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mercoledì 28 dicembre 2011

La Vita è un gioco, giocalo.




In ‘Sherlock Holmes - Gioco di ombre’ il professor Moriarty, alla fine del film, esprime un lucido pensiero inerente a quello che si annida in una ‘zona’ dell’inconscio umano

molto presto, anche senza il mio intervento, gli uomini troveranno ugualmente il motivo per scatenare la guerra fra di loro e io sarò lì, pronto a dare loro quello che gli serve per uccidersi’. Più o meno il suo pensiero è questo.

Questa è un'ampia verità inerente a quello che si cela nelle profondità umane, che solo nelle 3d poteva emergere così chiaramente alla luce del Sole, tramite il proprio effetto dirompente e, quindi, direttamente misurabile dal genere umano

Osservare la guerra da ‘lontano’, sentire il suo germe presente in noi, cercare di comprendere cosa significhi, non è la stessa cosa che ‘viverla’ sulla propria pelle, perdendo dei propri cari o soffrendo per l’intero arco di implicazioni derivanti.

Ecco il motivo della nostra presenza a questo rendezvous della condensazione energetica: dare Vita a tutte le forme pensiero nascoste nelle nostre ‘cantine’ per, alfine, prenderne atto e iniziare un processo di ricomprensione e trasmutazione del sé, attraverso la propria migliore conoscenza

Holmes e Moriarty costituiscono il proprio complementare, esattamente come se fossero allo specchio. La loro intelligenza è identica ma ribaltata secondo un codice interpretativo personale. Il futuro viene scritto a quattro mani e a due menti, da due punti prospettici diametrali.

La loro scissione è frutto della biodiversità e la loro unione è il frutto sottile dell’olograficità dell’energia

Ognuno dei due, se presente al giorno d’oggi, avrebbe potuto comprendere ‘tutto’ del 'gioco della Vita', utilizzando anche la loro sola capacità deduttiva e intuitiva unitamente al relativo potenziamento della logica. 

Attraverso l’analogia frattale è possibile, capendo un ambito ristretto ed accessibile come il ‘modellino’ di Mondo che calpestiamo ogni giorno, capire ogni meccanismo superiore. Perché? Perché così permettono le traduzioni interpretative delle leggi Cosmiche e Planetarie. È tutto direttamente ‘spiegato’ nella logica della Natura e tutto riflesso anche nell’imprevedibilità del comportamento umano. I ‘segni’ del Controllo emergono sempre alla superficie delle 3d. Basta sapere osservarli, capirli, interpretarli, decodificarli, etc. Insomma… basta essere ‘accesi’.

Chi conosce questo sé che è il mangiatore del miele dell’esistenza e il Signore di ciò che è e sarà, non indietreggerà mai più dalla paura.
Katha Upanishad

Ricordare cosa significa esattamente ‘soffire’, ci riporta alla mente la Natura dell’antica scelta del 'rifiuto a guardarci dentro' per approfondire il motivo delle ‘ferite’ procurateci vivendo in un ambito, dove tutto è inerente al vero motivo della nostra venuta, dove tutto è programmato per comportarsi in maniera coerente e responsabile con la nostra missione di auto conoscenza ed ‘esplorazione’ del sé manifesto. A questo livello geografico della vibrazione, non possiamo ‘scappare’ dal nostro compito indagativo in merito alla nostra Natura.

Spesso le esperienze spiacevoli che ci accadono nel corso della Vita e in particolare durante l’infanzia ci portano a temere la sofferenza e a desiderare di allontanarci dalle emozioni che la provocano; vorremmo ‘sentire’ con minore intensità, quasi come accade sotto l’effetto di un anestetico.

Dato che respirare con totalità significa vivere e sentire in pienezza il desiderio di difendersi dall’intensità delle emozioni e dei sentimenti, implica, a un livello completamente inconscio, l’inibizione della capacità respiratoria, il ‘blocco’ del respiro a un livello che ci permetta di vivere, ma senza troppe emozioni. In questo modo, se è vero che soffriamo forse un po’ meno, sicuramente ci precludiamo la possibilità di provare Gioia e di realizzare tutto il nostro potenziale di creatività e bellezza… 

Attraverso la respirazione circolare il respiro fluisce liberamente in tutto il corpo e ogni cellula del corpo respira.
 
Questo tipo di respirazione ci aiuta a entrare in contatto con le nostre emozioni represse o dimenticate e a sciogliere i blocchi energetici che si trovano nel nostro corpo. Bloccare le emozioni e impedirsi di sentire richiede l’impegno di una grande quantità d’energia, necessaria per evitare che ciò che è stato confinato nell’inconscio riaffiori; di conseguenza questa energia rimane inutilizzata. 

Quando attraverso la respirazione circolare riusciamo a integrare le emozioni rimosse, a concedere loro il diritto di esistere, liberiamo moltissima energia che possiamo utilizzare per scopi creativi e per ‘prendere in mano’ la nostra Vita.
Meditazione - Riscoprire la gioia

È ovvio che le leggi preposte al mantenimento strutturale ed esistenziale del luogo che ci accoglie, siano strutturate in maniera tale da giungere, comunque – in una maniera o nell’altra, al risultato finale desiderato e definito per imprinting dall’intento originale della ‘Sorgente’: conoscersi.

Prima o poi doveva emergere tutto quello che avevamo nascosto così bene in profondità. Definire ‘vive’ le nostre paure, le nostre emozioni, non è affermare qualcosa a casaccio. Definire ‘vivo’ il pensiero e le forme pensiero, non è bearsi nell’idiozia. Abitiamo in un ‘reame’ interamente vivo, essendo la nostra diretta emanazione complementare, lo specchio che parla di noi in continuazione, il ‘Grillo Parlante’ di Pinocchio, il Maestro scomodo che ci riporta coerentemente sui nostri passi malfermi ed insicuri. Perché? 

Non per perfidia fine a se stessa ma per adattamento al livello di 'smarrimento/studio' umano: a mali estremi, estreme misure.

Dato che nel nostro caso non ‘conviene’ più parlare di ‘male, ma di ‘conseguenza’ alla luce della Natura energetica delle 3d, tutto ciò che ‘emerge’ all’esterno dipinge panorami interni della nostra essenza. Tutto ci compete. E noi cosa facciamo? 

Diamo colpe e giudichiamo sempre gli ‘altri’. Ma chi sono esattamente gli ‘altri’? Siamo ancora noi ed allo stesso tempo ‘sono uno specchio di noi’.

Come fare per capirlo ad un livello sufficientemente radicato, in maniera tale da implementarlo nel nostro 'sistema di guida' quotidiano? È una questione di tempo e d’opportunità.

Innanzitutto, iniziamo ad osservare i ‘danni’ inferti al Pianeta.

Da chi sono dipesi? Da chi è generato l’inquinamento? Non importa se l’ispirazione inconscia è ormai ad opera di entità parassite. Il vero fulcro di potere, per giunta ancora più silente dell’opera parassitaria, deriva solo ed esclusivamente da noi stessi, e ‘tutto’ è esattamente all’opera per tentare di farcelo capire

Le ‘lezioni’ si succedono regolari e non conoscono fine di continuità, esattamente come il fluire continuo delle onde del mare, inoltre esse diventano sempre più ‘forti’ man mano il programma di studi va in 'ritardo' o non viene compreso.

Ripetendo s’impara: è una legge. 

