il catalizzatore, qui? È il libero arbitrio Umano
 
Vivere l’illusione come se fosse tremendamente vera, unica, assoluta. A che serve? Ad un essere multidimensionale, che ‘vede tutto’… forse a nulla, ma per una sua proiezione ‘densa’ e convinta di essere sola e ‘abbandonata’ la prospettiva risulta diametralmente diversa. Perché? 

Perché si inizia ad estrarre dalle proprie profondità/altezze anche ciò che non si pensava affatto di ‘possedere’: la famiglia della paura. Perché dovrebbe emergere? Perché siamo sul sentiero del ‘Conosci Te Stesso’ per evidenti scopi evolutivi. Abbiamo accettato di rifletterci in questo scenario 3d, che ci accoglie, mediante la nostra opera co creatrice: tutto ci ‘appartiene’ in questo senso

Per cui positivo e negativo sublimano, alla fine, in un senso continuativo/conoscitivo di noi stessi…

Gli strati della logica dello Spirito creano spesso qualcosa di positivo da qualcosa che voi potreste vedere come negativo. Ci sono sovente delle energie di compensazione, che risultano positive e buone per il pianeta ed è questo il rompicapo che avete davanti, perché sembra che Dio sia coinvolto in queste cose, anche se non è Dio che le ha create
 
So che per voi è complicato e che gran parte di quel che ho detto non è comprensibile. Quindi, diciamo solo che la logica di Dio va oltre la vostra comprensione, dato che essa non rientra in quello che voi pensate sia il modo in cui vanno le cose
 
Le energie di compensazione possono anche rientrare in un ambito ulteriormente descritto da Vadim Zeland, quando descrive il meccanismo auto livellante del ‘potenziale superfluo’: provare le cosiddette ‘farfalle nella pancia’ per qualcosa comporta l’innesco di forze livellanti naturali che tendono a ripristinare l’equilibrio vibrazionale interno. 

Gurdjieff descrive un qualcosa di simile nell’ambito della Legge d’Ottava, dei semitoni mancanti e degli shock addizionali che servono per ‘rimettersi in cammino’, nonché la possibilità che una direzione intrapresa possa anche invertire di senso allorquando manchino le opportune correzioni di rotta nei panni di veri e propri ‘shock’, che ovviamente possono essere scambiati per tutt’altro, rispetto alla loro vera e propria funzionalità proattiva

Quando Hamer parla di ‘shock’ che innescano reazioni interne a cui il ‘corpo’ deve reagire al fine di superare un ‘conflitto’, attraverso una ‘risoluzione dello shock’, ebbene, mi sembra di poter scorgere ancora il medesimo fine/filo conduttore evolutivo. 

Quando il corpo entra in fase di ‘risoluzione’ inizia a riparare i ‘danni’ biologici occorsi, mettendo in moto tutta una serie di accorgimenti che possono dare luogo a sintomi evidenti come dolore, febbre, agitazione, etc. Sintomi che allopaticamente vengono identificati e catalogati come ‘malattia’

Questa emersione comporta una linea di cannoneggiamento Antisistemico, che confonde la causa con la conseguenza: per questo motivo non si guarisce mai veramente seguendo questa linea di pensiero auto referenziale.  

Da qua sorgono le catene infinite della malattia cronica ed incurabile.

Essa non rientra in quello che voi pensate sia il modo in cui vanno le cose; l’attualità del pensiero umano non corrisponde al pensiero ‘finale’. Siamo in transizione.

E lo saremo sino a che stazioneremo in un ambito 3d concepito, appunto, per crescere ed evolvere ‘tra’ e ‘sino a’ un certo stato vibrazionale dell’essenza. Ho trovato la parabola successiva molto espressiva dello stato attuale in cui versiamo supponenza nel ‘piatto in cui mangiamo’: 

La Logica della Rana che Salta.
È una parabola. C’era una rana campionessa. E questa rana campionessa era stata addestrata a saltare quando il suo proprietario gridava 'Salta!'. La causa e l’effetto furono stabiliti. La rana saltava ogni qualvolta il proprietario gridava 'Salta'.
 
Fu fatto un esperimento e si pose la domanda: 'Che succederebbe se togliessimo le zampe alla rana?'. E così fecero. Il proprietario gridò 'Salta!', ma la rana non fece niente. Se ne stava lì. Niente zampe
 
Quindi, tutte le riviste scientifiche dell’epoca scrissero dell’esperimento e dissero che si era concluso e dimostrato che 'rimuovere le zampe a una rana la rende sorda'. Fine della parabola. 
 
Semplice ed efficace. La storia deviata della società umana può essere sintetizzata attraverso questa parabola, tuttavia ha sempre trovato il modo di ‘andare avanti’ ugualmente, ossia c’è qualcosa che ‘spinge’, proveniente da piani non continui con la realtà tridimensionale in cui ci si è auto installati. 

È difficile abbozzare un piano quantico che comprende la nostra attuale identità-mentale. 

Dobbiamo elevare la nostra prospettiva per andare al di fuori della dimensione mentale e raggiungere la posizione panoramica necessaria per ri comprendere il più possibile. È come andare in montagna ed osservare nello spettro visibile anche la nostra casa nella valle, piuttosto che cercare di immaginare il panorama dal livello della nostra casa nella valle. 

Occorre estrapolare il Sé dai limiti percettivi fisici e permettersi di fluire nella corrente cosmica dell’abbondanza informativa, perché nulla si oppone oltre alla quadratura della propria mente. Il Libero Arbitrio tridimensionale corrisponde ad un ‘permettersi’ piuttosto che ad un ‘permettere’ imposto dall’alto.

