martedì 8 marzo 2011

Le mappe celesti della Creazione.





Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando chi possa divorare tra voi”. Pietro 5:8
Devil

Il film da cui è tratta la citazione soprariportata, Devil, è veramente sorprendente, M. Night Shyamalan dimostra il solito spirito ‘mordente’ e sincronico con un ordine universale percepito come inverso, ma che tuttavia ha sempre una ragione d’esistere e d’essere. 

Il Diavolo cerca chi tra di noi possa essere ‘divorato’. Il senso dello Spirito Oscuro è il senso dell’Antisistema, la sua funzione normalizzatrice dell’energia

È insita persino nel Demonio una rigida osservazione delle ‘regole’, delle leggi celesti, a cui egli non può assolutamente transigere. Può usare l’intelligenza, l’inganno, le debolezze dell’uomo, la sagacia ed ogni suo potere di veggenza e lungimiranza, persino una certa saggezza e profondità d’animo, però non può oltrepassare il sacro vincolo del risveglio della Coscienza. L’uomo che comprende di avere commesso un ‘errore’, può sempre chiedere il perdono e assumersi in tutto e per tutto le proprie responsabilità. Se il ravvedimento è sincero, il Diavolo lo capisce e si dovrà ‘fermare’, in quanto la sua funzione viene superata dal punto prospettico raggiunto

Questa è la sua ragione: provocare e regolare il risveglio. I suoi modi di fare sono brutali e vanno diretti al nucleo della questione, secondo l’antica consuetudine riportata nella legge del taglione, parafrasi umana del principio di causa ed effetto o di azione e reazione enunciata anche dalla Fisica moderna.

"Legge III Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Se qualcuno spinge una pietra col dito, anche il suo dito viene spinto dalla pietra. Se un cavallo tira una pietra legata ad una fune, anche il cavallo è tirato ugualmente verso la pietra: infatti la fune distesa tra le due parti, per lo stesso tentativo di allentarsi, spingerà il cavallo verso la pietra e la pietra verso il cavallo; e di tanto impedirà l’avanzare dell’uno di quanto promuoverà l’avanzare dell’altro.
Se un qualche corpo, urtando in un altro corpo, in qualche modo avrà mutato con la sua forza il moto dell’altro, a sua volta, a causa della forza contraria, subirà un medesimo mutamento del proprio moto in senso opposto. …
A queste azioni corrispondono uguali mutamenti, non di velocità, ma di moto. I mutamenti delle velocità, infatti, effettuati allo stesso modo in direzioni contrarie, in quanto i moti sono modificati in uguale misura, sono inversamente proporzionali ai corpi".
Wikipedia

Secondo questo principio, e applicando la proprietà olografica del tutto, si desume che anche il Diavolo tragga una differenza di processo ogni qualvolta s’imbatte in una individualità umana. Ciò descrive a pieno il modello universale ‘sensato’ in cui siamo immersi e sganciati dal flusso della ‘memoria’ continua. 

Il senso autoeducativo dello stare qua è pienamente rispecchiato in ogni contesto che possiamo osservare e non solo misurare coi sensi e con la logica del pensiero.

Questa è la funzione dell’Antisistema.

Non vi preoccupate, perché se esiste il Diavolo, allora deve esistere anche Dio”.
Devil

Applicando il principio di ‘veggenza’, persino logico, descritto nell’antico testo dell’I Ching, ad esempio, possiamo espandere una simile consapevolezza, assunta leggendo tra le righe, ad ogni ambito di quello che ci circonda e ci riflette. Tutto ‘parla di noi’ in ogni istante: persino il tempo atmosferico e l’andamento della Borsa. 

Noi siamo un’onda che si muove e che smuove, riflessa da ciò che viene attraversato. Gli Specchi Esseni raccontano, per altri versi, la medesima verità.

Le guerre continue che la storia deviata ci racconta, sono esplicitazioni dell’indole umana sulla via del ricordo del sé, energia maschile, attiva, in un equilibrio instabile, in cerca di… pace. Il substrato energetico denso che ci accoglie, lo scenario 3D, ben si presta allo sviluppo di ogni ‘germe’ che si annida nella nostra ignoranza della luce: tutto è così ben evidente nelle 3D.

In cuor nostro lo sappiamo tutti quanti.

