Oggi accettiamo di immergerci, con le opportune ‘protezioni’, negli abissi dell’Antisistema. In che senso? Nell’insieme denso dell’energia oscura di controllo.
Noi siamo il 'mirino del Cielo'.
Prima di farlo assumiamo un ‘tono’ di consapevolezza: leggeremo certe informazioni senza esserne ‘travolti’, rimanendo nel nostro centro e avvolgendoci di una energia protettiva ad ‘uovo’ tutta attorno a noi.
Visualizziamoci in questo modo:
- protetti
- al sicuro
- certi che tutto è, alla fine, solo opportuno.
Allo stesso modo non agganciamo una modalità di giudizio ma di semplice osservazione, come viaggiare in una capsula al di fuori del tempo che ci permette di percepire l’accaduto senza viverlo e assorbirlo. Oggi siamo ‘curiosi’ e abbiamo necessità di sapere. Trasparenti osserviamo certe dinamiche…
Nucleare, Napolitano promulga decreto Omnibus.
Il decreto legge Omnibus è stato promulgato oggi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo riferiscono fonti istituzionali.
Il provvedimento contiene l'abrogazione delle norme sulla costruzione delle centrali nucleari. Era stato approvato ieri dalla Camera.
La Corte di Cassazione dovrà decidere se il provvedimento sia sufficiente a fare revocare il referendum sul nucleare previsto per il 12 e 13 giugno.
Da Yahoo
L’Antisistema si è chiuso a riccio di fronte alla possibilità di una schiacciante vittoria popolare in merito all’esclusione del ritorno al nucleare. Alla massa, questa volta più che mai convinta, è stata tolta la certezza della possibilità di andare a votare.
Semplicemente non si sa ancora!
È una mossa molto evidente di come siano distribuiti i ‘pesi’. È chiaro che la Casta di Controllo ha interessi che non coincidono con quelli della massa. È lapalissiano.
C’è qualche dubbio che questi ‘signori’ non facciano gli interessi del popolo?
Napolitano parla spesso come un nonno acquisito per i nostri figli; l’apparenza è quella di un tenero signore attempato che vuole bene a tutti. Poi, però non può esimersi dal sancire decisioni già prese a livelli più alti di lui. Egli è una pedina di un modello negativo che teme per la propria sopravvivenza. Questa paura comporta la necessità di una ferrea presa sulla massa.
Questa paura è la paura delle entità parassite…
Non sono questioni di interesse economico a destare le attenzioni dell’Antisistema, ma 'interessi fondamentali' come la sopravvivenza di un impero fondato sul lato oscuro dell’umanità. Lato oscuro che è pressochè interamente esposto alla luce del Sole, come previsto dalle 'maglie allargate' del Piano Divino.
Ora è tutto fuori di noi.
Lo possiamo vedere, osservare, misurare, ed iniziare a non temerlo più. Non abbiamo più a che fare con un’ombra, o con l’uomo nero. È tutto palese.
Ora è utile che la massa apra gli occhi e ‘veda’.
È possibile rilevare l’inversione magnetica.
L’anomalia Sud-Atlantica (South Atlantic Anomaly) cresce e si estende verso ovest dal Sudafrica, dove il campo magnetico interno della Terra si indebolisce rapidamente. Il sito web del BGS indica questo fenomeno come ‘la prova iniziale di un’imminente inversione nella direzione del campo magnetico interno della Terra’…
‘La Terra è nota per essere in grado di rigenerare il proprio campo magnetico, e lo ha già fatto durante la preistoria umana. Comprendere lo sviluppo del SAA può quindi essere significativo per la comprensione del processo di inversione e il suo impatto sulla vita e l'ambiente naturale’.
Estratti tradotti da Carlo Dorofatti per Nexus.
Cosa c’entra questo articolo con quello precedente? Viviamo di frattali, per cui l’inversione magnetica non è solo un fenomeno naturale che abbraccia il Globo, ma è l’evidenza di un cambiamento epocale che sta accadendo a tutta la Vita presente su e nel Globo ed al Globo stesso.