Ci sono spesso nella vita e nello 'spazio' delle persone delle cose così grandi da non essere viste - o da essere completamente cancellate dalla percezione perchè troppo grandi per essere gestite emotivamente e praticamente.
Link 

Wauquiez ha minimizzato il tema, ma non ha potuto negare che il problema greco è europeo: salvare Atene significa salvare le banche europee e l'Euro. Prima si fa e meglio è per tutti. il presidente Sarkozy e il cancelliere Merkel a Berlino non avranno scelta: dilazionare la soluzione farà solo aumentare i costi totali dell'operazione per i contribuenti europei. Coinvolgere in corsa e in modo abborracciato gli obbligazionisti contiene più rischi che vantaggi. Almeno per ora.
Link 

Dal mio punto  di vista, il Libero Arbitrio ha due 'direzionalità' diverse e contemporanee; immaginiamolo come una corda tesa attorno a noi:
  1. ha un raggio estensibile (libero arbitrio celeste)
  2. ha un nodo scorsoio (libero arbitrio terrestre)
Il primo movimento si adatta alla nostra vibrazione/evoluzione/missione, ed è una 'proprietà' acquisita a livello sottile/animico, mentre il secondo è relativo a ciò che siamo/diventiamo in Vita. La ‘corda’ che non ha un cappio alla sua estremità, lo ‘acquista’ a causa delle ‘interferenze’ 3d d’ogni tipo, risultando asfissiante se non ci si mantiene in uno stato di equlibrio esistenziale

In questo modo intrecciamo dei limiti che possono ‘scorrere’ in funzione del nostro stato frequenziale, con dei limiti auto imposti vivendo una Vita decentrata ed in preda di tutto quello che ‘emerge’ da noi esperienziando fisicamente la Vita.

I due movimenti esprimono un ‘raggio’ che si adatta al nostro stato corrente secondo un reciproco adattamento, fermo restando che il Creatore è in evoluzione e noi lo siamo con lui: in questo non c’è nessun Libero Arbitrio…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 7 gennaio 2011

"Giocando" con ciò che arriva.




Oggi facciamo un bel giochetto. Ho messo insieme un “pool” di notizie, navigando in Internet a “caso”, che mi hanno colpito o che ho attirato. Tra di loro è certamente intessuto un linguaggio comune, ossia, esse parlano la stessa “lingua” e mi indicano qualcosa. La questione è personale, essendo una mia consultazione, proprio come funziona ad esempio per l’I Ching

Per cui ciò che “vedrò” io non corrisponde a quello che vedrebbe un’altra persona. Il cocktail è talmente variegato e le casistiche talmente estese da risultare pressoché infinite. Rendo pubblica la mia consultazione privata sempre nella speranza che possa essere d’aiuto a qualcuno in risonanza, oltre che a me.

Difficile da credere? Beh, vediamo un po’ cosa succede mettendole insieme. Lo sentite il pathos della “diretta”? :) 

Scelte, il cervello gioca d'anticipo.
Il sistema nervoso prende una decisione dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente: uno studio tedesco mette in discussione il concetto di libero arbitrio. Il cervello umano prende una decisione quasi dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente: lo sostengono i ricercatori del Max Planck Institute per le scienze cognitive di Lipsia, in Germania, guidati dal neuroscienziato John-Dylan Haynes. Mettendo così in discussione il principio di “libero arbitrio” nel corso del processo decisionale messo in atto dal soggetto…
I neuroscienziati ritengono che si possa parlare di un lasso di tempo di circa 10 secondi tra la decisione e la consapevolezza di averla presa. “Noi crediamo di prendere decisioni in modo consapevole”, commenta Haynes, “ma questi dati mostrano che la coscienza di un'azione rappresenta solo la punta di un iceberg”.
Il lavoro di Haynes - che riprende, migliorandoli, alcuni esperimenti condotti negli anni Ottanta dal neurofisiologo americano Benjamin Libet - ha suscitato anche qualche reazione negativa. “Sapevamo già che le nostre decisioni possono essere innescate inconsciamente - commenta Chris Frith dello University College di Londra - e questi risultati non necessariamente dimostrano che il libero arbitrio è solo un'illusione”.
Da www.sequestoeunblog.spaces.live.com 
  
Concetto chiave:
  • Il sistema nervoso prende una decisione dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente
Parole chiave:
  • Libero arbitrio
  • Consapevolezza
  • Illusione
La Bibbia smentisce Maya e 2012: l'Apocalisse è il 21 maggio 2011
Da Yahoo
 
Concetto chiave: 
  • rafforzamento del libero arbitrio illusorio dato che l’Apocalisse è già decisa
Non esiste la materia di per sé. Tutta la materia prende origine, ed esiste, solo a causa di una forza che porta gli atomi ad oscillare, tenendoli insieme, a formare quello che è il sistema solare microscopico dell’atomo. Poiché nell’universo non esiste una forza intelligente, né eterna, dobbiamo considerare uno spirito cosciente ed intelligente dietro questa forza. Questo spirito è la base di tutta la materia.
Max Planck
 
Concetto base: 
  • questo spirito è la base di tutta la materia
Se nascondi la tua faccia, si turbano.
Se togli il loro spirito, spirano,
E tornano alla loro polvere.
Se mandi il tuo spirito, sono creati;
E rinnovi la faccia del suolo.
Salmi 104:29,30
 
Concetto base: 
  • se mandi il tuo spirito, sono creati
Voglio portare l’attenzione sul fatto che i numeri sono stati considerati per lungo tempo solo degli strumenti di calcolo. Ma lo scienziato tedesco Peter Plichta come anche il matematico Marko Rodin considerano i numeri come delle entità con una esistenza reale. Questo porta alla conclusione che il mondo della fisica si basa sulla matematica e la matematica secondo il matematico Benoit Mandelbrot è una lingua. Allora ha ragione la Bibbia quando si legge “E Dio diceva: “Si faccia luce”. Quindi si fece luce“. Tutto ha la sua base nella mente di colui che ha portato all’esistenza questo universo. La struttura dell’universo si basa su una lingua che è perfetta.
Da www.hydrogen2oxygen.net 
  
