venerdì 9 marzo 2012

Il velo dell'illusione.




Perché si definisce, in certi ambiti della ‘conoscenza’ che questa realtà è illusoria? Forse perché è finta?

Un'illusione è una distorsione di una percezione sensoriale, causata dal modo in cui il cervello normalmente organizza ed interpreta le informazioni che riceve. Le illusioni possono coinvolgere tutti i sensi, ma quelle visive sono le più famose e conosciute, dal momento che la vista spesso prevarica gli altri sensi
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Distorsione di una percezione.
dal latino: [illusio], composto da [in] rafforzativo e [ludere] scherzare - da [ludus] gioco. Dal significato di ironia è passata a quello di derisione, e solo tardivamente ha assunto quello di ingannevole
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Quando si dice ‘il gioco della Vita’ e quando si pensa a come si era da bambini, tutto fa davvero presupporre al ‘ludus’, al ‘gioco’, come perno centrale dell’esistenza incarnata. Per la mente logica, razionale, adulta, moderna, arrivista, è probabilmente 'troppo', per cui ad una certa età subentra e giunge a ‘maturazione’ quel processo di ‘ammaestramento Antisistemico’, che plasma il livello di percezione dalla fase di ‘gioco’ a quella di… come la vogliamo chiamare?  

‘Dramma’? oppure, dato che il gioco è ‘burloso’, il suo contrario è ‘serioso’. Un termine che descrive, con buona approssimazione, il contesto adulto, soprattutto quando cerimoniale, lavorativo, d’apparenza insomma. 

Torniamo al costrutto di partenza: l’illusione.

Se mi metto in giacca e cravatta e ‘appaio’ ad un colloquio di lavoro, cercherò di essere irreprensibile al fine di ottenere un impiego. Sto, in un certo senso, mostrando un’immagine di me ‘alterata’ o illusoria, non tanto perché ‘non vera’, quanto perché non corrispondente all’immagine che mi contraddistingue per la maggior parte del tempo quando sono ‘da solo’, ossia quando ‘sono più me stesso’.

Per cui l’illusione corrisponde ad uno stato dell’essere ‘alterato’, ma comunque direttamente ‘palpabile’, vero – nel senso di concretezza fisica del termine. 

Io sono 'lì', al colloquio, in carne e ossa, davanti all’esaminatore, tuttavia quella scena è una sorta di ‘finzione’ in cui entrambi interpretiamo una parte assegnata dal ‘copione’ della Vita.

L’illusione a cui mi riferisco non è quella, per intenderci’, dell’illusionista, ma un qualcosa di tangibile e non escludibile dai sensi 3d. Un qualcosa che avrebbe convinto anche S. Tommaso. Allo stesso tempo rappresenta solo uno ‘scenario’ delle possibilità offerte. Se quello scenario specifico non corrisponde allo ‘scenario principale’ allora saremo alle prese con una finzione di noi stessi, corrispondente all’alternarsi delle personalità all’interno di noi.

L’illusione è un gioco di prospettive con 'senso'.

È 'vera' quanto ciò che sottintende, ossia è vera quanto le altre ‘dimensioni’ del possibile/impossibile. L’inganno sta proprio nel comprendere che l’illusione è nel senso di ‘altra possibilità’, magari migliore magari peggiore, tuttavia esistente al pari della realtà manifestata.

Questo apparire è ingannevole perché è come essere in una stanza degli specchi che riflettono parti diverse di noi. Parti ‘autentiche’ di noi seppure in ‘movimento esistenziale’, ossia che ci riguardano nell’adesso, nell’ora itinerante, opportuno e in definitiva ‘perfetto’ ai fini della propria funzione auto educativa.

Detto questo, cerchiamo di comprendere questa ‘illusione’, ossia questo piano della manifestazione alternativa autorizzato dalla ‘partecipazione’ attiva/passiva della massa.

L'autostereogramma, è uno stereogramma a singola immagine (SIS: Single Image Stereogram), realizzato per creare una illusione ottica tridimensionale da un'immagine bidimensionale, nel cervello umano.

Al fine di percepire una forma tridimensionale in un autostereogramma, gli occhi devono superare di norma il coordinamento automatico tra messa a fuoco e convergenza
 
Gli autostereogrammi sono simili ai normali stereogrammi, tranne per il fatto che sono visibili senza l'ausilio di uno stereoscopio. Lo stereoscopio utilizza due immagini bidimensionali, riprese da due punti di vista e le fa vedere solamente all'occhio corrispondente, permettendo così al cervello di ricostruire la tridimensionalità dell'oggetto grazie alla disparità binoculare. Con un autostereogramma, il cervello riceve invece degli schemi bidimensionali ripetuti destinati a entrambi gli occhi, ma non li combina immediatamente nel modo corretto. Per poter visualizzare l'oggetto virtuale in essi rappresentato, è necessario posizionare il punto di convergenza ad una diversa distanza rispetto al piano di messa a fuoco
 
Altri utilizzi.
Questa tecnica, oltre a creare l'effetto di tridimensionalità, viene talvolta utilizzata anche per nascondere delle informazioni, specie a chi non conosce la tecnica, infatti guardando l'immagine sembrerebbe una normale immagine casuale o uno sfondo per siti internet.
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È possibile ‘nascondere informazioni’. Ossia? Se applichiamo questo concetto alla realtà 3d, è plausibile che certe informazioni siano direttamente ‘impresse’ nell’aria che respiriamo e che ‘non vediamo’, ma che sappiamo esistere.

L'impressione può riguardare ogni 'cosa' 3d.
 
Questo è il frattale che dimostra l’esistenza del non manifesto e dell’alternativa a questa società, costituita da cellule in cammino individuale, riflesse appunto in questa versione della società.

Quale tecnica migliore di questa per nascondere informazioni? È sufficiente utilizzare la prospettiva degli occhi per iniziare a vedere un qualcosa di diverso, che si cela nella tridimensionalità:

altra tridimensionalità, altro ‘spazio’, altra possibilità, ossia un’alternativa a questo ‘scenario’.

Una coppia di immagini stereoscopiche differiscono fra loro nella prospettiva,  poichè le due immagini sono il risultato di due diversi punti di osservazione...
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Le due immagini sono il risultato di due diversi punti di osservazione’. Esattamente quello che accade tra:
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettico parassita
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettivo animico
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettico divino.
Questa è la Natura dell’illusione che abbiamo co creato:

una possibilità tra le tante da esplorare.

