lunedì 14 marzo 2011

Terremoto, ruggine e paura.





Quante cose da osservare quest’oggi, da ricordare, da evidenziare, da capire: la grande onda sismica ha colpito duro. A 7 anni di distanza dall’altro grande Sisma&Tsunami, quello che colpì una vasta zona del sud est asiatico, la storia si ripete. In momenti come questo è più facile essere sensibili a quelle ‘sirene’ che da tempo, come una voce antica, intimano di fare attenzione a come abbiamo gestito le 'cose' sulla Terra.

Non solo; è in frangenti simili, quando l’attenzione globale è più ‘tollerante’ con chi suggerisce punti di vista diversi, che le Coscienze hanno la facoltà di liberarsi un po’ dalla morsa della ragnatela magnetica delle forme pensiero, del paradigma in corso. La responsabilità della specie umana è evidente nello scempio perpetrato sull’intero pianeta, e la paura ‘geoglobale’ rilasciata dopo un evento apocalittico simile è tale da fungere da detonatore per un certo tipo di risveglio

Gli alibi, tuttavia, si sprecano ancora, nel senso che è possibile rifugiarsi nel concetto dell’inevitabilità dell’evento: un evento naturale a cui non ci si può opporre.  

Siamo umani ed in quanto tali: 'terribili'. Come dei bimbi ostinati che non vogliono capire.

E se il terremoto disastroso previsto da Bendandi per la primavera 2011 fosse questo? Che lo abbia davvero previsto oppure no, non mi interessa dal momento in cui l’idea eterica dell’evento è stata comunque rilasciata in termini di impatto energetico e di imprinting nella comunità. Alla stessa maniera in cui Ighina lavorò etericamente nel liberare e diffondere dei potenziali/seme a disposizione per il futuro. 

Non tutto è subito evidente nei piani tridimensionali dello spaziotempo. L’area sarebbe diversa da quella della pseudo previsione, ma il tempo coinciderebbe con uno scarto apprezzabile: marzo invece che maggio.

Dopo avere scritto l’articolo su Ann Walker/Freccia Bianca, relativo al fatto di salvaguardare le foreste globali, pena il fatto che l’asse terrestre possa deviare di altri 5 gradi e cambiare orbita andando ad impattare sui frammenti di una Cometa nel 2042, leggiamo proprio in questi giorni che, effettivamente, l’asse della Terra si è spostato di altri 10 centimetri, mentre nel 2004 si era spostato di 8 centimetri

Braden annuncia che il ribaltamento dell’asse è ‘imminente’ e noi, intesi come ‘massa’, non abbiamo mezzi per monitorare quello che succede, dal momento in cui i ‘mezzi’ sono statali o privati e certamente i risultati del monitoraggio non sono diffusi in real time attraverso gli organi d’informazione che, molto chiaramente, sono impegnati ad imbonire la popolazione tramite ben altri input sensoriali. Le immagini dal satellite, relative alle coste del Giappone colpite dallo Tsunami, sono impressionanti: il prima e il dopo equivale a tornare indietro di un secolo in una manciata di minuti. Il tempo è stato azzerato!

La durata della scossa principale di 9 gradi Richter è stata di due minuti, ossia molto lunga, prolungata, si direbbe quasi un ‘urlo’. Che cosa ci ha voluto gridare in faccia la Madre Terra? Io ci leggo un bel “Basta. Figli miei, basta. Risvegliatevi”. 

Ora, tutto ciò che è inerente ad Haarp o a qualsivoglia potere oscuro, secondo me, è da mettere sempre in secondo piano rispetto agli eventi  di ordine superiore della Legge d’Ottava e delle Leggi Celesti in generale. Cosa voglio dire? Che qualsiasi cosa può fare un certo potere, sia che abbia origine sulla Terra che fuori dalla Terra, non ha peso specifico tale da bypassare il tracciato delle onde cosmiche, messaggere del cambiamento d’evoluzione targato Piano Divino

Il potere imperante sulla Terra è 'minoritario', si avvale di una conoscenza tolta con il tempo all’intero genere umano. Questa tela di ragno che mantiene in libertà apparente, è continuamente messa sotto pressione dall’energia che spira dal Cosmo, proprio come i raggi del Sole ‘piovono’ sulla Terra. Tutto ciò che accade all’ombra del potere oscurante è in un certo senso ‘previsto’ dalla flessibile lungimiranza del Piano Divino, insita nel Libero Arbitrio, prevista nello scenario 3D dell’Antisistema

È tutto opportuno alfine.

La Terra può anche spaccarsi in due, non sarebbe la prima volta che succede ad un corpo celeste, no? Ma sappiamo che i piani del Creatore non finirebbero con la fine della Terra di 3D. Le 3D sono estese a tutto l’Universo e l’uomo vive in tutto l’Universo. Non ha senso avere paura di morire, oppure ha senso se la paura provoca un risveglio molto simile all’assaporare un frutto della Terra e gioirne ringraziando tutto ciò che ce lo ha donato

È una semplicità di base che ci manca, che ricerchiamo. 