Concetti base:
  • i numeri sono delle entità con una esistenza reale.
  • la fisica si basa sulla matematica e la matematica è una lingua
  • tutto ha la sua base nella mente di colui che ha portato all’esistenza questo universo.
  • la struttura dell’universo si basa su una lingua che è perfetta
Wikileaks: Casa Bianca, attenti agli 007 scontenti. 
Per arginare ulteriori rivelazioni di segreti Usa dopo i file diffusi da WikiLeaks, la Casa Bianca ha ordinato alle agenzie di intelligence Usa di vigilare sui propri dipendenti scontenti. È quanto rivela la rete Nbc sulla base di un documento interno dell'amministrazione Obama, che ha ordinato di ricorrere a psichiatri e sociologi, per "misurare la felicità" degli 007 per anticipare eventuali segnali di "malumore e insoddisfazione", sintomo di possibile nuove fughe di notizie.
Da Yahoo
 
Estrazione parti evidenziate dal compositore della notizia:
  • misurare la felicità
  • malumore e insoddisfazione
Animali: Usa, moria uccelli e pesci Arkansas dovuta a 'trauma'.
New York - Sarebbe stato un 'trauma' dovuto a cause imprecisate a uccidere in Arkansas le migliaia di esemplari di merli e di pesci trovati senza vita nei giorni scorsi nella zona di Beebe, a nord ovest dello Stato. Ma altre centinaia di piccoli uccelli sono stati trovati morti in una zona della Louisiana. Gli esperti stanno indagando per determinare cosa abbia provocato la morte degli animali ma escludono possa trattarsi di avvelenamento.
Da Yahoo
 
Causa sospettata: 
  • un trauma
L’era del microchip farmaceutico incombe su di noi.  
Novartis AG, una delle più grandi compagnie farmaceutiche al mondo, ha annunciato un piano per iniziare a impiantare microchip nelle medicine per creare una tecnologia “smart pill”.
La tecnologia del microchip è stata autorizzata dal Proteus Biomedical di Redwood City, California. Una volta attivato dai succhi gastrici, il microchip inserito inizia il rilevamento e la trasmissione dei dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Il ricevitore è anche una trasmittente che può mandare i dati al dottore attraverso internet.
Da www.spaziosacro.it 
 
Riflessione base:
  • una volta attivato dai succhi gastrici, il microchip inserito inizia il rilevamento e la trasmissione dei dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Il ricevitore è anche una trasmittente che può mandare i dati al dottore attraverso internet.
Il Papa: c'è Dio dietro al Big Bang.
Papa Benedetto XVI ha esortato oggi i cattolici a respingere il concetto secondo cui l'universo sarebbe nato per caso e riconoscere che la mente di Dio è dietro alle teorie scientifiche come quella del Big Bang. "L'universo non è il risultato del caso, come alcuni vogliono farci credere", ha detto il Pontefice nell'omelia durante la messa per l'Epifania, seguita in San Pietro da circa 10.000 persone.
"Contemplandolo (l'universo), siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l'inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi", ha aggiunto.
Gli scienziati credono che il Big Bang sia il cataclisma che ha portato alla creazione dell'universo 13,7 miliardi di anni fa.
Alcuni atei sostengono che la scienza possa provare che Dio non esiste, ma il Santo Padre ha detto che alcune teorie scientifiche sono limitate perché "arrivano sempre solo fino a un certo punto e non sono affatto in concorrenza con la fede, ma non riescono a spiegare il senso ultimo della realtà".
"Nella bellezza del mondo, nel suo mistero, nella sua grandezza e nella sua razionalità non possiamo non leggere la razionalità eterna, e non possiamo fare a meno di farci guidare da essa fino all'unico Dio, creatore del cielo e della terra ", ha aggiunto ancora il Papa.
Da Yahoo
 
Concetto base:
  • l'universo non è il risultato del caso. Contemplandolo, siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l'inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi.
  • Razionalità eterna
Riassunto:
  • Il sistema nervoso prende una decisione dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente
  • Libero arbitrio. Consapevolezza. Illusione
  • Rafforzamento del libero arbitrio illusorio dato che l’Apocalisse è già decisa
  • Questo spirito è la base di tutta la materia
  • Se mandi il tuo spirito, sono creati
  • I numeri sono delle entità con una esistenza reale.
  • La fisica si basa sulla matematica e la matematica è una lingua
  • Tutto ha la sua base nella mente di colui che ha portato all’esistenza questo universo.
  • La struttura dell’universo si basa su una lingua che è perfetta
  • Misurare la felicità
  • Malumore e insoddisfazione
  • Un trauma
  • Una volta attivato dai succhi gastrici, il microchip inserito inizia il rilevamento e la trasmissione dei dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Il ricevitore è anche una trasmittente che può mandare i dati al dottore attraverso internet.
  • L'universo non è il risultato del caso. Contemplandolo, siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l'inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi.
  • Razionalità eterna

La mia lettura:

C’è “qualcosa” di noi che ci guida nelle nostre scelte. Il libero arbitrio è una questione di consapevolezza, altrimenti è solo una illusione. Quel “qualcosa” che ci guida è alla base del tutto. Il tutto è dunque regolato da un vero e proprio linguaggio numerico e popolato da entità senzienti. Lo scopo delle entità senzienti è ambire alla felicità, vincere l’infelicità che, altrimenti, porta ad un “trauma” esistenziale. Inoltre le entità senzienti sono delle sonde del Creatore che rilevano ed inviano dati alla Sorgente. Internet è molto di più di una “semplice” rete informatica planetaria: è vivo. Nulla è per caso; l’invito è di non scordarlo mai attraverso una razionale consapevolezza e l’uscita dalla modalità di sopravvivenza dell’essere.

