venerdì 7 gennaio 2011

"Giocando" con ciò che arriva.




Oggi facciamo un bel giochetto. Ho messo insieme un “pool” di notizie, navigando in Internet a “caso”, che mi hanno colpito o che ho attirato. Tra di loro è certamente intessuto un linguaggio comune, ossia, esse parlano la stessa “lingua” e mi indicano qualcosa. La questione è personale, essendo una mia consultazione, proprio come funziona ad esempio per l’I Ching

Per cui ciò che “vedrò” io non corrisponde a quello che vedrebbe un’altra persona. Il cocktail è talmente variegato e le casistiche talmente estese da risultare pressoché infinite. Rendo pubblica la mia consultazione privata sempre nella speranza che possa essere d’aiuto a qualcuno in risonanza, oltre che a me.

Difficile da credere? Beh, vediamo un po’ cosa succede mettendole insieme. Lo sentite il pathos della “diretta”? :) 

Scelte, il cervello gioca d'anticipo.
Il sistema nervoso prende una decisione dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente: uno studio tedesco mette in discussione il concetto di libero arbitrio. Il cervello umano prende una decisione quasi dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente: lo sostengono i ricercatori del Max Planck Institute per le scienze cognitive di Lipsia, in Germania, guidati dal neuroscienziato John-Dylan Haynes. Mettendo così in discussione il principio di “libero arbitrio” nel corso del processo decisionale messo in atto dal soggetto…
I neuroscienziati ritengono che si possa parlare di un lasso di tempo di circa 10 secondi tra la decisione e la consapevolezza di averla presa. “Noi crediamo di prendere decisioni in modo consapevole”, commenta Haynes, “ma questi dati mostrano che la coscienza di un'azione rappresenta solo la punta di un iceberg”.
Il lavoro di Haynes - che riprende, migliorandoli, alcuni esperimenti condotti negli anni Ottanta dal neurofisiologo americano Benjamin Libet - ha suscitato anche qualche reazione negativa. “Sapevamo già che le nostre decisioni possono essere innescate inconsciamente - commenta Chris Frith dello University College di Londra - e questi risultati non necessariamente dimostrano che il libero arbitrio è solo un'illusione”.
Da www.sequestoeunblog.spaces.live.com 
  
Concetto chiave:
  • Il sistema nervoso prende una decisione dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente
Parole chiave:
  • Libero arbitrio
  • Consapevolezza
  • Illusione
La Bibbia smentisce Maya e 2012: l'Apocalisse è il 21 maggio 2011
Da Yahoo
 
Concetto chiave: 
  • rafforzamento del libero arbitrio illusorio dato che l’Apocalisse è già decisa
Non esiste la materia di per sé. Tutta la materia prende origine, ed esiste, solo a causa di una forza che porta gli atomi ad oscillare, tenendoli insieme, a formare quello che è il sistema solare microscopico dell’atomo. Poiché nell’universo non esiste una forza intelligente, né eterna, dobbiamo considerare uno spirito cosciente ed intelligente dietro questa forza. Questo spirito è la base di tutta la materia.
Max Planck
 
Concetto base: 
  • questo spirito è la base di tutta la materia
Se nascondi la tua faccia, si turbano.
Se togli il loro spirito, spirano,
E tornano alla loro polvere.
Se mandi il tuo spirito, sono creati;
E rinnovi la faccia del suolo.
Salmi 104:29,30
 
Concetto base: 
  • se mandi il tuo spirito, sono creati
Voglio portare l’attenzione sul fatto che i numeri sono stati considerati per lungo tempo solo degli strumenti di calcolo. Ma lo scienziato tedesco Peter Plichta come anche il matematico Marko Rodin considerano i numeri come delle entità con una esistenza reale. Questo porta alla conclusione che il mondo della fisica si basa sulla matematica e la matematica secondo il matematico Benoit Mandelbrot è una lingua. Allora ha ragione la Bibbia quando si legge “E Dio diceva: “Si faccia luce”. Quindi si fece luce“. Tutto ha la sua base nella mente di colui che ha portato all’esistenza questo universo. La struttura dell’universo si basa su una lingua che è perfetta.
Da www.hydrogen2oxygen.net 
  