La guerra ha avuto un’evoluzione significativa in termini dimensionali.
La guerra del futuro sarà una guerra senza militari, invisibile...
La paura è un’arma? Noi abbiamo paura delle cose che ci vengono dette più delle cose stesse. Ecco perché con il passare del tempo ci accorgiamo che la guerra più importante è quella fatta con l’informazione. Se noi pensiamo che l’85 per cento delle informazioni che vengono divulgate provengono dagli stessi soggetti protagonisti di quelle informazioni, ci accorgiamo che la notizia è già avvelenata.
Ma non solo. Ci sono tecnologie che consentono materialmente di creare distruzione senza che il nesso tra causa ed effetto sia visibile. Modificare le condizioni meteorologiche e climatiche è l’esempio che fa più impressione ma ce ne sono molti altrettanto significativi per i tempi che stiamo vivendo. Come chiamare questi scenari se non ‘guerre’ e come rendere possibile la dissoluzione del concetto di guerra oggi? Cos’è la guerra ai giorni nostri? Quali sono le differenze con il passato?
Testimonianze.
“Questa “guerra della percezione”, questa offensiva nei confronti della coscienza delle masse, per convincerle che quello in cui vivono è comunque il “migliore dei mondi possibili”, riecheggia nell’assioma orwelliano:
La guerra è pace - L’ignoranza è forza - La libertà è schiavitù...
Tom Bosco, direttore di Nexus.
“Oggi, si conducono due guerre distinte: una sul campo di battaglia; l’altra sui media. Quest’ultima è più importante della prima, poiché condiziona il consenso dell’opinione pubblica e, quindi, la volontà dei governi...”
Carlo Jean, esperto di strategia militare e di geopolitica
Dall’ultima mail ricevuta da Macrolibrarsi

Quanto sappiamo di quello che ‘accade’ intorno a noi? Il frattale è direttamente proporzionale alla risposta della seguente domanda: quanto conosco del mondo invisibile, interno a me stesso? Poco o nulla. In assenza di tecnologia non sapremmo praticamente nulla della nostra genetica e biologia. Ma allora come facevano ‘una volta’ a curarsi con tanta sicurezza e metodologia? 

Ovvio che non mi riferisco alle 'cronache mediche' riportate dalla storia deviata, ma ad un tempo in cui esisteva il senso dello stare in equilibrio con il tutto. Persino nel medioevo esisteva ancora una certa saggezza esoterica relativa alla guarigione ottenuta attraverso l’uso e l’utilizzo dei rimedi naturali che crescevano liberamente e dell'energia della Terra. 

Saggezza che non è mai scomparsa del tutto, ma solo estirpata come una idea comune che smetta di essere di moda, proporzionalmente all’uso della forza e del condizionamento di massa.

Osservando le trame celesti ‘dipinte’ sulla pianura di Nazca, quanto riusciamo a comprendere della loro antica funzione? Sitchin ci ha provato a diffondere un nuovo punto prospettico, ma quanto di ciò che egli ha scritto ha attraversato la barriera di ‘veleni’ che oscura la nostra visuale? Se per la nostra protezione non si esitano a trattare gli agrumi, ad esempio, con pesticidi, disinfettanti, etc. che penetrano in profondità nella ‘buccia’ ammorbando la polpa, dimostrando una sempre maggiore e paradossale pericolosità dell’atto del nutrirsi, se non si esita a trasformare l’aspetto della frutta eliminando ogni ‘bacatura’ naturale, in funzione di un fantomatico senso estetico richiesto e ricercato dalla massa, se non si esita a dare informazioni fuorvianti attraverso le anse di leggi che permettono l’aggiramento sistematico, come ad esempio la costituzione consentita di famiglie misteriose di ingredienti che prendono il nome generico di ‘aromi naturali’… ebbene la causa è sempre la stessa, ossia il nostro stato di sonnolenza acquisito nel tempo

Chi se ne approfitta è un tutore della disarmonia che la massa crea tramite la propria ‘assenza’.

