giovedì 1 dicembre 2011

I numeri al potere.






Nell’ottobre 2007, prima dello scoppio della crisi scatenata dal debito subprime, il Dow Jones toccò il suo record storico a 14279,96 punti. Il suo grafico ‘parla’ di un rialzo continuo; circa un secolo di rialzi.

Che cosa ha ‘misurato’ questo indice nel corso del tempo?

Com’era il Mondo di un secolo fa? Migliore? Peggiore? E chi può dirlo, ormai. Comunque questo giudizio rimane esclusivamente un ‘punto di vista soggettivo’. Semmai ci si può fare un’idea del ‘cambiamento’ applicato al Mondo.

Ossia: come percepisco il cambiamento intercorso?

Pur rimanendo nella conduzione prospettica che ‘ci si trova alle prese con un’immagine che ci facciamo', possiamo avere un briciolo di certezza del ‘sentito’, qualora agganciassimo il segnale ricevuto dal nostro apparato intuitivo, il quale risente meno dell’opera di interferenza Antisistemica che, invece, attanaglia completamente il campo energetico mentale.

L’immagine che ci facciamo del cambiamento avvenuto nell’ultimo secolo, di che ‘tipo’ è? Negativa, neutra, positiva? Dipende dalla ‘sorgente’ che alimenta questa ‘immagine’

Vivendo in un reame ‘con atmosfera controllata all’origine’, certamente risentiamo dell’imprinting ricevuto dalla nascita e perpetuato in continuazione mentre si ‘cresce’, si diventa adulti e s’invecchia.

Matrix ‘ci ha’. Ricordiamolo sempre.

Il nostro giudizio è, dunque, davvero nostro? O siamo ‘ispirati’ perlomeno da due diverse tipologie di ‘segnale’? Dato che siamo in un reame duale è persino logico ‘credere’ a questa polarità dell’input. Noi siamo convinti che la nostra elaborazione mentale sia davvero ‘nativa’, in realtà non è affatto così:

Gli antichi stregoni si accorsero per primi che qualcosa non andava per il verso giusto. Essi videro che nei bambini, le emanazioni luminose - tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo - erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore. Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente.

Videro che questo involucro di luce era direttamente correlato alla consapevolezza dell’individuo e lo chiamarono lo splendore della consapevolezza

La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale. Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.

Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa. Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los voladores, ovvero quelli che volano...

I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…

I voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente. Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale  inquinando, disboscando, distruggendo e sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà...

Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia...

L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è irrimediabilmente intrappolato. Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego!

E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità 'negative' sono il loro cibo prediletto.

I voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.

La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcuna vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza...

Secondo don Juan sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego...

Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce.
 
Ci hanno dato la loro mente!


Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato

Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene
Castaneda 

Il processo mentale elabora un segnale esterno a noi. 

Il ‘pensiero’ è come ‘fumo’ che entra in noi, che noi respiriamo. Il diretto frattale è rappresentato dall’inquinamento atmosferico. Nulla è per caso. La Natura ‘ci rispecchia’ fedelmente nei piani 3d.

Il Mondo va, dunque, 'alla rovescia', rimanendo il frutto della nostra volontà e non del nostro intento. Ciò che è emerso ha almeno tre valenze ‘vibrazionali’ diverse:
  1. abbiamo ciò che vogliamo
  2. hanno ciò che intendono
  3. esiste quello che è opportuno manifestare al fine evolutivo.
Questi tre piani diversi della ‘realtà’ descrivono anche tre dimensioni che s’intersecano nel ‘qua ed ora’ in continuazione. La loro interazione a cascata provoca la formazione del ‘film 3d’. I nostri occhi ribaltano l’immagine ricevuta e questo è un altro frattale dell’emersione ribaltata delle ‘cose’.

Vediamo all’opera questa energia di ‘secondo livello’. Quella descritta da Castaneda. Quella che dipinge il Mondo con colori altrui ma attraverso di noi, tramite la nostra opera viva e diretta. Non c’è altro modo di co creare questa 'realtà'.

Noi siamo i lapis magici caduti nelle mani di una intenzione e di un potere altrui.

La scienza Antisistemica non lo dimostrerà mai, se lo scorrere del tempo rimarrà veicolato in una sua struttura artificiale creata ad hoc per ‘contenerci’ opportunamente. Gli uomini e le donne di scienza sono umani, come noi, ma la loro posizione è totalmente offuscata dal potere parassitario. Nella loro posizione la responsabilità è enorme. Essi hanno la facoltà di ‘convincere la massa’

Ovviamente con il consenso politico e quant’altro. 

Ci sono stati uomini di scienza e, per la verità, di ogni campo e di ogni estrazione sociale, che ‘ispirati dal lato positivo della forza’ hanno cercato di aprire la mente collettiva.

Che fine hanno fatto? Si ricordano nei libri di storia deviata che studiamo a scuola?

No. Tutti coloro che vengono ricordati sono in un certo modo il frutto di una connivenza con il potere di controllo. Che l’abbiano fatto in maniera ‘strategica’ potrebbe anche essere, tuttavia hanno dovuto scendere a patti con quella parte rilevante dell’energia che può aprire o chiudere ogni ‘porta’.

Riflettiamo bene su questo concetto di ‘connivenza’:

l'assistere passivamente, o dando il proprio consenso, a un atto disonesto che si potrebbe impedire, consentendone lo svolgimento.
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In ‘profondità’, ognuno di noi ‘lo sa che è andata e va così’. Vero? Perché? Perché lo abbiamo vissuti tutti quanti sulla nostra pelle. Chiamiamole ‘tentazioni’ o come volete: il succo del discorso non cambia.

Sappiamo benissimo di questa ‘parte’ di noi che ci attrae. Ego o altro che sia. Comunque esiste.

Questa è la traccia da seguire, per bruciare quegli impulsi dissonanti con la nostra parte ‘ideale’, che ‘spazzano’ il nostro campo energetico.

