venerdì 6 maggio 2011

Alieni e onde Theta.




Esiste la possibilità di cambiare all’istante un fattore depotenziante della nostra Vita, come se avessimo una bacchetta magica a nostra disposizione? Quando si parla di ‘balzo quantico’ cosa si intende? Vediamo, oggi, di districarci in questa tematica, intendendo di evidenziare questa notevole possibilità e calandoci nella richiesta sincronica effettuata, in questo momento, all’Universo. Come?

Tramite l’osservazione di quello che ci ‘ruota’ attorno, ossia tramite le risposte quantiche del ‘Genio’ che pervade tutto ciò che siamo e che ci circonda. Cambiare, guarire, è possibileIniziamo, prima di tutto, a crederci e a permettere che accada. Iniziamo a dare la nostra autorizzazione, ad aprirci al ‘cambiamento’ positivo. 

Senza il nostro permesso, infatti, non potrà succedere nulla di quello che auspichiamo. Diciamo allora di ‘sì’ al cambiamento, alla guarigione, all’acquisizione della capacità di sentire e provare sentimenti, di deprogrammarci per riprogrammarci.

Iniziamo a dire di ‘sì’ e a crederci in profondità.

Questo è il primo ‘perno’ dell’atto del trasformarsi. Nel corso degli articoli di SPS, da circa metà aprile in poi, sono entrato in un ambito di focus, di consapevolezza, su quelle energie di depotenziamento che esistono in ognuno di noi e, una volte identificate e circoscritte, ho compreso che non occorre provare nessuna forma di giudizio nei loro confronti o nei nostri confronti. Perché? 

Perché, così come esistono i globuli rossi, le piastrine, gli ormoni, i neurotrasmettitori, etc. esistono anche queste energie sottili. 

Tutto ciò che non è riconosciuto ufficialmente dalla scienza è, contemporaneamente studiato ed approfondito dalla 'scienza-parallela', con risultati sempre più evidenti. Come diceva il vecchio motto di Aiazzone: provare per credere. È lasciata alla nostra capacità di discernere, ogni deduzione e conclusione, senza per questo, poi, appellarsi a fortuna o sfortuna, fato o destino avverso: si accetta di provare e si osserva… nulla di più. Bene. 

Scrivevo che così come abbiamo accettato che, dentro di noi, esistano delle ‘entità’ biologiche ‘conosciute’, allo stesso modo dobbiamo comprendere che esistono anche altre ‘entità’ sottili non ri-conosciute. 

Queste entità si confondono nella notte dei tempi con l’ignoranza che l’Antisistema ha provveduto a lasciare come risultato del drenaggio della conoscenza dei nostri avi, ossia attraverso una sistematica opera di prosciugamento dell’essere umano. Dunque, senza entrare in disquisizioni troppo cosmiche, iniziamo a prendere atto che il nostro ‘Avversario’, lo ‘Sfidante, le entità descritte da Rudolf Steiner, ciò che è oggetto di un esorcismo, etc. non sono altro che delle nostre componenti ‘genetiche’

Con il termine ‘genetica’ intendo un concetto molto più allargato del semplice riferirsi al solo ambito riconosciuto dalla scienza ufficiale.

La genetica (dal greco antico γενετικός ghenetikós, ‘relativo alla nascita’, da γένεσις ghénesis, ‘genesi, origine’) è la scienza, branca della biologia, che studia i geni, l'ereditarietà e la variabilità genetica degli organismi.
 
Allarghiamo tale definizione comprendendo anche la ‘qualità’ dell’energia vitale, ossia espandendo il concetto di genetica e applicandolo al concetto di reincarnazione, Karma, Libero Arbitrio e, più in generale, a tutte quelle Leggi Celesti che regolano/riconducono il raggio dell’esperienza tridimensionale all’unico fine evolutivo.

Allora, il nuovo punto di consapevolezza raggiunto è questo:
  • so che esistono delle entità d’interferenza ‘dentro’ di me
  • le accetto e smetto di odiarle e temerle 
  • perché comprendo che hanno una funzione molto simile al resto della mia ‘genetica’ 
  • perché tutto ha un senso e tutto si crea per assistere la mia evoluzione.
Ok? Smettiamo, in questo modo di emettere energia della classe della paura. Ci ri-allineiamo al nostro campo d’energia superiore, smettendo anche di giudicare e di dare colpe agli altri e/o a noi stessi. Smettiamo di alimentare la separazione tra noi e gli altri e tra noi e noi stessi

Semplicemente, qualsiasi ‘cosa’ esista in noi è parte della medesima Opera che ha permesso la creazione del sangue, della pelle, delle ossa. 

Non c’è differenza strutturale, se non le varie caratterizzazioni delle ‘entità’ stesse. Ognuna di loro ha un compito ben preciso. Il non comprenderlo provoca ‘separazione e giudizio’, con conseguente emissione di energie negative nell’ambiente che vanno ad alimentare la forma psichica eterica che aleggia attorno al Globo: l’incantesimo che ci tiene ‘sotto scacco’

È questo un passo in ‘avanti’ notevole nella direzione evolutiva, perché iniziamo ad aprire gli occhi dello Spirito, sentendoci parte del tutto e non vittime sacrificali immerse e disperse nel tutto. Meraviglioso, non trovate?

È come essere in un gigantesco ‘imbuto’, senza luce, in cui, qualsiasi cosa si faccia, si viene comunque ed  inesorabilmente attratti verso il suo centro, verso la luce che osserviamo sempre da più vicino caratterizzare quel suo centro: questa immagine ricorda molto bene quella di una galassia con quella gran luce centrale che è possibile vedere molto chiaramente dalle moderne fotografie scattate da Hubble, per esempio.


Una volta che abbiamo maturato la consapevolezza che quello che temiamo esiste veramente, il nostro Avversario, e smettiamo di chiamarlo in un simile modo separativo ed ostreggiante, iniziamo a comprendere che occorre solo rivedere la nostra ‘educazione’ inconscia al fine di, finalmente, iniziare a cambiare veramente. Per questo motivo Osho diceva che doveva prima distruggere tutto quello che sappiamo, prima di iniziare a costruire qualcosa di diverso. 

De-programmare e Ri-programmare…

Il Diavolo è simile ad un Ormone: che altro? Ha una funzione ben specifica: creare Resistenza. Perché? Perché senza Resistenza non si andrebbe da nessuna parte. È paradossale, lo so, ma è così. È una legge che, ad esempio, possiamo osservare in ambito marinaresco, allorchè si è compreso che la forza del vento poteva spingere se opportunamente sfruttata. Si utilizzava una resistenza trasformandola in un motore amico. È questo un frattale molto evidente della funzione nascosta delle entità parassite. Occorre sviluppare lungimiranza e apertura d’animo per comprendere. Renderci assolutamente consapevoli che non siamo solo quello che vediamo  e sentiamo attraverso il filtro dei cinque sensi.

L’opera di incantesimo è millenaria. È un muro in cui sbattiamo ad ogni istante, ogni volta che accettiamo di andare al di là delle convenzioni attraverso l’immaginazione. In quei momenti succede qualcosa dentro di noi; alla meraviglia segue quasi  un senso di colpa misterioso, come una bacchettata invisibile che ci ammonisce a rimanere agganciati alla ‘realtà’. Quello è il limite, il soffitto, le Colonne d’Ercole.

Cosa fare allora? Riporto a titolo di esempio, per fare comprendere quanto sia profondo il ‘sonno’ in cui versiamo e quanto sia auto-giudicante la nostra mente inconscia, programmata in ogni modo nel farlo da sempre nell’ambito Antisistemico.

L'FBI rivela: trovati corpi alieni a bordo di dischi volanti precipitati.
'Tre corsi di forma umanoide su ogni disco volante'.
… L'agenzia ha pubblicato sul proprio sito Internet (http://vault.fbi.gov/) alcuni documenti segretissimi che svelano gli avvistamenti di dischi volanti avvenuti in Messico nel 1950, e nello Utah nel 1949.
 
Il primo è noto come 'incidente di Roswell'. Nel rapporto pubblicato in Rete, firmato dall'agente dell'Fbi Guy Hottel, e datato 22 marzo 1950, si afferma che nel New Mexico sono stati trovati tre dischi volanti del diametro di circa 16 metri e con una parte sopraelevata al centro. Nel documento si legge che in ogni disco c'erano 'tre corpi di forma umanoide, alti meno di un metro, vestiti con un tessuto metallico a trama molto fitta' e che 'ogni corpo è avvolto in un bendaggio simile alle tute anti gravità usate dai piloti collaudatori'. I dischi sarebbero precipitati a causa delle interferenze elettroniche provocate dai radar militari. 
 
L'Fbi pubblica anche un vecchio cablogramma intitolato 'Dischi volanti', in cui si legge: 'Un oggetto volante color argento è giunto sopra le montagne del Sardine Canyon ed è esploso poco dopo creando una palla di fuoco'. Il documento, classificato come 'urgente', è stato inviato il 4 aprile 1949 all'allora direttore dell'Fbi, J. Edgar Hoover, da alcuni agenti federali in servizio a Logan, in Utah. Il messaggio spiega che l'oggetto misterioso è stato visto a chilometri di distanza da un soldato di guardia in una base militare, da un poliziotto e da un agente della stradale. Anche diversi abitanti della cittadina di Trenton avrebbero visto "la doppia esplosione aerea seguita da oggetti cadenti".

Questa notizia risale circa al 12 aprile 2011 ed è la conferma ufficiale, da parte di un organo ufficiale come quello dell’FBI, che gli extraterrestri esistono. Proprio quell’FBI che ha da sempre provveduto a cancellare ogni traccia di accaduto, riconducendo ogni volta le ‘cose’ su percorsi prestabiliti ed accettati dall’opinione pubblica. Capite! 