Il vostro movimento porta questo sistema solare in una nuova regione dello spazio, nel luogo dove avete voluto che noi, Angeli dell’Originaria Coerenza, vi attendessimo per aiutarvi a ricordare e a risvegliarvi. "Per non dimenticare nel sonno" diceste. "Per non perderci nel meraviglioso labirinto del tempo, sognando la creazione di un pianeta".
Trasmissioni stellari – Il terzo millennio – di Ken Karey

Torniamo alla pianura di Nazca. L’immagine che ho usato per il breve articolo di ieri, questa:


ricorda molto da vicino l’immagine del ragno:


Da questo punto di vista, il ragno potrebbe essere l’immagine del campo magnetico terrestre e, in definitiva, potrebbe racchiudere l’immagine della Terra stessa. Da qua, l’intera piana tracciata di linee diverrebbe una mappa stellare con impressa direzione e moto di quegli astri chiaramente inerenti a questa ‘piccola’ parte di Universo e di storia celeste

Da troppo tempo l’umanità è ferma nell’interpretazione di ciò che abbiamo ereditato dagli antichi. Perché? Perché si ‘indaga’ solo ed esclusivamente attraverso il senso ‘occidentale’ di supremazia della ragione.

I risultati ottenuti in un paio di secoli di questa ‘cura’ sono disarmanti e paragonabili alla cecità volontaria dei tempi in cui si credeva che la Terra fosse il centro dell’Universo. Oggi è chiaro a tutti che non è così… eppure tutto rimane come al solito ribaltato rispetto all’asse della consapevolezza animica. 

Infatti la Terra è il centro dell’Universo proprio per via delle proprietà olografiche dell’energia dell’Universo: tutto è centrale nelle ‘politiche’ universali, perché tutto è divino e co creativo

L’antico sapere era naufragato nel ritenere fisicamente la Terra al centro dello spazio, mentre ciò che era al centro corrispondeva, inizialmente, alla dimensione dell’Ego umano proiettato dalla nascita e dall’adolescenza dell’Io umano, ed alla centralità stessa di ogni scintilla divina...

Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Dobbiamo uscire dal cono d’ombra proiettato dalla piramide della storia deviata. Sino a che rimarremo nella mancanza di luce diretta e naturale, saremo alla mercè opportuna di una eclissi della coscienza che produce effetti pari al detto di ‘superficie’ “il sonno della ragione genera mostri”.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

lunedì 7 marzo 2011

Il cuore della Terra.





Visto il clima carnevalesco, oggi vorrei ‘solo’ far notare questa similitudine fra ciò che dissero Ann Walker / Freccia Bianca e Ighina, a proposito del pericolo a cui va incontro il pianeta Terra. Ecco:

Nel volume è riportato un dettagliato resoconto del pericolo che il nostro Pianeta dovrà affrontare nel prossimo futuro. Causa di questo pericolo sono le foreste pluviali. La distruzione delle foreste sta causando uno spostamento dell’asse della Terra di cinque gradi e sta anche provocando un indebolimento delle linee di difesa del Pianeta, così, quando la Cometa arriverà, la sua forza spingerà verso l’esterno il nucleo della Terra privandoci della possibilità di sopravvivere.
 
Nel 2042 la Cometa arriverà sulla Terra. La differenza di cinque gradi sposterà la nostra orbita sulla sua traiettoria e spingerà verso l’esterno il nucleo della Terra. Mio compito (di Ann Walker) è portare questo messaggio al Mondo e  annunciare che, salvando le foreste pluviali, si può impedire la distruzione dell’Umanità”.
Sps

Le montagne scenderanno a valle, perché venendo il ritmo naturale, le pressioni provenienti dall'interno della terra subiranno improvvisi collassi. Avverranno movimenti tellurici ed eruzioni vulcaniche sempre più frequenti, fino a che la terra si aprirà, uscirà il fuoco magnetico dal suo centro, il ritmo naturale impazzirà, il fuoco magnetico si unirà con l'acqua, la superficie terrestre si incendierà. La terra comincerà a girare follemente su se stessa e sarà la fine di ogni forma di vita conosciuta. Quando la reazione fra acqua e fuoco magnetico si sarà neutralizzata, la terra cesserà di ruotare su se stessa e riprenderà l'antico movimento…”.
Il modo in cui si può salvare il pianeta di Pier Luigi Ighina

Curiosamente, emtrambe le fonti, parlano del nucleo planetario che viene come ‘estirpato’ dalla propria posizione consueta. Ighina si riferiva a questa misera fine planetaria ad una data, 30 novembre 1971, ovviamente già trascorsa senza che sia successo nulla. Non per questo le sue teorie devono essere accantonate come prive di 'potere'

Certe persone hanno la facoltà di poter ‘immaginare’ ciò a cui stiamo andando incontro, tuttavia in una modalità a-temporale, ossia dal punto di vista animico. Il destino è interamente scritto, in ogni sua minima variante, ma ciò che attiriamo nel reame dello spazio tempo di questo scenario 3D può mutare d’istante in istante secondo il motto ‘finchè c’è Vita c’è speranza'.

