Visualizzazione post con etichetta Balzo quantico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Balzo quantico. Mostra tutti i post

mercoledì 12 ottobre 2011

Di loop in loop (2).





Comprendere che una specie è ‘fatta in un certo modo’ oppure ha ‘certe abitudini’, non significa avere compreso per intero quella specie, perché la biodiversità all’opera ‘protegge’ la stessa specie da analisi troppo generiche e supponenti. 

È vero, tuttavia, che una volta compresa la parte massiva di una specie, di un target, è possibile strutturare un’azione certamente efficace al fine di ‘ri-comprendere’ la massa stessa nel proprio ‘raggio d’azione’:

in una riunione di massa il pensiero è eliminato. E siccome è proprio questo lo stato mentale che io voglio, perché fa della folla una vera cassa armonica che vibra ai miei discorsi, io ordino a tutti di assistere alle riunioni... 
Adolf Hitler

La teoria diventa una forza materiale appena conquista la massa
Karl Marx
Link 
 
Cosa facevano gli Imperatori Romani quando ‘offrivano’ al popolo i giochi gladiatorii? Lo conquistavano o rinnovavano la sua conquista.
 
Credo che lui sappia che cos'è Roma, Roma è il popolo, farà qualche magia per loro, per distrarli, toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante di Roma non è certo il marmo del Senato, ma la sabbia del Colosseo, lui porterà loro la morte, in cambio lo ameranno. 
Senatore Gracco
Link 
 
Lucilla: C'è sempre stato un Senato...
Commodo: Roma è cambiata, ci vuole un imperatore... per governare un impero!
Lucilla: Certo, ma lascia al popolo le sue...
Commodo: ...illusioni?
Lucilla: Tradizioni!
Link 
 
Proximo: Allora ascoltami, impara da me: io non sono stato il migliore perché uccidevo velocemente. Ero il migliore perché la folla mi amava. Conquista la folla, e conquisterai la libertà.
Massimo: Conquisterò la folla, le darò qualcosa che non ha mai visto prima.
Link 
 
La conquista della massa è un’operazione chirurgica. Il successo dipende dalla massa ed evidenzia il merito del singolo che ha saputo emergere dalla massa stessa. 

Come ha fatto? Egli è uno di loro, sa come funzionano perché così funziona lui. Che cosa piacerebbe a lui? Quella cosa piacerebbe anche alla massa? Non è detto. Dipende da come è lui…

Il discorso gira a vuoto o in cerchio: a loop.

Sembra che non porti da nessuna parte ma solo perché la relazione 'individuo–massa' è mantenuta in uno stato di fredda separazione. Da cosa?
 
Da qualcosa che è nel 'mezzo', tra la relazione polare dell’uno che vuole emergere dai molti. Perché lo vuole fare? Perché si sente diverso. Non si trova in quel mare di ‘ignoranza’. Si sente unico e migliore e se lo merita di emergere. La sua ‘diversità’ è indice della forza della biodiversità

La sua forza scaturisce dal sé ma si mantiene e si struttura grazie alla massa. Il suo innesco è personale, la sua estensione è collettiva…

Il cerchio è fatto di varie componenti che si sommano algebricamente e che spingono ad un equilibrio che può essere anche un incantesimo. Il vero si confonde nella confusione mentale, nell’attrito con l’ambiente, nella troppa versatilità o nella troppa specializzazione, etc.

Se prendiamo un asciugamano zuppo d’acqua e lo strizziamo energicamente, otteniamo, con forza, un distillato di quello che caratterizza l’asciugamano e la sua ‘esperienza’. Quel ‘succo’ è un sunto ma non una perfetta descrizione. Ciò che rimane ‘attaccato’ all’asciugamano è ‘codice’ solo rappresentato dal distillato, così come ciò che ‘è’ l’asciugamano stesso: è un concetto olografico e non-olografico allo stesso tempo, concetto che identifica l'esistenza di 'livelli' di riferimento... caos per l'occhio che ignora: confusione.
 
Cosa significa?

Che l’analogia frattale identifica la struttura portante di un ‘fenomeno’, ma relazionata sempre al livello d’indagine proposto dalla somma dell’osservatore e della sua opera o intento. Cosa cerca? A quale livello lo cerca? A quale livello si trova? Il tutto inserito in un ‘bagno’ di biodiversità e libero arbitrio e forze concomitanti, inclusive e/o elusive.

È una ricetta da trovare in semplicità o in complessità: dipende.

Le leggi si propagano dall’alto verso il basso; più si ‘sale’ e più sono rarefatte, come ricorda spesso Gurdjieff. Dove ci troviamo noi?
 
È una ‘mappa’ quella che dobbiamo iniziare a stilare, per capire ‘dove siamo’.

Una nuova tappa sul cammino del ‘Conosci Te Stesso’.

Se ciò che scrivo sembra 'non portare da nessuna parte', sappiate che si è entrati in un loop. Ma non sarà per tutti così, in maniera tale che l’uno possa procedere a prescindere dal percorso degli altri. Ma gli altri dovranno, prima o poi, superare il guado, perché quell’uno possa avere avuto un senso nella sua opera di apripista. Gli altri lo raggiungeranno, onorando l’individuo e sancendo l’opera collettiva sfuggevole

Quel giorno avverrà un consolidamento del percorso.

Ecco perché Charles Dow notò la serie ‘regolare’ di onde che s’infrangevano sulla battigia, come una sorta di respiro naturale degli eventi. La sua deduzione è diventata una delle leggi dell’analisi tecnica in Borsa (Teoria di Dow): una legge naturale che è stata scolpita, in altro ambito, dall’opera dei tanti che la applicano costantemente e quotidianamente in Borsa:

la teoria non fu mai stesa in modo completo dallo stesso Dow, egli scrisse soltanto delle sue osservazioni; altri decisero che essa era una teoria valida
Link 
 
La teoria, presentata nella sua forma più semplice, inizia con dei segnali di cambio del mercato che derivano anche dall’osservazione delle maree
Link

L’alfa e l’omega: la legge che è legge perché viene applicata/confermata dalla massa.

Allo stesso tempo si evince che la massa può decidere ‘cosa fare’, può decidere anche di non applicare una determinata legge! 

E, questa legge, può essere appartenente ad ogni livello esistenziale.

Basta osservare il corso della storia deviata per comprendere all’istante. Quello è il frattale più vicino a cui possiamo accedere: la storia si ripete, ma la storia cambia mentre si ripete.

Usciamo dal ‘vortice’.

