martedì 6 settembre 2011

Partecipare ad un modello di realtà indotto (1).






Quando pensate alla realtà in termini di cose, rendete la realtà più concreta di quanto sia. Ecco perché ci blocchiamo. Ci blocchiamo nell’uniformità della realtà. Se la realtà è concreta, io sono insignificante, non la posso cambiare, ma se la realtà è una mia possibilità, una possibilità della coscienza, allora mi chiedo: come posso cambiarla?
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La fisica delle particelle elementari e quella delle energie elevate non stanno facendo passi in avanti, ma la società avrebbe bisogno di quei miliardi di dollari per altre ricerche o per soddisfare dei bisogni sociali. Questi progetti hanno costi esorbitanti. Ecco perché la gente li contesta. 


Le contestazioni non nascono però da oggi. Sono trenta o quaranta anni che l’utilità di questi esperimenti viene messa in discussione. E non è mai stato difficile capire che molto probabilmente non troveremo le risposte finali che stiamo cercando in questo campo...
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Queste due lucide espressioni di Amit Goswami ci ‘riavvolgono’ attorno al nostro proprio ‘asse’ della possibilità di 'fare e cambiare'. Noi possiamo cambiare la realtà che ‘ci ha’ in realtà che ‘ci contempla’.


Contemplare: guardare a lungo con ammirazione.

Da Wikipedia 
 
Contemplazione e completamento; se assumiamo la realtà come un essere vivente che ‘dipende’ anche da noi, allora come possiamo interpretare la funzione della realtà stessa, che pensiamo di conoscere come entità sequenziale, che scorre indefinitamente, senza la possibilità di interazione con le ‘specie trasportate'?


Come al solito è sempre una questione di ‘inquadramento’, perché la ‘versione delle cose’ dipende dal ‘momento’ che ci contraddistingue in una data fase temporale

L’osservatore mette se stesso nel risultato dell’osservazione; così abbiamo imparato dalle prime lezioni di Fisica dei Quanti. Ma non è solo questa branca evoluta del sapere ad affermare una simile verità, infatti:


l'errore di parallasse è un errore di misurazione dovuto al diverso punto di vista che si può assumere nell'osservare uno strumento nell'atto della misura.
Da Wikipedia 

 
Tutto dipende dal 'nostro modo di vedere', dal nostro grado di interazione, dalla nostra scala d’apertura verso la partecipazione attiva o inerte, dalla nostra consapevole assunzione di responsabilità nei confronti di quell’ecosistema che confonde le conseguenze per la cause. L’occhio di Ra cosa rappresenta, se non un moto di osservazione continuo sul popolo da parte di un ‘osservatore speciale’? 

 
Il sole è il corpo di Ra, o solamente il suo occhio…
Da Wikipedia 

 
Il Sole: chi più di lui e delle Stelle si possono descrivere come degli osservatori ‘sopra le parti’? 


In ‘Stardust’, ad esempio, Neil Gaiman ha reso molto bene questa idea. Se li assumiamo come delle entità viventi, ecco che per le stesse leggi Universali che valgono sulla Terra, anch’essi potrebbero essere in grado di intervenire sulla realtà mediante la loro semplice azione dell’osservazione

Non solo… abbiamo tutti presente il bellissimo fenomeno di un arcobaleno nel cielo. Ebbene, che cos’è un arcobaleno? Leggiamo la parte finale di questa risposta, alla medesima domanda:

in realtà per spiegare bene il fenomeno dovremmo utilizzare gran parte delle proprietà ondulatorie della luce e anche quelle corpuscolari, qui è stata trattata una dimostrazione molto semplificata. Ricordo che talora fosse visibile anche l'arcobaleno secondario (un arcobaleno con luce più tenue, leggermente spostato da quello più luminoso e con i colori invertiti), è formato da luce che riflette totalmente due volte all'interno della goccia.  

 
Ma per vedere uno spettro occorre uno schermo: cosa funge da schermo in questo caso?  