Noi siamo gli attori e i responsabili di tutto ciò.

Davide Nebuloni  / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

venerdì 4 marzo 2011

Steiner, Akasha, Atlantide ed il Mondo alla rovescia.





 “Tutti credono un po’ al Diavolo. Anche quelli come lei che fanno finta di no”.
Devil
 
Si dice, si pensa, si crede, che questo Mondo sia alla ‘rovescia’. O perlomeno questo è il mio ‘sentire’. Tra le persone di una certa età, è però evidente che fanno fatica a riconoscere una società tanto mutata nel breve volgere di poco più di mezzo secolo.  

Costoro, fuori dai ‘giochi’ del lavoro e della corsa alla competizione, hanno l’opportunità di sviluppare un altro punto di vista e di confronto: usano cioè la propria memoria personale, la quale, in assenza di malattia, è inalterabile dall’Antisistema, soprattutto in una determinata conformazione del tempo in cui ‘non si ha più nulla da perdere’. 

La capacità di ricordare com’era il proprio Mondo quando si era piccoli, è una qualità antica dell’uomo e descrive una età cosmica in cui il ragionamento era basato sulla capacità di memorizzare e ricordare. Quella memoria storica è praticamente stata cancellata dalle pratiche dell’Antisistema, in maniera non sempre ‘naturale’. Ma è meglio non sapere tutti i dettagli, perché ne potremmo soffrire per il resto della nostra attuale Vita. 

Vedremo, nel corso di questo articolo, cosa ci riferisce Rudolf Steiner, leggendo direttamente dai registri Akasici, ossia in quell’addensamento dell’energia molto simile ad un hard disk di un computer, o meglio di un server sul quale è stato allocato un ‘banco di memoria’ della memoria umana. 

Accedervi è un privilegio ma anche una ‘croce’: per questo motivo è permesso solo a pochissimi esseri.

Iniziamo da questa news: 

Il governatore dello Stato dell'Ohio, il repubblicano Lynn Watchmann, ha proposto una iniziativa legislativa destinata a scatenare le più dure polemiche tra abortisti e anti abortisti. Tema sempre caldissimo in America, nonostante uno dei paesi occidentali con la legislazione a favore dell'aborto di più lunga data. La proposta del governatore è stata battezzata "Heartbeat Bill", nome decisamente esplicativo del suo contenuto. Vuol dire Decreto legislativo "del battito di cuore". Perché? Perché fa riferimento a un fatto ben preciso: se un feto ha il cuore funzionante, è in grado cioè di rilasciare i battiti del suo cuore, tale feto non potrà essere abortito

Ed essendo che tale fatto si verifica all'incirca dopo 18 giorni dalla sua concezione, automaticamente sarà vietato per le donne abortire dopo il 18esimo giorno. "Ogni qualvolta il battito del cuore di un feto sarà identificato" ha detto il governatore alla stampa "quel bambino sarà protetto dall'aborto. Una cosa molto semplice. Dato che nel campo medico le tecnologie continuano a progredire, la protezione dei feti si avvicinerà sempre di più al momento stesso della concezione, cosa che per molti di noi è l'obiettivo finale nella difesa della vita".
Da Yahoo

Quanti pensieri si accumulano in me, osservando queste parole. La riconoscenza del battito cardiaco è la riconoscenza della Vita che unifica gli opposti espressi da coloro che stanziano ai margini dell’esistenza. Nulla è per caso. Se un aborto ha avuto luogo, sino ad ora, è perché doveva 'accadere' e quell’Anima lo aveva in un certo senso ‘previsto’. 

È una dura esperienza e una possibilità a disposizione al fine di esperenziare! 

