martedì 2 gennaio 2024

La risposta.


Dio esiste?”. “Adesso sì”.
La risposta - Fredric Brown

Bocelli, atto di fede: “il caso non esiste, nella vita c'è una regia precisa…”.

Un “atto di fede”? Di più. Molto di più. Questo è il “sentire” ma… mascherato. Rivelato. Bocelli è “Bocelli”. Come l’essere è a massa. Di conseguenza, sente e “sente”, però, non lo può ammettere nemmeno a se stesso, poiché è “sé stesso”. 

È già successo. 

Questo è il punto: l’essere in “ritardo”, nella sostanza dei fatti. E non rendersene conto. Top! Emanciparsi, comporta questo. Una questione di atteggiamento. Analogamente, sostanza. Infatti, come parli con un altro individuo che si esprime attraverso un’altra lingua? Parlando lo stesso idioma. Non puoi “farti capire” a gesti, perché non basta all’interno di una comunicazione profonda, essenziale. A gesti va bene per rimorchiare, in vacanza. Non per ben altro. Altro punto

l’invasione e relativa possessione del “linguaggio da bar”, impazza. 

lunedì 1 gennaio 2024

24, non + 23.


Sino a quando l’Inno di Mameli non sarà sostituito con il “Va pensiero”, sarai nella “Italia”.

Cosa è cambiato? La data. Il calendario. Nel calend(i)ario. Per il resto, le solite farneticazioni. Del resto, è un presidio fisso, questa versione della realtà manifesta o AntiSistema. Sì, sempre lo stesso impero, fottutissimo. E il “Matta”? Ne ha sparate di ogni, confacendosi allo stile “botti dell’ultimo dell’anno” o, meglio, all’insegna del Modello Far West. 

Sostanzialmente? “Niente”. 

Il solito, al solito. Vieppiù, senzameno. Il prodotto è questo, orsù: che lo cambi a fare se funziona sempre alla grande, egregia-mente. Nel tacito consenso per cui “va sempre bene”. Sì, le lamentele ma… guarda nel mondo come sono messi! Eh? Vuoi mettere. La guerra. La povertà estrema. Il terremoto. La barbarie. La mancanza dei diritti basilari. Soffrono la fame e la sete. Fa un caldo bestia. Si sta male, anche quando stavano meglio. Tutto è girato al contrario, insomma. Ad eccezione che qua, dove ti trovi “tu”. Dove… hai diritto a tutto, perché i “padri (si può ancora dire?) fondatori” hanno pensato a… tutto. Proprio a tutto. Senza tralasciare niente, nessuno

E i poveri italici? In che senso

domenica 31 dicembre 2023

È morto il 23. Viva il 24.


Non credo a niente. Credo a tutto. Ocio, però. Non c®edo a niente. C®edo a tutto. Relatività. Poi. Non credo a “niente”. Credo a “tutto”. Scrittura reticente. Lo “rivelare” che non svela ma cela. Perché? Credevi che la “democrazia” fosse un ambito solo che “moderno”?
La maggior parte dei filosofi del passato, vivendo in società non liberali, ha dovuto “mascherare” le proprie convinzioni ricorrendo a un linguaggio esoterico, che occorre quindi decodificare leggendo i testi tra le righe… E la chiave per l’auto decodifica? Qual è? 

I “liberali” odierni, allora... cosa sono? 

Il “fra virgolette” la dice tutta. Ma, a chi? Chi è ancora in grado di…? Non solo a livello potenziale, dove siamo tutti “Tom Cruise o Messi”. Bensì, tirando giù tutto almeno di un’ottava, nella realtà manifesta: nel “qua”, messo “così”, alias, nello “AntiSistema” o “Inferno”, laddove regna il male-sseRe. L’esse_Re già successo che, però, non è mai morto né si è estinto, poiché… non esiste; c’è e pertanto passa il “testimone” del potere a livello di “famiglia”. 

Se ti accorgi e mangi la foglia, “vinci qualche cosa”? No. 

Il concetto di vincita passa da quello di “fortuna” ch’è tutt’altro rispetto al volere di una “dea bendata”: come la “giustizia”. Insomma, nell’AntiSistema è tutto “fra virgolette”, in quanto che è un mondo alla rovescia rispetto al come dovrebbe essere = quello che ti aspetti, poiché l’hanno così tanto “promosso”, anche se è “tutto” quello che ti aspetti. 

Un esempio su tutti è proprio il concetto di democrazia che diventa “democrazia”, mentre ti fanno adorare proprio il valore negativo ip(n)otizzando (credendo) quello positivo, che serve come trappolone collettivo per individui già andati… a massa.