È una semplicità che non può risiedere nella complessità di un reattore nucleare. Proprio quei reattori ‘sicuri’ che il terremoto ha messo allo scoperto come dei fuscelli nella tempesta: un esempio per il resto del pianeta e per l’italia alle prese ancora con la tentazione del nucleare. Occorre davvero ascoltare il grido della Madre Terra ed imparare dai nostri errori. 

Non possiamo fare la fine della mandria spaventata che si getta a capofitto nel burrone.

Mentre il debito internazionale spinge a pensare ad un reset del ‘tutto’, il Pianeta si prepara ad un reset del suo magnetismo ed alla relativa cancellazione della ‘memoria’ agganciata tramite il flusso dei pensieri ricorrenti. Sarà magnifico vivere questa esperienza, ricordarla e trasmetterla ai posteri. Spero tanto che il tempo sia quello giusto: senza paura, senza timore né rimorso, senza ombre. 

L’onda sismica prima di scatenarsi è stata percepita dalle ‘antenne’ sensoriali umane: nei giorni precedenti molte persone non sono state bene, ci sono state molte morti a causa di problemi cardiaci, etc. Era l’energia di ‘preparazione’, la forza che iniziava a liberarsi, l’inizio del movimento che ha portato al terremoto. Adesso, quelle onde e quelle della paura e dello sgomento, stanno circolando attraverso le grandi linee di comunicazione dette Ley Lines. So che più meno ne passa una anche da Vigevano. Penso che per un certo tempo l’energia che transiterà rischierà di sconbussolare un po’ la Vita delle persone. Le scosse di assestamento sono il frattale di questa energia che si è liberata e che scorre nei canali, nel sistema 'linfatico' della Terra

Cerchiamo dunque di vivere nel nostro ‘centro’ e di proteggerci dalle interferenze di questa eco di emozioni umane nate dallo spavento e dalla paura…

- Non ha alcun senso
- Cosa credi che non abbia alcun senso?
- Che cosa? Tutto! Ogni cosa che accade nel mondo… Qualcuno può per favore spiegarmi cosa sta succedendo? John, ogni giorno mi guardo intorno e vedo vite innocenti che vengono distrutte. Guerre causate per delle questioni di fede, e bambini, dolci ed innocenti bambini che ci vengono portati via in un attimo da fucili e proiettili e brutali atti dell’uomo... Io lo so, lo so in cuor mio. Lo so che lui ha un disegno ma per la prima volta nella mia vita ho bisogno di comprenderlo qui (nella mente) e di capire perché permette che accadano cose terribili…


- Capisci qual è l’insegnamento di questa storia?
- Quale?
- Non poteva esserci un Dio. E anche se fosse esistito, era veramente cattivo…
- Ovviamente poi hai cambiato il tuo pensiero.
- Sì, è vero. Come farai anche tu James. Sii paziente e fiducioso. Dio non ti ha abbandonato, vedrai.
- Un momento. Un momento. Che c’entra la perdita del tuo braccio?
- Niente. Assolutamente niente. Volevo solo essere sicuro che tu mi ascoltassi.


- Io non ti credo Travis. Non credo a niente di quello che hai detto.
- Nemmeno io. Non mi bevo la tua storia e quello che ti sta succedendo. Chissà come mai?
- Qui non parliamo di me.
- Ah no? Forse invece c’entri qualcosa. Beh, allora che mi dici?
- Vuoi smetterla? Non ti preoccupa quello che ti accadrà qui dentro? Quello che succederà a tua madre?
- Se la caverà. Me la caverà anche io. Dio ha i suoi piani. Tu dovresti saperlo più di chiunque altro. O magari è una cosa che hai dimenticato. Forse è questo che sta succedendo. Partita di campionato contro il Fermont. Ti fratturasti il mignolo quando quella palla… te lo schiacciò. Ti ricordi? Sì, esatto. Eravamo a 5 yard dall’area di meta. L’azione dopo, se non ti fossi fatto male, che schema avresti scelto per mettere in gioco il pallone?
- Passaggio a Tyler.
- Esatto! Ma non potevi lanciare. Così che facesti?
- Feci una finta e la passai a Clay.
- Touchdown! Non spetta a noi mettere in dubbio i suoi piani, Jimmy. Noi dobbiamo solo giocare!
  

- C’è un seme di verità in ogni bugia. Quello che nasce da quel piccolo seme dipende dalla persona che spinge l’aratro.
  

