Oggi osserviamo dal punto prospettico L1/livello Base – visione dallo Scenario 3D. Osserviamo quelle dinamiche esistenziali che oramai sono alla luce del Sole, pur essendo ancora insabbiate nella gabbia di ipocrisia e di rinuncia nella quale il genere umano si è auto imprigionato. A cosa mi riferisco?
A tutte quelle verità che non si sanno ma si ‘sentono’ e che, comunque, non sono ancora emerse a livello di concretezza nello scenario 3D. L’ingiustizia che ha portato una intera classe di ‘approfittatori’, ad occupare i ruoli del comando sociale, è certamente risaputa. Ma è opportuno precisare che questi signori ci rappresentano in tutto e per tutto: nessun giudizio ma solo un riflesso equo della società.
Osservando loro, osserviamo noi. No? Non è vero? Pensiamoci bene, nei momenti opportuni che certamente capitano in una lunga giornata di lavoro o nella notte carica di sonno, sogni e pensieri... la storia è davanti a noi e non dietro a noi: insegna qualcosa di molto rilevante.
Che cosa? Che l’ingiustizia percepita a livello tangibile, ha sempre trionfato da che si ricordi qualcosa di ‘ufficiale’. Non si può negare questo fatto. La storia dell’Antisistema è costituita da una serie pressochè infinita di guerre. Del potere del più forte che annichilisce ed assorbe la debolezza dei più. È possibile osservare una dinamica di lenta ‘pulizia’ che avanza, eliminando la grande ‘ruvidità’ dell’uomo a favore di un qualcosa, tuttavia, di più subdolo: la richiesta sottile di illusiva partecipazione al potere.
In che modo? Favorendo una certa geografia del globo a discapito dell’altra. Una questione di ‘emisferi’ e di disarmonia… non trovate? L’occidente ha sviluppato un modello sociale in cui le persone si sono viste sollevare da una situazione di degrado totale ad una di benessere percepito in termini di maggiori possibilità e di sopravvivenza. Ma a scapito di cosa?
Della padronanza di essere se stessi.
Il tempo è stato ammanettato e le giornate rese una fitta tabella di impegni. Le persone si sono trasformate in esseri senza memoria che conservano ancora l’innata capacità di co creazione, perchè non ne possono fare a meno. Il potere lo sa e non ne può prescindere.
Senza il consenso della massa non si va 'avanti'.
La dimostrazione è nella storia ed in quello che sta succedendo nell’Africa del nord e in alcuni paesi Arabi. Il malcontento cela la drammatica ma essenziale verità che ‘non si sta bene’. Che c’è qualcosa che non va. Bella scoperta, no? Eppure ‘non si sta bene’ nemmeno in occidente, nel quale tutti si lamentano sempre. Dov’è la grande differenza tra le due ‘lamentele’? Che in quei paesi dove ‘la gente è arrabbiata’ sul serio, si parla di rivolta mentre negli altri paesi si parla di malcontento.
In Africa si fa la fame e dunque è messa a rischio la sopravvivenza dei nuclei familiari. Nessun errore da parte del potere è più grave: mai dare la sensazione di ‘non potercela fare’. A quel punto la gente, perso per perso, scende ancora in piazza, come nel passato. La strumentalizzazione è globale, lo so, per cui le rivolte possono essere incoraggiate da un altro potere ‘esterno’ a quell’area geografica. Ma non importa, perché tutto è alla fine opportuno.
In quei paesi possiamo vedere che le figure dei governanti sono datate, vecchie, logore, e rappresentano l’ombra del controllo attraverso l’utilizzo della violenza delle armi e del potere occulto dei mass media. In occidente è diverso. La gente sa che chi occupa posizioni di potere è ‘disonesto’, non importa chi esso sia e cosa faccia. Si generalizza arrabbiandosi in maniera ‘silente’, passiva.
La gente lo sa, però non ha la ‘forza’ di fare qualcosa.
Perché? Perché è ipnotizzata, è sotto incantesimo, non è più se stessa ed è chiamata attivamente a spartire una parte del 'bottino'.
