Quando “sai” una cosa ma, contemporaneamente, è controbilanciata da un opposto, che cosa succede dentro di te? Una pressione. Si scatena qualcosa. A quel punto “senti” o percepisci come un vago senso di spinta, non importa verso quale direzione né dove. Si crea - a turno - confusione, smarrimento, impotenza, dolore, depressione, odio verso di sé e tutto, rabbia, delusione, crimine, ansia, paranoia, deviazione, etc.
Se non ti sembra così, non è perché tu sei diverso e a te non succede e dunque sei migliore o immune. Semplicemente ti stai sbagliando. Stai auto decodificando tutto ciò in maniera distorta o perfettamente in linea con l’Anti-Sistema, che è il campo di creazione sempre attuale, sino a quando non viene “superato” o trasceso. Ebbene, tale pressione interiore, è dimostrata dalla tecnologia wireless e dalla programmazione, può derivare dall’esterno, ovvero può essere procurata.
Per cui l’errore che fai dipende dal tipo di segnale portante che ti raggiunge. Non solo. L’input esterno può limitarsi a passarti un comando di ordine generico, s’eppure auto direzionante. Lasciandoti del tutto “libero” di scegliere come giungere sino a destinazione.
È questo il libero arbitrio.