I segnali che incoraggiano questa ‘visione’ sono molti. È sufficiente, appunto, iniziare ad assumerli in un’altra angolazione prospettica. Il fatto che sono gli occhi a dover mutare ‘traiettoria’ al fine di poter ‘vedere’, indica il lavoro fisico di ri-orientamento a cui dobbiamo sottoporci. Un ‘lavoro’ interiore ed esteriore, ovviamente, perché l’input parte solitamente da un aumento della consapevolezza, che sfocia in un adattamento opportuno del mezzo fisico. Ma non è sempre detto che vada in questa direzione, secondo ottica biodiversa.

Se provate a visualizzare un autostereogramma, potrete osservare una struttura nascosta nel livello superficiale del percepito, che deriva dall'utilizzo dell'occhio senza ‘sforzo’, ossia che funziona secondo adattamento programmatico, secondo consuetudine biologica 3d.

Quando imparerete a visualizzarlo, allora provate a passare alla ‘realtà’. Osservate un prato, un terreno qualsiasi, una strada, una casa, la vostra fisicità

Ebbene funziona anche in quel caso.

Molto spesso risalta una struttura nella struttura. La struttura celata può riportare informazioni inerenti alla struttura rivelata o apparente. È una questione di pratica. È possibile ‘leggere’ ad un livello nascosto nella realtà densa emersa, per polarizzazione massiva.

La ‘verità’ è molto più vicina a noi di quanto si possa pensare, scritta direttamente in noi stessi, su noi stessi. Il lavoro di Calligaris, ad esempio, lo dimostrava già molti decenni or sono:

una mappa sviluppata ed impressa su di noi, ad immagine e somiglianza del ‘cielo sovrastante’. Molto simile all’opera ciclopica svolta dagli Egizi nella piana di Giza, con il Nilo a rappresentare la Via Lattea e le Piramidi a rappresentare delle Stelle specifiche:

una mappa terrestre della realtà celeste.

Come è sopra così è sotto…

Osserviamo l’illusione ad ogni livello: 

Wall Street sale e occorre chiedersi: perché?
È notorio che gli analisti sono i migliori al mondo nel trovare, a posteriori chiaramente, le giustificazioni di quanto è avvenuto, ma in una giornata come quella odierna, per riuscire in questa impresa, occorre essere davvero dotati di una sconfinata fantasia.
 
I dati macro sono stati assolutamente negativi, è stato dichiarato lo stato di insolvenza (in altri termini il fallimento) della Grecia, e, come se non bastasse il Presidente della Bce ha annunciato che per l’eurozona il 2012 sarà un anno di recessione.
 
Ed ora giustificatemi, non solo il mancato crollo degli indici borsistici, ma addirittura un’euforia generale partita da Tokyo ed arrivata a New York, passando per Francoforte e Parigi.
 
C’è qualcosa che non torna? Sto parlando solo di logica, pura logica, nulla di tecnico, né tantomeno di scientifico, ma semplicemente di logico. Carissimi lettori, personalmente, quando riscontro che la logica non governa gli eventi, mi spavento, non so (o meglio non voglio pensarci) a cosa possa accadere sul nostro pianeta a breve termine, ma potrebbe essere qualcosa di molto grave.
 
Ovviamente intaschiamo i rialzi, non dico di rifiutarli, ma chiediamoci sempre: perché? E se non riusciamo a darci una risposta, pur in una situazione a noi favorevole, preoccupiamoci! 
 
Brusco scivolone per McDonald’s (-3,21%) dopo l’annuncio delle vendite del mese di febbraio, risultate inferiori al consenso, la catena di fast food più nota al mondo, dopo esser stato il best performer dell’indice nel 2011, nell’anno appena cominciato non sta fornendo grandi soddisfazioni…
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Perche la Borsa Americana sale? È una illusione.

E ancora, andiamo a vedere come sono andate le vendite di McDonald’s, giudicate al di sotto delle stime. Saranno così brutte?
 
McDonald's più prudente sul primo trimestre, il titolo sotto pressione.
La maggiore catena al mondo di fast-food indica nel comunicato relativo ai dati sulle vendite nel mese di febbraio, che la persistente incertezza economica, le misure di austerità in Europa e la pressione sui costi del lavoro e delle materie prime peseranno sulla crescita dell'utile operativo nel primo trimestre. 

La performance di McDonald's a febbraio è stata intanto inferiore alle previsioni. 

Le vendite nelle filiali aperte da almeno un anno sono aumentate lo scorso mese del 7,5%. Gli analisti avevano previsto un aumento dell'8,1%. Le vendite sono cresciute negli USA del 11,1%, in Europa del 4% e nell'area Asia-Medio Oriente-Africa del 2,4%. Le vendite totali di McDonald's, quindi quelle che comprendono tutte le filiali del gruppo, sono aumentate a febbraio del 9,4% (del 9,7% a parità di tassi di cambio). Il titolo di McDonald's scende al momento nel pre-borsa del 3,4%.
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Le vendite totali di McDonald's, quindi quelle che comprendono tutte le filiali del gruppo, sono aumentate a febbraio del 9,4% (del 9,7% a parità di tassi di cambio).
Siamo al paradosso, vero? La Borsa sconta in anticipo la ‘realtà’, tuttavia questo è un meccanismo illusorio agli occhi della massa, che si trova perennemente in ‘ritardo’ nella possibilità di scelta:

prevedibile, perché disposta in quel modo in un piano del tempo deviato.

Salute: mangiare e non ingrassare? Nuovo studio apre via a farmaci.
È possibile non ingrassare pur mangiando di più e muovendosi di meno? È possibile evitare non solo l'obesità, ma anche le sue conseguenze - per esempio, alti livelli di colesterolo e trigliceridi - senza ricorrere a dieta ed esercizio? 

Un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista 'Cell Metabolism' dimostra che farmaci che consentano di realizzare questo obbiettivo, per quanto ancora lontani, potrebbero essere un giorno realizzabili
 
Il nostro cervello produce dei neurotrasmettitori, chiamati endocannabinoidi, che agiscono colpendo gli stessi bersagli cellulari attivati dalla marijuana (in latino, Cannabis). Lo studio dimostra che una di tali sostanze, il 2-arachidonil-sn-glicerolo (2-AG), svolge un ruolo di primaria importanza nella regolazione del metabolismo periferico. I ricercatori hanno scoperto infatti che il 2-AG controlla i circuiti cerebrali che aiutano a conservare energia corporea favorendo l'accumulazione di 'grasso bruno'  - un tipo di grasso che viene utilizzato per generare calore.
 