Non ci sono altre spiegazioni, se non che non conosce più la morsa della fame, ossia non gli manca il pane. Proprio il motivo che ha spinto le popolazioni, ora rivoltose, a ‘fare qualcosa’: l’aumento del prezzo dei beni di sopravvivenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. La speculazione si nutre di questi eventi ed in un certo senso li organizza a monte. Nulla è per caso, sia che si analizzi una dinamica celeste, sia che si analizzi una dinamica dell’Antisistema o dell’uomo.
Il corpo di Leggi che vincolano e la Costituzione, sono strutturate per essere sistematicamente aggirate dal potere del denaro e dell’appartenenza ad una certa Casta. Le cose sono risapute, eppure non basta per far sì che avvenga un risveglio della massa. Massa che è stata allontanata da se stessa in ogni modo… manca in questo modo l’energia. Ecco uno dei perché. Uno degli infiniti perchè:
"Esistono numerosi studi sulla sensibilità della ghiandola pineale ai campi elettromagnetici e le misurazioni EEG (elettroencefalogramma) hanno mostrato chiaramente che le nostre onde cerebrali vengono alterate. Per la salute neurale generale, le nostre onde cerebrali si abbassano a una frequenza alfa di 8Hz una volta ogni 30 secondi. La televisione tradizionale inducendo una risonanza di 24Hz ogni mezzo minuto fa in modo che l'abbassamento regolare a 8Hz sia sostituito da una frequenza più alta, portando il "soggetto telespettatore" ad una lieve forma di trance ipnotica. La tv digitale altera la frequenza addirittura a 30Hz ogni 30 secondi facendo sì che l'influenza delle microonde sia molto più complessa e preoccupante per la nostra salute psico-fisica, portando il "soggetto telespettatore" ad una forma di trance ipnotica più forte".
Il controllo è totale in questo periodo storico ed inserito, a cascata o a frattale, nella disarmonia celeste che regna nel Sistema Solare, da quando il pianeta, che una volta esisteva tra Marte e Giove, è stato distrutto da un impatto con un corpo vagante nello Spazio. Quella che era la perfetta armonia delle sfere celesti è ora divenuta una sinfonia 'zoppa'. Esiste a tal proposito ampia documentazione grazie all’immenso lavoro del Professor Josè Arguelles.
L’accordo mancante nel Sistema Solare trasferisce la sua ‘ombra’ sulla Terra e sul genere umano impegnato ad ‘andare avanti’. Chi affronta le ‘cose’ da un simile punto di vista? Nessuno o pochi. È questo il motivo per il quale nel Mondo regna la disarmonia e, questo il motivo, per cui un certo tipo di Karma deve essere ripulito una volta per tutte.
Leggendo della Cina, ad esempio, si nota quali siano le contromisure adottate dal potere per evitare il contagio africano alla rivolta interna ora ancora silente: maggiore controllo e inasprimento delle pene.
In uno stato di potere equo potremmo osservare dinamiche simili? È così chiaro, per diamine. Questo frattale evidenzia che il potere e la massa viaggiano su onde a diversi ordini di frequenza. È un Mondo che assomiglia molto alla santabarbara di un vascello. Pronto ad esplodere. Il potere deve far rigare dritto e duramente, altrimenti tutto salta. In occidente c’è una diversa miscela di perpetuamento del potere, molto più subdola e falsamente pacata, basata sull’inversione delle fasi di 'sonno e veglia'.
La Coscienza ha subito un ribaltamento del punto prospettico ed è confusa, annacquata, intontita. Vorrebbe fare qualcosa, perché è evidente che bisognerebbe fare qualcosa, perché è evidente che c’è qualcosa che non va, lo capisce, lo intuisce, lo sente… ma non riesce mai a destarsi dal sonno e quando ci riesce è notte e le azioni possibili sono molto limitate dalla fievolezza dei sensi fisici.
È come nel film Lady Hawke: “Sempre insieme, eternamente divisi…”.
Un esempio ‘fresco’:
La Deutsche Bank punita dalla Corea del Sud.
Per sei mesi divieto di operazioni sui prodotti derivati.
È questa la punizione inflitta a Deutsche Bank dal governo della Corea del Sud.