Gli extraterrestri esistono: lo dice l’FBI.

Ebbene, avete visto gran titoli sui giornali o sentito i telegiornali affermarlo in diretta televisiva? Assolutamente no. In questo modo, il cittadino medio non potrà mai dire che la verità viene sotratta al Mondo, no – perché?  

Perché la verità è stata detta ufficialmente, più di 60 anni dopo, ma è stata detta e subito fatta sparire dalla circolazione, sotterrata alla ‘vecchia maniera’

La cosa terribile è costituita dal nostro grado generale di apatia ed oblio. Siamo troppo immersi nelle altre cose per renderci conto di queste grandi verità inserite in ‘macchina’ allo stesso modo delle grandi amenità quotidiane che s’infrangono su di noi sistematicamente, anzi, anti-sistematicamente. È una precisa strategia questa, un’opera di appiattimento della capacità ricettiva umana tramite l’esplosione continua di un flusso di informazioni fuorvianti e subliminalmente influenti. 

Tutto ciò che impera al giorno d’oggi è una trappola per i nostri sensi. 

E la cosa più ‘affascinante’ è che corrisponde solo ed esclusivamente al nostro volere, quello intimo di scappare dalle nostre responsabilità di fronte al flusso della Vita. Null’altro. Non esiste né la vittima né il carceriere. Ce la suoniamo e ce la cantiamo…

Gli alieni esistono: è ufficiale! Ma chi se ne è accorto?

Abbiamo trattato questa notizia allo stesso modo di quelle relative al gossip. Anche se qualcuno facesse uno ‘speciale’ su questo tema, scambieremmo quello ‘speciale’ per l’ennesima trasmissione banalizzante e spettacolarizzante del filone ‘misterico’. Del resto, quanti grandi Avatar abbiamo ‘terminato’? 

Ecco un altro punto di focus: non crediamo più a nulla.

Facciamo di tutta l’erba un fascio… Cosa fare, allora? Il film documentario ‘Lo Sfidante’ suggerisce, riassumendo:
  • consapevolezza 
  • attenzione 
  • disciplina 
  • silenzio interiore    
Quanto tempo ci vorrebbe per portare a termine in maniera positiva questa opera di ricostruzione del nostro essere? Viviamo tempi veloci e siamo abituati alla velocità sempre più crescente. È un’altra illusione? Può essere, ma possiamo accettare di continuare a percorrere questa direzione, senza decelerare. In che modo? Osservando quello che stiamo attirando attorno al nostro campo di percezione, secondo la legge d’attrazione ed il principio ‘magnetico’ che ci vincola tridimensionalmente. Bene. 

Ecco allora cosa si è affacciato, in questi giorni, nella mia Vita: il Theta Healing.

Nello stato mentale Theta puoi creare ogni cosa e cambiare la realtà istantaneamente. 
Cos’è lo Stato Theta?

 
Ci sono cinque diverse frequenze nelle onde cerebrali: Beta, Alpha, Theta Delta e Gamma. Queste onde cerebrali sono in movimento costante; il cervello produce compatibilmente onde in tutte le frequenze.
 
Ogni cosa che fai o che dici è regolata dalla frequenza delle onde cerebrali. In questo momento, quando penso e parlo, comunicando con te, la mia mente è in Beta. L’onda Beta ha una frequenza di 14-28 cicli al secondo. Beta è lo stato in cui sei attivo/a e all’erta.

In uno stato Alpha, le tue onde cerebrali si muovono ad una frequenza tra 7-14 cicli al secondo. La frequenza Alpha è quella di uno stato mentale meditativo e di profondo relax. Alpha è il ponte tra Beta e Theta. L’onda Alpha governa i sogni ad occhi aperti, il fantasticare, e denota una stato di coscienza distaccato e rilassato. 

Le persone che hanno problemi con questa frequenza avranno difficolta’ nel ricordare. 

Per esempio, sei cosciente di un sogno particolare o di una meditazione che é stata molto profonda, ma non ti tornano in mente i particolari, vuol dire che non sono state generate le sufficienti frequenze in Alpha. Non avevi il ponte fra il subconscio e la mente conscia

Uno Stato Theta è uno stato di rilassamento molto profondo; è quello usato in ipnosi e durante il sogno. Le onde cerebrali sono rallentate fino a una frequenza fra i 4-7 cicli al secondo. Infatti, i Saggi meditano per ore e ore per raggiungere questo stato, in modo di avere accesso all’assoluta calma perfetta.

Le onde cerebrali Theta possono essere considerate il subconscio; esse governano la parte della nostra mente che si trova fra il conscio e l’inconscio e trattengono memorie e sensazioni. 

Dirigono anche le tue credenze e il tuo comportamento.

Le onde Theta sono sempre creative, d’inspirazione e caratterizate da sensazioni molto spirituali. Si crede che questo stato mentale ti permette di agire al di sotto del livello della mente conscia. Theta è la prima tappa delle fasi quando sogniamo. Per capire questa frequenza in modo semplice e completo basta pensare a come ci si sente e cosa si 'prova' trovandosi in cima ad una montagna totalmente assorbito da cio’ che ti circonda e sai di 'sapere' che Dio è reale; semplicememte sai che Dio 'e’'. In quel momento tu sei in Theta.

Theta è uno stato molto potente. Può essere paragonato a quella specie di trance in cui si ritrovano i bambini quando stanno giocando con i video giochi. Un’altro esempio dello stato Theta e quello di coloro che camminano sui carboni ardenti senza bruciarsi.

Lo stato mentale Delta è quando sei in un sonno profondo. In Delta le onde cerebrali sono rallentate fino ad una frequenza che oscilla fra 0-4 cicli al secondo. E’ anche l’onda che usi quando squilla il telefono e sai chi sta chiamando.

L’onda cerebrale Gamma é lo stato in cui ci troviamo quando impariamo e processiamo informazioni. L’onda Gamma stimola il rilascio di endorfina Beta. Le onde Gamma sembrano essere coinvolte nelle attività superiori del cervello, in cui sono incluse la percezione e la coscienza. Le tue onde cerebrali oscillano fra 4-0 cicli al secondo mentre stai in Gamma.
 
Vianna crede che quando sei in uno stato Theta-Gamma ti trovi in uno stato favorevole per le guarigioni istantanee. Nel miracolo della guarigione istantanea, il cervello puo’ andare da 4 cicli al secondo a 500 cicli al secondo. Il ritmo gamma scompare quando una persona è sotto anestesia. Possono anche essere coinvolti nel rilegare gli input sensoriali nel singolo oggetto che noi percepiamo. Questo processo è così efficiente, che ce ne rendiamo appena conto che accade. Le registrazioni dei neuroni, nella corteccia visiva, mostrano che la sincronizzazione nella banda Gamma unisce parte della corteccia sollecitata dallo stesso oggetto e non quelli sollecitati da oggetti diversi, che implicano i ritmi gamma nell’unire. Per esempio, i colori, le forme, i movimenti e la posizione di un oggetto, sono processati nella corteccia visiva in modi differenti e queste caratteristiche dell’oggetto devono essere riunite in una singola entità.

Questo è conosciuto come il problema dell’unione (che potrebbe essere la ragione per cui le persone accumulano le memorie fluttuanti in uno stato inconscio) e i ritmi gamma sono insegnati per fornire la soluzione.

Gli scienziati hanno scoperto che a certe frequenze cerebrali (particolarmente in Alpha e Theta) è possibile:

1. Alleviare lo stress e promuovere una duratura e sostanziale riduzione, nelle persone soggette, dell’ansia.
2. Facilitare un profondo rilassamento fisico e chiarezza mentale.
3. Incrementare l’abilità verbale e anche la prestazione dell’IQ a livello verbale.
4. Sincronizzare tutti e due gli emisferi del cervello.
5. Richiamare immagini mentali vive e spontanee ed il pensiero creativo immaginativo. 
6. Ridurre il dolore, promuove l’euforia e stimolare il rilascio di endorfina.
Ieri sera abbiamo assistito, io e mia moglie, ad una conferenza gratuita sul Theta Healing, tenuta dall’insegnante/terapeuta Ileana Rotella, che mi ha colpito molto per la semplicità e la potenzialità di una simile tecnica. Ho prestato particolare attenzione al fatto che, da quando ho iniziato a scivere dei Voladores, sono giunte, insieme alla consapevolezza della loro esistenza, anche le modalità di superamento della loro ‘resistenza’. 

È davvero una risposta sincronica da parte dell’Universo
Le cose udite e ‘parafrasate’ attraverso il mio discernimento, mi hanno permesso di inserire altri tasselli nell’ambito del puzzle evolutivo: sentire certi discorsi relativi all’Uno, introdotti progressivamente attraverso vari livelli dell’osservazione energetica è cosa quantomai entusiasmante e coincidente. Si parla di 4 livelli di ‘memorie energetiche’ sui quali agire che, dal piano personale conducono a quello globale, identificando e sancendo, di fatto, proprio quella unione sottile che ci lega tutti quanti al medesimo corso evolutivo, Terra ed Universo compresi

Attraverso questa tecnica, ci mettiamo in una posizione superiore rispetto all’opera di 'interferenza' in corso, e da quell’ambito possiamo dirigere l’energia del Creatore su di noi o su chi lo necessita, facendo da osservatore e non da tramite o canale. Tutto ciò ricorda molto da vicino la potenzialità di guarigione espressa così bene dal Dr. Erik Pearl attraverso le sue ‘Riconnessioni’

Un aspetto emozionante è quello legato al discorso dell’albero genealogico e alla possibilità di ‘liberarlo’ interamente dai ‘blocchi’ che lo hanno caratterizzato, blocchi che come dei testimoni in una staffetta vengono trasmessi ereditariamente ai consanguinei, i quali ricevono il compito di trascenderli e trasmutarli. 