La massa sta per invertire la sua polarità esistenziale; cosa significa?
Che il paradigma in corso, presto, verrà cambiato, ribaltato. Mi attendo segnali rilevanti in ogni campo del ‘potere’ ufficiale, come dichiarazioni 'trasversali' di uomini del controllo che comprendono di doverne uscire in qualche modo. Un richiamo delle coscienze, un risveglio dell’essere, un ribaltamento del piano prospettico.
Continuiamo ad osservare. Le cupole del potere, di tanto in tanto, espellono dei loro esponenti anche di primo grado. Perché? Perché gli uomini del controllo sono ‘umani’ ed in quanto tali sono soggetti all’azione dell’energia di cambiamento che spira sempre più allineata con il senso evolutivo dell’esistenza. La polarizzazione in corso sta accelerando il corso degli eventi, essendosi intrufolata nei cardini, nei gangli vitali dell’Antisistema, nel castello illusorio di ‘carta ed aria’ che 'sfoga' nella realtà percepita.
Quando un uomo di potere perde la ‘protezione’ è perché è divenuto scomodo; da quel momento in poi aspettiamoci che perda la Vita oppure che venga ridotto all’impotenza attraverso la concertazione globale degli organi di controllo mediatico, ‘giustizia’ compresa. Ecco il caso più recente ritratto perfettamente da questo articolo che riporto integralmente perché di importanza basilare:
Lo strano caso di Dominic Strauss-Khan.
Prima di parlare dello strano caso di Dominique Strauss-Khan è necessario capire cos’è il Fondo Monetario Internazionale e come si è arrivati al ruolo egemonico degli stati Uniti.
Il ruolo egemonico degli Stati Uniti fu favorito dagli accordi di Bretton Woods. Infatti, nella conferenza di Bretton Woods, che si tenne dal 1 al 22 luglio del 1944, si accordò il dollaro come unica moneta convertibile in oro. Con questa mossa, fortemente voluta dal delegato statunitense Harry Dexter White, il dollaro esendo l’unica moneta convertibile in oro, divenne automaticamente la moneta utilizzata negli scambi internazionali.
Gli USA, oltre ad imporre il dollaro come moneta di riferimento mondiale impulsarono la creazione di due organismi: il Banco Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Soffermiamoci ad analizzare il FMI, il cui segretario generale, Dominique Strauss-Khan è finito nell’occhio del ciclone.
Il FMI ha il compito di promuovere la cooperazione monetaria internazionale e facilitare l’espansione del commercio. A tale organismo venne affidato anche un altro importante compito: aiutare gli stati membri in difficoltà economiche, attraverso il prestito di risorse; ossia, se uno stato membro ha un deficit di bilancio, il FMI interviene prestandogli soldi e quindi lo aiuta a superare la momentanea crisi.
Il sistema uscito da Bretton Woods era stato disegnato per favorire gli Stati Uniti ed infatti dopo la seconda guerra mondiale gli USA ascesero al ruolo di superpotenza, assieme alla ex Unione Sovietica; praticamente tutti gli altri stati del mondo si ritrovarono sottomessi.
Aver imposto la propia moneta, il dollaro, come unica moneta di riferimento per gli scambi internazionali ha determinato che tutti i paesi del mondo per poter operare a livello internazionale debbono rifornirsi di dollari.
In secondo luogo, il FMI lungi dall’essere l’organismo destinato ad aiutare i paesi in difficoltà, è sempre stato lo strumento attraverso il quale gli USA ed i suoi principali alleati (Regno Unito, Francia, Germania e Giappone) hanno potuto controllare tutti gli altri paesi del mondo.
Praticamente, un paese che ricorre al prestito del FMI, nel momento di difficoltà,si trasforma in un paese totalmente dipendente dagli USA. A cambio del prestito, lo stato richiedente è obbligato ad applicare determinate politiche economiche imposte dal Fondo a garanzia dei soldi prestati. Ossia, il FMI presta soldi a cambio dell’applicazione di una rigida ricetta economica che prevede sempre le stesse misure: riduzione delle spese sociali, aumento dell’età pensionistica, congelamento o riduzione degli stipendi, aumento delle tariffe pubbliche; aumento delle imposte e soprattutto privatizzazione di tutto quanto sia possibile privatizzare.