Queste nuove scoperte rivelano anche che non abbiamo più bisogno di pensare agli atomi come ad unità individuali, ma piuttosto [dobbiamo pensarli] come vortici di etere armonico che possono fondersi insieme in livelli più elevati di unità e coerenza, come ad esempio nei quasi-cristalli…
Non esistono particelle ‘solide’,  solo raggruppamenti di energia:
  • Ogni misurazione quantica può essere spiegata geometricamente, come una forma di campi energetici strutturati e intersecanti; 
  • Gli atomi in realtà sono forme di energia torsionale in forma di Solidi Platonici, direzionati specificatamente nel [verso di] torsione dell’ottaedro e del tetraedro, con ogni forma di vibrazione/pulsazione che corrisponde a una differente densità principale dell’etere; 
  • Tutti i livelli di densità o dimensioni nell’intero Universo sono strutturati da questi due livelli principali [ottaedro e tetraedro] di etere, che sono in continua interazione fra loro.
 
Quando si parla di ‘illusione’ non s’intende ‘falsità o miraggio’, bensì che la struttura energetica nelle 3d si presta ad essere ‘manipolata’ dalla forza dell’intenzione, dell’immaginazione, della creatività, etc. proprio ad ‘immagine e somiglianza’ del Principio Creativo

Questa è la traccia lasciata dal Creatore… e l’analogia frattale la mette in evidenza se si osserva in quella ‘direzione’.

Nel ‘mezzo’, delle entità se ne sono approfittate e oggi hanno scolpito, tramite noi, un Mondo fatto su misura per i propri interessi. Che tutto ‘alla fine’ coincida con il volere superiore del Principio Divino è un altro ‘paio di maniche’: intanto c’è da soffrire se non si aprono gli occhi

Prevenire è meglio che curare, no? Anche se ormai non si può più parlare di prevenzione, se non di prevenzione del peggio.

Torniamo al nostro elenco di punti salienti, emersi dalla lettura dell’articolo di testa:
  • quattro intervistati su cinque spiegano di aver eliminato i prodotti dopo aver controllato la data di scadenza
  • gli industriali si oppongono… a riformare il sistema
  • bisogna stare attenti a non confondere il consumatore, creando una falsa sicurezza
  • quasi metà delle patate rimane a marcire sui campi perché ‘esteticamente’ non adatta alla vendita nei supermarket
  • i consumatori comprano quasi sempre più di quanto sia necessario
Leggiamoli in questa sequenza:
  • bisogna stare attenti a non confondere il consumatore, creando una falsa sicurezza
  • quattro intervistati su cinque spiegano di aver eliminato i prodotti dopo aver controllato la data di scadenza
  • quasi metà delle patate rimane a marcire sui campi perché ‘esteticamente’ non adatta alla vendita nei supermarket
  • i consumatori comprano quasi sempre più di quanto sia necessario
  • gli industriali si oppongono… a riformare il sistema
Ecco tutta la vicenda del controllo del genere umano sviscerata dalla lettura di un singolo articolo. L’ipnosi di massa e le relative conseguenze ‘massive’ sull’ecosistema interno ed esterno. La spinta al consumo, gli interessi, le ‘false sicurezze’, il gregge ammaestrato, etc.

Gli ‘industriali’ che si oppongono!

Estendiamo questa lettura e riassegniamo le definizioni e tutto si sovrapporrà alla perfezione, come un manto d’incantesimo’, sulla situazione attuale che non ha fine di continuità.

La parvenza del cambiamento, in questo contesto, genera solo nuove illusioni da popolare ma ancora nello stesso loop. Il frattale è l’elettrone che non sempre salta di livello anche se fornito di carica energetica supplementare, come scoperto dalla fisica quantistica.

È difficile spiegare questo sentimento [la religione cosmica] a qualcuno che ne è completamente privo, specialmente se non esiste nessuna raffigurazione antropomorfica che possa corrispondere
Albert Einstein
Link 

Usciamo dagli schemi; usciamo dal loop attuale… saltiamo di livello.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 17 gennaio 2011

Un puzzle intuitivo.





“In realtà, quando Archimede racchiuse in una sfera i movimenti della luna, del sole e dei cinque pianeti, fece lo stesso che colui che nel Timeo edificò l'universo, il dio di Platone, e cioè che un' unica rivoluzione regolasse movimenti molto diversi per lentezza e velocità. E se questo non può avvenire nel nostro universo senza la divinità, neanche nella sfera Archimede avrebbe potuto imitare i medesimi movimenti senza un'intelligenza divina”.
Cicerone.
Da Wikipedia
 
Archimede è “quello” del “datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo”. In Internet ho “scoperto” queste due verità:
  • Se il baricentro del sistema si trova sotto il punto di appoggio possiamo ottenere una situazione di equilibrio stabile.
  • Ogni volta che l'oggetto viene appeso il suo baricentro si posiziona sotto il punto d'appoggio.
È dunque una questione di “dove si trova il punto di appoggio di un sistema rispetto al suo baricentro”.

Gli orientali localizzano nella pancia, nella regione ombelicale, il centro distributore dell'energia che chiamano hara.
Questo centro è nello stesso tempo un luogo, con una localizzazione specifica, ma anche un modo di essere, di sentire, che modifica radicalmente le nostre azioni


È sede di una forza non soltanto fisica ma anche spirituale.

Avere un "centro" forte permette di partire alla ricerca degli appoggi al suolo e, una volta trovati, di spingerli verso l'alto, nel mantenimento della verticalità che l'uomo possiede nella sua posizione tra terra e cielo. Esiste un equilibrio dinamico tra i due poli, (terrestre e celeste) se il giusto centro di gravità è presente le forze che tendono verso il cielo e quelle che affermano la terra realizzano un insieme armonico. Il prevalere di un polo o dell'altro ha come conseguenza il disorientamento dell'uomo rispetto al rapporto tra se stesso e il mondo.  Karlfried Von Durckheim - Hara. Il centro vitale dell'uomo secondo lo zen

Negli occidentali il centro di gravità viene spostato verso l'alto e questo porta ad un modo d'essere non corrispondente all'ordine naturale. La nostra cultura enfatizza l'importanza dell'intelletto e del sentimento, localizzati nella testa e nel cuore trascurando l'importanza del radicamento alla terra, alle origini esistenziali da cui deriva la vita umana, le cui radici possiamo trovare nella nostra pancia. Cercare di mantenere il proprio centro di gravità in hara testimonia il contatto con l'unità primordiale della vita. Ogni vera ascesa spirituale è preceduta da una discesa nel centro della Terra. Karlfried Von Durckheim - Hara. Il centro vitale dell'uomo secondo lo zen


Il centro del corpo umano prende il nome di centro di gravità o baricentro. È fisicamente un punto molto preciso nel quale si incontrano i 3 assi primari (intersezione di due piani del corpo) Si trova in genere fra la 4^ e la 5^ vertebra lombare, dietro l'ombelico

Questo punto è il passaggio obbligato dello sforzo dinamico. Attorno ad esso si organizza ogni movimento. Andrea Olsen - Anatomia esperienziale
Da L'importanza del centro di Lucia Azzarone

Che significa tutto questo discorso, che riporta alla mente un po’ il gioco di sponda del biliardo? Non lo so ancora. Il 2011 è per me iniziato con una grande sferzata di energia intuitiva. Sono come colpito da grandi masse di informazione che, come un collo di bottiglia, si fermano in un punto in attesa di “filtrare”.

