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mercoledì 17 ottobre 2012

Fu un deserto...




A che serve approfondire una notizia, un discorso, qualsiasi ambito? Non è forse più importante prendere atto che ‘esista’ quella notizia, quel discorso, quel certo ambito? Non è forse più importante, attraverso ciò che è giunto sino a noi, essere consapevoli del messaggio, proprio perché chiaro, essendo non approfondito?

Sono i termini che usiamo e le convenzioni a cui ci riferiamo, che legano ed incollano la capacità di divenire effettivamente individui ‘che sono andati avanti’

Esempio. Leggiamo questa citazione: 

nel linguaggio Gurdjieffiano quando si parla dell’uomo, dobbiamo sempre specificare a che tipo di uomo stiamo riferendoci. Il sistema della Quarta Via classifica gli uomini in sette categorie differenti che corrispondono al livello evolutivo raggiunto…
Link 
 
Basta leggere questa lucida espressione per sentire maturare in sé qualcosa di diverso/nuovo. A che serve approfondire? Approfondire, significherebbe confondersi le idee che, adesso, sono chiare anche se alimentate da pochi dati

SPS cerca sempre di provocare stati d’animo ‘imbarazzanti’ nel Lettore…

L’evoluzione, passando dall’espansione e radicamento della consapevolezza, è un processo magnetico e di polarizzazione del proprio involucro/contenitore/essenza.

Quello che serve, lo attiriamo sempre, comunque ed ovunque, visto che il concetto di ‘casa’ è tipico delle 3d. In realtà, ‘casa è ovunque si è’.

Tempo al Tempo.

Quando si sente di dover approfondire un aspetto, è perché si è pronti per sostenere la gravità delle informazioni ivi orbitanti. Se fatto troppo presto, il rischio è quello del saturarsi, ossia di cadere nei semitoni mancanti della scala d’ottava, proprio come quando ci si anima per un’idea, che sembra davvero meravigliosa e poi, dopo 5 minuti, si passa a cestinarla senza esitazione.

Approfondire sempre e comunque, appartiene al sottile gioco Antisistemico d’intrattenimento in lui, in qualità di cibo per la sua tentacolare presenza, radicata nelle 3d attraverso il genere umano

Ciò, equivale, dal punto di vista di SPS, ad accorciare la lunghezza degli articoli quotidiani, con il proposito di continuare a fornire nuova prospettiva ma con minore impeto, conscio e fiducioso nella qualità dell’energia evocata e dell’auto lavoro, che ogni individualità è perfettamente in grado di svolgere, nel pieno rispetto delle proprie tempistiche.

Il raccolto non matura tutto insieme.

Per oggi, invito a riflettere sulla tonalità, sulle sfumature, che derivano dall’utilizzo dei termini convenzionali e abitudinari passati dalle infrastrutture di amministrazione e controllo della Massa:

per capire a quale pace alludano basta partire dai Romani, che portavano la pace nei territori conquistati, e il significato della loro pace è ben descritto da Tacito

‘Ubi desertum faciunt, pacem appellant’ (Dove fanno il deserto, lo chiamano pace)…
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Ok? Penso sia chiaro il proposito odierno, ripetuto ad eco nel Tempo da SPS.

Apriamo gli occhi.

Si dice che Osho sia stato assassinato, 'sottilmente', da rami operativi di organi governativi Americani:

Bush padre, come il figlio, e come Reagan (presidente al tempo dell’arresto di Osho) non sono cristiani nel senso ‘cristiano’ del termine. Il cristiano vero, in teoria, dovrebbe essere tollerante e amorevole verso tutti, e non dovrebbe per nessun motivo uccidere. Loro sono cristiani nel senso ‘rosacrociano’; fanno parte cioè di quel ramo dei Rosacroce deviato, l’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro, che parlano di Dio e di Cristo intendendo questi termini in senso esattamente opposto al senso cristiano

Non a caso in nome di Dio scatenano guerre uccidendo milioni di persone, e Bush spesso ha ripetuto infatti che ‘Dio è con lui’. Perché il Dio in nome del quale scatenano la guerra è il loro Dio, Horus, non il Dio dei Cristiani.

Bush quindi non è un cristiano, e, anzi, da un certo punto di vista Osho è più cristiano di molti ‘cattolici’, in quanto seguiva alla lettera i principi di amore e tolleranza che sono scritti nei 4 vangeli.

Anzi, dal punto di vista dei Rosacroce, il movimento di Osho contribuisce col suo sincretismo ad abbattere la forza dell’ideologia cattolica, e quindi in questo senso è funzionale agli interessi della religione di Bush.

Il problema quindi non può essere religioso.

Leggendo gli scritti di Osho mi sono convinto che la ragione dell’omicidio è di tipo spirituale. Infatti, la comprensione e l’interiorizzazione dei principi su cui si basa la filosofia di Osho è idonea a scardinare proprio quei capisaldi su cui la massoneria rosacrociana basa la sua forza

ovvero il concetto della morte e il concetto del denaro.

Osho con i suoi scritti incita a non temere la morte ed a viverla come uno stato di passaggio, in cui addirittura si vivrà meglio che nel corpo fisico… Osho faceva paura perché il sistema massonico in cui viviamo si basa su due fondamenti:
  1. la paura della morte.
  2. la paura della perdita economica.

Senza queste paure il sistema massonico, che vive di minacce dirette o indirette (se ti opponi perderai il lavoro; perderai la vita; perderai l’onore perché ti infangheremo) non potrebbe resistere.

Senza la paura della morte (tua e dei tuoi cari) svanisce anche il ricatto familiare, che si riassume nella frase: 

non ti opporre al sistema se tieni alla tua famiglia…

Anche dal punto di vista religioso, Osho poteva far paura, ma per un altro motivo. Egli non ha fondato una sua religione, né si ispirava ad una religione particolare. Nei suoi libri e nei suoi discorsi utilizzava il Vangelo quando parlava a persone cattoliche, i Sutra buddisti quando parlava a buddisti, i Veda indiani quando parlava a induisti, e attingeva da fonti ebraiche, sufi, e chassidiche… Si possono leggere i suoi scritti, quindi, pur restando buddisti, cristiani, o ebrei.

Ma dava una lettura dei testi sacri più moderna e al passo coi tempi, il che poteva far paura a coloro che ancora ragionano con schemi che risalgono a migliaia di anni fa, e che usano la religione come uno strumento per tenere sotto controllo le menti degli adepti.

Osho, in altre parole, fu ucciso per lo stesso motivo per cui furono uccisi altri leader spirituali famosi, come Gandhi e Martin Luther King. Più in generale, fu ucciso per la stessa ragione per cui vengono uccisi tutti quelli che si ribellano al sistema denunciandolo fin nelle fondamenta, dai cantanti, agli scrittori, ai registi, ai magistrati, ai giornalisti.

La diffusione delle idee di Osho poteva contribuire a scardinare il sistema.
Osho
Mai nato
Mai morto
Ha solo visitato questo Pianeta Terra
11.12.1931
19.01.1990
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Se si sta bene in una società regolata, come quella soprattutto occidentale, è perché si è ancora come frutti acerbi sui rami dell’albero della Vita. Accelerare i Tempi sarebbe persino deleterio per tutti.

Per cui va bene così. È senz’altro utile ed opportuno. È la luce solare che permette la maturazione dei frutti. La luce regola e scandisce le tappe del cammino. Tutto quello che si sviluppa nel frattempo ha funzione consolidante.

Basta leggere queste notizie per capire l’apparente paradosso attuale, caratterizzato da Banche che continuano a fare utili nella buona e nella cattiva sorte e che, quando lo annunciano al Mondo, il Mondo (economico) ne gioisce perché non tutto è perduto (dal proprio punto di vista):

Goldman Sachs, utile III trimestre a 1,5 mld dollari, sopra attese.
Goldman Sachs ha battuto facilmente le stime degli analisti sugli utili e le entrate nel terzo trimestre. Il colosso bancario ha registrato un utile per gli azionisti ordinari di 1,5 miliardi di dollari, girando in positivo dopo il rosso dello scorso anno, quando i conti erano stati condizionati dalla fuga degli investitori dai mercati dopo il declassamento del rating degli Stati Uniti. Goldman ha guadagnato per azione 2,85 dollari, a fronte della previsione di 2,19 dollari degli analisti. I ricavi sono più che raddoppiati a 8,4 miliardi di dollari dai 3,6 miliardi del terzo trimestre dello scorso anno. Le attese dei mercati erano per 7,2 miliardi di entrate.

