giovedì 31 luglio 2025

In un altro paese.


Matterhorn

“L’estate la trascorsero a Capri, nella villa di Augusto, nel cuore della stagione più fulgida dell’imperatore all’apice del suo regno, mentre in autunno ci fu il pellegrinaggio alla dorata Canterbury. Dopo sarebbero andati a Roma per Natale, per vedere l’incoronazione di Carlo Magno. Ma adesso era primavera nel loro meraviglioso viaggio, era quel glorioso mese di maggio verso la fine del Ventesimo Secolo, destinato a finire con un improvviso ruggito di morte e un cielo rosso fumante…”.
In un altro paese - Robert Silverberg

Chi sta de-scrivendo, Silverberg. O, meglio, chi è (anche) Silverberg. No

Non solo leggi, avendo nella mente la mappa stilata da Ante Omnia. 

La ricordi? Perché “certi autori” hanno successo (qua, così)? Mentre, altri, se lo scordano. Uhm. Scrivere “bene”, lo fanno in tanti. Almeno, tanti oltre a chi ha successo.  

Ma, non è solo una questione di “bravura y apprezzamento”. 

No. C’è dell’altro. Quando ogni “porta” ti sbatte in faccia, cosa significa. Quando, altresì, alcuni individui sembrano come “pre-destinati”, cosa significa. Non sono domande; sono prese di posizione sostanziale. Ok?

Chi, or dunque, sog-giunge da “un altro paese” o, Oltre

Lo stesso Silverberg, probabilmente. Oppure, Silverberg è un “unto del Signore” = come lo Shakespeare “toccato” da… Sandman. Ergo, aveva le informazioni e… che informazioni; motivo per cui il successo vien da sé. 




Ma non basta ancora. 

Salgari descrisse paesi lontanissimi che non aveva mai visto, ed ebbe successo (anche se morì, sopravvivendo tra i continui debiti che la sua iperproduzione non riusciva a debellare) appunto, a posteriori (ove ad usufruire dei “diritti” son sempre altri). 

Silverberg, lo scrittore. Chi


Robert Silverberg (New York, 15 gennaio 1935) è uno scrittore di fantascienza, curatore editoriale e sceneggiatore statunitense, ripetutamente vincitore, tra gli altri riconoscimenti, dei premi Hugo e Nebula

Silverberg vive; c’è: è, ancora (qua, così). 

E, tra i semplici dati che si evincono, già manifestandosi a New York, bè… è come se una grande porta fosse sempre aperta, sul resto del mondo.

Celebrato sin da subito, da “esordiente”, ad un certo punto (dopo aver scritto “un milione di parole all’anno…”, continuamente, nella seconda metà degli anni ’50, prima del crollo del “mercato”) innestò una marcia supplementare

I libri che scrisse in questo periodo sono considerati dai critici lontani anni luce dai suoi primi lavori. Già da Violare il cielo (To Open the Sky, 1967), una serie di racconti in cui una nuova religione aiuta le persone a raggiungere le stelle, la differenza fu sostanziale. Mutazione (Downward to the Earth, 1970) fu probabilmente il primo libro fantascientifico post coloniale, in cui si sentiva l'eco di Joseph Conrad. Fra gli altri lavori del periodo non possiamo dimenticare Vertice di immortali (To Live Again, 1969), in cui le personalità dei morti possono essere trasferite, Monade 116 (The World Inside, 1971), uno sguardo su un futuro sovraffollato e Morire dentro (Dying Inside, 1972), un racconto su di un telepate che perde i suoi poteri…

Già. Proprio come Sandman alle prese con… Shakespeare. La “musa” che ispira di certo non idee, bensì… fatti veri e propri. Solamente da raccontare al prossimo, allaggente. A qualcuno “piace sempre vincere facile”. Qualcuno ha costantemente le “ali ai piedi”. Qualcuno “vola alto”, in continuazione”. A qualcuno “gira sempre bene”. Bah

Di certo, non un caso.

“Una storia di rara sensibilità al confine dell'apocalisse…”.

Qualcuno che sa; che “conosce, ricorda” = ha le informazioni esatte, il punto di vista del vissuto “sicuro”. 

E che si rivela...

tra le fini dei mondi...

Silverberg… “preferì riscrivere la stessa storia da un altro punto di vista piuttosto che un seguito…”. No?

“Io ho fatto il giro dall’altra parte, e ho elaborato il punto di vista di uno dei visitatori…”. Ma guarda non caso: 

il punto di vista di uno dei visitatori… Wow!