L’opera del Theta Healing ha la capacità di andare a guarire a ritroso nel tempo, dove il tempo non esiste nemmeno più, come nel caso dei disincarnati, e sui figli, i quali hanno ereditato i nostri ‘blocchi’. Il Libero Arbitrio dei figli viene ‘aggirato’ in quanto il ‘segnale’ è eseguito sui genitori che, a cascata, si riflette anche sui figli.

Ho ancora necessità di consolidare quello che ho ‘sentito’, per cui, nei prossimi giorni, progressivamente inserirò nel Blog l’evoluzione dell’energia che mi contraddistingue, nella convinzione che la condivisione sia lo strumento più potente a nostra disposizione per avvicinarci al balzo quantico dell’Ascensione, verso le meraviglie che attendono solo un nostro ‘ritorno’. Il ritorno da un viaggio che ci ha donato la grazia della sensibile evoluzione
Considero la giornata di ieri una grande esperienza evolutiva, voluta e richiesta dal mio intento di superare le resistenze, percependole senza distacco come dei veri e propri ‘trampolini di lancio energetico’. Con questa tecnica è possibile avere risultati istantanei. Non ho ancora provato personalmente, ma sento che la via è risonante con la mia energia. 

Alla fine è questo quello che conta: essere in risonanza con un 'fenomeno', così come non è casuale che un individuo venga veicolato a leggere questo articolo piuttosto che un altro. 

Nulla è per caso e tutto è opportuno…
Allora, cosa ‘vedo’ all’orizzonte? La proposizione di un vero balzo quantico globale. A cosa si 'riduce' la 'proposizione'? Ad una ‘semplice’ accettazione, e nell’intenzione di voler davvero vivere una simile esperienza. Ecco come:
  • diretta radiotelevisiva, internet, etc. planetaria
  • speaker internazionali che traducono in simultanea ed in realtime le parole di un ‘perno’ da cui si dirama la richiesta di accettazione al cambiamento
  • risposta individuale tramite un ‘sì o un ‘no’
  • impartizione del ‘comando di sblocco’
Ecco come ripulire il Mondo, all’istante, dalle ‘ragnatele’ che lo affliggono, ed ecco come la Casta sopravvive a se stessa. È tutto così semplice ed immediato
Una cosa; la terapeuta ha ripetuto che il processo è inerente a due aspetti:
  1. programma
  2. sentimento
Il 'sentimento' si può condividere, teoricamente, anche nel modo da me immaginato poco sopra, ma non è detto che basti, perché occorre cambiare il 'programma', e per fare questo occorre ‘scavare’ nei singoli individui. Per cui la diramazione del segnale al Globo intero riguarderebbe il ‘sentimento’ che eventualmente può mancare, ma il ‘programma’ è inerente alle singolarità. 

Comunque sarebbe già un gran fare ed un gran dono per chi lo volesse. Un’ultima cosa: esistono ‘programmi’ globali, per cui avrebbe senso anche operare sull’intera umanità, togliendo questi ‘programmi’ depotenzianti, una tantum…
È davvero sorprendente come questo ‘sentire’ avvicini ai discorsi 'emanati', ad esempio, da Gesù il Cristo oltre duemila anni fa, quando l’umanità ristagnava, ancora maggiormente di adesso, in un sonno senza Coscienza.

E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139)

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

giovedì 5 maggio 2011

Angeli e Demoni: una Sol cosa.





Riusciamo a ‘concepire’ la sottile verità che ‘non siamo ancora liberi’? Si? No? Magari ci fossero risposte ‘secche’ di questo tipo. In realtà, la risposte più diffuse sono del tipo sfuggevole, come il non osservarsi di fronte ad uno specchio o come l’osservarsi in uno specchio che deforma ciò che riflette. Ecco alcune tipologie di risposte tipiche:
  • ancora con questa storia? 
  • e dai, cerca di crescere. 
  • ma per favore, pensa a lavorare. 
  • si vive una volta sola, goditela.
Mi chiedo: ma sono risposte, queste? Non sembra, invece, un modo nemmeno ‘elegante’ di sgattaiolare via dal nocciolo di una questione? Questione che può sembrare banale o paranoica, ma che per la Natura dell’argomento evocato, meriterebbe ben altro peso specifico e attenzione. Perché non succede?

Perché questo ‘nostro’ Mondo è troppo ‘rumoroso’. 

Nel concetto di 'rumore' occorre inserire ‘tutto’, persino lo stress che proviamo nel cambiare il pannolino al ‘pupo’. In ogni occasione che la Vita conduce sulle nostre rive, c’è del ‘rumore di fondo’ che non ci permette di ‘sentire’ quel qualcosa d’altro che, in una situazione ideale, ispirerebbe secondo una prospettiva perlomeno differente da quella usuale da cui ci siamo abituati a ‘scrutare il panorama osservato ed osservabile’

Il ‘rumore’ lo troviamo in ogni ambito dell’esistenza; ad esempio, nelle modalità di 'partecipazione' alla Borsa. Che cosa c’entra la Borsa? Beh, la Borsa è quell’aspirapolvere autorizzato dall’Antisistema, cioè dal ‘noi inconscio’, che preleva i nostri soldi e li distribuisce nei gangli delle infrastrutture del modello di ristrettezza apparente. Perché in Borsa oltre il 95% delle individualità perde denaro? Perché c’è troppo rumore di fondo. 

L’analisi tecnica o ogni altra possibile via percorribile è rumore di fondo. Confonde e divide. Non permette di focalizzare sul 'da farsi' in maniera convergente. Provvede, anzi, a disperdere le nostre facoltà maggiori attraverso un diabolico incontro di domanda e offerta virtuale atta a ‘dribblare’ il nostro intento.

Quale intento? Fare soldi. Fare tanti soldi. 

Ecco, questo è il punto focale: il rumore di fondo ci avvolge e ci seduce secondo le nostre debolezze sociali. L’ingordigia e l’avidità vengono promosse all’istante e salgono in cattedra. Se qualcuno ci proponesse l’opportunità di guadagnare 50 euro al giorno, in maniera sicura in Borsa, la maggior parte di noi rifiuterebbe. Perché? Perché è troppo poco! 

È questa la triste verità: non vedere oltre al proprio naso. 

Non comprendere un potenziale a causa del rumore di fondo da cui siamo avvolti e dell’ignoranza in cui ci siamo lasciati andare, come in un pozzo verticale senza appigli. Joe Ross e Larry Williams ci insegnano un’altra realtà, ad esempio: quale? L’accontentarsi. L’accontentarsi intelligentemente. Cercando e trovando delle ‘strozzature’ da sfruttare abilmente. È come attendere il ‘nemico’ sfruttando sagacemente il territorio conosciuto. Cosa vi ricorda questa tattica? Le forme di resistenza partigiane. Le più difficili da stanare e vincere per gli eserciti invasori. 

Cosa è da sempre successo in Afghanistan a quegli eserciti che hanno tentato di 'piallarlo'? Che hanno ottenuto delle grandi perdite di tempo, perché quel territorio è troppo vario e frastagliato per essere interamente e definitivamente occupato. E le persone che lo abitano sono troppo scaltre e attente per essere scalzate via. La loro conoscenza del territorio è l’arma più grande a loro disposizione. Conoscenza, scaltrezza e attenzione…

Ecco cosa serve in Borsa. 

Che altro? Umiltà, senso della misura e, la cosa più importante: disciplina. La disciplina prevede la conoscenza di se stessi. La consapevolezza di sapere in quale ambito ci si muove e da quale ambito ci si muove. Le nostre potenzialità riflesse in ogni momento tramite l’azione pianificata. Azione pianificata che nasce dall’intuizione di un momento senza rumore di fondo. Intuizione che genera un piano preciso e dettagliato, lucido, consapevole del ‘territorio’ in cui si è calati. La consapevolezza non si ferma, tuttavia, solo a questo aspetto, ma continua secondo una spirale di continuità dinamica, giorno dopo giorno. Questa modalità della manifestazione dell’essere/avere comporta l’estraneazione dell’individuo dalla massa pulsante e rotolante della Paura di perdere o di vincere

È solo con la continuità che riusciamo a creare nuove sinapsi, a cancellare le vecchie e a non cadere oltremodo nelle vecchie abitudini destrutturanti a cui il nostro Avversario inevitabilmente tenta di ricondurci.

In Borsa il pericolo numero uno è rappresentato da quello che noi stessi possiamo combinare a noi stessi. Potrei scrivere libri su questo argomento...

Ok? Ecco un altro ambito in cui le entità parassite svolgono al meglio il loro ‘dovere’. Se smettiamo di pensare ad esse come a dei nemici e iniziamo a percepirle come una parte della nostra genetica, allora inizieremo anche a cogliere il ‘senso’ della loro presenza. Mi rendo conto che questo discorso è ancora troppo avanzato per il punto di focus medio e medio/alto della massa. Infatti si è, mediamente, fermi ancora al fatto di non riconoscere nemmeno che esiste l’Avversario

Le varie branche del ‘sapere pragmatico’ umano lo hanno solo percepito, ipotizzato, dedotto, ma quasi mai identificato come un qualcosa di reale e giammai raffigurato come corrispondente ad una parte di noi. La figura dell’Ego e quella di Lucifero hanno qualcosa in comune? Di che cosa sta parlano un Prete quando si riferisce alla pratica dell’esorcismo? Di che cosa narrano, tra le righe, tutte le forme di tradizione religiosa, antiche e moderne? Da chi era stato tentato Gesù, più e più volte? A chi corrisponde quella strana voce che ci incita quotidianamente a ri-cadere regolarmente negli usi a abusi relativi al perpetuarsi dei cosiddetti ‘vizi’? 