Concetti base:
  • i numeri sono delle entità con una esistenza reale.
  • la fisica si basa sulla matematica e la matematica è una lingua
  • tutto ha la sua base nella mente di colui che ha portato all’esistenza questo universo.
  • la struttura dell’universo si basa su una lingua che è perfetta
Wikileaks: Casa Bianca, attenti agli 007 scontenti. 
Per arginare ulteriori rivelazioni di segreti Usa dopo i file diffusi da WikiLeaks, la Casa Bianca ha ordinato alle agenzie di intelligence Usa di vigilare sui propri dipendenti scontenti. È quanto rivela la rete Nbc sulla base di un documento interno dell'amministrazione Obama, che ha ordinato di ricorrere a psichiatri e sociologi, per "misurare la felicità" degli 007 per anticipare eventuali segnali di "malumore e insoddisfazione", sintomo di possibile nuove fughe di notizie.
Da Yahoo
 
Estrazione parti evidenziate dal compositore della notizia:
  • misurare la felicità
  • malumore e insoddisfazione
Animali: Usa, moria uccelli e pesci Arkansas dovuta a 'trauma'.
New York - Sarebbe stato un 'trauma' dovuto a cause imprecisate a uccidere in Arkansas le migliaia di esemplari di merli e di pesci trovati senza vita nei giorni scorsi nella zona di Beebe, a nord ovest dello Stato. Ma altre centinaia di piccoli uccelli sono stati trovati morti in una zona della Louisiana. Gli esperti stanno indagando per determinare cosa abbia provocato la morte degli animali ma escludono possa trattarsi di avvelenamento.
Da Yahoo
 
Causa sospettata: 
  • un trauma
L’era del microchip farmaceutico incombe su di noi.  
Novartis AG, una delle più grandi compagnie farmaceutiche al mondo, ha annunciato un piano per iniziare a impiantare microchip nelle medicine per creare una tecnologia “smart pill”.
La tecnologia del microchip è stata autorizzata dal Proteus Biomedical di Redwood City, California. Una volta attivato dai succhi gastrici, il microchip inserito inizia il rilevamento e la trasmissione dei dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Il ricevitore è anche una trasmittente che può mandare i dati al dottore attraverso internet.
Da www.spaziosacro.it 
 
Riflessione base:
  • una volta attivato dai succhi gastrici, il microchip inserito inizia il rilevamento e la trasmissione dei dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Il ricevitore è anche una trasmittente che può mandare i dati al dottore attraverso internet.
Il Papa: c'è Dio dietro al Big Bang.
Papa Benedetto XVI ha esortato oggi i cattolici a respingere il concetto secondo cui l'universo sarebbe nato per caso e riconoscere che la mente di Dio è dietro alle teorie scientifiche come quella del Big Bang. "L'universo non è il risultato del caso, come alcuni vogliono farci credere", ha detto il Pontefice nell'omelia durante la messa per l'Epifania, seguita in San Pietro da circa 10.000 persone.
"Contemplandolo (l'universo), siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l'inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi", ha aggiunto.
Gli scienziati credono che il Big Bang sia il cataclisma che ha portato alla creazione dell'universo 13,7 miliardi di anni fa.
Alcuni atei sostengono che la scienza possa provare che Dio non esiste, ma il Santo Padre ha detto che alcune teorie scientifiche sono limitate perché "arrivano sempre solo fino a un certo punto e non sono affatto in concorrenza con la fede, ma non riescono a spiegare il senso ultimo della realtà".
"Nella bellezza del mondo, nel suo mistero, nella sua grandezza e nella sua razionalità non possiamo non leggere la razionalità eterna, e non possiamo fare a meno di farci guidare da essa fino all'unico Dio, creatore del cielo e della terra ", ha aggiunto ancora il Papa.
Da Yahoo
 