Essi sono ‘il nostro avversario’ della Cabala, i Demoni delle religioni, le nostre paure ancestrali, la causa che ci fa vacillare di fronte alla possibilità di intraprendere nuove scelte di Vita risonanti.

Ecco il prodotto della loro influenza e del nostro riflesso attuale.

L’intervento coordinato delle banche centrali e le indicazioni arrivate dal fronte macro permettono a Wall Street di chiudere la seduta in rally. Il Dow Jones ha terminato in rialzo del 4,24% a sopra quota 12 mila a 12.045,68 punti… A Wall Street in particolare evidenza il comparto finanziario, che nonostante i tagli annunciati da Standard & Poor´s ha chiuso con un rialzo del 5,33%...
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Il Dow Jones è a 12045 punti nonostante tutta la ‘buriana’ intercorsa. Si parla di crollo epocale e questo indice è addirittura vicino al record storico di 14279. Quanto manca? Meno del 20%. Solo ieri è stato capace di fare un balzo di oltre il 4%. Ricordo che dopo lo scoppio della bolla Internet, marzo 2000 ottobre 2002, il Dow Jones ebbe la forza di andare a fare nuovi massimi. Lo farà anche questa volta?

Siamo davvero su ‘Scherzi a parte’? Riflettiamo bene anche su questo punto.

L’Antisistema cala i pezzi da novanta perchè il pericolo è rappresentato, appunto, dalla concreta possibilità di crollo anti-sistemico. Il ‘contagio’ del debito non è una malattia, ma un effetto di 'pulizia' in corso

Il virus, in ogni sua forma, è un organismo incaricato di compiti specifici. La sua presenza non è mai fine a se stessa. Se egli si nutre di qualcosa, lo fa per sopravvivere ma inconsciamente la sua opera è necessaria ai fini superiori evolutivi. Lo stesso discorso vale per i Voladores, intendiamoci bene.

L’atto di forza delle banche centrali mette in risalto i meccanismi del potere alla rovescia. È come avere iniettato un liquido rivelatore fosforescente che faccia da contrasto. Infatti possiamo vedere all’opera le strutture decisionali del controllo seguendo una direzione verso il ‘monte’. Lo vedete il filo rivelatore? Dal singolo individuo, al singolo paese, ai blocchi continentali, al Mondo intero… alla parte distaccata del Mondo. Andrà così alla ‘fine’. 

Li vedremo molto nitidamente. Saranno evidenziati dalla loro stessa paura.

Il comparto finanziario ‘esulta e festeggia’ dopo i tagli di personale. Che cosa c’è da festeggiare? In quante ‘case’ ieri è stata una giornata negativa? Eppure gli ‘investitori’ festeggiano con un +5%, sino a quando non toccherà anche a loro

Numeri.

Dicembre 2009: il nuovo primo ministro greco, il socialista George Papandreou, rivela che l'esecutivo che lo ha preceduto, quello guidato dal conservatore Costas Karamanlis, ha truccato i conti pubblici. Il debito reale del Paese è pari a 160 miliardi di euro e il deficit alla fine risulterà essere pari al 13,6% del Pil, contro il 6% dichiarato in precedenza...
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Grecia: sei onesto? Rischi l'ergastolo.
Il capo di accusa può sembrare inverosimile, ma è proprio vero. Andréas Giorgiu, direttore dell'istituto nazionale di statistica greco, rischia l'ergastolo ‘per non aver truccato i conti del paese’.
 
Accusato da tre membri del suo consiglio di amministrazione, questo eminente esperto di statistica deve comparire, il 12 dicembre, davanti al procuratore dei crimini economici e dare conto della rivalutazione del deficit 2009 al 15,8% del pil, anziché al 13,4% annunciato dal governo Papandreou...
 
Per emettere il suo verdetto, la giustizia dovrà immergersi nei meandri delle statistiche greche. ‘Sarà impossibile ottenere le cifre vere perché tutti le modificano’, spiega un analista politico. ‘Anche quest'anno sarà molto difficile sapere se il deficit greco sarà al 7,5%, al 9% o al 10% del pil. Come pretendete che si sappia quello del 2009?’, ironizza.
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Ecco lo stato ‘vero’ in cui versiamo. Uno stato contraddittorio, contraffatto, falso, illusorio, etc.

Se succede questo in Grecia, volete che non sia la prassi anche negli altri ‘luoghi’ dove si ‘conta’? La Grecia è un clone dell’intero. Questo fatto ci deve servire, a frattale, per comprendere come i numeri siano artificialmente disposti. Il caso Parmalat, per non andare troppo lontano, lo dimostra a pieno titolo. E il caso Madoff? 

La verità è tutta attorno a noi.

Usa: Redditi Personali Ottobre Saliti 0,4%, Consumi +0,1%.
Sono saliti leggermente più del previsto i redditi personali nel mese di ottobre negli Stati Uniti, con un incremento dello 0,4% mensile. Le attese erano di un miglioramento dello 0,3% dopo l'aumento dello 0,1% registrato a settembre. Le spese personali sono salite dello 0,1%, contro lo 0,3% atteso dal mercato e dopo la crescita dello 0,6% di settembre.
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Eppure, nonostante la crisi, i redditi personali sono cresciuti e dunque anche i consumi. A questo servono i soldi? Per consumare? Allora è meglio che ci sia una stretta monetaria. Almeno sino a quando capiremo la loro funzione di ‘mezzo’ persino esistenziale.

La vera ‘crisi’ lascerà senza alternative di spesa. Dovremo rifondare i processi d’interazione sociale, perché l’alternativa sarà quella di tornare a sprofondare nelle guerre e nella violenza. Dipende da noi.

Insieme siamo Uno.

La verità è che sono cattivo. Ma questo cambierà, io cambierò. È l’ultima volta che faccio cose come questa…  metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita.

Già adesso non vedo l’ora.  

Diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxi televisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico… Buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti, lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.
Trainspotting

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 30 novembre 2011

Causa ed effetto alla luce nostra.




