martedì 3 novembre 2015

Al contagocce, rapidamente.


Circuito musicale (programmazione e strumento).
La magia elementale è neutra. Alla radice non è buona né malvagia…
The Last Witch Hunter
Proprio come la “frattalità espansa (circuitale = “quella proveniente/circolante nelle circuiterie)”. Proprio come osserva SPS.
Ma (ti chiederai, probabilmente) su quale base, SPS trae le proprie verità?
Quanto conta/vale una citazione presa da un film, per di più hollywoodiano (ossia, una “americanata”)? Quanto conta, anche, alla luce del fatto che, di una intera trama, viene riportato proprio quello che occorre a SPS per trovare conferma della propria consapevolezza?
Il “metodo scientifico”, la “ragion veduta”, la “logica abitudinaria”, etc. hanno nel tempo soffocato molto di quello che è un campo enormemente più vasto:
quello della “capacità potenziale”.
Che cosa è rimasto? Il “mercato”
Mentre tutto ciò che “non è mercato”, è rimasto progressivamente nel dimenticatoio. E, per farti meglio comprendere, tutto ciò è accaduto molto lentamente, tanto lentamente da ricordare – non casualmente – gli enormi movimenti millimetrici dello spostamento dei continenti.
Qualcosa che è accaduto “al contagocce”, nel corso di una rapida decisione dominante. Tanto che (1) la lentezza è una costante del “moto proprio”, che serve per (2) mascherare l’attimo fuggente di una intenzione, per mezzo dell’attore protagonista (3) del Dominio.
Quindi, può anche essere successo “solo 5 minuti fa”, oppure… “4,5 miliardi di anni or sono”. Che cosa?
La “nascita dello status quo”. La “tua” nascita.

Altra circuiteria musicale.
Rimanendo al contesto iniziale, come SPS trae certezza relativamente a “ciò che sente”?
Secondo quale “metodo”?
La risposta è “anti (qualsiasi “cosa” che sia venuta alla luce “qua, così”)”:
non esiste nessun metodo, bensì, esiste una chiave di lettura propria (centrale).
È il percepire e anche l’applicare una certa logica, coerente con la propria centralità incorruttibile, “tutta d’un pezzo”. È la propria esperienza ed il proprio applicarsi. È il cogliere quelle analogie frattali, che sono disposte ad arte e non casualmente "tutte attorno a te".
Se ti piace “giocare”, allora con la frattalità espansa “hai pane per i tuoi denti”, visto che ti sembra un perfetto “rompicapo”; no?
   

lunedì 2 novembre 2015

Se la sofferenza animale fosse materiale, la vedresti sempre come ingrediente nel tuo piatto.

Molto “curioso” come nella puntata del 1° novembre 2015 di Linea Verde, in onda da “sempre” su Rai 1 – all’ora del pranzo domenicale – ambientata in quel del monferrato, la direzione seguita dalla "sceneggiatura" all’insegna della solidità della tradizione (pubblicità, marketing, interesse, audience, etc.) sia stata, ancora una volta, "nel segno" della consueta tavola imbandita a suon di “carni rosse varie”.

Perché questa “curiosità” evidenziata da SPS?
Perché (1) la "tua" memoria è sempre “corta”, (2) dimentichi di conseguenza sempre molto in fretta, (3) resettandoti sempre ed in continuazione, (4) nonostante tutto ciò che è stato annunciato anche solo qualche giorno fa
Che cosa è, infatti, successo nella settimana prima della trasmissione andata in onda ieri?
Un aiutino?
La carne lavorata provoca il cancro
Link
E “quella rossa” è… “potenzialmente cancerogena. Il tutto affermato dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità)… Ok?
Te ne eri già dimenticato/a, vero? Oppure credevi che fosse uno scherzo o che avevi sentito male o che l'avevi sognato.
Infine, hai solo preferito dimenticare ciò a cui non puoi proprio credere.


Ora, ciò che è successo in Rai, nella giornata di ieri, era “figlio” di contratti commerciali già sanciti e chiusi.
Sì, perché… le puntate di Linea Verde (così come di Mela Verde) sono delle pubblicità mascherate d’altro.
Ma, cosa più importante, sono “differite” rispetto a ciò che accade nella “tua” realtà; un contratto chiuso è un contratto chiuso. Non importa se qualche giorno prima è “crollato il Mondo”… Non importa la responsabilità che dovrebbe avere il “servizio pubblico e anche quello privato”.
 

venerdì 30 ottobre 2015

La teoria della pace.



Vogliamo una macchina che sappia gestire le tre fasi della guerra:
battaglia, diplomazia e pace…
The Machine
La “fase” della pace è, dunque, una “teoria”:
  • teorizzi, infatti, che non vi sia guerra, solo perché c’è una pace apparente
  • a partire dal tipo di Vita che puoi condurre quotidianamente.
E sela guerra proseguisse in altra maniera?
Quale “guerra”? Quella che è, ormai, passata alla “fase successiva”; quella che deve amministrare e controllare, lasciando lo “scontro in campo aperto, evidente, che distrugge”... accampato al di fuori dalle mura dell’evidenza.
Dopo l’intenzione, il progetto, l’invasione e la conquista – di fatti – cosa “viene”?
Il controllo. La riscrittura della “storia”, dalla prospettiva dei vincitori…
L’educazione. L’insegnamento. La “coltivazione, addestramento, allevamento”.
L’instaurazione del paradigma, dello status quo, del “firmware” AntiSistemico by Dominio.
Che ne dici di ripensare a tutto quello che “sai (perché te lo hanno “insegnato”)”?
Che ne dici di ripensare a tutto quello che risulta evidente, solo perché “non hai più memoria, né occhi… per vedere oltre”?
Che ne dici di ripensare alle “tre fasi della guerra?
Che ne dici di ripensare alla “fase della pace”?
La guerra prosegue nelle maniere previste dal Controllo; anche quando ti sembra che non possa più esistere un “nemico”, il nemico è ogni fazione diversa dalla tua, fosse anche solo il partecipante ad una “gara di scopa d’assi”.
Non sei più in Comunione.
Non sai più nemmeno cosa voglia dire.