I ricercatori hanno modificato le cellule nervose in topi da laboratorio in maniera tale da far loro produrre quantità elevate di una proteina che distrugge il 2-AG. A causa di questa manipolazione genetica, i livelli cerebrali di 2-AG nei topi mutanti sono circa la metà di quelli normali. Ciò riduce fortemente la capacità del 2-AG ad esercitare i propri effetti di regolazione di vari circuiti cerebrali, producendo una serie di effetti di primaria importanza sul mantenimento del peso corporeo ed il consumo delle calorie ingerite. I topi mutanti mangiano più dei topi normali e si muovono di meno di essi. Eppure non ingrassano anche se esposti ad una dieta alimentare molto ricca di grassi, e non mostrano conseguenze tipiche dell'obesità quali elevata trigliceridemia e perdita di sensitività all'insulina

I ricercatori hanno scoperto che queste caratteristiche sono dovute al fatto che nei topi mutanti il grasso bruno consuma più calorie (cioè brucia più grassi) che nei topi normali.
 
'Questo studio - afferma Piomelli - apre la strada alla ricerca di nuove molecole capaci di combattere quelle che rappresentano alcune tra le patologie che, oggi, nei paesi industrializzati generano tra i più alti costi sociali e sanitari. Basta pensare che, in Italia, le patologie che fanno parte della Sindrome Metabolica colpiscono circa 14 milioni di persone, con un continuo incremento anche nei bambini e negli adolescenti. 

Poter limitare gli effetti causati da un apporto troppo elevato di cibi grassi e dalla sedentarietà, cioè quelle cattive abitudini che caratterizzano sempre di più la nostra società, rappresenta un grandissimo passo avanti non solo in termini di salute privata e pubblica, ma anche in termini economici per i sistemi sanitari a livello globale'.
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La grande illusione legata al principio farmacologico, concepito come ‘effetto magico’, è davvero pericolosa per il nostro ‘equilibrio’. Si cerca di autorizzarci a ‘fare di tutto’ per poi assumere la pillola magica, equivalente all’assoluzione conferita dal Prete. 

La pillola che toglie i peccati, non dal Mondo, ma i peccati in senso di ‘danni collaterali’ nell’individuo, che in questa maniera è sempre più legato mani e piedi al concetto di ‘consumo e irresponsabilità’ e, per effetto, all’assunzione di posticci esterni a carattere di mantenimento dello status quo.

Leggiamo questa porzione di notizia:

La Merkel ha più volte affermato che il default della Grecia deve essere evitato perché avrebbe effetti incontrollabili. Lo scenario preferibile secondo Berlino è quello di un default ordinato con una svalutazione del debito del Paese.

Molti deputati sono fiduciosi sul fatto che la Grecia otterrà il sostegno sufficiente (più del 90% di adesioni da parte dei creditori privati) per il piano di svalutazione dei titoli di Stato greci. Al momento sembra che il tasso di partecipazione si aggiri intorno al 55%, cioè con i detentori di più di 110 miliardi di euro di bond che decideranno di scambiare i titoli di Stato ellenici con nuovi titoli, a scadenza più lunga e con cedole inferiori, subendo un haircut del 53,5% del valore nominale
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Un default ordinato con una svalutazione del debito del Paese.
 
Il Controllo è totale e l’illusione anch’essa. 

Siamo giunti al tempo in cui esistono aziende troppo grandi per fallire e Stati troppo importanti per fallire. La responsabilità per quello che è accaduto viene sotterrata nell’atto giustificante, nella scelta indotta di un alternativa al fallimento.

Il fallimento non corrisponde alla dannazione. No. Corrisponde all’avere preso una via che si è dimostrata sbagliata perché non sostenibile nel tempo, nella moralità, nell’etica e nella giustizia celeste e, semplicemente, ammetterlo a se stessi e pubblicamente.

Ma non se ne vuole prendere atto e si cerca di andare avanti attraverso l’utilizzo di trucchi contabili, suggestioni, ricatti sottili, etc.

Chi vuole andare avanti su questa strada? 

Chi ne ricava un vantaggio. Quindi ‘pochi’. La massa teme che la caduta del paradigma corrisponda alla propria ‘fine’, al ‘ricominciare ancora una volta da capo’. Questa induzione interna determina i movimenti massivi allineati con gli input Antisistemici. In pratica nessuno intende che le cose cambino davvero.

Il motto è ‘alla fine almeno un tetto sopra la testa ce l’ho’…

Si è nascosti dietro ad una ‘foglia d’illusione’. Ma basta un po’ di vento per lasciarci 'nudi' e nella convinzione di esserlo davvero. A quel punto si inizierà davvero da capo, anche se ogni volta non è mai esattamente uguale…

Impariamo ad osservare la realtà manifesta con altri occhi, ossia con quelli che ci troviamo, ma utilizzandoli fisicamente in un altro modo, oppure con gli occhi della consapevolezza alla luce della nostra divinità.

E impariamo a rispettare la nostra vera essenza. La schiavitù non fa per noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 8 marzo 2012

Realtà diverse.




La percezione della ‘realtà’ corrisponde ad uno stretto giro alchemico di commistioni di sensi, intuito e consapevolezza, e il ‘tutto’ è perfettamente ‘aggirabile’ attraverso l’analogo mix alchemico di conoscenza e chiarezza intenzionale.

Insomma, abbiamo chiaramente la ‘sinergia’ tra due blocchi, polarità duale, dei quali ‘uno’ non è cosciente e l’altro è cosciente del funzionamento di verità superiori innescate dal proprio potere.

Lo si evince, praticamente, osservando le 3d a qualsivoglia livello. Frattalmente esse ci indicano, con grande precisione, l’esistenza, in ogni ambito, di un potere umano che s’approfitta della propria posizione dominante a scapito di un gruppo umano, molto più grande, che invece subisce passivamente la stessa dinamica: azione e reazione? Piuttosto causa e effetto, visto che la ‘reazione’ c’è ma si tratta molto spesso di un ‘riflesso condizionato’ e, dunque, più un effetto che una vera e propria reazione naturale.

Devo fare esempi? Che poi sarebbero i soliti esempi? No, non serve. È talmente evidente osservando la struttura sociale umana, che esiste sempre ‘chi’ ha le informazioni ‘prima’ e chi si limita a ‘respirarle’. Questo meccanismo è installato in profondità nel costrutto umano, segno evidente di un ‘qualcosa’ che analogamente ‘vive’ ad un livello superiore della vibrazione energetica.

Diciamo che, per capirci meglio, dobbiamo immaginare la forma della piramide; ecco… la base allargata e il vertice stretto. Tutto nelle 3d si muove secondo questo vettore. Tutto. Anche i casi più ‘solari’ hanno al loro interno una forma energetica piramidale.

