mercoledì 22 gennaio 2014

Un codice artificiale in uno scenario di fondo neutrale: il vortice all'origine delle "forme 3d".



19 gennaio 1949: Roma, riunione dell’esecutivo della Federazione sindacale mondiale (Fsm). Si decide il rifiuto del piano Marshall. A seguito di questa posizione, i sindacati inglese, olandese e americano abbandonano la Fsm. Di Vittorio afferma: “Il piano Marshall, presentato come un programma filantropico dagli Usa, tende ogni giorno a trasformarsi in un patto politico-militare per asservire i paesi europei ad una politica di guerra per la dominazione dei grandi trust capitalistici”.Link

1949: Washington, pubblicato il rapporto Hoffmann, così detto perché redatto da Paul Gray Hoffmann, presidente dell’Eca (Economic Cooperation Administration) che evidenzia le ruberie e gli sprechi che i dirigenti italiani fanno degli aiuti che ricevono dall’America.Link
Livelliciò che confonde la prospettiva, come una sorta di “errore di parallasse”, (pre)disposto nell’insieme al fine di velare e controllare l’osservatore, che si auto trasporta e/o viene auto trasportato (aiutato/costretto) all’interno della struttura di contenimento nidificata, in trasformazione continua (adattamento fedele alla funzione incarnata/programmata), senza mai trascendere i confini (progetto) degli “assi cardinali artificiali”, che non appaiono, come la rete di meridiani e paralleli che avvolge il Globo 3d.

Abbiamo compreso, nella serie di ultimi articoli in SPS, come esista un terzo stato quantico (fisico), parallelo agli altri due “più famosi” stati (1, 0, 1 e 0), che fa da “nodo” tra i livelli del “Programma Struttura”, animus operandi nello Scenario 3d di riferimento esperienziale attuale ("Scenario 3d" che è, di fatto, “neutro” ma polarizzato/invaso/conquistato, attualmente, dal “Programma Struttura”: un codice artificiale, che viralmente ha impresso una direzione vettoriale alla destinazione d’uso secondaria dello Scenario 3d. La sua origine risale alla necessità di uno “spazio fisico 3d” nel quale potersi “misurare con se stessi e con le altre proiezioni. Origine neutrale rispetto ad ogni forma di controllo su tale “spazio”. Origine che, dunque, è ancora presente nel Dna dello “spazio 3d” ma, che nello scorrimento Temporale, ha conosciuto varie forme di riprogrammazione ad uso “proprio”. Le due modalità d’uso – primario e secondario – possono coesistere su piani diversi e anche nello stesso piano, seppure la coabitazione dia luogo e forma ad un susseguirsi di ripercussioni morfologiche, relative a ciò che nasce e prospera all’interno dello “spazio neutro e polarizzato contemporaneamente).

  

martedì 21 gennaio 2014

Realtà nelle realtà: la posizione dello Sciamano (terzo stato/occhio)

"Nodo" di/in un albero.
La precisione è la condizione per capire il senso delle cose. Eppure essa, da sola, spesso non ci spalanca le porte del significato. Esso resta in parte celato dentro le cose e le rappresentazioni delle cose…
Giovanni Garroni
"La precisione va affilata", essendo/facendo parte di una multi struttura, che discende e ascende allo stesso Tempo...
Occhio di Ra/Horus
Domanda: puoi, all’interno di un loop, osservare ed essere conscio dell’esistenza del loop?
Questa domanda retorica è un loop, a sua volta, ossia: non v’è “scampo” senza un punto esterno di triangolazione (livello superiore panoramico)
Ma, (1) occorre essere consapevoli dell’esistenza del loop, altrimenti non si sentirà nemmeno l’esigenza del “punto esterno” e (2) tutto ciò che si genera all’interno del loop risente del loop stesso, cioè… (3) il loop è una realtà (non percepita, scordata) nella realtà (percepita, molto spesso, come “ria, crudele, affilata come una lama di rasoio, capovolta”).
All’interno di un simile contesto, ha ancora senso parlare di libero arbitrio, libertà, evoluzione, etc.?.
Senza l’aggancio consapevole, presente, centrato e sovrano (Fede) verso se stessi ed alla Natura Frattale del Tutto… no, o meglio: sì e no allo stesso Tempo (ma ad un sottolivello del livello di contenimento).
Ergo: non è sufficiente una condizione, quando mancano le altre – ma, allo stesso Tempo – quando manca il senso generale del panorama, è sufficiente l’analisi frattale di un dettaglio, al fine di ricomprendere il senso generale del panorama.
Ma non è affatto semplice, per via della “non presenza manifesta delle forze interferenti", presenti nelle 3d (gerarchia, Nucleo Primo e sua gerarchia). 
 

lunedì 20 gennaio 2014

Centri centrati e decentrati.




Come si gioca coi mattoncini Lego? Si prende ciò che è nella scatola e, seguendo le istruzioni, si costruisce per imitazione/clonazione l’oggetto scomposto nella scatola. Ma non solo:
nella scatola ci sono svariati pezzi, dispersi e contenuti nello spazio disponibile e disposto come loro raccoglitore/recipiente (contenitore), e la “mano fantasiosa” del bimbo costruisce/vede quello che più lo solletica, in funzione non solo dell’oggetto da riprodurre (momento) ma anche in funzione della propria "immaginazione"...
Cioè, si dispone “quello che c’è” in maniere e modi diversi, rispetto all’imposizione iniziale (imprinting) ed il fatto incontestabile è che coi pezzi disponibili + l'immaginazione, il risultato è potenzialmente "infinito".
Questo procedere riassume in sé, frattalmente, il concetto di sovrapposizione di stati, applicato sia alla “fantasia” del bimbo che al potenziale di tutto ciò che l’insieme dei pezzi rappresenta, allo stesso Tempo.
Nell’immaginazione dell’osservatore, esiste tutto contemporaneamente (sovrapposizione), ma la realizzazione pratica 3d passa da un ordinamento “logico” del tutto (collo di bottiglia mentale), in maniera sequenziale, dando alla luce (creazione) un solo “oggetto” per volta (filtro di riduzione ed adattamento).
Il principio di sovrapposizione è il primo postulato della meccanica quantistica… Esempio:
in automatica, consiste nell'affermazione che il moto di un qualunque corpo può essere scomposto nella somma di un termine di moto libero e di un moto forzato…
Link 
Il moto di un qualunque corpo può essere scomposto nella somma di un termine di moto libero e di un moto forzato… 
  • somma di un...
  • moto libero
  • e di un
  • moto forzato.
Umanità intera, compresa:
  1. libero arbitrio (gerarchico, meritocratico, elastico, etc.)
  2. karma.
Questo, a livello di paradigma (classicità dell’informazione, moda, tendenza, etc.), mentre a livello di Analogia Frattale, lo schemino diventa:
  1. libertà apparente (democrazia, diritto di voto, civiltà, scuole pubbliche, lavoro, sanità pubblica, pensioni, etc.)
  2. Nucleo Primo (con Filtro di Semplificazione attivo).