La legge emanata dai Governi è funzionale per l’interesse di chi? Dei cittadini o degli interessi stessi? È come se gli ‘interessi’ fossero vivi

Interesse viene dal latino 'interesse', che è propriamente un verbo sostantivato. Deriva dalla composizione di inter- ‘fra’ ed esse ‘essere’, indicava un ‘essere fra’ o ‘essere con’. Da questo se ne trasse il termine interessare con tutti i suoi derivati.
 
Originariamente, quindi, si voleva intendere un porsi quasi a capofitto in determinate cose, oppure un porsi a capofitto in un qualcosa a favore di qualcuno.
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  • ‘Essere fra’ o ‘essere con’
  • Porsi a capofitto in un qualcosa a favore di qualcuno.
Chi è questo ‘qualcuno’? Riguarda l’essere fra ‘chi o cosa’? Riguarda l’essere con ‘chi o cosa’? i Governi sono ‘tra’ due parti ben distinte e sono ‘con’ una delle due parti. Il ‘favore’ dei Governi è inconscio, sottile, eppure tant’è. Qual è la trama che intessono con tanta solerzia? 
 
Si chiama 'potere di controllo parassitario'. Castaneda ne ha ampiamente ‘parlato’ nei suoi libri.

Mosca blocca i tesori bancari.
Mosca vara la linea dura contro le banche straniere che vogliono rimpatriare i capitali portati in Russia. È stata la banca centrale ad annunciare anche misure forti per impedire che si arrivi a una pericolosa crisi di liquidità. Gli istituti del continente si fanno prestare grosse somme dalle filiali russe per far fronte a problemi come quello della Grecia
 
Instabile e poco capitalizzato, il sistema bancario della Russia è diventato una riserva di liquidità per i grandi istituti che sono alle prese con la crisi del debito sovrano in Europa
 
Ma la questione riguarda anche i cittadini russi. È allo studio una legge che impedisca ai clienti individuali di ritirare immediatamente i loro depositi: in questo caso essi dovrebbero attendere sette giorni per somme inferiori a 16.700 euro e due settimane per cifre superiori. Questo servirebbe a evitare il panico in caso di crisi, anche se minerebbe la fiducia della popolazione…
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Gli Istituti europei si fanno prestare denaro da un ‘sistema bancario instabile e poco capitalizzato’, ergo, gli Istituti europei sono davvero all’ultima spiaggia. La legge Russa sta per bloccare la libera autonomia dei cittadini nel prelevare il proprio denaro, per ‘evitare il panico in caso di crisi’. Il denaro dei cittadini potrà essere prelevato con ritardo, mentre lo stesso denaro viene dato tranquillamente agli Istituti europei impelagati nelle proprie problematiche d’insolvenza.

Causa ed effetto, inversi. Il solito paradosso dunque.

Procediamo. Avevamo visto qualche articolo or-sono, che le aziende 'non vanno poi così male' – il caso Mc Donald’s incarna perfettamente questo fatto. Le migliaia di dipendenti che perdono il lavoro, devono la vera motivazione al fatto che le stesse aziende non intendono ‘guadagnare di meno rispetto all’anno precedente’, per cui non esitano a ‘limare’ la forza lavoro, ‘risparmiando’ così molte migliaia di stipendi che si riversano in un ‘miglioramento’ dei conti aziendali. 

Perseguono, cioè, un effetto illusorio.

Se pensiamo che gli Stati stanno anche aiutando le aziende, almeno quelle più grosse, possiamo meglio comprendere come la ‘crisi’ sia vissuta in maniera prospettica diversa rispetto alla medesima percezione ad opera del singolo individuo.

Prada non risente della crisi.
Nei primi nove mesi (febbraio-ottobre) Prada ha conseguito ricavi per 1.730,4 mln (+25%, +28% a cambi costanti), un ebitda di 486,5 mln (+47%, con un'incidenza del 28% sui ricavi) e un ebit di 392,3 mln (+58%). 

L'utile netto è salito del 75% a 273,2 mln.
 
Le vendite di negozi a gestione diretta (Dos) sono salite del 36% a 1.338 mld, il canale wholesale si è mantenuto in linea con i primi nove mesi 2010 a 368,6 mln. Tutte le aree hanno registrato tassi di crescita a doppia cifra, con l'Asia Pacifico primo mercato del gruppo con ricavi a 579,7 mln euro (+39%). L'Europa ha segnato un +21%, gli Usa un +19%, il Giappone un +12%. La pelletteria ha registrato un +41% e oggi rappresenta oltre il 56% delle vendite consolidate. In crescita anche abbigliamento e calzature, rispettivamente del 3% e del 14%. Nel periodo, la società ha proseguito nel piano di sviluppo del network retail, con ‘risultati eccellenti’
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Ecco un’altra azienda florida in tempi di crisi. Per carità, non c’è da vergognarsi. Tuttavia, è il settore a cui ‘appartiene’ l’azienda in questione che pone dei seri dubbi sulla ‘tenuta mentale’ dei cittadini. Sino a che un’azienda alimentare dichiara sempre ‘guadagni netti’ in salita, trimestre dopo trimestre, posso anche comprendere che, in ogni caso, quell'azienda contribuisca a ‘sfamare’ gli appetiti della gente, ossia il suo business è legato ad una necessità ‘primaria’ - per quanto poi contribuisca ad ingolfare 'la platea' con sostanze perlomeno dubbie. 

Però nel caso di Prada ci si trova davanti ad un business legato a necessità ‘secondarie’: l’apparenza dell’Ego.

Un dato di fatto è che questa crisi ha potenziato la dinamica di accentramento delle ricchezze, già in corso da tempo, nelle mani di sempre più 'pochi', a scapito di un’accelerazione della ‘caduta’ dei ‘molti’ nelle vicinanze della soglia della ristrettezza economica. Per cui: ‘chi compra da Prada?’. Chi se lo può permettere? 
 
