giovedì 25 giugno 2015

Così è, se gli pare.


Calcolo e (ri)caduta (prevenzione).

Esiste il reale manifesto e quello potenziale, ma “tu” hai l’autorizzazione per “scegliere/(in)cidere”?
Visco: Italia in ritardo su tutto, ma abbiamo potenziale...
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Nella fluidificazione del “contenuto” (anche il genere umano)… la (pre)determinazione (infrastruttura) del tempo e - nel tempo - dello “spazio del denaro”, rende il contenuto stesso... come “ciò che (con)segue”:
il genere umano come (con)seguenza di/del…
Una intera specie vivente annidata in cicli (loop) auto centra(n)ti, con moto spiraleggiante (vite senza fine), a(d)atti a (con)tenere, amministrare, anticipare, (pre)vedere, pianificare, strutturare, (pre)venire, ingegnerizzare retro(attiva)mente, etc.
Una “trappola perfetta”, (in)somma (a cui manca solo il nome e l'origine).
L’umanità è in qualcosa di artificial(mente) ri(condotto) verso una intenzione che, “qua, così” (con l’attuale configurazione mentale), non è possibile (per)seguire e realizzare consapevol(mente).
E, nel tutto che è “Creazione (e, dunque, a sua volta… artificiale)”… il tutto, (con)tenuto, non equivale, nella sostanza, al tutto che (ri)crea.
È questo un livello della verità estrema(mente) sfuggevole ma, che tutta(via), sussiste ed insiste in quanto caratteristica univoca, che la frattalità espansa (ri)porta fedel(mente) nel “tutto stesso, che (con)segue”.
L’ordinamento del reale manifesto è gerarchico, alias, ti indica – nemmeno tanto tra le righe – che 1) esiste un Dominio, 2) che è unico, 3) che è ubiquo, 4) che è all’origine, etc.
Sì, perché, la gerarchia ha sempre un vertice, essendo un “vortice”.
Il Dominio, “osservando/vivendo la propria opera”… la immagina e concretizza alla perfezione. Ergo, l’opera che diventa la “tua” realtà, (ri)porta il “segno/marchio” della sua origine, a livello frattale, ma… tu non ne (p)rendi atto e “non ci credi, mai”, non certo casual(mente).
Il Dominio offusca tutto con la propria (com)presenza non manifesta, (con)vincendo per “asfissia” (mancanza di ossigeno) che non esiste.
La mancanza di ossigeno al cervello, rende la mente poco lucida, seppure sempre in grado di (con)seguire, ossia, di continuare a rimanere “schiava, per tacito assenso”.
   

mercoledì 24 giugno 2015

La morale è sempre quella.



La morale è sempre quella: fai merenda con Girella”…
Certo. Dunque…
Il modello è sempre quello: canta e (de)canta il ritornello”.
Se una denuncia (de)cade nel vuoto, perché il disinnesco agisce d’(in)canto, allora… quella stessa denuncia si trasforma nel suo opposto, ossia:
diventa pubblicità.
Olio di palma, Greenpeace e Wwf danno ragione alla Nutella.
Quello usato dalla Ferrero è un olio "green", cioè non è responsabile della deforestazione del pianeta.
Ségolène Royal ha chiesto scusa per aver invitato a non comprare più la Nutella.
Il "caso", dunque, sembrava chiuso. In realtà si aggiunge un nuovo capitolo molto interessante. A dare ragione alla Ferrero c'è anche Greenpeace.
"Ferrero, il produttore della Nutella, è uno dei gruppi più all’avanguardia in termini di sostenibilità per quanto riguarda l’approvvigionamento di olio di palma". Un riconoscimento di estrema importanza che dà ragione a quanto dichiarato dall'azienda in risposta al ministro francese.
Sul proprio sito "Greenpeace International", il gruppo ambientalista dedica un intervento al tema della deforestazione legata al consumo dell’olio di palma (uno dei componenti della Nutella), e sottolinea che da questo punto di vista Ferrero è una delle compagnie mondiali che più si è impegnata per trovare soluzioni ecologiche:
"Per andare incontro alle richieste dei suoi consumatori - scrive Greenpeace - Ferrero è stata una delle prime società ad annunciare una policy interna per cessare l’utilizzo di olio di palma derivante da deforestazione".
Greenpeace rileva anche che l’olio di palma non viene utilizzato solo per la Nutella, ma per una serie infinita di altri prodotti, dai saponi ai dentifrici, dalle patatine fritte al biodiesel, e che sono in corso programmi per ottenerlo senza ricorrere necessariamente alla deforestazione.
Ma a dar ragione alla Ferrero c'è anche il Wwf.
La dottoressa Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf, promuove a pieni voti l'azienda che dal 1° gennaio di quest’anno utilizza esclusivamente olio di palma certificato al 100%:
"È l’unica certificazione esistente che assicura che le palme vengano coltivate solo in certe aree, per esempio campi già destinati all’agricoltura, senza intaccare le foreste, e che l’irrigazione venga fatta in modo sostenibile e consapevole, senza un utilizzo sconsiderato di pesticidi.
L’Rspo tutela non solo l’habitat naturale e le specie animali ma anche le comunità locali che spesso vengono sfruttate dalle multinazionali per la produzione".
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  • è l’unica certificazione esistente che assicura (ossia, non c’è alternativa)
  • senza un utilizzo sconsiderato di pesticidi…
Davvero?
Dal 13 dicembre dello scorso anno, una legge europea impone alle aziende di dichiarare in etichetta questo ingrediente la cui presenza, per anni, è stata occultata dietro la generica dicitura di “grassi vegetali”
Da quanto emerso nella puntata di Report, infatti, molte aziende che si dotano della certificazione Rspo (Roundtable on Sustainable Palm Oil), in realtà di sostenibile hanno ben poco:
la Bumitana Agri, ad esempio, nelle proprie piantagioni fa largo utilizzo di pesticidi e prodotti chimici targati Syngenta.
E la stessa Syngenta compare tra i membri della tavola rotonda sull’olio sostenibile
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Il (ri)tornello è sempre quello, così come la “morale”:
  • la cui presenza, per anni, è stata occultata
  • molte aziende che si dotano della certificazione Rspo… in realtà di sostenibile hanno ben poco (se non la continuazione del proprio business)
  • la stessa Syngenta compare tra i membri della tavola rotonda sull’olio sostenibile
Ok?