 
L'arcobaleno è un'immagine virtuale, esattamente come quelle prodotte su uno specchio, quindi come tale non necessita di ciò che usualmente definiamo come schermo.  

 
Che cosa funge da specchio nel nostro caso ?

 
È la parete della gocciolina d'acqua che riflette totalmente il raggio rifratto, o meglio l'insieme delle pareti che riflettono totalmente che si trovano nell'esatta posizione rispetto al Sole e all'osservatore. 
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Un arcobaleno è una sinfonia meravigliosa di riflessi che s’emanano dalle minuscole pareti delle singole goccioline d’acqua: ma ci pensate? Riuscite a comprendere quanto sia profonda l’illusione di questo scenario 3d? 


Una profonda e totale immersione nell’estasi dei sensi, nella virtualità più assoluta e, certamente, non senza uno scopo ben preciso. Ebbene, questo ‘ologramma’ naturale ha il potere di influire sulle persone, perlomeno attraverso l’ispirazione all’arte, alla bellezza dei colori, alla possibilità di immaginare Mondi popolati da Gnomi con pentoloni d’oro, etc. 

Insomma, un simile fenomeno 'illusionistico' riesce ad inondare l’umanità di colorazioni diverse rispetto all’attimo precedente della sua apparizione.

Cosa succede, in noi, di tanto ‘concreto’ che origina dalla semplice osservazione di un effetto etereo nel cielo? Accade che si innesca negli animi più 'sensibili' una sorta di auto suggestione, la quale riporta in superficie la sensazione di bellezza e di riscoperta della Natura e, in ultima analisi, della nostra vera Natura.


L’osservatore riesce a influenzare l’osservato. A prescindere dalla sua origine e ‘densità energetica’.


Ricordo un passo in ‘Anima e realtà’ di Carlo Dorofatti, in cui l’autore afferma che il genere umano non vive una 'diretta' della propria Vita, ma una differita in cui il ‘delta’, rappresentato dal ritardo, corrisponde a quell’attimo in cui si sfugge da se stessi e ci si mantiene costantemente lontani dal vivere consapevolmente il presente. 

Il tempo in cui riusciamo a rimanere agganciati al presente è di circa 4 secondi, dopodiché la mente è fuorviata dal flusso di 'pensiero respirato'. 

Ebbene, a cosa ci ha abituati la televisione? Ad una costante differita dei programmi trasmessi. Perché? 

Perché in questa maniera si può eliminare l’inconveniente o l’atto fuori programma. Quella mezzora di tempo è sufficiente alla regia al fine di ovviare a qualsiasi contrattempo. Ciò corrisponde al frattale esatto di quello che Dorofatti descrive nel suo libro, che per me vale la pena di soppesare con viva partecipazione. 

Tempo fa trovai un documentario in internet sugli attentati del 11 settembre 2011, di cui non ricordo il nome né il link, in cui si affermava che gli attentati vennero trasmessi dalle tv con circa una ventina di secondi di ritardo, ossia in differita


Quei secondi avrebbero permesso alla ‘regia’ di ovviare a determinati accaduti, che sarebbero, dunque, stati cancellati o modificati, mediante l’utilizzo massivo della computer grafica. Lo so, lo so, siamo nel complottismo più puro, però lo sento a pelle quando è il caso di citare delle fonti opportune. 

Come non ricordare quelle immagini di Manhattan avvolta dal fumo? Come non ricordare il colore del cielo che cangiava nelle tonalità più diverse in maniera abbastanza misteriosa?

 
Tutto virtuale? Mezzo virtuale?


La nostra 'realtà' è quella che pensiamo di osservare

 
Nel 2010 Craig Venter ha pubblicato un articolo su Science in cui annuncia di avere costruito in laboratorio la prima cellula artificiale, controllata da un DNA sintetico e in grado di dividersi e moltiplicarsi proprio come qualsiasi altra cellula vivente
Da Wikipedia 

 
Dove è giunta ‘realmente’ la scoperta scientifica? A che punto sono le ‘ricerche’? È questo un altro frattale della differita in cui siamo incapsulati. 