Senza aborto è valido il riconoscimento e la sacralità della Vita. È un progresso spirituale più che altro, anche se lo si misura in termini di progresso della scienza. Ciò che intendo è che possiamo prendere ogni via possibile, ma esiste un ‘peso’ diverso attribuito ad ogni scelta, in termini di responsabilità

Sono certo che giungeremo, comunque, al ‘porto’. Il corso di ‘studio’ è all’altezza delle facoltà espresse e recondite dello studente, ma con il tempo emerge sempre di più una certa evidenza che offusca via via tutto ciò che rimane nel limbo del potenziale. La società si trasforma in una scelta a carattere materialista, perde la ‘fede’ nel proprio potenziale inespresso, perché sempre meno sono coloro disposti a tollerare un vuoto, un ritardo, in luogo di un pieno o di un risultato.

Il Mondo viaggia dunque a testa in giù.


Pur nella sua opportunità, il percorso si complica. L’uomo cerca di stabilire regole che lo possano orientare nel proprio cammino. Fissa dei punti cardinali, un alto e un basso, un sopra ed un sotto. Osserva i moti che lo circondano attraverso i sensi ed il proprio ingegno legato alla sopravvivenza. Vive in una emergenza continua. Dubita di tutto e di tutti. Diventa un lupo per ogni altro suo simile. Fonda le comunità per sentirsi più forte e protetto e poi si ‘addormenta al sicuro’ delle proprie quattro mura domestiche. 

Poi, delle immagini dal satellite ci danno l’esattezza sensoriale a cui siamo ‘appesi’: la Terra è un palloncino che fluttua nello spazio aperto.

Il Mondo è davvero sottosopra. Ruota. La sensazione di essere in piedi con la testa verso l’alto è una pura illusione. Per la maggior parte del tempo siamo come paletti conficcati nella Terra che sventolano ai quattro venti. Quando dormiamo ci appiattiamo sulla Terra. Ci disponiamo orizzontalmente a lei. Ci sovrapponiamo e la avviciniamo cogli organi più 'lontani': il cuore e la mente. E ci ricarichiamo...

Questa azione è un frattale che rivela come tutto sia ribaltato ed illusorio.

Che senso ha affermare che esiste il Nord quando è chiaro che è solo una ‘convenzione’? Ha il solo senso di non sentirsi smarriti e senza direzione. Che senso ha affermare che sono le 10.22? Rispetto a cosa è quell’ora? 

È chiaro che l’affermazione ‘rispetto a cosa’ è relativa al ‘sistema di riferimento’. 

E da chi è interpretato questo ‘riferimento’? Proprio dall’Antisistema, dal momento in cui siamo a ‘casa sua’, nel reame di questo scenario 3D, creato appositamente per gli ‘studenti’ del genere umano. Il tempo è stato slegato dal suo fluire naturale e tutti noi apparteniamo ad un reame artificiale, in cui tutto scorre in maniera 'meccanica e sofisticata', come una atmosfera controllata.

Il nostro scorrere è eterno, ma se ce lo fossimo dimenticati? Se qualcosa lo avesse oportunamente cancellato dalla nostra memoria, approfittando del ‘piano di studi’ e della momentanea rinuncia delle qualità divine? Nel senso della rinuncia trova modo l’atto del controllo dell’Antisistema: la sua risposta alla propria necessità di sopravvivenza inserita nel Piano Divino.
 
Cronaca dell’Akasha
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, restino alterati quando vengano ad illuminarli nuovi documenti storici

Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? 

Tutto ciò che esiste nel tempo ha la sua origine nell'eterno. L'eterno non è accessibile alla percezione dei sensi; pure davanti all'uomo si apre la via per arrivare a percepirlo. L'uomo può sviluppare le forze latenti in lui in modo da poter riconoscere l'eterno… 

Quando l'uomo ha allargato la sua facoltà di conoscenza, non ha più bisogno di documenti esteriori per studiare il passato; allora può, per mezzo di una vista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non è percepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d'imperituro.

Dalla storia transitoria passa a quella eterna. 

Certo, quest'ultima è scritta con lettere diverse dalle consuete. La gnosi e la teosofia la chiamano cronaca dell'Akasha.