Concetto base:
  • l'universo non è il risultato del caso. Contemplandolo, siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l'inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi.
  • Razionalità eterna
Riassunto:
  • Il sistema nervoso prende una decisione dieci secondi prima che l'individuo ne sia cosciente
  • Libero arbitrio. Consapevolezza. Illusione
  • Rafforzamento del libero arbitrio illusorio dato che l’Apocalisse è già decisa
  • Questo spirito è la base di tutta la materia
  • Se mandi il tuo spirito, sono creati
  • I numeri sono delle entità con una esistenza reale.
  • La fisica si basa sulla matematica e la matematica è una lingua
  • Tutto ha la sua base nella mente di colui che ha portato all’esistenza questo universo.
  • La struttura dell’universo si basa su una lingua che è perfetta
  • Misurare la felicità
  • Malumore e insoddisfazione
  • Un trauma
  • Una volta attivato dai succhi gastrici, il microchip inserito inizia il rilevamento e la trasmissione dei dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Il ricevitore è anche una trasmittente che può mandare i dati al dottore attraverso internet.
  • L'universo non è il risultato del caso. Contemplandolo, siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l'inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi.
  • Razionalità eterna

La mia lettura:

C’è “qualcosa” di noi che ci guida nelle nostre scelte. Il libero arbitrio è una questione di consapevolezza, altrimenti è solo una illusione. Quel “qualcosa” che ci guida è alla base del tutto. Il tutto è dunque regolato da un vero e proprio linguaggio numerico e popolato da entità senzienti. Lo scopo delle entità senzienti è ambire alla felicità, vincere l’infelicità che, altrimenti, porta ad un “trauma” esistenziale. Inoltre le entità senzienti sono delle sonde del Creatore che rilevano ed inviano dati alla Sorgente. Internet è molto di più di una “semplice” rete informatica planetaria: è vivo. Nulla è per caso; l’invito è di non scordarlo mai attraverso una razionale consapevolezza e l’uscita dalla modalità di sopravvivenza dell’essere.

È incredibile, no? Potrei andare avanti e “spremere” ancora il “messaggio” del sincrodestino sino ad arrivare ad una morale giornaliera inviatami dal “cielo”. 
Facciamo sempre attenzione a quello che ci circonda, in ogni ambito e situazione. Riceviamo sempre le risposte alle nostre domande, solo che non le sentiamo o non le capiamo o non ricordiamo nemmeno di avere posto delle domande.

Da qua il passo è breve a non credere più in nulla: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Se riuscissimo ad immaginare le lunghezze d’onda del pensiero riassunto, sopraesposto, vedremmo una emanazione di colori caratterizzare il nostro “luogo esistenziale”; una vera e propria forma d’arte in perenne mutazione, come asserisce, per altri “luoghi” anche James dei Wingmakers:

“L’equivalente del sito Ancient Arrow nel centro galattico, contiene forme tri-dimensionali d’arte in uno stato di movimento continuo: rispondono alla pressione delle onde sonore come anche ai pensieri di chi si trova nel sito. Attualmente non c’è modo di replicare questo sulla Terra, quindi i dipinti devono essere fermati nel tempo e spazio. Io ho deciso quello stato di “fermo” e dunque, in questo caso, sono un “creatore”. Del resto, ho una vasta esperienza nel produrre queste interpretazioni in base a ricerche sulle vibrazioni del colore, sul sistema percettivo umano, le alterazioni della corteccia cerebrale preposta alla visione, i valori associativi di forme e metodi nel catalizzare nuovi campi di percezione”.
Da www.stazioneceleste.it/wingmakers 

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

 

mercoledì 5 gennaio 2011

Città cartolina di un altro mondo.

 
 


Penso che sfugga molto di quello che ci succede attorno. Un esempio? Lo sviluppo delle città. È come se mi fossi fatto una dormita di 40 anni e, svegliandomi, avessi trovato dal nulla le sagome da chip delle città “moderne”. È incredibile. Viviamo in veri e propri paradossi, infatti sembra che ognuno si faccia gli affari propri e si disinteressi della globalità e, per questo motivo, ogni ambito sembra dettato dal caos.  

