giovedì 20 giugno 2024

Il “Dante furioso”.


Dantedì, da quest’anno, ogni 25 marzo per tutti gli anni a venire…

Era il “2020”.

Dantedì 2024: le scuole Medie e Superiori hanno scelto il docufilm “Mirabile Visione: Inferno”. L’attualità di Dante emoziona le nuove generazioni, in Italia e all’estero…

Emoziona... in che senso? Come film horror, probabilmente.

Per quanto, ancora, sarà Dantedì? Nello smantellamento culturale (le attuali radici della società) in corso, Dante non è molto “inclusivo”. No? Anche se, per la verità, egli include tutti i “peccatori” allo Inferno = nel (qua, così). Ecco dove, il Sommo Poeta, trascorse parte della sua vita: 

sulla Terra AntiSistemica. 

Domanda: allora da dove arrivava e dove è ritornato? Bah! Trovi? Ne’ “Il Signore degli Anelli”, questa è la… Terra di mezzo. Tra cosa e chi, dunque? Tra chi e cosa. Tra cosa e cosa. Tra chi e chi: tra gli echi (la verità che f-orma, torna e ritorna senza mai andarsene via, auto caratterizzando ovvero terra-in-formando, polarizzando, saturando, etc.).

Interessante la genesi dei plurali irregolari, quasi sempre legata al genere della parola in greco e in latino. Eco è particolare essendo un cambio da singolare femminile a plurale maschile, mentre è più frequente il caso inverso

Il mondo Lgbtech è pre-annunziato, insito. Ying & Yang? Nero e bianco? Non solo: fuzzy logica. La “Mela di Platone” costituisce l’unicum, l’intero, il totale. Tuttavia, l’oro cavalcano tale “crociata” per puro ed esclusivo interesse privato o de' pravato! Mentre i “diversi” credono che sia giunto il loro “momento”, non diversamente da ogni altro tipo di onda precedente. Certo, per te è sempre meglio l’uovo oggi che la gallina domani, ergo, carpe diem.

mercoledì 19 giugno 2024

Dei delitti e… del pene.


Brandelli di informazione

Falsa idea di utilità è quella che sacrifica mille vantaggi reali per un inconveniente o immaginario o di troppa conseguenza, che toglierebbe agli uomini il fuoco perché incendia e l'acqua perché annega, che non ripara ai mali che col distruggere…”.
Cesare Beccaria

Ecco-la l’oro strategia. 

Non solo leggi, x bene. Fissa il concetto portante: 

la “utilità”, il “servizio”, la “leva”, la rivelazione come al solito nel (qua, così) o AntiSistema, costruito apposta per “te” che, altrimenti (se Te), renderesti lo “Inferno” un luogo comune superato = in-utile o, meglio, depotenziato, vuoto poiché svuotato, dis-abitato, deserto (come fatto vedere in Sandman, tuttavia, poiché lo “Dimonio” è venuto direttamente sulla Terra di superficie, laddove i demoni sono fuori e i dannati non lo percepiscono più di esserci ancora addentro).

Se “x” non va alla montagna…; allora, è la montagna che va a “x”. Ok?

Se dimostrerò non essere la morte né utile né necessaria, avrò vinto la causa dell’umanità….”.
Cesare Beccaria

Bè, “a Ce’… anvedi che si muore ancora. La causa l’hai persa!”. Però, l'oro hanno man-tenuto ciò che Cesare ha confezionato alla Marx. 

Controllo! Sempre + auto preventivo...

Sì, era nel contesto di “delitti e pene (giudizio e relativa punizione o trattamento)”. Però, a livello sostanziale, a posteriori anche se in anticipo, Beccaria ti sta “dicendo”, sta affermando che… la morte è utile e necessaria

Per chi? 

… 

Non solo; la sopravvivenza sociale, che al giorno d’oggi dura d+, cosa significa mantenendo fede al principio dimostrato sottilmente dal Beccaria? Che “serve”. Come, analogamente, “serve” anche il programma “morte”. 

Alias, (qua, così) tutto concorre al “mulino” AntiSistemico. 

martedì 18 giugno 2024

Dove l’arte del tagliare è di casa.


I-taglia.

Anche le elezioni europee dell’8 e 9 giugno non sfuggono: 

i programmi dei Partiti sono pieni di proposte di taglio economico…

Ma, dov’è che si “taglia” meglio, anzi d+? In “I-Taglia”.

Gli it-agliani = coloro che mangiano aglio abitudinariamente?
Gli i-tagliani = color che tagliano. Cosa?

La “I-taglia” è terra piena zeppa di “monti, alti e bassi”. Uhm. Cioè, di “boschi”. Dunque, I-taglia… come per “i-taglia-legna”.  

La terra degli alberi tagliati. O perbacco

“Alpi ed Appennini” de noantri. 

Un Paese pieno di “radici e ceppi”. 

Ecco in cosa consiste la… bio-diversità del territorio, così ricco e variegato (figurati, allora, quanto i Grandi Alberi erano monumentali). Cosa non deve essere stato. Ah! Altro che i “dinosauri”. Te la vedi questa regione? Il “Bel Paese”. 

Oramai, pieno di brutti ceffi, “tra i ceppi accesi…”.

“Gira su ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar…”.
San Martino – Giosuè Carducci

Certo; ma + che del “cacciator” si dovrebbe de-scrivere del “taglialegna”. 

A meno che il “cacciator” sia ben altro, rispetto a ciò che viene da ri-pensare (qua, così). Il Paese è pieno zeppo di tali “ceppi”. 

Ogni volta che guardi “al paesaggio”, bè… rischi di vederne uno, scambiandolo però come indicato sostanzialmente tra “lucciole e lanterne”.