Le notizie ‘fresche’ che inondano la società, quanto ritardo accumulano rispetto ai tempi decisionali dei Baroni delle informazioni? 

In Borsa, ad esempio, dove la velocità delle news è tale che anche un solo secondo di anticipo, nella loro conoscenza, fa la differenza in termini di guadagno, sorpresa e speculazione, secondo voi i Big da dove attingono le loro conoscenze? 

Dal bollettino della Reuters o dell’Ansa? 

Ma andiamo, quel flusso viaggia con un ritardo mostruoso rispetto ai tempi di reazione da sprinter delle cosiddette ‘macchinette’, ossia di quei super computer che analizzano e sfruttano al millisecondo le opportunità che si generano ad ogni istante della giornata di contrattazione.

Ebbene, ecco tanti tipi di realtà possibili, diverse ed usufruibili dalla diretta vibrazione. È una questione di velocità. L’abitudine al viaggiare più o meno 'veloci' permette di accedere ad un livello diverso della percezione della realtà, la quale dunque ‘cambia’, come cambia il colore di una cartina tornasole in base alla ‘temperatura’. 


La temperatura della realtà è la velocità di vibrazione dell’osservatore.

L’abitudine ancora ad un modello di realtà, facendolo passare per unico ed insormontabile.


Giungono di conseguenza i limiti relativi a quel determinato sistema di riferimento.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 5 settembre 2011

Caldo, freddo, Borsa e paura: tutto dipende da noi.




I mercati finanziari globali tornano a perdere copiosamente. Ora occorre capire se si faranno nuovi minimi, perché sono ‘le nuove profondità’ che indicano la direzione intrapresa. 

Il minimo toccato l’11 agosto 2011 a  14199 di FtseMib costituisce l’attuale limite. Da quel livello è probabilmente (probabilmente, scrivo, perchè come descritto più avanti c'è ancora spazio per qualche giorno di lunghezza massima ciclica e dunque per fare possibili nuovi minimi) partito il nuovo ciclo a due anni, per cui nuovi minimi annuncerebbero un ciclo già girato al ribasso con conseguente direzionalità ribassista anche del ciclo a quattro anni, che punterebbe dritto ai minimi di marzo 2009, superati i quali si aprirebbe un vero e proprio baratro.
 
Sulla ‘carta’ il grafico disegna la ‘storia’ frattale di questa realtà, perché quel ‘baratro’ equivarrebbe ad esperienziare dei veri e propri drammi internazionali, come il default di intere economie

Siamo vicini alla 'resa dei conti'; al livello di concretizzazione di tutte le paure e le angosce che attanagliano il genere umano: all’incubo di tornare 'indietro nel tempo'. Questa dinamica è molto simile a quello che i Barbari più temevano, ossia che ‘il cielo cadesse loro sulla testa’.

Perché scrivo spesso, in SPS, di economia e di Borse?

Perché questo ambito costituisce una valida cartina tornasole, o frattale, della situazione spirituale in cui versa il Mondo: sacro e profano visti come il simbolo del Tao, senza in realtà nessuna distanza o distinzione, ma sempre compenetranti e inerenti l'uno con/all'altro. 

In questo ambito evolutivo la spiritualità è ‘visibile’ in un grafico azionario in funzione del suo ribasso, perché, per ora, i due trend viaggiano in direzioni opposte. È possibile una economia basata sul debito e sulla speculazione direttamente proporzionale al grado di spiritualità degli individui? Non penso proprio. Per cui è gioco forza sostenere che i due trend siano contrapposti , al momento. 

Il ribasso dei corsi azionari indica un livello di spiritualità crescente, riflesso nell’inerziale movimento dell’innesco della paura. In questo caso la paura funge da detonatore per la spiritualità, o meglio, si può registrare un aumento della probabilità di ‘aprire gli occhi’ nel momento in cui ‘si perde tutto’ o si corre seriamente il rischio di perdere tutto.