Se ciò non dovesse accadere sarebbe ‘diabolico’. Ciò mette in evidenza anche l’azione dell’effetto che abbiamo provveduto a generare attraverso la nostra ‘rinuncia’. Per cui, mi chiedo: ‘quanto è casuale il nostro 'ritardo'?

Stiamo andando bene. Smettiamo di fare le vittime o piangerci addosso. È tutto esattamente come doveva essere. Snidare certe ‘parti’ così antiche e dense da dettare legge anche alle grandi ‘altezze’ non è certo un compito facile. Tutto è inerente alla ‘forza’ che stiamo affrontando, una parte di noi e null'altro. Esattamente, quello che stiamo affrontando ha grande forza e ‘vincerlo’ richiede grande forza.

È davvero meraviglioso percepire questa grande sinfonia. Si smette di sentirsi un fuscello nella corrente. Il ‘tutto’ è esattamente come dev’essere. Propedeutico al ‘gran balzo’…

Sincrodestino: sincronia degli eventi ad ‘immagine e somiglianza’ dell’intenzione di base.

L’unico requisito per liberare il potere dell’intenzione è la connessione con il campo dell’intelligenza consapevole, che si può ottenere in vari modi, tra cui la meditazione è uno dei migliori. Quando una persona raggiunge un determinato livello di consapevolezza, vede realizzarsi tutto ciò che desidera… In realtà, non è esatto dire che si compiono le intenzioni individuali di certe persone, ma piuttosto che le persone connesse con il campo d’intelligenza consapevole adottano le intenzioni dell’Universo

E l’Universo utilizza le loro intenzioni per realizzare i propri desideri…
Le coincidenze per realizzare in modo spontaneo i propri desideri – Deepak Chopra

Il campo informativo si completa sempre di più e non potrebbe essere altrimenti. Capire cosa significhino le leggi Cosmiche Planetarie nella loro più autentica funzione multidimensionale, è superare il livello ‘illusorio’ delle loro prime ‘decodifiche’

Il ribaltamento dei piani, nelle 3d, serve appunto per generare e vivere l’effetto del ‘lato nascosto’ presente in ognuno di noi e, per analogia, anche nel Creatore. È una blasfemia, questa? Nemmeno per sogno. Probabilmente sono morto più volte, nel corso delle esistenze passate, per avere continuamente affermato certe verità. Oggi non succede più.

Cosa significa? Che il genere umano è ‘andato avanti’. È tutto talmente ‘migliorato’ che, il non comprenderlo ancora, è quantomeno bizzarro o 'diabolico'. Probabilmente l’effetto è ‘strisciante’, ossia non deve ancora emergere del tutto pienamente alla luce del Sole. Perché? Per ‘strategia’.

Credere in Cuor proprio, senza provare la necessità egoica di doverlo manifestare. Saperlo ma lasciandolo andar, rispettando i tempi di ogni individualità alle prese con il proprio corso di studi. 

Quando la massa critica sarà pronta, il frutto del lavoro emergerà come diretta conseguenza, per inerzia, un po’ come ‘descritto’ nel processo inerente all’irraggiamento quantico ad opera della ‘centesima scimmia’

La goccia che fa traboccare il vaso ha il merito di ‘colmare uno spazio’, nulla di più rispetto al ‘lavoro’ che hanno svolto tutte le altre gocce. È come essere il milionesimo cliente di un’azienda: costui non è migliore rispetto alla ‘rimanenza’, ma ha avuto la sincronicità di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ma... per fare cosa? Per ‘apparire’. È probabilmente solo l’effetto dell’intromissione del proprio Ego o, chissà, un riconoscimento alla propria Natura unificante.

Superando la prospettiva 3d è più semplice capire che la ‘scissione’ individuale ha creato anche la ‘sua classificazione nel tempo’, per cui è solo alzando la prospettiva che si torna ad inquadrare il ‘panorama’ nella sua 'ragione di complessità apparente', ma riferita solo ed esclusivamente ad un insieme scisso che tende a ricomporsi più ‘ricco’ di quanto sia partito

È la composizione delle parti, la loro ‘chimica alchemica’, che identifica un ‘tutto’ trasmutato in se stesso, come se un puzzle cambiasse immagine mantenendo la medesima partecipazione dei tasselli, i quali hanno ‘solo’ mutato la propria capacità di riflettere la luce. 

Tutto ciò riporta in superficie la differenza che intercorre tra un ologramma e una carta ‘lamincards con effetto Super 3D’, tipo quelle dei Dragonball tanto adorate dai bambini. Quale differenza?

L’ologramma è tale da ogni posizione di visione osservativa:

esso ha una piena presenza pur essendo un ‘gioco di luce ed ombra’. La carta lamincards ha più possibilità di apparire, in funzione sempre del medesimo gioco di luce ed ombra, ma mutevole in funzione della posizione dell’osservatore. L’ologramma è illusorio eppure ‘inamovibile’ sino a quando esiste la fonte di luce e di proiezione, ossia l’intenzione e la struttura consapevole. La carta è un ‘dipende’ molto più esteso…

In realtà è l’ologramma ad essere più complesso; esso ha in sé le caratteristiche della carta:

su una stessa lastra possono essere registrati moltissimi diversi ologrammi, semplicemente variando l'angolo di incidenza del laser, e allo stesso modo essi possono essere letti separatamente.
Link 
 
Alcune delle sue proprietà sono fenomenali:
  1. un ologramma può registrare una informazione tridimensionale
  2. un ologramma può registrare molte diverse informazioni nello stesso spazio senza che queste interferiscono fra loro
  3. un ologramma registra l’informazione su tutto il supporto, ed essa è quindi presente – e accessibile – in ogni suo punto.

Se al posto di ‘tridimensionale’ mettiamo ‘multidimensionale’, abbiamo l’esatta ‘diapositiva prospettica’ del panorama umano, scisso nelle sette miliardi di unità attualmente popolanti il Mondo:

l’ologramma scisso nelle sue versioni ‘lamincards’.

Se ci spostiamo nella prospettiva, allora l’ologramma è l’Anima e le Vite sono le ‘lamicards’. La reincarnazione diventa una gradazione prospettica della percezione dell’osservatore, che avviene allo stesso momento, dove per momento s’intende dove ‘poggia’ la sua attenzione, proprio come il fascio laser che ‘incide’ l’ologramma

Cambiando ancora la prospettiva, si comprende l’infinita capacità di memorizzazione delle informazioni su base ‘multistrato’ ad opera della luce. Che cosa possa essere, allora, l’Akasha, è ‘cosa’ più intuibile se la inquadriamo da un simile punto della prospettiva. Cosa sia la Noosfera, allo stesso modo, è perfettamente interpretabile se la si prevede in un ‘piano di risposta’ frattale a diversa gradazione della densificazione energetica.

Il ‘movimento’ che cosa è? 

È lo spostamento del personale ‘punto d’osservazione’.

Osservate una lamincards per meglio capire. I movimenti sono già ‘previsti’ ma non li percepiremo, se non quello inerente alla nostra attuale 'stasi', sino a quando non saremo ‘noi’ a muoverci. Il loro movimento è illusorio ma frutto di un nostro spostamento 'concreto'.

Esse rispecchiano per analogia il nostro comportamento…

Rare: il futuro è negli ologrammi.
Kinect sta aprendo nuove vie. 
 