- Travis non ha fatto quello per cui tutti lo stanno incolpando.  È molto semplice. Io lo so e tu lo sai.
- Lo sa per certo?
- Lo so perché sono sua madre.
- Ok, ma allora chi è stato?
- Stai insinuando che ci sia un altro colpevole? Che cos’è che te lo fa pensare?
- Perché tutti quanti…
- Sì, esatto!
- Ok. Ok, ho capito dove vuole arrivare. Diciamo che c’è un’altra spiegazione, ma perché Travis si è preso la colpa? Perché dice che è stato lui? Non ha alcun senso?
- No, non ce l’ha, Jimmy. Ma è di Travis che noi stiamo parlando adesso. Metà delle cose che ha fatto nella sua vita non avevano nessun senso, ma l’altra metà avevano perfettamente senso.


-Vedete, le tragedie che accadono nella nostra vita non sono ostacoli che Dio ci mette davanti per vedere quanto in alto saltiamo o quanto ci facciamo male. No. No. Dio è molto più amorevole di così. Lui è molto intelligente. Quegli ostacoli sono il modo in cui noi scegliamo di osservare le cose brutte della nostra vita, le sagome scure del dubbio e della… paura. Troppo spesso noi siamo così scoraggiati, così attorcigliati su noi stessi, così… annodati ai fili della nostra vita che non guardiamo il disegno più grande: l’intero intreccio della sua attesa… Non voglio dipendere da un solo misero filo di lana per riscaldarmi, no, voglio che tutta l’intera coperta mi avvolga e mi dia conforto… ed è così che agisce Dio, non con un filo alla volta, ma con l’intero intreccio del suo calore e del suo essereLui è lì per noi, a contrastare la ruggine che si fa strada nella vita di ognuno di noi. E a rimboccarci con la sua incondizionata ed eterna coperta fatta di calore e… conforto.   
Dialoghi tratti da ‘Rust – Ruggine’.

Questo film osservato in una modalità quantica, fa chiaramente capire quanto tutto sia preventivato e nulla sia per caso. La ‘corda’ che si lascia è quella che permette di raggiungere, anche paradossalmente, lo scopo. Sono solo belle parole? Cosa penseranno le famiglie colpite dal terremoto e dalle onde d’acqua?

Noi non lo sappiamo, ma se pensiamo solo che ci sia un colpevole, e che questo colpevole sia il Creatore che si è dimenticato di tutti noi e che sta lì senza fare nient’altro, beh… il nostro non ‘sentire’ indica che la ‘ruggine’ è ancora tutta da asportare. Senza spostarsi dall’ombra che ci nasconde non possiamo evidenziare che c’è molto altro oltre all’apparenza. 

Ognuno nei panni diversi. Ognuno esperimentando una via. Ognuno responsabile di un pezzetto, di un filo della ‘coperta’ ed, allo stesso tempo, responsabile della coperta intera.

Tutto ciò mi porta ad aumentare ancora maggiormente la consapevolezza che, decine di anni di studio di Malanga, non siano né da gettare via, né da immolare a nuova Bibbia del genere umano. Semplicemente, credo che il suo modo di osservare sia inglobabile nella mia attività di 'comprensione cosmica'

È questa una nuova e grossa onda che si abbatte in me.

La visione della spiritualità dal punto di vista extraterrestre. Il fatto di poter concepire che, dentro di noi, ci siano parti aliene. Non estranee, ma ritenute estranee a causa della nostra ‘momentanea ignoranza’. 

Cosa sono i corpi dell’uomo? L’Io umano. I conflitti interni legati all’inconscio ed al Karma. Le zone oscure del cervello ed il suo ‘scarso’ utilizzo da parte nostra. Gli esseri elementali ed ancestrali a cui si riferisce anche Steiner, ad esempio, nelle Cronache dell’Akasha? Esseri che ci hanno solo preceduto e che hanno da sempre lavorato per la nostra causa, che poi è l’unica causa: quella del ritorno a ‘casa’ trasmutando la paura, avendo conosciuto se stessi. 

Nessuna paura…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

venerdì 11 marzo 2011

La memoria oscura e la 'confusione'.




 
Nel mio lavoro di unione e condivisione, relativo all’ambito esistenziale della sfera umana, è sempre più chiaro che cercare di comprendere le dinamiche evolutive in corso, senza staccare il punto prospettico della consapevolezza dalla dimensione in cui si versa, quella dello scenario 3D, è quantomai impresa ardua e oserei dire impensabile. Sono troppe le interferenze, il ‘rumore’ di fondo, le ragioni più diverse, gli interessi incrociati, i sogni a cascata, le catene energetiche in forma di eggregora, mito, leggenda, metafora, codice, educazione, religiosità, politica, etc. che si intrecciano e si contrastano o si raddoppiano nel mare magnum della contesa per la Vita, per la sopravvivenza, per il controllo

È solo alzando il proprio livello, dal quale si osserva, che le ‘cose’ si rendono più evidenti. È proprio quello che scopre Malanga quando giunge alla conclusione che gli addotti, sottoposti ad ipnosi regressiva, manifestano più punti prospettici dai quali evocano persino differenti versioni del tessuto mnemonico