È come dire ‘a mali estremi, estremi rimedi’ e misurare così la ‘febbre’ del corpo del malato. La febbre è il livello della sintomatologia che struttura la realtà in divenire. Una realtà che finalmente si ‘muove’ e tende al cambiamento contro ogni ‘logica’ di controllo parassitario. 

Il paradigma vacilla così come è sempre vacillato e ‘caduto’, previa trasformazione, nel corso della storia deviata. Ogni Impero ha da sempre avuto al suo interno il germe della sua caduta, così come testimonia l'opera di Sigismondo Panvini - 'Il tempo della fine' o la ‘Spada del Drago’ posseduta dal 'Detective Dee' nell’omonimo e spettacolare film; tale spada aveva la capacità di trovare il punto debole di ogni altra arma/vicissitudine con cui si trovava a ‘duellare’. 

Orbene, quale sarà, nel caso di quest’ultimo ed attuale Impero, il suo punto debole? Il suo germe virale insito come una sorta di autodistruzione prevista per via naturale?

Il debito che si basa sulla debolezza umana.

La sua più grande forza è allo stesso tempo il suo più grande punto debole... Sintantoché il genere umano non conoscerà se stesso, sarà debole, e sarà esposto alle mire di sfruttamento energetico delle entità parassite, evidenziate, ad esempio, da Castaneda

Il debito è un frattale che identifica più di una situazione e che si sviscera attraverso la focale umana, in quanto protagonista di questo piano dimensionale in cui ‘è qua’ per imparare dai propri errori e, per così dire, fare esperienza di sé.

Coloro che spingono sulla leva del debito sono i ‘cattivi’? Oh no; davvero, no. Non ci sono buoni o cattivi, ma incarnazioni di un principio superiore che fa esperienza di se stesso, ad immagine e somiglianza del Creatore. Particelle intelligenti in evoluzione e sulla strada del ‘ritorno a casa’. 

Ognuno fa il suo.

Non dobbiamo dimenticare che da trent’anni la vigilanza prudenziale è basata sull’ipotesi che il debito dei grandi paesi sovrani sia esente da rischio. E quindi non richieda nemmeno un centesimo di capitale. Semplicemente, l’attuale sistema bancario internazionale è geneticamente inadeguato a sopportare un mondo in cui vi sono rischi di insolvenza collegati a grandi emittenti sovrani

Un default controllato e concordato eliminerebbe le incertezze sul valore dei crediti ai paesi periferici e dunque gli elementi di contagio nei confronti di Spagna e Italia. Questi ultimi dovrebbero avviare programmi credibili di risanamento dei conti pubblici e di rilancio dell’economia (una bella impresa, almeno per noi, visto l’andazzo delle ultime settimane), ma non sarebbero più le vittime indirette dei problemi dei tre paesi periferici.

Ovviamente, questo presuppone una capacità politica dell’Europa che è finora mancata, ma dopo quello che è successo nelle settimane scorse non c’è più dubbio che il tempo delle soluzioni di compromesso è finito e che è in gioco ormai la sopravvivenza dell’euro e dell’intera costruzione europea.
Da Yahoo 
 
Quello che accadrà sarà certamente opportuno ed all’altezza della situazione spirituale raggiunta dalla media degli individui. Perché temere? Perché avere ancora più paura di quella che ogni giorno 'ignoriamo', immergendoci in una realtà illusoria che mina alle radici in nostro complesso bio energetico spirituale?

In questa lettura che segue c’è una forte indicazione 'sottile':

da tali elementi possiamo desumere la natura puramente correttiva del rialzo, mentre si concretizza lo scenario descritto dal frattale, che vede la formazione di nuovi minimi, ed un più consistente rialzo di medio non prima dei mesi autunnali.
Da Yahoo

Quel rialzo augurale, descritto, sarebbe solo un rimbalzo in un disegno tecnico già compromesso ciclicamente, perché l’estensione di un ciclo non può oltrepassare il 25% del suo livello temporale (per 24 mesi si va ad un massimo dell’allungamento a 30 mesi), ossia 9 marzo 2009 – 9 settembre 2009. Ci siamo? 