È incredibile, no? Potrei andare avanti e “spremere” ancora il “messaggio” del sincrodestino sino ad arrivare ad una morale giornaliera inviatami dal “cielo”. 
Facciamo sempre attenzione a quello che ci circonda, in ogni ambito e situazione. Riceviamo sempre le risposte alle nostre domande, solo che non le sentiamo o non le capiamo o non ricordiamo nemmeno di avere posto delle domande.

Da qua il passo è breve a non credere più in nulla: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Se riuscissimo ad immaginare le lunghezze d’onda del pensiero riassunto, sopraesposto, vedremmo una emanazione di colori caratterizzare il nostro “luogo esistenziale”; una vera e propria forma d’arte in perenne mutazione, come asserisce, per altri “luoghi” anche James dei Wingmakers:

“L’equivalente del sito Ancient Arrow nel centro galattico, contiene forme tri-dimensionali d’arte in uno stato di movimento continuo: rispondono alla pressione delle onde sonore come anche ai pensieri di chi si trova nel sito. Attualmente non c’è modo di replicare questo sulla Terra, quindi i dipinti devono essere fermati nel tempo e spazio. Io ho deciso quello stato di “fermo” e dunque, in questo caso, sono un “creatore”. Del resto, ho una vasta esperienza nel produrre queste interpretazioni in base a ricerche sulle vibrazioni del colore, sul sistema percettivo umano, le alterazioni della corteccia cerebrale preposta alla visione, i valori associativi di forme e metodi nel catalizzare nuovi campi di percezione”.
Da www.stazioneceleste.it/wingmakers 

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

 

mercoledì 5 gennaio 2011

Città cartolina di un altro mondo.

 
 


Penso che sfugga molto di quello che ci succede attorno. Un esempio? Lo sviluppo delle città. È come se mi fossi fatto una dormita di 40 anni e, svegliandomi, avessi trovato dal nulla le sagome da chip delle città “moderne”. È incredibile. Viviamo in veri e propri paradossi, infatti sembra che ognuno si faccia gli affari propri e si disinteressi della globalità e, per questo motivo, ogni ambito sembra dettato dal caos.  

In realtà lo sviluppo globale esiste eccome. 

Proprio come per i campi morfologici che regolano la crescita degli organismi e che bypassano il concetto di “delta” o di probabilità di un “evento”, riscontrato nella presa di decisione a livello subatomico:

La meccanica quantistica si distingue in maniera radicale dalla meccanica classica in quanto si limita a esprimere la probabilità di ottenere un dato risultato a partire da una certa misurazione, secondo l'interpretazione di Copenaghen, rinunciando così al determinismo assoluto proprio della fisica precedente. Questa condizione di incertezza o indeterminazione non è dovuta a una conoscenza incompleta, da parte dello sperimentatore, dello stato in cui si trova il sistema fisico osservato, ma è da considerarsi una caratteristica intrinseca, quindi ultima e ineliminabile, del sistema e del mondo subatomico in generale.
La teoria quantistica, dunque, descrive i sistemi come una sovrapposizione di stati diversi e prevede che il risultato di una misurazione non sia completamente arbitrario, ma sia incluso in un insieme di possibili valori: ciascuno di detti valori è abbinato a uno di tali stati ed è associato a una certa probabilità di presentarsi come risultato della misurazione. Questo nuovo modo di interpretare i fenomeni è stato oggetto di numerose discussioni all'interno della comunità scientifica, come testimonia l'esistenza di diverse interpretazioni della meccanica quantistica. L'osservazione ha quindi effetti importanti sul sistema osservato: collegato a questo nuovo concetto si ha l'impossibilità di conoscere esattamente i valori di coppie di variabili dinamiche coniugate, espressa dal principio di indeterminazione”.
Da Wikipedia 

Un appunto al volo: sento un depistaggio in questa definizione di quantistica. Come un limite imposto alla collettività, non dalla Natura, ma dalle forze dell'Antisistema. Il frattale che dimostra questo limite è la scoperta della legge d'attrazione. Esiste un certo arbitraggio ma, con lo sviluppo di certe capacità intrinseche all'uomo, questo "gap" scompare. 

Probabilmente l'indeterminazione è tipica di questo scenario 3D o di questa dimensione, ma non è certa o ineliminabile. Questa "versione" non deve ancorarsi in noi, pena lo sviluppo di limiti senza senso.

Il campo morfologico è un “raggio traente” regolatore, ispiratore, edificatore. È l’ago della bussola e la bussola stessa. È un indicatore di marcia che buca il “velo” dimensionale. 

Egli sostiene che “in qualche maniera dovete arrivare qua”. 

Cercate, muovetevi, fate, disfate… Evolvete verso questa direzione. Il campo morfologico celeste è inalterabile dall’uomo, mentre quest’ultimo ha ampie possibilità di farsi anche del male, personalizzando il proprio cammino all’interno delle leggi del libero arbitrio e del Karma. Tuttavia è come se ci fosse una sorta di “salvagente” sempre organizzato attorno alla globalità; un salvagente strutturato geneticamente soprattutto nel grande numero di individualità costituenti la nostra specie, nella biodiversità umana e della Natura.

Viviamo in un epoca in cui, una mattina un adolescente potrebbe svegliarsi e cambiare il mondo perché ha sognato i disegni per costruire un dispositivo di energia free. Questo mondo ha già sviluppato tutti i mezzi per costruire, dalla sera alla mattina, la soluzione di tutti i propri mali. Questo mondo è veloce e cannibale, spietato e competitivo, avido ed egoico: proprio come lo è la globalità. Ma se lo giriamo a 180 gradi, queste sue caratteristiche diventano dei punti di tal forza da fare impallidire tutto ciò che è stato fatto in millenni di storia “falsata” dal volere di pochi.

