mercoledì 2 novembre 2022

Jkjjjkkjjk.


Comma 22.

Ma che “titolo” è? 

… riflette ciò che ti dicono (“impongono” per tacito consenso) i Media, in toto, laddove il grave rischio è che l’eccezione con-fermi tale “regola”. Un manipolo (pochi) di canagliume vario, decide per tutto il resto: 

ecco eccezione e regola. 

O padella, brace; meglio:

calderone

Nella “tua” testa, ogni volta che penetra tale “in-forma-zione” si crea (manutiene) lo status quo che, come corpo strisciante svincolato persino dalla “fisica”, non ha regole che ti competono, ergo, si riattua attraverso mente altrui perte”. Non a caso sei “te” qua nell’AntiSistema. 

Cioè? 

Qua (realtà = lavagna unica) AntiSistema (f-orma versione = scenario affermatosi nell’essere “tempo”, dal momento di “è già successo” ad “ora”: il momento potenzialmente eterno, proprio come un incanto dal quale non ti desti mai, anche se presupponi di…, ma “niente”). 

 


La tavola “arredata” è quello che è (“creazione”? No: I-Ambiente che funziona), ma la differenza sostanziale consiste nel come viene organizzata e “vissuta la vita (f-orma)” di conseguenza. Se il “verbo” si riattua attraverso la gerarchia, allora il relativo (assoluto) vertice sarà “chi per esso”: 

l’esse-Re

L’Io che impera: 

il potere vincolante che per “te” non esiste, anche se c’è. 

Con la Terra ch’è l’essere “superiore” che s’offre a tal guisa: l’offerta consiste nel mettere in comunione la propria “schiena”, proprio come fa l’elefante, l’ippopotamo, il rinoceronte, etc. con tutta quella schiera di “vita” che ne popola la dorsale, superficie, landa, territorio, spazio, opportunità, etc. Laddove, “il primo che arriva meglio alloggia” e “chi va via perde il posto all’osteria”. 

Non proprio così, per la verità; anche se lo spaccato che si apre è sempre veritiero (tutto è verità). Il “primo” non necessariamente è il Re del Mondo, perché può essere stato spazzato via da una “furia” che non ha mai badato a “spese”, a differenza del “primo”. Un po’ come da modello storico di riferimento: 

coltivatore (o “nativo”) vs razziatore (o “signore, padrone”). 

Ecco che... il “primo” perde il posto all’osteria, a differenza del “proverbio”. 

È la in-giustizia. 

La “democrazia” ma anche il “comunismo”. Un po’ tutto, come al solito, qua nell’AntiSistema. Ad immagine e somiglianza = verità riflessa e comunque sempre verità. Qualcosa che dipende da Te/“te”, nella misura in cui te ne accorgi sostanzialmente (auto decodifichi), mentre comunque sia il processo continua, a prescindere. 

 

lunedì 31 ottobre 2022

R Ac Colto.

 

Il “titolo”? Uhm

come Mer Ka Ba. No?

Persone senza Daimon? Impossible.

Perfino alcuni in cui non c'è alcun Magisterium. Né alcuna Autorità.

Questa è eresia.

Questa... è la verità…”.

La Bussola d’oro

È la gerarchia, oppure… la sua assenza, il farne a meno, l’in-immaginabile (potenziale). Tutto quello che “sai” è relativo, rispetto al potenziale contemporaneo che prevede tutto, come se fosse “pozzo” di San Patrizio:

che cosa si estrae da “lì”? 

Se c’è gerarchia (o se non esiste per “te” ma c’è) di conseguenza il “mining” ricaverà e materializzerà (manifesterà o “creerà”) ciò che “serve” lor signori (“Signore, Dio”). Se tal desiderata fosse quello di averti schiavo, bè… così, qua nell’AntiSistema, sarà (“è”). 

Però, diversamente, non ci sarà mai nessuna “teoria” che possa dimostrare anche il contrario, perché tutto è verità e tutto rimane sempre potenziale, nonostante la relativa “evocazione” da p-arte di chi ancora si ricorda come “Fare…”.  

Mentre, tutto il resto si attacca al… “molo, arenile, ponteggio, porto, etc.”. 

Tutto il resto del mondo rimane come di s-fondo, sempre potenziale. Ecco che il “risveglio” com-porta proprio l’auto rendersene conto sostanzialmente, a prescindere (“alla faccia”) di qualsiasi “autorità” de noantri. Cosa va in scena, or dunque, qua nella versione tal de’ tali (assolutamente causale) della “Terra” reale di “oggi”? 

L’AntiSistema. Amen.

Analogico vs digitale (ora legale, solare). Osserva l’orologio analogico appeso alla parete e non ancora “sincronizzato manualmente” con l’ora ufficiale? 

Cosa recita? L’orario di ieri a quest’ora. Ovvero

Un’ora avanti. Uhm… Mentre “l’ora esatta” di oggi è, un’ora indietro rispetto a “ieri”. Cioè, laddove tutto si auto coordina d’assieme, rispetto al dictat “legge”, ciò che non è ancora “Internet delle Cose”, niente: 

rimane fedele allo status quo pre-cedente.  

venerdì 28 ottobre 2022

Il modo e/è la sostanza.



Il nuovo Governo si dice “contro le misure sanitarie del Governo precedente” e… ha dubbi sul togliere la “multa” di cento euro agli ultracinquantenni contrari al “buco” obbligatorio? Uhm

Questo è tipo:

Hanno ucciso Soleimani, un generale iraniano. Hanno ucciso e hanno detto di sì, l'abbiamo ucciso. Cos'è questo? Dove viviamo?...”.

Vladimir Putin

Ecco. È “uguale”. In che modo

Nella sostanza che, non da ultimo, ti ha, qua nell’AntiSistema. È nella sostanza che continua a succedere, non visto che “è già successo”. Hai sempre paura e per ciò t®emi da mattina a sera, a notte tarda, a mattina. Anche se, “non lo puoi dire, ammettere, dichiarare”; per questo lo riveli, ti riveli ed or dunque sei “te”, qua nell’AntiSistema: 

come architrave, portanza, portata nonché… “potata”. 

L’intercisione è una sorta di potatura, infatti. La sostanza è una vera e propria lingua. Anzi, una “lingua”, laddove il virgolettato è una sorta di “Fai… attenzione (warning)”. Alt

chi va là. 

La sostanza è ciò che scorre come acqua nei tubi o gas nelle condutture. In-somma, quello che viaggia spedito nell’infrastruttura, che olia, manutiene lubrificato e perfettamente “capace”. 

Sì, è anche l'infrastruttura stessa. L'I-Ambiente, che funziona.

Fenotipo esteso frattale espanso.

Sei “tu”, alfine: il servomeccanismo ad hoc, studiato appositamente per tale funzione a-specifica, che non si può proprio dire (ancora una volta). 

Nella sostanza, ti accorgi o ti puoi accorgere. De che?