Negli anni ottanta spetta al ricercatore ufologo Bud Hopkins scrivere alcuni libri che riportano numerose storie di statunitensi legate ad esperienze di abduction. Anche in questo caso Hopkins fa ampio uso delle tecniche di ipnosi regressiva per far riaffiorare, nel cervello dei testimoni di queste strane esperienze, i loro ricordi, apparentemente dimenticati o nascosti nelle stesse pieghe della loro mente”.
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Leggendo in maniera ‘non automatica’ il pensiero di Steiner, di Lievegoed, di Ouspensky, di Ken Carey, di Diane Stein, di Givaudan, di Aurobindo, di Powell, di Genevieve Lewis Paulson, di Zamperini, etc. è estremamente chiaro che l’umano è caratterizzato da una serie, anche complessa, di corpi inseriti in altri corpi proprio come una sorta di Matrioska

Queste persone hanno dedicato la loro Vita al fine di perseguire un certo percorso e hanno scoperto tutta una serie di intrecci coerenti relativi alla nostra struttura ‘esoterica’. La conclusione che ‘noi siamo molto di più rispetto al corpo’ è certamente logica e sensata, proprio come è logico e sensato pensare al Cosmo e ritenerlo pieno di Vita. 

Come si inserisce l’attività di Malanga in questa visione spiritual/biologica/energetica dell’uomo? Penso che si possa inserire frattalmente, ossia che il suo ambito ricalchi, ad un altro livello, sempre la stessa tematica di base: l’evoluzione che comunque scorre come un filo unico in tutto l’Universo

La comprensione che noi abbiamo dell’evoluzione è figlia, per il momento, quasi esclusivamente della psiche e della sua relativa logicità. Per questo motivo non è comprensibile alcunchè, da un simile substrato, perché troppo ‘radente’ l’ambito in cui ci si percepisce fisicamente. La spiritualità e la condizione aliena non sono di questo Mondo dei sensi e della ricerca della quadratura sociale. Queste due ‘sfere’, ritenute infondate dalla scienza ufficiale, stridono persino aprendo la propria visuale, cercando di abbracciarle il più possibile. 

Perché ci si chiude la bocca dello stomaco pensando ad un alieno e, ancora di più, ad un alieno che ci vuole ‘sfilare’ l’Anima? 

E ancora di più quando ci viene 'sussurrato' che solo il 20% dell’umanità possiede un’Anima? 

Che cosa è che si rivolta dentro di noi? E perché? È nostro quel senso di ‘disgusto’ e di inadeguatezza, oppure non fa parte di noi ma è in un certo qual modo ‘indotto’? Ve lo siete mai chiesto? Lo avete mai percepito? È come una voce che intima di lasciar perdere e di ‘fare altro’. Da dove gunge questa voce? Di chi è questa voce? 

Quante domande… domande che servono a smuovere in profondità le ‘acque’. Sono domande lecite al fine di giungere a specchiarsi in se stessi per, infine, riconoscersi oppure non riconoscersi e, comunque, perlomeno evidenziare un riflesso che per troppo tempo si è tenuto nascosto per paura… di cosa? Di chi? Degli altri o di se stessi? 

Esiste una strabiliante dose di certezza ed accuratezza che emerge dalla lettura 'non automatica' di certi autori, tutti fatti ricadere nell’ombroso ambito dell’esoterismo: termine che reca con sé l’alone della paura senza motivazione, come una intimidazione ricevuta a voce molto tempo prima. Emerge altresì una conoscenza spaventosa di organi e strutture eteriche ‘non riconosciute’, di una precisa e puntuale mappa di condotti energetici e di una ragnatela di organi sovrasensibili. Può essere questa, l’opera di fantasia di alcuni umani tanto ambiziosi da gonfiare l’Ego sino ad inventarsi interi Mondi inverosimili? 

Non credo, perché tutto ciò deriva da una conoscenza antica, da un retaggio del tempo perduto, che mai può cancellare indelelebilmente ‘ciò che è stato’: la nostra origine. Sia chi di noi è un discendente di esperimenti genetici ricondotti alle pieghe del tempo, sia chi è un figlio 'naturale' delle stelle, sia chi è figlio dell’evoluzione legata alle anse planetarie, sia chi è un ibrido di tutte queste opportunità… tutti abbiamo un senso ed un perché, una missione e la responsabilità di vivere nel migliore dei modi

Che modalità di Vita descriveremo applicando la regola del ‘vivere nel migliore dei modi’ da un punto di vista di scarsa consapevolezza? Semplice: descriveremo mediamente la sopravvivenza.

Descriveremo un mondo esemplificato dalla regola del 80/20 o 90/10. 

