mercoledì 22 aprile 2015

"Altolà al... sudore" (ma non al... puzzo).




"In certe situazioni il calciatore va a prendersi gli insulti sotto la curva perché questo è il male minore.
Noi vorremmo inserire nel codice di giustizia sportiva una sanzione, in modo da far scattare la squalifica per il calciatore che va sotto la curva dei tifosi".
È l'idea annunciata da Simone Perrotta, consigliere federale in quota Aic, per rompere quei legami tra tifoserie e squadre, ed evitare situazioni di confronto serrato ed episodi di violenza...
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Ci sono sempre dei "legami" (che tengono tutto insieme, "qua, così"), visto che ti (ri)trovi in una "rete". Frutto della frattalità, che (ri)specchia la (com)presenza non manifesta del Nucleo Primo (che "lega tutto assieme" dal proprio momento angolare). 
 
Il “Filtro di semplificazione”, attivo in SPS… che cosa rappresenta?
 
In quale maniera ti per(mette) di:
concentrarti su una prospettiva, per te più assimilabile (alla luce della tua “attualità”), omettendo tutto il resto. Sicuro/a che, la frattalità (il “linguaggio”, della legge/strumento, che mantiene i collegamenti ad ogni livello/prospettiva dell’infrastruttura del reale riemerso) codifica ogni “avvenimento” in maniera sempre completa, nonostante il tuo di(verso) inquadramento angolare della “scena”.
Ossia, non im(porta) il tuo grado di educazione, cultura, ceto, professione, credo, etc.
(Im)porta solo che… “tu sia presente in te” (sovranità centrale, terzo stato "lato proprio").
Visto che:
la frattalità del/nel tutto, ti (ri)porta sempre tutte le informazioni, a (pre)scindere dal tuo apparente stato di… auto separazione dal “resto”.
Capisci, dunque, anche da solo/a che… il Filtro ti aiuta a meglio focalizzare la situazione Planetaria, (man)tenendo lo strumento mentale orientato all’ordine umano.
In maniera tale da non farti cadere nella complessità sovrumana, o in quel terreno nel quale sprofonderesti ancora e sempre di più.
Dalla prospettiva del Filtro, sei semplificato nell’osservare la storia umana, come il frutto di “qualcosa, che è e rimane solo… umano”.
E, ciò, è dav(vero) un aiuto centrale, che (ri)porta la mente esatta(mente) dove deve stare:
al tuo “servizio”.
  

martedì 21 aprile 2015

Nulla di nuovo, nulla di fatto (2).



 
"Nulla di nuovo" = niente che cambia nella sostanza, lo status quo.
"Nulla di fatto" = lo status quo.
Non qualcosa “da divenire (cambiamento, trasformazione)” ma qualcosa che “si è dimenticato”.
Così, (ti) spieghi perché dal passato (antichità) giungono “voci lontane” di una sapienza “fuori luogo”, dal “tuo” punto prospettico.
Che cosa sarà successo?
Beh... pensa, più in "piccolo" (ma in maniera frattale) a come frutti molto di più “far spar(i/a)re” un “vip”, piuttosto che accontentarsi di dividersi le briciole, che cadono dalla tavola del proprio “cliente vip”:
Michael Jackson, ecco come ha guadagnato 150 milioni di dollari nel 2014.
Tour, dischi e duetti:
a 5 anni dalla morte, il Re del Pop continua a macinare soldi. Merito di un'oculata gestione della sua sterminata opera e, soprattutto, della sua immagine...
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Ecco(ti) “la fabbrica della morte dei vip”. Ad esempio:
Whitney Houston: la figlia si sveglia dal coma?...
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L’elenco dei vip morti “in circo(stanze) misteriose” è molto lungo e quanto mai “sospetto”.
La creazione di un “mito/leggenda” vale oro, al di là di tutto ciò che rap(presentava) il successo della stessa persona, quando era in Vita.
La trasmutazione in “simbolo” rende molto denaro a chi de(tiene) i “diritti”. Ossia, a quel seguito di individui/società, che curavano la carriera del proprio “assistito” in qualità di “parti minoritarie”, rispetto a ciò che incamerano “ad vitam”, in seguito alla scomparsa dello stesso (che non incide più fisicamente, nella divisione della "torta").
Una scomparsa che fissa per sempre, a livello simbolico, la figura di ciò che di(viene), ad ogni effetto, una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”.
Non sarà difficile (ri)pubblicare il “meglio del meglio”, qualche “inedito”, unita(mente) ai gadget più svariati ed alla riscossione dei diritti d’ogni tipo, ereditati dalla gestione del “defunto vip”.
Di tanto in tanto… all’elenco si aggiunge qualche nuovo “arrivato”.

lunedì 20 aprile 2015

Nulla di nuovo, nulla di fatto (1).




Ciò che "vivi/ti capita" va a costituire una "rete, con te". Ti caratterizza.
E, ciò, "te lo porti dietro" sino quando non te ne accorgi e sino a quando non (ri)esci a sbrogliarti dalla rete.
Ogni umano "si porta dietro qualcosa di simile". Una zavorra non avvertita come tale, ma "solo" come un certo senso di "pesantezza".
In “giro” c’è informazione (segnale che “forma per l’azione”) buona e cattiva. Le due polarità in questione, non sono “orientabili” in senso assoluto, venendo meno la "comprensione" (ricordo, memoria) del senso dell’esistenza umana.
Ossia, “se non sai che cosa ci fai qua, così”… che cosa puoi trarre da qualsiasi scala di valori diretta(mente) raggiungibile attraverso l’esperienza?
Dove vai? Dove andrai, se non… dove ti spinge quella corrente Globale che, d’insieme, non ti sembra nemmeno esserci, seppure “tutto scorra” di (con)seguenza (inerzia) verso il... "futuro/destino"…
In questo “tuo” errare senza senso né direzione, (ri)assumi entrambi i "valori di scala" per emulazione (in)diretta, estraendoli dal contesto comune (moda, tendenza, legge, credo, paradigma, status quo, etc.) e... "facendoli tuoi" (rete).
In questo “tuo” errare, con(senso) e con direzione inerziale, quindi, ti limiti a (s)correre con la corrente più forte e sempre più “unica”. Qualcosa che registri sottil(mente). Qualcosa che ti (ri)trovi a dover (e)seguire, per mancanza di altra direzionalità, visto che… tutto sembra avvolto da una nebbia, tendente al (man)tenimento di uno stato ®aggiunto da tempo (in)definibile, (s)eppure definito.
È “solo” che… “non (ri)cordi”. Tutto qua. He He…
Il “buono e/o il cattivo” sono, allora, solo delle inclinazioni relative ad un giudizio (lettura) angolare frutto della prospettiva individuale e d’insieme (allo stesso tempo).
Come (ri)leggi ciò che (ri)accade nella lavagna del reale (intessuto)?
Alla luce di quale “punto di vista”?
Secondo quale “interesse”?
In base a quale forma di “sapere”?
Su quale “®assicurazione”… che sia “giusto” così?