In realtà lo sviluppo globale esiste eccome. 

Proprio come per i campi morfologici che regolano la crescita degli organismi e che bypassano il concetto di “delta” o di probabilità di un “evento”, riscontrato nella presa di decisione a livello subatomico:

La meccanica quantistica si distingue in maniera radicale dalla meccanica classica in quanto si limita a esprimere la probabilità di ottenere un dato risultato a partire da una certa misurazione, secondo l'interpretazione di Copenaghen, rinunciando così al determinismo assoluto proprio della fisica precedente. Questa condizione di incertezza o indeterminazione non è dovuta a una conoscenza incompleta, da parte dello sperimentatore, dello stato in cui si trova il sistema fisico osservato, ma è da considerarsi una caratteristica intrinseca, quindi ultima e ineliminabile, del sistema e del mondo subatomico in generale.
La teoria quantistica, dunque, descrive i sistemi come una sovrapposizione di stati diversi e prevede che il risultato di una misurazione non sia completamente arbitrario, ma sia incluso in un insieme di possibili valori: ciascuno di detti valori è abbinato a uno di tali stati ed è associato a una certa probabilità di presentarsi come risultato della misurazione. Questo nuovo modo di interpretare i fenomeni è stato oggetto di numerose discussioni all'interno della comunità scientifica, come testimonia l'esistenza di diverse interpretazioni della meccanica quantistica. L'osservazione ha quindi effetti importanti sul sistema osservato: collegato a questo nuovo concetto si ha l'impossibilità di conoscere esattamente i valori di coppie di variabili dinamiche coniugate, espressa dal principio di indeterminazione”.
Da Wikipedia 

Un appunto al volo: sento un depistaggio in questa definizione di quantistica. Come un limite imposto alla collettività, non dalla Natura, ma dalle forze dell'Antisistema. Il frattale che dimostra questo limite è la scoperta della legge d'attrazione. Esiste un certo arbitraggio ma, con lo sviluppo di certe capacità intrinseche all'uomo, questo "gap" scompare. 

Probabilmente l'indeterminazione è tipica di questo scenario 3D o di questa dimensione, ma non è certa o ineliminabile. Questa "versione" non deve ancorarsi in noi, pena lo sviluppo di limiti senza senso.

Il campo morfologico è un “raggio traente” regolatore, ispiratore, edificatore. È l’ago della bussola e la bussola stessa. È un indicatore di marcia che buca il “velo” dimensionale. 

Egli sostiene che “in qualche maniera dovete arrivare qua”. 

Cercate, muovetevi, fate, disfate… Evolvete verso questa direzione. Il campo morfologico celeste è inalterabile dall’uomo, mentre quest’ultimo ha ampie possibilità di farsi anche del male, personalizzando il proprio cammino all’interno delle leggi del libero arbitrio e del Karma. Tuttavia è come se ci fosse una sorta di “salvagente” sempre organizzato attorno alla globalità; un salvagente strutturato geneticamente soprattutto nel grande numero di individualità costituenti la nostra specie, nella biodiversità umana e della Natura.

Viviamo in un epoca in cui, una mattina un adolescente potrebbe svegliarsi e cambiare il mondo perché ha sognato i disegni per costruire un dispositivo di energia free. Questo mondo ha già sviluppato tutti i mezzi per costruire, dalla sera alla mattina, la soluzione di tutti i propri mali. Questo mondo è veloce e cannibale, spietato e competitivo, avido ed egoico: proprio come lo è la globalità. Ma se lo giriamo a 180 gradi, queste sue caratteristiche diventano dei punti di tal forza da fare impallidire tutto ciò che è stato fatto in millenni di storia “falsata” dal volere di pochi.

Questo mondo è efficiente, abile, lucido, capace di grandissime cose, organizzato, metodico, sagace, profondo, impara dai propri errori, senziente, numeroso, etc.

