lunedì 16 marzo 2015

Ricordi?



C'è un "volto", impresso nel tutto.
La settimana appena passata, ha visto l’interlacciamento - nella trama unica della realtà (ri)emersa, - del filo dell’ordito (tracciato) di SPS. 
Gli articoli hanno per(messo) di (ri)portare alla luce dell’attenzione pubblica, il (ri)ferimento ad un’unica area di Spazio Sostanza (tessuto), caratterizzata dalle “circuiterie gerarchiche” (monte/valle) e dalla (com)presenza della regia principale del Nucleo Primo (intessuto) che, per mezzo della propria conoscenza del circuito primario, sede della legge/strumento, ha potuto (ri)polarizzarlo di (con)seguenza, alla luce della propria intenzione.
Lo Spazio Sostanza è (ri)colmo di particelle dispositive (le originali forme emananti che, alla “tua latitudine” riconosci per via della scoperta degli atomi, ossia, di quelle particelle che formano tutto ma che, se ci pensi bene, “non te ne fai nulla, all’evidenza della tua ignoranza di sfondo”).
Lo SP(azio) S(sostanza) è un oceano in(finito) di particelle dispositive non manifeste, all’origine di qualsiasi effetto reale/apparente che tu sei in grado di registrare, vivendo nella “tua” dif(ferita), che scambi per… libera esistenza.
"Tutto (s)corre", attra(verso) questo (in)tessuto, per via dello (s)cambio d’informazioni (passaparola) tra particelle dispositive


C’è così tanto da “dire”. E così tanto è già stato “detto” da/in SPS… che, ora, non è possibile – in ogni articolo – (ri)portare tutto ciò che è centrale/utile per (pro)seguire il filo del discorso.
Sta a te, dunque, appassionato/a lett(ore/rice) (ri)metterti al passo con il ritmo di/in SPS, che altri non è… che il ritmo che alimenta l’immaginazione (ri)volta verso l’Oltre Orizzonte (teso al di là di tutto quello che obbliga a rimanere nell'al di qua).
Nella pagina di Download, è stato inserito il file Pdf, progressivo, delle “immagini parlanti” di SPS. Il consiglio è quello di tenerti sempre aggiornato/a, anche sfruttando questi riassunti brevi, con tanto di rappresent(azione) esemplificante grafica.
 

venerdì 13 marzo 2015

La particella fonda(mentale) SPS



Sarebbe quasi consolante una lettura classicamente dietrologica dell'accaduto: e cioè far risalire a una sola volontà malvagia e depistante un simile cumulo di calunnie, assurdità, infamie.
La ricostruzione dei fatti suggerisce piuttosto - e forse è peggio - una diffusa insipienza e una tenace ignoranza come ingredienti ambientali dominanti. Con il pregiudizio, la povertà culturale, la minorità civile a governare le parole sciocche di alcuni inquirenti, alcuni magistrati, alcuni giornalisti...
Il suono di una sola mano - Maddalena Rostagno
Solo in risposta alla fine, c’è evoluzione…
Ad un passo dal baratro, cambiamo tutti…

Ultimatum alla Terra.
Bisogna “per forza” arrivare ad un simile punto di “non (ri)torno”, al fine di accorgersi? Non è... nor(male).
Oggi, SPS, giunge ad un punto di (s)volta, all’interno del proprio cammino:
dopo cinque anni (2000 giorni sul Web) è ormai possibile mettere a punto (intuire, immaginare, vedere) un modello fonda(mentale) di “atomo” (ossia, di “spazio sostanza”, frutto della ricombinazione circuitale. Il tessuto unico/comune, formato da particelle riprogrammabili/ripolarizzabili, alla base di qualsiasi ricombinazione materica/energetica manifesta o non manifesta, “vivente o non vivente”, etc.).

SPS = SPazio Sostanza.

Questo modello di particella è il frutto di questa esperienza, dell’essermi accorto e fermato – continuando “così”. “Sul pezzo…” la prospettiva si (ri)calibra di (con)seguenza e, se liberi da “paraocchi convenzionali”… la prospettiva si espande, riempiendo tutto d’un altro “colore”:
il proprio.

