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venerdì 15 settembre 2017

L’equilibrio talmente profondo ed approfondito da risultare persino di parte.



Gurdjieff è una delle più enigmatiche e soggioganti figure che abbiano traversato questo secolo. 
Per molti, incontrarlo volle dire “cambiare la vita”... E molti furono anche i suoi nemici e denigratori, che videro in lui soltanto un mistificatore dai pericolosi poteri. 
Quando Gurdjieff arrivò in Francia, nel 1922, accompagnato da un piccolo gruppo di seguaci, già lo precedevano disparate leggende
A Parigi, in breve tempo... si cominciò a parlare di lui come di un maestro inaudito e sconcertante, che insegnava innanzitutto - con l'ausilio di tecniche che sembravano collegate ad antichissime dottrine orientali — a risvegliarsi da una vita di automi addormentati
Tale, infatti, egli giudicava la vita normale degli occidentali...
Con Incontri con uomini straordinari, pubblicato postumo nel 1960, Gurdjieff non ci introduce soltanto al suo insegnamento, ma solleva il velo sulla sua vita precedente all'arrivo in Francia. 
Per lui, comunque, come per i sapienti antichi, velare e svelare sono lo stesso gesto, sicché tutto si troverà in queste memorie salvo un taglio di esattezza documentaria:
questi ricordi... sono per Gurdjieff innanzitutto uno strumento per iniziare il lettore alle sue dottrine, per sottoporlo a una serie di chocs e di paradossi che possono orientarlo verso il risveglio…
Incontri con uomini straordinari - Georges Ivanovic Gurdjieff

Tra il 1887 e il 1907 forma un gruppo chiamato "Cercatori della verità", compie numerosi viaggi in Medio Oriente, in India, che lo portano dall'Asia Centrale fino al Tibet...
Il motivo (o la suggestione) che lo spinge a continuare il suo pellegrinaggio per vent'anni è la ricerca di una misteriosa "Confraternita di Sarmoung", ipoteticamente sviluppatesi nel 2500 a.C. in Babilonia, di cui aveva trovato un riferimento nel 1886.
Egli conduce anche ricerche di antichi documenti egizi…
Gurdjieff racconta (in modo romanzato e metaforico) questo periodo della sua vita nel romanzo autobiografico Incontri con uomini straordinari da cui, nel 1978, il regista Peter Brook ricaverà l'omonimo film…
L'insegnamento fondamentale di Gurdjieff è che la vita umana è ordinariamente vissuta in uno stato di veglia apparente prossimo al sogno; e per trascendere lo stato di sonno elaborò uno specifico metodo per ottenere un livello superiore di vitalità.
Le sue tecniche non sono affidate a libri e vengono ancor oggi impartite da discepoli qualificati della sua Scuola
Link 
Tu... cosa sai, di tuo? Niente. Se non tutto ciò che intuisci, “senti”, provi sulla tua “pelle” e porti sulla tua “schiena”: 
la tua esperienza forma il tuo ricordo, la tua memoria (che, poi, tramanderai in ogni modo ai posteri). 

venerdì 18 agosto 2017

Un autografo molto particolare.



Come ti accorgi che esiste “un vertice immanifesto (distaccato) del potere”? Perché ha un certo "stile"...


  
Te ne accorgi dalla “firma” che lascia praticamente ovunque, all’interno della propria giurisdizione. 
E... quando tale “campo d’azione” è assoluto, allora, riguarda l’intero pianeta. 
Il controllo è totale (assoluto) quando ad ogni coordinata globale, a prescindere dalle apparenze (usi e costumi, leggi locali, tradizione, etc.), nella sostanza vige sempre lo stesso tipo diimprinting (internazionale)”. 
Se (se) fai attenzione, laddove non sembra ancora avere piena efficacia, detto “firmware”, allora esiste “tensione (guerra, carestia, povertà estrema, etc.)”. 
Ossia? Ci sono “lavori in corso”. Per far ché? 
Per “piallare la situazione”. 
E per trascinarla lungo il solco dell’aratro AntiSistemico.
Che altro? 
Qua sta il “bello”. Che altro, se non
tutto ciò che ti dicono, al fine di farti credere di/che… 
Così, di/in una situazione estremamente chiara, nitida, precisa (come il notare che certe “potenze occidentali” fanno il brutto ed il cattivo tempo, a livello globale, da sempre “qua, così”)… si auto ricava spazio, tempo e modo per formarti una “tua” opinione personale, relativamente al tal accadimento, apportando d’assieme quella gran confusione che rende le singolarità in grado di 1) credersi informate sui fatti, 2) avere capito tutto di/in ogni situazione, 3) essere certe di far parte di una società “migliore”, etc. 
Ed, allo stesso tempo, di 4) percepire che sfugge sempre qualcosa, 5) non maturare mai quella sufficiente convinzione di/per muoversi conseguentemente fuori dagli schemi, 6) ristagnare in qualcosa che – ne sei sicur3 ma non lo puoi provare nemmeno a te stess3 – è alquanto “malsano”. 

mercoledì 19 aprile 2017

Auto ritrovarti.



Ci sono due “segreti”, da carpire (ricordare).
Sai quali sono?
Eccoli, ma… fai silenzio.
Interiorizzali e falli tuoi, dopodiché, getta via l’informazione (dimenticala).
È come prendere un pacchetto di patatine, mangiarle e poi gettare la confezione (magari, a terra, sprezzante), prima di passare alla cassa. Al di là… della convenzione. Oltre Ogni Orizzonte…
Ecco il primo “segreto”:
dopo qualche tempo, che ti interessi a qualcosa, ne sai molto di più del 90 per cento delle persone
esercitandoti ancora e dando luogo ad una tua “filosofia”
a quel punto
diventi “espert3”
per cui
non sei più un3 qualunque
pertanto
la comunità “espert3” si limiterà a giudicare un3 di loro
alla lunga
ritagliando un nuovo spazio, anche, per la tua “filosofia”.
Secondo “segreto”:
riassumi tutta la realtà manifesta “qua, così”
come se (come se) vedessi tutt3
dalla più “comoda” posizione del pubblico
al cinema…
Questi due “accorgimenti”, ti permettono – coerentemente, ma in-direttamente – di “penetrare qualcosa, che non lo sembra affatto”. 
Magari, usando la “porta sul retro” ma, in ogni “caso”… entrando, ossia, riuscendo (a…).