Il Momento Quantico seziona la giornata in passaggi di tempo. In altre parole, i 'momenti' – in questa definizione – sono passaggi di tempo o di situazioni. Per esempio, diciamo che al mattino vi alzate dal letto: state allora iniziando un nuovo passaggio o momento quantico. Prima di entrare nel passaggio successivo praticate una Pausa Quantica breve – uno o due cicli respiratori: in-spiro, pausa quantica, e-spiro, pausa quantica. Questo ristabilisce il vostro Primo Punto, ancorando il vostro strumento umano fisico al dominio quantico. Quando attraversate i passaggi dello svegliarsi, lavarsi il viso, lavarsi i denti, ecc., varcate dei passaggi temporali.
Il Momento Quantico, come suo Primo Punto, percepisce che l’individuo è sovrano e infinito, ed è qui. Proprio qui. Non fluttua sui piani dell’anima; non si nasconde sotto le vesti di un Dio o di un Maestro; non è separato dal vostro strumento umano; e non fugge dalla condizione umana.
L’intera vita è una serie di momenti o di passaggi temporali, e in ogni passaggio siete accompagnati dal vostro Sé infinito che sta cercando solo una cosa su questa Terra:
Wingmakers
Osserva attentamente…
Ogni numero di Magia è composto da tre parti, o atti. La prima parte è chiamata ‘La Promessa’. L’Illusionista vi mostra qualcosa di ordinario: un mazzo di carte, un uccellino o un uomo. Vi mostra questo oggetto. Magari vi chiede di ispezionarlo, di controllare che sia davvero reale. Sì! Inalterato… Normale. Ma, ovviamente, è probabile che non lo sia.
Il secondo atto è chiamato ‘La Svolta’. L’Illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in un qualcosa di straordinario. Ora, voi state cercando il segreto, ma non lo troverete perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere… ingannati. Ma ancora non applaudite, perché far sparire qualcosa non è sufficiente. Bisogna anche farla riapparire. Ecco perché ogni numero di Magia ha un terzo atto. La parte più ardua. La parte che chiamiamo ‘Il Prestigio’…
The Prestige
Fin dai tempi più remoti gli uomini hanno sempre combattuto. Combattono in nome degli Dei, combattono in nome della Giustizia, spargendo fiumi di sangue. Cosa li spinge a tanto? È forse un Dio a chiederlo? A comandare tutto questo? Oppure la semplice brama di sangue, vessillo scarlatto di effimera gloria… No.
Tekken
Che cos’è la giustizia? Ordine, legge, giustizia… sono queste le uniche cose per le quali tu combatti. Non è così?... Devi capire che legge e giustizia sono concetti che variano profondamente a seconda dell’epoca e della società, ma gl’illusi come te credono che si tratti di verità assolute e combattono continuamente per ottenerle.
Tekken
Qualsiasi somaro crede di sapere che cosa è la guerra. Specie quelli che non l’hanno mai fatta. Le cose ci piacciono semplici e lineari. Buoni e cattivi. Eroi e canaglie. E ce ne sono tanti degli uni e degli altri. Ma quasi mai sono come ce l’immaginiamo noi….
Flags of our fathers
Che cosa è ’l’Auto-Realizzazione nello strumento umano?’. Per rispondere a questa domanda, prima dovremmo domandarci ‘che cosa sia la realizzazione’.
Concretizzazione di qualcosa. Sinonimo: attuazione, compimento. Ciò che trova pratica attuazione. Appagamento delle proprie esigenze interiori…
Link
L’osservabile è sempre diviso in due distinte polarità, che descrivono sempre l’osservato e l’osservatore. Il paradosso è stato sciolto dalla Fisica Quantistica, da Tempo.
- il viaggio nel Tempo
- il teletrasporto
- la telecinesi.
Noi comandiamo la materia attraverso il pensiero, allo stesso modo con il quale comandiamo la televisione attraverso il telecomando. Non c’è differenza alcuna in termine di frattalità dell’evento. Ossia si va direttamente 'oltre' all'uso della sola 'terminologia applicata alle 3d'.
Semplicemente, ‘in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere… ingannati’… Dunque? ‘È nell’istinto che si deve cercare la verità’... Perché? ‘Legge e giustizia sono concetti che variano profondamente a seconda dell’epoca e della società, ma gl’illusi come te credono che si tratti di verità assolute e combattono continuamente per ottenerle’… ‘Quasi mai (le cose) sono come ce l’immaginiamo noi’…
Che cos’è questa ‘interferenza’ che ci fa immaginare qualcosa in maniera tanto diversa dal suo ‘vero aspetto? È semplicemente l’utilizzo della facoltà mentale sterilizzata a monte, da un ‘qualcosa’ che è riuscito ad infiltrarsi nei processi elaborativi della mente, previo utilizzo premeditato del ‘reset’ a cui veniamo sottoposti tra un ciclo di morte e nascita. In definitiva non è nulla che vada diversamente dall'intenzione superiore del 'Piano Divino'. Una intenzione non fine a se stessa, capace di condurre, di fare scorrere dalle proprie posizioni acquisite in 'trincea'.
Per questo motivo ‘è nell’istinto che si deve cercare la verità’. L’istinto viaggia a differente distanza vibrazionale rispetto allo status elaborante della mente. L’istinto è al di là di ogni logica ‘brevettabile’ o ascrivibile, abbracciabile, etc. L’istinto evidenzia un altro tipo di ‘intelligenza’ o di ‘gancio’ con la nostra struttura più silente e ‘saggia’. Difficilmente la prima impressione istintiva che abbiamo o ci facciamo è distante dalla realtà dei fatti, che riusciamo a capire/vivere magari solo dopo anni di ‘apprendistato concreto’ alla corte della Vita 3d.