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Citigroup, utile sopra stime ma pesa maxi-svalutazione da 4,7 mld dlr.
Citigroup ha comunicato di aver battuto le previsioni degli analisti sull'utile nel terzo trimestre, nonostante una pesante svalutazione. Il colosso bancario statunitense ha chiuso il periodo luglio-settembre con un profitto di 3,3 miliardi di dollari, se si esclude il peso di elementi una tantum, come le forti perdite nell'attività di brokeraggio e altri oneri straordinari. L'utile per azione si è attestato a 1,06 dollari, meglio delle stime di 96 centesimi per azione. Le previsioni degli analisti escludono generalmente gli eventi non ricorrenti. I ricavi si sono attestati a 19,4 miliardi di dollari e superano le previsioni di 18 miliardi. Considerando gli oneri straordinari, Citigroup ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 468 milioni di dollari ed entrate per 14 miliardi. Il calo dei profitti è legato a una maxi-svalutazione da 4,7 miliardi di dollari di una società di brokeraggio in joint venture con Morgan Stanley.

Link

JPMorgan, utile III trimestre record a 5,7 mld dollari (+34%).
JPMorgan Chase ha registrato un utile record di 5,7 miliardi di dollari nel trimestre luglio-settembre, in crescita del 34% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il profitto per azione è stato pari a 1,4 dollari e ha superato di gran lunga gli 1,21 dollari attesi dagli analisti. Il fatturato è cresciuto del 6% a 25,1 miliardi di dollari, contro le stime che indicavano quota 24,4 miliardi. A spingere gli utili sono stati i minori accantonamenti per crediti inesigibili, ovvero 1,8 miliardi di dollari a fronte di 2,4 miliardi di un anno fa.

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Non serve nessuna rivoluzione. Queste entità globali troveranno da sole il modo di terminarsi oppure di trasformarsi. ‘Da sole’, significa in conseguenza, anche, della nostra presenza incoraggiante, dando luogo ad un gioco di riflessi virtuosi, permettendo che la ‘stagione’ cambi.

Queste infrastrutture saranno utili per il Mondo che diverrà. 

Esse lo collegano, di fatto, unificandolo simbolicamente e praticamente. Esse dimostrano che con un semplice cambio di guida si potrebbe ‘rendere fertile anche il deserto lasciato dai Romani’.

Dipende anche da noi.
 16102012 S 0 + 290 Santa Margherita Maria Alacoque (Il buio attorno a lei) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 2 ottobre 2012

Quel nonsense apparente.




Ci troviamo a vivere in una dimensione densa e apparente, caratterizzata da una inversione di tutto quello che potrebbe apparire sensato, ossia viviamo nel pieno ‘non sense’.

Il Ciciarampa.
Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi
ghiarivan foracchiando nel pedano:
stavan tutti mifri i vilosnuoppi
mentre squoltian i momi radi invano...

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Ma in quanto ‘apparente’, la dimensione riserva la sorpresa della sua decodifica. Analizzando le proprietà di un ‘luogo’, è tra le stesse sue caratteristiche che si cela la chiave interpretativa del luogo stesso

Se, ad esempio, non si capisce il senso di una ‘cosa’, la si può meglio inquadrare alla luce delle proprietà del luogo, che accoglie quella ‘cosa’. La ‘cosa’ è parte del luogo, così come un corpo umano è fatto con quello che è disponibile in Terra, che poi non è altro che quello che esiste nelle Stelle e, in definitiva, nell’Universo. La materia di base è unita insieme a livello intimo

Dunque, per tornare al nostro esempio, abbiamo un luogo caratterizzato da una Natura apparente. E chi lo dice che è apparente? Beh… basta osservare un essere umano a caso, diciamo che ognuno di noi osservi se stesso e si prenda come campione: che cosa si evince? Certamente che la nostra immagine riflessa per gli altri e dagli altri, non è che un’apparenza di quello che sentiamo/sappiamo essere

L'abito fa il Monaco...

Mediamente, non appariamo per quello che siamo autenticamente, dunque, questa dimensione è apparente, visto il gran sfoggio di Ego e di alta presunzione che il genere umano si auto conferisce, inserendo se stesso al centro di ogni dinamica dimensionale. La Natura sembra, da questo punto di vista, essere la terminazione dell’essere umano. Sembra essere lì per uno scopo specifico inerente alla presenza dell’essere umano. No? Non mi sembra di scrivere una eresia. È sempre stato così, da quando l’umanità ha iniziato a sviluppare doti di raziocinio, passando dalla paura esemplare per un fulmine nel cielo, al suo studio e collocazione nel campo dell’intelligenza a compartimenti stagni.

Allora. Questa dimensione è apparente, visto che il comportamento umano è apparente, non essendo sufficiente per inquadrarlo a pieno, viste le gravi differenze che emergono tra l’essere e l’avere, tra l’atteggiarsi ed il dimostrarsi.

Essendo apparente, il tutto… allora il ‘non sense’ di molte situazioni, deve essere inquadrato come un qualcosa di rovesciato nella sua apparizione pubblica, ossia deve essere charito una volta per tutte, che ogni situazione cela un valore nascosto e pressoché ribaltato. Questo valore è in codice e richiede una sua traduzione al fine di essere ben utilizzato, perché questo valore ha un senso ben preciso ed è certamente riferito anche alla presenza umana sulla Terra.

Senza disperdersi nel loop, diciamo che l’umanità e contenuta in/da quello che la doveva contenere, che si sapeva doveva contenerla. Perché? Per imparare a conoscersi

Lo si evince frattalmente dalla proprietà risaputa di un luogo. È come recarsi alle terme perché c’è l’acqua curativa o andare nella savana per vedere un certo tipo di ecosistema. Lo si sa che un certo luogo è caratteristico. Non solo lo si sa, addirittura lo si è scelto, proprio come per andare a fare una vacanza, un viaggio studio, una full immersion per imparare una lingua straniera, etc.

Evidenziamo, dunque, la natura del luogo che ci accoglie, come la tavolozza del pittore, in attesa di essere personalizzata attraverso l’esperienza dell’accolto. Una precisa funzione auto educativa:
  • apparente
  • sensata
  • codificata.
Se visualizziamo certe opere d’arte apparenti, legate alla prospettiva di chi osserva, come ad esempio le opera di Victor Molev (ringrazio Patrizia per la segnalazione), possiamo tranquillamente emanare stupore per la innata capacità di un uomo di decodificare, con tanta grazia e ‘semplicità’, quel lavoro profondo che ognuno di noi dovrebbe fare per comprendere meglio quello che attornia con viva presenza. Vediamo quello che intendo esprimere.


La visione dipende dalla prospettiva, cioè dalla nostra posizione, ossia da noi stessi.

La visione è composta e multidimensionale. Un lavoro di squadra, una sinfonia scambiata per soliloquio. Tutto concorre alla funzione. Tutto è in essere al fine di… avere uno scopo:

Grazie. Ma, come lei ben sa, le apparenze possono ingannare... il che riporta la nostra conversazione alla ragione per cui siamo qui. 

Noi non siamo qui perché siamo liberi; siamo qui perché non siamo liberi. 

Di sottrarsi a questo dato di fatto, non c'è ragione. Nel negarlo non c'è scopo, perché sappiamo entrambi che, senza scopo, noi non esisteremmo. È lo scopo ad averci creati. È lo scopo che ci connette. È lo scopo che ci tira, che ci guida, che ci spinge. È lo scopo che ci definisce. È lo scopo che ci motiva. Noi siamo qui per colpa sua, signor Anderson. 

Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi: lo scopo.
Agente Smith – Matrix Reloaded

Lo scopo è stato scambiato, nel corso del Tempo, per un atto egoico. Anzi, ha permesso la nascita e lo sviluppo dell’Ego, ossia di quell’aspetto completamente terrestre e nuovo, caratterizzante l’espansione umana nelle 3d. L’Ego ha conferito al genere umano quell’attaccamento necessario per sopravvivere. Ha dato nervo ad un qualcosa che evidentemente non ne aveva

Nulla è per caso.

Riassumendo la nostra tabellina, relativa alla caratteristica dimensionale del luogo che ci ospita, abbiamo rilevato queste caratteristiche:
  • auto educativa
  • apparente
  • sensata
  • codificata
  • avente scopo
  • specifica
  • egoica
  • prospettica.
È già nelle sue caratteristiche la risposta, la sua traduzione in valore aggiunto. È il peso che ognuno di noi le conferisce, scindendola in singoli termini, a confondere o a far comprendere. Se il nostro ‘periscopio’ prende decisioni in funzione di un peso specifico, associato per grande parte, alla traduzione di una singola proprietà dimensionale, allora sarà gioco forza smarrirsi nelle conseguenze di un simile atto del procedere, derivante dall’automatica respirazione inconsapevole.

Se, per noi, questa dimensione è ‘insensata’, ella lo diventerà molto presto, riflettendoci nell’atto stesso della sua polarizzazione ed, al contempo, mantenendo il proprio scopo...

Anche le opere di Octavio Ocampo e di Jim Warren, ad esempio, rientrano nell’inquadratura apparente delle forme terrestri. 

Vedendo il film documentario - L'ignoto spazio profondo – di Werner Herzog, sono rimasto affascinato dalla teoria del ‘trasporto caotico’, che riassume in sé in concetto di labirinto, ossia di caos apparente legato all’ordine superiore ed avente lo scopo di indurre auto conoscenza in colui che l’attraversa. 

Da questa prospettiva, il Sistema Solare, come il tutto, è una sorta di rete autostradale costituita da tunnel, e i Pianeti non sono altro che le parti emerse della rete, proprio come se fossero non solo dei terminali, delle mete, ma delle aree di servizio per osservatori in viaggio nell’Universo.

Come se l’Universo fosse, tra l’altro, frattalmente un cervello umano.

Vediamo tre immagini che veicolano lo spettatore, trainandolo dal modello Copernicano del Sistema Solare, a quello moderno del caos ordinato o labirintico sensato:

 



Il labirinto di Chartres.
Sul pavimento della cattedrale gotica di Chartres, in Francia, è disegnato il labirinto riprodotto in apertura di articolo.

La sua forma è circolare e il diametro misura 12,87 metri. Per andare dall'ingresso indicato con A, al punto di arrivo indicato con B bisogna percorrere 261,5 metri...
Link 
 
Sempre al link precedentemente evidenziato, è possibile leggere delle interessanti deduzioni sul senso di un simile labirinto. Molto interessante è la gif animata che evidenzia l’intero percorso per giungere al punto centrale del labirinto


La cosa che più colpisce, è quanto si vada subito vicini alla meta, girandogli poi attorno per il resto del tempo. Allontanandosi incredibilmente e riavvicinandosi a fasi alternate

È chiaro come tutto ciò sia inerente al percorso esistenziale umano. È matematico che, proseguendo con tenacia, si giunga, infine, sempre alla meta. È una questione di Tempo, rimanendo nella regione del Tempo. Eppure il Tempo rappresenta solo una delle possibili vie; quella più intensa legata alla pazienza, alla tenacia, alla perseveranza, alla fiducia in se stessi, alla consapevolezza di essere qualcosa di più rispetto all’apparente situazione fusa nell’attimo presente, come riflesso di memorie ed aspettative anche sterili.

Per la maggior parte delle persone, il mistero non consiste che nell'inconsueto. Chi potrebbe meravigliarsi di ciò che vede ogni giorno?
 
La stessa arte gotica è un enigma al quale non è mai stata data soddisfacente risposta. Il gotico è sempre sfuggito ai tentativi di fissarne l'origine. Si presenta improvvisamente, senza elementi premonitori, verso il 1130, e nel volgere di pochi anni raggiunge il suo apogeo, completo e totale, senza prove né tradizioni. E lo straordinario è che si trovano, improvvisamente, maestri di bottega, artigiani, costruttori, in numero sufficiente per intraprendere, in meno di cent'anni, la costruzione di più di ottanta immensi monumenti.

Contro il nostro attuale concetto estetico di 'arte', coloro che edificarono Chartres non pensavano certamente ad animare con uno slancio verticale il paesaggio orizzontale della Beauce. Non avrebbero iniziato a costruire una cattedrale se non l'avessero giudicata 'utile'

E non è sicuramente per un motivo casuale, anche se artistico, che la chiesa è situata proprio là dove si trova, se ha un'orientazione inconsueta per le chiese cattoliche: la forma della sua ogiva, la sua larghezza, la sua lunghezza. la sua altezza non sono il risultato delle riflessioni di un esteta.

In altre parole, i rapporti dimensionali della cattedrale non sono stati scelti per 'renderla graziosa', ma perché sono il risultato di una necessità, diremmo oggettiva, alla quale i costruttori non potevano sottrarsi…

Link

Ora, per terminare, facciamo il tentativo di decodificare la situazione insita in questa notizia:

Mercato auto Italia: a settembre vendite calano del 25%, Fiat crolla.
Le immatricolazioni di auto nuove a settembre sono crollate a 109.178, con un calo rispetto al 2011 del 25,74%. Nel periodo gennaio-settembre 2012 in totale sono state immatricolate 1.090.627 autovetture, con una variazione di -20,46% rispetto al periodo gennaio-settembre 2011, durante il quale ne furono immatricolate 1.371.117. La Fiat ha immatricolato 23.993 vetture, con una quota pari al 21,98%, con un calo del 22,92% rispetto al 2011, la quota dodici mesi fa era pari al 21,17%. 

Dall'inizio dell'anno la Fiat registra un calo del 20,21% a quota 228.420 immatricolazioni… 

Si sta generando quell'effetto di demotorizzazione privata, sul quale avevamo lanciato l'allarme alcuni mesi fa. Le famiglie italiane stanno gradualmente radiando la propria auto senza acquistarne una nuova: 

il parco circolante dei privati, infatti, nei primi 6 mesi di questo anno si è ridotto di 60.000 unità’ - Jacques Bousquet, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere in Italia…
Link

Si lancia un allarme per un sistema morente. È davvero un allarme? O, piuttosto, il tentativo di ripristinare un passato che non c’è ormai più?

Viene in mente quell’orchestrina robotica, che sul Titanic provvedeva a suonare ancora, mentre la nave si inabissava inesorabilmente.

Non c’è nessun allarme. L’allarme è apparente. Lo scopo è insito nell’effetto, ormai. Non distruggere ma trasformare, così come l’umanità sta modellando se stessa secondo altra vettorialità. Senza rivoluzioni né violenza, oltre a quella apparente, il Mondo sta mutando, così come i ghiacci stanno mutando forma, tornando acqua

Le manifestazioni Greche, Spagnole, Portoghesi, quelle della Primavera Araba, etc. non sono altro che la punta di un iceberg, che si è già in gran parte sciolto. La Massa non ha scelto la violenza, questa volta. La trasformazione avviene per scambio naturale di informazioni. Come se effettuassimo un download del nuovo sistema operativo. Quando aggiornate il vostro computer andate forse in piazza a protestare? Quello che serve è un punto di connessione o di scambio d’informazioni.