Lo stato che si ritrova a dover ricorrere al prestito del FMI, difficilmente si riprende, come ha dimostrato la storia e soprattutto rimane definitivamente assoggetato. Il tutto è stato disegnato per asservire gli stati ed i popoli al dominio statunitense e del suo sistema economico.
La ricetta imposta di fatto impedisce allo stato ricorrente al prestito di uscire dalla crisi. Con i provvedimenti imposti è impossibile la ripresa: lo stato è costretto a privatizzare le più importanti imprese pubbliche che davano ingressi e quindi una volta privatizzate, spesso svendute e 'regalate' ai privati, cessano di apportare ingressi; la riduzione delle spese sociali, il congelamento o la riduzione degli stipendi e l’aumento delle tariffe pubbliche finiscono per minare il potere d’acquisto della maggioranza della popolazione, in particolare dei salariati e conseguentemente ciò si riflette sulla domanda; la caduta della domanda ovviamente si riflette sulla produzione, che reagisce con l’espulsione di ulteriore forza lavoro o la chiusura delle stesse imprese. Tutto il sistema peggiora ed in particolare diminuiscono le entrate fiscali dello stato, che lungi dal migliorare il suo deficit si ritrova con sempre minori ingressi ed ulteriori ricorsi al FMI.
In questi mesi, ad esempio, questa situazione si sta ripetendo in Grecia, che dopo il primo prestito e l’adozione di tutte le misure imposte dal Fondo, si trova in una situazione peggiore di prima ed è costretta a chiedere un ulteriore aiuto. Non è difficile ipotizzare prossime esplosioni ad Atene ed in tutta la Grecia. Nella stessa situazione è il Portogallo e presto anche Spagna e Italia potrebbero necessitare l’aiutino del FMI. In passato tanti popoli sono stati affamati, gettati sul lastrico da questo mostro che è il FMI.
Il 27 febbraio del 1989 la miseria estrema in cui il FMI aveva costretto il popolo del Venezuela fece da detonatore per la prima rivolta contro questo organismo al servizio del capitale USA. Ad oggi, quella fu in assoluto la prima ribellione contro i disumani provvedimenti del FMI ed anche l’unica rivolta riuscita vittoriosa. L’esperienza venezuelana dimostra che è possibile ribellarsi e liberarsi del FMI.
In conclusione il FMI agisce come uno strozzino: presta soldi a stati retti da politici corrotti, delinquenti e spendaccioni, che ritrovandosi in un mare di debiti per non affogare è costretto a chiedere prestiti al FMI. Il FMI presta ben volentieri ma a cambio di garanzie, ossia a cambio dell’adozione delle politiche di cui sopra, che finiscono per distruggere totalmente lo stato che cade nelle sue grinfie.
Chi controlla il FMI?
Lo statuto del FMI prevede che le decisioni, soprattutto quelle più importanti, siano prese con una altissima maggioranza qualificata. Il sistema di voto è direttamente proporzionato alla quota detenuta da ogni paese. Inizialmente, gli USA detenevano un terzo del capitale; oggi, quantunque la sua quota sia scesa al di sotto del 20%, continuano ad essere il principale paese detentore; in sostanza, per le decisioni più importanti, occorrendo una altisisma maggioranza qualificata (i 2/3 o 3/4), i paesi che volessero prendere soluzioni contrarie agli interessi USA non hanno alcuna possibilità di farlo.
Di seguito riportiamo l’elenco (aggiornato al 18/05/2011) dei primi 20 paesi membri del FMI, con le rispettive quote di possesso ed i loro attuali rappresentati, avvertendono che nel sito è possibile consultare l’elenco completo dei 187 paesi membri.
La moneta di riferimento è il cosidetto SDR, ossia Diritti Speciali di Prelievo; si tratta di uno strumento creato dal FMI nel 1969 e basato su un paniere di quattro monete: il dollaro USA, lo yen giapponese, la sterlina inglese e l’euro.