Questo mondo è efficiente, abile, lucido, capace di grandissime cose, organizzato, metodico, sagace, profondo, impara dai propri errori, senziente, numeroso, etc.

La prova? O meglio una delle prove? Lo sviluppo delle città.

Le città moderne, viste dall’alto e di notte, sembrano cartoline provenienti da un altro mondo, dal mondo della fantascienza, dal mondo dei chip che “animano” i computer, dal mondo di Tron o di Matrix.  

Queste città ce le siamo ritrovate dal nulla.

Pensiamo a New York: com’era solo nella seconda metà dell’800? Lo vediamo, ad esempio, in “Gangs of New York”. Oppure lo vediamo nelle serie di telefilm anche solo degli anni 70. Non era come oggi. Ma cosa è successo nel frattempo? Le città di oggi tendono a diventare come la metropoli descritta in Blade Runner: megalopoli interculturali.

È normale. Lo capisco. Ma quello di cui non mi capacito è come siano diventate così

Esiste veramente un lucido piano di sviluppo delle città. A questo proposito forse può interessare questa news:

"Astana è la capitale del Kazakistan e vuole assomigliare all'America. Almeno dal punto di vista architettonico... Amnesty International, pochi mesi fa, in un rapporto aveva scritto che in Kazakistan sono ancora pratiche comuni la tortura e la persecuzione contro i dissidenti. Ma Adil Akhmetov, senatore del partito presidenziale Nour Otan (Madrepatria), unica formazione rappresentata in parlamento, mette le mani avanti: abbiamo deciso di sviluppare innanzitutto l'economia, la democrazia verrà dopo".
Da Yahoo 

Ho sempre pensato al termine “piano urbanistico” come ad un modo di lottizzare il territorio per venderlo al migliore offerente, seguendo un filo di espansione legato esclusivamente agli interessi dei potenti o di quelli che possono disporre di molto denaro. Invece mi devo ricredere. Nella “nebbia” c’è anche dell’altro. Molto altro. 

Nella “nebbia” si sa anche come costruire e seguire un piano estremamente lucido che riesce a superare le divisioni politiche e le divergenze d’intenti. Insomma, se esiste un modello così sviluppato di edilizia cittadina che, visto dall’alto, fa sembrare le città dei perfetti reticoli strutturati ed ordinati, frattali del mondo al silicio, allora c’è davvero qualcosa di “esterno” ai problemi dell’uomo che guida tale crescita.

Nella ricerca morfologica dell’Uno, l’uomo segue quasi passivamente una “guida”, un indicatore silenzioso che ispira le motivazioni, i progetti sia degli architetti che dei politici e degli investitori. Fare un “disegno” di questo concetto è molto complesso. Secondo me l’uomo crea in continuazione le proprie “quinte”, in questo Scenario 3D predisposto proprio per questo motivo; e lo fa anche sbagliando, errando, subendo l’influsso dei pochi, ma alla lunga distanza il raggio “traente” morfologico ha sempre la meglio, ossia, riesce a portare l’umanità proprio dove deve andare ed essere.

È la risultante del "lavoro" in Vita di quella parte matura del "raccolto", come l'opera umana di coloro che sono divenuti degli Avatar

Lo so che è difficile da credere, vedendo come è messo il mondo, ma è solo una questione di sottolineatura di un aspetto piuttosto che di un altro. Se i Media focalizzassero sul "nuovo" piuttosto che sullo status quo o sul passato, le cose muterebbero molto più in fretta. Ricordiamo sempre che siamo nel reame del tempo e, dunque, dell’Antisistema. Siamo qua per imparare, per auto educarci e fare esperienza. Siamo qua per “capirci meglio” e osservare cosa si nasconde dentro di noi e dunque dentro al Creatore.

C’è un film davvero pazzesco in circolazione: Inception.
 
“Qual è il parassita più resistente? Un'idea. Una singola idea della mente umana può costruire città. Un'idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole. Ed è per questo che devo rubarla”.
Da Wikipedia

Scriverò presto di questo meraviglioso e complesso film, che ci suggerisce qualcosa di molto importante e che ci permette di comprendere meglio il ruolo dell’Architetto, dello Scenario e degli Attori. Il filo del pensiero passa subito all’Architetto descritto in Matrix:

“Prima di costruire l'attuale Matrix, l'architetto ne aveva progettate altre sei versioni, le quali erano miseramente fallite in quanto troppo lontane dal modo di essere umano. Il risultato migliore lo ebbe con l'intervento dell'oracolo: questa nuova versione di realtà fu accettata dal 99%. L'1% degli uomini che rifiutava Matrix, invece era un problema inizialmente sottovalutato dall'Archittetto.
In Matrix Revolutions, l'Oracolo spiega a Neo che la funzione dell'Architetto è quella di bilanciare le equazioni matematiche che governano l'esistenza di Matrix. Egli, guarda all'esistenza umana come ad una serie di equazioni e non è in grado di concepire il concetto del libero arbitrio, vedendo le possibilità di scelta come semplici variabili di un'equazione”.
Da Wikipedia

Il grande Architetto del mondo è, secondo me, un bimbo che necessita di tutto. Per questo motivo ha necessità di sapere. Sapere come è fatto e cosa ha dentro. È  un bimbo speciale. La quinta essenza del bimbo, del gioco, del sapere, del crescere, dell’evolvere…

Non perde tempo ma lo impiega sempre con lucida intenzione. Ha necessità del tempo, dello spazio, della differenza vibrazionale. Per questo si muove sempre nella perfezione del momento. Ogni suo movimento, decisione, impulso, è perfetto: ammantato di quella perfezione in divenire, di pari passo alle lezioni dell’esperienza

Una perfezione in divenire, sempre perfetta nella propria imperfezione, o ancora imperfetta nella propria perfezione morfologica. 