Ho continue lingue di pensiero che formano “spunti” interessanti da sviluppare. Queste “idee” difficilmente sono accompagnate da immagini. Sono davvero dei pensieri cosmici che in qualche modo attiro. So che fanno parte di un puzzle più grande

So che li dovrò unire insieme attraverso la colla dell’intuito. E so che lo farò e che il puzzle si completerà: prima o poi.

Mi sento molto vicino all’afferrare un significato basilare per il continuo evolutivo attraverso la funzione di “balzo quantico”. Avete presente? Dopo avere accelerato ed essersi abituati a quella velocità, dopo un certo tempo ci si inizia ad avvicinare ad una nuova sensazione: quella che è possibile accelerare ancora!

Il fenomeno è ciclico e il cammino procede a strappi ma secondo una direzione, disegnando un trend.
Nella tendenza, visualizzata graficamente, esiste un baricentro

Sino a che il baricentro è sotto la linea di tendenza, o di appoggio - come se il trend fosse proprio una strada in salita da percorrere - saremo caratterizzati da un equilibrio stabile

Che significa? Che un balzo quantico rende molto più ripido il cammino, alzando il baricentro del nostro “sistema”, il che significa che, poi, dovremo non indietreggiare troppo, prima di compensare la spinta iniziale, pena il pericolo di muoversi su una strada in equilibrio instabile.

Quindi? Il detto “non fare il passo più lungo della gamba” è davvero molto saggio. 

Ad ogni “balzo quantico” corrisponde un periodo di "arretramento percepito" che mette in una situazione paradossale:

il passo in avanti è stato talmente potente da far compromettere la struttura d’insieme del sistema.

Attenzione allora ad ogni tipo di "eccesso". È facilmente comprensibile il perché il Mondo si sia "impantanato" dal 1915 in poi, subito dopo avere avuto il balzo quantico di inizio 1900, quando Einstein ed una miriade di altri uomini, impegnati nei campi più svariati, abbatterono le “colonne d’Ercole”, quasi rabbrividendo per quello che avevano scoperto.

In ambito spirituale si parla di cambio del periodo di reggenza di 300 anni tra Arcangeli, passando da Gabriele a Michele, che sarebbe avvenuto proprio verso fine 1800, subendo ancora, per circa 50 anni, l’onda lunga dell’effetto “militare” di Gabriele.

Pensiamo allora cosa potrebbe accadere alla società globale all’annuncio unificato dei Governi mondiali, dell’imminente arrivo di entità extraterrestri amichevoli sul globo, finalmente alla luce del Sole.

Possibile risultato immediato: un balzo quantico in ogni ambito.
Possibile effetto della compensazione: caos, confusione, lotte, ampia dualità
Possibile risultato finale: indefinibile senza quantificare la “forza d’urto” della qualità aliena diffusa in termini di aiuto e collaborazione sia volontaria che involontaria. Secondo la legge d’ottava, lo shock sarebbe tale da far riemergere l’umanità dal semitono bloccante e farle raggiungere la "nota successiva", a cui potrebbe susseguire un nuovo blocco.

A quel punto la situazione tenderebbe ad un equilibrio stabile o instabile in funzione del punto di baricentro globale. A “naso”, la direzione presa attualmente ha necessità di uno shock addizionale al fine di riprendere il cammino, ma con il freno pronto ad entrare in azione, perché più si sale in fretta e più si presta il fianco a ripide discese.

L’impressione è che la situazione totale sia simile alla preparazione di un colpo di archibugio: si sta pressando bene il contenuto della canna, l’entropia interna.  

Mi viene alla mente il mistico film di Luc Besson del 1999, “Jeanne d’Arc”, in cui solo alla fine la protagonista comprende, dalla “voce” in chiaroscuro dell'intelligenza divina interpretata da Dustin Hoffman, che ogni scelta intrapresa è stata frutto del proprio libero arbitrio mediante una interpretazione del proprio “sentire”

Dunque le “voci” nulla avevano imposto o comandato, ma solo solleticato, lasciando per sé il frutto e la responsabilità di ogni decisione. Godendo ed andando in alto per poi cadere nel baratro degli umani sentimenti ancora da levigare e ampiamente sotto il punto di baricentro.

Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Persino nell’intraprendere la via più perigliosa troviamo un significato evolutivo. Nella sofferenza forgiamo ciò che ancora ci manca.

La sua coerenza sino al rogo finale ha alzato persino il baricentro sociale. 

Nebuloni Davide / SacroProfanoSacro 2011

mercoledì 10 marzo 2010

Il cratere lunare con le "orecchie" firmato NASA.




Oggi, 10 marzo 2010, è una giornata di neve su Vigevano; probabilmente il colpo di coda dell’inverno prima di lasciare il testimone a sorella primavera. Vedremo i prossimi giorni come si snocciolerà il carrozzone del clima che, ormai, “non è più quello di una volta” proprio come le stagioni. E ci credo! Chissà cosa diamine possono fare i militari. 

La cosa incredibile è che persino il tempo meteorologico è passibile di “plagio”. 

Ci sono troppe ed evidenti “storie” di uomini della pioggia che hanno fatto piovere e reso fertili porzioni di territorio desertico, oppure il fantomatico programma “High-Frequency Active Aural Research Program" – HAARP, basato sulla fervida industriosità del dott. Eastlund che, per riflesso, ci riconduce probabilmente agli studi di Tesla. Sempre li andiamo a finire; sempre attorno ai soliti nomi dati in pasto al pubblico. Gente che non c’è più, fantasmi da perseguire con il pensiero, mentre una classe vivente di “scienziati” porta avanti senza indugi esperimenti al limite della realtà.

Il programma di “Ricerca Aurorale Attivo ad Alta frequenza” è operativo da tempo e costituisce un nuovo tipo di arma non convenzionale, silenzioso e “circospetto”. Noi “poveri” cittadini siamo completamente tagliati fuori dalla conoscenza di questo tipo di progetti “superiori”, al limite ci possiamo interessare di gossip o avere l’illusione di decidere i nostri rappresentanti al Parlamento.
Ieri ho inserito i link di due “film”, presenti su Youtube, inerenti il vero aspetto della Luna e le rivelazioni di Robert Dean, un militare in pensione dell’esercito statunitense, il quale molto apertamente “discute” di alieni, evidenziando quel filo "immaginario" tracciato dal lavoro di Sitchin, in merito alla nostra origine. C’è un terzo film, una video intervista, nella quale lo stesso uomo parla più apertamente di Anunnaki e Nibiru inseriti in un panorama generale “reale”.