In sostanza, il Fondo è controllato dagli USA, attraverso il Minsitro delle Finanze. Nessuna decisione può essere presa se USA ed i suoi più stretti alleati non sono d’accordo. Infatti, gli USA col 17,75% detengono la quota più alta ed i primi cinque paesi assieme controllano il 40%.
In conclusione, il sistema incentrato sull’egemonia statunitense si regge su questi due principi: il dollaro come moneta di riferimento mondiale ed il FMI come organismo che controlla gli stati ed i popoli, impedendo a questi di indipendizzarsi dal sistema.
Il superamento di uno o di entrambi questi strumenti pone in pericolo la sopravvivenza stessa degli Stati Uniti. Analizziamo i motivi di questa nostra affermazione.
Cosa significa essere moneta di riferimento mondiale? Significa che tutti gli scambi commerciali o la maggior parte di essi si effettuano in dollari e quindi tutti i paesi per le loro esigenze commerciali hanno dovuto riempire le proprie riserve internazionali coi dollari. Se il dollaro cessasse di essere la moneta di riferimento, tutti gli Stati sarebbero costretti a vendere i loro dollari e comprare la nuova o le nuove monete necessarie ad effettuare le transazioni commerciali.
Ciò determinerebbe una immediata svalutazione del dollaro ed il tracollo degli USA.
Da un lato gli USA si ritroverebbero con un dollaro fortemente svalutato e quindi dovrebbero sostenere costi altissimi soprattutto per comprare petrolio; dall’altro, l’economia USA andrebbe incontro ad una iperinflazione; con tutta la quantità di dollari in circolazione, un’ondata inflazionaria sarebbe inevitabile.
Conclusione: gli USA non possono permettersi che il dollaro cessi di essere la moneta di riferimento e pertanto debbono stroncare qualsiasi tentativo che miri a tale misura.
Anche il venir meno degli scopi reali del FMI mina l’esistenza stessa degli USA. Se il FMI smettesse di controllare i popoli e gli stati, questi potrebbero allontanarsi dal sistema dollaro e di conseguenza siamo alla stessa situazione che condurrebbe ad una crisi profonda negli USA.
Gli USA che praticamente non aderiscono o non pagano le quote di molti organismi internazionali (Trattato di Kioto, ONU, Corte penale Internazionale, Unicef), invece tengono strettamente nelle loro mani il FMI e continuano a detenere e pagare la quota di maggioranza.
Le dichiarazioni di Dominique Strauss-Khan.
L’attuale dirigenza del FMI è cosciente della grave crisi attuale e per bocca del suo massimo rappresentante, Dominique Strauss-Khan, il segretario generale, lo scroso febbraio arriva a dichiarare non solo che è necessario abbandonare il dollaro, ma occorre anche agire con urgenza perchè i conflitti all’interno del sistema finanziario mondiale potrebbero trascinare nel caos il mondo intero (vedasi nostro articolo: 'Verso il tramonto del dollaro: anche Dominique Strauss-Kahn, segretario del FMI, chiede l’abbandono del dollaro').
Affermare ciò ed iniziare a mettere in pratica il superamento del dollaro significa – come visto – minare l’esistenza stessa degli USA. Ovviamente gli USA non potevano accettare ed era facile prevedere la reazione; nell’articolo citato avevamo ipotizzato un futuro poco roseo per l’attuale segretario del FMI. Cosi è stato!
Tutti erano a conoscenza delle debolezze di Dominique Strauss-Khan e della sua dipendenza dal sesso, per cui è stato facile tendergli una trappola ed accusarlo di violenza sessuale.
Daniel Estulin nel suo articolo 'Sexo en Nueva York' ipotizza che la cameriera che Dominique Strauss-Kahn ha tentato probabilmente di pagare (e non violentare) per ottenere servizi sessuali era un agente del Mossad, il servizio segreto isaeliano e vincolata al QAT internazionale (per i dettagli vedasi l’articolo citato).