L'accusa è pesante: Seul sospetta che Deutsche Securities Korea, la filiale di mediazione della banca tedesca in Corea del Sud, abbia fatto delle speculazioni approfittando della caduta dell'indice borsistico Kospi.
La sanzione, che partirà il prossimo 1° aprile, si accompagna all'apertura di un'inchiesta su cinque dirigenti dell'istituto a Hong Kong, New York e Seul, accusati di collusione.
La Deutsche Bank ha reagito all'annuncio "rammaricandosi delle sanzioni imposte" e deplorando il fatto di essere accusata di speculazioni e ha mostrato la disponibilità a collaborare con gli inquirenti, precisando che la sanzione non avrà effetti sul core business delle sue attività in Corea del Sud.
Tuttavia la condanna potrebbe offuscare l'immagine della banca tedesca in uno dei più importanti mercati mondiali dei derivati.
L'indagine è partita dopo il calo del 2,7% registrato dall'indice Kospi l'11 novembre scorso.
Un crollo causato dalla vendita di 2.400 miliardi di won (1,55 miliardi di euro) di titoli da parte di Deutsche Securities Korea. Questa vendita, la più importante nella storia del mercato sudcoreano, è stata condotta negli ultimi dieci minuti della seduta, quando gli scambi in tempo reale sono sospesi. La scelta aveva impedito agli altri attori di intervenire, mentre i titoli di colossi come Samsung e Hyundai erano crollati. Non solo: mentre gli investitori hanno registrato perdite massicce, valutate 140 miliardi di won (89 milioni di euro), il gruppo tedesco ne ha guadagnati 45 miliardi (29 milioni di euro).
La vicenda si è svolta in occasione del G20 di Seul, l'11 e 12 novembre scorso, incentrato proprio sulla stabilità dei mercati finanziari e al quale era presente il numero uno di Deutsche bank, Josef Ackermann: alcuni ritengono che, vista l'entità dell'operazione, egli non potesse non esserne al corrente.
Da Yahoo
La miscela di falsità, illusione, teatralità, gioco delle parti, etc. è totale. I ‘sospetti’ sono un modo molto elegante o subdolo per manifestare una situazione risaputa, lapalissiana, senza pericolo di prendere lucciole per lanterne. Si ‘sospetta’. In un Mondo che manda navicelle nello Spazio, si ‘sospetta’. Dopo tutto quello che è successo due anni fa, con la crisi del debito internazionale, ancora si ‘sospetta’.
Certo, perché in questi due anni non è successo nulla di tangibile, oltre alla crisi ed alla risalita dei mercati azionari. Nulla è stato modificato di quel castello di carte errante alla ricerca dell’ultima spinta della tempesta perfetta che si è solo arrestata temporaneamente. Ricordo una frase del Ministro Tremonti: “I governi hanno solo comprato tempo”…
Abbiamo quello che meritiamo.
È talmente chiara la situazione che non ammente né imbarazzo nel pensare, né dubbio nello scrivere. Osserviamo le figure che occupano il potere. Oggi, Internet ci offre la possibilità di informarci in maniera ‘trasversale’ rispetto al blocco delle informazioni impartite dagli organi del controllo. Le informazioni sono messe in chiaro per chiunque le voglia leggere. Le figure che amministrano il potere sono delle ombre e non delle luci, e questo ad ogni latitudine a prescindere da ogni altra considerazione, se non quella del Piano Divino.
Le ombre servono per manifestare la resistenza, ma oggi non intendo calcare questo significato.
Le persone di potere rappresentano il popolo. Non ci sono altre riletture possibili. Ciò che manifestano è un riflesso del popolo. L’ingiustizia è una ignoranza della luce insita nel popolo. Ciò che occorre per trasmutare l’ignoranza è un’ombra che utilizzi la frusta e la carota a diverse angolazioni, ‘saggiamente’…
Quando lo capiremo? Lamentarsi non porta a nulla se non a rafforzare il motivo della lamentela e dunque il potere che se ne serve. Gandi aveva ben compreso questa verità attraverso la sua ‘politica’ della non violenza.
“Sii il cambiamento che vorresti vedere nel Mondo”.