Non è il detto, ‘la tua Morte è la mia Vita
’, dei tempi passati, ma un ‘la tua Vita controllata è la mia sopravvivenza’. È evidente il livello della Paura che anima il Controllo e tutto il resto diventa una conseguenza, un riflesso. Per mantenere il livello dei ‘pochi’, si dovranno sacrificare i ‘molti’, non morendo a 30 anni ma vivendo sino agli 80/90, perlomeno, perché essi sono come il maiale, ossia non si butta via niente:

servono in tutto quello che fanno. Serviamo in tutto quello che facciamo. La 'metafora' degli Anunnaki, che hanno creato ed assogettato l'umanità al ruolo di schiavi operai, è molto chiara. 'Ieri' evidentemente schiavi operai, 'oggi' apparentemente 'lavoratori salariati'...

Ciò spiega l’apparente evoluzione civile nei costumi e nei modi: 

un’illusione dettata precisamente da un cambio di ritmo nel Piano del Controllo, che si intesse di pari passo al processo di evoluzione naturale umano. Processo che tende ad 'emancipare'; un effetto già preventivato nell’ordito del Controllo. Ricordate?
 
Sistema di Manipolazione Genetica (SMG) – Questo sistema fu il prodotto di varie razze interdimensionali che lavorarono per creare un mezzo adatto ad accedere al mondo fisico. Fu Anu che specificamente lo volle, non solo per accedere e sfruttare le risorse del mondo fisico, ma anche in funzione della soppressione degli esseri infiniti che davano energia allo strumento umano, così da avere l’equivalente di schiavi volonterosi. Sì, gli esseri infiniti possono essere ridotti a esseri finiti quando sono assoggettati al Sistema Mente Umana.

Durante la progettazione dello strumento umano, fu deciso di creare il Sistema di Manipolazione Genetica come mezzo per modificare lo strumento umano nel corso del tempo man mano che evolveva, e assicurarsi che non avrebbe mai raggiunto l’auto-realizzazione o lo stato di consapevolezza di Sovranità Integrale

Lo stato di Satori, Nirvana, Coscienza Cosmica, Illuminazione ed Estasi, furono tutti nomi diversi per gli stati superiori del Complesso Dio-Spirito-Anima (CDSA), sempre nell’ambito del Sistema Mente Umana (SMU), ma che diventavano dei posti di controllo innescanti l’intervento del Sistema di Manipolazione Genetica.
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Nel mio libro ‘Prospettiva Vita’ sono le ‘Sentinelle’, entità energetiche che emergono dalla propria persona allorquando il potenziale espresso dalla trinità intenzione/pensiero/azione, diventa pericoloso per il mantenimento dello status quo. Ossia, in tempi non sospetti ho scritto la stessa cosa, il medesimo concetto in forma romanzata, in virtù di un diretto ‘sentire’. Per questo, ma non solo, considero il mio ‘parto’ un’opera di canalizzazione perlomeno del mio Sé superiore al pari degli scritti presenti in SPS.

Nulla è per caso per vie ‘naturali’ e ‘nulla è lasciato al caso’ per vie ‘artificiali’: 

causa e reazione / analogia frattale.

Torniamo alla percezione della realtà. Quante realtà esistono? Una, si è portati a pensare. Allora leggiamo questa notizia:

Auto: produzione mondiale record a 80,1 mln unità nel 2011.
La produzione mondiale di automobili ha toccato nel 2011 un nuovo record. Secondo i dati diffusi oggi dall'Organisation Internationale des Constructeurs d'Automobiles  (Oica), con sede a Ginevra, la produzione di vetture a livello globale è salito del 3% a 80,1 milioni di unità rispetto all'anno prima. 

‘Dopo un calo nel 2009 a 61,8 milioni di unità dovuto alla crisi del 2008, la produzione di auto ha ripreso a crescere’, si legge nella nota odierna. A livello geografico, l'Asia rappresenta il primo produttore con 40,6 milioni di vetture prodotte, seguita dall'Europa (21,1 milioni) e dalle Americhe (17,8 milioni).
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Esiste la realtà alle prese con la cosiddetta ‘crisi’ e perlomeno un’altra in cui non esiste la ‘crisi’. La produzione globale di auto lo dimostra a pieno. Quel dato è relativo al record mondiale di auto prodotte e non corrisponde ad una crescita fisiologica dopo il calo dell’anno precedente. È il record da quando si è iniziato a produrre su larga scala

Esattamente lo stesso leit motiv trasmesso dagli indici azionari Americani, tutti vicini ai loro massimi storici.

Un vero e proprio paradosso. Certamente molto ben spiegabile dagli ‘esperti’, attraverso giri di parole e concetti Antisistemici, provenienti direttamente dal condizionamento molto ben dettagliato nell’articolo di SPS del 6 marzo 2012.
 
Tutto ciò mette chiaramente in evidenza che la ‘realtà’ non è unica, ma è quella percepita, che sembra escludere tutto il resto, l’alternativa, la biodiversità. Il saperlo per certo conferisce un certo vantaggio/potere su coloro che non lo ricordano più, per cui gioco forza ‘chi conosce, si muove di conseguenza’, mentre ‘chi non conosce, si muove per inerzia’.

La forza inerziale deriva dal movimento innescato dal Controllo. L’umanità si muove per induzione (badate bene che non devo evidenziare ogni volta che esiste anche un Piano Divino, al di sopra delle parti, per cui ‘tutto è opportuno’). 

I famosi ‘danni collaterali’, che si quantificano in ambito militare, conferiscono molto bene l’idea del ‘piano nel piano’, con la differenza che la morte fisica non rappresenta la ‘fine’ dell’esistenza dell’individuo.

Se ognuno di noi, improvvisamente, sapesse con certezza di non essere solo il corpo fisico, l’esistenza sulla Terra 3d cambierebbe all’istante. Una simile consapevolezza 3d non rientra nei piani né del Controllo né del Piano Divino. Perché? Perché questo Scenario 3d, per continuare ad esistere all’interno della propria ‘funzione’, necessita una forma di dimenticanza da parte di coloro che s’installano ai fini esperienziali, in funzione dell’input morfogenetico ‘Conosci Te Stesso’.

Per questo motivo non succederà a livello massivo.

Questo Scenario cicla per funzione nativa. C’è ‘qualcuno/qualcosa’ che conosce perfettamente questa verità. E certamente se n’è approfittato. Ma quel ‘qualcuno/qualcosa’ è proprio il target, la meta, l’obiettivo da raggiungere mentre si è impegnati a fare esperienza di Sé.

Nulla è per caso e tutto è opportuno. 

I ‘danni collaterali’ sono solo illusori e non permanenti. Tutto serve per ‘fare dimenticare a chi non ha dimenticato’ che la realtà superiore prevede un gran finale nella luce collettiva dell’Amore del Creatore. Saperlo, per il lato oscuro, significa approfittarsene ma rimanendo in una logica di 'non evidenza', perché quella 'non evidenza' corrisponde all’allungamento del ‘gioco’ a livello pressochè infinito. 