Potete trovare questa intervista qua:

Devo sicuramente rettificare quanto scritto ieri (link) a proposito che la Luna potrebbe essere Nibiru stesso; alla luce di quanto dice Dean, nell’appena sopracitata intervista, sulla Luna esiste anche acqua, dislocata nei crateri ed in alcuni punti particolari del globo. Allora, in virtù di questa notizia, quei riflessi che sembrano specchiare dei veri e propri giganteschi corpi o strutture, possono essere provocati da superfici ghiacciate. Dean parla anche di un minimo di atmosfera in certe zone della Luna. Le mie impressioni scaturite dalla visione di alcuni spezzoni di video, sono relative a qualcosa di metallico, come se quella porzione di superficie fosse un manufatto. I riflessi biancastri ed azzurrognoli “sanno” tanto di artificioso

Basti pensare al fatto che esistono, a quanto pare, 1,8 milioni di immagini del progetto militare Clementine e nessuna di queste immagini è stata resa pubblica; perché? La domanda è retorica ovviamente! Però la cosa sulla quale riflettere è anche questa: su un numero così alto di fotografie, sarebbe stato possibile confezionare un collage pubblico “inoffensivo”, tale da rendere l’opinione pubblica un po’ più mansueta, meno sospettosa. Forse ci sarà qualcuna di queste foto in giro, non so, però credo al produttore di Moon Rising ed a ciò che dice, parallelamente, Dean. Se ne esistono ce ne sono una manciata, sicuramente le meno “pericolose”. Ora, ragioniamo su questo aspetto:
  • 1,8 milioni di foto della Luna in tutte le “pose”
  • rese pubbliche, una “manciata” (forse)
Questa cosa significa che la Luna è talmente piena di “attività”, che era difficile ottenere spunti fotografici “bianchi” o puliti. 

Allora, alla luce di queste supposizioni, cosa è successo qualche mese fa, quando gli USA hanno annunciato il bombardamento della superficie lunare? 
 
Hanno semplicemente voluto ribadire subliminalmente che sulla Luna non c’è “nulla”; solo grigio, freddi crateri, ombra.
Il video del bombardamento (link) è semplicemente ridicolo; non si vede niente prima, durante e dopo. Siamo nell’epoca dell’altissima risoluzione e ci danno immagini modello Commodore 64. Esistono moduli ultra avanzati in orbita attorno alla Terra, tipo Hubble, capace di vedere galassie a miliardi di anni luce e non abbiamo foto in alta risoluzione della Luna. E poi quell’ufficio della Nasa con in primo piano il “direttore di volo”? Bah. Di professionale c’è solo il cast utilizzato per girare il filmino. Ma forse neanche quello, infatti basta vedere proprio alla fine, quando un “tecnico” cerca il “cinque” del “collega” e questo lo ignora completamente quasi sentendosi “una macchietta”. E che dire del cratere con le orecchie? Con una immagine di "rana" sottostante!
 
Le immagini prima dell’esplosione diventano blu, forse all’infrarosso. E anche questa volta il dettaglio sfugge alla nostra vista; ma non il dettaglio dell’esplosione ma il dettaglio della superficie lunare.

Cosa ne è stato poi dell'effettto del bombardamento? Nessuno se lo chiede? 
 
Sappiamo che dallo spazio, i satelliti possono vedere un francobollo sulla Terra; perché non li usano per scandagliare la Luna? O meglio, perché non ci fanno vedere tali immagini? Potevano ricalibrare un satellite, o Hubble stesso, per permettere di vedere le operazioni di avvicinamento e bombardamento della Luna, ma niente di ciò è stato reso noto.
 
Dopo avere visto le immagini di un altro “film” presente in Youtube, relativo al 11 settembre 2001, nel quale si ipotizza che tutto ciò che è passato in televisione era solo una simulazione di computer grafica (con molte pecche, viste le varie e stravaganti colorazioni del cielo sereno ed azzurro di quella giornata) e che, in realtà, le torri furono abbattute da droni con missili o direttamente da missili Cruise, che alla vista normale ed a quella velocità sembrano dei Boing; ebbene dopo avere preso atto anche di questa possibilità, e tenendo conto che sono passati 9 anni e che dunque la tecnologia ha fatto ulteriori passi da gigante, e che le immagini simulate da mandare in onda della sonda che si avvicinava all’obiettivo sulla Luna erano infinitamente più semplici da “propinare”, posso concludere che il vero obiettivo era di fare vedere un “pezzo” di Luna libero da ogni base aliena o altra “cosa” ipotizzata da coloro che “non credono” alle immagini di “regime”. 

Questo meccanismo è subliminale, in quanto per le persone avvicendate nella Vita, quelle poche immagini ed il contesto generale trasmesso anche in termini di rilevanza mediatica a 360 gradi, sono sufficienti per fare 1 + 1 = 2, ossia “che la Luna è un pezzo di roccia e polveri morte senza nessuna altra rilevanza, sulla quale, forse, ora ci dicono che potrebbe esserci acqua”. Sia resa grazia alla Nasa, allora!

Ci stanno preparando al contatto massivo…

Per fare questo ci devono cablare a livello inconscio, rendendoci delle spugne capaci di digerire velocemente di tutto.
Ed ovviamente la parvenza che abbiamo è sempre la stessa ed è esattamente al contrario di quello che sta succedendo.

Ci stanno allenando a “sopportare” la verità che verrà svelata prossimamente; ossia che facciamo parte di una comunità galattica…

La Madre Terra è gravida dell’uomo nuovo pronto al balzo quantico verso la 5a dimensione… 
 

giovedì 29 ottobre 2009

Decidere di rinascere.



"In un tempo molto lontano le farfalle erano tutte grigie. Una mattina mentre volavano sopra un laghetto si specchiarono nell’acqua limpida. Si accorsero così che, mentre i fiori avevano mille colori, loro non ne potevano avere e per questo si sentivano brutte. Diventarono molto tristi, ma un giorno si riunirono in assemblea e decisero di chiedere aiuto alla fata dei fiori. Ricevettero questo consiglio: se s’immergevano nel polline che vi era dentro i fiori, all’istante potevano prendere i colori dei fiori. Allora tutte le farfalle si diressero verso i fiori per tuffarsi nel loro polline. Finalmente le loro ali divennero colorate e fu felicità per tutte. Ecco perché le farfalle sono così colorate."
Francesco Di Bella 3^ A - Istituto Comprensivo di Limbadi (VV)

