mercoledì 9 marzo 2022

Non capire un’acca.



Chi scrive le trame dei “film”? Ora sai, forse, che ogni Paese è diviso perlomeno in due:

p-arte Deep State (sottodomino) e… altr3 (sottodomino). 

Dunque, nei “film” il copione risente per forza di cose della situazione di s-fondo. È sostanziale or dunque la ragione fondamentale eco-dominante. Alias, te lo ricordo sempre

dipende da Te. 

Ma se sei “te” di conseguenza “niente”. Il “film” diventa solo un film. Mentre rimane “film (sostanza, dato, informazione Ambientale frattale espansa, memoria, verità, significato, etc.)” se sei/ritorni Te. E mentre rimane tale, sei “tu” che fluttui come una bandieruola al vento

. Ricordi il cucchiaino in Matrix?

Ora ci sei. Ora non ci sei. 

Ora “senti”. Ora “capisci”, che è tutto un dire. Infatti, parti con la riflessione da quando sei o eri a scuola: imprinting. Ok? 

Sei “tu”... a quella condizione. 

A meno che rimani Tu, e non è facile “dietro” a tutto questo bombardamento a tappeto ed in profondità. Dunque, oscilli, ti alterni, prendi aria, ma stanzi preferibilmente lato “te”. Per la gran p-arte del “tempo”, infatti, qua nell’AntiSistema sei “te”. Il che si ritraduce in un problema per coloro che rimangono, nonostante “tutto”, in Sé. 

Certo. Non a caso permane la gerarchia = il Governo (organizzato) de’ pochi (ma coerenti verso di Sé); il che comporta e significa ed evidenzia tale esercito di “sé”, sempre molto utile (poiché affidabile) per accettare e portare avanti ogni e qualsiasi scenario deciso verticalmente.

Dai: 

è semplice persino da capire. 

Figurati se sei sostanziale e allora “senti”.

martedì 8 marzo 2022

L’infiltrato speciale.



Ehi, Capitano, come riconosciamo i buoni dai cattivi?

Se ti sparano addosso sono cattivi”.

Captain America. The winter soldier

Si viaggia o “vive” come ciechi o ignoranti, calpestando quello che rimane di un altro “tempo”. Qualcosa che non si merita, generalmente. Troppo “piccoli” a fronte di tutto questo. Una vera e propria “miseria intima”; qualcosa che si riversa e riserva anche alla cosiddetta “economia generale”. Il riflesso portante è ovunque: 

come il relativo (assoluto, in gerarchia) segnale. 

AntiSistema. Sostanza: no?

C’è sempre così tanto da de-scrivere, ogni volta. È incredibile. Come se fosse una valvola che deve s-caricarsi ogni volta. Ancora una volta, l’alone del “moto perpetuo” non smette mai di ricordarti che “è im-possibile = potenziale (sempre)”. 

Ergo, dipende da Te. 

Ma: qua nell’AntiSistema sei “te”. Acciderba: che peccato. Bè: sarà per un’altra volta, allora. Del resto, sinché c’è vitaUhm, ma se sopravvivi, insomma… vivi? 

Sei vivo? 

Ho i miei dubbi, perché la qualità di ciò che emetti e dunque ti auto caratterizza è ben diversa, rispetto al vivere in quanto essente e non esente

Ci sei? No. 

Da quanto ap-pare, non ci sei. Alias, esisti ma non ci sei. Così, sopravvivi. Ma come può fare un qualsiasi soprammobile. Infatti, anche per “te” si tratta di “togliere la polvere, ogni tanto”: 

non ti lavi, forse, ogni tanto? È uguale, sostanzialmente. 

Diversamente, non ti laveresti? Sì, s’eppure per altro motivo interiore: come una esigenza di mantenersi “puliti” e non di certo “ripulirsi ogni volta (senza riuscirci per altro)”. 

Questo è un flusso logico (dato, sentire, verità) che continuamente scorre ovunque, come Rete Internet, ad esempio. Come segnale radio. Qualcosa che si capta e non necessariamente proviene da sé (figurati se da “sé”). 

 

lunedì 7 marzo 2022

Il vuoto volumetrico.



Una sorta di “prêt-à-porter”. 

Sei in una dimensione fisica che, probabilmente, è di più o prima… mentale. Con l’aggravante di essere, “tu”, sempre in costante (coerente) “ritardo”, non visto che “è già successo”: 

sostanzialmente. 

Ecco il punto (di sospensione). In “buona” sostanza, quando qualcosa accade, lo “Fa…” = avviene, come se fosse una deflagrazione (Big Bang): 

ed ecco, dall’attimo successivo prende luogo o inizio il “continua a succedere”.

Una diretta esclusiva che auto riporta l’incipit della fonte (origine) nonostante quest3 non sia l’iniziale inizio o quello che viene dichiarato in quanto a “Creazione”. Il punto di sospensione, or dunque, non è sempre (diciamo, quasi mai) “la prima volta della prima volta”, bensì, è qualcosa o qualcuno che se ne approfitta per la sua prima volta. 

Se, poni caso, la Terra è quel Pianeta naturale che ti racconta la “tua” beneamata “scienza”, ecco che il suo inizio non coincide con quello che ancora attualmente scambi per “il suo inizio”, tanto è vero che ad esempio ma causalmente, quando ti sei manifestato qua, sulla Terra, hai avuto un “tuo inizio”, nonostante la Terra fosse già “in piedi”. 

Ok? Sostanza. 

E grande e costante, coerenza o “fermezza”. È “solo” che, al solito, Tu sei “tu” qua nell’AntiSistema e di conseguenza non hai un “punto fisso” inalienabile sostanzialmente (qualcosa che viene se Tu sei Tu da Te in Te per Te) ma, esclusivamente, punti di riferimentoterzi”, come il c®edo e la “fede”. 

Oppure, “c’era una volta” la Patria o la “dottrina delle illusioni” del Foscolo che, anzi, è rimasta ma - come per il cosiddetto “Paniere Istat” - da questa è stato estratto o cancellato il concetto, “tanto caro ai più di qualche tempo fa”, proprio di Patria. 

Ciò che fece arruolare una marea di persone “alla guerra” per salvare i sacri confini della “propria” terra natia.