martedì 22 luglio 2014

Prevenzione Temporale.


 
- Qualche volta mi chiedo che sta succedendo nell’ordine dei Jedi. Questa guerra sta distruggendo i principi della Repubblica.
- Hai mai pensato che potremmo essere noi dalla parte sbagliata?
- Che vuoi dire?
- Se la Democrazia per cui operiamo avesse cessato di esistere e la Repubblica fosse diventata il male stesso che vogliamo distruggere?

Star Wars – Episodio III – La vendetta dei Sith
Ci sei? (Ri)porto nuovamente:
se la Democrazia per cui operiamo avesse cessato di esistere e la Repubblica fosse diventata il male stesso che vogliamo distruggere?
È già avvenuto qualcosa nel “passato”; ed ora, tutto quello che fai/sei è una conseguenza di quel qualcosa che, ovviamente, non compare nella sua più autentica “veste”. Quello che ti dicono di “temere” (abitudine) è già avvenuto. Questa è l’orma della tua invasione e conquista a livello d’inconscio.
Noi vediamo il Sole con un ritardo di otto minuti...
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E ad un simile livello non hai mai consapevolezza del “passato”, anche se questo Tempo si (ri)avvolge su se stesso ogni giorno, dandoti solo l’impressione di una “diretta”; in realtà, la memoria è sempre troppo “corta”.
Agendo in questa maniera, il Nucleo Primo opera dal “futuro”, in quanto ché… conosce già ciò che accadrà ad ogni nuovo “oggi” (presente), perché sarà la stessa copia/effetto di ciò che è già avvenuto nel “passato” (ieri) (è un concetto un po' diverso da quello che ti racconta, ad esempio, la fantascienza. Rientra in una logica diversa e molto più concreta).


lunedì 21 luglio 2014

Il ritmo e la direzione.


(La disco music) È adatta allo scopo per il quale è stata progettata... Fornire un accompagnamento ritmico alle attività delle persone che desiderano avere accesso agli altri per una potenziale futura attività riproduttiva.
Frank Zappa
Che altro? È un… programma, che si piazza in sottofondo ad altre tue attività. Chi controlla chi?
Se parti dal “cosa sai” e, soprattutto, dal “come lo sai”, beh… ci vuole davvero molta “fantasia” per continuare a credersi “quello che ti hanno detto”, partendo da “ciò che senti in profondità, ma che assolutamente non comprendi”…
Sei in un loop, nel quale tutto è “artificiale”, ma che tu scindi in un “ritmo”, sulla base di un… “sentito dire”.
La natura è artifizio che non noti più (per abitudine). Il tuo processo logico mentale è troppo (ri)dotto, per funzionare su una più ampia scala prospettica. Tutto ciò che ti attornia, ti confonde molto bene, tra spruzzi e sprazzi di verità e sua irrimediabile liquefazione continua (sfuggevole).
Il profumo molto spesso diventa puzzo, pur conservando qualcosa di accattivante.
Nel “mezzo”… tu, “che cosa rappresenti”?

venerdì 18 luglio 2014

Un minuto lungo 61 secondi.


Se fossi nato in un campo profughi e non avessi da cinquant'anni nessuna prospettiva da dare ai figli, sarei anche io un terrorista.
Giulio Andreotti
L’espressione “colorita di verità” di Andreotti data 2006, ossia, (ri)sale ad un periodo storico personale caratterizzato dagli 87 anni del “Divo”. Un’età che, nel caso in questione, ha coinciso con una “delocalizzazione ed esternalizzazione del proprio centro operativo” come, infatti, nel 2008 fu a tutti dimostrato ufficialmente, in diretta tv).
Pervaso da simili “turbamenti”, anche il più fidato degli elaboratori elettronici smette di dare fiducia.
Il virus della “vecchiaia” colpisce ancora? Beh… anche se fosse, non è il caso di andare per il sottile, visto che quello che può essere (ri)elaborato, la dice lunga - in un’ottica di "contrappasso" - rispetto alla valenza di tutta una Vita condotta da perfetto elaboratore elettronico “indecifrabile”.
L’espressione in questione scopre l’acqua calda? Sì e no:
ma la conferma andreottiana, seppure “dopata”, evidenzia la portata del vettore “ambientale” come centrale, (ri)spetto alla formazione convenzionale attribuita al comportamento individuale... da una platea distante, che giudica secondo “interesse”.
Te lo vedi Andreotti “terrorista”? He. He. He. In un certo senso, sotto al suo “governo” ne sono trascorsi di "atti terroristici"… tanto che, forse, il suo (ri)parlarne deve avere (ri)mescolato molti fantasmi dai propri vincoli d’oltretomba.
 
La parabola di un essere vivente deve essere sempre tanto “triste”?
Andreotti: "Ho qualche segreto di Stato e lo porterò con me in paradiso"…
Custodisce molti segreti?
"Un po' di vita interna dello Stato la conosco. Molti no, qualcuno sì. Ma li tengo per me. Non farei mai un libro o un'intervista su certi episodi. La categoria del folklore politico non mi appartiene".
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Altro che “folklore”. È di verità che si… tace. Anche se di “verità scomoda” a, quanto pare, si (non) tratta