   

martedì 23 giugno 2015

Se ti offrono un lavoro, difendi la "tua" azienda.



Vogliono chiamare la figlia "Nutella", ma lo Stato dice no...
In Francia i genitori sono liberi di scegliere quale nome dare ai propri figli, ma al momento della registrazione dell'atto di nascita la scelta è suscettibile di variazione, se si avverte il rischio di ledere l'interesse del bambino. In quel caso il funzionario comunale può informare il procuratore...
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La scelta è suscettibile di variazione, se si avverte il rischio di ledere l'interesse del bambino
A giudicare è sempre qualcun altro, rispetto a coloro che ancora non possono decidere per sé. In questo “lasso di tempo o di… vuoto”, si introduce – quindi – un potere e(s)terno, che s’incarica di prendere decisioni sul futuro di esseri umani in “stand by” (in..."crescita", dunque, controllata).
Ma, nell’inevitabile “conflitto d’interesse” che si scatena, perché “esiste” (i bimbi di oggi sono già dei consumatori e lo diventeranno sempre di più. Le industrie sono tante e tutte in famelica attesa di produrre utili)… quale è l’interesse del bambino? E… come è meglio esprimibile?
I bambini sono letteral(mente) alla mercé del “Mondo”.
Essi non hanno un "interesse" (inquadrabile nel "solco dell'aratro"), ma incarnano una (di)pendenza (da tutto e da tutti).
Sono “esseri bianchi (svuotati)” in attesa di “essere riempiti”.
La loro memoria è rimasta da un’altra (p)arte e ciò testimonia che la nozione scientifico/deviata della “trasmissione o eredità genetica” è quantomeno parziale
(In)fatti, perché l’umano dovrebbe ricevere, a livello di Dna & Co., una gran mole di informazioni relative alla propria linea di discendenza, ma nulla relativa(mente) alla propria “memoria”?
Beh, è sin troppo facile rispondere, usual(mente), che:
  • il bimbo non nasce sempre per la prima volta
  • il bimbo nasce per la prima volta
  • il bimbo nasce una sola volta, etc.
Il mix tra religione e scienza (Anti)Sistemica, crea questa (con)vinzione nei più. La (re)incarnazione è una favola orientale e persino da quelle p(arti), tutta(via), non cambia nulla… dal punto prospettico del “solco dell’aratro by Dominio”.
In realtà, gli umani sono dei (ri)tornanti. E lo sono perché sono divenuti (di)pendenti dal loop, nel loop.
La caratteristica dell’eterno ritorno ("Giudizio") è “voluta/indotta”.
E, da una prospettiva a Filtro di Semplificazione attivo:
il "ritornare" può indicare una genetica (natura) che è, nella sostanza, artificiale (creazione, controllo).