Mentre l’evidenza corrisponde alla ‘fine’ del gioco. 

Per cui, ‘dimenticando quello che conosce’ cadrà nella rete dell’apparenza. Una volta manifesto sarà impossibilitato a fuggire nuovamente e sotto i riflettori del ‘Cielo’ sarà aiutato a rientrare nei ranghi, mediante conoscenza di Sé. Intanto abbiamo iniziato l’Opera dimenticando a livello di umanità; ciò permetterà per riflesso indotto, che anche il Controllo dimentichi, abbassando la guardia e mostrandosi per effetto della propria superbia e del proprio  Ego.

Signore e Signori: vi presento il Mondo che conoscete, fatto di ombre cosparse di apparenza, poco convincente ma parecchio ‘allettante’, ricco di tentazioni. Non trovate?

Provate a resistere ad un qualcosa che vi tenta…

La realtà è biodiversa. La Sorgente è Una, perlomeno la Sorgente a cui facciamo capo e non è detto che sia finita lì.

Islam: primo imam donna d'Italia, diritti per donne ma no legge su velo.
Trentina ma di origine siriane, 35 anni, con studi di teologia a Parigi e una laurea a Lione, oggi insegnante di cultura araba: 

è questo l'identikit di Nibras Breigheche, la prima donna chiamata a far parte di un'associazione nazionale musulmana di Imam - l'Associazione Islamica Italiana degli imam e delle guide religiose, nata lo scorso dicembre, con l'obiettivo di formare i leader religiosi musulmani del nostro Paese. Intervistata da 'Mondo e Missione', mensile del Pime di Milano, Breigheche sottolinea che ‘non è vero che l'islam vuole donne sottomesse: perla mia religione uomini e donne hanno gli stessi identici diritti’…
 
Nell'intervista, Nibras tocca alcuni dei temi caldi nel dibattito su donne e islam, dalla questione del velo integrale – ‘non è un precetto religioso e condanniamo chi lo impone, ma una legge per vietarlo non è la soluzione’ - fino al 'caso Hina': ‘In quell'occasione abbiamo emesso un comunicato stampa per ribadire che secondo il Corano l'omicidio è il peccato più grave, a maggior ragione se viene perpetrato nei confronti di un figlio. Sottolineerei che il fenomeno della violenza domestica non ha religione ed è da condannare da qualunque parte provenga’…
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Le realtà sono diverse e dettate dalla massima ‘paese che vai, usanza che trovi’. Il Controllo prevede, invece, di uniformarci il più possibile. Perché? Perché è più facile mantenere il dominio e livellare il ‘sapere’.

Ecco un frattale molto chiaro che identifica ‘qualcosa che non esiste ma drena risorse/energia’:

il Ponte sullo Stretto di Messina ci costa altri 61 milioni.
È già un fantasma, ma ha ancora un appetito da gigante. È il Ponte sullo Stretto di Messina, che nonostante sia ormai dato per spacciato, continua a fagocitare risorse. Solo lo scorso dicembre nella società promotrice Stretto di Messina sono stati iniettati altri 61,3 milioni, per arrivare a una capitalizzazione complessiva di 383 milioni di euro. I versamenti, a valere su un aumento di capitale deliberato nel 2003, sono stati richiamati dalla società stessa e a sborsare i denari sono stati l’Anas, che ha messo sul piatto 53,3 milioni, ed Rfi, che ha dovuto corrispondere 7,9 milioni.

È vero che si tratta di operazioni previste da anni e per le quali i soci avevano assunto degli impegni, ma questo ultimo versamento appare ancora più difficile da digerire. Non solo perché è arrivato in un momento in cui il Paese aveva altre priorità, alle prese con la pesante escalation del debito pubblico, ma anche perché questo versamento è arrivato quando era ormai chiara la volontà politica di non andare avanti con la realizzazione.
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Questo è un esempio frattale, della realtà ‘parassita’, estremamente incisivo e esemplificativo. È solo perché non si crede e non si applica l’analogia frattale, che non si corre ai ripari, ossia che non si amplia pubblicamente la propria prospettiva. Il detto ‘non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire’ afferma proprio questa verità, seppure al livello 3d, rispettando in questo sempre la legge della vero somiglianza.

Lavoro: indagine Ipsos-Fabi, posto in banca nei desideri dei giovani.
Nonostante la crisi, il lavoro in banca resta ancora appetibile per i giovani tra 18 e 25 anni, l'88% lo considera ben retribuito, e il 53% lo ritiene di prestigio. Ben il 41% del campione degli under 25 dichiara di aver preso in considerazione l'idea di andare a lavorare allo sportello
 
Quello bancario si conferma settore aperto al ricambio generazionale. Con la nuova ipotesi d'accordo sul contratto, si sono costruite le basi per sconfiggere la precarietà e create le condizioni per 30mila nuove assunzioni a tempo indeterminato nei prossimi 5 anni ', così Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, commenta i risultati dell'indagine. L'appeal per lo sportello deriva anche, come mostra l'indagine, dalla convinzione che il lavoro in banca offra pari opportunità a uomini e donne (69%), sia adatto ai giovani brillanti (66%), assicuri la possibilità di ricevere adeguata formazione interna (75%), sia un lavoro che impiega alte professionalità (64%) e preveda la possibilità di fare carriera (65%).' 
 
I ‘contro’ sono invece rappresentati dallo stress, dalla non sempre scontata stabilità del posto di lavoro e dall'incognita della meritocrazia, secondo gli intervistati, non proprio un elemento cardine del settore. Leggendo l'indagine si scopre, così, che poco meno della metà del campione dei giovani (il 47%) pensa che quello del bancario sia un lavoro tranquillo (per gli over 56 la percentuale scende al 42%), che il 42% di loro vede nell'impiego allo sportello una prospettiva di stabilità, che soltanto il 35% di loro ritiene che il talento e le capacità siano sempre premiate. Mentre per il 38% degli intervistati il settore offre ancora molte opportunità d'impiego a chi si affaccia adesso nel mondo del lavoro.
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La realtà percepita è indotta. Non serve che le banche siano all’epicentro 3d del terremoto della crisi ‘vera’, quella che pesa sulle tasche e sui destini della gente. Non servono tutti gli scandali che sono venuti alla luce, con le banche nel ruolo di primi attori. No, non serve. I ‘giovani’ ambiscono ugualmente andare a lavorare in banca per motivi di ‘opportunità’. È quello che conta, vero?
 
Questo Scenario 3d cicla. 