Scott Henson del team Rare è convinto che nel futuro prossimo dei videogiochi ci saranno sensori di movimento sempre più precisi e versatili, ma anche ologrammi. Durante una recente intervista lo stesso Scott ha dichiarato che Kinect rappresenta il primo passo in questo senso, ma che nei prossimi anni il trend proseguirà.
 
Ovviamente è impossibile individuare una data per l'arrivo degli ologrammi nel mondo dei videogiochi, ma sono convinto che prima o poi arriveranno’.
Link 

La vita è un gioco, giocalo.
Inno alla Vita – Madre Teresa di Calcutta

Davide Nebuloni/ SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 20 ottobre 2011

Leggeri ma 'solidi' sul fiume della Vita.




Oggi è l’occasione per un articolo ‘cartina di tornasole’, ossia di un elenco di notizie, prese ieri dalla ‘Rete’, molto significative in chiave di analogia frattale. Ricordo che ogni ‘comportamento’ è rispecchiato dalle leggi Universali imperanti a questo livello vibrazionale

Esistono, di conseguenza, comportamenti di massa, individuali, di famiglia, di associazione, etc. Queste emissioni di ‘onde’ riflettenti si compenetrano le une nelle altre, aumentando la complessità 3d percepita

Al fine di poter decodificare il ‘proprio messaggio al proprio livello esperienziale', occorre avere consapevolezza e mantenerla in una posizione sempre centrale nella propria sfera energetica, come se fossimo in una bolla esattamente al centro di ogni congiunzione energetica e di forza

La consapevolezza si matura in infiniti modi, è soggettiva la modalità e non esiste una ‘ricetta’ segreta in quanto la legge della biodiversità non lo permette. È tuttavia possibile localizzare, dinamizzare, osservare, una sicura modalità dell’essere altamente propedeutica allo sviluppo della consapevolezza, la quale maturerà, in seguito, in maniera inerente all’individuo ‘correttamente instradato’. 

Come testimoniato dall’amico Mauro, che ringrazio di cuore per la sua grande sensibilità,  lungimiranza e condivisione, è ‘sufficiente’ anche una esperienza di qualche secondo per cambiare definitivamente punto prospettico  e maturare, di conseguenza, consapevolezza. Tempo al tempo...

Seguiamo il flusso delle notizie. Tutto scorre nel fiume esistenziale. Niente è per caso. Quello che non capiamo e solo perché ancora non ‘capiamo’. Lasciamoci trasportare, leggeri come libellule posate su un pezzetto di legno. Fiduciosi. Positivi. Quello che osserviamo è la risultante del nostro operato, delle nostre rinunce, delle nostre paure, del nostro status riflesso dal passato

Mancanza e presenza sono contemporanee e si manifestano attraverso il nostro comportamento riflesso, attraverso il nostro campo morfologico. Le entità parassite accentuano e si approfittano di un certo nostro disequilibrio, ma esse non significano nulla se l’individuo si ricentra e si ricalibra sulle onde armoniche della Creazione

Anzi, le entità parassite sperano che questo accada, perché significherebbe anche la loro salvezza, l’uscita dal tunnel della paura che le attanaglia e che proiettano su di noi: la loro mente è la nostra mente. È una strategia multidimensionale e non è solo negativa o positiva: è entrambe le polarità allo stesso tempo. 

Tutto ciò riflette l’infallibilità dell’onda di ottava più alta: il Piano Divino.

Leggiamo:

Negli ultimi giorni si sono sovrapposte, nelle notizie di agenzia, le dichiarazioni allarmate di chi sottolinea la gravità della situazione attuale ed avvisa di fare in fretta, a quelle di chi prospetta soluzioni definitive per domenica prossima, al fine di creare una pressione psicologica sui capi di governo che parteciperanno alla riunione.
 
In effetti la paura che qualche grande banca da un giorno all’altro alzi bandiera bianca, come abbiamo visto fare qualche giorno fa alla franco-belga Dexia, ha letteralmente bloccato il mercato interbancario e spinto la BCE ad essere ormai quasi l’unico fornitore di liquidità al mercato.
 
È una situazione che assomiglia a quella che abbiamo già vissuto prima del fallimento di Lehman, con la variante che allora nell’occhio del ciclone c’erano soprattutto le banche americane, mentre questa volta sono prese di mira le banche europee, che necessitano di una ricapitalizzazione decisa, nell’ordine di almeno 300 miliardi di euro (qualcuno ipotizza addirittura cifre intorno ai 1.000) per assorbire le perdite implicite sui crediti in loro possesso...
 
Dato che il mercato non è assolutamente in grado di fornire tutta questa liquidità, non resta che affidarsi agli stati, che ovviamente, salvo forse la Germania, non hanno alcuna possibilità di fronteggiare in ordine sparso la situazione. Allora si è pensato di ricorrere al Fondo ESFS, che era nato per aiutare gli stati in difficoltà ed ha ancora 300 miliardi a sua disposizione, che non bastano certo per salvare stati e banche. Anzi. Non bastano nemmeno per salvare gli stati se oltre a Grecia e Portogallo, dovessero chiedere aiuto anche Spagna o Italia.
 
La soluzione sarebbe un potenziamento della dotazione del Fondo ad un livello che basti a garantire tutti. Gli esperti parlano di portare la capacità di garanzia del fondo ad una cifra tra i 2.000 ed i 3.000 miliardi di euro.  

Il nodo è: chi mette i soldi? 

Nessuno può pensare che siano gli stati a fornire tutta la cifra. Allora occorre trovare dei meccanismi di leva finanziaria che consentano al fondo di garantire assai più di quanto non abbia nel suo capitale. Insomma: occorrerebbe trasformarlo in una sorta di Banca degli stati europei in grado di finanziarsi presso la BCE e presso il mercato (emettendo i famosi Eurobond) e fornire garanzie per un multiplo dei soldi raccolti, sfruttando l’affidabilità dell’intera UE presa nel suo insieme.
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  • Fare in fretta.
  • Salvare banche e Stati o 'capra e cavoli'.
  • La soluzione è un’altra banca ad effetto leva?
Partiamo dalle constatazioni ovvie: le ‘metriche di debito’ della Francia sono inequivocabilmente peggiori rispetto a quelle di altri paesi che godono della tripla A. Moody’s sta segnalando l’ovvio. E la condizione di fragilità dei conti pubblici transalpini potrebbe peggiorare sensibilmente se Parigi dovesse intervenire per ricapitalizzare le proprie banche, che hanno tutte livelli di leva finanziaria elevatissimi, tra i più alti del continente…
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  • L’effetto leva è il volano della crisi.
  • Fragilità.
  • Debito.
Crisi: Tremonti, Può Diventare Catastrofica. Unica Difesa Eurobond.
‘Si sta avvicinando una crisi che può diventare di dimensione catastrofica’. L'unica strada da seguire ‘è quella degli Eurobond’ e questa è la soluzione che ‘si va affermando in Europa’. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel suo intervento all'inaugurazione dell'anno di studi della scuola di Polizia tributaria della Guardia di finanza.
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  • Si sta avvicinando…
  • Imminenza di un’inasprimento della crisi.
Avvertimento o provocazione attraverso la denuncia di un problema creato ad hoc per:
  1. unificare l’Europa.
  2. continuare sull’onda del paradigma in auge.
Mercato IDEM: negoziazioni sospese.
Le negoziazioni sul mercato IDEM sono sospese su tutti i prodotti. Lo rende noto un comunicato urgente di Borsa Italiana, nel quale si legge che ‘gli operatori non possono immettere, modificare o cancellare ordini’ e che ‘seguiranno comunicazioni’.
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  • Un ‘blocco’ può accadere in ogni istante.
  • Quale comunicazione giungerà ‘dopo’?
Fisco: come possono essere controllati i nostri conti bancari.
‘Il segreto bancario è finito’, ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Dopo la manovra di Ferragosto, infatti, l'amministrazione ha meno vincoli nel chiedere agli intermediari finanziari i dati dei contribuenti, potendo arrivare anche a mettere il naso nella lista dei movimenti effettuati sui conti correnti bancari
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  • Controllo.
  • Fine di un’epoca.
  • Chi amministra tutto questo potere?
Indignati, Marchionne: Protestare non risolve niente.
‘Andare in sciopero, protestare non risolve i problemi’. Così l'ad Fiat Sergio Marchionne ha risposto, a margine a Torino della presentazione delle nuove Lancia Voyager e Lancia Thema, ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla protesta degli indignati.