Certamente i ‘pochi ma ricchi’. Ma sarà sufficiente questa ‘fazione’ a gonfiare così tanto le casse dell’azienda in questione? Oppure anche i ‘molti’ si fanno tentare? 

Il processo italico di fare sempre meno figli, ha generato una dinamica di flussi di denaro che passa per eredità dai genitori defunti ai diretti interessati. Questa ricchezza supplementare, focalizzata anche in beni materiali come le abitazioni, sta permettendo alle famiglie di poter vivere al di sopra delle proprie possibilità effettive.

Per quanto tempo può durare? Se calcoliamo anche i vari ‘trucchi’ che i Governi hanno evidenziato per dare una parvenza illusoria di aiuto alle famiglie a ‘consumare’, il tempo a disposizione non è effettivamente molto, però nel reame 3d, può risultare ancora sufficiente a protrarre l’incantesimo per parecchi anni.

Aziende come Prada, in tempi di crisi 'vera', sono destinate a fallire, così come la gran parte delle aziende Antisistemiche: a cosa servono gli occhiali da Sole in tempi di ristrettezza economica? Soprattutto se costano 800 euro. Le necessità cambiano con il cambiare dei tempi.

Le aziende lo capiranno? I Governi lo capiranno?

La massa fa la tendenza. La massa determina il successo o l’insuccesso. La massa lo capirà? Noi lo capiremo?

Anche per questo la massa è stata ‘conquistata’ in profondità.

Ieri sera lo stadio S.Paolo, in occasione di Napoli Juventus era tutto esaurito, nonostante le tv a pagamento che trasmettevano il segnale. Che cosa significa? Accidenti. Che il Mondo del pallone genera introiti faraonici anche in tempo di crisi e può pagare stipendi pazzeschi anche in tempi di crisi, grazie all’apporto continuo del denaro, dell'attenzione, della massa.

La massa, quando è a casa, si arrabbia poi con quello stesso Mondo che alimenta. Perché? Perché in sempre meno rari momenti riesce a percepire l’assurdità della ‘cosa’. Si arrabbia dunque con se stessa? No. Si arrabbia coi giocatori che ‘godono’ del trattamento principesco.

Dove si trova l’equilibrio? Dov’è la causa e l’effetto?

Mastercard, pagamenti via cellulare.
Arriverà nel 2012 anche in Italia il nuovo sistema di pagamento via cellulare sviluppato da Mastercard con Banca Intesa e Vodafone. Si basa sulla tecnologia Nfc, che l'azienda già sfrutta in Usa, con Google e Citibank, in Gran Bretagna (con Barclaycard) e Turchia (con Turkcell).
 
Il gruppo cresce del 15%, come ha spiegato il direttore di Mastercard Italia, Paolo Battiston: ‘Nel mondo fatturiamo 6 miliardi di dollari, di cui 2 in Europa, a dispetto della crisi. Ma vogliamo regole più certe. Tra gli ultimi emendamenti alla finanziaria, ad esempio, c'è l'uso del credito elettronico ai distributori di benzina, senza commissione. Non vogliamo ulteriori strette che azzerino il costo di simili servizi, annullando concorrenza ed efficienza

Anche perché i nuovi investimenti ci costeranno fra 100 e 200 milioni solo in Italia. Il mobile credit porterà a cambiare un milione di terminali Pos e ogni nuovo Pos costerà 40-100 euro in più del vecchio’. La novità, dunque, dovrà poter trovare la necessaria ammortizzazione.
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Non vogliono 'ulteriori strette'... Punti di vista, dunque.

Che bella comodità, vero? Ecco un’altra azienda che non conosce la crisi. La vera essenza dei conti di questa azienda non è proprio alla luce dei fatti, ma lasciamo perdere per ora. La tecnologia viene sviluppata per farci ‘consumare’ sempre di più e sempre più comodamente

I sistemi di pagamento servono per aiutare a consumare con più facilità. È una esigenza della massa oppure una esigenza del ‘Potere di Controllo?’. Pensiamoci bene.

Le ‘cose’ che potrebbero svincolare il genere umano dalla ‘gabbia senza sbarre né mura’, sono sistematicamente allontanate e sepolte attraverso il processo della dimenticanza mirata, che parte dal Mondo della scuola e dal processo educativo dei genitori nei confronti dei propri figli.

Ci  sono molti esempi, ma oggi non è giorno d’esempi. Lo sapete benissimo a cosa mi riferisco.

In ultima analisi siamo sempre ‘noi’ il ‘metro del giudizio’. Tutto dipende da noi. I ‘pochi’ sono riusciti ad avere il controllo dei ‘molti’. Sembra pazzesco ma è così. Non è più tempo nemmeno di fronteggiare le invasioni barbariche, che mettevano 'd’accordo' tutti all’interno dei ‘patrii confini’.

Oggi è tutto ‘silente’ e viviamo in una percezione di assurdo non-conflitto. La guerra è stata portata dentro di noi. Il ‘nemico ci ha’…

Come accorgersi? I ‘segni’ sono tutti attorno a noi, ma non abbiamo più i sensi superiori 'con noi'; sono stati ‘requisiti’ attraverso la manipolazione genetica e mentale. Eppure le leggi Universali permettono sempre di accorgersi di quello che sta succedendo. Come? Attraverso il continuo affioramento alla superficie 3d di tracce inerenti allo status che ci raffigura e che identifica il livello di controllo a cui siamo sottoposti: analogia frattale.

Le ‘tracce’ emergono alla luce del Sole, sempre. 

Tutto quello che accade a livello sovradimensionale o eterico è perfettamente raffigurato nelle 3d. Basta capire il linguaggio.

Forse è sufficiente dire: ‘basta crederci’.

Abbiamo visto ieri, attraverso l’opera di Giuseppe Calligaris, ad esempio, che sulla pelle del corpo umano ci sono delle placche. Tali ‘piccole zone’, se opportunamente pressate possono dare luogo alla liberazione di ‘ricordi’. Allo stesso modo i registri Akasici potrebbero anche essere agganciati proprio alla nostra memoria corporale ed, in questo modo, potrebbero essere perfettamente ‘leggibili’. 