Il tutto è ammantato di questa strutturazione della vibrazione esistenziale. In questo modo mi spiego lo sviluppo delle città moderne. Perfette se viste dall’alto, ancora imperfette se abitate o viste dalla prospettiva della strada. Dal livello zero, in cui si trova l’uomo, il tessuto è lacero, pieno di toppe, usurato… Ma si sta lavorando per rinnovarlo. Di questo dobbiamo esserne certi. Altrimenti vivremmo ancora nelle capanne.

L’uomo è stato attirato nelle città. Fa parte di un piano di annichilimento ad opera dell’Antisistema. Allo stesso tempo fa parte dell’impulso morfologico superiore: in qualche modo dobbiamo arrivare a… Evolverci nella giusta direzione. Il concetto di giusto o non giusto lo lascio perdere. Basti pensare che nell’economia universale, intere civiltà possono anche terminare. Ma quella “fine” non costituirà un fattore negativo. 

Tutto ha un perché, un senso, una motivazione. Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Come si suol dire: è uno sporco lavoro ma qualcuno lo dovrà pur fare.

Ringrazio tutti gli “uomini” dell’Antisistema per costringerci ogni giorno a riflettere ed imparare, sia dalla nostra riflessione, sia dalla nostra mancanza di riflessione.
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

 

mercoledì 1 dicembre 2010

Tutto scorre in una mutevole fissità.






Le “cose” stanno cambiando? Si. No. Forse. È come al solito una questione di percezioni soggettive frutto del proprio punto di osservazione. Ad esempio, a Milano nevica e a Bari ci sono 19 gradi: le persone avranno sensazioni diametralmente opposte di questo autunno. Funziona tutto così!

Leggiamo questa news:

San Marino: ok dl su segreto bancario.
(Ansa) - San Marino, 30 Nov - Adottato dal Congresso di Stato di San Marino il decreto legge che supera il segreto bancario. Il provvedimento chiarisce anche l'operatività dello scambio di informazioni tra San Marino e quegli Stati con i quali il Titano ha sottoscritto accordi contro le doppie imposizioni.
Fonte: Yahoo
 
Oppure la notizia relativa allo sciopero dei Calciatori proclamato per l’11 e 12 dicembre. Ebbene sembrerebbe che il cambiamento sia sempre in atto. Ogni giorno si leggono “notizie” che inneggiano ad un “cambiamento”. “Eppur si muove”… 

“Tutto scorre” nella sua mutevole fissità. 

Il concetto di “fissità”, di cui Ighina era un sostenitore, è addirittura flessibile, ossia “mutevole”. 

Cioé? Perché ogni “scenario” è teso ad ospitare le esperienze delle Anime incarnate. È perciò “fisso”. Tuttavia può muoversi entro determinate polarità, descrivendo un ciclo, un circolo, una “mutevole fissità”. Questo “scenario” in cui siamo immersi, la nostra Dimensione, non può cambiare, se non entro un certo ambito di alfa e omega, in una eterna ciclicità, proprio come “osserva” il Libero Arbitrio, ossia quello “spazio” simile ad un collare estensibile che cinge l'Individualità, in funzione del livello o del grado di personale evoluzione.

Questo scenario, perciò, non può cambiare ma può solo estendersi tra un minimo ed un massimo del ciclo, in un regime di dualità o di terzo stato quantico dell'Essere.

Un sacchetto di plastica ci mette anche 1000 anni per degradarsi? Bene. Se pensiamo che tra un'era glaciale e l’altra ci sono milioni di anni, quel sacchetto ed ogni prova di un genere umano "precedente" e ciclicamente evoluto, si frantumano nelle macine del tempo.

Per cui si perdono completamente i segni del passaggio di una società precedente, anche se estremamente avanzata.

Perché questo scenario 3D non può cambiare? Perché serve per educare le Anime attraverso le proprie individualità incarnate. È previsto che sia così. 

L’Antisistema è insito al piano “scolastico”: egli è un Insegnante!

Da dove vediamo che in realtà non cambia nulla o cambia in maniera millimetrica, ma entro determinati livelli estremi? Quale è il frattale che lo dimostra? Ce ne sono così tanti. Basta voltarsi indietro ad osservare, oppure basta osservare anche il presente: 

Assange, mandato arresto internazionale.
(Ansa) - Lione (Francia), 1 Dic - L'Interpol ha emesso un mandato d'arresto internazionale per Julian Assange, fondatore di Wikileaks. L'attivista australiano e' ricercato dalla Svezia in un'inchiesta per ''stupro e aggressione sessuale''. La giustizia svedese vuole interrogarlo ''sulla base di ragionevoli sospetti''. I fatti contestati risalirebbero allo scorso agosto. Assange ha respinto le accuse, lasciando intendere che le denunce sono il risultato di una campagna di fango orchestrata dagli Usa contro Wikileaks.
Fonte: Yahoo

Ecco il solito schema in azione. Come è successo per LuciaStove o per il Dr. Hamer o Tesla o Ighina, ad esempio, o per tutte quelle invenzioni che potevano effettivamente trasformare uno scenario che non può spingersi oltre determinati “punti”. Oltre quei confini, si ascende. Si è “promossi”.