Nel 1987 l’energia animica collettiva ( noi ) ha iniziato il movimento della “convergenza armonica”; ciò significa che le nostre parti divine unite ( famiglia umana ) hanno “deciso” di dar luogo sulla Terra ad una svolta “univoca” nel cammino dell’evoluzione. A livello di riflesso fisico, abbiamo avuto subito la manifestazione di un importantissimo avvenimento globale, così riassunto da Wikipedia:
“Gorbaciov. La sua politica di riforme avvierà numerosi processi di cambiamento che grazie alla Glasnost ("trasparenza"), alla Perestrojka ("ristrutturazione") e all'Uskorenie ("accelerazione" dello sviluppo economico), lanciati durante il ventisettesimo congresso del PCUS (nel mese di febbraio del 1986) porteranno alla fine della Guerra Fredda, arrestando la corsa agli armamenti tra USA e URSS e diminuendo grandemente il rischio di un conflitto nucleare.
L'11 ottobre 1986, infatti, Gorbaciov ed il presidente statunitense Ronald Reagan si incontrano a Reykjavík (in Islanda) per discutere la riduzione degli arsenali nucleari installati in Europa. Tutto ciò condurrà, nel 1987 alla firma del Trattato INF sulla eliminazione delle armi nucleari a raggio intermedio in Europa. L'anno successivo, Gorbaciov annuncia la fine della dottrina Brežnev, che permette alle nazioni del Blocco orientale di tornare alla democrazia. La fine del sistema "stati satelliti" avrebbe anche liberato l'URSS di una parte dei costi di mantenimento di strutture militari ormai non più sostenibili. Scherzosamente, denominerà questa sua nuova dottrina la "dottrina Sinatra", riferendosi alla famosa canzone "My Way".
Non è mio costume inoltrarmi nel corso della Storia ufficiale raccontata dall’Antisistema, tuttavia ciò che successe in occasione di quello storico incontro è poi divenuto un cardine assoluto che ha permesso di evitare l’Armageddon; un conflitto nucleare avrebbe riportato la Terra in uno stato vibrazionale drammatico e l’umanità intera alla chiusura di un ciclo, decretando un nuovo fallimento nel movimento di evoluzione e di ascensione. Per ottenere questo basilare risultato si sono dovuti incontrare due uomini di stato molto particolari: un attore e un magnifico “visionario”. Due anime affini, facilmente criticabili dai media. Due energie capaci di disinnescare il potenziale enorme e distruttivo dell’odio umano nascosto dietro le “pieghe” di un potere che necessita proprio di questa componente per sopravvivere. Due eroi coraggiosi. Non intendo andare oltre ed allargare il discorso perché troppe sono le invidie e le avversità che “scendono in campo” quando ci si addentra nella palude fittissima della politica ad ogni suo livello. Mi limiterò ad osservare e sottolineare questo vitale incrocio di energie di sblocco. Ciò che è successo dopo il 1987 lo sappiamo tutti; nuova linfa ha iniziato a percorrere le vie del mondo. Il nostro viaggio verso la singolarità dovrebbe portarci verso la seconda metà dell’attuale secolo, momento nel quale avverrà “l’inconfutabile scoperta scientifica dell’anima”; nei modelli di sviluppo tecnologico dell’umanità John von Neumann evidenziò, negli anni 50, due concetti importanti: accelerazione e singolarità.
“La prima idea è che il progresso umano è esponenziale (si espande moltiplicandosi ripetutamente per un numero costante). 
Il secondo concetto è che lo sviluppo esponenziale può, agli inizi, passare inosservato: comincia lentamente ed è quasi irrilevabile, ma oltre il gomito della curva diviene esplosivo e profondamente trasformativo. Il futuro sarà molto più sorprendente di quanto molti realizzino, perché solo una piccola minoranza ha completamente digerito le implicazioni del fatto che il tasso di cambiamento in se stia accelerando. I miei modelli indicano che stiamo raddoppiando il tasso di cambiamento di paradigma ogni decade. Al tasso del 2000, i successi del ventesimo secolo equivalgono a circa vent'anni di progresso. Ora otterremo altri vent'anni di avanzamenti in soli quattordici anni, entro il 2014, per poi ripetere il ciclo in solo sette anni. Per dirla in un altro modo, non avremo cent'anni di progresso tecnologico nel ventunesimo secolo, ma ne avremo nell'ordine di ventimila (ripeto, misurati al tasso odierno di progresso), cioè circa mille volte più di quanto sia stato realizzato nel ventesimo secolo.”

Stiamo accelerando ogni ritmo di evoluzione sulla Terra, ma nessuno sembra accorgersene perché l’Antisistema ci tiene impegnati a “guardare” altrove. E mentre la rotazione del globo rallenta, causando la conseguente diminuzione del campo magnetico, al quale sono “agganciate” le nostre strutture di paradigma vigente, si inizia a parlare di inversione dei poli magnetici e di 2012 in maniera distruttiva. Occorrerà fare attenzione a come il “ragno” continua a tessere la sua tela, perché egli vorrà sopravvivere ad ogni costo, come la natura di ogni entità vivente comanda. Come sempre è tutto demandato ai frammenti divini che liberamente hanno deciso di essere qua in questo momento di superba intensità del “viaggio”.
Ringrazio Gregg Braden, Wingmakers, Wikipedia per l’apprezzabile lavoro svolto nel metterci a disposizione simili preziosità.

mercoledì 28 ottobre 2009

Trend come destino.


“Una conversazione centrata sul sempre accelerante progresso della tecnologia e del cambiamento nei modi di vita degli esseri umani, che dà l'apparenza dell'avvicinarsi di qualche fondamentale singolarità della storia della razza oltre la quale, gli affanni degli esseri umani, come li conosciamo, non possono continuare.” (Stanislaw Ulam)