Il cambiamento deve avvenire prima in se stessi e poi riflettersi sul mondo circostante. Quelle violenze che infiammano le terre d’Africa sono una manifestazione di forte insofferenza che contribuiranno a mutare la modalità di somministrazione del potere. Ma se quelle genti non sono pronte ‘dentro’, a nulla servità la ribellione, se non a richiamare una nuova forma di controllo ancora più subdola. Al dominio della armi subentrerà il dominio silente ed ipnotizzante del modello occidentale, insomma: dalla padella alla brace.
Eppure tutto rimane sempre e comunque… opportuno.
Avrei voluto parlare delle foreste, quest’oggi e del ruolo del motore di ricerca www.ecosia.org – lo farò domani o in altra circostanza.
Ieri ho visto il film “Codice Genesi” con Denzel Washington e Gary Oldman. Non pensavo che mi avrebbe tanto sorpreso alla sua conclusione. Io ripulirei il discorso dal ruolo centrale del libro della Bibbia, unificandolo all’immagine finale che permette di osservare l’intera rappresentanza del potere religioso.
Il film è un chiaro inno al potere contenuto in una forma scritta, in un codice, in una ‘legge’. Si capisce come il potere oscuro rigeneri se stesso se non viene trasmutato nel suo opposto. Anche dopo la distruzione globale, che ha lasciato solo terre aride, tra i sopravissuti cè ancora chi tenta di ‘imperare’ a scapito degli altri.
Costui sa, o ricorda, che esisteva un libro dal contenuto tanto prezioso da essere in grado di procurare nella massa un senso di convincimento interiore che vale più di infinite parole o mezzi di altra ‘persuasione’.
Il frattale è chiaro: il controllo religioso, e non solo, della società.
In un libro l’arma più micidiale della storia deviata.
Il protagonista, si scopre solo alla fine, è stato cieco o lo è ancora ma allo stesso tempo 'vede': è un miracolato che ha aperto gli occhi quando gli altri li hanno chiusi per la troppa luce. Fa quello che fa esclusivamente per ‘fede’. La ‘fede’ che smuove anche le montagne. Il ‘non vedere’ in questo caso costituisce quella modalità di non cadere nell’ambito della paura e della minaccia che il senso della vista introduce in noi.
La ‘fede’ è prima di tutto un accordo con se stessi: fede in se stessi.
Il frattale del libro in codice, del codice nascosto nella Bibbia, è rappresentato dal codice Braille con il quale è stata stampata questa ultima versione, esistente al Mondo, del 'libro dei libri'. Il suo potere è multiplo e celato agli occhi di chi non ha ancora occhi per vedere: e non mi riferisco alla cecità.
Il protagonista, anche quando ‘perde’ il libro, va avanti per la sua strada. Si accorge solo perdendolo che è divenuto egli stesso il contenuto del 'libro'. La sua memoria è il libro. Ciò che ricorda e che è divenuto lungo il cammino. Altro frattale che testimonia come siano avvenute certe dinamiche nel corso della storia umana. Ecco alcune citazioni:
- Sono passati 30 inverni dall’esplosione. Non ricordo veramente.
- Almeno ti ricordi com’era? Il mondo di prima voglio dire.
- Sì. Avevamo più di quanto ci servisse. Non avevamo idea di che cosa fosse prezioso e di cosa non lo fosse. Buttavamo via cose per le quali la gente adesso si ammazza.
- Sul serio?
- Sì.
Eli / Denzel Washington e Solara / Mila Kunis
- Senti. A me serve quel libro. Anzi lo voglio quel libro. E voglio anche te, ma se mi obblighi a scegliere, uccido te e tengo il libro.
- Perché? Perché lo vuoi?
- Ne conosco il potere. Ci sono cresciuto. E se lo leggi capirai cosa voglio dire. Ecco perché li hanno bruciati tutti dopo la guerra. Già rimanere vivi è un atto di fede. Mettere su questa città è un atto di fede ancora più grande. Ma loro non capiscono. Nessuno lo capisce. E io non ho le parole giuste per aiutarli ma il libro sì. Lo ammetto. Ho dovuto fare moltissime cose che detesto per costruire tutto questo, ma se avrò quel libro sarà tutto diverso. Ora immagina. Immagina come potrebbe essere diverso e giusto questo mondo se avessimo le parole adatte per la nostra fede. La gente capirebbe perché è qui e cosa sta facendo e non avrebbe bisogno delle altre orribili motivazioni. Non è giusto tenere quel libro solo per te. È fatto per essere condiviso con gli altri. È fatto per essere divulgato. Non è questo che vuoi?