Per biodiversità esisterà sempre anche la violenza, ma è possibile quasi del tutto escluderla dal nostro raggio traente. La violenza rimarrà sempre presente, tuttavia, come possibilità biodiversa della nostra funzione complessa. Sarà compito nostro non tornare a selezionarla. La sua presenza potenziale dovrà costituire una delle ragioni cardine per mantenere la rotta intrapresa…

La naturale evoluzione del capitalismo è la guerra... e millenni di storia stanno a dimostrarlo, senza ombra di dubbio.
D'altra parte, quando poni alla base del pensiero capitalistico le seguenti folli idee:
  1. massimizzare i profitti monetari delle aziende (c'è in ogni statuto di ogni azienda del mondo)
  2. basare il valore dei beni e servizi sulla loro presunta ‘scarsità.
L'esasperazione spinta di questi due concetti contrapposti può portare soltanto alla guerra, giusto? Se guardiamo alla storia è sempre stato così

fintanto che l'abbondanza relativa di materie prime, energia e lavoro ha permesso di aumentare costantemente i profitti, tutto sommato le cose sono andate avanti (anche se con evidenti storture come l'esplosione del debito pubblico e privato degli ultimi decenni), ma ogni volta che si è raggiunto il limite di saturazione in cui le risorse non sono più così abbondanti, l'energia costa sempre di più i profitti fanno fatica a crescere, ci rimettono per primi gli agricoltori e i lavoratori. Poi quando la contrazione dei profitti arriva alle aziende ed agli stati, la storia ci insegna, che l'unica via d'uscita è sempre stata la guerra.

Siamo in tempi davvero unici, perché abbiamo l'opportunità di scegliere diversamente... Sta a noi scegliere adesso: 

vogliamo fare come sempre abbiamo fatto nella storia umana e far scoppiare l'ennesima guerra mondiale (che potrebbe essere l'ultima...), oppure vogliamo scegliere diversamente?
Link

Questa giusta constatazione deve fare riflettere molto profondamente. Dove stiamo andando? Verso quello che appare o, piuttosto, verso quello che ha senso? L’acqua scorre sempre verso quella conformazione del territorio che più la attrae. Esistono dighe artificiali lungo il suo cammino, tuttavia ogni sbarramento è destinato a trasformarsi in un bacino di spinta ancora maggiore, al fine di permettere di raggiungere la destinazione e, più in generale, di continuare nel viaggio.

Bene (economia).
In economia per bene si intende un oggetto disponibile in quantità limitata, reperibile ed utile cioè idoneo a soddisfare una domanda.

  • un bene è limitato quando è scarso rispetto alla domanda
  • un bene è utile quando è idoneo a soddisfare una domanda (domanda che può non corrispondere ad un bisogno)
  • un bene deve essere reperibile sia per la localizzazione, sia per il prezzo.
I beni possono essere liberi se sono disponibili in natura in quantità illimitata per tutti, come l'aria o il sole. Si dicono economici quei beni ottenibili mediante l'attività umana o disponibili in quantità limitata. 

Per alcuni economisti i beni fruibili in quantità illimitata non sarebbero beni, perché sono fruibili senza alcun sforzo…

Beni di consumo: beni che vengono utilizzati direttamente per soddisfare un bisogno (ad esempio il pane e gli abiti);

Link

Seguiamo la linea torbida dei termini utilizzati:
  • beni di consumo: beni che vengono utilizzati direttamente per soddisfare un bisogno
  • in economia, per bene si intende un oggetto disponibile in quantità limitata, reperibile ed utile cioè idoneo a soddisfare una domanda
  • domanda che può non corrispondere ad un bisogno
  • un bene è limitato quando è scarso rispetto alla domanda.
La moderna economia si regge sul Pil, il quale misura tutto. La Apple crea beni di consumo? Non mi sembra che sforni pane. Eppure il Pil ringrazia l’apporto della Apple.

Il Pil è un indice perverso.

La domanda non corrisponde ad un bisogno, ma ad un apparente bisogno, frutto di una ipnosi collettiva. Controllando la domanda e la produzione di beni attraverso il concetto di scarsità (Legge di Liebig), è possibile controllare la Massa, programmandola a consumare secondo intenzione altrui.

La Fiat & Co. si lamentano della riduzione delle vendite di auto. L’allarme è la ‘demotorizzazione’?

È come osservare dalla riva di un fiume e pretendere che scorra al contrario.

La 'diga artificiale' ha già ceduto da Tempo...

Ed è dipeso da noi.
 01102012 V 23,8 + 275 Santa Teresa di Gesù Bambino (Una vita incomprensibile) +-

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 1 ottobre 2012

Abitudini codificate = programma di comportamento.




Il ruolo delle abitudini nella nostra Vita è codificato. Esse rassomigliano a programmi che, una volta scritti ed attivati, si installano in noi e da quel momento iniziano ad emettere forme d’onda vibrazionali nella struttura umana. 

La loro esistenza è simile all’innalzamento di antenne per le telecomunicazioni o ripetitori del segnale o stazioni radio, televisive, etc. all’interno di zone abitate.

Il campo frequenziale delle abitudini è in grado di interagire con la struttura armonica esistenziale del genere umano e dell'individuo. Esse rappresentano il 'rumore dei passi e del respiro' delle forme pensiero

Il paragone col mondo al silicio dei computer è molto forte ed attinente e la loro miglior descrizione è rappresentata dall’analogia con un programma codificato in linguaggio macchina, compilato. Esso svolge una precisa funzione. Tanti programmi codificati formano il 'comportamento sociale' della comunità di programmi, gestiti dalla Cpu/Dna centrale

Anche nei computer esiste il concetto di Tempo, infatti l’intero funzionamento collettivo è regolamentato dal meccanismo di Clock:

in elettronica il termine clock indica un segnale periodico, generalmente un'onda quadra, utilizzato per sincronizzare il funzionamento dei dispositivi elettronici digitali. Può essere generato da qualsiasi oscillatore, si usa generalmente il tipo a quarzo per la sua alta stabilità di oscillazione...

La velocità o frequenza di clock è il numero di commutazioni tra i due livelli logici '0' e '1', che circuiti logici interni ad un'unità di calcolo o di un microprocessore sono in grado di eseguire nell'unità di tempo di un minuto secondo, ed è espressa in cicli al secondo, o hertz, e suoi multipli; normalmente per eseguire un'istruzione o una semplice somma sono necessari più cicli di clock. 

Maggiore è la frequenza, più sono le operazioni che possono essere eseguite nello stesso lasso di tempo. Per aumentare le prestazioni di una CPU quindi è possibile agire sul clock. Visto che tale valore è limitato dal circuito logico più lento, è facile che alcuni circuiti molto complessi causino 'colli di bottiglia' con conseguente riduzione delle prestazioni generali

Per ovviare a questo problema è possibile ridurre la lunghezza massima dei circuiti logici spezzando in più parti quelli di lunghezza eccessiva. Le operazioni quindi non sarebbero più completate in un solo ciclo di clock…
Link 
 
Ora, la frequenza della Terra si sta alzando, secondo la sequenza di Fibonacci, da 8 a 13 Hertz (maggiore è la frequenza, più sono le operazioni che possono essere eseguite nello stesso lasso di tempo. Per aumentare le prestazioni di una CPU quindi è possibile agire sul clock), per cui il genere umano è investito della possibilità più estesa di conoscere se stesso, attraverso l’emanazione di un proprio potere concreto, direttamente misurabile dentro e fuori di sé.

Visto che tale valore è limitato dal circuito logico più lento, è facile che alcuni circuiti molto complessi causino 'colli di bottiglia' con conseguente riduzione delle prestazioni generali:

ecco ancora il concetto di ‘Legge di Liebig’, espresso in maniera biodiversa:

la crescita è controllata non dall'ammontare totale delle risorse naturali disponibili, ma dalla disponibilità di quella più scarsa…
Link 
 
La disponibilità della risorsa più scarsa è, tuttavia, un concetto pratico ed astratto allo stesso tempo. Perché? Vediamolo attraverso un esempio:

la Terra è coperta per i tre quarti della sua superficie da acqua, eppure una simile risorsa, tanto abbondante in molte zone del Globo, è ‘scarsa’, ossia la sua disponibilità non è sufficiente a coprire il fabbisogno in molte zone popolate. 