Per di(venire) consapevole di questo "modello di fondamenta", è utile e “colonna portante”… avere una certa continuità progressiva con quanto emerge, quotidiana(mente), da/in SPS. Se ti perdi dei “pezzi”… bah, ti risulterà molto complesso “lasciarti andare”, perché in te (dentro) agisce la (ri)polarizzazione del circuito secondario (sulla compressione in proiezione del Nucleo Primo), rendendoti partecipe della realtà in cui vivi, nella misura in cui lo sei anche a livello di firewall e di sistema immunitario di un simile organismo Globale, fatto di tanti “te” (i tuoi simili) divisi, separati, resi auto immuni, con(vinti) di essere sempre “altro” rispetto a quello che “agita più nel profondo”…
Il lettore occasionale (ri)getterà quanto “letto”/(ri)appreso.
Il lettore “una tantum” non coglierà il “senso” e la quintessenza della “lettura”.
SPS (ri)trova:
la (ri)cerca è fine a se stessa e alimenta solo “sete/fame” di altra (ri)cerca…
SPS (ri)corda:
la memoria è esperienza del passato
laddove il proprio passato è una estensione molto più vasta
rispetto al “con(sentito)” (status quo, paradigma, confine, credo).
Il treno ritarda la partenza ed un passeggero si mette alla guida.
Il treno ha ritardato la partenza e così un viaggiatore, evidentemente innervosito, ha pensato di risolvere il problema mettendosi alla guida della cabina motrice…
Link
Chi è alla guida del “treno”?
Chi è nella “locomotiva”?
Chi decide quando “partire”?
 

giovedì 12 marzo 2015

Lo Spazio Sostanza.


Le "circuiterie".
Che cosa sta ac(cadendo) 1) alla "tua" Realtà/Mondo e 2) ad una sua parte?

C'è "questa parte del Globo" che:
  • vive ancora la guerra
  • per come tu lo hai dimenticato.
"Questa parte del Globo" che:
  • la pensa diversa(mente) da "te"
  • e che, proprio per questo
  • viene attaccata, a casa propria, dalla "coalizione internazionale occidentale".
Ma, se ci (ri)fletti profondamente... a partire da quei casi a te più vicini... "non è poi così vero che costoro la pensano tanto diversamente rispetto a te...". Te lo immagini perchè te lo fanno immaginare...
L'interesse è... fartelo immaginare (guerra tra poveri, separazione, incomprensione, dispersione di concentrazione di massa critica... status quo).
"Questa parte del Globo" sta per essere "normalizzata", ossia, è sistematica(mente) annichilita al fine di "somigliare sempre di più alla parte del Globo nella quale abiti tu". Le "sacche di resistenza" sono battute a casa loro. Il (ri)cordo della guerra partigiana, che hanno combattuto i tuoi predecessori, è stata dimenticata... in questo senso più espanso.
Con il risultato di/che... il Pianeta sta sempre più ®assomigliando ad un “marchio di fabbrica” (pre)imposto all'origine.
Siria ormai senza luce dopo quattro anni di guerra.
La Siria vive ormai quasi senza luce a causa della guerra civile in corso da quattro anni. Analizzando le immagini satellitari, gli scienziati dell'Università di Wuhan, in Cina, hanno infatti scoperto che "il numero di luci visibili in Siria durante la notte è diminuito dell'83%" dall'inizio della guerra, nel marzo 2011.
Secondo la coalizione di 130 organizzazioni non governative che ha reso noti i dati, la città di Aleppo, nel nord del Paese, è quella che è rimasta più al buio, con il 97% delle sue luci spente la notte.
"La Siria è entrata nell'età delle tenebre, letteralmente e metaforicamente", ha commentato l'ex ministro degli Esteri britannico David Miliband, ora presidente dell'International Rescue Committee, membro della coalizione #withSyria.
"I dati sulla luce di notte non mentono mai - ha spiegato Li Xi, autore dello studio - più luci spente significa più sfollati (...), distruzione di infrastrutture e interruzione di corrente.
Le immagini satellitari sono la fonte più obiettiva di dati che mostrano la devastazione della Siria su scala nazionale. Scattate a 800 chilometri dalla Terra, queste immagini ci aiutano a comprendere le sofferenze e le paure vissute dai cittadini siriani ogni giorno, circondati da un Paese distrutto".
Uniche eccezioni le province di Damasco e Quneitra, nei pressi della frontiera con Israele, dove la riduzione di fonti luminose è stata rispettivamente del 35 e del 47 per cento.
Link
I dati sulla luce di notte non mentono mai... (se è buio, non vedi cosa accade. Quando i Media si spengono, che cosa sai? Quello che ti è rimasto in mente. Una parte del tutto, secondo interesse e recitazione).
Il "Modello Far West" cor(risponde) ad una pioggia frattale "circuitale", che viene assorbita nel/dal "terreno" e che va ad alimentare la "dima" dalla quale (ri)cresce la forma di reale (ri)emersa: