martedì 5 gennaio 2016

Come lo sviluppo di un motore, può parlare della tua alimentazione.


Non ti viene il "sospetto"?
Mentre "lo prendi in quel posto, da... Checco", è tutto nella “logica delle cose, qua, così”ciò che ti succede ed il perché, ti succede.

Perché accade?
Perché è “gioco forza (inerzia, piano inclinato, gravità)”.
Qualcosa che avviene e si ripete, sempre, per via ciclica e frattale espansa, con questa seconda ragione al primo posto della “gerarchia gerarchica”.
Una seconda ragione, che è la prima.
Una prima ragione che, tuttavia, non è “la ragione” del suo puntamento in una singola, unilaterale, direzione.
La ragione fondamentale è quella del Dominio o, meglio, del suo “interesse” per te e per tutto ciò che è e rappresenta il reale manifesto (a sua immagine e somiglianza).
Tu non sai, non ricordi, che cosa esiste e si estende al di là di tutto ciò; per cui – ora – non riesci (non puoi) nemmeno renderti conto ed ingegnarti, su cosa rappresenti qualcosa che è l’Oltre Orizzonte.
Non lo immagini nemmeno, perché dalla “tua” mente sono stati drenati, progressivamente, tutti quei riferimenti/paletti storici, reali, concreti, facenti capo ad una realtà altra, basata su un paradigma altro.
Sempre qua, ma non così.
Il Filtro di Semplificazione rende tutto “umano”, perché è al tuo livello attuale che devi renderti conto ed accorgerti. Senza fare salti troppo complessi per quel meccanismo mentale, in una simile, obsoleta, forma mentale
Qualcosa che capisce solo linearità elementare e che è talmente arrugginito da risultare sempre troppo ingombrante se, tenti o cerchi (solo continuando a ricercare) di farlo funzionare in altra maniera.

Ebbene, questa “linearità” che cosa è?
   

lunedì 4 gennaio 2016

Senza alternativa.


 
È arrivato il2016
Cioè? Che “cosa” è arrivato?
Niente di concreto ma, “solo” convenzione apparente. Nuovo "spazio". Si è aperta un’altra casellina, da “ricordare” e poi – inesorabilmente – da “dimenticare”, allorquando arriverà il 2017.
Che cosa ricorderai del 2016? Quello che non scorderai.
Che cosa ricordi del 2015?
Ricordi quello che rimane impresso consciamente in te e ciò che a livello inconscio si fissa in modi, maniere e strategie diverse.
Se i “modi e le maniere” sono relativi/e a… vicissitudini, le “strategie (gerarchiche)” le respiri con l’aria… visto che non registri affatto la compresenza non manifesta del Dominio.
Che cosa hai già scordato del 2015
Tutto ciò che ti sembra sempre attuale (la cronaca fiume non la dimentichi; dimentichi "la sostanza del dettaglio", del come la cronaca è diventata attuale), ma che – in realtà – cambia, anche se tu supponi sia sempre uguale.
Nel fare ciò, ti sfugge la portata della memoria più ampia che, così, si “scorda”... piuttosto che altro.
Nel ritenere sempre la stessa cosa, ad esempio, la “lotta al terrorismo”perdi il dettaglio (monte, causa, ragione) a favore della “notizia eclatante (scoop, sensazione, attrazione e deviazione) e, nel dettaglio, si cela una versione della storia fatta di episodi sottili (anche brutali ed evidentemente parlanti una lingua che il Dominio preferisce che tu non ricordi, in quanto essa è foriera di un tipo di analisi, più profonda, affine all’analogia frattale – la “lente” per ricomprendere la frattalità espansa) e strategici, dominanti.
Non è sempre “la stessa cosa (modi)”, che accade nella modalità “qua, così”... pur essendo la "stessa cosa" a livello sostanziale, frattale espanso, dominante.
 

giovedì 31 dicembre 2015

Evviva.


 
Si chiude un altro anno di/con SPS. E arriva il “nuovo” anno, ossia, ancora lo stesso “spazio”, chiamato solo in maniera diversa; con un altro numero sequenziale, a conferire l’apparenza che “ci sia movimento”.
Gli anni sono come i numeri dei conti correnti bancari:
artificiali e frutto di convenzione, alias, decisione unilaterale altrui (non sei mai tu, a decidere).
SPS è poco "romantico"? Piuttosto, SPS è... un "germicida".
Il Pianeta vortica e ritorna sempre su se stesso; come un nastro di Mobius, “non si muove affatto” girando sul posto.
Eppure, in questo movimento non movimento, la Terra gira anche attorno ad altro:
attorno ad un Sole, che si muove insieme a tutto il resto (a livello frattale espanso, il movimento su se stessi significa il "nulla di fatto che preserva la sostanza della situazione, esatta, nella quale sei. Mentre il movimento attorno a, designa la causa apparente che cela quella non apparente, la dipendenza, etc.).
Per farti un’idea di questa “sinfonia celeste degli elementi”, ci devi credere, ossia, “ti devi prestare al gioco di prestigio scientifico/religioso, che ti viene da sempre proposto”.
Di tappa in tappa, le scienze deviate hanno da sempre indottrinato ed auto intrattenuto la Massa, anche quando – oggi lo capisci meglio – “le sparavano grosse come palle da cannone”. Eppure, anche questa evidenza, non ti basta ancora – per mettere a fuoco – che dette “scienze ufficiali”, continuano a “spararle grosse ma, mai casualmente e cioè:
rispondendo ad un preciso input inconscio (clock), che colpisce ogni individuo che studia per diventare uno scienziato o un religioso, etc.”.
La causa (signore e signori): è la causa che sfugge sempre.
Ma, quale causa? Quale tipo di causa?
È persino logico che, in una struttura d’insieme regolata dal “possesso (in ogni senso)”, è la gerarchia che comanda.
Per cui, settore per settore, ci sarà sempre una causa ed il relativo effetto. Quindi, non esiste apparentemente la causa, bensì, le cause “qua, così”. E decifrare le cause, significaomettere di prendere in considerazione la causa.
Perché? Perché la causa è al centro (a monte) delle cause (a valle), risultando fondamentale nell’istituto della ricerca della causa, piuttosto che nella certezza del ritrovamento della causa. Capisci?
Spingendo tutto e tutti, ad avere una fede, speranza, certezza, credo, orgoglio, direzione, senso, amor proprio, "dottrina delle illusioni", etc., la causa mantiene se stessa al di là della possibilità di rintracciarla e ritrovarla. La causa è il Dominio, ovvio.
La ragione fondamentale della forma della realtà, riemersa nel sempre presente (perché continuamente rinnovato) status quo.
Se non ti accorgi della causa, non la sveli. La puoi solo “rivelare”, ossia, aumentare nella propria condizione di non manifestazione diretta.