Questa ‘mezza verità’ è stata confutata da realtà desertiche interamente armonizzate, tramite lo sviluppo di tecnologie atte a desalinizzare l’acqua del mare, vicino. Ossia, la risorsa meno disponibile non è l’acqua quanto l’effetto leva derivante dal possesso di denaro atto a permettere lo sviluppo di tecnologie adatte alla conversione dell'acqua. Più ancora a monte, la disponibilità, nasce dal pensiero, dalle idee, dalle convinzioni di coloro che amministrano la Massa. E se andassimo più a monte ancora? Troveremmo forme pensiero condizionanti e i loro emettitori

Gli emettitori potrebbero essere ancora gli umani in toto, ossia il campo unificato della razza umana, così come il ‘programma di studi’, allo stesso modo della presenza di entità 'altre', interessate alla nostra esistenza in quanto campi d’energia altamente 'nutrizionali'.

Restando, la Legge di Liebig, assolutamente autentica, è difficile collocarla esattamente nello Spazio/Tempo. Tuttavia, mediante Analogia Frattale è possibile osservarla in uno qualsiasi dei suoi livelli al fine di proiettarla ad ogni altro stadio della possibilità.

Ogni realtà locale, all’insegna della biodiversità, racchiude comunanze sottili col Potere che irrora le strutture auto esistenti al di sotto. Le diversità, delle molte zone del Mondo, sono unite da una comune supervisione superiore.

Il rendersene conto, o meno, è anche un fatto derivante dallo stanziamento nelle regioni abitudinarie trascritte dalla/nella propria conduzione esistenziale.

Lo stato delle nostre acquisizioni cambia e si evolve in continuazione. La nostra conoscenza sul ruolo degli ossidanti e antiossidanti, per esempio, si e completamente capovolta negli ultimi cinque anni

Gli ossidanti (naturalmente prodotti dentro la cellula) erano considerati uno spiacevole e tossico sottoprodotto del nostro metabolismo, e gli antiossidanti (anche loro prodotti nelle cellule) erano considerati degli eroi, il cui compito era di ripulirci da questi malvagi e salvarci dalla loro presa tossica

La conoscenza di oggi è più illuminata. Abbiamo scoperto che gli ossidanti giocano un ruolo di messaggero cruciale ed essenziale per mantenere un equilibrio chimico di base dentro e fuori le cellule, e a dire il vero, non potremmo vivere senza di loro
Dr. Gary L. Samuelson 
 
È tutto al contrario, nelle 3d, perché un cammino ancora imberbe trova spinta nella resistenza derivante dalle cosiddette 'avversità', ossia di tutte quelle resistenze atte a generare spinta per azione riflessa o antitetica.

Pressare un contenuto affinché si generi un effetto/conseguenza. 

Sino a quando questa spinta reattiva sarà anche ‘reazionaria, i principi del Controllo avranno la meglio, rafforzandosi di conseguenza, come un muscolo sempre meglio allenato. La differenza avverrà nel momento in cui la reazione sarà di tipo diverso, cioè propositiva/proattiva, incanalando l’energia richiesta dagli istinti più bassi in maniera alternativa.

Allora, il Controllo inizierà ad avvizzirsi come una pianta non più alimentata dal terreno e dalla luce solare. Una pianta che, evidentemente, avrà compiuto il proprio Tempo, iniziando quel processo di riassorbimento nell’Uno, evidentemente solo dopo avere adempiuto alla propria missione.

A cosa crediamo? A cosa siamo indotti a credere? Due domande che sottintendono sempre alla medesima realizzazione. Non importata da ‘chi’ deriva un segnale. Importa il perché della sua presenza

Non cadiamo preda del ‘rumore di fondo’, ma facciamo focus sulla sua essenza e ragione d’essere.

Jasmuheen (balzata alla ribalta internazionale nel 2001, quando ha reso pubblico il suo percorso di ricerca spirituale e la scelta di nutrirsi solo di aria e luce… dieta molto speciale che segue dal 1993), dichiara di trarre alimento direttamente dal Prana, o energia fotonica, attraverso un processo simile alla fotosintesi

ma l’essenza del messaggio di cui si fa portatrice, non è tanto il superamento del bisogno di cibo, quanto la liberazione dagli schemi mentali che soffocano le nostre potenzialità, rendendo difficile l’incontro di ognuno con l’essere divino interiore…
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Ecco il punto:

la liberazione dagli schemi mentali, che soffocano le nostre potenzialità.

Smettiamo di vedere il sasso riflesso nell’acqua. Osserviamolo direttamente. Qual è la sua funzione? Non lo capisce solo dalla sua forma, ma soppesando vibrazionalmente la sua presenza.

La presenza ha un senso che prescinde, molto spesso, dalla forma. Le Piramidi hanno quella forma non a caso, tuttavia nella ragione della loro presenza s’annida il senso della loro materializzazione.

Abitudini e ‘costante di sfasamento’.
Da una visione chiara e diretta del Sè, deriva una chiarezza visiva in generale, pur rimanendo consapevoli dell’esistenza apparente del luogo che ospita. Apparenza che s’avvale o da cui s’emana quella costante di sfasamento, rea di amplificare ogni dubbio o tormento umano. La natura di mezza verità, nella quale siamo immersi, si presta all’unisona sinfonia dello smarrimento, qualora il nostro essere non sia sufficientemente in grado di auto regolamentare la propria capacità visiva interiore o Spiritualità Consapevole.
 
Conosco la metà di voi soltanto a metà e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate…
Bilbo Baggins

Ricordate lo stato di stupore e di smarrimento generale, derivante dalla platea di Hobbit in festoso ascolto delle parole di Bilbo, nella prima puntata del ‘Signore degli Anelli’?

Ecco la costante di sfasamento all’opera. Chi ha orecchie per intendere…

Eccola, allo stesso modo, replicata ai giorni nostri:

bocciata la mozione per ridurre i fondi ai partiti.
Della mozione del deputato Salvatore Vassallo sulla riduzione dei fondi ai partiti presentata alla Camera è stata approvata solo una parte. 

Un contributo finanziario trasferito annualmente a ciascun gruppo parlamentare, che sia di un ammontare non superiore alla metà dell'ammontare complessivo dei fondi assegnati, a titolo individuale, ai deputati che compongono il gruppo per le spese generali e il pagamento dei collaboratori’, questo è quanto stabilito in aula in termini di modifica al regolamento, nulla di più
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Nulla di più. Mi raccomando!

L’utilizzo delle parole non è cambiato dai Tempi in cui il Prete parlava in Latino ad una Massa, che non lo capiva più, e che celebrava despoticamente la Messa, dando le spalle alla platea.

Manipolazione della Massa. Procedimento di radicalizzazione e di intensificazione del processo abitudinario indotto. Sfruttamento dell’Inconscio collettivo, programmato ad hoc al fine di ‘trattenere nelle paludi dello smarrimento esistenziale’. Smarrita la bussola interna, gioco forza è emersa quella esterna

Croce Rossa italiana diventa indipendente, via militari dal 2015.
Il governo ha varato oggi un decreto che trasforma la Croce Rossa italiana in un'associazione indipendente, dopo essere stata per decenni un'istituzione statale.

Sanando quella che viene considerata a livello internazionale un'anomalia, il provvedimento azzera anche, entro il 2015, la presenza dei militari, che l'anno prossimo passeranno da 1.200 a 300, ha riferito un dirigente della Cri che preferisce restare anonimo.

Vengono sanciti alcuni principi fondamentali per il futuro. Prima fra tutti l'autonomia dell'Associazione che, così, non sarà più condizionata come purtroppo accaduto troppe volte nel passato. Dopo un percorso durato anni, la Cri si riposiziona a tutti gli effetti nell'ortodossia del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa’...

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La ‘Croce Rossa’ era condizionata? Ecco, a livello frattale, sin dove si spinga l’Incantesimo.

Vaticano: Osservatore Romano, papiro su 'moglie Gesù' è 'in ogni caso un falso'.
La vicenda del papiro copto che parlerebbe di una presunta ‘moglie’ di Gesù, presentato ad un convegno a Roma da una studiosa statunitense, è ‘in ogni caso un falso’

Lo scrive oggi il direttore dell'Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, storico dell'antichità, in un breve commento che accompagna un'esaustiva analisi del documento da parte del coptologo Alberto Camplani, che insegna storia del cristianesimo all'università di Roma La Sapienza... 