‘È un problema da gestire - ha aggiunto - non la metto in dubbio, ma bisogna capire la composizione delle proteste. C'era parecchia gente a Roma che era lì per altri obiettivi. Bisogna cercare di non colorare il tutto con quel punto di vista, questo è un momento davvero molto difficile, sono situazioni non facili, è importante il comportamento dell'Europa e ancora di più quello dell'Italia.

L'abbiamo visto con gli scioperi in Grecia per due giorni, sono cose che non risolveranno assolutamente niente’. A chi gli ha chiesto se nell'attuale contesto economico e sociale gli industriali si sentono caricati di nuove responsabilità, Marchionne ha risposto: ‘Le responsabilità le abbiamo sempre avute’.
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  • Responsabilità ed illusione di responsabilità.
  • Protestare non risolve i problemi.
  • Interferenza.
  • Intento superiore più forte della volontà della massa sotto incantesimo.
  • Tutto già deciso?
Per concludere, dopo che ognuno avrà tratto la summa del proprio sentire, è possibile leggere quest’ultima notizia citata, la quale mette in evidenza ancora una volta un possibile balzo del contagio tra virus, animale e umanità.

Questo ‘saltare la barriera della specie’ mette in risalto lo slancio unificante (vissuto anche come interferenza) all’opera anche alle latitudini 3d della realtà. Il virus riflette le entità parassite che la Natura non può far altro che ‘clonare’ ad ogni livello esperienziale secondo la legge dell’analogia frattale

Il virus del Nilo Occidentale portato in Italia dagli uccelli migratori ora potrebbe passare all'uomo.
Il virus del Nilo Occidentale, che aveva compiuto una strage di cavalli in Sardegna, ora ha contagiato gli esseri umani e si sta diffondendo di regione in regione. In totale il bilancio è di sette persone contagiate a Treviso e una per ciascuna delle seguenti province: Oristano, Pisa, Venezia e Belluno.

La prima vittima è stata registrata proprio a Treviso, la provincia più colpita dall’epidemia. Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha nel frattempo firmato un’ordinanza che impone le bonifiche delle aree interessate dal virus. All’origine del diffondersi della malattia ci sarebbe l’arrivo di un’ondata migratoria di uccelli infetti. A rivelarlo, nel corso di un’intervista alla Tribuna di Treviso, è stato il professor Giovanni Gallo del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 9.
 
Per l’esperto, il virus del Nilo Occidentale 'circola tramite uccelli selvatici che migrano dall'Africa e cambiano rotta a causa delle modifiche sul clima. Poi entra di scena la zanzara, la Culex, vettore secondario del virus, che punge gli uccelli migratori e così asporta sangue contaminato. Da qui l'infezione all’uomo o al cavallo. Il primo caso di infezione sull'uomo in Veneto è stato isolato nel 2009 a Rovigo e da lì è partita la sorveglianza in tutta la regione, sia sull'uomo che sugli allevamenti di cavalli'.
Link

Stiamo leggeri, ma ‘solidi’, sul fiume della Vita.

Osserviamo distaccati piuttosto che farci travolgere dalle onde. Tutto è in ordine perfetto anche se questa ‘perfezione’ si fa fatica a comprenderla. Eppure la corrente spinge in una sola direzione, facendo solo attenzione a non impantanarsi lungo qualche parte ‘rovinata’ dell’argine. 

I riflessi che esistono sul ‘pelo’ dell’acqua possono confondere:

siamo naviganti non sommozzatori, siamo nel Mondo, non del Mondo.

La splendida fotografia in apertura di articolo è tratta dal sito http://www.flickr.com/photos/lucam2010/4830103786/  di cui ringrazio il proprietario Luca.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 19 ottobre 2011

Vedere l'alternativa.




Se c’è bisogno di ‘prove’ che rispecchino lo stato in cui versa questa ‘realtà 3d’, allora occorre osservare il flusso di notizie che scorre quotidianamente attraverso il fiume mediatico globale e riscontrare la mancanza di alternativa.

Le 3d hanno preso la ‘forma’ di un intento nascosto che, come un raggio traente, ha guidato il genere umano a creare un Mondo ad hoc, un habitat idoneo per altre entità non tracciabili attraverso i cinque sensi. Ne ho scritto più volte in SPS e credo che continuerò a ‘denunciare’ questa opera sottile ed oscura, avvalendomi dell’analogia frattale, ossia di quella legge che ripropone all’infinito un ‘disegno’, riflettendolo come in un gioco di due specchi affacciati. 

Molte altre persone, più illustri di me, ne hanno già contornato i profili, come ad esempio Castaneda ed il concetto di Volador, però l’intensità dell’incantesimo è sempre stata tale da non permettere di farsi largo tra la nebbia che avvolge i sensi, perlomeno, questo a livello massivo.

Dal momento in cui il ‘raccolto non matura tutto insieme’ è naturale che l’entropia sociale sia in grande fermento, in attesa della ‘centesima scimmia’ in grado di far traboccare il vaso. 

Come orientarsi in una simile situazione, in cui si respira solo una strana sensazione di un qualcosa di sfuggevole, ma non si ha il tempo e la forza necessari affinché si possa riuscire a comprendere meglio quale sia il ‘significato’ di una simile percezione? 

Secondo me trovando un punto di aggancio sufficientemente stabile al quale fare perno: questa situazione di centralità deve radicarsi prima dentro di noi e poi deve maturare quella consapevolezza che conduce al ‘credere’ che possa esistere anche un’alternativa al percepito

Questa nuova ‘fede’ è molto simile ad un virus che progressivamente rimodella i nostri schemi di funzionamento inconsci. È una fede in sé stessi, prima di tutto. Quando ci si radica in un simile campo di forze 'proprio', si smette di ‘perdere energia’ attraverso i mille sortilegi intessuti attorno alle nostre Vite. Ci si rafforza. Si inizia a vedere con occhi nuovi. Si sviluppa disciplina. Si limano i sentimenti auto svalutanti.

Vedere attraverso gli occhi dell’analogia frattale è vedere tramite gli occhi dell’Universo e delle sue leggi. 

Tutto è rispecchiato attorno a noi. Tutto ci ‘parla’. Il Mondo è pieno di feedback che narrano di noi e del nostro operato. È così perché il ‘tutto’ risponde a precise leggi auto esistenti.