Il nostro linguaggio, fatto per denominare le cose del mondo sensibile, può darne solo una debolissima idea, poiché il nostro linguaggio è adeguato al mondo sensibile, e ogni cosa da esso designata acquista subito il carattere del mondo sensibile. Quindi il non iniziato che, per mancanza di esperienza propria, è ancora inconscio della realtà di un mondo spirituale, riceve facilmente l'impressione che si tratti di fantasticherie o peggio. Chi invece abbia acquistato la facoltà di percepire il mondo spirituale, riconosce gli avvenimenti passati nel loro carattere d'eternità; essi gli appaiono non come freddi documenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascorse si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui. Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente può penetrare in un passato assai più remoto di quello che la storia comune descrive; e può anche, in virtù dell'immediata percezione spirituale, rendere con sicurezza assai maggiore i fatti narrati dalla storia.

Diremo però subito, a scanso di ogni possibile errore, che anche la percezione spirituale non è infallibile. Anch'essa può sbagliare, può vedere le cose a rovescio o in modo impreciso. Anche in questo campo nessun uomo, per quanto elevato sia, è al sicuro dall'errore.

Non ci si meravigli dunque se diverse comunicazioni, pure di origine spirituale, non concordano sempre esattamente fra loro; ciò nonostante l'attendibilità dell'osservazione è qui sempre assai maggiore che nel mondo esteriore. Si troverà sempre, nelle cose essenziali, una concordanza in ciò che i diversi iniziati possono raccontarci degli avvenimenti storici e preistorici. Effettivamente, tale storia e preistoria viene narrata in tutte le scuole occulte, già da molti millenni, con una concordanza che non si può nemmeno lontanamente paragonare a quella che esiste generalmente fra gli storici comuni di un solo secolo
 
Gli iniziati di ogni tempo e di ogni luogo descrivono, in sostanza, tutti le stesse cose.
Le cronache dell’Akasha – Rudolf Steiner

Immergiamoci nel Mondo che ‘è stato’ e che la scienza ufficiale non può comprendere, perché si ostina a misurare ciò che non è misuarabile o a misurare con mezzi non idonei a misurare. La nascita del processo legato ai pensieri ha determinato la nascita dell’Io e dell’Ego, suo riflesso. Ciò era previsto e ciò corrisponde alla creazione della resistenza che evidenzia. 

L’Ego evidenzia l’Io come l’ombra evidenzia non già ciò che copre ma ciò da cui ella si proietta

È un processo inverso e sempre valido: dipende dal dove si osservi e dal come si osservi.

Premesse queste osservazioni, esporremo ora alcuni capitoli della cronaca dell'Akasha, cominciando da quei fatti che si svolsero allorché fra l'Europa e l'America esisteva ancora il così detto continente atlantico. Quella parte della superficie terrestre era allora emersa, e oggi è il fondo dell'oceano Atlantico. Platone racconta ancora dell'ultimo resto di quel paese, dell'isola di poseidone, situata a occidente dell'Europa e dell'Africa. Anche W. Scott-Elliot racconta, nel suo libro 'L'Atlantide' secondo le fonti occulte, che il fondo dell'oceano Atlantico era anticamente terraferma, ch'esso fu, per circa un milione d'anni, il teatro di una civiltà molto diversa dalla nostra, e che gli ultimi avanzi di quel continente furono sommersi nel decimo millennio A.C. 
 
I particolari che daremo qui intorno a quell'antichissima civiltà, completeranno la descrizione di quel libro di W. Scott-Elliot; e mentre là vengono piuttosto descritti gli avvenimenti esteriori di quei progenitori atlantici, qui descriveremo invece il loro carattere animico e l'intima natura delle condizioni nelle quali vissero
 
Il lettore dovrà dunque trasferirsi con il pensiero ad un'epoca di quasi diecimila anni A.C., la quale durò parecchi millenni.

Ovvio che non posso citare l’intero libro, per coloro che fossero interessati a questo link è possibile leggere l’intera opera.

Demetrio Merezkovski (Atlantide-Europa), sulla scorta di Fred Finch Strong, di Spence e dello stesso Termier, ricorda che al microscopio è visibile la differenza tra la lava che si solidifica all'aria e quella che si rapprende subito nell'acqua; inoltre, c'è un periodo di tempo, di circa 15.000 anni, dopo il quale i cristalli lavici, sotto l'azione dell'acqua marina, si sgretolano. 

Latachilite (lava vitrea), pescata nel 1898 al largo delle Azzorre, a circa 900 chilometri dalle isole, risulta formata all'aria, e non sott'acqua, né si è sgretolata.