Che sia stata una trappola si capisce anche dal fatto che una cameriera non entra a fare le pulizie in una stanza occupata. Meno che meno si permette di entrare in una stanza, quindi disturbare, se l’ospite paga 3.000 dollari a notte. In un hotel di lusso, il cliente è sacro e non va minimamente disturbato, pertanto la cameriera entra a fare le pulizie solo quando è certa che la stanza sia vuota. A meno che il proposito non sia un altro.
Inoltre, appena Dominique Strauss-Khan è arrestato, il segretario USA Timothy F. Geithner, sale a dichiarare che deve abbandonare l’incarico di segretario; non aspetta neppure il tempo necessario per verificare se si fosse trattato di un errore!
Dominique Strauss-Kahn era uno degli uomini più potenti del mondo. Era in pratica lui a decidere del destino di milioni di esseri umani; letteralmente decideva del futuro, della vita e della morte di milioni di esseri umani. Come massimo esponente del partito socialista francese, sembrava anche l’uomo più accreditato a succedere a Sarkozy nella carica di Presidente. All’improvviso, durante il suo soggiorno a New York, in un hotel da 3.000 dollari a notte la sua vita cambia completamente, accusato di violenza sessuale. Dominique Strauss-Kahn è ovviamente un uomo finito.
Come è possibile che si stato capace di cadere così ingenuamente? Probabilmente, essere il segretario del FMI, lo ha portato a sentirsi poco meno che un dio in terra. Si sarà sentito cosi potente da potersi schierare contro la potenza USA, in grave crisi, ma viva e disposta a vendere cara la pelle fino alla fine. Un errore gravissimo aver dato per spacciato il suo padrone.
Nexus - Attilio Folliero
Un altro caso illustre, a livello di quello di Strauss-Khan, è quello relativo a Wim Duisenberg, il quale è ‘scomparso’ nell’indifferenza generale dopo avere occupato le massime cariche del potere economico europeo. Un ruolo dal quale non ci si stacca più nel corso della Vita e, infatti, è stato così:
La scorsa estate è deceduto Wim Duisenberg, primo governatore della Banca Centrale Europea. Per la cronaca una sola cosa è certa: la data del decesso, il 31 luglio 2005. Le cause rimangono ancora oscure e nessuno, a quanto pare, si è preoccupato di indagare.
Secondo fonti ufficiali, il banchiere sarebbe stato trovato morto ai bordi della piscina della sua villa nel sud della Francia e la morte sarebbe da attribuirsi, genericamente, ad un malore. Secondo le dichiarazioni, imminenti all'accaduto, della gendarmeria francese, le cause della morte non sono state invece precisate.
Secondo altri, Duisenberg sarebbe morto nel salotto e poi, chissà perché, trasportato fino ai bordi della piscina.
La poco chiara vicenda, degna di una trama da libro giallo, ci porta a far luce sulla figura del banchiere olandese.
Duisenberg inizia la sua carriera nel Fondo Monetario Internazionale, per poi ricoprire il ruolo di Ministro delle Finanze olandese, governatore della Banca Centrale olandese, molto vicino ad Hans Tietmeyer, presidente della potentissima Bundesbank tedesca. Proprio la sua posizione filo-tedesca, volta al rigore monetario, gli comporta molti avversari Oltremanica; in particolar modo in ambienti molto influenti negli Stati Uniti, poiché, dal momento del varo dell’euro, è in atto nel mondo una serie di guerre di apparente basso profilo che motivano la minaccia nei confronti del dollaro.
Da governatore della BCE, lo stesso Duisenberg si è permesso di parlare pubblicamente di argomenti che non devono pervenire all'opinione pubblica: ci riferiamo esplicitamente alla risposta che lo stesso governatore fornì al Ministro Tremonti sulla possibilità di adozione di banconote da 1 e 2 euro.
Duisenberg osò pronunciare una parola che, unitamente ad altre posizioni assunte, gli risultò fatale: osò parlare di signoraggio. La risposta data alla richiesta proveniente dall’Italia fu infatti questa: Spero che Mr. Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, egli perderebbe il diritto di signoraggio che si accompagna ad essa.