Il principio di ‘azione e reazione’, studiato a scuola, è certamente valido e descrive proprio ciò che intendo io: questa legge è valida nell’ambito in cui ci muoviamo e vale la pena di osservare una simile presenza in tutto ciò che ci contraddistingue

Le cause possono essere sottili e sfuggevoli, ma è possibile capirle osservandone l’eco in un ambito sensoriale manifesto, più facilmente riconoscibile.

Quando parlo di ‘controllo’ non è semplice accettare questa visione perché è ritenuta infondata e senza prove, ma basta osservare il suo riflesso sociale per comprendere immediatamente che ‘qualcosa non va’ e che questa 'caratteristica' è manifesta

Il Mondo in cui viviamo non è ‘giusto’, non è in equilibrio, è poco morale e poco etico, si presta maggiore attenzione alla materialità per paura di non riuscire a sopravvivere. Si fa scorta di tutto quanto sia materiale eppure non ci si accorge che il denaro, la punta dell’iceberg Antisistemico, sta diventando sempre di più virtuale

La moneta è elettronica in gran parte. Cosa significa? Che lentamente si sta manifestando la corretta visione del lato materiale identificato con il denaro: una illusione densificata dal seguito della massa e dalle aspirazioni pro sopravvivenza.

Un blackout globale ‘serio’ potrebbe cancellare in un solo attimo tutta la ricchezza della Terra ‘certificata’ nelle memorie degli elaboratori elettronici. È chiaro che tutto ciò mette in evidenza un enorme teatrino in cui le parti si sono fossilizzate nel tempo deviato. È come vivere in una istantanea per sempre: in un incantesimo.

Dov’è l’alternativa in tutto ciò? Non sembra poter esistere. Infatti o si lavora oppure si diventa dei ‘nullatenenti’ se alle spalle non c’è una situazione familiare di sussistenza. Che alternative ci sono? Rubare? 

Le spinte sociali conducono l’individuo verso una massificazione oppure verso una sua decentratura. L’alternativa è duale ed in pratica non esiste. Si è, insomma, cercato di eliminare la biodiversità: un’altra legge cosmica. In che modo? 

Tendendo alla creazione di una dimensione virtuale, di un Mondo nel Mondo, in cui agire come un Creatore, decidendo in autonomia ogni tipo di legge e di intenzione, spacciata per ‘superiore’: si vive dunque in una atmosfera controllata e predeterminata all’origine.

Dove per ‘origine’ deve intendersi un concetto di prospettiva parallela multidimensionale, che si è potuta instaurare solo dopo avere drenato dal Mondo la consapevolezza del ‘chi si è’, la conoscenza, la capacità di dialogare con il tutto.

Solo dopo è stato possibile ‘agire di conseguenza’…

Oggi vediamo le ‘orme’ del controllo in una maniera che si può comprendere tridimensionalmente:

Unicredit, frode fiscale: indagato Profumo,sequestrati 245 mln.
La procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati l'ex-AD di Unicredit Alessandro Profumo nell'ambito di un'inchiesta per frode fiscale in cui il Tribunale di Milano ha anche disposto il sequestro preventivo di 245 milioni di euro alla banca.
 
Lo hanno riferito oggi una fonte giudiziaria e una investigativa.
 
Secondo una delle fonti, la presunta frode fiscale sarebbe stata commessa quando Unicredit era guidata da Profumo tramite una complessa operazione con la banca britannica Barclays.
 
L'ex-Ad dell'istituto è indagato per dichiarazione fiscale fraudolenta mediante altri artifici per aver dato l'ok alle richieste di approvazione dell'operazione indirizzategli dagli uffici specializzati del suo gruppo, come precisa la fonte.
 
Una portavoce della banca ha detto che Unicredit è ‘sorpresa’ per l'iniziativa del Tribunale di Milano e ribadisce ‘la convinzione sulla correttezza dell'operato dell'istituto e dei dipendenti’. Non è stato invece possibile al momento avere un commento da Profumo…
 
‘La somma sequestrata rappresenta il profitto del reato di 'dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici', relativamente ai periodi d'imposta 2007 e 2008’…
 
Dall'indagine, avviata qualche anno fa, è emerso che nel 2007 Barclays ha proposto a Unicredit un prodotto finanziario di ‘Profit participating instrument’ - un Ppi, ovvero uno strumento di partecipazione agli utili - chiamato ‘Brontos’. Questo prodotto di fatto costituisce uno strumento di investimento produttivo di interessi attivi - perché è assimilabile a finanziamenti effettuati a favore di investitori - e non un investimento in capitale di rischio assimilabile alle azioni, che danno dividendi. La differenza sta nel fatto che gli interessi per la normativa italiana sono tassabili al 100% mentre per i dividendi la tassazione è solo sul 5%.
Link 
 
Artifici.

Dopo mille e mille casi storici, come i bond Argentini o il caso Parmalat o le forme di leveraggio selvaggio che hanno condotto sull’orlo del fallimento migliaia di imprenditori, ecco il solito minuetto che si compie, emerge e sale all’onore delle cronache, in attesa del consueto insabbiamento scolpito nel Dna strutturato della ‘fratellanza’ ombra:

Unicredit è ‘sorpresa’ per l'iniziativa del Tribunale di Milano e ribadisce ‘la convinzione sulla correttezza dell'operato dell'istituto e dei dipendenti’.
 
La ‘sorpresa’ è semmai quella di essersi visti denunciati in un momento come questo in cui le banche sono come zombie che cammino ancora dopo la loro morte avvenuta un paio di anni fa o ancora prima… Un tradimento fra consanguinei?

Ecco i tre tempi della notizia Antisistemica:
  1. denuncia
  2. proclamazione della propria innocenza
  3. insabbiamento.
Funziona in ogni ambito secondo questo schemino molto semplice. Questo a  patto che si faccia parte della Casta o che non si sia scaricati dalla Casta come capro espiatorio o che si abbia sufficiente denaro per poter ‘contare’, a patto che davanti non si abbia un rappresentante della Casta.

Ecco il frattale che ripropone e rinnova l’incantesimo alla luce del Sole: 

Banche in rivolta contro Basilea 4.
Il piano di ricapitalizzazioni della Ue è senza senso’. Non poteva essere più esplicito Emilio Botin, numero uno del Banco Santander, nell’esprimere il dissenso alla proposta di portare il Core Tier 1 delle banche europee al 9%, confermata lunedì dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble

‘Così si crea solo confusione e si aumenta l’incertezza dei mercati’, ha aggiunto Botin, in vista del vertice del 23 ottobre che potrebbe dare il via libera alla nuova soglia di capitale. ‘Spargere il dubbio sulla sostenibilità del debito pubblico e del sistema finanziario rischia di spedirci verso un’inarrestabile spirale di crisi bancarie e degli Stati’…
 
Secondo gli istituti, l’innalzamento repentino della soglia di capitale al 9% (una sorta di Basilea 4 in salsa Ue) metterebbe in difficoltà le banche nella raccolta delle risorse e le obbligherebbe a ridurre i prestiti alle imprese: la priorità, concludono, dovrebbe essere data invece alla soluzione dei problemi degli Stati (troppo debito, bassa competitività).  
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Ecco lo schema del ‘riflesso incrociato’:
  • l’attore causale denuncia lo stato di possibile sovvertimento dell’usuale status di cui beneficia
  • esprime un ricatto più o meno sottile alla comunità.
Chiediamoci cosa sia la ricchezza.