La prova? O meglio una delle prove? Lo sviluppo delle città.

Le città moderne, viste dall’alto e di notte, sembrano cartoline provenienti da un altro mondo, dal mondo della fantascienza, dal mondo dei chip che “animano” i computer, dal mondo di Tron o di Matrix.  

Queste città ce le siamo ritrovate dal nulla.

Pensiamo a New York: com’era solo nella seconda metà dell’800? Lo vediamo, ad esempio, in “Gangs of New York”. Oppure lo vediamo nelle serie di telefilm anche solo degli anni 70. Non era come oggi. Ma cosa è successo nel frattempo? Le città di oggi tendono a diventare come la metropoli descritta in Blade Runner: megalopoli interculturali.

È normale. Lo capisco. Ma quello di cui non mi capacito è come siano diventate così

Esiste veramente un lucido piano di sviluppo delle città. A questo proposito forse può interessare questa news:

"Astana è la capitale del Kazakistan e vuole assomigliare all'America. Almeno dal punto di vista architettonico... Amnesty International, pochi mesi fa, in un rapporto aveva scritto che in Kazakistan sono ancora pratiche comuni la tortura e la persecuzione contro i dissidenti. Ma Adil Akhmetov, senatore del partito presidenziale Nour Otan (Madrepatria), unica formazione rappresentata in parlamento, mette le mani avanti: abbiamo deciso di sviluppare innanzitutto l'economia, la democrazia verrà dopo".
Da Yahoo 

Ho sempre pensato al termine “piano urbanistico” come ad un modo di lottizzare il territorio per venderlo al migliore offerente, seguendo un filo di espansione legato esclusivamente agli interessi dei potenti o di quelli che possono disporre di molto denaro. Invece mi devo ricredere. Nella “nebbia” c’è anche dell’altro. Molto altro. 

Nella “nebbia” si sa anche come costruire e seguire un piano estremamente lucido che riesce a superare le divisioni politiche e le divergenze d’intenti. Insomma, se esiste un modello così sviluppato di edilizia cittadina che, visto dall’alto, fa sembrare le città dei perfetti reticoli strutturati ed ordinati, frattali del mondo al silicio, allora c’è davvero qualcosa di “esterno” ai problemi dell’uomo che guida tale crescita.

Nella ricerca morfologica dell’Uno, l’uomo segue quasi passivamente una “guida”, un indicatore silenzioso che ispira le motivazioni, i progetti sia degli architetti che dei politici e degli investitori. Fare un “disegno” di questo concetto è molto complesso. Secondo me l’uomo crea in continuazione le proprie “quinte”, in questo Scenario 3D predisposto proprio per questo motivo; e lo fa anche sbagliando, errando, subendo l’influsso dei pochi, ma alla lunga distanza il raggio “traente” morfologico ha sempre la meglio, ossia, riesce a portare l’umanità proprio dove deve andare ed essere.

È la risultante del "lavoro" in Vita di quella parte matura del "raccolto", come l'opera umana di coloro che sono divenuti degli Avatar

Lo so che è difficile da credere, vedendo come è messo il mondo, ma è solo una questione di sottolineatura di un aspetto piuttosto che di un altro. Se i Media focalizzassero sul "nuovo" piuttosto che sullo status quo o sul passato, le cose muterebbero molto più in fretta. Ricordiamo sempre che siamo nel reame del tempo e, dunque, dell’Antisistema. Siamo qua per imparare, per auto educarci e fare esperienza. Siamo qua per “capirci meglio” e osservare cosa si nasconde dentro di noi e dunque dentro al Creatore.

C’è un film davvero pazzesco in circolazione: Inception.
 