- Con tutto il mio cuore. Ho sempre pensato che avrei trovato un posto a cui questo libro apparteneva, dove sarebbe servito… Però non l’ho ancora trovato.
- Adoro quest’uomo… Uccidilo, per favore.
Eli / Denzel Washington e Carnegie / Gary Oldman
- Metti insieme una squadra e inseguiamo quel maledetto.
- Per quella merda di libro.
- Non è una merda di libro. È come un’arma! Un’arma rivolta ai cuori dei deboli e dei disperati. Ci darà il controllo totale. Se vogliamo davvero comandare… dobbiamo averlo. Le persone arriveranno da ogni dove. Faranno esattamente quello che dico loro, se le parole provengono da quel libro. È capitato altre volte e capiterà ancora. Tutto ciò che ci serve è quel libro.
Carnegie / Gary Oldman
- Che cosa intendevi quando hai detto che non è un libro qualunque?
- È l’unico.
- Davvero?
- Dopo la guerra molti si sentirono in dovere di distruggere tutti i libri che il fuoco non aveva già bruciato. Si disse che fosse stata questa la causa del conflitto. Comunque, è l’unico che sia sopravissuto.
Eli / Denzel Washington e Solara / Mila Kunis
- Scusa, tu dici che cammini da trent’anni, ok?
- Sì.
- Hai mai pensato che forse ti sei perso?
- No.
- E come fai a sapere che è la direzione giusta?
- Camminiamo per fede e non per visione.
- Che cavolo vuol dire?
- Vuol dire che tu sai qualcosa anche se non sai qualcosa.
- Ma non ha senso.
- Non deve avere senso. È la fede, la fede. Il fiore della luce nel campo delle tenebre, che mi da la forza per andare avanti. Lo capisci?
- È preso dal tuo libro?
- No… Johnny Cash live nella prigione di Folsom.
- Cosa?
Eli / Denzel Washington e Solara Mila Kunis
- Ero sicura che niente avrebbe potuto costringerti a dare via quel libro. Credevo fosse troppo importante.
- Dopo averlo portato per tanti anni e averlo letto tutti i giorni, mi sono talmente preoccupato di tenerlo al sicuro che ho dimenticato di vivere secondo quello che mi aveva insegnato.
- Sì, e cosa sarebbe?
- Fare per gli altri più di quello che faresti per te stesso… Almeno è quello che ho imparato io.
Eli / Denzel Washington e Solara Mila Kunis
- Ti sei tanto dato da fare per quel libro. Hai sacrificato molto e moltissimi uomini. Più di quanto potessi permetterti. Ora tutte le persone che avevano addirittura paura di pronunciare il tuo nome, sono di sotto che stanno distruggendo il bar. Lo sapevi? E non c’è nessuno che li fermi. E tu sei febbricitante. Non riesco ad immaginare cosa significhi avere la cosa che più desideri così vicino, eppure come se fosse lontana milioni di miglia.
Claudia / Jennifer Beals
Carnegie / Gary Oldman, parla del potere del libro alla luce del Sole. Senza problemi. Sa che la gente non capirà lo stesso perché ha paura. I libri bruciati sono l’azione di chi ‘aveva capito’ dopo la distruzione, ma cadendo ancora nella separazione tra interno ed esterno. È il monito contenuto in un certo discorso di Rudolf Steiner, ad esempio. Carnegie dice che ha ‘costruito tutto questo’, ma quello che si vede è solo miseria e povertà, violenza, sopruso e degrado, la città è morta.
Tutto può ricominciare se non si è capito la lezione. Ma se l’avremo capita, nessun uomo o nessun libro o niente, potrà ripristinare la tenebra dissolta e trasmutata in luce…