Dove vien meno l'interesse, vien meno anche la memoria.
Johann Wolfgang Goethe
Dunque, che cosa abbiamo qua, quest’oggi? Si tratta dell’interesse. Ossia, di quella “corrente tendenziosa, che attira/veicola le simpatie umane verso qualcosa/qualcuno"…
Una vera e propria calamita. Chi può dire, però… se un simile magnete, sia collocato dentro o fuori dell’individuo? Cioè:
ciò che attira è quello a cui si ambisce.
E... quello a cui si ambisce, è:
- un (s)oggetto che esiste esternamente (fisica/mente)?
- un (s)oggetto che esiste internamente (eterica/mente)?
SPS è un’antenna: se mi lascio fluire nel segnale che giunge… nulla risulta estraneo alla trasmissione, persino il fruscio e l’interferenza; questa è la forza derivante dalla totalità della propria Presenza (pienamente raggiungibile per chiunque sia "pronto").
Senza possibilità di errore, perché l’errore è eventualmente parte stessa della comunicazione.
Con chi/cosa si è instaurata la comunicazione? Non lo so, ma preferisco credere che sia la mia Anima, mediante il suo frammento innestato nel campo energetico del corpo fisico ibrido umano…
Il (s)oggetto è nel mirino dell’interesse: di quella forza magnetica che muove il Mondo, individuo per individuo. L’interesse, allo stesso modo della comunicazione, è un vettore ispirato da un livello superiore dell’appartenenza.
La mente tende a macinare logica secondo loop/convinzioni/abitudini/programmazione/credo:
ciò che stai leggendo è una diretta derivazione del campo mentale, perché la mente è una telescrivente che “riceve e stampa”.
Chi l’ha detto che la mente “elabora” anche il segnale?
L’elaborazione esiste ma è di Natura simile al “rumore di fondo”…