“Qual è il parassita più resistente? Un'idea. Una singola idea della mente umana può costruire città. Un'idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole. Ed è per questo che devo rubarla”.
Da Wikipedia

Scriverò presto di questo meraviglioso e complesso film, che ci suggerisce qualcosa di molto importante e che ci permette di comprendere meglio il ruolo dell’Architetto, dello Scenario e degli Attori. Il filo del pensiero passa subito all’Architetto descritto in Matrix:

“Prima di costruire l'attuale Matrix, l'architetto ne aveva progettate altre sei versioni, le quali erano miseramente fallite in quanto troppo lontane dal modo di essere umano. Il risultato migliore lo ebbe con l'intervento dell'oracolo: questa nuova versione di realtà fu accettata dal 99%. L'1% degli uomini che rifiutava Matrix, invece era un problema inizialmente sottovalutato dall'Archittetto.
In Matrix Revolutions, l'Oracolo spiega a Neo che la funzione dell'Architetto è quella di bilanciare le equazioni matematiche che governano l'esistenza di Matrix. Egli, guarda all'esistenza umana come ad una serie di equazioni e non è in grado di concepire il concetto del libero arbitrio, vedendo le possibilità di scelta come semplici variabili di un'equazione”.
Da Wikipedia

Il grande Architetto del mondo è, secondo me, un bimbo che necessita di tutto. Per questo motivo ha necessità di sapere. Sapere come è fatto e cosa ha dentro. È  un bimbo speciale. La quinta essenza del bimbo, del gioco, del sapere, del crescere, dell’evolvere…

Non perde tempo ma lo impiega sempre con lucida intenzione. Ha necessità del tempo, dello spazio, della differenza vibrazionale. Per questo si muove sempre nella perfezione del momento. Ogni suo movimento, decisione, impulso, è perfetto: ammantato di quella perfezione in divenire, di pari passo alle lezioni dell’esperienza

Una perfezione in divenire, sempre perfetta nella propria imperfezione, o ancora imperfetta nella propria perfezione morfologica. 

Il tutto è ammantato di questa strutturazione della vibrazione esistenziale. In questo modo mi spiego lo sviluppo delle città moderne. Perfette se viste dall’alto, ancora imperfette se abitate o viste dalla prospettiva della strada. Dal livello zero, in cui si trova l’uomo, il tessuto è lacero, pieno di toppe, usurato… Ma si sta lavorando per rinnovarlo. Di questo dobbiamo esserne certi. Altrimenti vivremmo ancora nelle capanne.

L’uomo è stato attirato nelle città. Fa parte di un piano di annichilimento ad opera dell’Antisistema. Allo stesso tempo fa parte dell’impulso morfologico superiore: in qualche modo dobbiamo arrivare a… Evolverci nella giusta direzione. Il concetto di giusto o non giusto lo lascio perdere. Basti pensare che nell’economia universale, intere civiltà possono anche terminare. Ma quella “fine” non costituirà un fattore negativo. 

Tutto ha un perché, un senso, una motivazione. Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Come si suol dire: è uno sporco lavoro ma qualcuno lo dovrà pur fare.

Ringrazio tutti gli “uomini” dell’Antisistema per costringerci ogni giorno a riflettere ed imparare, sia dalla nostra riflessione, sia dalla nostra mancanza di riflessione.
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

 

martedì 4 gennaio 2011

Logo, Emozione e Arte.





“Dietro questo mondo si trovava la regione dell’ordine e dell’armonia delle forze planetarie, dove regnavano gli elevati Esseri delle Gerarchie. Dopo aver sperimentato le basse forze astrali nell’immediato al di là, il discepolo perveniva alla conoscenza delle forze astrali superiori nel loro ordine cosmico e nella loro armonia. Queste forze vivono anche nel nostro corpo astrale e regolano la salute. I Greci si rappresentavano queste pure forze astrali nell’immagine del “Vello d’oro”; andare alla ricerca del “Vello d’oro” aveva lo stesso significato di andare alla ricerca di una via d’iniziazione. 