Con questa esatta diluizione di abbondanza costringeremo la massa ad affamarsi da sola. Questa ‘fame’ è l’ombra della ‘confusione’ nella quale ci siamo aggrappati come il pescato nella rete del pescatore. Per uscire dalla 'confusione' non serve l’informazione generica né specialistica: serve il senso della propria presenza in se stessi, infatti io mi nutro di un nozionismo spirituale che effettua 'carotaggio' dello strato di conoscenza disponibile e non disponibile. 

Non mi serve leggere tutto di tutti, ma effettuare prove quantiche del tipo di ‘terreno’ disponibile, come un’analisi bioenergetica di quello che ci circonda nell’eterno presente.   

Il lavoro ha condotto a conclusioni certe sugli alieni, sulle loro identità, sui loro luoghi di provenienza, sui loro bisogni, sulle implicazioni storiche della loro presenza sul nostro pianeta e, non ultima, sulla motivazione dei rapimenti alieni. La quantità di materiale ricavato, la riproducibilità delle esperienze ipnotiche condotte, ad ora, su oltre duecento casi e le prove collaterali ottenute mi consentono di dire, chiaramente e per la prima volta nel mondo, senza timore di essere smentito, cosa vogliono da noi i diversi gruppi di alieni che sono sulla Terra da migliaia di anni

I risultati ottenuti, che saranno qui di seguito sinteticamente enunciati, mi hanno fatto capire anche perché era così difficile comprendere il movente delle loro azioni. Perché, infatti, dopo anni di lavoro sia mio sia di altri colleghi stranieri, non si riusciva a costruire un quadro d’insieme?
 
Perché gli alieni cercavano in noi qualcosa che noi non sapevamo d’avere!
 
Qualcosa che, una volta portata alla luce, permetteva di costruire un’immagine dell’uomo fortemente diversa da quella imposta oggi dal determinismo materialistico alla Piero Angela”.
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Nella 'confusione' non si capisce un granchè di quello che conta. Perché? Perché non si hanno chiare le domande da porsi, essendo impegnati ad evitare le collisioni con i ‘corpi’ che impazzano a prima vista senza senso. Se esiste un problema, la 'confusione' non lo evidenzia ma lo diluisce insieme al rumore di fondo. Il ‘problema’, percepito da me, relativo alla Vita è:
  • la sua origine/sorgente
  • il suo motivo/scopo/senso/direzione
Se esiste una ‘resistenza’ alla Vita, il ‘problema’, percepito da me, è relativo a:
  • chi è che oppone resistenza
  • perché oppone resistenza
Non intendo confondere le carte in tavola, per cui esemplifico aumentando la dimensione dell’Antisistema a tutto l’Universo di terza dimensione, così come avevo dedotto dopo la lettura del libro di Ann Walker/Freccia Bianca. Da questa espansione dell’Antisistema è possibile abbracciare il capitolo relativo agli alieni e inserirlo nell’ambito dell’evoluzione, non solo umana, ma comune. Per cui anche nella spiritualità dell’umanità; umanità che è una costola sia aliena che planetaria

Nell’affrontare il tema dell’Uno, non si deve commettere l’errore di tornare a considerare la propria fisicità al centro dell’Universo. Ciò che è centrale è ‘solo’ la nostra essenza, così come l’essenza di ogni creatura di ogni specie vivente. Questa centralità rappresenta il motore, il magnetismo che spinge ogni creatura a cercare l’evoluzione attraverso le varie fasi dell’ignoranza legata alla sopravvivenza ed alla catarsi. Occorre dunque mutare la frequenza di irraggiamento della Vita, alzarla e modularla in maniera diversa dal consueto. 

Cosa stanno cercando ‘coloro’ che oppongono 'resistenza'?

Detto questo, è apparso subito chiaro che i mammiferomorfi avevano un problema che noi potevamo risolvere: cercavano l’immortalità!
Pur essendo convinto che l’immortalità diventerebbe, alla lunga, incredibilmente noiosa, sono conscio che non tutti la pensano in questo modo. Il desiderio degli alieni di non abbandonare mai questa vita e la determinazione dimostrata nel perseguire tale scopo mi aveva lasciato abbastanza perplesso sul loro grado di maturità intellettuale, ma proseguii nelle ricerche: forse mi stavo sbagliando.
Sotto ipnosi gli addotti che erano venuti a contatto con questi esseri riportavano, unanimemente, che gli alieni vivevano: “attraverso di noi, attraverso la nostra mente...