Questa ‘interferenza’ ci ha convinti che cercare la realizzazione di Sé, significhi mediamente trovare una realizzazione in ambito lavorativo. Il lavoro è quell’atto che ci tiene occupati per buona parte della nostra esistenza, una cosiddetta 'necessità'. L’altra grande parte è dedicata al dormire. Dunque:
- lavorare
- dormire.
- lavorare
- dormire
- mangiare.
- sesso
- divertimento.
pronome Greco ‘Autòs’, che vale esso stesso, e trovasi prefisso in molti composti per significare ‘Da se stesso, di proprio impulso, indipendentemente, in persona’…
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E si cade ancora in un’altra trappola Antisistemica, perchè in realtà tutto è deciso ‘da se stessi’, anche in presenza di una sofisticazione della percezione degli eventi. Si torna al concetto di ‘Consenso’ e di Libero Arbitrio. Qualsiasi Potere di Controllo deve inchinarsi alla nostra sovranità originale, tuttavia c’è sempre un modo di ‘fare/agire’ differente e funzionale rispetto alla propria intenzione di ‘essere’.
In presenza di ‘intelligenza’ è possibile interfacciare la libertà altrui attraverso la propria ‘intenzione’.
Ingannare, ingabbiare, la mente non è cosa difficile se si ha la pazienza di attirare il 'target' sul proprio territorio, nelle proprie infrastrutture. Se si riesce a spogliare il target del suo bagaglio di conoscenza e di identità originale. Se si convince i centri legati alla sopravvivenza e dunque alla Paura, che ‘non c’è nulla da temere sino a quando si rimarrà all’interno del cerchio di mantenimento previsto dall’Autorità Amministrante’.
Una volta, si diceva, che al di fuori dell’Urbe, di Roma, ci fosse solo tenebra e violenza. Stazionando al suo interno e puntando alla realizzazione del sogno di divenire ‘cittadini’, si poteva agganciare tutto quel modello di pseudo-luce, che regnava su tutto il Mondo conosciuto.
La ‘lavorazione’ del genere umano giunge dalle epoche remote trascorse. È un piano di una lungimiranza notevole. Le ‘qualità’ che occorrono per intessere un ordito simile, devono per forza derivare da una conoscenza ‘antecedente’ della storia del Mondo.
Non è sufficiente la sola tecnologia messa a punto dall’intelligenza, anche asservita agli istinti di controllo più feroci che possano esistere. Si necessita anche della conoscenza riposta nel ‘ricordo’, nella memoria di quello che fu…
Se non ne fai l’esperienza, non puoi avere nessuna idea di ciò che non è manifesto. Tutte le nostre esperienze si limitano a ciò che è manifesto, cose che hanno una forma tangibile:
non abbiamo la benchè minima esperienza di ciò che non ha forma, e le parole non sono in grado di trasmettere nulla che abbia rilievo, se si tratta di qualcosa di cui non si è fatta esperienza…
I misteri occulti dell’Oriente – Osho Rajneesh
Qualsiasi somaro crede di sapere che cosa è la guerra. Specie quelli che non l’hanno mai fatta…
Flags of our fathers
Per questo l’umanità ha fatto tanta guerra:
per conoscerla e auto realizzare ‘quello che è davvero’.
Ogni numero di Magia è composto da tre parti, o atti:
- La prima parte è chiamata ‘La Promessa’. L’Illusionista vi mostra qualcosa di ordinario: un mazzo di carte, un uccellino o un uomo
- Il secondo atto è chiamato ‘La Svolta’. L’Illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in un qualcosa di straordinario
- Il terzo atto. La parte più ardua. La parte che chiamiamo ‘Il Prestigio’.
- La Promessa – l’ordinario/la resistenza
- La Svolta – lo straordinario/la consapevolezza
- Il Prestigio – l’evoluzione/il fluire.
L’intera vita è una serie di momenti o di passaggi temporali, e in ogni passaggio siete accompagnati dal vostro Sé infinito che sta cercando solo una cosa su questa Terra:
la sua Auto-Realizzazione nello strumento umano.
Wingmakers
Passaggi di tempo e di situazioni (le tre parti della Magia).
Il ‘Sé infinito’ accompagna, ossia è l’Illusionista, che cerca di auto realizzarsi, non attraverso le ‘lodi’ del pubblico, ma attraverso la propria realizzazione ‘nello strumento umano’, ossia attraverso il cammino effettuato ‘con le proprie gambe’ e, semmai, solo riflesso anche dalle ‘lodi’ degli altri.
Il ‘prestigio’ è un qualcosa di auto realizzativo, attraverso le proprie forze, che viene riconosciuto dal ‘Tutto’ e dalle sue ‘Componenti’…
Il segreto. Ma non lo troverete perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere… ingannati. Ma ancora non applaudite, perché far sparire qualcosa non è sufficiente. Bisogna anche farla riapparire’…
Riapparire = tornare a manifestarsi.
Un nuovo e significativo ‘Momento Quantico’ che sta per essere attivato e vissuto da tutti coloro che lo intendono vivere. Il ‘potenziale’ che si percepisce già a livello intuitivo. Quel ‘quantum energetico’ capace di 'rallegrare/motivare' anche in presenza di un Tempo che ancora deve scorrere prima di…
Quel ‘rallegramento’ molto simile alla… ‘Fede’. Fiducia in Sé e nel Tutto, uniti indissolubilmente da un abbraccio ‘non locale’ e altamente ispirante, come un raggio traente di un campo morfogenetico d’Amore, di Luce, di ‘senso’.
Le cose ci piacciono semplici e lineari. Buoni e cattivi. Eroi e canaglie. E ce ne sono tanti degli uni e degli altri. Ma quasi mai sono come ce l’immaginiamo noi….
Flags of our fathers
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com