mercoledì 25 maggio 2016

L’assoluto, relativo a…


Venature nel marmo, oppure...?
Il mondo è perfetto “così, com’è”… solo che, per accorgerti di ciò, lo devi osservare diversamente.
Il mondo “gode” di quella perfezione, che è tale, solo da un’altra prospettiva, rispetto alla “tua (decentralità)”.
 
Quindi, “il mondo è perfetto, se ad usufruirne senso e sostanza, è la relativa forma di dominante (un assoluto)”. Dio? Il Creatore? No.
Se vai oltre ai simbolismi, di parte (e, questi “termini” lo sono) rimane la simbologia frattale espansa che, seppure sempre compresente, sembra emergere solo quando “te ne accorgi”, conferendo un significato “reale” a ciò che, anche solo un attimo prima, ti sembrava essere qualcosa di evanescente, ossia, di “fine a se stesso (e, dunque, di non esistente sul piano della concretezza)”.
Ad esempio, il significato simbolico contenuto (rappresentato) in una “fiaba”, è per te del tutto trasparente, alias, “non ha nessun valore concreto”, seppure – se ti impegni particolarmente - tu riesca a far tuo il valore “morale” trasmesso (e ricevuto) mentre leggi, pur non riuscendo a trarne, tuttavia, alcun valore sostanziale (la conduzione di vita, procede come se nulla fosse successo e... non cambia).
Differentemente, il valore simbolico frattale espanso, ha una “copertura molto più ampia, rispetto all’usufruire di un singolo termine, in modalità ‘inaridita’”.
La caratteristica frattale espansa, necessita di una lente frattale espansa, cioè… “della tua centralità, lato tuo (un assoluto, relativo)”, che ti permette di inquadrare, allo stesso tempo (sovrapposizione coerente di stati) “la forma del mondo manifesto, relativo, ‘qua così’ e la forma mandante/dominante, alla luce della tua centralità, sovrana, assoluta (trasversalità cosciente)”.
In una simile modalità, tu diventi come l’osservatore super partes, che ha (e mantiene) in sé la panoramica del reale manifesto, estesa al massimo… dalla ragione fondamentale dominante, alla conseguente azione/reazione, o causa/effetto, dello status quo sempre attuale “qua, così”, alla “tua” realtà manifesta senza alternativa sostanziale, all’esperimento in corso d’opera, al fine di evocare e separare il virus dominante, dalla “parte sana, umana”... sino a te.
   

martedì 24 maggio 2016

“Alla via, così”? Mhm…


Lo vedi il... Voladores (fonte d'ispirazione, comando/vessillo)?
Quello che ha fatto è qualcosa, per cui non si può chiedere scusa…”.
Remember
Eppure, a prescindere dal fatto compiuto, nel tempo, le “forze sottodominanti” ottengono sempre il “perdono” e, così, lo status quo sopravanza (ossia, rimane immobile in se stesso) qualsiasi altra “pretesa”, che non esiste, nemmeno, più.
Nel tempo, le persone muoiono ed allo stesso modo… si cancellano i loro propositi. Tutto ciò che va in asse ereditario (in ogni maniera, fisica, legislativa, genetica, etc.), finisce in una sorta di “calderone (non ben specifico)”, nel quale il tramestio continuo produce direzionalità, "di fatto", ancora una volta, AntiSistemica by dominante.
Cioè, ogni sorta di “rabbia” viene convertita in “forza”, per l’auto mantenimento del reale manifesto “qua, così”. E, tutto ciò, “serve” solo ad una linea di conduzione simile.
"Ci sono due direttrici di sviluppo nel mondo, due tipologie di organizzazioni che stanno facendo ricerche sulla blockchain:
da un lato, ci sono le grosse aziende, le banche, le multinazionali e i governi di buona parte del mondo; dall'altro, ci sono le piccole start-up dall'alto contenuto innovativo ma spesso senza grandi risorse economiche...".

Gabriele Domenichini
Spesso senza grandi risorse economiche... 
Ossia:
"c'è una sola direttrice di sviluppo nel mondo, una tipologia di organizzazione...".
Ovvio, senza necessità di agganciare il metafisico, questo meccanismo "unitario" si snocciola anche solo fisicamente, ad esempio, attraverso la “propria” discendenza, che si preoccupa di “portare avanti delle autentiche ‘crociate”, in nome di un torto (o ragione) subito dai relativi consanguinei in linea diretta”: in nome, dunque, di un interesse di parte.
Quando questo va a compimento, la "vendetta" trova un senso nell’atto del ripristino di un equilibrio fondato sulla “legge del taglione (di antica memoria e… ‘cultura’)”. Quando, invece, la vendetta rimane “appesa”, la vita continua come dentro ad una trincea, come in guerra, come se tutto dipendesse da… (in ogni caso, non cambia sostanzialmente nulla, visto che "la vendetta è una reazione continua").
  

lunedì 23 maggio 2016

La “memoria" ti riconosce, poiché "è già successo".



Un altro mondo è possibile…”.
Ken Loach
La religione è la “branca scientifica” che più ti ricorda della compresenza, non manifesta, dominante (che sia Dio, che sia il Diavolo: non importa, a livello di lente frattale espansa “lato tuo, osservatore, centrale”).
La tecnologia informatica è, invece, quella che più esprime il concetto di programmazione, alias:
  • d’incantesimo previsionale (algoritmo, trasferimento interno dell’intenzione esterna, dominante).
Una macchina è quanto di più “esatto”, esista, in termini di asservimento, ordine, assenza di interferenza propria, lavaggio del cervello nativo, etc.
Perché esistono i “virus”, nella macchina software?
Perché, la realtà manifesta è caleidoscopica ed indicante sempre il “nord magnetico dominante”; da qualsiasi parte la “giri/orienti”:
  • la realtà manifesta è totalmente controllata (segnale frattale espanso = esistenza della macchina hardware/software/wetware)
  • la realtà manifesta è totalmente dominante (segnale frattale espanso = esistenza del virus, trasversale al funzionamento della macchina)
  • la realtà manifesta riflette totalmente la “tua” condizione esistenziale “qua, così” (segnale frattale espanso = mondo del lavoro, il debito, Dio).
Ogni livello frattale espanso, è configurato a forma piramidale “qua, così”, per cui… ogni livello frattale espanso è interpretabile in funzione della “lente/prospettiva, dell’osservatore di parte e/o dominante” e 1) mantiene sempre lo stesso significato, anche se 2) lo stesso significato incarna più “stati” allo stesso tempo, potenzialmente, 3) come il comportamento dell’acqua vs il livello della temperatura, insegna.
Mediante una sola “caratteristica ambientale”, si coordinano tutte le altre, in un ambito nel quale esiste sempre l’eccezione e dove “l’eccezione conferma sempre la regola” (a meno che, questa "eccezione"... sia una nuova grande concentrazione di massa).