mercoledì 18 novembre 2020

È tutto.


The Economy of Francesco”: piccoli economisti crescono ad Assisi.

Promosso dal Pontefice nel 2019, il quale parteciperà con un video messaggio, l'iniziativa è rivolta a 2000 giovani economisti e imprenditori internazionali.

Partirà ad Assisi il 19 novembre, dopodomani, l’evento internazionale “The Economy of Francesco” che vedrà la partecipazione giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo. L’evento, della durata di tre giorni, si terrà in diretta streaming sul portale online francescoeconomy.org. Ospite di lusso Papa Francesco, il quale nell’ultima giornata parteciperà attraverso una video messaggio indirizzato ai giovani connessi anche loro con la Basilica di San Francesco d’Assisi. Per celebrare l’occasione, il 21 novembre alle ore 23 il monumento al Cristo Redentore a Rio de Janeiro sarà illuminato con i colori simbolo di The Economy of Francesco: verde, marrone e giallo.

 

martedì 17 novembre 2020

Proprio una bella storia.


Con le sue radici nel sud-ovest, il 157° era composto da Apache, Seminole, Cherokee, Sioux, Choctaw e messicani. Nonostante le tensioni razziali negli Usa, questi uomini si sono battuti insieme contro un nemico comune”.

The Liberator

Come molte volte “è già successo” nella storia, è sempre un solido nemico comune che permette di andare Oltre ad ogni divisione interna. Motivo per cui, se la strategia cambia (e il nemico comune non esiste anche se c’è) di conseguenza le divisioni interne continueranno ad insistere. Ergo? L’Anti-Sistema. 

Individui che in una solita situazione costituiscono delle fasce “deboli (problematiche)” della popolazione, se inseriti in altro contesto, caratterizzato da una unione di intenti “superiore”, col-legati da una rigida gerarchia (militare e non solo = fatta anche da “sentimento di appartenenza e riconoscimento reciproco”), possono dare luogo ad intensissime vicende di relazioni personali capaci di sopravvivere al “conflitto” stesso.

 

lunedì 16 novembre 2020

Ma quale demonio.


Anche nella democrazia continua il santo gioco dei Re…”.

Pier Paolo Pasolini

Ci sono, “in memoria”, due differenti immagini, contemporaneamente. Da una p-arte c’è la sentenza storica passata in giudicato (dove Pelosi è l’unico responsabile della morte dello scrittore), mentre coesiste - in numerose ricostruzioni o docu-film – la sequenza “verità” alternativa, laddove Pasolini viene massacrato da quattro o cinque individui. Di più, c’è anche la ritrattazione del Pelosi che, una volta scontata la pena e deceduti i propri genitori, dichiara proprio che quella notte avvenne un assassinio a più mani.

Ora, la società sta continuando a convivere con la verità aulica o “di fatto”, mentre il sostanziale viene lasciato ai margini, dove di conseguenza diventa “complottismo”.