'Nel quadro, del tutto implausibile, di una lettura del fenomeno gnostico tendenziosa e piegata a un'ideologia contemporanea che con la vicenda storica del cristianesimo antico e con la figura di Gesù non ha nulla a che vedere. Insomma, in ogni caso un falso’.
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Come ci si aspettava, la risposta da parte degli organi della Chiesa è stata solamente in una direzione:

quella, meglio conosciuta, del preservare il proprio ruolo all’interno ed all’esterno della società.

È un comportamento assolutamente previsto e nella norma tracciata da questo paradigma. 

Ricordiamo sempre: 

la pianta non più alimentata avvizzisce perché il suo Tempo è finito, la sua presenza fuori luogo, la sua essenza riconvertita e riassorbita nell’Uno.

Il mondo (realtà esteriore) e l’uomo (realtà interiore) sono strutture informative: ‘Se osserviamo il mondo, l’uomo inserito nel mondo e come esso vi si evolve e si sviluppa, possiamo constatare che tutti i cambiamenti si dipartono dall’uomo stesso’. 

Ciò significa che il mondo, la realtà esterna, viene strutturata secondo il consapevole o inconsapevole mondo interiore dell’uomo

Il compito di ogni uomo è quello di imparare a pilotare la consapevolezza’, dice Grigori Grabovoi. ‘Ogni cosa nel nostro mondo possiede informazioni e queste informazioni possono essere modificate in una direzione positiva. Così facendo cambia anche il mondo – in meglio, ovviamente’. La chiave per la comprensione di tutto ciò che esiste nel mondo, nel corpo fisico dell’uomo e di come queste parti interagiscono tra loro, sta nella consapevolezza dell’uomo.

L’uomo è creatore e crea.
 
‘Non è facile portare la consapevolezza fino all’energia del puro spirito per percepire il sapere a livello dell’anima ed è ancor più difficile vedere ogni cosa e comprenderla realmente, ma si tratta di un percorso – il percorso della salvezza di ognuno di noi’.

Grigori Grabovoi; le sue scoperte sono:
  • l’esistenza del campo informatico creativo, che comprende ogni oggetto informativo in ogni luogo del continuum spazio temporale
  • metodi per la conversione dell’informazione di ogni azione in una forma geometrica conosciuta
  • concetti base della rigenerazione di ogni cosa in un qualsiasi intervallo di tempo, attraverso la trasformazione del tempo nella forma spaziale.
Il suo talento fu impiegato anche per riconoscere difetti su computer, macchine ed apparecchiature di ogni tipo, condutture, ecc., tutti oggetti di cui non aveva conoscenza specifica nelle loro singole componenti ma che riusciva tuttavia a sondare indipendentemente dal luogo in cui si trovano gli oggetti al momento dell’analisi e senza abbandonare la sua scrivania; gli era sufficiente conoscere il numero di serie dell’apparecchiatura. Senza sapere come giungesse alle sue conclusioni, gli scienziati russi dovettero riconoscere ogni singola volta la veridicità delle sue affermazioni…

Grabovoi constatò che ogni evento poteva essere modificato

'Le mie previsioni non sono fatali, io cerco costantemente metodi costruttivi a scopo preventivo. Non modifico nessun oggetto, bensì la situazione intorno all’oggetto’…

Grabovoi spiega i suoi successi per il fatto di correggere le situazioni del passato e le cause dei disturbi psicofisici, in modo tale che questi eventi non possano più produrre effetti nel presente. 

Tramite l’uso della consapevolezza e di determinate tecnologie, ogni individuo può pilotare personalmente la sua realtà ed il suo benessere psicofisico…

Rigenerazione e armonizzazione tramite sequenze numeriche.
Ogni sistema possiede la sua particolare e personale vibrazione. A prescindere dal fatto che si tratti di un atomo, di una cellula vivente, di un organo o di un sistema planetario, ogni sistema possiede la sua vibrazione di base da cui si crea la sua forma

Se per qualche ragione il sistema entra in crisi, la sua vibrazione subisce una distorsione che, secondo gli insegnamenti di Grabovoi, si esprime come discostamento dall’ordinamento divino preesistente. Egli vede ogni numero di una sequenza numerica come una frequenza e, grazie alle sue capacità di chiaroveggenza, individua singoli codici numerici con il cui aiuto si possono ricondurre dei disturbi psicofisici nell’ordinamento divino.

Grigori Grabovoi trasmette attraverso le sue tecnologie, che tutto dipende da noi, che tutto è già in noi e che possiamo utilizzare tutto questo sapere per creare l’equilibrio armonico in ogni cosa e pilotare la realtà...

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Grabovoi utilizza quella che io chiamo ‘Analogia Frattale’

Tutto ciò che serve è attorno a noi, adesso e per sempre, a prescindere da quello che sia il nostro stato d’animo, la nostra situazione generale, il nostro livello d’istruzione, etc. L’Analogia Frattale contempla un adattamento vibrazionale della ‘verità’, ripiegando se stessa in se stessa in funzione di ogni diverso usufruitore potenziale.

La 'consapevolezza' è la chiave, anche se tutto è attorno a noi al livello direttamente più accessibile.

Una sequenza sfavorevole associata ad un aereo può determinare la comparsa di vibrazioni indesiderate, al contrario, una sequenza di cifre corrette può determinare la comparsa di condizioni favorevoli. Il metodo Gribovoi di trattamento, si basa su una giusta combinazione di numeri. La corretta successione dei numeri porta l'organismo alla guarigione cioè alla norma.

Se la successione dei numeri , scelta correttamente, porta alla norma è perché la frequenza vibratoria dietro la sequenza numerica è essa stessa una ‘norma’

Il corpo è strutturato in 7 parti principali ognuna associata a una combinazione cifrata di restaurazione della salute:
  • testa : 1819999
  • collo : 18548321
  • mano destra : 1854322
  • mano sinistra : 4851384
  • tronco : 5185213
  • piede destro : 4812531
  • piede sinistro : 485148291
Concentrandosi su una determinata sequenza numerica, sintonizzandosi su questa serie di cifre, si realizza la regolazione dell'organismo in conformità alla normaIl lavoro con le combinazioni delle cifre contribuisce allo sviluppo dello Spirito
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L’abitudine limita ma, allo stesso Tempo, permette di esperimentare a fondo una certa situazione e, dunque, una certa parte di se stessi. Nell’abitudine troviamo esseri che proliferano in quello stato. Tali esseri non sono Demoni o altro, bensì, abitanti di quel luogo che siamo andati ad interessare. La loro presenza ha una funzione. Loro lo sanno? E noi lo sappiamo? Qual’è nostra funzione?
 
Gli Human Bit a cosa servono? 

È troppo disonorevole ritenersi degli ingranaggi di un meccanismo più vasto? Potremmo, al limite, sempre ritenerci la Cpu di un computer, invece di una scheda grafica, no? L’Ego richiede la propria parte, non consapevole che anche l’ultimo degli strumenti di una sinfonia è basilare per il corretto e buon funzionamento dell’intero complesso.

Se nel 2008 uno studente su quattro andava a Wall Street, nel 2011 la percentuale è scesa al 16,6% (dati della Wharton School University della Pennsylvania)…
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Le abitudini cambiano nel Tempo. Anche quelle più radicate.

Io ti guardo e vedo due uomini. L’uomo che sei e l’uomo che dovresti essere. Un giorno i due si incontreranno…
Le riserve.

È importante lottare… senza desiderio di combattere. Molto importante.
Ip Man 2

Dipende anche da noi.
 28092012 S 23,5 – 272 S. Venceslao (Gioventù bruciata) ++
29092012 P 23,4 0 273 Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele (Campi Morfogenetici) +0
30092012 V 23,0 0 274 San Girolamo (Un polarizzante riduttore di biodiversità) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 27 settembre 2012

L’ambiente ci riflette mentre noi lo personalizziamo.




Ognuno di noi ‘è’ quello che ‘fa’. Insieme, ‘siamo’ quello che ‘facciamo’. Allo stesso Tempo, ognuno di noi ‘è’ anche il proprio potenziale inespresso, ossia ‘è’ anche quello che ‘non fa’.