Da questo punto di vista c’è ancora spazio per nuovi minimi, da fare subito ed in fretta, perché poi la lettura ciclica andrebbe ‘fuori giri’

Dei nuovi minimi a ottobre corrisponderebbero ad un nuovo ciclo a due anni già al ribasso ed ogni rialzo sarebbe buono solo per fare trascorrere il tempo, lasciando la situazione 3d senza compromessi. Da cosa si evince che, per adesso, non si cambierà situazione di lungo periodo? 
 
Beh, dalla visione della scena politica/imprenditoriale che emerge dall’ordito italico. Cioè? Come non osservare le decisioni governative degli ultimi giorni, se non inquadrandole nel solito loop infinito di ‘consuetudine vessatoria’ a carico della massa? 

Infatti, le drastiche 'soluzioni' prese qualche settimana or sono, di colpire anche le classi ‘dominanti’ e di semplificare il nodo della burocrazia, non sono passate e sono state retrocesse al livello di soluzioni non apportabili; per quali motivi? I soliti... signore e signori: la non intenzione di cambiare. 

Allora la ‘nave dovrà affondare’ per far si che ‘qualcosa di nuovo/vecchio emerga’. L’alternativa dovrà sorgere dalle ceneri dell’Impero.

Se l’Impero non trova la forza/saggezza in sé, per comprendere che il crollo è inevitabile, navigando a queste latitudini dello smarrimento, allora l’Impero collasserà dando luogo alla trasformazione dell’energia in un qualcosa d’altro già ‘previsto’ dai campi morfologici della biodiversità in evoluzione.

Ricordo che, questo scenario 3d, può anche essere destinato al ‘fallimento’. Dove per fallimento si deve intendere la ricollocazione energetica del costrutto/distrutto, perché  ‘Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’ - Antoine-Laurent de Lavoisier.

Si percepisce già aria di autunno, dalle mie parti, e ciò costituisce un altro frattale di quello che accade in Borsa e viceversa ovviamente. Sto alludendo al fatto che prima del cambio definitivo di un trend, i ‘detentori del vapore’ mettono in gioco molte finte e allunghi illusori, proprio come succede alle temperature registrate in questo periodo di fine estate

Dieci giorni fa abbiamo registrato 41 gradi, oggi ce ne sono meno di 30. Ebbene, cosa è successo? Che quel picco torrido è stato l’equivalente di un picco massimo  di valori azionari, a cui segue una forte correzione, a cui segue una ripresa dei ‘valori’ ma mai a superare i recenti massimi, dopodiché si torna a scendere. Questo giochetto confonde non poco le idee della massa

Sino al giorno in cui si registrano nuovi minimi, ossia fa sempre più ‘freddo’

Ci saranno giornate in cui farà ancora caldo, ma il trend sarà cambiato. 

È come sentire il profumo dell’autunno ancora prima che giunga concretamente. Il primo nuovo minimo, solitamente darà luogo ad un rimbalzo che potrebbe anche fare un doppio massimo, ma mai un nuovo massimo. Ciò serve per fare desistere tutti coloro che pensano, giustamente, che il mercato a questo punto debba scendere

Il problema è legato al ‘timing’, alla tempistica corretta di entrata a mercato nella nuova direzione: un problema molto grande che nasce e coinvolge a doppia mandata le nostre debolezze di base, risonanti con il timbro energetico della paura.

Tutto attorno a noi riflette queste verità, perché legge.

Il ‘nostro avversario’ descritto nella Cabala semplificata di Yehuda Berg, è molto intelligente ed utilizza il tempo a suo favore. Lo può dilatare o restringere e, questo meccanismo, lo vediamo benissimo all’opera nella possibilità di estensione temporale dei cicli e dei frattali azionari e, ovviamente, non solo azionari.

Mi sto preparando per affrontare le Borse con un nuovo spirito prospettico e 'comunitario'. 