“Quant’è meravigliosamente disarmonica! E splendidamente contraddittoria! Non ci sono due edifici uguali. E tutte le superfici sono così piatte. Ma i colori, le forme, le proporzioni, le consistenze, tutte diverse. Persino gli alberi non mostrano alcuna sorta di armonia.
- E il frastuono - disse Denvin. 
- Non ti scordare di quello, se ti piacciono così tanto le dissonanze. Macchine che stridono e sferragliano e rombano. Oh, è meraviglioso, Laliene!...”.

Disse Laliene = l’alieno, ossia, il “visitatore” da Oltre

Sì. Ci sta. Beccato!

AI Overview, che te dice:

Berg” in italiano si traduce principalmente con ”monte” o “montagna”. In alcuni contesti, può anche essere tradotto con “collina” o “cima”, specialmente se si parla di una montagna più piccola o di una vetta. 
Ecco alcuni esempi di come “Berg” viene tradotto in italiano: 
Monte/Montagna: “Einen Berg besteigen” (scalare una montagna).
Collina: “Ich möchte auf einen Berg klettern” (vorrei salire su una collina).
Cima: “Die Spitze des Berges” (la cima della montagna).
Inoltre, “Berg” può essere utilizzato in espressioni idiomatiche, come: 
“Über den Berg sein”: superare il peggio, essere fuori pericolo.
“Mit etwas hinter dem Berg halten”: non rivelare qualcosa, nascondere qualcosa.
“Berge versetzen”: muovere le montagne (metaforicamente, fare cose impossibili).
Infine, nel contesto sudafricano, “Berg” può riferirsi a una montagna...

Dunque:

Berg = montagna.
E, Silver = argento.

Totale: montagna d’argento.

Il “grande monte (centrale, portante)” che auto sud-divide la “Terra di Mezzo” da… Oltre. Da “ove” arrivano i… visitatori; mentre, gli utenti si connettono alle singole unità o “individui (custodia)”, dando luogo al fenomeno della “possessione”.

Silverberg ha successo perché… “non sai il perché...”. 

Manco lo conosci. Vero? Un po’ comechi diamine compra ancora musica”? Eppure, gli “artisti” dichiarano milioni di vendite o “click”. 

La (stessa) musica la trovi sempre gratuita in Rete. 

Addirittura in Youtube: alla luce “solare”. Dunque? Chi compra davvero qualcosa di simile? Come fanno questi “artisti” ad ostentare una simile ricchezza. Ma, non è che i soldi “servono” solamente a “te” (qua, così), mentre tutto il resto è del tutto “scanzonato”. 

Manifestandoti nell’AntiSistema è come se “te” avessi voluto la… bicicletta che, a posteriori (sin da subito) devi, quindi, solo che “pedalare”. Alimentando attraverso il “tuo” moto, l’intero… moto perpetuo AntiSistemico. 

Il non lineare ti spiazza continuamente. 

Qualunque sia la scelta, sei sempre controcorrente. Per forza! Scegliere sempre fra…, ti lascia costantemente in balia delle onde, in un oceano che lo ha già previsto. 

Per ciò non (ti) decidi mai.

Robert Silverberg è nato a New York nel 1935 e vive a San Francisco… (apposto proprio, essendo un Dem).

Oltre alle collaborazioni, Silverberg continua a scrivere moltissimo, tanto che è stato costretto ad utilizzare degli pseudonimi (oltre 56) per evitare un’inflazione del proprio nome sul mercato. Tra gli altri nomi con cui ha firmato le sue opere compaiono David Osborne, Ivar Jorgenson e Calvin M. Konx. Tra il 1957 e il 1959 pubblica più di 220 racconti ed 11 romanzi, dedicandosi anche ai generi noir, western e romanzi erotici…
Link

Ma quanto è “fertile” Silverberg, “Madama Dorè…”. Che “vena”. Un vero e proprio “colosso”. Un monte di sapere. Ossia, “quando è la montagna ad andare da…”.

La stampa ad argento rende(va) le fotografie, eterne.
Mentre:
oggi
vedi i tuoi ricordi sbiadire
 d'assieme alle tue fotografie (se non stampi con... qualità).

Dicono che non ci sia mai stato un mese come questo, una primavera magica, in cui ogni cosa era perfetta, quasi fosse stato predisposto in tal modo per creare il massimo contrasto possibile con… con… - la sua voce si spense…
In un altro paese






 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4001
prospettivavita@gmail.com


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