Chi ci sussurra di fumare sempre quell’ultima sigaretta?

L’elenco è lunghissimo e la domanda da porsi è: c’è una parte di me molto strana, una parte di cui non ho mai fatto parola con nessuno. Perché?
Tutti noi lo percepiamo sottilmente. Capiamo inconsciamente che ‘non siamo soli’ dentro di noi. Ma evitiamo di guardare, perché quello che potremmo osservare, nemmeno tanto in profondità, ci spaventa. Abbiamo paura. E questa paura inconscia è un livello di alimentazione della paura stessa. un circolo vizioso per noi e virtuoso per il nostro Avversario.

Ricordate? Siamo chiusi in una stanza senza finestre e senza porta, da cui è stata estratta la causa prima del nostro inserimento in quel luogo. Per cui non abbiamo nemmeno la percezione del ‘perché’ ci troviamo lì. A quel punto costruiamo un ecosistema adatto a sopravvivere. Da un punto, nel soffito, entra un fascio di luce e iniziamo a ringraziare quel ‘punto’…  per rischiarare l’ambiente. 

Un ‘buco’ viene scambiato per un Dio…

La causa prima è l’Osservatore che, 'esternamente', osserva. Non facciamoci confondere dalla terminologia usata, dal linguaggio a nostra disposizione, perché il termine ‘esterno’ non è da intendersi nell’usuale modalità inscritta nei nostri circuiti logici, ma in un modo quantico e ben più adatto ad evidenziare una realtà multidimensionale in cui siamo ‘immersi’:
  • esterno corrisponde ad interno, nella fisicità 
  • interno corrisponde ad esterno, nell’essenza.
A cascata, dai nostri corpi sottili superiori, deriva un flusso di informazioni codificate nell’energia che si condensa sino a divenire fisica e… concreta. È come atterrare sulla Luna con un modulo spaziale per toccarla concretamente. È solo con un corpo fisico sensibile che possiamo vivere questa esperienza. Non certo con altri veicoli energetici che hanno funzionalità diverse, come quelle di ‘trasporto’, ad esempio. 

Avere ‘dentro ‘qualcosa significa essere controllati dall’esterno. È un concetto... wireless.

Chiaro? È un concetto astratto che prevede la consapevolezza del ‘come si è’ fatti oltre all’apparenza. Ora, prendiamo un reality qualunque; coloro che si prestano a vivere insieme e chiusi dentro ad uno scenario per un certo tempo, dopo qualche step, iniziano a dimenticare che è un ‘gioco’, ossia dimenticano che ci sono le telecamere che riprendono ed un pubblico che osserva. È solo una questione di tempo ed è una legge di adattamento della Mente.

Pensiamo di estendere questo concetto su più vasta scala: all’umanità intera. 

I partecipanti al reality sono veicolati dal di dentro, dalle leggi di adattamento biologiche naturali, ma controllati dall’esterno. Da chi? Dalla Regia, dall’intenzione di avere concepito la trasmissione, dall’audience, dalla capacità ultima di tecnologia e potere di coloro che hanno intessuto non solo la trama del reality ma la trama stessa di tutto quello che si estende oltre al reality, sino a coinvolgere tutta la gente che osserva e via in divenire. È un fenomeno globale che s’emana biunivocamente da noi a loro, da loro a noi, da me a te, da te a me, etc.

Che senso ha? 

Fare esperienza sulla via del ‘Conosci te stesso’…

Ora, dovete capire, che per l’umanità esiste una via di ‘passaggio’ che consente di attraversare, trascendere, questa esperienza, ma dovete assumere un atteggiamento creativo, non una postura di resistenza. Questo è quanto ‘loro’ si aspetterebbero da voi, sulla base dei vostri modelli di esperienza del passato. Vi posso garantire che la vostra storia è stata analizzata e studiata a tale punto da menti e modelli computerizzati, che la loro conoscenza di voialtri raggiunge livelli che non vi potreste nemmeno immaginare. 

Ogni scenario reazionario è stato sezionato a livello cellulare e sono state pianificate azioni restrittive atte a bloccare qualunque di questi possibili scenari

Oggi siete di fronte alla vostra possibile estinzione a meno che non facciate un salto cosmico che vi porti ad un livello di immaginazione creativa che annullerebbe completamente i loro progetti… Come farete? Come può esserci un cambiamento, nel mezzo di una simile scarsità di conoscenza di chi e di cosa siete?... 

Siete talmente incantati che i movimenti di supporto ai trucchi non sono neanche più nascosti. Procedono tutto intorno al Mago sul palcoscenico ma ancora non ne vedete neanche uno. Come è possibile? Ipnotizzando la mente cosciente! Per fortuna c’è un’altra parte della mente che va oltre questo pensare cosciente. I vostri psicologi la chiamano mente subconscia. L'hanno dipinta come qualcosa che tiene in ostaggio la vostra percezione della Vita perché è piena di esperienze buie ed orribili perpetrate su di voi da ben intenzionati ma abusivi genitori. Di conseguenza la temi e ne blocchi la partecipazione nella tua esperienza di Vita… Ah, l’Ego, il Diavolo della tua esistenza, o così ti hanno fatto credere…
Da ‘Guida pratica per il nuovo paradigma’ -  George Green.

A questo punto devo citare una fonte meravigliosa che ho scoperto in maniera sincronica qualche giorno or sono. Ciò che mi aveva indotto a scoprire il concetto di Volador, poco prima della metà di aprile 2011, e che come un fiume aveva iniziato a scorrere ed a ‘scavare’ dentro di me, in termini di consapevolezza, ebbene l’ho pienamente riscontrato nel profondo ed interessante lavoro riscontrato sul sito http://losfidante.marenectaris.net/

A cosa mi sto riferendo? Alla stesura derivante da un’ampia elaborazione interiore che ha condotto delle persone alla creazione di un film inerente proprio quella forma esistenziale parassita che ha dato il nome alla produzione in questione: lo Sfidante. Chi sta usando la tua mente?

È un film che dura oltre tre ore e mezzo, ma che vale veramente la pena di ‘vedere’. Porgo i miei più vivi complimenti e il mio più sentito grazie, a queste anime illuminate che hanno trovato la forza di mettere insieme quello che sentivano e di condividerlo con tutti i ‘risonanti’ in circolazione. L’ho veduto per intero e sono rimasto davvero allibito dalla precisione con la quale i miei articoli, il mio sentire, e quel film si sovrapponevano alla perfezione, come se un’unica fonte ispirativa avesse coordinato azioni e modalità diverse ma convergenti

Ogni essere umano che appare in vita sul nostro meraviglioso pianeta Terra ha diritto ad una vita piena, felice, intensa, che gli permetta di esprimersi nella sua unicità irripetibile, che gli porti il dono della Saggezza, e che gli permetta di contribuire fattivamente al miglioramento delle condizioni di vita dell'intera comunità umana.
Questo diritto, questo naturale retaggio ad una vita maestosa, gli è stato offuscato.

Ma da che cosa?

Che cosa si frappone tra noi e la vita che desideriamo, i sogni che vogliamo realizzare, la pace che desideriamo raggiungere? Siamo stati condizionati a credere che qualcosa di esterno a noi stessi sia la causa della nostra infelicità, ma non è così. Qualcosa che agisce dentro di noi scatena al di fuori quell'inferno dal quale vogliamo fuggire, ma di cui non riusciamo a privarci. Qualcosa di cui spesso non conosciamo nemmeno l'esistenza, perchè nessuno ci ha mai spiegato dove guardare; tranne, naturalmente, tutte le tradizioni di ricerca interiore che hanno un fondamento nella Verità, perchè tutte, senza alcuna eccezione, indicano da sempre l'esatto punto dove guardare e l'esatto modo di liberarsi.

Un insieme di Forze agiscono su ogni essere umano al fine di depotenziarlo e renderlo timoroso, debole, dubbioso, attaccato emozionalmente ad abitudini dannose, e portato ad indugiare invece che ad agire. Questo insieme di Forze è sostenuto dalla nostra non conoscenza dei mezzi che esse usano per depotenziarci, ma può essere inattivato per consentire finalmente alla Consapevolezza che alberga in noi di dispiegarsi verso ciò che è realmente.

Questo insieme di Forze è ciò che in questo film documentario identifichiamo con Lo Sfidante. Un termine di comodo, un segnale indicatore. Verso una realtà che è giunto il momento di svelare e diffondere.
Nel film, vedremo in che modo Lo Sfidante ci depotenzia, quali sono i mezzi che utilizza per farlo, e una possibile via di azione che ci porti a liberarci dalla sua nefasta interazione con noi. 
Vivamente consigliato per tutti coloro che ‘percepiscono sottilmente di non essere liberi’. Ricordo che la libertà a cui ‘siamo sottoposti’ è una mera illusione. Ognuno di noi ha il diritto anche di adattarsi ad un simile scenario, ma solo perché ignora quello che si perde

È una questione di percezione del nostro vero potenziale.