Unendo la possibilità tecnologica veicolata anche al 'consumo familiare', con un giusto approccio ‘filosofico’, è possibile ‘cavalcare la tigre’. Presto potrò dire la mia anche in questo ambito, perché finalmente comprendo il motivo di tutto il mio tempo trascorso, dal 1998, in questo complesso e variegato Mondo di sfruttamento altrui.

Iniziamo a dire che è falso che in Borsa si perde

Il paradigma va trasformato, perché altrimenti avrà sempre la meglio su di noi. La realtà è meno ‘solida’ di quello che si crede. La realtà dipende anche da noi

Tutto dipende da noi.
Sin da quando l’uomo è sulla Terra ha cercato di delimitare i propri spazi con i cosiddetti 'confini' : linee immaginarie o reali (muri, fossati, solchi) che gli permettevano in un certo senso di sentirsi al sicuro. Ma stare all’interno di un confine vuol dire anche farne parte? 

Cioè chi abita dentro un determinato territorio lo sente come proprio?
 
Sicuramente ci saranno coloro che risponderanno di si e coloro che risponderanno di no. Ma qual’è la risposta giusta? La risposta sta nel mezzo ed ecco il perché. Tutto dipende dal punto di vista in cui osserviamo la situazione: se dal punto di vista della geografia o se dal punto di vista umano.

Un uomo infatti può geograficamente stare in un determinato confine ma umanamente o mentalmente può sentirsi in un altro...
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Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 2 settembre 2011

Il Sole è centrale.





Di suo la mente è pigra e segue la linea di minore resistenza, ama l’abitudine ed è fondamentalmente poco incline al cambiamento, finché la concepiamo così. Eppure noi sappiamo sempre quello che stiamo facendo: non c’è inconscio, non c’è buona fede, non c’è ignoranza che tenga.

Possiamo ingannarci e fare di tutto per non sentire la voce della coscienza, eppure c’è. Ma preferiamo non ascoltare
Da ‘Anima e realtà’ di Carlo Dorofatti

In cuor nostro ‘sentiamo’ sempre molto bene. Il fatto è che, dentro di noi, esiste una gerarchia anche tra i nostri diversi aspetti ed esistono ‘facce’ dominanti e dominate. Se la voce della coscienza corrisponde ad un ‘portavoce’ che nella nostra realtà è attualmente ‘dominato’ o secondario, allora la voce grossa la farà quel nostro lato predominante che ‘colora’ la pressoché totalità dei nostri giorni: e quello sarà il nostro tipico modo di fare, alla vista di tutti, chiamato ‘carattere’.

Ci ritroveremo a ‘fare’ il contrario di quello che ispira quella ‘vocina’ a disposizione della coscienza: già… un classico.

In Natura esistono moti frattali che dettagliano questo fenomeno del tutto sepolto in noi. Ad esempio ci sono fiori che fioriscono d’inverno o di notte. In Cina esiste anche un moto, legato alla formazione di onde che scorrono al ‘contrario’:

Ogni anno nella baia di Hangzhou, vicino alla foce del fiume Qiantang, si ripete un fenomeno spettacolare che richiama turisti e curiosi. Grandi onde che nascono nella baia e risalgono il corso del fiume ingigantendosi, fino a raggiungere i dieci metri di altezza e velocità di quaranta chilometri all'ora.
 
Le onde, chiamate anche ‘mascheretti’, si sviluppano nella baia Hangzhou e si ingrandiscono risalendo l'estuario del fiume Qiantang. Questo fenomeno si verifica nella regione Zhejiang tipicamente durante i primi giorni d'autunno...
Da Yahoo 
 
Il giudizio è legato all’apparenza. L’apparenza è funzione dell’addensamento energetico. L’energia è controllata dall’intenzione, dall’immaginazione e dall’accordanza

Una massa di entità ‘accordate’ tra di loro (sul modello di 'Dark City') ha ‘la meglio’ su intere masse di entità convinte di non poter controllare gli eventi e, dunque, la loro Vita. Chi detiene ancora questa conoscenza, questo potere, è lo stesso che ha svuotato il genere umano della propria ‘memoria’

Chi, alla luce dei fatti, organizzando la struttura sociale umana ha generato un simile stato ‘confusionale’? 