In questo tipo di addotti esisteva una forte dicotomia cerebrale, che uno psichiatra da quattro soldi avrebbe facilmente interpretato quale schizofrenia acuta; tuttavia analisi approfondite della personalità dei soggetti non lasciavano dubbi sulla loro totale sanità di mente. Essi si sentivano spesso diversi, come se non fossero di questo mondo, ed avevano dei flash-back in cui si ricordavano scene di vite passate ed immagini in cui agivano in un contesto alieno, quasi fossero alieni loro stessi.
Fu subito chiaro che nella loro mente esisteva una zona di memoria ad acceso negato, in cui erano nascosti alcuni ricordi che riguardavano scene di vita di un alieno: ne nacque l’ipotesi che fosse reale ciò che risultava da diverse altre ipnosi, cioè che gli alieni usavano il cervello degli addotti come magazzino per i loro ricordi (in termini informatici, una specie di sistema di back-up).
Secondo tale ipotesi gli alieni in questione cercano l’immortalità, che non possono in realtà raggiungere, perché, pur essendo molto più longevi di noi, muoiono ugualmente. Possono, però, far sopravvivere tutti i loro ricordi, mettendo nel cervello di un bambino terrestre tutta l’esperienza dell’intera vita (fino a quel momento) di uno di loro, il quale, dopo di ciò, può anche, eventualmente, morire.
Il bambino, col trascorrere degli anni, diventa adulto ed ogni tanto il suo cervello mostra piccoli segni dell’altra personalità, creandogli non pochi problemi esistenziali.
 
La memoria aliena rimane comunque inaccessibile, se non facendo ricorso ad una specie di procedura-chiave (simile alla password di un computer), capace di aprirla e di liberarne il contenuto.
 
Prima della morte dell’addotto utilizzato per il back-up, gli alieni tornano e copiano, se necessario, tutto il contenuto della sua memoria nel cervello di uno di loro appena nato. Costui dispone così subito della memoria, oltre che del terrestre ospite, del suo predecessore alieno e diventa, pertanto, tutt’uno con lui.
Così la sua personalità sopravvive, anche se il corpo muore, e si ottiene un surrogato di immortalità. L’alieno neonato non deve fare esperienza, ricominciando daccapo tutto il percorso formativo, ed alla fine, per fare un esempio, un alieno (o meglio la sua personalità) vecchio di trentamila anni risulterà formato dai ricordi di sei alieni di cinquemila anni l’uno, più un numero elevato di memorie di terrestri usati per il back-up.
 
Il prodotto dell’applicazione dell’idea appena descritta è una sola personalità in evoluzione, che utilizza tanti corpi in successione: una sorta di pseudo-immortalità che permette agli alieni di conservare tutte le caratteristiche fondamentali del loro pensiero originario.
 
Si è presto constatato che il cervello umano è preferito dagli alieni come magazzino per le loro memorie, infatti agli addotti, durante i rapimenti, viene ripetutamente detto che: 'Il vostro cervello è una cosa perfetta: le macchine si rompono ma i cervelli umani no…'.
 
Ecco, dunque, cosa significa la frase: 'Noi viviamo attraverso il vostro cervello…'".
'Alien Cicatrix' di Corrado Malanga.

Roba forte, eh? Il rifiuto a priori che percepiamo leggendo queste righe è il frattale che ‘qualcosa si muove e si oppone dentro di noi’. Cosa è? Chi è? Perché? 

Il parallelo con quanto emerge dalla visione del film 'Dark City' è notevole...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

giovedì 10 marzo 2011

La Matrioska di Malanga.





La televisione si appresta a diffondere le immagini del Papa che risponderà alle domande dei ‘fedeli’. Evento storico, vero? Peccato che le domande saranno filtrate ad hoc e la trasmissione non sarà in diretta. Insomma non potremo vivere il ‘bello della diretta’: la possibilità anche di sbagliare. In questa modalità levigata del predicare e di affrontare la marea della gente, il Papa apre le porte alla comunicazione virale legata all’ambito televisivo, una maniera sottile di avvicinarsi alla moda ed ai gusti della massa tanto attratta da tutto ciò che è giudicabile, giustiziabile, dall’alto scranno delle proprie abitazioni imbandite di tutto quello che non serve

Il Papa risponderà solo a domande non ‘scottanti’, infatti parlerà solo di Gesù: "Gesù! Mi chiedo dove sia la consapevolezza della gente". 

Questo 'argomento' è tra i più ‘scottanti’: è possibile agganciare ogni tipo di discorso agganciando il nome di Gesù. Mi piacerebbe ossservare il Papa che risponde alle domande delle persone stando in mezzo a loro, in ‘diretta’, anche con la possiblità di sbagliare a dire qualche parola… in fondo è un uomo come ogni altro

Anzi, un ottimo politicante dalla dialettica certa e sicura: che rischio corre? Penso sia ciò che rappresenta che rischia di cadere, più che l’errore dell’uomo Ratzinger.