Wikileaks: Nuovo Attacco Hacker, Sito Rallentato.
(Agi) Stoccolma - Wikileaks e' finito di nuovo sotto attacco degli hacker: in un messaggio su Twitter, i gestori del sito di Julian Assange hanno annunciato che si e' trattato di un altro "DDos (distributed denial of service) attack", un bombardamento di clic in grado di mandare in tilt i server. L'attacco e' ancora piu' invasivo di quello di domenica, avvenuto quando il sito aveva appena cominciato a pubblicare i cablogrammi top secret della diplomazia americana .
Fonte: Yahoo
 
Solito schema. Solita solfa.

Non attendiamo di vedere il Mondo cambiare, per accendere in noi il cambiamento.

 

mercoledì 25 agosto 2010

L'atto di nascita è una "trappola".





Ognuno di noi nasce libero? Se crediamo di esistere in una dimensione in cui vige il libero arbitrio, è lecito pensare di si, così come lo è pensare alla nostra libertà in soli termini “naturali”.

Bene! Allora non abbiamo compreso nulla di ciò che ci circonda.

Il libero arbitrio è come una corda. Tale “corda” è un “raggio”, perché in realtà misura un cerchio. Occorre avere ben presente che nel libero arbitrio è inserita la “facoltà” di essere quello che si vuole, per cui, entro quel determinato raggio, siamo liberi di “scegliere”.

Le domande che mi vengono spontanee sono tre:
  • siamo davvero liberi di scegliere all’interno del nostro “cerchio”?
  • cosa determina la lunghezza di quel raggio?
  • quel raggio può modificarsi?
Quando un individuo nasce, non segue le regole aleatorie del caso o del caos, ma “emerge” in seguito ad un preciso volere animico che ha preparato un certo percorso esistenziale, di massima, da seguire. In seguito i “contatti” tra individuo incarnato e Anima diventano molto deboli o inesistenti per via delle “condizioni” gravitazionali planetarie e molto altro. Per così dire, è come se tra una astronave madre e una navicella scesa su un pianeta da esplorare, venissero meno le condizioni idonee per mantenere un contatto. Una simile mancanza di comunicazione è risaputa nel momento in cui si accetta di scendere a “terra”, quindi sarà molto importante “l’allenamento” a cui ci saremo sottoposti nel frattempo: allenamento che fa forza sulla capacità interna della navicella di “ricordare” il piano originario.

Nel momento in cui nasciamo siamo perfettamente allineati con i propositi animici e abbiamo tutte le “carte” in regola per proseguire con la nostra missione da portare a termine. Ma cosa succede? Succede che nel reame denso dell’Antisistema, quest’ultimo interviene al fine di aggiungere “disturbo” comunicativo tra la “navicella” e l’astronave madre, ossia tra noi e la nostra Anima. In che modo?

In ogni modo! Sfruttando ogni ombra o piega del Sistema.

Per questo motivo veniamo immediatamente sottoposti ad una pratica di “campionamento” e di classificazione, tramite la sottoscrizione di un vero e proprio “contratto”: l’atto di nascita, l’assegnazione di un nome e soprattutto di un numero – il codice fiscale. 

In quel modo noi smettiamo di essere degli “alieni” giunti in esplorazione sul pianeta Terra e diventiamo dei "cittadini" del pianeta Terra, esposti alle sue "regole" o condizionamenti "atmosferici". 

Ossia rimaniamo "prigionieri" del luogo che dovevamo solo esplorare o visitare, o meglio, rimaniamo prigionieri di un certo potere che regna sul pianeta dove volevamo completare un certo tipo di esperienza. L’assegnazione di un contratto prevede la sua implicita osservazione e sfocia in una serie di adempimenti per “legge” che, unitamente alla “perdita di memoria” a cui siamo sottoposti a causa della mancanza di collegamento con la nostra astronave madre, ci impediscono di ricordare, nel tempo, “chi siamo”.

Il contratto a cui siamo obbligatoriamente sottoposti ricorda molto quel patto, descritto più volte nella letteratura, tra il Diavolo e la persona. In cambio di una serie di “protezioni”, doniamo la nostra piena libertà. In cambio di una Vita “agiata” e lontana dalla paura di “fallire”, vendiamo la nostra capacità divina di poter “fare” ed “essere”.
  
In una scritta sui muri che sembra essere sempre esistita, dalle mie parti, c'è scritto:

"Voi votate i ricchi e loro vi prenderanno l'Anima".

Il verbo "votare" è da intendersi in maniera più "estesa", ma anche a questo "livello" rende bene l'idea. Anche il termine "ricchi" è da intendersi in maniera "allargata", come l'identificazione di un certo potere che continua nel tempo.   

Per questo motivo il contratto non è solo un pezzo di carta inconsistente o una serie di byte insignificanti, ma determina un rapporto di forze ben preciso, come una ragnatela che si deposita su di noi. E noi siamo costretti a osservare ciò che è scritto in questo contratto. Ad esempio, in Italia ognuno di noi nasce già con un debito economico pro capite. Quel debito è il frattale del debito karmico che ci trasciniamo dietro nella catena delle incarnazioni, la quale è plasmata dalle Vite precedenti, già intossicate dall’Antisistema.

Ecco il significato di “raggio” del libero arbitrio; questa “corda” è estensibile in funzione di molte variabili spirituali, le quali risentono di ciò che  ha “colorato” il nostro Karma e dunque di ciò che abbiamo esperimentato o non esperimentato in Terra. Diciamo che il libero arbitrio possiede il potenziale, dunque, anche della condizione di prigionia. Tutto sta nell’utilizzare la facoltà del futuro prigioniero per fargli firmare un contratto di prigionia volontaria; è dunque con un inganno sottile che siamo condotti a diventare prigionieri. Tramite circonvoluzioni illusorie a catena, tramite “l’ipnosi” dei genitori, costoro accettano di imporre al neonato l’applicazione del contratto, proprio nel momento di sua massima inerzia e di impossibilità decisionale.

