venerdì 27 dicembre 2013

Voltare pagina attraverso il "frammento"...



Triangolazione

Le vie del destino sono davvero difficili a comprendersi. Se non ci fosse una qualche compensazione nell'aldilà, allora questo mondo sarebbe davvero una beffa crudele.
Arthur Conan Doyle
È chiaro, assodato, certo ed univoco (per SPS) che… tutto quello che esiste e, persino, che “non esiste” (ma in un certo modo, che è stato “previsto/raggiunto” a livello mentale) nelle 3d… è un “fake” (un falso, una contraffazione, una imitazione, una finzione… una limitazione contenuta).
Le intere 3d e la loro “storia” (storia deviata) sono state pre(confezionate) ad hoc, al fine di “intrattenere l’individuo”… ossia, quel “portatore sano” di frammento animico.
 


Un simile individuo è come una unità energetica preziosa, dotata della possibilità di co creazione; il proprio riflesso frattale negato è quel “moto perpetuo”, che la scienza deviata nega possa esistere. 
Quella particella che, messa al centro di un dispositivo… permette di muoverlo per intero (secondo la programmazione indotta nel dispositivo).
Per cui, l’individuo diventa come una batteria della durata di circa 80 anni (a scadenza) che si rinnova (eternamente) nel periodo Temporale, che sussiste tra un ciclo di morte e Vita (lato oscuro, che la Luna “mostra” con evidenza).

Il “centro di gravità della vita”, di cui parla ad esempio Friedrich Nietzsche, non è (secondo SPS) la parte Consapevole, Presente, Sovrana dell’individuo, ma quella parte che “sussiste/pulsa” e che si identifica con il connubio corpo/mente. La sua “stasi” (convincimento) in questa realtà, permette al Nucleo Primo di ingabbiare per auto convincimento proprio/indiretto, la capacità dell’individuo.  
  

martedì 24 dicembre 2013

Storie e sfumature sul Natale.







Il paradosso di Moore è un paradosso formulato nel 1942 da George Edward Moore che tratta dell'assurdità di affermare una proposizione e contemporaneamente affermare di non crederci.
Detta p una generica proposizione, il paradosso si può formulare nel seguente modo: "p, ma io non credo che p"; oppure: "Io credo che p, ma non p".
Nella formulazione tipica di questo paradosso, questo si traduce in "piove ma io non ci credo"…
Link
Quando, nelle 3d, “non si crede all’evidenza”… si corre il rischio di essere “passati per pazzi”. Si è perlomeno dei “fuori di testa”. Cioè, per esempio…
il motto “il lavoro nobilita” è una evidenza, giacchè la necessità di denaro, per “vivere”, rende il lavoro, a sua volta, necessario e dunque “evidente, certo, sicuro”, nella misura in cui il “lavoro ci vuole” ma, allo stesso Tempo, il “lavoro non c’è”.
Ciò che “serve” diventa “raro”, in società, tranne la “manodopera”, dal punto prospettico del Nucleo Primo, che è immensa (oltre sette miliardi di individui). 
La “richiesta” fa aumentare il “prezzo” del “bene”, oggetto dell’interesse per una “cosa”.
A quale prezzo, dunque, sarà arrivato quello di un essere umano, sul Mercato del Nucleo Primo? Ogni individuo, infatti, ha il proprio “prezzo”, no? Ogni persona è disposta a “vendersi” e la prostituzione (il “mestiere più antico del Mondo”) non è che il riflesso frattale di questa verità/evidenza, a cui – evidentemente – nessuno crede.

Piove ma io non ci credo.

lunedì 23 dicembre 2013

Tutto, alternativa compresa...

 


Cosa è esattamente la Pnl?
Una… “incredibile scienza che studia ciò che funziona”…Quello che Richard Bandler e John Grinder hanno studiato e messo in pratica negli ultimi 40 anni.
I più grandi geni, comunicatori, terapeuti, leader, venditori e coloro che eccellono nel loro settore sono stati studiati e modellati allo scopo di estrarre da loro le tecniche e le strategie che fanno la differenza...
Bruno Editore
Ok. Da che punto di vista, tutti questi “grandi geni”, sono stati “analizzati”? E che “cosa” si è estrapolato dai loro comportamenti “eccellenti”?
 
Chieditelo una buona volta per tutte.
Queste “tecniche e strategie che fanno la differenza”… che differenza fanno, in termini auto realizzativi, dal punto di vista della Spiritualità, dell’Essere?
Ebbene… ognuno può utilizzare come meglio crede tutto ciò, tuttavia, questa forma di libertà è del tutto presunta, poiché “non esiste” in termini tanto accessibili. Perché l’individuo, nello stato in cui versa, è del tutto incline al seguire il raggio traente del paradigma in corso d’opera, per cui… tenderà ad andare dove subliminalmente verrà spinto dalla “corrente” (moda, tendenza, legge, abitudine, pastore, etc.).
I principi della Pnl, quindi, sono un estratto che, mediamente e massivamente, viene utilizzato per uniformarsi al lato potenzialmente “aurifero” (avere, attaccamento), che queste personalità di spicco hanno lasciato intendere di loro, o meglio, che “altri” hanno distillato (sezione) dal loro “agire, fare, pensiero, opera”…
Tutto ciò viene poi messo nuovamente in scena, attraverso ogni atto umano, molto distante dall’essenza del significato più sottile, che si potrebbe (re)interpretare.