lunedì 6 luglio 2015

In cosa c(r)edi.


Perdita della "memoria".

O, meglio, “dove sei… sospinto/a”?
Se non siamo più cristiani che cosa siamo? Perché in qualche modo bisognerà pure definirci”.
Corriere della Sera (4 luglio 2015) pagina 29.
Hai proprio bisogno di una “definizione di te stesso/a”? A quanto pare “sì”, perché sei (con)vinto/a che serva per (ri)tagliarti nel reale manifesto (tutto quello che, ti dicono, esiste).
Fa caldo! E durerà ancora per molto, a quanto pare – nel (di)pendere dal tutto quotidiano (e, dunque, anche dalle “previsioni del tempo”). SPS (ri)"prende", oggi, su questa frequenza ad “importunarti”.
È ovvio, sei tu ad avere il “(tele)comando” nelle mani, tutta(via)… chieditelo:
“perché agisco in una determinata maniera?”.
Sei (con)vinto/a di essere proprio e dav(vero) tu, ad e(seguire) un simile gesto? Oppure, il gesto è tuo… come lo può essere quello di una macchina programmata a muoversi in una (pre)determinata maniera?
Il “tuo” gesto è solo l’ultimo ingranaggio/anello di una catena non lineare, non (de)scritta manual(mente) da quello che “vedi”. E lo puoi capire anche solo per la semplice constat(azione) evidente, che il processo decisionale si (di)parte da una zona “di te” non proprio alla luce del Sole:
l’interno della mente.
Input – output…
L’output è il “tuo” gesto (fare, eseguire).
L’input, in(vece), che cosa è?
Ispirazione. Idea. Pensiero (logica, interesse, credo)…
L’input, quando lo prendi in considerazione, ti rende simile ad una intelligenza artificiale.
  

sabato 27 giugno 2015

All'ombra della (ri)flessione.



Se quello che la gente desidera e considera giusto viene bollato come politicamente irrealistico, di norma significa semplicemente che le grandi concentrazioni di potere e privilegio vi si oppongono”.
L' architettura della zona euro è… incompleta.
Se vogliamo preservare la moneta unica e il suo governo dobbiamo mettere la questione dell' integrazione fiscale europea al centro del dibattito. Implicitamente la Bce spinge in questa direzione sperando che a quello si arrivi per passi progressivi sull'onda della necessità.
Si crede che sia, infatti, politicamente irrealistico porre questa questione apertamente di fronte ai cittadini… preferendo soluzioni tecniche la cui coerenza non è immediatamente chiara
Tu non devi “capire”. Tu non devi “esserci”.
SPS è un faro e la sua luce è per chi la intende vedere…
SPS, si ferma una settimana ma, di certo, la sua luce non smette di brillare e di (ri)colorare il reale manifesto.
Una settimana di pausa, dove far bollire in pentola nuovi propositi e, da una simile alchimia, estrarre “nuovo valore aggiunto”. 
   

venerdì 26 giugno 2015

Corrente.



Se hai creato una macchina cosciente, non si tratta della storia dell’uomo. Si tratta della storia degli Dei…”.
Ex Machina
Gli Dei, Dio, il Creatore, etc. è/sonoil Dominio.

Si tratta, dunque, della (retro) ingegnerizzazione (*) di ciò che “è/era”, ad opera di coloro che “hanno maturato il loro tempo” e che “c’erano quando era tempo di esserci”…
(*) L'ingegneria inversa (spesso si usa il termine retro ingegneria) consiste nell'analisi dettagliata del funzionamento,progettazione e sviluppo di un oggetto (dispositivo, componente elettrico, meccanismo, software, ecc.) al fine di produrre un nuovo dispositivo o programma che abbia un funzionamento analogo, magari migliorando o aumentando l'efficienza dello stesso, senza in realtà copiare niente dall'originale; inoltre, si può tentare di realizzare un secondo oggetto in grado di interfacciarsi con il primo...
Link
Il Dominio è fatto da/di umani, come te (ma, prima di essere diventato “così”; come ricordi di essere da sempre, ossia, da quando sei nato/a).
Statico per i ricordi. Dinamico per i pensieri…”.
Ex Machina
È la memoria che hai “perduto”. Ossia, che ti è stata in (p)arte “as(portata)”. Una lavorazione fine, sottile, che ha necessitato di due vie:
  1. la (re)ingegnerizzazione iniziale (del già esistente)
  2. la (retro)ingegneria continua (sempre presente nel tempo).
La seconda via è quella sempre attuale, che ti “misura” e che “ri(p)rende, ogni volta, (ri)soluzioni in funzione della tua risposta, momento per momento”…
Ciò, mette in luce che “sei in cambiamento, seppure nella stasi provocata e (man)tenuta ad arte” (status quo).
Il "cambiamento" è com(pensato) preventiva(mente) o, ap(punto):
retro ingegnerizzato ad hoc.
In pratica... "non ti muovi nella sostanza, ma ti muovi da fermo/a, sul posto, 'qua, così'".
Come puoi raccapezzarti, in una simile realtà manifesta?
Come? Se… “non (ri)cordi più”.