Ricchezza mondiale, Credit Suisse; crescerà del 50% in 5 anni.
La ricchezza globale potrebbe crescere del 50% a quota 345.000 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, grazie al raddoppio del patrimonio delle famiglie cinesi e alla forte crescita in Asia Pacifico, America Latina e Africa, come ha detto un rapporto divulgato oggi da Credit Suisse.
 
Il Global Wealth Report 2011 dice che la ricchezza globale è cresciuta del 14% tra il gennaio 2010 e il giugno 2011, contando a fine periodo 231.000 miliardi di dollari, con il 54% dell'aumento imputabile ai paesi dell'Asia Pacifico.
 
Sono tempi di cambiamenti economici senza precedenti e stiamo assistendo ad una radicale riconfigurazione dell'ordine economico mondiale’, ha detto Osama Abbasi, direttore generale dell'area Asia Pacifico di Credit Suisse.
 
‘I mercati emergenti sono importanti vettori della ripresa globale e rimangono i motori della crescita della ricchezza mondiale’.
 
Con 81.000 miliardi di dollari gli Stati Uniti vengono visti in cima alla classifica nel 2016 in termini di ricchezza totale delle famiglie, mentre la Cina è destinata a superare il Giappone al secondo posto, quasi raddoppiando la ricchezza delle famiglie a 39.000 miliardi...
Link 
 
Quanti paradossi vengono evidenziati da questa notizia:
  • viviamo tempi di crisi e la ricchezza globale cresce e anche molto
  • gli Usa sono i più ricchi e sono allo stesso tempo la nazione più indebitata della Terra
  • i vettori dello schema ripetitivo sono i paesi emergenti.
L’opera di assorbimento energetico globale è portata avanti con fermo intento e senza guardare in faccia a niente e nessuno. Non è opera umana. L’umano non è così come lo ‘disegnano’.

Se osservo me stesso penso e dico: io sono diverso.

Per cui non credo ad una pazzia collettiva ma ad una programmazione globale della massa a cui io, ad esempio, sono sfuggito. Io sono un’alternativa a questo Mondo, le vostre passioni lo sono.

Io sono l’esempio vivente

E come lo sono io lo siete tutti voi ,in potenziale: questa è analogia frattale.

Vedere dove non si può vedere spostando la propria prospettiva.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

martedì 6 settembre 2011

Partecipare ad un modello di realtà indotto (1).






Quando pensate alla realtà in termini di cose, rendete la realtà più concreta di quanto sia. Ecco perché ci blocchiamo. Ci blocchiamo nell’uniformità della realtà. Se la realtà è concreta, io sono insignificante, non la posso cambiare, ma se la realtà è una mia possibilità, una possibilità della coscienza, allora mi chiedo: come posso cambiarla?
Link 

 
La fisica delle particelle elementari e quella delle energie elevate non stanno facendo passi in avanti, ma la società avrebbe bisogno di quei miliardi di dollari per altre ricerche o per soddisfare dei bisogni sociali. Questi progetti hanno costi esorbitanti. Ecco perché la gente li contesta. 


Le contestazioni non nascono però da oggi. Sono trenta o quaranta anni che l’utilità di questi esperimenti viene messa in discussione. E non è mai stato difficile capire che molto probabilmente non troveremo le risposte finali che stiamo cercando in questo campo...
Link 

 
Queste due lucide espressioni di Amit Goswami ci ‘riavvolgono’ attorno al nostro proprio ‘asse’ della possibilità di 'fare e cambiare'. Noi possiamo cambiare la realtà che ‘ci ha’ in realtà che ‘ci contempla’.


Contemplare: guardare a lungo con ammirazione.

Da Wikipedia 
 
Contemplazione e completamento; se assumiamo la realtà come un essere vivente che ‘dipende’ anche da noi, allora come possiamo interpretare la funzione della realtà stessa, che pensiamo di conoscere come entità sequenziale, che scorre indefinitamente, senza la possibilità di interazione con le ‘specie trasportate'?


Come al solito è sempre una questione di ‘inquadramento’, perché la ‘versione delle cose’ dipende dal ‘momento’ che ci contraddistingue in una data fase temporale

L’osservatore mette se stesso nel risultato dell’osservazione; così abbiamo imparato dalle prime lezioni di Fisica dei Quanti. Ma non è solo questa branca evoluta del sapere ad affermare una simile verità, infatti:


l'errore di parallasse è un errore di misurazione dovuto al diverso punto di vista che si può assumere nell'osservare uno strumento nell'atto della misura.
Da Wikipedia 

 
Tutto dipende dal 'nostro modo di vedere', dal nostro grado di interazione, dalla nostra scala d’apertura verso la partecipazione attiva o inerte, dalla nostra consapevole assunzione di responsabilità nei confronti di quell’ecosistema che confonde le conseguenze per la cause. L’occhio di Ra cosa rappresenta, se non un moto di osservazione continuo sul popolo da parte di un ‘osservatore speciale’? 

 
Il sole è il corpo di Ra, o solamente il suo occhio…
Da Wikipedia 

 
Il Sole: chi più di lui e delle Stelle si possono descrivere come degli osservatori ‘sopra le parti’? 


In ‘Stardust’, ad esempio, Neil Gaiman ha reso molto bene questa idea. Se li assumiamo come delle entità viventi, ecco che per le stesse leggi Universali che valgono sulla Terra, anch’essi potrebbero essere in grado di intervenire sulla realtà mediante la loro semplice azione dell’osservazione

Non solo… abbiamo tutti presente il bellissimo fenomeno di un arcobaleno nel cielo. Ebbene, che cos’è un arcobaleno? Leggiamo la parte finale di questa risposta, alla medesima domanda:

in realtà per spiegare bene il fenomeno dovremmo utilizzare gran parte delle proprietà ondulatorie della luce e anche quelle corpuscolari, qui è stata trattata una dimostrazione molto semplificata. Ricordo che talora fosse visibile anche l'arcobaleno secondario (un arcobaleno con luce più tenue, leggermente spostato da quello più luminoso e con i colori invertiti), è formato da luce che riflette totalmente due volte all'interno della goccia.  

 
Ma per vedere uno spettro occorre uno schermo: cosa funge da schermo in questo caso?  

 
L'arcobaleno è un'immagine virtuale, esattamente come quelle prodotte su uno specchio, quindi come tale non necessita di ciò che usualmente definiamo come schermo.  

 
Che cosa funge da specchio nel nostro caso ?

 
È la parete della gocciolina d'acqua che riflette totalmente il raggio rifratto, o meglio l'insieme delle pareti che riflettono totalmente che si trovano nell'esatta posizione rispetto al Sole e all'osservatore. 
Link 

 
Un arcobaleno è una sinfonia meravigliosa di riflessi che s’emanano dalle minuscole pareti delle singole goccioline d’acqua: ma ci pensate? Riuscite a comprendere quanto sia profonda l’illusione di questo scenario 3d? 


Una profonda e totale immersione nell’estasi dei sensi, nella virtualità più assoluta e, certamente, non senza uno scopo ben preciso. Ebbene, questo ‘ologramma’ naturale ha il potere di influire sulle persone, perlomeno attraverso l’ispirazione all’arte, alla bellezza dei colori, alla possibilità di immaginare Mondi popolati da Gnomi con pentoloni d’oro, etc. 

Insomma, un simile fenomeno 'illusionistico' riesce ad inondare l’umanità di colorazioni diverse rispetto all’attimo precedente della sua apparizione.