Viviamo in un sistema ad energia densa e di natura tridimensionale che risponde ad ogni nostro tipo di “credenza”; l’uomo, moderno Aladino, chiede e l’Universo, moderno genio della lampada, risponde ( i 3 desideri concessi rappresentano lo spazio 3D e costituiscono una metafora, una simbologia numerologica che esprime una verità insieme ad un allineamento, secondo la mentalità di tipo “limitato” indotta dall’attuale sistema di credenze; quello della scarsità di ogni tipo di risorsa, dell’insufficienza dei sistemi di sopravvivenza legati alla Natura, del senso del “finito” e dell’abbandono a se stessi… ). Trovo interessante il concetto di “singolarità”, secondo il quale esiste un punto/momento nel tempo in cui la storia dell’umanità deve cambiare radicalmente ( balzo quantico ) a causa di un evento innescato, anche indirettamente, dall’umanità stessa. Ad esempio in termini tecnologici la seguente frase è molto significativa:
“Quindi, la prima macchina ultraintelligente sarà l'ultima invenzione che l'uomo avrà la necessità di fare. ” I. J. Good
La macchina “seme” farà tutto il resto…
“La Singolarità è spesso vista come la fine della civilizzazione umana e la nascita di una nuova civiltà” da Wikipedia.
In termini astronomici esiste il concetto di singolarità gravitazionale, in grado di rendere senza senso i modelli della fisica conosciuta. Si ipotizza che il Big Bang sia “nato” proprio in questo modo. La scienza “misura” quello che può con quello che ha e secondo i modelli di pensiero in vigore. Procede a passo lento consolidando i progressi e analizzando criticamente gli errori del passato; i blocchi dovuti a questioni di business ed all’Antisistema” sono solo temporanei in quanto nodi karmici da affrontare e superare ( magari proprio grazie all’avvento di una singolarità o ad un cosiddetto balzo quantico o evolutivo di specie ). A tal proposito, nelle 3D, percepisco proprio 3 linee dominanti nel cammino dalla razza umana:
  • Business       linea che spinge coloro che hanno denaro a “fare” al fine di averne sempre di più
  • Antisistema   linea che spinge le energie di blocco, generate dall’uomo, a “fare” al fine di sopravvivere
  • Piano divino   linea che spinge la civiltà umana a “fare” al fine di evolvere
Tutto procede secondo il piano divino per il quale il concetto di bene e male sono Uno ( infatti la capacità di “comprendere” la differenza tra bene e male la si evolve solo sul piano fisico, vivendo e facendo esperienza, soffrendo e gioendo, trasmutando sulla propria pelle il dolore… ); il piano divino tesse la meta ma la direzione, il viaggio è solo ad opera dell’uomo e può passare anche attraverso il male più assoluto nelle modalità e nello stato presente del livello evolutivo espresso dalla globalità. Nulla è precluso. Tutto è permesso. In questa “piega” o possibilità infinita di “deviazione” si inserisce l’Antisistema come diretta conseguenza delle difficoltà incontrate dall’uomo nel proprio cammino. Tale energia nasce con lo scopo di forgiare il nuovo uomo, utilizzando ogni modalità possibile. Essa è in linea con il piano divino. Esiste perché i co creatori ( l'uomo ) necessitavano di uno “stimolo” per superare un “momento” difficile. Questa energia di sbarramento, una volta creata e manifestata sul piano fisico, inizia ad operare ingabbiando l’uomo e trattandolo come sa ben fare. Le guerre, la fame, la povertà, l’inquinamento, il sopruso, l’odio, etc. sono solo aspetti dell’unicità che racchiude il tutto, fanno parte del tutto, esistono come esistono i loro diretti complementari ( come esiste la materia e l’antimateria ). Abbiamo scelto la strada più ardua. Era nostra facoltà e l’abbiamo scelta. Nell’intelaiatura dell’Antisistema si manifesta il concetto di business e di denaro; questa energia si condensa manifestando in un simbolo costituito di “solida realtà”, la banconota, le intenzioni delle energie di blocco. L’uomo cade di fronte al concetto di ricchezza contenuto in una simile visione direttamente “usufruibile” e si perde attorcigliandosi come una serpe all’albero della vita. Quello che occorre comprendere è riassunto nel detto “il fine giustifica i mezzi”, infatti con coscienza aperta e consapevolezza infinita è così che opera il piano divino. Seguendo questa linea ogni “cosa” si ribalta e, solo mutando la propria prospettiva, si inizia ad intravedere il senso del gioco della vita.
Pensiamo a cosa potrebbe significare il contatto di massa con un’altra civiltà stellare. Questa singolarità cambierebbe istantaneamente la “direzione” del moto umano verso la direzione impressa dal piano divino; a quel punto gli altri due sistemi diverrebbe alla stregua di optional e sarebbero presto abbandonati. In questo senso mi viene naturale questa riflessione:
“In borsa esiste il concetto di trend. Il trend o tendenza superiore domina su quelle inferiori. Se io, nella libertà concessami dal libero arbitrio, vado contro trend, subirò ingenti perdite. Se il trend in quel momento “riposa” a me andrà bene per un certo periodo di tempo; sino a quando il trend principale non riprenderà la corsa. In quel lasso di tempo “fortunato” io posso illudermi di essere nella direzione giusta, in realtà sto per vivere una notte buia dell’anima. E sarò sempre in tempo a comprendere, sino a quando avrò denaro/energia, per seguire il trend. Dunque trend come destino. Mi sembra di comprendere che il libero arbitrio finisca e trovi il suo limite proprio nell’esistenza del piano divino, nel senso che “oltre” non si può andare! “O la capisci o la capisci”. Oppure no?
L'immagine è di Arkaura, una amica con la quale condividere il proprio "fuoco".

lunedì 5 ottobre 2009

Nel regno delle illusioni.



L’articolo di ieri sera, incentrato sul nuovo approccio per fare bene in Borsa, ha catalizzato l’attenzione di parecchie persone ma nessun commento sul blog. Oggi ho postato l’idea sul forum di Finanzaonline con buon successo e, come ho scritto, ho “ gettato un sasso nello specchio d’acqua che corre il rischio di impaludamento “. In questi forum specializzati in tematiche legate ad investimento & Co., ho potuto notare come l’atmosfera sia sempre grandemente incentrata sullo studio delle tematiche speculative a 360 gradi. Ovvio, qualcuno sosterrà. Esatto. Ovvio. Però mi piacerebbe anche leggere qualche voce fuori dal coro che faccia notare come il Banco abbia la stessa voce dell’Antisistema. Il Banco rappresenta un’altra forma di controllo massivo delle emozioni umane, della “pila” umana. Un grafico di Borsa fotografa le allucinazioni collettive che nella giornata, il popolo dei trader ha respirato. Basta vedere cosa è successo, magari alla sera… farlo scorrere per intero; magari sulla scala temporale dei tre minuti. Vedremmo delle cose pazzesche e senza senso tipo, 8 punti su seguiti da 9 punti giù e poi 10 punti su… tutto nel giro di trenta minuti. “ Ma cosa sarà mai successo in quella mezzora? “ – verrebbe da chiedersi. Niente! Si tratta solo dell’apertura dei mercati USA. È la partenza del carrozzone di borsa d’oltreoceano che pilota tutto il mondo. Una gigantesca illusione fatta di speculazione allo stato puro e  trading in alta velocità… Miliardi che si spostano come api sui fiori. Ma che senso ha tutto questo? Se calcoliamo che quasi tutti perdono, significa che la macchina divora e spoglia gli individui, ai comandi del Banco ma, non solo; in realtà la macchina divora anche l’anima della gente, il suo presente ed il suo futuro e mina alle radici l’equilibrio psico fisico spirituale. Ci conoscono molto bene. Sanno come siamo fatti. E sono entrati persino nelle nostre cellule e nella nostra genetica. Cosa ci rimane allora? Non rimane che svegliarsi… accettare il timbro educativo del “gioco della vita”. Come sapere che gli attori che girano i film non muoiono davvero. È tutto finto… ed il film è girato con uno scopo ben preciso ( non solo fare soldi ), trasmettere una idea, coinvolgere, sensibilizzare, affermare… Vedetevi Happy feet per comprendere quello che intendo… come è possibile pensare che alla base di questo film ci sia solo una logica del denaro? Godiamoci il “viaggio” signore e signori… perché la “meta” non è in dubbio.

lunedì 28 settembre 2009

Post lungo che vi mette a nudo.


Questo scritto l'ho trovato su internet; fa parte del volume 1 del nuovo paradigma ( Volume 1 - Guida pratica per il nuovo paradigma.pdf ) ed è molto significativo. Esprime molto bene, secondo me, il concetto di specchio/riflesso, si mantiene in gran equilibrio ed ha la capacità di rompere gli schemi usuali, i luoghi comuni, dipendente/datore di lavoro. Richiama alle proprie responsabilità. Bacchetta la svogliatezza che corrode vite intere...