Non la si può insegnare ma solo caldamente incoraggiare. Leggiamo, ad esempio, la parte iniziale e finale dell’articolo 21 della Costituzione Italiana:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censureSono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Mi sbaglio o c’è qualcosa che ‘non va’, leggendo tra le righe di queste poche righe? È un mio sentire, ovviamente. Lo stesso ‘sentire’ che mi tiene lontano da ogni forma di Sacra Scrittura o di Codice Scritto dall’uomo. Perché? 

Perché il rischio è di instaurare una pericolosa abitudine: quella della ‘dipendenza’. 

Ricordo molto bene le parole di un Parroco illuminato che disse: agli uomini non serve nessuna legge, tuttavia se gli uomini sono ancora ‘immaturi’ allora occorre qualcosa che li sappia 'contenere', ma solo sino al giorno che saranno pronti per farne a meno, perché loro Natura è di essere liberi.

Ecco. Si recita che ‘la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure’ e poi ‘sono vietate le pubblicazioni a stampa che…’. Lo so, si tratta di una eccezione alla ‘regola scritta’, è l’eccezione che conferma la regola. Però, mi chiedo, come è quantificabile il ‘buon costume’? Che cosa è? Da cosa dipende? Chi lo decide? E perché? 

Guardando la televisione, è subito chiaro come si sia ‘mosso’, il buon costume, dagli anni 50 ai giorni nostri. Dallo scandalo per la visione di una caviglia scoperta siamo passati alla routine del sesso introdotto in ogni forma di pubblicità, o altro, trasmessa in orario di cena, quando la famiglia è interamente riunita, ad esempio. Allo stesso modo, mi rendo conto che ognuno di noi è diventato un Giudice per ogni altro suo simile, ed è facile essere etichettati come dei ‘bacchettoni’ se si fa notare una contraddizione simile

L’Antisistema non ha più necessità di controllare, perché ciò che si è ‘formato’, sotto la sua egida,  ci pensa da sé ad autocontrollarsi, ormai.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’. Vero, però il potere di raggiungere la massa, attraverso i Media nazionali, non è permesso se non si è Giornalisti appartenenti all’Albo inerente e, dunque, se si accetta un corpus operandi imposto

Rimane la possibilità di scrivere in maniera indipendente, è vero, però sino a che ‘non si diventa pericolosi’… Wikileaks docet.

Vedete, non è questa la ‘via’ da percorrere, perché è tutto vero e tutto falso allo stesso tempo. Questo scenario lo troviamo praticamente in ogni ambito dello scibile. Siamo divisi in tutto e per tutto. Ma questa divisione è illusoria

Vedete? Non se ne esce. 

Cosa significa frattalmente questo ‘fenomeno’ globale? Che la causa dell’incomprensione ci sfugge. Perché? Perché è ‘esterna’ pur essendo ‘interna’. È collocata al di fuori dell’area della percezione limitata dai 5 sensi. 

La Verità descritta dall’analogia frattale è insopprimibile dall’Antisistema o dallo Sfidante.

Rimane centrale la questione relativa alla padronanza di Sé, a quel ‘silenzio interiore', così ben espresso nel film documentario sopracitato, a cui dobbiamo incessantemente aspirare e lavorare, se abbiamo intenzione veramente di trasmutare la ‘resistenza’ ed abbracciare il ‘senso’ di tutto quello che ci circonda dentro e fuori della nostra proiezione animica.

Che cosa è l’analogia frattale? Ecco un esempio ben ‘scolpito’:

In futuro gli hard disk non si saranno più! E forse nemmeno i PC; almeno per come siamo abituati ad immaginarli. Come si farà ad archiviare file e ad eseguire programmi? Semplice! Utilizzando sistemi di ‘cloud computing’: server remoti che mettono a disposizione l’hardware (CPU, RAM, Hard disk…) e la tecnologia necessaria a virtualizzare le applicazioni.

Potremo così accedere a file e programmi da qualsiasi PC collegato ad Internet. I vantaggi? Immagina di trovarti in vacanza e di accorgerti all’improvvsio di dover accedere a un documento importante archiviato sul PC di casa… Tra i progetti più complessi di cloud computing c’è la virtualizzazione di interi sistemi operativi per dare la possibilità agli utenti di lavorare ovunque si trovino, in un ambiente a loro più ‘familiare’…
Da Win Magazine di maggio 2011
Quando si parla di ‘regioni’ energetiche intelligenti chiamate, ad esempio,  Akasha in ambito ’Spirituale’, cosa si intende? Proprio quello che abbiamo appena citato poco sopra. Un progetto a cui lavora l’uomo in maniera inconsciamente frattale coi disegni superiori, da cui egli stesso s’emana. Ogni individualità replica i meccanismi Celesti della Creazione. Dove per ‘individualità’ s’intende ogni forma di Vita sparsa a caratterizzare ogni ‘regno’ dell’esistenza. 

Basti osservare la trama descritta dalle radici di tutti gli alberi o il tessuto neuronale che contraddistingue un cervello. L’analogia frattale va oltre al concetto, autorizzato dall’Antisistema, di osservazione della replica a livello della forma, una evidenza molto affascinante ma che lascia il tempo che trova se non si procede oltre all’evidenza stessa.

Frattalmente: che cosa rappresenta un telecomando? Pensateci...

L’analogia frattale è molto più profonda ed esprime la trama del Creato, le sue Leggi, le sue Finalità. Non è semplice osservarla ad una certa ‘profondità’, ma l’evoluzione in corso, presto, permetterà anche una simile ri-lettura. 

Questo vero e proprio moto di Verità è stato descritto, tempo fa, da Ermete Trismegisto:

Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori.
 
La rete Hartmann e quella Curry che cosa sono? Cosa diceva Ighina a proposito del ‘ritmo’? Che cosa rappresenta l'Agente Smith? Che cosa adora da sempre l’umanità: il Sole.

Quel ‘buco’ che scambiamo per un Dio.

Resosi conto della situazione, egli vorrebbe senza dubbio tornare nella caverna e liberare i suoi compagni, essendo felice del cambiamento e provando per loro un senso di pietà: il problema, però, sarebbe proprio quello di convincere gli altri prigionieri ad essere liberati. Infatti, dovendo riabituare gli occhi all'ombra, dovrebbe passare del tempo prima che il prigioniero liberato possa vedere distintamente anche nel fondo della caverna; durante questo periodo, molto probabilmente egli sarebbe oggetto di riso da parte dei prigionieri, in quanto sarebbe tornato dall'ascesa con 'gli occhi rovinati'

Inoltre, questa sua temporanea inabilità influirebbe negativamente sulla sua opera di convincimento ed, anzi, potrebbe spingere gli altri prigionieri ad ucciderlo, se tentasse di liberarli e portarli verso la luce, in quanto, a loro dire, non varrebbe la pena di subire il dolore dell'accecamento e la fatica della salita per andare ad ammirare le cose da lui descritte.

Ombra e luce si confondono, ma solo agli occhi di chi non ha mai visto la vera luce.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

mercoledì 4 maggio 2011

Risvegliarsi alla/con la Noosfera.





Rabbia, paura, violenza: sono loro il lato oscuro. Veloci ti raggiungono quando combatti. Se anche una sola volta il sentiero oscuro intraprendi, per sempre esso dominerà il tuo destino. Consumerà te come consumò l'apprendista di Obi-Wan.
Yoda

La concezione delle ‘cose’, dal punto di vista umano, è una questione di prospettiva. Il vedere da un ‘punto diverso' la trama della Creazione, arricchisce lo scenario stesso al quale si ‘accede’. È come aggiungere un ingrediente segreto, un tocco magico alla ricetta dell’Universo. Per questo motivo si dice che l’umanità è in grado di co-creare la realtà manifesta di cui essa stessa è viva parte. 

L’osservatore riflesso nell’osservato.

Gli Human Bit sparsi in Terra contribuiscono a verificare l’equazione del Creatore e contemporaneamente innalzano il proprio grado di evoluzione e di iniziazione. Nel reame del Tempo sequenziale tridimensionale, il percorso appare lungo e ricolmo di difficoltà. La discesa vibrazionale, dovuta all’immersione nella densità energetica, comporta il ‘rischio calcolato’ della dimenticanza. Dimenticare per poi ricordare, smarrirsi per poi ritrovarsi. In questo orizzonte ciclico è racchiusa l’analogia con quelle qualità che occorre sviluppare, coltivare, autoeducare al fine di onorare l’impegno preso responsabilmente, prima della nostra ‘partenza da casa’: conoscere se stessi

La conoscenza del proprio Sé è un fulcro della padronanza della propria energia divina di co-creazione. Tutto ciò che ‘emerge’ vivendo in Terra è, alfine, opportuno. Vivere tutto questo ‘tutto’ in maniera distaccata ma presente è una qualità necessaria sulla via che si è volontariamente deciso di percorrere. Quale è la Missione a noi assegnata?

Agire in conseguenza del 'sentire' in modo equilibrato e illuminato, secondo ciò che abbiamo imparato e non ricordato: con viva responsabilità e qualità dell’intenzione. Oltre ad ogni interferenza, giudizio, separazione, illusione, credo, abitudine o sensienza. In quella luce che non manca mai, appellata Amore Incondizionato… Luce di ‘Casa’ o Luce ‘Centrale’…

La struttura dell’universo è segmentata in sette superuniversi ciascuno dei quali ruota intorno ad un universo centrale. L’universo centrale è la dimora materiale della Sorgente Primaria. Poche persone comprendono che, al fine di governare l’universo materiale, il Creatore Primario deve abitare la materialità ed operare nell’universo materiale. L’universo centrale è la sua dimora materiale ed è eterno. E’ circondato da corpi di gravità oscura che lo rendono essenzialmente invisibile anche a quelle galassie che si trovano nelle più immediate vicinanze della sua periferia che, per inciso, ospitano la Razza Centrale.
 
