martedì 29 ottobre 2024

Genetica Vs impronta digitale.



Tutto si “assomiglia (accon-di-scende) ma, contemporaneamente, è un(ic)o.

Wow! “Chissà cosa c’è dietro…”. Ricordi?

Se inserisci il Re-Seth, ... il genocidio sistema tutto, in tal senso.
Non solo. Infatti, devi inserire anche Te.

Neville Goddard è stato un insegnante profondamente influente. Si dedicò a illustrare gli insegnamenti della verità psicologica nascosti negli insegnamenti biblici e a risvegliare la consapevolezza del vero significato che gli antichi intendevano portare al mondo, il cui vero messaggio era rivelato tramite conoscenze esoteriche piuttosto che attraverso il testo essoterico…
Uhm; è sempre (così, qua):

gli insegnamenti della verità psicologica
nascosti negli insegnamenti biblici…

E, ancora:

la consapevolezza del vero significato…
il cui vero messaggio
era rivelato
tramite conoscenze esoteriche piuttosto che attraverso il testo essoterico…

Quante volte “sei fatto su”, nell’AntiSistema? Tante, quante le volte che è già successo = una, la prima Vs la in-de-finita serie vincente (continua a succedere ma “niente”). 

Ciò che con-segue come eco, ovvero, verità Vs rivelazione della verità = “verità”, ossia, ancora… verità, anche se “in codice”. Ergo, è di Te che necessita il processo, al fine di… ri-uscire (altro che “risvegliarti”). 

Ovunque, non solo nella “Bibbia”, imper-versa la verità. Perché? 

Perché, non ne può “Fare…” a meno. Perché? Perché è p-arte della tri-unità I-Ambientale (legge, strumento, memoria):

memoria = verità (Log di Macchina)…

lunedì 28 ottobre 2024

1947-1977. Gli stessi errori?


“Cosa stai leggendo?
Un libro sulla crittografia.
Cioè messaggi segreti?
Non segreti. È questo il bello. Messaggi che tu puoi vedere, ma che non potrai mai capire, se non hai la chiave.
E, non è come parlare?
Parlare?
Le persone non dicono mai quello che vogliono dire. Dicono sempre altro. Eppure si aspettano che tu li capisca. Ma io non li capisco…”.
The Imitation Game

“Più che di scelte bisognerebbe forse parlare di non scelte, o di cose che si sarebbero potute fare e non si fecero…”.
Federico Caffè

È veramente ora di finirla con tutta questa pantomima

Almeno da prima della fine della II Guerra Mondiale, la “Italia” è finita nelle mani del potere d’oltreoceano. E non è che prima la questione fosse diversa. Il territorio italico è sempre stato dis-unito = man(u)tenuto assieme nella sostanza della geografia, rac-chiuso tra mari, monti e decisioni altrui x “te” (qua, così). 

Perché continuare a far finta che…? Anzi

perché continuare a non accorgerti sostanzialmente? Anzi:

adesso che l’attuale Governo sta facendo qualcosa di essenziale in termini di sovranità, perché esisti ma non ci sei? 

Perché anche in Liguria i seggi sono andati a male? Attenzione: non al mare, ma proprio a male. Dopo i banchi con le rotelle d’epoca pseudo-virale. Andati a male, non come dicono i cinesi. E, nemmeno, per via del “mal” tempo. Più plausibile, forse, un bel “mal” di denti generalizzato. 

Cosa, “si sarebbe potuto fare e non si fece…”? 

venerdì 25 ottobre 2024

Giorno della marmotta (bolla).


Quella volta il potere lo vide dall’alto, ritto sulla cima della sua ritrovata influenza politica. Ne ebbe una padronanza più sicura, ma neppure allora riuscì a liberarsi di quel vago senso di oppressione che da sempre gli faceva compagnia. Anzi, mano a mano che ne saliva i gradini avvertiva la vertigine di tutto quel potere: il proprio e l’altrui. Era un sentimento ambiguo, quello che provava a questo riguardo. Ambiguo e misterioso. Da ragazzo, mentre ancora infuriava la guerra, aveva scritto e sentenziato: “non vogliamo il potere perché esso ci fa paura…”. E di lì in poi il volto misterioso e demoniaco del potere lo aveva sempre reso un po’ inquieto. Tant’è che, andando avanti con gli anni, si era spinto a immaginare una società e una politica nella quale le strutture di potere contassero sempre meno e al loro posto potesse piuttosto farsi largo “una parola gentile” che fosse capace, lei sì, di cambiare le cose. Era la sua fantasia. Ma intanto il mestiere, chiamiamolo così, gli aveva insegnato che il potere cattivo si combatte col potere buono. Che il potere altrui si tiene a bada anche col potere proprio…
Via Savoia - Il labirinto di Aldo Moro - Marco Follini


Una parola gentile…, si sposa con ciò che affermava il medico Ryke Geerd Hamer (5 leggi biologiche) a proposito di come dovrebbe essere la “atmosfera” di ogni ospedale: 

qualcosa che SPS non si sente di riportare, ancora una volta, motivo per cui se ti interessa “vattelo a trovare”. 

Ergo, una f-orma di atteggiamento diverso, rispetto all’ac-con-sentito (qua, così). Ti sei mai fermato, almeno una volta, a prendere in seria considerazione lo stato degli ospedali pubblici? Sì, magari in occasione di una “entrata in pronto soccorso”, oppure andando a trovare un parente, oppure accedendo al fine di sottoporti a qualche tipo di “analisi, esame, piccolo intervento, etc.”. No? Gli ospedali, se pubblici… sono ridotti davvero male

Fanno letteralmente schifo. 

E non mancano le non solo “leggende metropolitane” a proposito di “ammalarsi entrando in ospedale”! I muri sono lasciati all’azione del “tempo”, a cui nessuno sembra proprio pensare. C’è qualche “pezza” qua e là, ma “niente di serio”. E dentro? Uhm. Dove deve essere pulito, è pulito:

il “pubblico” almeno richiede quello. 

Ma, è come essere dentro a qualcosa di “maleodorante”. Qualcosa che non è come (ti) deve sembrare, altrimenti vai a denunciare tutti! Ok? Una sorta di “minimo sindacale” ti ha, ogni volta che ci hai a che fare. Infatti, a prescindere, una volta dentro non vedi l’ora di ri-uscire

E… il “personale”?