Dunque se egli, come ministro dell'Economia, ne sarebbe contento non lo so. Duisenberg ha osato tuonare contro i grandi sacerdoti del tempio…
Coincidenza davvero poco casuali – di Piero Puschiavo
Ecco le strane coicidenze:
- Strauss-Khan mette in dubbio l’egemonia del Dollaro Usa
- Duisenberg mette in luce meccanismi oscuri, come quelli del Signoraggio
Entrambi hanno pagato con la Vita per questi atti di coraggio. I loro casi parlano un linguaggio oltremodo chiaro. Ancora una volta tutto è alla luce del Sole, ma la massa è ancora troppo impegnata a ‘fare altro’.
Oppure no? I tempi sono cambiati…
In questo viaggio nell’oscurità Antisistemica, abbiamo visto la ‘lunga mano’ del controllo all’opera, proprio come se avessimo assistito alla proiezione di un documentario alla televisione. I protagonisti silenziosi della vicenda non sono le entità che amministrano questo ‘gioco’, ma siamo noi, che assistiamo convinti che tutto ciò stia accandendo su un altro Pianeta o nel Mondo della fantasia.
Tutto ciò sta accadendo a noi e accade proprio in questo momento.
Cosa faremo? Cosa facciamo? Lasciamo il sacchetto di pop corn e la costosa bibita. Siamo noi gli attori principali. Cambiamo la trama allora. È un nostro diritto. Nessuno ce lo imporrà per un grande lasso di tempo, ma prima o poi il ‘conto’ verrà presentato. Il corso di studi necessita la massima applicazione, presenza e consapevolezza.
Sulla via del ‘Conosci Te Stesso’ ogni vicissitudine ha un preciso senso evolutivo.
Vi ricordiamo nuovamente che il libero arbitrio dà il consenso a coloro che scelgono di rimanere nello schema dell’esistenza attuale. Non preoccupatevi di loro.
L’ingrediente del libero arbitrio nella zuppa dell’esperienza ci insegna un’altra delle Leggi Universali, quella della Concessione.
La responsabilità personale è esattamente quella - Personale. Significa che una persona si preoccupa di scegliere la sua esperienza e non è responsabile per le esperienze di altri/altre. A tutti è concesso di partecipare o no in un focus collettivo di esperienza cooperativa. Tuttavia scegliere di non partecipare ha le sue conseguenze. A coloro che scelgono liberamente di non partecipare nel terminare il presente paradigma sarà concesso di continuarlo da un’altra parte in un formato un po’ diverso. Ad essi viene concesso di scegliere la loro modalità esperienziale in questa situazione.
La Concessione è la più difficile delle leggi da apprendere nel livello tridimensionale per via della necessità di controllare che è profondamente inculcata negli individui. Il controllo è superato grazie alla pratica della Legge della Concessione….
Guida pratica per il nuovo paradigma - George Green
Abbiamo compreso, ieri, che la ‘responsabilità’ necessita per il suo ‘fluire’ di uno stato di libertà ed allo stesso tempo di una limitazione della libertà stessa, al fine di ‘avere un senso’ sia per l’individuo che, per riflesso, per la collettività.
La responsabilità può essere definita come la possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione…
La responsabilità presuppone una situazione di libertà, in cui la persona può scegliere quale comportamento tenere; ove tale scelta non gli fosse possibile, infatti, anche laddove fosse in grado di prevedere le conseguenze delle sue azioni, non potrebbe comunque adottare un diverso comportamento alla luce della sua previsione.
D'altra parte, affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario che la persona si trovi in una situazione di libertà limitata, in cui i comportamenti che può tenere non sono del tutto indifferenti giacché, altrimenti, non vi sarebbe ragione di scegliere l'uno piuttosto che l'altro sulla base delle conseguenze previste...
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Uscendo dall’immersione dell’articolo odierno, possiamo tornare ad osservare da un punto prospettico superiore. Che cosa? Il panorama, lo scenario che ‘ci ha’, di cui noi siamo gli artefici in tutto e per tutto.
Responsabilmente parlando ci siamo concessi di co-crearlo e partecipare.