Ricordate le numerazioni tatuate sui corpi del prigionieri dei campi di concentramento nazisti?

In quel modo si sostitutiva ad un contratto nativo un altro contratto di natura addirittura peggiorativa, eliminando l’identificazione iniziale, l’appartenenza, cancellando la storia e l’identità individuale. Questo svuotamento coatto era nato, qualche anno prima, come pratica “necessaria”, imposta da un potere sovrastante ed in crescita perenne, a cui non si poteva dire di no o sfuggire. 

Si faceva, insomma, la fila per farsi ri classificare.

Il raggio del libero arbitrio è determinato anche dal valore di consapevolezza, del “modo” in cui si è vissuti sulla Terra. “Aprire gli occhi” o risvegliarsi spiritualmente comporta un aumento del “raggio”. Laddove, nel libero arbitrio caratterizzato da un certo raggio, è prevista anche questa possibilità di libera prigionia basata sull’inganno illusorio della mancanza di “memoria”, sarà possibile sfociare in un allungamento del raggio, in virtù di una certa evoluzione spirituale personale, che caratterizzerà un libero arbitrio a più ampio “spettro” o cerchio, dove sarà possibile:
  • espandere la propria conoscenza e consapevolezza
  • non rimanere più soggiogati dal potere delle illusioni
La crescita del raggio, comporta l’aumento delle possibilità dimensionali di espandersi. Come se le nostre “Colonne d’Ercole” fossero spostate più al “largo”, permettendoci di spaziare senza trovare ipotetici stop, nel solito "luogo", ed in accordo con il nostro livello di sviluppo spirituale.

Siamo, dunque, liberi di scegliere all’interno del nostro raggio? Certamente! Siamo liberi, sino ad un certo livello, di vivere anche in una prigionia mascherata da pseudo libertà.

Oltre ad un certo livello non può più succedere, in quanto la nostra “espansione” è tale da far rimbalzare ogni tentativo di circuizione melliflua. A quel livello avremo superato le necessità primarie di sopravvivenza e dunque la paura di morire, perché avremo ricordato di essere eterni.
 
Tutto ciò è solo opportuno se inquadrato in una visione prospettica molto più espansa, rispetto al semplice ritenersi dotati di una sola possiblità di Vita.

Cosa è un contratto?

“Un contratto, in senso letterale, è un accordo vincolante tra due o più parti per costituire o regolare un rapporto a tutela dei rispettivi interessi. Questo accordo può essere verbale o scritto e i suoi termini di attuazione possono prevedere che chi lo sottoscrive assolva una serie di compiti per tutelare o ricevere in cambio qualcosa che ritiene avere un significativo valore”.
Fonte: “Perché non riesco ad essere come vorrei” di Joan Rubin-Deutsch

Vediamo però cosa regola la stipula di un contratto tra le parti:

“Tutti gli ordinamenti richiedono per la conclusione del contratto l'accordo tra le parti, ossia la piena coincidenza tra le dichiarazioni di volontà di ciascuna”.
Fonte: Wikipedia

Nel caso di un neonato non può sussistere nessun “accordo tra le parti”. Per questo motivo i genitori prendono “possesso” del futuro energetico del proprio pargolo, autorizzando la stesura del contratto, “firmando” e decidendo alcuni termini del contratto stesso, quali, ad esempio, il suo nome.

Ricordiamo che il nome di una persona ha una valenza molto particolare ed “energetica”; la sua scelta “colora” anche altre “valenze” sottili legate alla persona. In questa maniera inizia o continua l’opera di smarrimento a carico del nuovo arrivato, il quale emerge in un mondo completamente estraneo, in un modo completamente inerme, nel quale deve imparare a credere e fidarsi delle uniche due persone che gli ruotano attorno con maggiore frequenza: i propri genitori.

“Il termine contratto, diffuso in ambito psicologico, per indicare un particolare processo interiore e autonomo, consiste in una sorta di accordo vincolante che concludiamo durante la nostra infanzia solo con noi stessi, però convinti che si tratti di un accordo tra noi e i nostri genitori.
Esso diventa un principio organizzativo che ci guida su come comportarci nella nostra famiglia d’origine e che, interiorizzato, continuerà, senza che noi ce ne avvediamo, a guidarci anche nella Vita adulta”.
Fonte: “Perché non riesco ad essere come vorrei” di Joan Rubin-Deutsch

Ecco il punto! Il focus che evidenzia l’illusione e che non deve fa cadere nell’atto del giudizio. I genitori sono solo uno specchio di noi stessi. È solo con noi stessi che scendiamo a patti, ingannati dall’Antisistema o energia prevalente di controllo sulla Terra. Quel "principio organizzativo" marchiato su di noi, in maniera inconscia, è proprio l'equivalente del "tatuaggio" numerico applicato ai prigionieri dei campi di concentramento.  

Esso ci "guiderà", nel rispetto del libero arbitrio, perchè "ispirerà" le nostre decisioni.

La consapevolezza di questo meccanismo apre le porte alla propria energia ed alla propria  facoltà di estensione del “raggio” inerente al libero arbitrio, inserito nella sfera karmica personale e globale.

“Quando facciamo un contratto interiore inconsciamente affidiamo a qualcun altro parte del nostro potere  di autodeterminazione, se non addirittura tutto questo potere”.
Fonte: “Perché non riesco ad essere come vorrei” di Joan Rubin-Deutsch

È questa la ragnatela in cui siamo avvinghiati; una negazione del Sistema che trattiene, sfrutta, preleva la nostra energia e che, in cambio, dona l’illusione di avere trovato un “senso”, la vittoria sulla disperazione legata alla paura di morire di stenti e di non poter sfamare la propria linea di discendenza.

Le nostre paure, in questo modo, sono solo insabbiate sotto una pesante coltre di sufficienza.