La ‘Fabbrica dei Ricordi’ di Calligaris è una realtà, ma quanti lo sanno, quanti ne hanno preso atto? Chi ce lo ha raccontato, spiegato, descritto? Perché a scuola non ce lo insegnano?

Perché non è 'riconosciuto'. Ma riconosciuto da chi? Dall’attuale forma ristretta della scienza, dunque dalla ristrettezza della legge, dei Governi, delle masse.

Il Controllo ha completamente cancellato l’opera di Calligaris perché era troppo pericolosa per il controllo stesso. Perché? Perché si è preferito dare spinta alle tecnologie che utilizzano la complessità estrema, come l’esplorazione dello spazio, piuttosto che permettere di approfondire la conoscenza di se stessi attraverso le tecniche di autoesplorazione. La malattia è il problema? No, è l’effetto proprio di questa paralisi dell’auto conoscenza.

Dallo spazio giungono le fotografie di costellazioni lontanissime. Per me potrebbero essere anche fatte al computer, per quanto sono astruse. In questa maniera impariamo a dipendere da altri ai fini della nostra conoscenza. Chi è in grado di scattare foto simili se non gli ‘esperti’? la tecnologia è inarrivabile per la massa che si limita a ‘bere’ le informazioni, allontanandosi sempre di più dalla propria maestria.

Tramite la pressione di alcuni punti sul corpo potremmo attivare ‘tutto’ quello che ci serve per conoscerci e ricordare. Tutto… Però forse è troppo semplice, no? È meglio costruire astronavi complicatissime che credere che in noi sia tutto predisposto anche per farci ‘volare’.

Il genere umano è prezioso per il ‘Controllo’ e deve stare qua: in Terra Antisistemica 3d.

La linea longitudinale primaria o assiale del dito indice è la collettrice di tutte le memorie.

Se la compressione è profonda, energica e protratta per qualche minuto, si può dire che il sentimento resta completamente paralizzato, in modo che il soggetto non è più nemmeno in grado di concepirlo nella sua mente.

Fondandoci sul gioco degli antagonismi, gli stessi risultati si possono ottenere per altre vie. Per es.:
  • il pudore aumenta per compressione profonda dei polmoni, nonché della metà inferiore del rene, e invece diminuisce per compressione superficiale di queste regioni;
  • la curiosità aumenta per compressione profonda del cuore, nonché del naso, laringe, della trachea, dei bronchi, e diminuisce per compressione superficiale di queste regioni;
  • la rassegnazione aumenta per compressione profonda della metà destra del pancreas, nonché della metà posteriore della milza, e diminuisce per compressione superficiale di queste regioni.
Giuseppe Calligaris

Apriamo gli occhi e cerchiamo di 'conoscerci meglio'. Da ‘oggi’ la conoscenza di sé non è più un discorso solo spirituale, ma regolarmente riflesso anche nella fisicità del corpo. È tutto previsto in un ottica biodiversa, in quanto le singolarità, le individualità incarnate, hanno caratteristiche ed attitudini diverse, e per ognuna di loro, è disponibile una ‘via’.

L’olograficità del Tutto è una certezza. Il ‘resto’ dipende solo da noi…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 29 novembre 2011

L'incarnazione dello spirituale.




I visceri e gli organi figurano anche un sistema d’incarnazione di ciò che è spirituale.
Giuseppe Calligaris

Tutta l’opera creatrice risponde, nelle 3d, alla precisa ed ‘evidente’ legge dei numeri che sottintende la presenza delle 'forme'. Ogni ‘singolarità’ è una ‘visualizzazione’ ad opera del reame numerico geometrico, che permette l’emersione del sottile nel manifesto. 

Per cui, frattalmente, avremo una bi-locazione dell’invisibile nel visibile e viceversa, paritetica e sempre ‘esatta’

L’interfaccia numerica permette ai sensi umani, opportunamente ‘forgiati’ secondo le medesime specifiche, di continuare l’esperienza evolutiva in un ambito diverso dall’etereo, e cioè nella piena concretezza tridimensionale del Mondo delle forme.

Insieme, l'invisibile e il visibile, costituiscono un apparato rice-trasmittente del 'segnale'.

Meditiamo con profondità su questo aspetto. Cosa significa esattamente? Significa che, al fine di ‘procedere’ lungo un cammino multidimensionale, l’Anima necessita di un diverso piano d’azione, nel quale evidentemente maturare una maggiore conoscenza di stessa,  o meglio una diversa, più completa, conoscenza di se stessa

Il vedersi manifesti in un corpo costituisce un ‘banco di prova’ tale da mettere, l’essenza, al confronto con la propria ‘immagine’ concreta. Al fine di ‘vivere’ l’esperienza più affine a quella che è la ‘caratteristica’ animica individuale, occorre che il suo ‘bagaglio sottile’, il proprio ‘ritratto esoterico’, venga per così dire ‘caricato’ nelle linee strutturali del corpo fisico, o avatar, nel quale la sua energia si riverserà

Come in un processo di imprinting.

Perché questo? È persino logico. Per far sì che l’esperienza terrena sia verosimile e rispecchiante il riflesso animico che effettua la ‘discesa’. L'esperienza è 'soggettiva', è 'nostra'...

È come riconoscere una marca di automobile tra le tante, ma non solo; riconoscere il modello, la targa e personalizzare gli interni, perché quel ‘mezzo’  ci rispecchia. 

L’analogia frattale evidenzia il riflesso dell’intenzione superiore animica di personalizzare il proprio ‘mezzo’ di scoperta ed evoluzione. Per questo ogni individuo incarnato è ‘unico’, pur essendo tutti quasi simili nell’aspetto. In realtà siamo davvero unici e questo ambito è evidenziato, ad esempio, dalla molteplice differenziazione delle impronte digitali, dove ogni eccezione, in ottica biodiversa, rappresenta la conferma della 'regola'.

