martedì 22 maggio 2012

Codice, interfaccia, cambiamento.




È tutto codificato attorno a noi. Sia per opera della ‘Natura’ che per opera umana. Diciamo che l’umanità tende ad ‘emulare’ la Natura in quanto a codificazione della realtà manifesta. In Matrix era famosa quella scena dove tanti numeri verdi scrollavano continuamente sul monitor dei computer

Quei numeri erano il 'codice fluido' della matrice che dava Vita e componeva la neuro simulazione, che accadeva all’interno del software scambiato da miliardi di individui come unica ed assoluta realtà. 

La ‘Natura’, a sua volta, riflette l’umanità, dando luogo ad un movimento a ‘vortice’ senza fine di continuità in ogni senso. Non è possibile ‘capire’ senza maturare la capacità di decodificare, almeno in parte, il codice dell’energia che co crea la Vita nelle 3d. Il ‘codice’ è univoco eppure mutevole, auto adattantesi alle diverse interpretazioni/interrogazioni degli umani che vi si riflettono.

Codici nei codici nei codici, così come esiste un Piano nel Piano nel Piano…

Questa ‘trilogia’ semplificata, di fatto, va decodificata mediante osservazione multidimensionale, ossia mediante assunzione contemporanea dei tre livelli base dell’intenzione/esperienza:
  1. 3d
  2. Sovradimensionale
  3. Divino.
Ma, allo stesso Tempo, anche per ‘Analogia Frattale’ e con l’ausilio del ‘Metodo Indiretto’, è possibile almeno in parte decodificare il codice agganciato alle 3d e oltre. In teoria è possibile ‘intuire’ l’intera sequenza codificata capace di giungere sino alla Sorgente.

Se ti fosse consentito entrare nel villaggio Sufi di Alkufa, impazziresti. Si dice che chiunque mai vi entrasse, per puro caso, impazzirebbe. È inevitabile perché Alkufa è carico di vibrazioni che non possono essere sopportate da menti che non sono autentiche. Ecco perché nessuno dovrebbe entrarci, se prima non ha attraversato un periodo di addestramento e di disciplina.
 
Se si riescono a comprendere alcune delle caratteristiche di Alkufa, riusciremo a comprendere meglio altri luoghi di pellegrinaggio.
 
Per esempio, ad Alkufa non è possibile dormire, nessuno ci riesce. Ecco perché è naturale impazzire, a meno che tu non sia stato allenato alla continua assenza di sonno, avendola sperimentata in precedenza. Ed è per questo che la più grande delle realizzazioni tra i Sufi è la veglia notturna:
 
essi si esercitano a restare svegli tutta la notte.
 
È importante riflettere su questo punto. Se una persona non mangia per novanta giorni, diventerà molto debole, ma non morirà, né impazzirà. Un uomo normale, in buona salute, può digiunare facilmente per novanta giorni, ma non può stare senza dormire neppure per ventun giorni. Di fatto è già difficile stare senza dormire per sette giorni, mentre in Alkufa è del tutto impossibile dormire!
 
Qualcuno fece venire da me un monaco buddhista di Ceylon. Da tre anni non riusciva a dormire… Gli chiesi se avesse mai praticato lo Yoga ‘anapansati’ di Buddha, perché per un monaco buddhista si tratta di una pratica inevitabile. E lui mi rispose che lo praticava da sempre. Allora io gli dissi che, in quel caso, doveva scordarsi completamente di poter dormire, perché quella pratica rende il sonno praticamente impossibile
 
Si tratta di una tecnica di risveglio della Coscienza ma, una volta che il sonno va perduto, occorre praticare un’altra tecnica che si allaccia a questa e che deve essere subito applicata. Se continui a praticare solo il primo esercizio e mai il secondo, pian piano ti indebolisci e puoi arrivare perfino ad impazzire, o a morire
 
Quel primo esercizio serve solo a rimuovere l’abitudine al sonno. 
 
Allorchè il sonno viene smantellato dall’interno, la tua consapevolezza acquista una prospettiva del tutto diversa e quella realizzazione può essere utilizzata per un’evoluzione dell’essere. Purtroppo, nei testi buddhisti viene descritta solo la prima pratica, e quando io chiesi a quel monaco se conosceva la seconda, mi disse che nessuno gliene aveva mai parlato.
 
Vedete perché può essere pericoloso scrivere certe cose nei libri: 

chiunque le pratichi senza la giusta guida, perderà semplicemente il sonno… a quel punto, si dovrebbe conoscere l’altra tecnica, ma questa non è descritta da nessuna parte!
 
Ecco perché molte cose venivano tenute segrete, in quel modo non potevano nuocere a nessuno

servivano solo ad aiutare coloro che ne avevano bisogno per la loro ricerca spirituale.
 
I veri luoghi sacri sono molto vicino a quelli falsi, che sono noti a tutti e sono visibili

essi ti terranno fuori strada fino al momento in cui non sarai pronto per entrare nel vero Tempio… Inoltre, come ho detto, ogni luogo di pellegrinaggio ha una sua chiave
 
Ogni figura disegnata all’esterno, forma un’immagine all’interno della tua consapevolezza. .. Se riesci a evocare queste immagini, in qui momenti potrai iniziare immediatamente il tuo pellegrinaggio verso la sfera spirituale...
I misteri occulti dell'oriente – Osho Rajneesh

È tutto codificato attorno a noi, anche le - vie d’uscita.

Fondazioni: quei soggetti politici con finanziatori segreti.
Non sono partiti, ma in politica, ormai, vanno di gran moda. Stiamo parlando delle associazioni o fondazioni. In Italia, rispetto al resto d’Europa, godono di gran fortuna anche perché non è dato sapere chi sono i finanziatori

Si invoca la privacy 'in quanto dai finanziamenti si potrebbe desumere l’orientamento di chi ha elargito il contributo', aveva scritto a Il Fatto Quotidiano, al riguardo, l’anno scorso Massimo D’Alema, presidente della Feps, che raccoglie le fondazioni progressiste europee. 

Sono trasversali, a volte raggruppano politici di schieramenti contrapposti.

Nel Belpaese sono decine, e in alcuni casi sostituiscono le vecchie correnti

Una sorta di nuovo strumento in un’epoca in cui i partiti non sono certo al massimo della popolarità, al riparo dai meccanismi tipici partitocratici, come primarie o tesseramenti. Un vero e proprio apparato parallelo che si fatica a controllare, ma del tutto legale, del quale non è chiaro chi ci mette i soldi e per quale motivo

E in queste giornate caldissime sul fronte finanziamenti pubblici, ecco che dare una mappa delle tante associazioni politiche diventa un modo per capirne un po’ di più…
Link

Senza una ‘interfaccia’ il codice più profondo sarebbe inviolabile e che cos’è una interfaccia, se non un frattale, un’esemplificazione, della verità superiore attualmente inarrivabile?
 
Il linguaggio, ciò che accade nel Mondo, i computer, il corpo umano…

Tutto ha un senso per lo stato attuale in cui si ‘versa’.

Se la Telepatia divenisse o tornasse realtà, l’intera attualità tecnologica sarebbe improvvisamente del tutto superata, desueta e il paradigma cambierebbe di conseguenza. Il cambiamento scorre costante sino ad un punto di ‘raccolta’ e di ‘accelerazione’, di cui il fiume che incontra la cascata è il perfetto frattale.

A quanto pare un ‘collo di bottiglia’ simile è proprio alle porte del Tempo 3d.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com