Cosa succede, in noi, di tanto ‘concreto’ che origina dalla semplice osservazione di un effetto etereo nel cielo? Accade che si innesca negli animi più 'sensibili' una sorta di auto suggestione, la quale riporta in superficie la sensazione di bellezza e di riscoperta della Natura e, in ultima analisi, della nostra vera Natura.


L’osservatore riesce a influenzare l’osservato. A prescindere dalla sua origine e ‘densità energetica’.


Ricordo un passo in ‘Anima e realtà’ di Carlo Dorofatti, in cui l’autore afferma che il genere umano non vive una 'diretta' della propria Vita, ma una differita in cui il ‘delta’, rappresentato dal ritardo, corrisponde a quell’attimo in cui si sfugge da se stessi e ci si mantiene costantemente lontani dal vivere consapevolmente il presente. 

Il tempo in cui riusciamo a rimanere agganciati al presente è di circa 4 secondi, dopodiché la mente è fuorviata dal flusso di 'pensiero respirato'. 

Ebbene, a cosa ci ha abituati la televisione? Ad una costante differita dei programmi trasmessi. Perché? 

Perché in questa maniera si può eliminare l’inconveniente o l’atto fuori programma. Quella mezzora di tempo è sufficiente alla regia al fine di ovviare a qualsiasi contrattempo. Ciò corrisponde al frattale esatto di quello che Dorofatti descrive nel suo libro, che per me vale la pena di soppesare con viva partecipazione. 

Tempo fa trovai un documentario in internet sugli attentati del 11 settembre 2011, di cui non ricordo il nome né il link, in cui si affermava che gli attentati vennero trasmessi dalle tv con circa una ventina di secondi di ritardo, ossia in differita


Quei secondi avrebbero permesso alla ‘regia’ di ovviare a determinati accaduti, che sarebbero, dunque, stati cancellati o modificati, mediante l’utilizzo massivo della computer grafica. Lo so, lo so, siamo nel complottismo più puro, però lo sento a pelle quando è il caso di citare delle fonti opportune. 

Come non ricordare quelle immagini di Manhattan avvolta dal fumo? Come non ricordare il colore del cielo che cangiava nelle tonalità più diverse in maniera abbastanza misteriosa?

 
Tutto virtuale? Mezzo virtuale?


La nostra 'realtà' è quella che pensiamo di osservare

 
Nel 2010 Craig Venter ha pubblicato un articolo su Science in cui annuncia di avere costruito in laboratorio la prima cellula artificiale, controllata da un DNA sintetico e in grado di dividersi e moltiplicarsi proprio come qualsiasi altra cellula vivente
Da Wikipedia 

 
Dove è giunta ‘realmente’ la scoperta scientifica? A che punto sono le ‘ricerche’? È questo un altro frattale della differita in cui siamo incapsulati. 


Le notizie ‘fresche’ che inondano la società, quanto ritardo accumulano rispetto ai tempi decisionali dei Baroni delle informazioni? 

In Borsa, ad esempio, dove la velocità delle news è tale che anche un solo secondo di anticipo, nella loro conoscenza, fa la differenza in termini di guadagno, sorpresa e speculazione, secondo voi i Big da dove attingono le loro conoscenze? 

Dal bollettino della Reuters o dell’Ansa? 

Ma andiamo, quel flusso viaggia con un ritardo mostruoso rispetto ai tempi di reazione da sprinter delle cosiddette ‘macchinette’, ossia di quei super computer che analizzano e sfruttano al millisecondo le opportunità che si generano ad ogni istante della giornata di contrattazione.

Ebbene, ecco tanti tipi di realtà possibili, diverse ed usufruibili dalla diretta vibrazione. È una questione di velocità. L’abitudine al viaggiare più o meno 'veloci' permette di accedere ad un livello diverso della percezione della realtà, la quale dunque ‘cambia’, come cambia il colore di una cartina tornasole in base alla ‘temperatura’. 


La temperatura della realtà è la velocità di vibrazione dell’osservatore.

L’abitudine ancora ad un modello di realtà, facendolo passare per unico ed insormontabile.


Giungono di conseguenza i limiti relativi a quel determinato sistema di riferimento.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 2 agosto 2011

Espressioni, pastiglie e terremoto (1).





Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh, uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli Dei.
Oracolo di Delfi 
 
Che cosa significa ‘conoscere se stessi’? Molto spesso ci riempiamo  o sciacquiamo la bocca con il significato diluito di certe espressioni, che da sempre supponiamo di comprendere, che da sempre gravitano tutt’intorno a noi, che una certa tradizione non ben specificata avrebbe partorito e tramandato per noi, che all’occorrenza s’accendono di significati che ben si sposano con la situazione che stiamo vivendo in un dato istante. E poi? 

Una volta terminata 'l’estasi citatoria', che cosa rimane in noi di un simile 'ingoio archetipico'? È come prendere una pastiglia la cui opera si risolve nell’introduzione della nostra ‘sfera’ di un campo di forze capace di ‘fare qualcosa’, come l'interazione con la situazione riscontrata, per poi dissolversi nel tempo miscelandosi nel mare magnum della nostra essenza. 

Certamente, queste 'espressioni/pastiglia', un effetto lo hanno nell’immediato, ossia ledono un dolore o uno stato negativo o un vuoto, dopodichè ‘segnano il passo’. Ora, tralasciando 'l’accumulo di un farmaco' che può anche farsi sentire nel lungo tempo in termini di 'effetti collaterali/leggere attentamente il foglietto illustrativo', il ‘momento presente’ gode di uno stato ‘depurato’ dai sintomi di disagio che ci avevano indotto ad assumere un rimedio esterno, e poi torna alla propria ‘normalità’ per evidenti cause di 'forma maggiore'. 

Ossia, se un ‘mal di testa’ era stato procurato da una situazione di stress, una volta passato il dolore in maniera artificiale, si torna a fare (senso del dovere) esattamente ancora la stessa cosa che ci aveva procurato/portati alla generazione del dolore.
 
Che cosa significa in termini sopracitati? 

Che il ‘conoscere se stessi’ ci sfiora la Vita, s’annuncia e se ne va come un alito di vento, respinto dalle ‘condizioni a terra’ che ‘ci hanno’.   
 
Ma non disperiamo, perché in realtà la questione è quantica e sempre sincronica, ossia opportuna. Si ‘cresce’ sempre anche se non ce ne accorgiamo. Ci si conosce sempre un po’ di più, anche se non sembra. Perché? Perché, ricordiamocelo sempre, siamo inseriti in una ‘scuola autoeducativa’.

La sua ‘Natura’ è di questo tipo, per cui nulla è lasciato al caso se veramente non lo intendiamo noi stessi. Voglio dire che il caos esiste se lo 'permettiamo' noi. Il caos è una variante della Vita come la Poesia, ad esempio

Non è negabile la sua esistenza, ma in un reame illusorio come questo, esso è vero quanto è vera la storia del ‘Signore degli Anelli’. Tutto dipende da noi. Noi siamo i Maghi, gli Incantatori e i Disincantatori. Tutto ruota attorno a noi, dipende da noi, ed allo stesso tempo ne siamo ricompresi dipendendo dal ‘Tutto’

Abbiamo capito che questo classico ‘loop’ in cui ci si imbatte regolarmente, affrontando la questione dal punto di vista ‘terrestre/lineare/sensoriale’ è by passabile alzando il nostro livello prospettico, da cui possiamo osservare la ‘stanza’ che ci contiene, assumendola come solo uno scenario, un territorio, un esempio di quello che possiamo co creare. 

