È indecente quello che va in onda perlomeno dal 2020.
Il transgender è indecente. Non si tratta di discriminare.
“Agli insegnanti non deve essere concesso di insegnare transgender senza il consenso dei genitori. Gli uomini devono restare fuori dagli sport femminili. Dobbiamo vincere e riportare la libertà di parola contro la censura... Il ritorno dell'America inizia a novembre, e continuerà nel 2024. Continueremo a batterci e ci riprenderemo il Paese...”.
Donald Trump
7 agosto 2022 Link
Con le parole ti
“fanno su”, perché qua nell’AntiSistema Tu sei “tu”. Non si lascia indietro
nessuno? Molto bene. Ma… quei milioni di individui che hanno vissuto due anni e
mezzo da incubo poiché contrari al siero genico tutt’altro che
sperimentale? E tutte quelle famiglie che hanno lottato per la salvezza della prole sin da prima?
E dove li metti. Eh?
Cioè, lor signori non vogliono discriminare i “diversi” e contemporaneamente discriminano (anzi, di più) i diversamente pensanti in merito alla situazione “sanitaria”.
Una coerenza bestiale. Non c’è che dire. In-giustizia.
Ora, questi personaggi che stanno venendo fuori come funghi (Lgbtq+) pretendono brutalmente di cancellare secoli di tradizione, mentre la gran p-arte delle persone “etero” è ancora in vita.
Sei al di là del reset.
Questi ti stanno trapanando il cervello senza anestesia, perché “tu” manco te ne rendi conto. E se protesti son “botte da orbi”. Alias, è tutto alla rovescia rispetto al 2019.
Sì, tutto questo non vale per “te”, perché “te” sei migliore degli altri. Sei aperto e sempre disponibile ad ascoltare gli altri. A meno che si tratti della punturazione aggregata:
allora lì sei irreprensibile.
Daje. Sì: daje a ride, però.
Il corpo è tuo e te lo gestisci tu?
Bene, e con le “punture” periodiche come la metti, allora?
Andrà tutto bene? Sì?