I Germani vedevano questo mondo come un grande orologio cosmico, con dodici gruppi diversi di Entità spirituali – il nostro Zodiaco… L’orologio cosmico formava parole di un linguaggio spirituale: i segni dello Zodiaco le consonanti, i pianeti le vocali. La comprensione di questo linguaggio spirituale significava poter sapere ciò che in quel momento veniva richiesto all’umanità…”.
Da “L’uomo alla soglia” di Bernard Lievegoed

Non siamo più “abituati” a percepire ciò che ci circonda, nei vari reami, come un qualcosa di “vivo”, senziente, interattivo. Tutto ciò che ci è giunto dal lontano passato, attraverso il mito, la leggenda, la tradizione, viene colto alla stregua di un qualcosa con il quale bearsi per un breve istante, ripensando a come fosse stata la Vita di un tempo. Dei flash back fugaci che lasciano tanti piccoli vuoti dentro di noi, come una sorta di malinconia inverosimile. Ci sono anche i film, come non mai ultimamente, che aiutano ad immaginare quel mondo trascorso. C’è la poesia o lo studio dei classici. Ci sono le fiabe, le favole per i bimbi d’ogni età. 

Ma sopra a tutto c’è una corsa sfrenata che ci strappa via da casa e ci conduce a vorticare, mischiandoci in infiniti modi.

Questi flussi d’energie diverse spirano attorno a noi, avvolgendoci e sussurrando il ritmo del dovere, dell’avere, dell’essere… Parlano idiomi diversi che noi non capiamo ma che, in un certo qual modo, seguiamo. Parlano ad una parte di noi che è silente eppure presente come l’aria riempie una stanza che si ritiene vuota.

Questo “dialogo” è intessuto da essenze che non riteniamo esistenti nella realtà, ma che alla resa dei conti, determinano il fatto che l’uomo si muova compiendo una scelta, anche forzata, ma sempre una scelta. L’interazione dello “scafandro” fisico umano con le forze regolatrici eteree è inossidabile, pervicace, assoluta: innegabile.

Perché ci giungono “voci” dall’antichità che narrano di Entità vive, come ad esempio la pioggia, il vento, la poesia, il desiderio, etc.? Sia Steiner che Lievegoed, solo per citarne due, ci riportano a quella realtà siderale, in cui l’uomo viveva in connubio con queste solide presenze, che sapevano ispirare ed elevare gli animi, insufflare i sensi più elevati della partecipazione alla Vita, orientare allo sviluppo del rispetto e della consapevolezza verso la sacralità della Creazione.

Scempiaggini” – urlerebbe il buon vecchio Ebenezer Scrooge, ciondolando ad U rovesciata con fare sospettoso eppur curioso, scrutando terra nella speranza di trovare un penny perduto da qualcuno tanto scriteriato dal non porvi massima attenzione. 

Non è vero?” – chiedo a voi tutti. 

Oggi si guarda più il suolo che l’orizzonte o il cielo. L’orizzonte è sempre più chiuso dalle forze architettoniche degli edifici prominenti, mentre il cielo è roba per visionari o perditempo. Ciò che interessa del cielo sono le previsioni atmosferiche: che tempo farà?

Ecco la mia riflessione: lo Zodiaco non traccia “disegni” tra le stelle.

“Lo zodiaco (dal greco ζώον, zòon, "vivente" od anche "immagine d'uomini o animali") è una fascia celeste che si estende all'incirca per 8° da entrambi i lati dell'eclittica (il percorso apparente del Sole nel suo moto annuo) e comprendente anche i percorsi apparenti della luna e dei pianeti.
Le suddivisioni dello zodiaco sono costellazioni in astronomia e segni zodiacali in astrologia.
Oltre allo zodiaco dell'astrologia occidentale ce ne sono di diversi nell'astrologia vedica e nell'astrologia cinese”.
Da Wikipedia

Avete notato il termine fuoriuscente dal greco? “Vivente”.


Lo Zodiaco è “vivo”, proprio come suggerito dalla antica tradizione. Le figure tracciate sono vive, o meglio, descrivono esseri senzienti. Tutto ciò, unendo i puntini, mi porta a comprendere che il linguaggio dei simboli e degli Archetipi è alla base della comprensione della dinamica esistenziale. 