Le organizzazioni: ossia cerchie di entità in sintonia intima.

Tali organizzazioni da chi sono regolamentate? Da leggi. E le leggi da chi sono promulgate? Dagli Stati, ossia da altre entità accordate. Lo Stato è un’organizzazione esso stesso. Chi si cela oltre il potere dei Governi? Le lobby e le organizzazioni segrete. Lo vedete il disegno? Si va verso un punto di vertice

Questa è la piramide del potere in questo scenario 3d. 

Una ‘forma’ di aggregazione energetica plasmata sul modello della ristrettezza. Ciò non corrisponde ad una 'norma'. Ciò non delinea una legge ferrea e poteva andare anche diversamente. Dunque, in questa versione del tempo il genere umano sta sperimentando il proprio smarrimento cosmico, inserito in un ‘ansa’ del possibile e sempre sul cammino evolutivo ‘indotto’ dal campo morfologico dell’Universo.

Le ‘cose’ sono come l’acqua: seguono le caratteristiche del territorio, dello scenario che le accoglie. Questo ‘terreno’ è stato preparato e strutturato in maniera tale da indurre le ‘cose’ a seguire certune direzioni, divenute in un certo senso ‘naturali’. È come osservare una diga artificiale e la presenza di una montagna:  la loro origine denota il ‘senso’ dello sbarramento

È giusto considerare l’ammaestramento dato da Krishna così: egli vuole sollevare l’anima di Argiuna dal gradino sul quale si trova, e sul quale essa è impigliata nella rete del perituro, a un gradino più alto, sul quale essa si senta superiore a tutto il perituro; anche se questo si presenta direttamente all’anima umana in modo tanto tormentoso, come nel vincere od essere vinti, nel recar morte o subire la morte…
Da ‘La Bhagavad-Gita e le lettere di Paolo’ di Rudolf Steiner

È come dire che ‘le vie del Signore sono infinite’ e attraverso il giudizio e l’ego rischiamo di smarrire le proporzioni di un fenomeno che sfugge nella sua quasi totalità. Occorre alzare il punto prospettico, elevarsi ed allo stesso tempo osservarsi. 

Il concetto di ‘elevazione’, a sua volta, non deve ingannare: la prospettiva si espande conoscendo se stessi, ossia entrando ‘dentro’ di noi, osservando e comprendendo la nostra complessità alla luce di una semplice considerazione: noi siamo molto di più e lo 'sappiamo' con certezza.

È una metafora: non si cerchi una montagna per guardare meglio là sotto, ma si scali la propria montagna interiore, dalla cui vetta si può osservare le nostre personalità all’opera, osservando l'ordito intessuto e capendone il senso

È un po’ il concetto di Terra Cava: di Vita nella Vita. 

L’entità riferita al Progetto Chani, parlava dei fondali oceanici e del perché l’umanità non si impegni tanto, così come sta facendo per la corsa nello spazio, alla loro esplorazione metodica. Perché? 

Perché scoprirebbe qualcosa di molto interessante su se stessa e sulle proprie origini e sulle forme di Vita che coabitano sulla Terra. Egli sostiene che ad una certa profondità, per via di pressioni così alte e condizioni così estreme, esistano masse d’aria che ‘non possono andare via’, per cui esiste un ecosistema molto simile a quello esteriore riferibile alla Vita di superficie

Vivere sottoterra ma con una volumetria d’aria idonea a supportare la crescita di alberi e quant’altro, significa ignorare di essere sotto ad un ‘livello superiore’, ma vivere nella constatazione che quello che si vede sia la normalità.

Giovanna Conforto scrive di un Sole/Cristallo che risiede al centro della Terra

Il Sole al centro della Terra è l'Autore dell'Opera che anima infiniti mondi, la Vita, la Forza che commuove anche il tuo corpo con delicate emozioni che il tuo cervello può sentire e amare.  