Entrando nel corpo, l’Anima riversa le proprie caratteristiche, programma una serie di ‘avventure’ che gli 'piacerebbe' esperimentare, conscia che, nelle 3d, esistono precise leggi che spingeranno o bloccheranno determinati ‘input’ in funzione del livello di consapevolezza individuale incarnata.

L’Anima incarnata ‘perde’ il contatto con l’Anima disincarnata, in maniera direi quasi volontaria, anche se un simile termine non è adatto a descrivere quello che succede. Nella ‘discesa’ non è che si perde il contatto ma si è sottoposti ad interferenze del ‘segnale’.

Pensiamoci bene: è come decidere di mettersi alla prova e fare una escursione estrema in Amazzonia, ad esempio. Cosa facciamo? Ci prepariamo per il tempo che riteniamo utile, portiamo tutto quello che potrebbe servire ma, una volta nella foresta, rimaniamo in 'preda' all’energia della foresta. Laggiù il segnale può anche non esserci e le comunicazioni con il campo base essere del tutto assenti.

In realtà, probabilmente, è proprio quello che ci si augura: rimanere soli in un luogo pericoloso, ‘vero’, nel quale misurare se stessi.

Dispersi nella 'foresta', rimaniamo con quello che ci siamo portati dietro. L’equipaggiamento è ciò che ci contraddistingue, egli è il nostro riflesso e ci caratterizza di fronte alla Natura contenuta nella foresta. Un animale ci vede vestiti di quell’equipaggiamento. Noi diveniamo il nostro equipaggiamento. Se l’avventura è davvero estrema, ridurremo ai minimi termini tutto quello che ci portiamo dietro, rimanendo ‘soli e nudi’

Infatti si nasce 'nudi'.

Questo stato permette all’essenza incarnata di affrontare tutti i propri ‘fantasmi’ che la localizzazione e le leggi tridimensionali proiettate sulla mente hanno provveduto a generare o contribuito a far emergere.

Conosci te stesso.

Cosa conosciamo di noi stessi, a partire magari proprio dal nostro involucro che fedelmente ‘racconta di noi’? Molto poco? O addirittura, troppo? Questo è un personale punto di vista…

C’ è qualcuno che si è spinto molto ‘oltre’ le normali ‘colonne d’Ercole’:

Parlando delle funzioni riservate alla linea mediana ed alla linea laterale del corpo, noi conosciamo due punti, sulla superficie cutanea del nostro corpo, l’eccitazione dei quali ha la prerogativa, per un meccanismo speciale, di mettere in vibrazione contemporaneamente tutti i sistemi lineari

Questi due punti stanno agli estremi dell’asse del corpo, uno al vertice del capo e l’altro al perineo…
Le catene lineari del corpo – Giuseppe Calligaris

Cosa sentiamo in noi, leggendo questa lucida e profonda espressione?

Quello che emerge è uno stato di vibrazione armonica o disarmonica nei confronti di un certo valore d’input elaborato dal nostro ‘software’. L’apparato intuitivo afferma immediatamente qualcosa ma, ci accorgiamo, ci sono anche altre e diverse fonti di emissione del ‘segnale’ o di elaborazione del segnale.

Quale ‘fonte’ decidiamo di ascoltare? 

Quale è la più attendibile, la più convincente, secondo il nostro 'complesso'? Nessuno ci dice come comportarci in questo basilare atto del discernimento. Nessuno, se non la modalità abitudinaria di ‘decodificare’ il pervenuto o il nostro intuito. 

Il discernimento è uno dei perni dell'osservazione di se stessi. Ciò mette in evidenza la presenza di una molteplicità di emittenti del 'segnale' o interferenze.

Ecco che, allora, le diverse ‘stazioni elaborative, presenti in noi, possono essere addirittura essere collocate al di fuori di noi. In che modo? Tramite connessioni eteriche e/o tecnologiche; dipende da quali entità stiamo prendendo in considerazione.

Il 'controllo' è sempre lo stesso, e 'solo' rispecchiato dimensionalmente.

Le entità parassite esercitano la loro pressione al di fuori dei confini dimensionali, la tecnologia Antisistemica esercita frattalmente la medesima azione dall’interno della dimensione in cui ci siamo auto installati. 

Ogni 'cosa' o aspetto è caratterizzata da una vibrazione:

il termine vibrazione si riferisce in particolare ad una oscillazione meccanica attorno ad un punto d'equilibrio; l'unità di misura per le vibrazioni è l'Hertz che misura la frequenza di oscillazioni in un secondo. 

L'oscillazione può essere periodica come il moto di un pendolo oppure casuale come il movimento di una gomma su di una strada asfaltata.
 
Le vibrazioni rappresentano un fenomeno desiderato in molti casi. Ad esempio nel funzionamento del diapason, e di molti strumenti musicali, o nei coni degli speaker, necessari per il corretto funzionamento dei vari oggetti che li utilizzano.
Più spesso, però, le vibrazioni non sono desiderate; possono disperdere energia e creare suoni e rumori indesiderati. Ad esempio, nel funzionamento dei motori e delle automobili in generale.
 
Gli studi sul suono e sulle varie vibrazioni sono strettamente collegati. I suoni, onde di pressione, sono generati da strutture vibranti (ad esempio le corde vocali) e le onde di pressione possono generare vibrazione di strutture. Quindi, quando si prova a ridurre un rumore, il problema è ridurre la vibrazione che lo provoca…
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La vibrazione trova ‘senso’ ed attuazione attorno ad  un punto di equilibrio. È quasi paradossale, ma è davvero così. La vibrazione è un ciclo e pertanto descrive l’intero unendo le due polarità del ciclo. Da ciò si comprende che il punto di equilibrio è nel centro di un vero e proprio sistema di propulsione (giroscopio) e che l’equilibrio è semovente, nel senso che se lo inquadriamo in un ottica evolvente, allora necessariamente l’equilibrio di oggi non sarà quello di ‘domani’.