UN MESSAGGIO A GARCIA

Fu scritto una sera dopo cena, in un’ora. Era il 22 febbraio 1899, anniversario della morte di Giorgio Washington, e noi stavamo per andare in macchina con il numero di marzo della nostra rivista “il Filisteo”.La ‘predica’ mi sgorgò calda dal cuore, scritta dopo un giorno faticoso nel quale avevo cercato di persuadere alcuni renitenti paesani a uscire dal loro stato di comatoso letargo e a diventare attivi.L’ispirazione diretta mi venne da una discussione che facemmo all’ora del tè, quando mio figlio Bert sostenne che il vero eroe della guerra di Cuba era Rowan.Rowan era andato a fare tutto solo ciò che occorreva: a portare il messaggio a Garcia. Sì, il ragazzo ha ragione, l’eroe è l’uomo che fa tranquillamente il suo dovere, che porta il messaggio a Garcia.Mi alzai da tavola e scrissi “Un messaggio a Garcia”. L’edizione uscì, e presto arrivarono richieste di copie straordinarie. Un giorno arrivo’ un telegramma di George H. Daniels, delle Ferrovie centrali di New York, così concepito: “fateci preventivo centomila copie articolo Rowan sotto forma opuscolo e specificare data di consegna”.Risposi indicando il prezzo e dissi che per preparare l’opuscolo, con il nostro piccolo impianto, occorrevano due anni. Fini’ che autorizzai il Signor Daniels a ristampare l’articolo per conto suo.Lo pubblico’ in forma di opuscolo, in più tirature di mezzo milione di copie. Al tempo in cui Daniels distribuiva il Messaggio a Garcia, il principe Hilakoff, direttore delle Ferrovie russe, era ospite delle Ferrovie Centrali di New York. Il principe vide l’opuscolo e lo esaminò con interesse, forse più perché ne vedeva distribuire tante copie, che per altra ragione. Comunque, tornato in patria, lo fece distribuire, una copia ad ogni impiegato delle ferrovie. Dalla Russia il libretto passò in Germania, Francia, Spagna, Turchia, Indostan e Cina. Durante la guerra russo-giapponese, ogni soldato russo che andava al fronte riceveva una copia del Messaggio a Garcia. I giapponesi, trovando i libretti in possesso dei prigionieri russi, ne conclusero che doveva essere un buon testo e lo tradussero in giapponese. Per ordine del Mikado, l’opuscolo fu distribuito a tutti i dipendenti dello stato, sia militari che civili. Di “un messaggio a Garcia” sono state stampate oltre quaranta milioni di copie.

                                                                                               E.H.                                                                                    

L’INIZIATIVA

Il mondo aggiudica i suoi premi, sia in denaro che in onori, solo a chi possiede una grande qualità: lo spirito di iniziativa.
Che cos’è lo spirito d’iniziativa? Semplice: è fare la cosa opportuna senza che nessuno glielo dica.Dopo quelli che fanno la cosa senza che nessuno glielo dica, vengono quelli a cui basta dire qual è la cosa da farsi, perché subito la facciano. Cioè, portano il Messaggio a Garcia: quelli che sanno portare un messaggio ricevono grandi onori, ma la paga non è sempre adeguata. Vengono poi quelli che prima di muoversi se lo fanno dire due volte: essi non ricevono onori ed intascano una piccola paga.Vengono poi ancora quelli che fanno la cosa opportuna solo quando il bisogno li spinge avanti a calci, e questi ricevono indifferenza anziché onori e un’elemosina per paga. Essi passano la maggior parte del tempo a scaldare il banco, lamentandosi della loro sfortuna.Infine,ad un gradino ancora più basso, c’è il tipo che non vuole fare la cosa opportuna neppure quando qualcuno va da lui a spiegargli come si fa e gli sta vicino per accertarsi che la faccia: costui è sempre disoccupato e riceve il disprezzo che si merita, a meno che  non sia figlio di papà, nel qual caso il destino aspetta pazientemente all’angolo con un randello felpato.
A quale categoria appartieni

                                                                                          E.H.     
                                                                                                                                                       