Bene… che cosa ce ne facciamo di questa logica deduzione? In che modo ci può servire per riempire il nostro campo energetico, le nostre giornate, il nostro 'senso'?

Diciamo che, ci servirebbe se ci fermassimo a riflettere sulle ‘cose’ che viviamo. Sul valore aggiunto attribuito loro, da chi? Sempre da noi stessi. Ma, non solo. Anche dagli ‘altri’ e dai feedback
‘firmati’, che la Vita, in toto, ci restituisce. Quella ‘firma’ è ancora e sempre la nostra impronta sul/nel Mondo. È come lanciare un boomerang ogni volta. È come agganciare con piena consapevolezza (ricordare) che quando nasce un figlio, nove mesi prima è accaduto qualcosa di propedeutico a quella nascita…

Se nel Mondo appare la droga, c’è un motivo:
  • un motivo esterno a noi
  • un motivo interno a noi.
Ricordiamoci sempre dell’esistenza del loop di auto contenimento. È come muoversi con i getti energetici di Iron Man nelle mani e nei piedi. È una questione di pratica, esercizio ed equilibrio. 

In ogni atto occorre mettere equilibrio e ogni atto conferisce equilibrio.

Quando facciamo esperienza nelle 3d, evidenziamo sempre un cammino simile a quello dell’equilibrista sulla fune con l’asta tra le mani, in direzione ortogonale rispetto all’obiettivo da raggiungere (bastone tra le ruote). L’oscillazione controllata di questa asta permette di compensare i vuoti proporzionali alle mancanze dimostrate, mentre si procede. Se un equilibrista si ferma, sulla fune, non è più facile rimanere in quiete. È apparente, dunque, non fare cose nella Vita per questioni legate ad una presunta sicurezza, figlia evidentemente di una paura inconscia e respirata in infiniti modi.

Il posto fisso ormai è una rarità, frattalmente. Ciò dimostra non come noi tutti si sia diventati dei ‘precari’ della Vita, quanto piuttosto quanto occorra non ristagnare troppo in certe situazioni, per quanto sicure esse sembrino, perché il ritmo dell’esistenza sprona ciclicamente a muoversi, trasformarsi, evolversi in un qualcosa di costantemente diverso, pur rimanendo 'fissa' l’essenza. È esattamente come un pilota d’aereo. Egli si muove con l’apparecchio ma rimane se stesso. Muta la forma, anche intesa come contenuti, ma non la forma dell’essenza che anima il pilota. L’esperienza aumenta. La memoria amplia il proprio bagaglio. 

La consapevolezza del ‘chi si è’, tuttavia, potrebbe risultare assolutamente ferma, se l’esperienza ultradecennale del pilota lo veicolasse a ‘rimanere fermo dentro di sé’.

La dimostrazione è rappresentata da una certa classe nobiliare, che tramanda se stessa in se stessa, avvizzendosi come il volto di Giovanni Agnelli; lo ricordate? Se l’individuo non si 'muove', avvizzisce. L’Avatar umano non è fatto per rimanere fermo troppo a lungo nel Tempo. Con la meditazione ci si arresta per trovare un centro in altra direzione; l’arresto fisico se protratto nel Tempo conduce alla propria sedimentazione

Lo dimostrano coloro che rimangono sospesi in uno stato di coma; al loro risveglio il corpo è completamente rattrappito. Si accorcia e perde flessibilità, come se avesse smarrito quel raggio traente, che lo collegava alla superficie mobile dell’esistenza, esattamente come nel processo della Morte. Ma, per qualcosa che 'se ne va', qualcosa d'altro subentra, allorquando intervengono le forze di decomposizione, ravvivando ‘quello che rimane, come non mai’.

Questa notte ho (sognato?) percepito un’immagine molto chiara di quello che avrei dovuto scrivere questa mattina. Nella mia modalità consueta di sogno/veglia, verso l’ora del risveglio, ho osservato il cammino dell’individuo come costituito da passate di fasci esistenziali che lo vanno a definire sempre più nitidamente. Come una Tac computerizzata, che esegue più passaggi sull’intero corpo per visualizzarne la relativa mappa sul monitor. Una mappa che si definisce progressivamente, passata dopo passata.

Ecco, allo stesso modo, ciò che facciamo coincide con questa visualizzazione artificiale di noi stessi, per mezzo di una macchina nata da noi stessi. Ma, allo stesso Tempo, non nata da noi stessi quanto da esperti che l’hanno concepita e costruita.

È deduttiva la presenza di almeno due concetti di ‘noi stessi’ sovrapposti e contemporaneamente presenti. È deduttiva la nostra multidimensionalità...

Il frattale è, analogamente, che la Vita sia percorsa in quanto ‘soluzione’ prevista da ‘esperti’, che l’hanno progettata allo scopo di permettere la sua vastità. Gli aggiornamenti della mappa del suo territorio, dipendono da quello che noi tutti, gli Human Bit, contribuiamo a rilevare ed a rivelare.

È come recarsi in un luogo per riposare e allo stesso Tempo svolgere un’attività. L’attività in questione è relativa al fare esperienza nei modi direttamente più accessibili e nelle proprie ‘corde’. In questa fase subentra l’ampia distorsione ad opera del giudizio proprio ed altrui.

Nel gioco di riflessi che ne deriva, tutto confonde e puntualizza, allo stesso modo dell’alternarsi alla guida del veicolo umano dei due emisferi del cervello. Il ritmo è la base della Vita. La ciclicità è il sale dell’esistenza. È solo col movimento dei pistoni del motore di un autoveicolo che lo si mette in moto. Certamente esistono ed esisteranno altri tipi diversi di motore, tuttavia il senso del ritmo rimarrà per sempre inalterato, che si tratti della Mer-Ka-Ba o della bicicletta…

Fare una cosa dipende da noi. Il come facciamo quella cosa ci identifica. Il rifare quella cosa ci permette di migliorare ogni processo, come se avessimo la possibilità della ‘moviola in campo’ e del fermo immagine, se proprio serve

La ripetitività contiene il potenziale ancora inespresso. La ripetitività permette di essere anche controllati. La biodiversità autoesiste proprio allo scopo di diversificare la routine, come per rendere non troppo prevedibile il processo di stasi, che si installa nel Tempo attraverso l’abitudine. Il genere umano, in questo senso, è inafferrabile e quanto mai sfuggevole. 

Il raggio traente che ci veicola, nel fare una cosa per la prima volta, al raffinare il processo nel corso del Tempo, è l’opera di un progetto previsto all’origine. Come ce lo potremmo raffigurare altrimenti? L’esperienza deriva dal ricordare e dal fare. Perché tendiamo a ripetere le cose, giorno dopo giorno? Facciamoci caso. È solo quando quella ‘cosa’ l’abbiamo pienamente circumnavigata, che si scosta dal nostro cammino, permettendoci di andare oltre, di avanzare, di accedere ad un qualcosa di diverso.

Fare e disfare, come Penelope? Se serve, sì.

Il senso del verbo ‘servire’, in questo caso è inerente ad una causa ‘non scritta’, mentre è molto evidente il suo significato nell’ambito egoico. La nostra prevedibilità, al cospetto di forze che si oppongono per interesse proprio e per interesse, non scritto, superiore,  è uno dei perni sul quale il motore esistenziale si fonda.

Arrivi in un posto. Ti abitui. Qualcuno ti guarda dall’ultimo piano del grattacielo più alto, in loco. Metti radici e ti fermi nel loop delle abitudini. Quel qualcuno studia il modo per sfruttare la tua presenza nel tuo centro nel suo centro e, nel corso del Tempo, quel qualcuno ti trasforma in una ruota dentata per la sua esistenza, per il suo business. Ora, tu che cosa puoi fare per smuovere le acque? Accorgerti di quel qualcuno mediante il riflesso di quello che sei diventato. Il riflesso è descritto a pieno nell’utilizzo dell’Analogia Frattale’

Ma, l’accorgerti comporta il provare anche paura. Paura che ti bloccherà ancora maggiormente, sino al giorno in cui sarai pronto per ‘andare oltre’. Allora salterai il fossato come se l’avessi sempre fatto. Ciò equivale allo scaricamento di un software aggiuntivo o migliorato del nostro sistema operativo.