Per cui anche il problema energetico e della luce potrebbe essere, in quella realtà, un ‘non problema’. Una massa d’aria sufficientemente voluminosa, può ‘colorare’ l’atmosfera, così come succede in superficie.
  
In superficie l’irraggiamento giunge dall’alto, ma non è detto che non possa funzionare anche in altra maniera, dando luogo ad effetti di rifrazione diversi o analoghi, chissà. Il cielo blu è tipico della Terra 3d di superficie e non è detto che sia la normalità, infatti basta osservare gli altri Pianeti conosciuti.

Le organizzazioni, di qualsiasi tipo, provocano una ‘colorazione’ dello scenario di base, per cui le organizzazioni hanno la stessa valenza di una fonte luminosa che può caratterizzare una certa atmosfera. Se questa atmosfera è direttamente visibile dalla massa, nel tempo e con l’abitudine verrà scambiata per la normalità. Vediamo, attualmente, un fenomeno di colorazione di base che sta avvenendo in Cina:

Web, quotidiano cinese sollecita ripensamento gestione Rete.
La capacità di controllo del Partito Comunista cinese è a rischio se il governo non prenderà decisioni più ferme per evitare che le opinioni diffuse su Internet vengano plasmate da rivali politici sempre più organizzati. È il monito lanciato oggi da alcuni scrittori del partito in un editoriale.
 
Il commento - apparso nell'edizione estera del People's Daily, il principale quotidiano del Partito comunista cinese - si aggiunge agli altri segnali secondo cui Pechino, scossa dalla crescente influenza di siti di microblogging come Twitter, starebbe valutando nuovi modi per controllare e gestire le opinioni online.
 
Funzionari cinesi e alcuni media si sono recentemente lamentati per la diffusione di 'voci' dannose e infondate su Internet.
 
L'editoriale sollecita dei cambiamenti nel modo in cui la Cina controlla le novità su Internet. 'Le opinioni su Internet sono spontanee, ma sono sempre più frequenti segni che stiano diventando organizzate', si legge nell'articolo.
Da Yahoo 
 
Le opinioni sono organizzate? Chiediamoci, allora, ‘da chi sono organizzate’?  È un fenomeno nuovo o sono ancora i ‘soliti ignoti’? La Cina è legata al debito Usa. Gli Usa sembrano sempre gestire il flusso del controllo. Però sino a quale punto è possibile veicolare il cambiamento?
 
Questa dinamica sottintende l’intenzione di ‘andare avanti’ comunque, ma sino al giorno in cui, qualcuno, affermerà alla luce del Sole:

signori e signore, abbiamo reso tutti insieme questo modello sociale un campo ingestibile. Abbiamo fallito. Da domani mattina tutto quello che ‘conoscete’ non esisterà più. Per il bene dell’umanità intera, abbiamo deciso di resettare l’intera base dati globale. Si riparte da zero al fine di ri costruire un Mondo migliore, diverso e basato su principi etici e morali sino ad oggi scomparsi. 

Per fare questo si è organizzato un Governo unico mondiale che, seppure 'temporaneamente', condurrà il Pianeta per mano verso la generazione di un nuovo paradigma sociale. Il debito di ogni cittadino, di ognuno di noi, non esisterà più. Il denaro verrà veicolato attraverso una struttura globalizzata in maniera tale che ogni individuo, ogni famiglia, abbia ciò che necessita per vivere in armonia e pace…
 
Sarebbe un bene questo Governo Unico Mondiale?

All’azzeramento del debito corrisponderebbe un rinnovamento dell’esistenza del denaro, ossia il virus non verrebbe eliminato alla base, perché la ‘base’ siamo noi, la massa.

Senza un rinnovamento della ‘base’ non si cambia mai veramente.

Per questo motivo la massa sta cambiando silenziosamente, ispirata da un principio superiore intelligente.  

Non soltanto tu sei alla ricerca di Dio, anche Dio è alla ricerca di te.
Da ‘L’essenza segreta - Il sentiero dell’amore’ di Osho

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com