Va da un massimo ad un minimo e viceversa. Stiamo per raggiungere il massimo o il minimo? Non importa. La cosa certa è che ‘si ruota’. Osserviamo la ‘storia’, i cicli geografici, quelli delle Stelle, quelli delle stagioni, i nostri cicli, quelli della Natura: 

tutto cicla per funzione indotta.

Nessuna colpa. Solo responsabilità.

Quanto costa un morto in Italia.
La spesa media per un funerale è di 5.600 euro. Ma, vista la crisi, le imprese funebri si stanno organizzando per …
 
È un business che - è il caso di dirlo - non muore mai. Secondo una recente ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza, le imprese funebri, oltre 25mila in Italia, fatturano quasi un miliardo di euro all'anno e gli affari vanno a gonfie vele

più 1,2% rispetto al 2010, con una crescita delle aziende nel settore del 4,7%. Altro che crisi

i funerali non conoscono flessioni di sorta. Per dirla con una celebre frase de 'I soliti ignoti' di Monicelli:

‘è la Vita: oggi a te, domani a lui’. Prima o poi, se ne vanno tutti.

Ma anche morire è diventato un lusso che non tutti si possono permettere: 5.600 euro, stima l'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori (Adoc), è il prezzo medio per l'estremo addio, tra feretro, carro funebre, certificato di decesso, personale d'assistenza, annunci mortuari, corone di fiori, cerimonia in chiesa, con offerta annessa, tassa di tumulazione, lapide e concessione del loculo al cimitero.

Un conto salatissimo, che ha registrato un'impennata del 53,6%, pari a quasi 2mila euro di differenza tra il 2001 e il 2011. Se il servizio è organizzato dal comune, anziché da un'agenzia privata, il prezzo scende del 30 per cento, ma al giorno d'oggi la perdita di una persona cara è comunque una stangata per le finanze familiari

Ecco allora che spuntano un po' dappertutto offerte e pacchetti per esequie low-cost

Sì, perché anche quello delle imprese funebri è un mercato competitivo che richiede di stare al passo con i tempi. E magari farsi pure un po' di promozione, con quella giusta dose d'ironia che aiuta a esorcizzare l'ineluttabile.
 
Funerale a rate.
È in voga già da alcuni anni la richiesta di prestiti rateizzati per affrontare l'aldilà. Un italiano su tre sceglie di dilazionare oggi la spesa che, altrimenti, ricadrà sulla famiglia domani, in un colpo solo. E sempre più spesso le imprese funebri stipulano accordi con finanziare per offrire direttamente il servizio agli interessati. 

Nessuna, però, finora lo aveva sponsorizzato così efficacemente. 'Perché piangere due volte? Funerali completi da 99 euro al mese'. 

Questo è l'annuncio dei servizi funerari Taffo che campeggia per le strade di Roma e dintorni. 'Al momento della dipartita di una persona cara, ci si può trovare impreparati a sostenere una spesa extra, dovendo sacrificare i propri risparmi o ripiegando su onoranze insoddisfacenti', dice Alessandro Taffo, 28 anni, uno dei titolari dell'azienda che organizza 90-100 funerali al mese nella capitale: 

'Così abbiamo pensato di offrire soluzioni in comode rate da 18 mesi per un pacchetto funebre all-inclusive, economico e assolutamente dignitoso'. A proposito dello slogan scanzonato, aggiunge: 'Volevamo distinguerci dalle altre imprese che organizzano funerali last-minute'. 

E ci sono riusciti, lanciando fra l'altro una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale dai toni non meno geniali. 'Se hai sonno fermati subito! Meglio riposare in auto che da noi'. 'Non correre oltre i limiti. Noi non abbiamo fretta di vederti'. Oppure: 'Fai allacciare le cinture anche agli altri passeggeri. Non costringerci a fare gli straordinari'. E ancora: 'Mantieni sempre la distanza di sicurezza: E noi faremo altrettanto'. 
 
Cremazione certificata.
L'acquisto di un loculo per la tumulazione costa quasi come un appartamento: si viaggia sui 3-4 mila euro al metro quadro. L'inumazione in terra è più economica, ma l'opzione meno dispendiosa in assoluto resta la cremazione

per legge il prezzo massimo non può superare i 562,55 euro (nel 2011) e alcuni comuni la offrono gratis ai residenti. Anche considerando il costo della bara, obbligatoria, è conveniente. Difatti, la cremazione è in aumento, tanto da interessare ormai il 10 per cento dei decessi, soprattutto nel Nord e Centro Italia dove si concentra la maggior parte degli impianti autorizzati. 

A Milano, addirittura, le persone che si fanno cremare dopo la morte (il 60 per cento) hanno sorpassato quelle che finiscono al cimitero. La volontà va espressa in vita, con una dichiarazione o testamento, oppure iscrivendosi ad associazioni riconosciute, come la Federazione italiana per la cremazione o l'Istituto della cremazione e dispersione delle ceneri. Serve poi l'autorizzazione a procedere del comune dove la persona è venuta a mancare. L'urna con i resti del defunto può essere posizionata al camposanto, e dal 2001 la legge 130 consente anche di conservare le ceneri a casa o disperderle nell'ambiente

Le regole variano ed è bene informarsi presso la polizia mortuaria o gli uffici di competenza. In linea generale, il coniuge o un altro familiare stretto viene incaricato di liberare i resti. Si può fare nei cimiteri, in aree private, in natura, persino in mare, purché in un tratto libero da natanti e manufatti. Di fatto, la legge vieta espressamente solo di spargere le ceneri nei centri abitati. Raccomandazione ai fedeli: 

alla Chiesa la pratica non piace
 
Sepoltura a impatto zero.
Chi la sceglie come forma di espiazione dei peccati ambientali commessi in vita. Chi lo fa perché ha un'anima ecologista fino alla morte e anche oltre. Chi perché, più prosaicamente, s'è fatto due conti in tasca. Fatto sta che i funerali verdi, di moda negli Usa e in Gran Bretagna, cominciano a prendere piede anche in Italia.

Da quest'anno, l'impresa funebre Pagliarin, a Venezia, offre urne cinerarie in mais e bare in cartone verniciato. Rispettano l'ambiente, evitando di seppellire materiali e metalli inquinanti. E consentono un risparmio del 30 per cento rispetto alle casse di legno verniciato. Siccome l'occhio vuole la sua parte, le bare di cartone sono rivestite con un foglio di cellulosa sul quale si può stampare un'immagine a scelta, un cielo azzurro per esempio, o una tinta del tutto simile al legno. Sono già i 20 i funerali a impatto zero celebrati nella laguna.
 
Gli ambientalisti duri e puri non si accontentano. 