IL MESSAGGIO A GARCIA

In tutta questa faccenda di Cuba c’è un uomo che spicca sull’orizzonte della mia memoria come Marte al perielio. Quando scoppiò la guerra fra la Spagna e gli Stati Uniti, diventò necessario comunicare rapidamente col capo degli insorti. Garcia si trovava all’interno dell’isola, sui monti, chissà dove. Nessuna lettera spedita per posta, nessun telegramma avrebbe potuto raggiungerlo.Il presidente degli Stati Uniti doveva assicurarsi la sua collaborazione, d’urgenza. Che fare? Qualcuno disse al presidente: “C’è un tale, di nome Rowan, che si offre di andare a cercare  Garcia e di fare tutto il possibile per trovarlo”.Rowan fu mandato a chiamare e gli fu affidata una lettera  da consegnare a Garcia. Come “quel tale di nome Rowan” abbia preso la lettera, l’abbia chiusa in una borsa di tela cerata se la sia legata a tracolla sul cuore; come quattro giorni dopo sia arrivato in barca al largo della costa cubana, vi sia approdato di notte, sia scomparso nella giungla, e tre settimane dopo sia ricomparso dal lato opposto dell’isola. Dopo aver attraversato a piedi un paese nemico e consegnata la lettera a Garcia, sono cose che non occorre qui raccontare per filo e per segno.Il punto che voglio mettere a fuoco è questo: McKinley diede a Rowan una  lettera da consegnare a Garcia; Rowan prese la lettera e non domando’: “dov’è questo Garcia?”.Per Giove! Ecco un uomo La cui figura dovrebbe essere collocata in ogni scuola del paese.Il Generale Garcia è morto ma vi sono altri Garcia.Tutti quelli che hanno cercato di portare a termine un’impresa per cui occorreva molta mano d’opera, tutti senza eccezione sono rimasti prima o poi sbalorditi dall’insensibilità dell’uomo medio, dalla sua capacità o dalla sua riluttanza a concentrarsi su una cosa e a farla.Aiuto distratto, sciocca disattenzione, disordinata indifferenza e lavoro svogliato sembrano la norma; e nessuno riesce nell’impresa, a meno che con le buone o con le cattive, a furia di minacce o di mance non costringa altri uomini ad aiutarlo; o a meno che Dio nella sua bontà non compia un miracolo, e gli mandi un Angelo di Luce perché lo assista.
Tu stesso, lettore, puoi fare la prova: ti trovi nel tuo ufficio e hai a disposizione sei collaboratori. Chiamane uno e digli: “Per piacere, guarda sull’enciclopedia e fammi un breve riassunto della vita del Correggio”. Che cosa risponderà l’impiegato? Dirà tranquillamente: “Sissignore” e farà ciò che gli si richiede? Puoi scommettere qualsiasi cosa che non sarà così. Ti guarderà con occhi da pesce e farà una o più delle seguenti domande. “Chi era? Quale enciclopedia? Dov’è l’enciclopedia? Sono forse pagato per questo? Che nome ha detto? Bismark? Non potrebbe occuparsene il Carletto? E’ morto? E’ una cosa urgente? Non vuole che le porti il libro così potrà cercare lei stesso ciò che le occorre? A che cosa deve servire un riassunto della vita di quel tizio?”. E scommetto dieci contro uno che dopo che tu avrai risposto alle sue domande e spiegato come si fa a trovare le informazioni richieste e perché ti occorrono, se ne andrà e chiederà a uno dei suoi compagni di aiutarlo a trovare Garcia.
Naturalmente posso perdere la scommessa., ma secondo la legge delle probabilità dovrei vincerla. Ora, se sei saggio, non ti darai la pena di spiegare al tuo “aiutante” che Correggio si trova sotto la lettera C e non sotto la K, ma sorriderai con dolcezza e dirai: “non importa”, e andrai a cercarti tu stesso ciò che volevi sapere.Questa incapacità di una azione indipendente, questa debolezza di volontà, questa riluttanza ad accettare di buon cuore l’incarico e ad eseguirlo, queste sono le cose che rimandano ad un lontano futuro l’attuazione di un mondo migliore.
Mettete un’inserzione perché vi occorre uno stenografo fra quelli che si presenteranno per avere l’impiego, nove su dieci non conoscono l’ortografia né la punteggiatura, e non credono necessario saperle. Come potrebbero scrivere una lettera a Garcia?
“Vedete quel contabile?” mi chiese il capo personale di una grossa officina. “Si. E va bene?”, “E’ bravo a far di conto, ma se lo mandassi in città per una commissione, può darsi che esegua l’incarico, ma può anche darsi che si fermi a tre o quattro osterie lungo la strada, o che quando arrivi a destinazione, non si ricordi più che cosa l’ho mandato a fare”.Ci si può forse fidare che un tipo simile porti il messaggio a Garcia? Recentemente abbiamo sentito esprimere a più riprese sentimenti di smaccata compassione per le “vittime dello sfruttamento industriale, che si guadagnano il pane con il sudore” e per i “senzatetto in cerca di un lavoro onesto”, frasi spesso accompagnate da dure parole contro i dirigenti.Non si parla mai dell’imprenditore che invecchia prima del tempo nel vano tentativo di indurre molti indolenti a compiere un lavoro intelligente: ne della sua lunga, paziente ricerca di “aiutanti” capaci. In ogni negozio, in ogni officina c’è un costante processo di selezione ed eliminazione.
L’imprenditore deve continuamente sostituire quelli che si sono dimostrati incapaci di promuovere gli interessi della ditta, e assumerne altri. Anche in tempo di prosperità, questa selezione continua: soltanto, nei momenti di crisi, quando il lavoro scarseggia, essa è più accurata; ma il licenziamento tocca sempre agli incompetenti e agli indegni.Interesse della ditta induce a tenere i migliori, quelli che sono in grado di portare un messaggio a Garcia. Conosco un uomo di intelligenza brillante, che però non solo non è capace di occupare una posizione direttiva, ma non rende niente neppure se lavora alle dipendenze di un altro, perché nutre sempre l’assurdo sospetto che il suo principale lo opprima o voglia opprimerlo.Non sa dare ordini e non vuole riceverli. Se gli si affidasse un messaggio da portare a Garcia, probabilmente risponderebbe: ”portatelo voi!”. Naturalmente mi rendo conto che un uomo afflitto da tale deformazione morale non è meno degno di pietà di uno storpio; ma nel compiangere gli infelici, versiamo qualche lacrima anche per gli uomini che lottano per portare a termine qualche grande impresa, le cui ore di lavoro non sono limitate dal fischio della sirena, nel continuo sforzo di tenere in linea gli indifferenti, i negligenti, gli imbecilli. Ho esagerato le tinte del quadro!Può darsi. Ma mentre oggi è di moda assumere atteggiamenti di comprensione, voglio dire una parola di simpatia per l’uomo che riesce a farsi strada; per l’uomo che ha diretto gli sforzi di altri lottando contro grandi difficoltà.Ho mangiato alle mense popolari e lavorato alla giornata, e sono anche stato datore di lavoro, perciò so che c’è qualcosa da dire in pro sia di una parte che dell’altra. Non tutti gli imprenditori sono rapaci o tirannici, come non tutti i poveretti sono virtuosi.La mia cordiale simpatia va all’uomo al quale quando gli si da una lettera per Garcia, la prende senza replicare, senza fare domande idiote e senza la segreta intenzione di buttarla nel primo tombino o di fare qualsiasi altra cosa invece di consegnarla; quest’uomo non viene mai sospeso dal lavoro, ne deve scioperare per chiedere un aumento di paga.La civiltà è una lunga, ansiosa ricerca di individui come questo. Qualsiasi cosa egli chieda gli sarà concessa. E’ desiderato in ogni città, borgo, o villaggio, in ogni ufficio, negozio, magazzino e fabbrica. Il mondo intero lo chiama a gran voce: perché dappertutto c’è un gran bisogno di lui, dell’uomo che può “portare un messaggio a Garcia”.

PROTAGONISTI:

Col. Andrews S. ROWAN (1857-1943) nato in Virginia, studiò all’Accademia militare di West Point e, uscitone nel 1881, eseguì incarichi militari di secondaria importanza nell’America Centrale, presso l’ufficio informazioni dell’esercito. Aveva ancora il grado di tenente all’età di 41 anni, quando compì l’impresa che lo rese famoso, e per la quale circa venti anni dopo venne decorato con la croce al merito. In seguito prestò servizio nella guerra delle Filippine, dove ebbe una citazione per comportamento coraggioso; prestò servizio a Fort Riley (Kansas), a West Point, nel Kentuchy e ad America Lake (Washington). Ritiratosi dall’esercito, passò il resto della vita a San Francisco.


Iniguez, Calixto GARCIA. Patriota cubano (1839-1898) combattè contro gli Spagnoli durante la guerra del 1868-78 Fu fatto prigioniero, inviato in Spagna e liberato dopo la pace del 1878. Da New York preparò il nuovo movimento per l’indipendenza e nel 1880 sbarcò a Cuba con una piccola spedizione; fu di nuovo arrestato ed inviato a Madrid, dove visse fino al 1895. Nel 1896 riuscì a sbarcare a Cuba con pochi uomini, e combattè contro gli Spagnoli fino al 1898. Morì a Washington, dove era in missione, dopo la fine della guerra.



“Messaggero di Garcia”…dopo 150 anni a ricordo di uno stupendo gesto, l’umile servitore : “zio Mike” .