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Dopo il famoso monologo dell’androide Roy Batty, in Blade Runner… “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi… navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…”, ora ecco il:
navi in fiamme al largo della Crimea…
Coa Askanews 22 gennaio 2019 Link
Dunque, che cosa (chi) da uman3 “non potresti immaginare”?
Qualcosa che “è” qualcun3, ad esempio.
Ma, anche, qualcun3 che “è” qualcosa, tipo… l3 “verità (sferica)”.
Non puoi o non vuoi, immaginare? Di più:
non è previst3, poiché, sei (nel) “qua (così)”.
Ricordi? Sei contemporaneamente:
in qualcosa
e
in un altrui particolare “atteggiamento”, che è disposizione in campo o dis-organizzazione, dal momento in cui tendi a credere persino al caos/caso, che non c’è; esiste (per te/“te”).
Ecco la parola “magic3”:
Ue investe 4 mln per scoprire “miniere d'oro” su asteroidi…
Adnkronos 22 gennaio 2019 Link
La “storia” si ripete? Uhm… diciamo che tende a ripetersi.
Ma, se potesse decidere di propria sponte, cosa farebbe?
Nel “tendere”, si va verso (in) una cert3 direzione:
nel senso unic3 (non) apparente.
Ecco che, allora, ciò che “fa” la storia, è ciò che “fai” anche tu o, meglio, “tu”:
tendi ad andare “lì”, ovvero dove inerzialmente ti porta la corrente (AntiSistema)
(nel) “qua (così)”, insomma
nel luogo comune che non esiste; c’è… come, del resto, riguarda chi ne “è” l’artefice che, dunque, continua ad approfittarsene, vestendo i panni della storia, facendo vestire alla storia tali panni, rivestendo la storia di/con sé, investendo la storia attraverso di sé, investendo sulla/nella storia, che… dunque, ne assume ad immagine e somiglianza (che è caratteristic3 del/nel modo di funzionare ambientale) i relativ3/assolut3 “connotati”, fungendo contemporaneamente da vettore AntiSistemico e memoria sferica.
A tal pro, come ti poni? Subisci la polarizzazione vettoriale, oppure, ti rendi conto (auto decodifichi) l’informazione a livello di memoria ambientale frattale espansa?
“Chi elogia la nostra giustizia, somiglia terribilmente a quella persona che cercava di consolare una vedova il cui marito era morto per una grave forma di polmonite, dicendole per tranquillizzarla che ‘forse non era andata poi tanto male…’”.
Karl Kraus Link
Sì. Tale “natura mort3” è la giustizia (nel) “qua (così)”.
Ovvero, la “vita”, mentre si sfalda e apparentemente, non sembra ma… continua.
È proprio nel disfarsi, che dà luogo ad altr3.
Qualcosa che, secondo il canone estetic3 umano, “fa schifo”, nel senso = ciò che era in vita, e che è mort3, ora diventa la dimora e la ragione del banchetto di organismi che fanno piazza pulita di ciò che era.
Al solito, ti fermi “lì”.
Allo schifo che permette di vedere, anche se sol3 per un attimo, la trasformazione (a meno che non sei un’espert3, che studia il quadro clinico per lavoro, passione e/o chissà per quale altr3 motivo):
ciò che continua a succedere ad/in ogni livello, sostanzialmente.
C’è l’associazione con il “marcire”, ossia, con ciò che sembra essere qualcosa che va a finire nel nulla, in maniera orribile. Una visione sensibile, artistica, estetica, etc.?