Sistema operativo che non abbiamo scritto noi.

Sistema operativo che, tuttavia, riserva infiniti modi di utilizzo
.

La nostra prevedibilità, disegnando loop, permette di attirare quelle forze necessarie per completare processi in stand by o necessitanti di aggiornamento.

Spagna, Rajoy: chiederemo aiuti se tassi alti per troppo tempo.
Se i tassi di interesse sul debito della Spagna rimanessero ‘troppo alti per troppo tempo’, tali da danneggiare l'economia del Paese, ‘posso assicurare al 100 per cento che chiederei un piano di salvataggio’. Lo ha detto il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, in un'intervista al Wall Street Journal…

Link 
 
Ecco perché i tassi sono alti e lo rimarranno nella regione del Tempo. Perché qualcuno ci guadagna, perché ciò inasprirà il cappio al collo, permettendo alla lunga di comprendere dove ci si sia fermati, perché nella ripetizione ci saranno più occasioni per capirsi mentre ci si vede allo specchio

Nessuna demonizzazione di qualsiasi situazione sarà mai in grado di fermare l’avanzata di una genie, che non può fermarsi oltre ad un certo Tempo in un certo luogo.

Stiamo complessivamente consolidando un cammino pregresso e dimenticato all’apparenza, come semi interrati in attesa di dare alla luce delle nuove piantine ‘geneticamente modificate’: 

altri noi stessi per mezzo del meccanismo della nascita.

Nascita fisica, che rispecchia la nascita di un intento, di una idea, di una ispirazione, di una forma energetica alla base di ogni costrutto, di un progetto, etc.

L’iPhone 5 non piace ai designer.
Il design influenza ogni cosa, anche se la gente non lo vuole accettare’.

Denys Mishunov, il noto sviluppatore e designer russo che propone un approccio scientifico al design, ha sostenuto davanti alla platea di 'Fom the front', che fra tutti i rapporti degli schermi in circolazione il migliore sia quello scelto da Apple per tutti gli iPhone precedenti al 5, perché rispetta la regola dei terzi.

Che significa? ‘Oggi il design va approcciato in modo scientifico, dal punto di visto della geometria, della psicologia e della neuroscienza’, spiega Mishunov. 

La regola dei terzi è una specie di formula magica basata sul concetto di sezione aurea e che si traduce in un rapporto di 2 a 3 ed è usata da secoli nella pittura, nella fotografia e nella musica. Fra tutti gli schermi con cui siamo abituati a confrontarci, quello dell'iPhone e di alcuni altri smartphone che usano questo rapporto è quello con maggior appeal’…

Un telefono che è quello che la gente voleva, non quello che vorrà... 

Il design si basa su un rapporto di sofferenza e valore: bisogna sempre rifiutarsi di aggiungere qualcosa che introduce più sofferenza che valore.

Magari le mie foto e i miei video si vedranno meglio sulla tv, ma temo che farò più fatica a usare il nuovo iPhone con una sola mano’. Aral Balkan.

Mishunov sottolinea l'importanza delle forme e della percezione di queste da parte dell'utente: 

'La geometria detta le regole e indirizza l'analisi, creando aspettative per la psicologia e la neuroscienza. Che a sua volta è responsabile delle reazioni del cervello. La geometria è responsabile per l'estetica e le proporzioni, detta la user experience, ma è la psicologia che analizza tutto l'insieme. La geometria è ovunque, tutto quello che percepiamo è collegato alla neuroscienza e basato sulla psicologia'.

Gli ho chiesto, allora, se il design sia connesso con l'innovazione e mi ha risposto così: 

'Sì, perché gli sviluppatori sono artigiani che creano cose utilizzando il design, che non è una forma di arte, ma ha a che fare con il funzionamento delle cose. Che esse siano un iPhone, un sito web o un'auto".
Link

Il design… non è una forma di arte, ma ha a che fare con il funzionamento delle cose.

Ecco, se applichiamo questa formula al design del corpo umano, tutto potrà essere inquadrato in maniera diversa. Siamo funzionali. Per questo abbiamo assunto questa forma. Quando ci fermiamo per troppo Tempo, la nostra funzionalità viene meno. Perché? Perché abbiamo da compiere un altro progetto, invece che tendere a scappare via.

Questo aspetto lo sto comprendendo sempre di più. Io sono sempre stato colui che avrebbe preferito smaterializzarsi immediatamente (per andare dove?) piuttosto che approfondire le vie di una dimensione molto dura ed apparentemente ostica, che richiede fatica, impegno ed autentica comprensione delle vicende che scatena fuori e dentro di noi.

La missione è approfondire la propria conoscenza mediante saturazione del luogo che accoglie. Quando ci accorgeremo di essere tutto e dappertutto, saremo probabilmente pronti per il balzo successivo. 

In Prometheus, il prequel di Alien, nel finale si rimane sbalorditi dall’apertura di scenario a cui si assist. Il prequel di un qualcosa che abbiamo già visto, apre una nuova direzione, allorquando la donna sopravvissuta e vittima sacrificale del loop, parte per il Pianeta degli Ingegneri

In quel momento, il Tempo si divide. In quell’attimo è possibile ancorarsi al passato/loop del già visto ma, comunque, opportuno al fine di maturare in se stessi, oppure prendere la via delle Stelle.

La scelta è nostra, anche se in realtà è una 'non scelta', in quanto l’espansione della propria energia tende ad utilizzare il passato saturato come propellente di spinta per allontanarsene, proprio come si utilizza la presenza di un Pianeta per sfruttare il proprio campo gravitazionale, in maniera tale da non esserne attratti ma, bensì, per ricavarne una spinta necessaria per procedere lungo il cammino.

Coloro che atterrano su un Pianeta è come se fossero bisognosi di quell’esperienza. 

È una scelta, ma anche una necessità. È una 'non scelta', proprio perché una necessità

Alcune osservazioni, compiute in passato su criceti siberiani allevati in laboratorio, hanno mostrato come i roditori facessero ben poco per combattere piccole infezioni se le luci della loro gabbia erano tenute fioche, in una condizione che simula l'illuminazione invernale. Cambiando il pattern luminoso per simulare la luce estiva, si è registrato subito un incremento della risposta immunitaria. 

In modo analogo, chi assume un placebo convinto che si tratti di un farmaco reale può avere una risposta immunitaria due volte maggiore di chi non prende alcuna pillola...

Sia nei criceti che nell'uomo è quindi un intervento esterno a innescare quella serie di reazioni che permettono di ritornare in salute

Accendere o spegnere le proprie difese a seconda delle condizioni ambientali sembrerebbe comportare notevoli benefici in termini evolutivi…

Link

Questa citazione permette una visione molto alta, nella sua conclusione:

un mosaico di possibilità. Difficile che tutto possa essere ricondotto ad un'unica spiegazione.
Link 

Il potere dell'aspettativa.
Più crediamo che una pillola abbia effetto, più ne avrà...’. Jon Kar Zubieta, professore di Psichiatria all'University of Michigan.

Link 

Non esiste una verità ma solo mezze verità. Kybalion

Biodiversità, Libero Arbitrio, Tempo, Karma… tutto è riscontrabile nella differenza sostanziale che esiste da una impronta digitale umana all’altra.

Impronte che non contengono una traccia apparente del potenziale dell’essere che le ha lasciate né il suo gradiente di aspettativa. Le impronte digitali permettono d’identificare il veicolo fisico ma non di comprenderlo, se non per deduzione, attraverso ciò che è accaduto nel luogo ove sono state rilevate.


Sulla scena di un omicidio o sull’impugnatura di un pistola o sulla carta utilizzata per una lettera d’Amore: 

l’ambiente ci riflette mentre noi lo personalizziamo.

Dipende da noi.
 
26092012 V 23,8 – 270 Santi Cosma e Damiano (Una fiaba per ogni Medico) ++
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com