Chi decide… lo fa attraverso un progetto altrui per “te”. Quindi, tu devi essere preventivamente “te”. Pena il non essere d’accordo, sostanzialmente.
Nel decidere “Fai…”. Nello scegliere fra… è diverso; “sei”.
Una “differenza” sottile ma sempre potenziale, che fa la differenza innestando una differenza di potenziale contemporaneo. Ovvero? Al livello che “conta”. A quel livello che non esiste anche se c’è. È infatti da “lì” che si guida la formazione dei differenti scenari di realtà manifestabile, che diventa manifestazione.
È “lì”, allora, che si ritrova “Dio”.
Ma non nella sua unicità. Bensì, all’interno del campo sferico da cui diviene punto di sospensione, chi ha ancora memoria di ciò.