Da questo punto di vista, le ‘cose’ si appianano diventando comprensibili. Il loop, il giro vizioso, la resistenza, il soffitto che ci blocca, vengono meglio inquadrati in un ambito di possibilità regolato dal senso intimo della nostra presenza dimensionale: evolvere conoscendo se stessi.

Ok. Esiste un ‘filo d’oro’ che collega l’intera nostra esperienza 3d e nulla sfugge al ‘senso’ del ‘Io sono’.

Osserviamoci meglio, dunque. La nostra presenza in noi stessi è la chiave per ‘essere’. Il rametto che langue nella corrente del torrente rigonfio d’acque, è una immagine di noi che deve mutare polarità; in una parola occorre ‘guidare’ la nostra esistenza e non farsi ‘trascinare’ da Forze non ben specificate. 

Forze che esistono e che si prestano a fare per noi quello che dovremmo fare in prima persona. Forze che, immancabilmente, prima o poi tornano a ‘presentare il conto’.
È un dare ed avere la soluzione energetica di questo ‘luogo’, se ci limitiamo a crederci quegli esseri limitati che abbiamo imparato a 'soppesare'. 

La dipendenza da un Dio esterno è la pillola che ci tiene lontani da noi stessi. Come ci possiamo conoscere se cerchiamo dell’altro? 

Anche in questo caso occorre non disperare perché l’analogia frattale, una legge cosmica, è sempre presente è ci permette in ogni modo di poter ‘capire’ che quello che stiamo cercando/osservando ‘al di fuori’, siamo sempre e solo noi. Perché? Perché tutto ci riflette

Dunque, non esiste un concetto di ‘giusto o sbagliato’, ma solo di ‘tempo’. 

Quanto ci metteremo a capire che… 

Quanto tempo occorre ad ognuno di noi? Questa dimensione è un reame spazio/tempo, o meglio, tempo/spazio, come sostiene anche David Wilcock quando assume le due polarità, appena citate, come i due ‘sbocchi’ possibili in cui l’albero cosmico è inserito. Alle estremità della 'scala' esistono le due polarità che ‘colorano’ le due metà dell’Universo; da una parte lo spazio/tempo e dall’altra il tempo/spazio. 

Che cosa significa? Che ci possiamo spostare quanticamente in uno o nell’altro ‘emisfero’. Ricordiamoci che questo Universo 3d è di Natura duale, per cui troveremo dualità sempre ed in ogni ambito, sino a che non riusciremo a trascendere la questione dimensionale/auto educativa

Se ci trasferiamo nella dimensione tempo/spazio, è il tempo il fattore ‘dominante’. È solo una questione di tempo da cui emerge anche lo spazio percorso e percorribile. Ma la variabile da cui s’eroga tutto il resto, è e rimane sempre il tempo

Agire sul tempo permette di controllare gli eventi. 

Per questo siamo stati veicolati in una bolla temporale deviata: il tempo 12/60 è artificiale, come spiega molto bene Arguelles nel senso di un’intera esistenza: la sua. Perché?
 
Beh… non inserisco link, questa volta: pensateci su da soli. È persino intuibile… non tanto nell’analisi dei numeri utilizzati dall’Antisistema - 12/60 – ma nell’intuizione del contesto frattale che sottintende una simile ‘strategia’

È come racchiudere un gregge tramite una staccionata: si ha un maggiore controllo. E se questa ‘staccionata’ fosse invisibile? Chi se ne accorgerebbe? E se ci fossero dei ‘cani pastori’ che ci vincolano a stare all’interno del perimetro a noi assegnato, quello ‘sicuro’? 

Che cosa rappresentano le leggi? 

Non sono molto simili a delle valvole di regolazione del flusso, delle valvole di non-ritorno? Chi legifera? Attraverso quale potere lo fa? Quale 'iniziazione' ha ricevuto? 

Perché in Italia non si sa chi vince al Superenalotto? 

E se non vincesse nessuno, in realtà? Come possiamo essere tanto ciechi? Come possiamo permettere che accada un atto simile? È un esempio, quello del Superenalotto, troppo distante dall’argomento trattato? Per niente, perché è regolato dall’assonanza con il termine ‘illusione frattale’. 

Le leggi sono come l’assenza pubblica del nome del vincitore del jackpot da cento milioni di Euro: sono finte, un costrutto, una barriera tra due dimensioni diverse, sono le ‘colonne d’Ercole’ regolarmente da superare… ed allo stesso tempo ‘utili’ per tutte quelle individualità che ne hanno necessità, dal momento in cui non trovano in sé quello che forse possono vedere fuori di sé, ossia sempre la stessa immagine personale proiettata in ogni modo possibile ed immaginabile.

Quel Dio che riteniamo il ‘Padre’ è una ‘scia chimica’ della nostra vera essenza: noi stessi che ricordiamo noi stessi.

Conosci te stesso.

Scosse di terremoto in Sicilia, Veneto e Lombardia.
Magnitudo di 2.7 e 2.3 tra Messina ed Enna, di 3 e 2.1 tra Mantova e Rovigo: nessun danno.

Milano - Scosse di terremoto da Nord a Sud, in Italia, nella notte tra martedì e mercoledì (tra il 26 e il 27 luglio).
Sicilia - Due scosse di magnitudo 2.7 e 2.3 sono state registrate nella notte tra Messina ed Enna, rispettivamente alle 5:31 e alle 5:42. I comuni più vicini agli epicentri dei due sismi sono stati Castel di Lucio e Mistretta nel messinese, Sperlinga nell'ennese. Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.
Veneto e Lombardia - Scosse di magnitudo 3 e 2.1 sono state invece avvertite tra Mantova e Rovigo, rispettivamente alle 3:13 e alle 3:23. I comuni più prossimi agli epicentri dei due sismi sono stati quelli mantovani di Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica e Sermide, e quelli rodigini di Bergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Ceneselli. Anche in questo caso non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose. Questo mese la zona è stata interessata da scosse di terremoto già altre tre volte, il 17 (magnitudo 3.1 e 2.8) ed il 18 luglio (2.7).
Link 
 
Mercoledì ho vissuto una giornata 'drammatica' per carenza energetica vitale. Mi chiedevo il perché, quando ho letto questa notizia. 

Qualcosa mi si è acceso chissà dove, e immediatamente ho agganciato della sostanza/pensiero particolare: un ricordo o un’ispirazione, chissà. 

Avevo scritto, qualche tempo fa, questo articolo in cui avevo certamente compreso che le mie presunte ciclicità erano agganciate alle ciclicità della Terra, infatti i due grandi e ‘regolari’ terremoti, che si sono susseguiti ad un anno esatto di distanza nel 2010 e nel 2011, Cile e Giappone, mi avevano gettato in una situazione grave a livello di energia personale

Quello stato era andato avanti per almeno una settimana. Ciò che ho vissuto mercoledì, al suo apice, è stato molto simile; come una sconnessione da me stesso, un 'nonsense' esistenziale. La medesima cosa che mi è successa altre volte, quando ad esempio, poi, sono venuto a sapere che, quel dato giorno, la Terra era stata sfiorata da un asteroide insolitamente vicino.

Facciamo parte di un ecosistema.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com