L’universo centrale è immobile ed eterno, mentre i sette superuniversi sono creazioni di tempo e ruotano intorno all’universo centrale in senso anti-orario. Intorno a questi sette super-universi c’è lo spazio 'esterno' o periferico, che consiste di elementi fondamentali non-fisici di materia non-barionica o anti-materia, che ruota intorno ai sette superuniversi in senso orario. Questo immenso spazio esterno è la camera di espansione in cui si espandono i superuniversi. L’universo conosciuto che i nostri astronomi osservano sono per lo più un piccolo frammento del nostro superuniverso e lo spazio di espansione agli estremi limiti della sua periferia.
 
Ai margini dell’universo centrale risiede la Razza Centrale, che contiene la matrice originale del DNA umano della creazione. Ad ogni modo, è una razza talmente antica da apparire a noi come Dei, quando invece essi rappresentano i nostri futuri sé. Tempo e spazio sono le sole variabili di distinzione. La Razza Centrale è conosciuta alla nostra razza più antica come gli dei creatori che hanno sviluppato la matrice originaria della specie umana e poi, operando unitamente con i Veicoli dell’Anima, hanno seminato le galassie man mano che gli universi si espandevano. Ciascuno dei sette superuniversi ha un distinto proposito e una sua specifica relazione con l’universo centrale tramite la Razza Centrale in base al modo in cui la Razza Centrale ha sperimentato il DNA per ottenere incarnazioni fisiche compatibili come veicoli dell’anima.
Estratto da: Passaggi Segreti (Camera 3) - Wingmakers

L’umanità non è lasciata da sola nel compiere questo ‘viaggio’ come, del resto l’umanità non è la sola a compiere questo ‘viaggio’. Le entità che si occupano della nostra ‘assistenza’ fuoriescono direttamente dall’emissione Creativa ad opera della manifestazione centrale. Il Creatore è anch’esso in evoluzione, per cui ognuno di noi è in evoluzione e per questo motivo ‘tutto’ concorda a permettere l’evoluzione stessa. Cosa si intende per ‘evoluzione’? 
 
Verificare una equazione ideale.

Un errore concettuale comune può essere il considerare l'evoluzione un processo di 'miglioramento' delle specie o di semplice aumento della complessità degli organismi o ancora più semplicemente nella capacità di 'uscire vincente' dal processo di selezione naturale. Ciò che in realtà mutazione e selezione producono è adattamento all'habitat e quindi, in tal senso, può comportare anche 'perdita' di caratteri e di funzionalità e una semplificazione. L'insieme delle condizioni ambientali e delle relazioni con le altre specie sussistenti ad un dato momento costituisce l'habitat ed esso è, al contempo, una fonte di selezione e il terreno in cui si esplicano gli adattamenti in essere. 

Un troppo rapido cambiamento delle medesime condizioni, quindi, può giungere a causare l'estinzione di popolazioni evolute nel senso di una forte specializzazione.
Da Wikipedia 
 
Verificare una equazione ideale.

Questa ‘verifica’ può avvenire solo nella densità della materia, ma a ‘ritroso’ corregge e sviluppa nuovi modelli sempre da sperimentare. È più facile comprendere questo fenomeno osservando quello che, ad immagine e somiglianza, sta effettuando l’umanità in ambito tecnologico, oppure nell’ambito più generico della progettazione e sperimentazione. Si intuisce, si pensa, si progetta, si crea, si esperimenta. Ma tutto questo ‘fluire’ non avrebbe senso senza un - perché? Ossia, cosa c’è da 'affrontare'? Perché progettiamo quel qualcosa? 

Certamente per affrontare un ‘problema’, una ‘resistenza’…

Senza questa ‘resistenza’ non avremmo avuto quel ‘valore aggiunto’ da estrarre dal nostro processo superiore. Pensiamoci bene. Ora, alla luce di questa evidenza, come possiamo inquadrare ogni 'avversità'? 

La separazione tra il bene ed il male è un’altra illusione.

La differenza risiede interamente nella viva partecipazione al fenomeno in questione. Vivere la ‘scure’ della separazione è cosa estremamente ‘vera’ e foriera di un forte coinvolgimento. Il ‘gioco’ è certamente serio, perché non si tratta di un gioco pur rimanendo, egli stesso, circoscritto nell’ambito di una ‘rappresentazione progettuale’ immanente (ossia ciò che risiede nell’essere, ha in sé il proprio principio e fine e, facendo parte dell’essenza di un soggetto, non può avere un'esistenza da questo separata - da Wikipedia) e trascendente (indica in filosofia e teologia il carattere di una realtà concepita come ulteriore, "al di là" rispetto a questo mondo, al quale pertanto si contrappone secondo una visione dualistica - da Wikipedia) ‘dentro’  e contemporaneamente ‘al di là’, come solidi di geometria sacra che ruotano in una sfera e ‘dialogano’ con l’energia del tutto.

La separazione era necessaria. Il nostro ‘Avversario’ anche. 

I ‘parassiti’ costituiscono una classificazione temporanea conferita loro da un punto di vista ancora immaturo: il nostro. Espresso, ad esempio, dalla caccia ai virus che la medicina allopatica conduce sistematicamente in ogni ‘occasione’ di malattia. Si confonde la causa con la conseguenza. La cosa meravigliosa che succede, scrivendo questo da parte mia, è che mi separo nella condizione del giudicare la medicina allopatica. L’imperfezione ci è amica. Da questo ‘motivo’ comprendo che non si tratta di imperfezione ma, bensì, di ‘perfezione itinerante’: la perfezione perfezionabile ma pur sempre perfetta per l’attimo di presente che viviamo con attenzione

Da questa prospettiva il giudizio viene meno, in quanto fagocitato dalla presenza del momento vissuto con tutta la propria imperfetta, ma opportuna, realizzazione del sé. 

Se le ‘cose’ potessero avverarsi all’istante, faremmo a meno di… soffrire? Penso di sì. O forse, no? Nella biodiversità e numericità umana, mai dire mai. Siamo mutevoli e capaci di tutto. Esistono infinite gradazioni della percezione esistenziale riconvertite nella massima popolare che afferma ‘della palla che è rotonda’. Tutto può accadere. Tutto può colorare questo Scenario 3d.
  
Ma, allora, cosa deve succedere per ‘tirare una somma’? 

Possiamo andare avanti per sempre a sperimentare ogni ‘pertugio’? No. Non mi sembra proprio il caso. Viviamo diverse fasi del processo naturale evolutivo. Viviamo nelle fughe e nelle attese, negli slanci e nei vuoti, nella forza e nella debolezza, nei trend e nei consolidamenti… è naturale. Occorre comprenderlo in maniera sensibile, perché ognuno di noi vorrebbe sempre di più, come il profitto atteso sempre in crescita dalle Multinazionali o l’illusione del Pil di uno Stato. Non è possibile perché sarebbe sovrumano, magico, non adatto alla sperimentazione tridimensionale, persino non opportuno.

Per questo abbiamo compreso l’esistenza dei ‘cicli’. In questa maniera si sono resi palesi. Non bastava osservare le fasi lunari o l’alternanza del giorno con la notte o il nostro umore. No, dovevamo saggiare con mano la ruvida presenza dei cicli. Come? Subendoli.

Ad esempio, il ciclo economico è sempre percepito da tutti e quasi sempre vissuto con consapevolezza limitata nella sua apparente drammaticità legata alle fasi di ‘debolezza’. Non si tiene conto che ‘non c’è crescita vera senza un vero consolidamento’. Il grafico del Dow Jones cresce da 100 anni, ossia è sempre cresciuto: è possibile una cosa di questo tipo? È sostenibile? Diminuendo la scala temporale, possiamo osservare che questa crescita continua a livello secolare, è stata inframmezzata da crisi violente e quasi sistemiche, poi ‘superate’. Vivere in quegli ‘attimi’ avrebbe comportato anche prendere in considerazione atti estremi

Vivere le fasi di grande crescita avrebbe instaurato in noi altri tipi di ‘tentazioni’. Vivere entrambe le fasi cicliche corrisponde al saggiare le estremità della scala emozionale e tentare di sviluppare la padronanza del proprio Sé. Le entità che si occupano della nostra ‘assistenza’ lavorano alacremente per permettere l’instaurarsi spontaneo di questa padronanza. Che cosa si intende con questo termine?

La condizione di chi è padrone.

Padrone di chi? Ovviamente di se stesso.

Perdonate la lunghezza della prossima citazione, ma è opportuna al fine di rendersi conto del fatto che esistono Mondi di cui non abbiamo sentore, ma che sono molto più 'vicini' a noi dell’anello che portiamo al dito:    

Poi, dopo l’evoluzione dell’antica Luna durante la quale ad opera degli spiriti del movimento è stato posto il germe del corpo astrale, è toccato agli spiriti della forma di dare sulla nostra terra all’uomo l’io, affinché distinguendosi dal proprio ambiente, l’uomo potesse in certo modo diventare un essere autonomo. Ma se anche, grazie agli spiriti della forma, l’uomo fosse diventato un essere autonomo nei confronti del mondo esterno, nei confronti di quanto lo circonda sulla terra, mai ad opera degli spiriti della forma egli sarebbe diventato un essere autonomo nei confronti di quegli spiriti stessi; egli sarebbe rimasto dipendente da loro, sarebbe stato guidato e diretto totalmente da loro. E che ciò non sia avvenuto, è dovuto all’azione, in certo senso perfino benefica, delle entità luciferiche che nell’epoca lemurica si sono contrapposte agli spiriti della forma

Queste entità luciferiche hanno dato all’uomo la speranza della libertà; d’altra parte gli hanno anche dato la possibilità del male, la possibilità di cadere nelle passioni e nelle brame sensuali. E a che cosa in sostanza si sono appigliati gli spiriti luciferici? Si sono appiglianti a ciò che c’era già e precisamente a ciò che per ultima era stato dato all’uomo, al corpo astrale che era allora in un certo senso l’elemento più interiore dell’uomo. Lì essi si sono stabiliti, del corpo astrale essi si sono impadroniti. Altrimenti, se cioè le entità luciferiche non fossero intervenute, del corpo astrale si sarebbero impadroniti soltanto gli spiriti della forma; e gli avrebbero impresso quelle forze che conferiscono all’uomo il volto umano, quelle forme che appunto avrebbero reso l’uomo immagine degli dei, immagine degli spiriti della forma. 

