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giovedì 31 marzo 2016

Il lato debole di tutto questo, è lo spazio per la tua chiave.



Il segno che sei sotto ad un incanto?
  
Uno dei tanti.
Ad esempio, in ambito religioso:
il “vecchio testamento”.
Qualcosa che sembra l’incipit di molti romanzi/film di “fantascienza storica”, seguendo la consueta traccia “male/bene (invertiti nel colpo di scena finale, che 'qua, così' è già successo, eppure… ‘zzz zzz’)”.
Non ti sembra di vivere in una realtà manifesta, caratterizzata da un effetto “post grande onda”?
Come se fosse successo qualcosa, ma… qualcosa di così vasto, profondo e totale, da risultare persino in grado di auto cancellarsi dalla “tua” memoria.
Sei, dunque, “te compreso/a”, la risultante di ciò che è già successo (la "valvola" deve solo caricarsi, nuovamente).
La storia deviata racconta di guerre continue, in pratica. E nel mondo attuale, ti dicono accaderne ancora. Ma… “qua, così” a te che cosa succede, in pratica, “da sempre”? Nulla che non sia “andare a lavorare o cercare un lavoro”, pagare questo e/o quello (in continuazione ciclica), correre avanti e indietro (a loop), etc.
Vero? Non che, SPS, stia fomentando la guerra o la ribellione o una vita più “agitata”. Anzi.
Ma, ciò che manca è quello “spirito epico”, in grado di estendersi al tutto.
  

mercoledì 30 dicembre 2015

Quale “logica”?


 
Quale “logica” regola la realtà manifesta, essendone il centro, la base, il motore di composizione?
A prescindere da quale essa sia, è fondamentale accorgersi che… a partire dalle “regole”, per mezzo delle quali, poi, s’inquadra la conduzione e la costituzione della “propria” Vita, dipendela conduzione e la costituzione della “propria” Vita.
Chi/cosa decide le regole, decide anche come tu vivi la "tua" Vita deviata...
Ossia, se vieni al Mondo, “bianco” (pieno di te, già “esperto”, con memoria… ma, sino ad un certo tempo, impossibilitato/a, strutturalmente, a comunicare secondo i crismi della “logica in voga, imperante”), il “colore” lo riassumi per osmosi, per traspirazione ambientale (il “respirare la miscela che esiste già ovunque”, è un segnale frattale espanso, relativo al fatto che dipendi da…) da ciò che è “alla moda, convenzionale”, nonché… ricompreso per "manifesta" sua superiorità e, dunque, per “tua” ritenuta inferiorità (dipendenza).
Ora, un simile “colore”, a cosa corrisponde?
Che cosa accade in te?
Il colore è tutto quello che “devi sapere, dunque, ricordare”. Qualcosa che s’installa dentro di te, spazzando via tutto quello che già costituiva il tuo bagaglio esperienziale.
Uno stato che si sostituisce ad una realtà.
Informazioni che si sovrappongono, cancellando il pregresso.
Ergo, c’è qualcosa di “strano”, tra ciò che vai a dimenticare (senza nemmeno registrare la cosa) - perché 1) non riesci ad esprimerlo e, dunque, 2) ad usare/fare riferimento - e ciò che ti impedisce di mantenere la tua originalità nativa, ossia, 3) il “tuo” corpo umano, 4) così tanto “lento nella crescita”, in maniera tale da 5) renderti alla mercé di chiunque/qualsiasi “agente genitoriale”, a cui 6) arrendi te stesso/a... in conformità alla legge, alla convenzione, al modello di logica in auge, etc.
Il “nuovo” nato è, conformemente, assoggettato allo stato di “non ancora capace di intendere e volere”, da cui:
necessitante della cura dei propri genitori, della famiglia, dello Stato nel quale è nato, dell’agglomerato sociale/politico nel quale è “apparso”, nella corrente, nel credo, nella tendenza, nella storia, etc.