Tutto scorre…

Per questo tutto vibra. Tutto è in ‘cammino’. Tutto risponde sensibilmente all’insieme di leggi e sollecitazioni che attraggono e/o spingono i ‘nuclei’ verso la movimentazione di sé. Sino a quando? Sino a quando non ci si ‘estrae’ dal giogo ‘meccanico’ della ruota delle incarnazioni. Cosa deve succedere affinchè questo ‘fatto’ possa accadere? 

Si deve smettere di ‘muoversi’ e non rispondere più agli ‘stimoli magnetici’ del tutto. Ciò non equivale a dire che intenzionalmente si decide di divenire insensibili, ma al contrario, si diventa talmente 'empatici' da abbracciare l’intero arco strutturato della sensibilità.

A quel punto la vibrazione si alza a tal punto che per quella data dimensione noi non siamo più visibili e siamo giudicati ‘fermi’, invisibili, scomparsi.

Per ‘abbracciare’ un livello occorre alzarsi sopra allo stesso livello e ‘contenerlo’. Per fare questo occorre vibrare più velocemente entrando in risonanza con il proprio livello animico superiore, il quale costituisce un riferimento ‘silente eppure vivo’ in orbita stazionaria oltre le manifestazioni del percepito.

Che cosa causa la risonanza?
La risonanza è semplice da capire se si osserva la molla e la massa come elementi di stoccaggio di energia. La massa immagazzina energia cinetica e la molla immagazzina energia potenziale. Quando la massa e la molla non subiscono su di loro alcuna forza trasferiscono una quantità di energia proporzionale alla frequenza naturale

Applicare una forza alla massa ed alla molla è simile a spingere un bambino su un'altalena, dovete spingere al momento corretto se si desidera amplificare e aumentare l'oscillazione. Come nel caso dell'oscillazione, la forza applicata non deve essere necessariamente alta per ottenere grandi movimenti. Le spinte devono continuare a aggiungere l'energia al sistema.
 
L'ammortizzatore dissipa energia invece di immagazzinarla.

Poiché la forza smorzante è proporzionale alla velocità, più è ampio il movimento più l'ammortizzatore dissipa l'energia. Di conseguenza un punto d'equilibrio si verificherà quando l'energia dissipata dall'ammortizzatore sarà uguale l'energia che è caricata dalla forza

A questo punto, il sistema ha raggiunto la relativa ampiezza massima e continuerà a vibrare a questa ampiezza finché la forza applicata rimane costante. Se non vi sono fonti di smorzamento, non si ha nulla nel sistema in grado di dissipare l'energia e quindi il moto continuerà teoricamente all'infinito.
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  • l'ammortizzatore dissipa energia invece di immagazzinarla
  • se non vi sono fonti di smorzamento, non si ha nulla nel sistema in grado di dissipare l'energia e quindi il moto continuerà teoricamente all'infinito.
Ecco perché il moto perpetuo sembra impossibile. Perché siamo alle prese con una ammortizzazione della nostra presenza nei reami colorati da Antisistema. La nostra auto svalutazione erode energia dal nostro potenziale, ci tiene a ‘terra’

Allo stesso tempo permette di dissipare quelle energie che devono essere trasmutate e che altrimenti non verrebbero mai ‘alla luce del Sole, ciclando in noi all’infinito.

Risonanza (chimica).
In chimica, si ha risonanza (o mesomeria) quando più formule, dette formule limite, concorrono a definire la vera struttura di una molecola. Viene simbolizzata con una freccia a due punte. L'esempio più classico di risonanza è quello che descrive la struttura del benzene e (più in generale) dei composti aromatici…
 
L'anello del benzene ha la forma di un esagono regolare e distanze di legame intermedie tra quelle tipiche di un legame singolo C-C ed un legame doppio C=C che non oscillano nel tempo.
 
La vera struttura del benzene si pone a metà strada tra le due possibili formule cicliche a legami singoli e doppi alternati; si dice pertanto che è un ibrido di risonanza tra le due formule limite.
 
Il contributo che ogni singola formula limite dà all'ibrido di risonanza è direttamente proporzionale alla stabilità della formula stessa
 
La risonanza è un grande fattore di stabilità sia per le molecole, che per i radicali, che per gli ioni. Attraverso la risonanza un radicale o uno ione vengono stabilizzati per via della dispersione della carica elettrica o della delocalizzazione dell'elettrone spaiato che ne consegue. Il guadagno in stabilità viene di sovente espresso in termini di energia di risonanza.

Moltissimi anioni inorganici esistono sotto forma di strutture risonanti. Ad esempio lo ione nitrato, NO3-, e quello solfato, SO42-, posseggono strutture limite in cui alternativamente ogni atomo di ossigeno possiede la carica negativa.

Il risultato finale consiste nella delocalizzazione della carica su tutti gli atomi di ossigeno presenti.
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Dalla risonanza chimica deriva un’aggiunta di prospettiva rispetto alla precedente definizione, ossia, prendendo spunto dalla multipla presenza delle diverse personalità in ognuno di noi, che si possono configurare come tante ‘cariche’ diverse le une dalle altre, ebbene, l’essere in risonanza significa che tutte le cariche vengono ‘investite’ dalla ‘carica’ presente nella personalità dominante che, si presume, sia sufficientemente ‘illuminata’ dalla saggezza proveniente a specchio dalla superiore conduzione esistenziale della propria componente Animica in ‘orbita’ al di fuori del tempo.

Una simile ‘carica’ deriva da quel valore aggiunto che si deve maturare, esistendo anche nelle 3d, alle prese coi nostri Demoni e Angeli e coincide con la direzione del cammino evolutivo intrapreso.

Nella giusta direzione tutto ‘scorre’ vibrando con la carica della nostra personalità più saggia, che funge da apparato ricevente del segnale più risonante per noi: quello ‘libero’ dal gioco interferenziale.