Tutto ciò si sarebbe attuato per l’uomo; ma l’uomo sarebbe rimasto dipendente dagli spiriti della forma durante tutta la vita e per tutta l’eternità. 

Le entità luciferiche, dunque, si sono per così dire insinuate nel corpo astrale; per cui da allora, in questo corpo, hanno agito due tipi di entità: quelle che spingono l’uomo in avanti, e quelle che invece ostacolano l’uomo nel suo incondizionato progresso e che hanno in compenso rinsaldato interiormente la sua indipendenza. Se le entità luciferiche non fossero intervenute, l’uomo, quanto al corpo astrale, sarebbe rimasto in condizione di innocenza e di purezza. In lui non sarebbe subentrata nessuna passionalità a fargli bramare ciò che solo sulla terra egli può trovare. Le entità luciferiche hanno reso per così dire più grossolane, più basse le passioni, gli istinti, le brame. Se le entità luciferiche non fossero intervenute, l’uomo sarebbe rimasto nella condizione di avere una continua nostalgia per la sua patria, per il regno spirituale da cui è disceso. Non avrebbe trovato piacere nelle cose che lo circondano sulla terra; gli sarebbe stato impossibile trovare un interesse per le impressioni che si ricevono in terra.
 
A questo interesse, a questa brama per le impressioni terrestri egli è pervenuto ad opera degli spiriti luciferici. Sono essi che lo hanno impigliato nella sfera terrestre pervadendo il suo elemento più interno, il corpo astrale. E come mai è accaduto che allora l’uomo non abbia del tutto abbandonato gli spiriti della forma o in genere i regni spirituali a lui superiori? Come mai è accaduto che l’uomo non sia totalmente caduto preda dei suoi interessi egoistici e delle sue brame? Ciò è accaduto perché gli spiriti che fanno progredire l’uomo hanno preso contro tutto ciò le loro misure; hanno cioè compenetrato l’entità umana di qualcosa che altrimenti in questa entità umana non ci sarebbe stato; l’hanno compenetrata di malattia, di dolori, di sofferenze.
 
Questo è stato il necessario contrappeso alle azioni degli spiriti luciferici

Gli spiriti luciferici hanno dato all’uomo le brame sensuali; ma contro ciò le entità superiori hanno adottato le loro contromisure: cosicché l’uomo non potè più soggiacere incondizionatamente all’influsso del mondo dei sensi, perché, come conseguenza delle brame e degli interessi per questo mondo, le entità superiori hanno dato origine alle malattie e al dolore; per cui oggi nel mondo ci sono altrettanti dolori e altrettante sofferenze quanti sono gli interessi rivolti meramente al mondo fisico, al mondo sensibile. Entrambe le cose si tengono assolutamente in equilibrio: non ne esiste nel mondo una più dell’altra; tante brame sensuali, tante passioni, altrettante malattie e sofferenze.
 
Questa fu, nell’epoca lemurica, l’azione contrapposta degli spiriti luciferici e degli spiriti della forma. Se gli spiriti luciferici non fossero intervenuti, l’uomo non sarebbe certo disceso così presto nella sfera terrestre. La sua passionalità, le sue brame per il mondo sensibile, hanno anche fatto sì che i suoi occhi si siano aperti prima del previsto e che egli abbia potuto vedere anticipatamente tutto l’ambito dell’esistenza sensibile…
Influssi Luciferici, Arimanici, Asurici - Rudolf Steiner

Trovo meravigliosa questa testimonianza che ci ha lasciato Steiner, più di 100 anni fa, quando il Dow Jones batteva le prime contrattazioni. Tutto ciò dimostra come questo piano degli eventi, l’Antisistema, sia esattamente ribaltato rispetto al pieno ideale a cui tutti aspiriamo nostalgicamente. 

Gli Spiriti del bene che introducono la ‘sofferenza’, e gli Spiriti del male che introducono lo spunto della ‘libertà’.

Se il nostro ‘sentire’ permane nella mancanza di consapevolezza e nella separazione del giudizio, ebbene, li vivremo a pieno: ed esisterà il bene ed il male scissi dentro di noi. E a noi spetterà il discernere tra di essi. È sempre tutto opportuno. Esiste nella corrente ‘filosofica’ di Steiner un grande approfondimento di  questa tematica ‘scabrosa’. Perché? Perché è un potente mezzo per aumentare la nostra consapevole scelta di vivere nel presente con altri ‘occhi’. Tutto è proteso a darci una mano, anche in maniere che ci sembrano irriguardose del vivere secondo una certa moralità acqusita, ma quasi sempre bivalente, spaccata in due, melliflua perché ancora in evoluzione o in-formazione

L’ambiente esterno ci riflette e ‘ci ha’, allo stesso tempo.

Siamo miscelati in lui e con lui, costituiamo una ‘pasta’ unica. È facile cadere in preda allo sconforto di un ‘momento’ per questa simultanea interattività. Lo dimostra Ugo Foscolo, ad esempio:

Del grande scrittore si sa che aveva un alto concetto di sé nonostante la condizione materiale e sociale relativamente modesta. Nel corso della sua vita fu sempre fedele ad alcuni ideali, come l'amore per la patria, la libertà, la bellezza femminile, l’amicizia,le virtù, la poesia,l'arte e l'eroismo. Questi valori in cui Foscolo credeva, erano ritenuti dagli illuministi idee vane ed irreali, pure 'illusioni', dando a questa parola il valore non di inganno ma di vera esigenza dello spirito… 

Non crede nell'immortalità dell'anima, ma nel cosiddetto nulla eterno.

Per gli illuministi quest'ideologia era causa delle loro serenità e liberazione dalle superstizioni delle religioni, Foscolo invece risente di un profondo turbamento perché non trova una ragione nell'esistenza dell'uomo. Definisce l'uomo prigioniero del mondo, dunque sarebbe meglio non nascere...
 
Foscolo aderì con convinzione alle teorie illuministiche di stampo materialistico e meccanicistico. Tali teorie, da una parte, contenevano elementi rasserenanti in quanto allontanavano le superstizioni, ma dall'altra determinarono in lui l'angoscia davanti al 'nulla eterno', all'oblio che avvolge l'uomo dopo la morte. Foscolo, infatti, si può definire ateo e razionalista, ma non areligioso. In lui il pessimismo e l'ansia di eternità si agitano dando un tono drammatico alla sua poesia e alla sua prosa.
 
Volendo recuperare alcuni valori spirituali non in contrasto totale con la ragione, egli non cerca di riavvicinarsi alla fede, come farà Manzoni, ma dà vita alla propria, personale 'religione delle illusioni', ossia i valori insopprimibili nell'uomo: la patria (l'Italia), l'amore, la poesia, la libertà, la bellezza, l'arte, il piacere della vita e le nobili imprese che rendono degni di essere ricordati, tramite il sepolcro, che da legame di affetto, simbolo di civiltà, esempio per i compatrioti, diventa suscitatore di poesia eternatrice.
Da Wikipedia 
  
La sua ‘Dottrina delle Illusioni’ veicola lo smarrimento, provato  da buona parte dell’umanità, ed il tentativo di ‘fare qualcosa’ per colmare quel vuoto che i ‘parassiti’ alimentano dentro di noi come ‘separazione’ da un Mondo perfetto e perduto, di cui si sente certo l’esistenza ma, allo stesso tempo, lo si colloca nelle anse del tempo, perduto per sempre. Nell’Arte della Poesia, Foscolo trova un surrogato di pace, ammantando la sua poetica di quel velo di sottile sofferenza. Foscolo rappresenta la crisi dell’umanità nel trend ultrasecolare della crescita evolutiva: una delle tante tappe forzate che occorrono per sedimentare e consolidare il cammino. 

Come incolpare il nostro ‘Avversario’ per un simile atto?

Una vera trasformazione è così ardua perché, come in ogni altro gioco, nel gioco della vita siamo costretti a confrontarci con un nemico che, incessantemente, fa di tutto per influenzare il nostro comportamento e metterci a soqquadro l'esistenza… Quello che davvero cerchiamo in un gioco è il rischio, la sfida... compresa l'eventualità della sconfitta. Ciò che lo rende avvincente è la sua capacità di metterci alla prova.

Il concetto di sconfitta è ciò che dà forma e senso a quello di vittoria.

A prescindere dal nome che gli si voglia dare, gli antichi cabalisti affermavano che l'Avversario era reale. Molto reale. Sebbene non riusciate a vederlo con i vostri occhi, è reale quanto gli invisibili atomi che sono nell'aria ed è altrettanto ubiquo e potente dell'invisibile forza di gravita. Il suo vero nome - come ci hanno rivelato gli antichi saggi cabalisti - è il termine suh-tàhn, con l'accento sulla seconda sillaba, si traduce con ‘Satana’.
 
