martedì 15 dicembre 2015

Fermi nella sostanza (tossica).



Il riso fa bene e disintossica.
Il riso depura e rigenera l'apparato digerente. Classico, nero, rosso, basmati, parboiled, integrale:
tutte le proprietà e i benefici...
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Benché sia uno degli alimenti più consumati al mondo, contiene una silenziosa minaccia: l'arsenico...
Per le caratteristiche intrinseche del cereale e del metodo di coltivazione, l'arsenico non può essere completamente eliminato dal riso...
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Che cosa c'è, "dentro". E, dunque, "che cosa sai"?
Osho… fin dalla più tenera età si pone nei confronti del mondo come spirito libero. Insofferente a regole e a norme imposte, rifiuta perfino la fede della famiglia, di religione pianista, e sfida sempre e comunque il potere costituito e chi lo rappresenta.
La sua ricerca della verità raggiunge il culmine all’età di ventun anni, il 21 marzo 1953. Quel giorno, Osho vive nel proprio essere la più alta vetta di consapevolezza sperimentabile dell’uomo: l’illuminazione.
Descritta in Oriente come “l’istante in cui la goccia si fonde nell’oceano, nell’attimo stesso in cui l’oceano si riserva nella goccia”, per noi è più facile comprenderla come “la totale rottura e la caduta delle maschere con cui comunemente ci si identifica, per sopravvivere, e attraverso le quali si vivono la propria vita e i rapporti con gli altri, perdendo la capacità di mettersi in contatto con la realtà dell’esistenza”.
Questo suo aprire gli occhi sulla realtà dell’esistenza, quando non sia condizionata da immagini mentali e non sia distorta da emozioni o proiezioni, da desideri o speranze, lo spinge a voler invitare gli altri esseri umani alla stessa esperienza…
Il Libro Dei Segreti - Osho 
Che cosa c'è, "dentro"?
  • quando non sia condizionata da immagini mentali
e
  • non sia distorta da emozioni o proiezioni, da desideri o speranze...
Osho è divenuto, nel tempo, un vero e proprio mito.
E, in quanto tale (e per ogni altro “caso”), SPS ne prende le debite distanze… visto che, SPS non ha conosciuto personalmente Osho.
Del resto, “qua, così”, lo sai come vanno le cose, “tutte le cose”.
No? Come vanno? Vanno esattamente “dove devono andare”.
E, cioè, conseguono alla corrente dominante, nel piano inclinato che spinge tutto verso l’unica sostanziale direzione, che è obbligato - dunque - a percorrere, nella “massima ed apparente, libertà discelta, senza autentica alternativa”.
   

lunedì 14 dicembre 2015

Un punto di vista altrui, è la tua certezza.



Di doman non c'è certezza…”.
Lorenzo de' Medici
Di quali “certezze” ti nutri? E di quali, si nutre lo status quo?
Ad un primo sguardo, sembra che certi “paletti” siano identici e che, dunque, collimino a livello quasi “naturale” (il credo punta a ritenere la stessa “cosa”, l’esigenza del dipendente e quella del principale).
In realtà, tuttavia, le “tue” certezze derivano dalla necessità centrale “altra”, al governo del reale manifesto “qua, così”.
Il Dominio crede nella certezza (se la “procura” e la alimenta) che il proprio impero sia eterno.
Tu credi in ciò che, nella scia dell’abitudine, respiri come fosse tuo (il sopravvivere facendoti andare bene la “spigolatura” accessibile, come “galline felici, che fanno uova… migliori”).
Per cui, “in chi/cosa credi”? In chi/cosa riponi la tua fiducia?
Di quali certezze ti nutri, tra teorie e convenzione?
Trattasi di una vera e propria “alimentazione”, di una modalità alimentare dettata a “forza” (quella della mancanza di alternativa sostanziale), che ti viene erogata a livello di controllo non manifesto, in virtù di una forza unilaterale del tutto sconosciuta a te, per via del prosciugamento della memoria tra le anse del tempo.
Tu consumi. Egli/loro… ti consumano.
   

venerdì 11 dicembre 2015

Il decreto “salva… chi/cosa”?



Che cosa salvano... i "decreti"? Lo status quo.
Salvabanche, Ue: "Le 4 banche salvate vendevano prodotti inadatti. Governo responsabile"...
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Quale tipo di "pubblicità" è contenuta in "tutto quello che succede"? In Europa, il vento soffia dalla parte della Ue:
la sua condensazione ha preso vigore dal momento in cui... è "scoppiata l'ultima grande crisi internazionale".
“Qua, così” non hai scampo se non inizi ad accorgerti.

Ma, un momento. Urge una definizione esatta dei termini, prima di andare avanti.
Non hai scampo = rimani auto ingabbiato/a in questa versione di reale manifesto (“qui, così”). Ora, a qualcuno potrà anche andare bene ma, una simile presa d’atto, deriva dall’ignorare quello che, così, si evita di raggiungere (alternativa sostanziale). Per cui, si può asserire che:
“qua, così” tu sei ingannato (mantenuto all’oscuro), rispetto al tipo di esistenza che puoi condurre se solo… ricordassi. Una dimenticanza che non è accaduta per caso, bensì, che è sopraggiunta proprio grazie al tipo di indottrinamento che, via via, si è auto installato a livello d’abitudine “forzata”. Senza una causa dominante manifesta, tu consegui.
Accorgerti = renderti conto della causa dominante, che è non manifesta, proprio per una migliore efficacia della propria strategia di “comando e controllo”. Qualcosa che è a metà tra il diretto e l’indiretto e che, in definitiva, “è entrambe le circostanze, allo stesso tempo e sempre a livello causale”.
Dunque, se non ti accorgi“non hai scampo”:
rimani “qua, così”.