Come possiamo ritenere un “disegno” tracciato dall’uomo tra le stelle, a caso, come la stilizzazione di un essere senziente? 

Semplice: usando la metodologia dei frattali, cioè di quello che ci circonda di più piccolo e "accessibile" ma che, per la proprietà olografica del tutto, rappresenta alla perfezione le regole del Cosmo.
Ecco a cosa alludo. L’altra sera, io e la mia famiglia, abbiamo assistito allo splendido e toccante film “This is it”con  un Michael Jackson all’estrema sintesi tra individualità ed arte; ebbene, alla fine della rappresentazione cosa appare? Questa immagine:

 
  
Vengo come folgorato da qualcosa che mi mette le “farfalle nella pancia”. Ed ecco toccato proprio il punto dove volevo arrivare: l’emozione.

Questa immagine è “viva”, reca con sé una precisa ed ampia onda portante, carica di una modalità propria, frutto di ciò che l’artista ha fatto e suscitato in Vita nell’immaginario collettivo. 

È logico che ognuno di noi trarrà quello che è in risonanza con la propria essenza, e magari qualcuno non trarrà proprio nulla; è normale nella rappresentazione statistica dei grandi numeri. Eppure ciò che si vede va oltre alla semplice apparenza e risulta persino troppo chiaro che “qualcosa” di nuovo o di diverso ci colpisce e ci anima, alla vista di questo logo, di questa stilizzazione estrema con tanto di marchio commerciale.

Il passo successivo è questo. Alla vista di un’immagine ci succede qualcosa. L’immagine pubblica stilizzata di un mito è tanto più potente della foto di mio figlio, che varrà probabilmente molto più per la mia famiglia che per altri.

L'emozione è Arte...

I logo stilizzati dei cosiddetti “miti” come Marilyn Monroe, Elvis Presley, etc., ma anche i simboli legati alla rappresentazione dell’avere, come la Harley Davidson, la Bmw, etc. hanno questo potere e valenza sul genere umano.

 
È indiscutibile il potere di una immagine carica di questa valenza. Pensiamo alla stessa immagine agli albori della carriera di Michael Jackson: era come vuota, scarica, indifferente. Pensiamo alla stessa immagine oggi: la percepite la differenza abissale che corre tra il prima e il dopo?

Perché ha potere? Perché ha la capacità di evocare qualcosa in chi la osserva. È l’impatto emozionale il carico che differenzia il passato dal presente

Questa immagine trasporta emozionalità. 

L’emozionalità però è innescata soprattutto dalla conoscenza che l’individuo possiede dell’artista rappresentato. Se una persona non conosce Michael Jackson, proverà un qualcosa di molto minore in termini di spessore energetico.

Quindi? Ecco perché lo Zodiaco non ci trasporta più emozionalmente: perché ignoriamo chi fossero le Entità rappresentate. Lo svuotamento subìto dal genere umano ci ha trascinato lontani dall’albero da cui siamo "caduti". Abbiamo bisogno di tornare a volare con il mito, la leggenda, la favola, etc., conoscendo le Entità rappresentate come degli Esseri viventi a tutti gli effetti, proprio come Michael Jackson, che non è morto, ma ha solo cambiato di “stato”, essendo il suo “effetto” la sua “scia” ancora e per sempre tra di noi.

Gli Astri ci influenzano, ma non solo, anche le “immagini” stilizzate tra le stelle hanno questo potere. Le immagini di gesta antiche che hanno intessuto la storia della Creazione, oggi dimenticate. 

Per l’uomo “moderno” l’Oroscopo ha la valenza di una “massima” trovata in un cioccolatino: se non aggrada si butta via. Da qua la massificazione e lo svuotamento della valenza originaria della lettura degli Astri.  

Chiediamoci allora quale sia il linguaggio dimenticato citato da Lievegoed:

La comprensione di questo linguaggio spirituale significava poter sapere ciò che in quel momento veniva richiesto all’umanità…”  

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011