Lo so. Lo so. Corre molti pericoli a stare in mezzo alle persone, perché le persone sono 'pericolose', ci possono essere degli squilibrati o degli ‘infedeli’. A questo siamo giunti. Ecco la notizia ufficiale:

Papa Benedetto XVI risponderà in tv alle domande dei fedeli.
Sarà un evento televisivo storico quello che si verificherà il 22 aprile, Venerdì santo, su RaiUno: alle 14.10 andrà infatti in onda una puntata speciale di 'A Sua Immagine', dal titolo 'Domande su Gesù', che vedrà la partecipazione straordinaria di Papa Benedetto XVI.
Non era mai accaduto che un Papa partecipasse ad uno show televisivo per rispondere direttamente alle domande degli spettatori, che potranno essere inviate alla redazione, che selezionerà quelle che riterrà più opportune e le sottoporrà poi a Papa Ratzinger, pronto a rispondere.
Le domande non saranno però per nulla 'scottanti': l'unico argomento di cui si parlerà sarà Gesù e il Papa sembra più che disposto a chiarire tutti i dubbi dei fedeli a questo proposito. Nessuna chiarificazione sarà dunque concessa su questioni politiche o sul recente scandalo dei preti pedofili. È sicuramente un grandissimo passo avanti da parte del Vaticano - sebbene la trasmissione non sarà in diretta, ma verrà registrata qualche giorno prima per questioni di sicurezza -, che dà quindi l'impressione di volersi 'modernizzare'.
Yahoo

Oggi mi voglio soffermare sul ‘caso’ Malanga. Sto leggendo il suo libro ‘Alien Cicatrix’, e ciò di cui mi sono dissetato mi ha sinceramente donato un altro allargamento della consapevolezza e anche un pizzico di smarrimento. Questo uomo era entrato a fare parte di una organizzazione privata italiana chiamata CUN (Centro Ufologico Nazionale)  e, dopo varie peripezie legate all’osservazione di un caso di ‘rapimento alieno’, gli fu intimato di ritirare il suo libro - Gli ufo nella mente - contenente la cronistoria di ciò che aveva rilevato dopo anni di investigazioni. 

Veto che lo costrinse a lasciare quella organizzazione per mancanza di libertà e per evidente infiltrazione e sabotaggio dell’attività del CUN. Perché Malanga mi ha così colpito? Forse perchè siamo due 'visionari' molto simili? 

O forse perché la sua narrazione unisce almeno due ambiti che necessitano proprio di essere chiariti e normalizzati, ad esempio, attraverso un loro accostamento che apparirà del tutto ‘sacrilego’ e fuori luogo secondo ciò che il pensiero secolare ha impresso a chiare lettere dentro ai nostri inconsci: l’intenzione allargata di comprensione del fenomeno alieno e della spiritualità

Due veri e propri mondi tenuti appositamente lontani l’uno dall’altro. Perché? Perché ‘insieme’ possono contribuire ad infondere maggiore luce su un fenomeno unico chiamato ‘Vita e senso della Vita’. Nel film ‘Fuori controllo’, in cui si registra il ritorno di Mel Gibson alle scene, si evidenzia la figura di uno strano personaggio che, da decenni, viene stipendiato dai potenti di turno al fine di confondere le ‘acque’

Il suo compito è di rendere incomprensibile ciò che era comprensibile. 

Dopo il suo avvento le situazioni divengono fitte ed intricate, impossibili da dirimere. Dato che nulla è per caso, e che le trame cinemtografiche sono sempre più addentro alle trame della realtà percepita come 'unica realtà', non è difficile invece comprendere che alcune centinaia di queste figure si possano aggirare effettivamente per il Mondo, al fine di gettare il seme dell’incomprensione, dell'insabbiamento e della rinuncia.

Unitamente alle varie opere dei Media e del condizionamento di massa, queste figure completano il disegno di livellamento della sete di conoscenza e di libertà che la massa ricerca sempre in maniera perlomeno sottile.

L’ambito alieno e spirituale è caratterizzato da un totale e calibrato senso di smarrimento e di incongruità, nel senso che si fa veramente fatica ad accostarli insieme

Come si fa a pensare a due argomenti tanto vasti ed 'incompleti' dal nostro punto prospettico, quando non si hanno le idee chiare nemmeno sul ‘chi si è’? È veramente un terreno SacroProfano.

Sono certo che comprenderete alla perfezione quello che intendo dire. In me si affaccia un senso di estraneità naturale, osservando queste due caratterizzazioni della Vita. È ovvio che questo è un senso provocato da un qualcosa che mi condiziona, proprio come ciò che mi succede quando desidero fare qualcosa e non lo faccio per motivi mai sufficientemente chiari. 

Semplicemente lo voglio fare ma non lo faccio, e non c’è nemmeno necessità che ci sia qualcuno a vietarmelo: non lo faccio di mia iniziativa e basta

Ciò è davvero incredibile, anzi incomprensibile. Proprio ieri, mentre mi succedeva ancora, mi sono chiesto: "Perché mi accade questa cosa?". Subito dopo ho ‘trovato’ il libro di Malanga liberamente scaricabile da Internet.
 Mi rendo conto che per non fare un articolo troppo lungo, è meglio spezzare lo scritto in più puntate. 