Sognano alternative più ecologiche alla cremazione che comporta l'emissione di gas inquinanti nel processo di combustione. Per esempio, la resomazione (che consiste nel liquefare il corpo in una soluzione alcalina) o la criomazione (il cadavere viene raffreddato nell'azoto liquido a -196 gradi °C, essiccato e polverizzato), attualmente praticate all'estero. 

C'è anche chi propone sepolture naturali, sul modello anglosassone dei Green Burialpark, come il progetto Capsula mundi

è un contenitore a forma di uovo,  totalmente biodegradabile dove il corpo verrebbe posizionato in posizione fetale e interrato per trasformarsi in un albero (ma al momento in Italia è vietato). Forse così un giorno il colore del lutto non sarà più il nero, ma il verde.
Link

Sono davvero con la pelle d’oca in tutto il corpo. Facciamo cose senza senso per altre culture, per le quali la realtà è un’altra. E le altre culture fanno cose che esulano dalla nostra realtà. Nel passato non si esitava a uccidere platealmente, come durante le Crociate, ma sempre utilizzando l’arma dell’apparenza (in questo caso religiosa), proprio perché la realtà altrui non corrispondeva con la propria.

Oggi si utilizzano strumenti più ‘fini’, apparendo con giacca e cravatta davanti alle vittime sacrificali, che non sanno di esserlo. Ma raramente si uccide come nel passato. Si effettuano stragi di Stato (vedasi ad esempio l’industria dei tumori in occidente o quella della guerra nella altre parti del Mondo) per normalizzare il numero della popolazione oltre ad un certo 'tot' giudicato come sostenibile per generare ‘profitto’ d’ogni tipo. Il troppo stroppia? Non sempre...

La logica di Mc Donald’s potremmo chiamarla. Le strategie del colosso del ‘mangiare veloce’ sono sovrapponibili a quelle del Controllo. Lo colorano delle giuste tonalità. Per questo l’azienda prospera sulla Terra 3d. Perché è polarizzata con il ‘senso vettoriale’ del potere parassita.

Se ci si mantiene nella scia del ‘più forte’, egli aprirà la via anche per la nostra direzione, senza sforzo né resistenza.

Ti piace vincere facile?

Il Mondo che ci appare così ‘strano’ è una spiegazione matematica delle dinamiche sottili in corso, a cui noi non siamo estranei ma, invece, rappresentiamo i meccanismi ad orologeria di alta precisione che la commistione di ‘sensi’ dell’Universo mette a disposizione.

Il ragno tesse la tela con ciò che la Natura lo ha dotato e utilizzando ciò che la Natura gli mette a disposizione. Detto questo, non significa che la Natura è complice del ragno o che il ragno è cattivo.

Il senso contenuto in questa ‘scenetta’ è quello di essere consapevoli di quello che si fa, per automatismi più o meno naturali... e di 'muoversi' da lì con 'senso cosciente'. 

La consapevolezza veicola il riflesso superiore. 

Una volta reso manifesto il superiore, la Natura cambia; però questa è una vicenda che non riguarda, nel suo massimo 'tragitto', le 3d. Le 3d ciclano e costituiscono il trampolino di lancio verso le realtà ‘altre’; certamente una tappa successiva del ‘Gioco della Vita’ sull’onda del ‘Conosci Te Stesso’.

Emancipiamo il nostro punto prospettico...

 
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 7 marzo 2012

L'assonanza.




Se decidi di essere soddisfatto solo dopo che si è avverato qualcosa su cui non hai controllo, oppure che dipende dal volere altrui, le probabilità di essere una persona contenta della tua propria esistenza, sono veramente molto remote.
 
Stabilisci delle regole facilmente raggiungibili come causa di felicità
 
Il lavoro che dovremmo essere sempre pronti a fare su noi stessi è quello di stabilire poche cause di dolore e tante cause di gioia…
 
Non permettere che sia la volontà altrui a regolare la densità della luce di cui hai bisogno per vivere felice. Solo tu puoi permettere a te stesso di sentirti una persona felice.
Nicola Russo

Ho trovato queste parole, giuntemi sincronicamente via e-mail, come un messaggio ‘personale’, come un preciso segnale; in un’altra e-mail, arrivata ieri, l’oggetto recitava il seguente ‘monito’:

sensazione di malessere? Decodificala...

Nell’articolo di ieri abbiamo ‘ricevuto’ molto chiaramente l’immagine di come sia stata strutturata la ‘dimensione’ che ci ha accolto e che ci ‘trattiene’. Il ‘fuori’ e il ‘dentro’ sono saldamente nelle ‘mani’ del Controllo, per cui alla luce delle parole appena citate, ‘come possiamo non dipendere dalla volontà altrui?’, visti i numerosi ‘dispositivi’ e le numerose ‘predisposizioni’ che ci caratterizzano e che, di fatto, ci rendono mansueti e ammaestrati proprio secondo l’intenzione sovradimensionale parassita?

Non siamo ‘qua’ per caso, sia che si creda all’esistenza del Piano Divino, sia che si creda all’esistenza ‘in quanto tale’, ossia come logica sequenziale dettata da ritmi naturali. Il caso esiste se permettiamo che esista… e di casuale a questo Mondo non vi è proprio nulla

Ogni ‘movimento’ è la risultante di operazioni vettoriali scaturenti dalla polarità, ossia dalla dualità 3d, ossia dall’idea di 'movimento' che abbiamo o che ‘ci facciamo’.

Einstein affermava che ‘non si può risolvere un problema dallo stesso livello che lo ha generato’. Perché? Perché semplicemente sfuggono le cause. La prospettiva è limitata rimanendoci ‘dentro’. Si vive di ‘film’ personali alla luce dell’influenza generatrice che, comunque, sta ‘al di là’ dell’orizzonte osservabile.

Che fare, allora? Prima di tutto occorre ‘credere’ ad una simile osservazione, ossia occorre ‘ricordare di avere dimenticato’. Cioè? Essere consapevoli di Sé. Sono parole, capite? Parole da decodificare non con questa mente che ci troviamo. Usando qualcosa d’altro che non sia preda del Controllo. Che cosa?

Ricordo che siamo in un ambito regolato anche da biodiversità, e faremmo sempre bene a rammentarlo, ad esempio, osservando le nostre dita caratterizzate da impronte digitali uniche. Quindi non esiste una risposta valida per tutti, però posso dare la mia risposta alla luce di questa verità:

la biodiversità è una ricchezza e una ‘sicurezza’, tuttavia se non consapevoli può costituire un’opera di smarrimento in quanto che, le regole lette o sentite non sono generali e possono divenire fonte di svalutazione ulteriore e, in definitiva, l’ennesima 'longa manus' del Controllo.

Noi siamo unici e dipende dal nostro ‘potere’ tutto ciò che identifichiamo come ‘facente parte della nostra Vita’. Noi permettiamo che succeda questo o quello, il bello e il brutto, etc. 