La sua età è dunque inferiore a 15.000 anni e si può far coincidere con la fine dell'Atlantide che, secondo Platone, risale a 9.600 anni avanti Cristo... Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginarsi quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'Atlantide; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito

Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro cultura era ben diversa da quella dei nostri giorni. 

Osservando l'umanità atlantica dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlanti. 

Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio non consisteva, come il nostro, nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abbaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; il fatto che chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapesse trarsi d'impaccio, dipendeva da ciò: ch'egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello ch'era stato applicato prima in circostanze analoghe...
 
Dobbiamo chiarirci che, ogni qualvolta in un essere si sviluppa una nuova facoltà, un'altra perde di forza e d'acutezza...

Le guide principali della quinta sottorazza atlantica presero a prepararla a poco a poco, affinché più tardi, dopo la rovina della civiltà atlantica, potesse sorgere una nuova civiltà interamente regolata dalla forza del pensiero... L'intenzione superiore in tutto ciò è quella di rendere l'uomo assolutamente indipendente e di svilupparne interamente la forza di pensiero.

Il mondo è sottoposto ad una direzione divina; l'uomo però non deve essere forzato ad ammetterlo, bensì deve riconoscerlo e comprenderlo per libera riflessione...
Nel capitolo seguente cominceremo a trattare della evoluzione dell'uomo e degli esseri che sono in relazione con lui, prima del 'periodo terrestre'... Quando l'uomo cominciò a collegare il proprio destino col pianeta che noi chiamiamo 'Terra', egli aveva già attraversato una serie di gradi d'evoluzione durante i quali si era prepa- rato, in certo qual modo, alla vita terrestre

Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo gradi d'evoluzione planetaria, a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna.

Vedremo che questi termini non hanno, a tutta prima, un nesso con quei corpi celesti a cui l'astronomia fisica attuale dà appunto tali nomi, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo 'altri pianeti' dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti

La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, è passata, prima di diventare 'Terra', attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna, sono, in certo qual modo, le tre precedenti incarnazioni della Terra; e ciò che in questo senso viene chiamato Saturno, Sole e Luna, oggi è scomparso, quale pianeta fisico, come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale.
 
Mi fermo qua. Si evince come tutto sia ‘guidato’ nelle sue motivazioni, aspirazioni, senso ed appartenenza. Che i cicli cosmici e planetari abbracciano tempi remoti e sconosciuti alla scienza ed alla ‘memoria’ attuale. Che lo sviluppo di questo ciclo della Vita è legato alla piena manifestazione del pensiero umano. Quando leggiamo le profezie Maya legate al 2012 ed ai cicli cosmici delle Cronache dell’Akasha, cresciamo in consapevolezza solo se ci mettiamo qualcosa di nostro, altrimenti le leggende e la fantasia rimangono tali e frammiste al misero senso dello smarrimento, perché spira in noi qualcosa che non smette mai di influenzarci ad intraprendere la via dello Spirito manifestato nella densità.  

Dobbiamo ricordare che quel margine di 'errore' a cui Steiner fa riferimento è minimo, eppure secondo me si evidenzia nel fatto che lo studioso rispecchiasse in tutto e per tutto la mentalità della propria epoca. Ciò che intendo è che la Vita è giunta sulla Terra anche grazie all'apporto di altri esseri provenienti dalle stelle, e dunque che la frase 'Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti' corrisponda ad ampia verità non solo 'figurativa'. Lo sappiamo da Freccia Bianca che gli Atlantidei giunsero da un altro pianeta e che Atlantide è stato un 'ricordo' portato da loro e rispecchiante la loro perduta civiltà. Tuttavia la leggenda non è solo una leggenda, ma anche una realtà, allorchè costoro ricostruirono in Terra ciò che avevano perso. Dove lo costruirono? Dove le terre erano emerse. Dove oggi c'è l'oceano.

La leggenda che è una leggenda ed allo stesso tempo una realtà... Meraviglioso. 

Ogni istante siamo incoraggiati ad aprire gli occhi dello Spirito

Tutto quello che ci circonda è Spirito manifesto, persino il nostro peggior nemico: la nostra più grande opportunità…

La tua capacità di perdonare determina la qualità della tua Vita, più di qualsiasi altra cosa”.
Devil

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com