Sono molto attento a ciò che il sincrodestino mette sul mio percorso e a ciò che l’apparato intuitivo, allenato nel funzionare tramite l’attenzione e la consapevolezza, conduce sino a me in termini di percezione allargata.
Insomma, il condizionamento dell’Antisistema potrebbe ricomprendere anche i lunghi tentacoli delle interferenze aliene. Ciò non costituisce per sé una rilevante novità, però l’acutezza con la quale Malanga porta avanti e rende noti i suoi studi, costituiscono senz’altro una modalità rilevante del cammino intrapreso quando ho deciso di aprire questo Blog. 

Il mio ‘lavoro’ è quello di portare alla luce tutto ciò che è inerente all’Antisistema, tutto, alla luce del senso dell’esistenza e della missione di Vita. Per fare questo, utilizzo la mia dote di unire ciò che gli altri, per vie separate, hanno dedotto e compreso. Questa opera di taglio e cucito è certamente ciclopica, ma un pezzetto alla volta, con pazienza e conduzione del proprio tempo, l’attività è certamente possibile. La prima tappa, non conclusiva, della mia attività ed intenzione, verrà coronata dalla pubblicazione del libro primo sull’Antisistema

L’Antisistema è la via all’Ascensione. 

Non è il ‘lasciate ogni speranza’ ma il ‘verificate ogni speranza’. La speranza che si ‘lascia’ o si ‘ri lascia’ libera l’individuo dalla morsa ottundente della paura. La paura travestita da speranza è un abile camuffamento dell’irresponsabilità, nonché dell’età puerile, della fase in cui ci troviamo a vestire i panni, alquanto 'scomodi', di ricercatori di noi stessi.
  
Questo trattato si rivolge solo ed esclusivamente agli addotti italiani ed, in secondo luogo, a tutti coloro che, armati di buona volontà e di qualche neurone funzionante, pensino che c’è, nell’aria, qualcosa che non va.
 
Sì, qualcosa nell’aria non va!
 
Gli addotti, a livello inconscio, lo sanno e lo sentono bene, perché lo hanno sperimentato sulla loro pelle e dentro di loro: gli altri lo sanno perché lo percepiscono dalle piccole cose di tutti giorni.
 
Non si sa bene cosa stia accadendo, ma c’è in giro un certo malessere. Si dà la colpa alla congiuntura, alla politica, alle guerre, al tempo atmosferico ed all’inquinamento, ma in realtà nessuno capisce cosa succeda. Succede che la nostra Anima, a livello inconscio, sa che sta per accadere l’irreparabile, ma non sa come dirlo, a livello cosciente, alla parte restante di noi stessi, ai piani della coscienza e del subconscio. Tutto rimane dunque sopito, intorpidito a livello di sensazione. Si sa che deve succedere qualcosa, ma non si sa cosa”.
'Alien cicatrix' di Corrado Malanga.

Curiosamente questa citazione fa il paio con quella di Ann Walker /Freccia Bianca:

Ciascuno di voi sente dentro di sé che è avvenuto qualcosa di terribilmente sbagliato

È la vostra Anima che ve lo dice. 

Non si tratta della vostra immaginazione ma della verità, perché ognuno di voi si è domandato: “Che cosa posso fare?”. Io dico che tutti… stanno cominciando ad accorgersene. Gli scettici dubitano e i saggi lo sentono. Il buono lo sente. Ogni uomo sulla Terra si rende conto del problema… non importa quanti si levino a dire che non esistono problemi… Eppure dite a voi stessi: “Perché dovrei io, nel mio piccolo, fare qualcosa quando nessun altro fa nulla?”. Ogni uomo, donna o bambino su questa Terra è parte degli altri. Non conta quanto tenacemente cerchiate di spezzare questo vincolo: non può essere infranto. Così ascoltate i vostri cuori… Salvate voi stessi e la vostra Terra”.

Tutto torna se si sa acoltare con esattezza il ‘suono’ che ci raggiunge in maniera sottile. Vedremo prossimamente come Malanga è giunto ad esprimere taluni concetti piuttosto ‘assordanti’ e cosa abbia estratto dalla sua grande capacità di perseguire la profondità della propria passione nonché missione di Vita.

È meglio se mi fermo qua per oggi. Solitamente scrivo articoli lunghi, ma questo rischia di diventare troppo lungo. Per l’importanza del tema trattato, è meglio sviscerarlo progressivamente. Cercherò di contattare Malanga perché sento che qualche tassello importante di me può essere facilmente ri collocato tramite la sua attenta disamina. E capire me stesso equivale a capire il tutto e ad aiutare la Terra.

Sotto ipnosi gli addotti che erano venuti a contatto con questi esseri riportavano, unanimemente, che gli alieni vivevano:
Attraverso di noi, attraverso la nostra mente....
Da Alien cicatrix di Corrado Malanga.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com