venerdì 11 agosto 2017

Gli errori wireless procurati in leva.



Ci sono state delle “decisioni”, da parte di Hitler – nel corso della seconda guerra mondiale – che fecero la differenza, favorendo la propria sconfitta (qualcosa che “era già scritt3”, proprio nella modalità dell’organizzazione  - centrale - internazionale del circuito monetario speculativo e del conseguente scivolamento nel conflitto globale). 
A carte scoperte, “ora”, è infatti possibile ricavare, anche da te, che 1) il prima, 2) il durante e 3) il dopo (della guerra), costituirono un’unica grande sceneggiata (assolutamente veritiera, in termini di morti, distruzione e… preparazione alla ricostruzione), che portò alla sistematica “invasione alleata” del cuore dell’Europa, da parte delle due potenze “laterali”: 
Usa e Urss (che, nel frattempo, è stata smantellata – ancora una volta – favorendo lo smottamento attraverso il controllo dei flussi finanziari, provocando onde di crisi sempre più pressanti)
che divennero, dunque, "centralizzate".
Le “decisioni contrastanti” di Hitler come si relazionano in tutto ciò
Innanzitutto, “quali” decisioni? 

giovedì 10 agosto 2017

Se ti dicono che non sai, devi crederci.



C’è sempre, nelle “cose (s-oggetti, fatti)”, un significato.
Di più, c’è sempre – anche – una gerarchia e, quindi, dei livelli. Il che favorisce (permette, genera) la “complessità”, nonché, l’apparenza.
Laddove, l’apparenza non è l’antitesi della Fisica, ma (ma) è assolutamente reale e manifesta sullo/nello stesso piano della misurazione degli eventi (prospettiva), dove esisti anche tu. 
Ora, se (se) questa “esistenza” è una sorta di proiezione - in sede di analogia frattale espansa non è portante - dato che “le informazioni ci sono e ricircolano sempre (sempre)”, anche se codificate di livello in livello. 
È per questo motivo che occorre andare (rimanere) coerentemente al significato (che non cambia mai, da livello in livello). 
La caratteristica frattale espansa è una sorta di “comodità”, perché permette di realizzare (evidenziare, concretizzare, manifestare, generare, etc.) ogni intento (ordine, sogno, idea, comando, desiderio, etc.) “in leva”: 
è sufficiente orientare intento e direzione, al fine di “ispirare” la realtà manifesta conseguente

mercoledì 9 agosto 2017

Fai leva sul tabù.



Ecco come la vita entra in rapporto con la morte nell’essere medesimo; si tratta di uno scambio fra l’elemento vivente portato verso l’esistenza ed un elemento che tende verso la morte e costantemente interviene”.
Rudolf Steiner 
Se (se) la morte è un tabù, regolarmente da rimandare (evitare) più in là possibile – evitando, così, di comprenderne il significato portante (se non attraverso il “credo” religioso/scientifico deviat3, altrui) – la vita, è ormai certo, è possibile essere ottenuta in vitro (deducendo che essa sia artificiale e, non solo ottenibile artificialmente). 
Del resto, anche la morte può essere ottenuta “artificialmente”… Tuttavia (ma) anche in questo “caso”, la questione viene generalmente trattata, ed assume la valenza e i contorni, del tabù.
In una società umana un tabù… è una forte proibizione (o interdizione), relativa ad una certa area di comportamenti e consuetudini, dichiarata "sacra e proibita". Infrangere un tabù è solitamente considerata cosa ripugnante e degna di biasimo da parte della comunità
Quando una certa azione o abitudine è classificata come tabù, essa viene proibita, vengono istituite proibizioni e interdizioni riguardanti la sfera di attività che la riguardano. Alcune di esse sono sanzionate dalla legge con pene severe, altre provocano imbarazzo, vergogna e sono oggetto di insulti…
I tabù possono avere varie funzioni e spesso accade che essi rimangano in effetto anche quando i motivi originali che li avevano ispirati non sussistono più. Per questo motivo alcuni sostengono che i tabù aiutano a scoprire la storia di una società quando non ci sono altri documenti a testimoniarla.
I tabù a volte sono talmente forti da coprire anche le stesse discussioni che li riguardano, col risultato che, a volte, in queste discussioni, invece di nominarli esplicitamente, si ricorre a termini edulcorati (eufemismi) oppure alla semplice sostituzione del termine con altro più o meno equivalente…
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Attenendosi a questa “definizione”, ossia… accostandoti in maniera dipendente dalla definizione stessa (come se tu non sapessi nulla a tal riguardo), succede che ti limiti a prenderne atto