giovedì 28 gennaio 2016

Tutti frutti (1)


 
"Womp-bomp-a-loom-op-a-womp-bam-boom!"...
Che cosa ti rimane da fare se, costantemente – solo e sempre – “qua, così”?
Ti puoi accorgere della “gabbia”, anche mantenendo l’osservazione al livello economico del tuo “budget familiare”:
  • se hai una capacità di risparmio (anche limitata)
  • come puoi investire il tuo denaro, “oggi… per farlo fruttare… domani”?
Tesoro: colloca Bot a sei mesi per 6,5 miliardi al rendimento di -0,08%.
Il Tesoro italiano ha collocato oggi Bot a sei mesi per complessivi 6,5 miliardi di euro ad un rendimento medio negativo dello -0,08% che si confronta con il -0,038% della precedente asta.
Le richieste si sono attestate a 10,75 miliardi di euro per un rapporto bid-to-cover pari a 1,65, in rialzo rispetto a quello dell'asta di fine dicembre che era stata pari a 1,32.
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Fai attenzione:
  • il Tesoro italiano ha collocato oggi Bot a sei mesi per complessivi 6,5 miliardi di euro
  • ad un rendimento medio negativo dello -0,08% che si confronta con il -0,038% della precedente asta
  • le richieste si sono attestate a 10,75 miliardi di euro
Sì. Capisci bene. Se tu “cedi temporalmente” cento euro al Tesoro, lo stesso – al termine del contratto (un anno) – ti restituisce di meno.
Un gran bel investimento, non c’è che dire.
Ma “per chi/che cosa”?
E il fatto interessante (e diabolico) è che “l’asta pubblica non è andata deserta (come una certa logica ti autorizza a credere). No, non è una barzelletta. È la “tua” realtà manifesta “qua, così”.
A fronte di un collocamento di 6,5… le richieste sono state pari a 10,75:
  • chi/cosa ha accettato di investire (comprare) a queste condizioni?
  • tu?
  • le famiglie di “risparmiatori/consumatori” italiane?
 

mercoledì 27 gennaio 2016

Attori "paganti col proprio destino".


 
Ci sono alcuni “snodi principali” derivanti dalla prospettiva by SPS. Dati di fatto, sostanza, forma per la materia. Ad esempio:
  • ciò che più temi, è già successo
  • tutte le parti emerse, recitano inconsciamente
  • la ragione dello status quo attuale, è dominante.
Questi cardini si sono manifestati, solo quando SPS si è “fermato ad osservare, attraverso una lente (altra) frattale espansa”, partendo dalla constatazione centrale, propria e sovrana (distaccata da ogni interesse), e portando ed “ebollizione” ciò che progressivamente “ha preso significati, pesi, misure, valutazioni, principi, valenze, etc. diverse”.
  • il Dominio impera, non manifesto
e, dunque
  • non più ricordato… prospera “qua, così”.
Eppure, anche senza la tua memoria, esiste sempre la memoria frattale espansa, ossia, quella funzione nativa/neutrale applicata al reale manifesto, in maniera tale da non farti mai mancare del tutto, ciò che “è”
Perché “manca” la memoria?
Perché dovrebbe mancare?
E, allora, “che cosa ricordi, veramente”?
   

martedì 26 gennaio 2016

Origine della separazione.


Origine del loop "causa/effetto".
Un articolo corto, che va al "sodo".
Ti “muovi” in una sostanza non del tutto manifesta (il fatto stesso che esista il fondamento della materia, al di sotto della “tua” soglia di discernimento visivo, indica che “non tutto il processo – dal quale ‘sbuca’ la realtà manifesta – è visibile da te”).
Inoltre, questa sostanza è “orientata per polarizzazione”, ossia:
  • dipendente da forze (anch’esse non direttamente visibili, né comprensibili “qua, così”)
  • delle quali tu non sai più nulla, cioè… sono rimosse dalla memoria.
La “sostanza dei fatti (del reale manifesto)” è, quindi, qualcosa che ignori completamente, viste le premesse sopra riportate che, seppure brevemente, risultano predeterminanti per l’intero processo sovrapposto:
  1. origine del reale manifesto (sconosciuta)
  2. interpretazione (fede), di parte e parziale (credo), dell’origine del reale manifesto (sconosciuta)
  3. reale manifesto, constatato a partire dall’interpretazione (fede), di parte e parziale (credo), dell’origine del reale manifesto (sconosciuta).
Questa sovrapposizione di stati (strati) rende “causa ed effetto” e “origine (delle stesse)”, completamente distaccate, con la conseguente “inarrivabilità (di fatto)” della motivazione originale, che sospinge gli stati (strati) manifesti a conseguire e dipendereall’apparenzasenza scopo né senso, se non quello attribuito passivamente dalla Massa, filoguidata da motivazioni d’insieme cheanch’esse sfuggono nella loro sostanza dominante.