Essere nell’occhio del ciclone è essere liberi? No, a meno che non si ‘scompaia’ da quel Mondo. Altrimenti si è solo prigionieri del ciclone. Magari all’asciutto, ma sempre prigionieri…

Giuseppe Calligaris scoprì nel 1928 che la stimolazione o la ‘carica’ (come egli era solito dire) della linea assiale di un dito o di una linea interdigitale provoca, in ogni individuo, sempre lo stesso riflesso fisico e, contemporaneamente, genera un sentimento sempre della stessa specie

Calligaris divenne presto conscio che questa prima incursione sperimentale nel campo della psiche era d'importanza capitale, e nella conferenza tenuta il 21 Gennaio 1928, davanti all'Accademia delle Scienze di Udine, non poté reprimere la sua emozione nell'annunciare questa scoperta. Ulteriori scoperte si susseguirono rapidamente. Dopo breve tempo, trovò che la carica di una delle linee provoca, oltre al riflesso cutaneo-psichico, anche iperestesia in un determinato viscere, ossia il riflesso cutaneo-viscerale-psichico.

Nel 1931, durante l'esplorazione di una superficie cutanea, un soggetto intelligente e sensibile lo avvertì che in un certo punto percepiva una sensazione strana. Calligaris arrestò per qualche minuto il polpastrello del medio su quel punto ed ecco che la percettrice ‘vide’ svolgersi, davanti ai suoi occhi chiusi, uno di quei misteriosissimi ed affascinanti fenomeni che vennero chiamati ‘esperimenti del Calligaris’. 

In quel giorno accadde una delle più importanti scoperte della storia della scienza

Infatti, la ‘carica’ delle ‘placche’ permette di abolire, per tutta la durata della stessa, quell'ostacolo che impedisce alla coscienza di veglia di conoscere quello che avviene nel subcosciente
 
Queste placche ci permettono di conoscere le meravigliose facoltà della nostra psiche e di utilizzarle.

I risultati erano così strabilianti che non furono accettati da nessuno e fecero persino dubitare dell'integrità delle facoltà mentali dello scienziato. Come conseguenza degli inconsulti attacchi che venivano mossi da ogni parte, egli dovette subire l'umiliazione di vedere diradare i pazienti che frequentavano la sua clinica, tanto che al principio della seconda guerra mondiale dovette venderla. 

Oggi in Italia le opere del Calligaris stanno ritrovando una loro distribuzione, poiché sono state oggetto di attenzione da parte di scienziati stranieri, specie russi e americani, che ne hanno fatto incetta. Molti degli esperimenti in essi descritti sono stati ripetuti con successo da parecchi ricercatori.
 
Lasciamo quindi la parola a Calligaris stesso.

Le linee primarie e i sentimenti fondamentali.
Nella mia prima monografia su ‘Le catene lineari del corpo e dello spiritoho dimostrato che la linea longitudinale primaria o assiale del dito pollice è quella dell'amore, come la I interdigitale è quella dell'oblìo; che l'assiale dell'indice è quella della memoria, come la II interdigitale è quella dell'odio; che la III interdigitale è quella del dolore, come l'assiale dell'anulare è quella del piacere; che la IV interdigitale è quella della calma e del sonno, come l'assiale del mignolo è quella dell'agitazione e dell'emozione, e che infine sull'assiale del dito medio sono rappresentate le associazioni, come sulla linea laterale del corpo sono rappresentate le dissociazioni mentali.

Ho anche detto che questi valori funzionali delle linee longitudinali primarie o di I ordine (assiali delle dita o interdigitali), decorrenti in senso longitudinale in ciascuna mano, sono corrispondenti, nello stesso ordine, a quelli delle omonime che decorrono nei piedi.
 
Ora posso aggiungere che tutte le numerose ricerche, tutte le prove e controprove, per cento vie ripetute in questi ultimi tempi, non mi obbligano a modificare il contenuto di quelle prime osservazioni, ma m'inducono a portarvi la più sicura conferma.

Dobbiamo invece prendere fin dapprincipio in considerazione il fatto che le sopra elencate operazioni mentali (amore e odio, memoria e oblio, piacere e dolore, sonno ed emozione, associazione e dissociazione psichica), regolarmente opponentisi, come si vede, con forze antagonistiche, rappresentano in realtà gli elementi primari, essenziali e fondamentali con cui la mente umana, riunendoli in numerose combinazioni e in diversa misura associandoli, costruisce tutti i suoi fantasmi, vale a dire forma tutte le sue espressioni e tutte le sue multiformi rappresentazioni.

La stessa cosa fa il cervello umano nel costruire tutti i pensieri e tutti i sentimenti di cui è capace, riunendo, con i complicatissimi e perfettissimi congegni automatici dei suoi meccanismi nervosi, non solo le funzioni primarie assegnate alle linee iperestetiche di I ordine, ma specialmente quelle secondarie, che risultano in numero grandissimo, e sono devolute alle corrispondenti linee iperestetiche di II ordine".
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Assolutamente meraviglioso.

È tutto riflesso nella nostra corporeità. Tutto.

L’analogia frattale trova riscontro in ogni ambito del manifesto. Tutto è ‘qua’ parlando di noi attraverso la differenziazione del ‘linguaggio’, visto che nelle 3d ‘abbiamo scelto’ di diversificarci e di utilizzare e sviluppare forme di comunicazioni ‘inerenti al momento del corpo’.

Ricordiamo:
  • la ‘carica’ delle ‘placche’ permette di abolire, per tutta la durata della stessa, quell'ostacolo che impedisce alla coscienza di veglia di conoscere quello che avviene nel subcosciente
  • la linea longitudinale primaria o assiale del dito pollice è quella dell'amore.
La ‘pressione’ in alcuni punti del corpo determina la rimozione di quegli ‘ammortizzatori’ che 'dissipano energia' confondendo i  sensi. La circuiteria del corpo umano è ancora tutta da scoprire o, chissà, solo da riscoprire.

Calligaris non è nemmeno menzionato in Wikipedia. Buon segno, per chi ha orecchie per intendere…

Modifica di Giuseppe Calligaris.
Wikipedia in lingua italiana non ha ancora una voce con questo nome.
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com