Satana non è il demonio rosso, munito di corna e armato di un terribile forcone. Queste superstizioni non hanno fatto altro che celare ancora meglio il suo vero scopo e la sua identità. Quel nome è una parola in codice per indicare il comportamento reattivo - indotto dall'ego - e lui è il più potente di tutti i maghi.
   
Secondo la Kabbalah il nostro Avversario è un vero asso della magia

La sua abilità nel trarci in inganno è perfettamente sintetizzata in una frase tratta da I soliti sospetti, l'intelligente film sceneggiato da Cristopher McQuarrie:

La beffa più grande che il diavolo ha fatto al mondo è fare credere a tutti che lui non esiste.
Il potere della Kabbalah. Una tecnologia per l’Anima - Yehuda Berg 

Ricordiamolo sempre: è tutto invertito in questo piano della manifestazione esperienziale. Il detto ‘l’abito non fa il Monaco’ ce lo rammenta con esatta prospettiva. Cosa significa ciò? Che non dobbiamo più fidarci della nostra ombra? Giammai. Significa che dobbiamo osservare con estrema presenza e senza paura, perché siamo protetti dalla nostra origine, pur stanziando nell'ombra del nostro Avversario. 

Di fronte ad un individuo centrato e consapevole, l’entità che si nutre di noi, non può fare altro che arretrare e andarsene, sperando addirittura che la nostra luce lo aiuti nel proprio cammino, perché ogni essenza è in un cammino analogo al nostro. Tutto è in evoluzione secondo lo Spirito del Creatore

Nella religione dei Jedi il Lato Oscuro è la componente malvagia della Forza, utilizzata dai Sith e dai Jedi Oscuri.
 
Il Lato Oscuro della Forza è composto dalla rabbia e dall'odio causati dalla sofferenza. Un buono Jedi non dovrebbe mai essere sopraffatto dalla rabbia e quindi dovrebbe rimanere 'puro' da non divenire un praticante del Lato Oscuro. Chi non riesce a sopportare il dolore e si fa trascinare dall'ira, intraprende (anche indirettamente o inconsapevolmente) la strada che porta al Lato Oscuro della forza. Una sete insaziabile di vendetta e di potere sono i bisogni primari di un praticante del Lato Oscuro, ed i Sith sono i maestri che praticano quest'antica arte.
 
Una definizione ci viene fornita dal maestro Yoda nell'Episodio VI: 'Paura, odio, ansia e vendetta sono tutti sentimenti che portano al Lato Oscuro, Luke.' e nell'Episodio I: 'La paura porta alla rabbia, la rabbia porta all'odio, l'odio porta alla sofferenza. La paura è la via per il Lato Oscuro'.
 
Il Lato Oscuro può essere studiato a patto di non dare eccessivamente peso ai propri sentimenti e a non farsi trasportare, poiché si verrebbe consumati da esso.
Da Wikipedia 
 
Il lato oscuro è la componente malvagia della Forza. È una 'componente': bellissima immagine. Una componente del Tutto… Inquadrata in questo ambito, la malvagità è assoggettabile alla inconsapevole presenza della nostra parte più concreta che ‘subisce’ il corso degli eventi e identifica, in maniera paradossale, una crescita difficilmente percepibile immediatamente,  in quanto ammantata del tempo che 'ci contraddistingue'.

Forse, ci accorgeremo del valore di un atto ‘incomprensibile’, più ‘tardi’, nel corso dell’età fisica, allorquando i nostri centri osservatori avranno perso un po’ di quella vigoria fisica che appanna il proseguire lungo la via del ‘Conosci te stesso’. Si parla di ‘saggezza’ che, quasi sempre, giunge con l’età, con il trascorrere del fiume della Vita. E con la saggezza giunge anche il perdono, la comprensione e la lungimiranza

La forza fisica viene meno e lascia il posto a qualcosa d’altro… la nostra origine.

Per superare il nostro ‘Avversario’ occorre sviluppare la sua conoscenza e, di conseguenza, quell’autodisciplina consapevole che lo condurrà a ritenere che la sua missione, in noi, è terminata

È uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve fare!

È molto indicativo che, in generale, dal Mondo Orientale giunga a noi l’evidenza che, questa sfida, sia stata da tempo compresa ed affrontata. Perché? Perché tutte le forme di sensienza sviluppate a quelle latitudini contemplano con gran evidenza la perseveranza della disciplina e della padronanza

Il Mondo delle Arti Marziali esprime da sempre questa grande verità, come una colonna vertebrale d’acciaio assolutamente necessaria per affrontare l’Avversario. Questa dura educazione esprime la necessità di avere il controllo della propria ‘dimensione’ interiore, ‘luogo’ nel quale si annida colui che ‘ci sfida’ ad ogni attimo della Vita.

Le dinamiche globali attuali, ossia l’occidentalizzazione dell’oriente, corrispondono ad una immancabile ed ovvia direzione interiore, meno evidente, che orientalizza l’occidente. È un processo di ‘scambio’ esterno/interno, poco riscontrabile nell’opinione pubblica, ma molto evidente all’occhio 'allenato'.  

Come in Matrix, prima Neo si fa assorbire dall’Agente Smith, liberandolo e rafforzandolo paradossalmente, e poi lo assorbe trasmutandolo nella vera liberazione dall’orizzonte degli eventi fisici tramite l’unione dei loro due Mondi interiori, così gli emisferi della Terra si stanno compenetrando reciprocamente

È interessante notare il concetto di Noosfera riveduto e ri-espresso da Josè Arguelles attraverso le sue opere:

Noi dobbiamo ampliare il nostro approccio per comprendere la formazione che sta avendo luogo davanti ai nostri occhi... di una particolare entità biologica come non ne sono mai esistite sulla Terra – la crescita, al di fuori e al di sopra della biosfera, di un ulteriore strato planetario, un involucro di sostanza pensante a cui, per ragioni di praticità e simmetria, ho dato il nome di Noosfera.
The Future of Man (Il Futuro dell’Uomo) -
Pierre Teilhard de Chardin

Il Manifesto per la Noosfera è il risultato di quarant’anni di studio, contemplazione, ricerca e sintesi. La noosfera va probabilmente al di là della capacità di comprensione della scienza convenzionale, ma è un’intuizione profonda e penetrante che ha fatto presa sulle menti di scienziati, filosofi, poeti e artisti fin dal momento in cui questo concetto è emerso per la prima volta, nel 1926

È un concetto evolutivo originato da ricerche sia nel campo della biogeochimica che in quello della paleontologia. È un paradigma d’insieme che fonde profezia e analisi degli attuali trend mondiali. È una percezione che la trasformazione della biosfera porta inevitabilmente ad una nuova epoca geologica e a un nuovo ciclo evolutivo; ed è per l’impatto del pensiero umano sull’ambiente che questa nuova era – la Noosfera – sta per sorgere.

Il termine “noosfera” si riferisce all’involucro o guaina mentale di pensiero che circonda la Terra, e deriva dal greco nous, ‘mente’. Il presentimento della noosfera si è pienamente risvegliato in me nel 1969, mentre osservavo in televisione l’immagine della Terra vista dallo spazio... All’incirca nello stesso periodo scambiai una fertile corrispondenza con Buckminster Fuller, che per primo mi suggerì l’esistenza di un sistema di archiviazione e recupero dell’informazione, esistente sotto forma di una specie di campo psichico o fascia di pensiero attorno al pianeta

Era grazie a questo sistema – mi scriveva Fuller – che poteva conversare con i filosofi pre-socratici mentre passeggiava sulla spiaggia.  
 
Il processo storico si sta trasformando radicalmente sotto i nostri occhi... La specie umana nel suo insieme sta diventando una poderosa forza geologica. La mente e l’opera dell’umanità si trovano di fronte al problema di ricostruire la biosfera nell’interesse di un’umanità di liberi pensatori, intesa come singola unità. Questo nuovo stato del mondo a cui ci stiamo avvicinando senza rendercene conto è la 'Noosfera'.
Vladimir I. Vernadsky
 
Esattamente come la biosfera è il campo unificato della vita e dei suoi sistemi di supporto – la regione per la trasformazione dell’energia cosmica sulla Terra, per usare l’espressione di Vernadsky – così la noosfera è il campo unificato della mente, il riflesso psichico della biosfera. E poiché noi, come specie – la somma totale delle cellule portatrici di coscienza della Terra in evoluzione – non ci siamo ancora risvegliati al nostro ruolo di organismo planetario, allo stesso modo neanche la Noosfera è ancora pienamente cosciente. Quando l’umanità diverrà cosciente di se stessa come singolo organismo e si unirà per attivare la Noosfera, allora troveremo la determinazione e la volontà collettiva di ricostruire la biosfera, e deviare l’energia della razza umana da un cammino di distruzione basato su un’astrazione meccanizzata dalla natura ad un nuovo ordine armonico di realtà super-organica basata su uno stato completamente diverso di coscienza, mai esistito finora sulla Terra.

Tale è la premessa fondamentale alla base del Manifesto per la Noosfera.
Manifesto per la Noosfera: Il prossimo stadio nell’Evoluzione della Coscienza Umana - di José Argüelles/Valum Votan - pubblicazione in lingua inglese prevista per Ottobre 2011.




La specie umana necessita di un ‘nuovo paradigma’ e lo sta progressivamente adottando, in sinergia con l’evoluzione della Terra e degli input che giungono dal Sole e al Sole attraverso la comunicazione sottile con i Soli Centrali e con l’Universo intero, rispecchiata nelle nostre cellule e nell’ecosistema che ci circonda e che da noi s’emana…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com