È così, ma 'avendo dimenticato' non ce ne rendiamo più conto, perché ‘tutto’ è perfettamente convincente attorno a noi. Come si può contestare l’evidenza dei sensi? Non contestandola ma espandendo il proprio orizzonte, la propria prospettiva. Cosa non semplice in un reame integralmente controllato all’origine.

La mia risposta è: usiamo l’assonanza.

L'assonanza (da assonare, nel senso di ‘avere suono simile’) è un fenomeno di metrica che consiste nella parziale identità di suoni di due o più versi.
 
La forma più comune di assonanza è una rima imperfetta… (Aprile, dolce dormire)…
Link 
 
Il ‘suono simile’ riconduce all’analogia frattale. La ‘somiglianza’ è sempre una forma di frattalità, che ha dentro anche la biodiversità, infatti è ‘simile’ e non ‘uguale’.

In questo modo riusciamo a contemplare la ‘realtà percepita’ come l’effetto di una miscela di leggi ‘vicine e lontane’. Non c’è mai una sola ‘lettura della realtà’, perché proprio ‘biodiversa e frattale’. È come prendere un elastico e tirarlo:

la forza impressa lo ‘deforma’ in maniera biodiversa ma poi torna alla forma originale. Il valore aggiunto consta nel fatto che quell’elastico si potrà essere leggermente dilatato, ossia che la sua struttura molecolare avrà subito un cambiamento in seguito alla ‘pressione’ esercitata.

Ciò fa comprendere che la ‘pressione’ sociale e individuale provoca cambiamenti interni, ossia indotti dall’esterno. Se prendiamo l’esterno come il frutto dell’intenzione parassita ecco la visione del Controllo, ovvio, rimanendo al di sotto della prospettiva del Piano Divino.

La forma più comune di assonanza è una rima imperfetta:

ossia l’imperfezione veicolante un’assonanza (una verità). 

La biodiversità, scambiata per imperfezione, veicolo della ‘somiglianza’, ossia della frattalità. Se ne desume che la realtà percepita è una vera e propria trasmissione di segnali, al pari della televisione o della visione creativa di un fuoco.

L’assonanza è intuitiva. Per assonanza ci ‘ricordiamo’, tracciamo contorni, modalità, uniamo i puntini, è come un deja vu o come il vento, o l'effetto di Muse ispiratrici

Mentre la risonanza è totale, l’assonanza è relativa, è creativa, è più ‘libera’ e identifica la capacità individuale di ‘sentire o non sentire’, è libero arbitrio, corrisponde al fatto che un elettrone può saltare di livello oppure no, corrisponde alle varie ed eventuali della Vita.

Così è se vi pare’, per dirla alla Pirandello.

Per assonanza compiamo voli Pindarici con la nostra capacità intuitiva e sensoriale, che poi sfocia nel concreto delle 3d. L’assonanza è veicolata/veicola dal/il sincrodestino. Il connubio di ogni ‘coppia’ – causa/effetto – è univoco. Non è possibile districarlo e dire se ‘è nato prima l’uovo o la gallina’. La sua risoluzione è sovradimensionale, ossia aprendo la prospettiva per ‘assonanza’, triangolando

E per 'triangolare' ci manca proprio una ‘coordinata’ al di fuori del contesto in cui si vive, al di fuori del piano sul quale si è generato il 'problema'. 

Questa coordinata è sfuggevole perché ‘evitata’ dal condizionamento sottile, ma senza questa coordinata si resta costantemente nelle 3d, nei loop, nel paradigma, nel Controllo, nell’Antisistema, etc.

Se per via ‘logica e razionale’ non ci arriviamo, possiamo arrivarci per ‘assonanza’, ossia utilizzando quella commistione di leggi Cosmiche e Planetarie, incapaci di mentire se attentamente ‘decodificate’. È ancora un ‘dipende’? Certo. Dipende da noi.

È tutto ‘lì’, schierato alla luce del Sole, anche se non sembra. L’illusione è proprio questa. Evitiamo la logica 3d e utilizziamo la logica superiore derivante dall’ascolto e dall’osservazione frattale. Torniamo Sciamani.

L’intuito è assonanza. 

Esso deduce seppure immerso nell’imperfezione, che in quanto tale non esiste ma è colorata così da noi. Da tutto ciò ricaviamo una regola:

non attendere che tutto sia perfetto per prendere la tua decisione, perché la decisione l’avrà già presa qualcun altro e non corrisponderà mai alla decisione che stavi per prendere, perché siamo biodiversi e la tua decisione è solo tua

Quella che ti sembra andare bene è solo un compromesso, una convinzione basata su cosa? Su un Controllo. Lo devi capire per assonanza, perché se aspetti che tutto sia ‘perfetto’ ne passerà di acqua sotto i ponti. Perché sei tu che veicolerai la perfezione: 

la tua perfezione in un Mondo che ti riflette. 

Il riflesso che rimane stabile mentre l’acqua scorre è sempre e solo il tuo. È un riflesso completo, per cui è tuo ma comprende anche quello che ‘ti sta alle spalle’ – frattalmente. È un gioco di specchi la cui origine sfugge perché sovradimensionale.

Triangolare per assonanza conduce a decidere su basi diverse rispetto alla ‘convenzione’ e rende ‘liberi’. Liberi nel bene e nel male: 

ma almeno liberi di decidere secondo ‘come si è’.

L’assonanza è un atto di coraggio, se preso nel reame del tempo deviato. Perché? Perché non corrisponde alla verità impressa per sedimentazione in noi: 

quella che identifica la Vita come una scatola quasi senza senso, spesa al lavoro e sempre più ‘simile’ ad una 'Via Crucis' piuttosto che ad un flusso di libero sentire.

Chi ha il coraggio di fare il contrario di quello che compie, per induzione, la massa?

Fare ‘altro’ non corrisponde al fatto di essere svincolati dal Controllo, tuttavia permette di giungere ad un bivio mai prima condiviso con il Controllo. L’uscita dalla ciclicità è un atto d’assonanza con quello che siamo nel potenziale

Credere a quello che ‘tutto’ afferma come non possibile.

Tutto: anche le nostre parti allineate con il Controllo.

L’evidenza 3d non corrisponde all’evidenza sovradimensionale, 'altra', rispetto al Piano Parassita, la riflette ma occorre saperla decodificare. Per assonanza, però, possiamo meglio interpretarla senza ausilio della logica, usando la creatività, l’immaginazione, l’intuito, tornando ‘bambini’, credendo a noi stessi…

Una deduzione giusta ne suggerisce invariabilmente altre.
Arthur Conan Doyle

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com