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venerdì 14 marzo 2025

Bambini colpevoli.


Papa nero

Sì; quando in “c-attività”, ergo, sempre (qua, così).

Un bimbo è sempre innocente? No; ogni bimbo si manifesta tale. Ma non può e non deve essere un alibi. Infatti, se “poi” non si accorge che…, diventa “colpevole”: 

colpevole di essere un burattino senza nemmeno rendersene conto (a di-partire dai genitori e dai nonni). 

Un complice della “leva”, in… leva.
(Futuro) Modello Eichmann.

Ecco la formazione dellaggente non solo Smith. Non dimenticare che questa versione del mondo (l’AntiSistema) im-piegava anche i bimbi, facendoli lavorare 15 ore al giorno nelle miniere! Un bimbo nelle mani AntiSistemiche diventa ben presto un “bimbo”. Un aggeggio. Uno strumento. 

Diventa “te”. Invasione degli ultracorpi docet.

Ri-vediti un po’ la “educazione” nazista nel Paese 404, ad esempio: qualcosa che nel breve volgere di qualche decade, “niente”… ha ri-formato l’ideologia “che fu” e che a quanto pare non esiste; c’è (guarda non caso). 

I bimbi sono “solo immaturi”? Uhm. Rip-arte sempre tutto da lì!

Sono fragili, nel senso che si manifestano (qua, così) del tutto im-preparati, dipendendo da tutti per tutto. Un esempio sostanziale: 

i nove scudetti di fila della Juventus quanto pesano nella mente di coloro che si sono manifestati durante questo dominio.

Ancora: 

quanti figli sono stati chiamati “Diego”, durante l’esperienza non solo calcistica di Diego Armando Maradona a Napoli (“Italia”).

Ci sono in-de-finiti modi per averti ma “niente”; la “educazione” è una di questi. Persino “l’amore dei genitori per i propri figli” è un modo per averti ma “niente”. Non a caso è “da una vita” che insiste il “conflitto generazionale genitori-figli”. No?

In-oltre, sopravvivi in una f-orma di design planetaria che ti proibisce un po’ tutto e contemporaneamente tutto è lascivo in tal senso. Perché? Perché “è vietato copiare le pagine di un libro” eppure si vendono le fotocopiatrici. È il “libero mercato”. La “economia”. La “democrazia”. È la “libertà di…”. Il “tuo diritto a…”.  

Tutto ciò ti è stato “riconosciuto”. 

Da chi? Dagli eventi intercorsi, tipo le “rivoluzioni”? Come no! Ogni rivoluzione è stata ed è una “rivoluzione (colorata)”. Ok? Continuano, fra l’altro; motivo per cui come diamine ancora studi a memoria la “storia (deviata)”? D+, perché “sei a scuola” ove è obbligatorio con-seguire il “programma”; sempre non a caso, infatti, “te” sei l’allievo “in erba” mentre gli insegnanti sono lì apposta per… averti ma “niente”. Qualcosa di demoniaco, se ci sei = se te ne accorgi. Ora, sono proprio i più “piccoli” che vengono sottoposti a tale f-orma di auto indottrinamento de noantri. Ergo, i “grandi” se ne sono dimenticati. E non possono aiutare i “piccoli”. Però, i “piccoli” stanno assaggiando tale trattamento, cioèsono più vicini a. Eppure, “niente”. Certo: con la complicità rivelata (tacito consenso) dei “grandi”, indistintamente, tutto va da sé = in automatico (paradigma, abitudine, etc.).

“Chi fermerà la musica...”. No?

“Squadra grande, squadra mia,
la domenica mi tieni compagnia,
sei lo sfogo alle amarezze
che bellezza quando dribbli e vai in goal…”.
Toni Santagata

E se finisce zero a zero? O con... zero tituli? Bah! Nessuno sfogo alle amarezze… 

Mai na’ gioia…


Certo; l’AntiSistema funziona ad entropia inversa: vieni al mondo (ti ci auto manifesti dentro) già ruotato ad almeno un angolo giro, motivo per cui non ti accorgi di niente, essendo già successo tutto! Che perfezione ti ha. Per cui il motivo portante è proprio qu-El “niente” de che, in-tanto… 


Ed ora, saltando di palo in frasca, ma rimanendo sempre sostanziali, … beccati anche questa “curiosità”: 

“te”, che sei sempre lo stesso “bimbo mai cresciuto (essenzialmente)”, hai sempre “bisogno di storie per alimentare la tua mente (qua, così). Orbene, dunque, eccotene una che ha il potenziale di scuoterti dalle fondamenta, anche se il Firewall I-Ambientale non se ne starà con le mani in mano. Ok?

Romana Pucci, si dice che, nel “secolo scorso (che sembra una eternità fa)”, sia stata internata e sottoposta a Tso per questo motivo:

partecipando ad un “ricevimento” in casa Cefis (il potente della “energia” dell’epoca)
sembra avere trovato un “antico libro” riportante
nientepopodimeno che
la “vera storia del mondo”.

Detto questo, la poetessa rimase sconvolta dalla scoperta, tanto che si mise a scrivere ad ogni “massima autorità”, esponendosi or dunque alla stessa “sorte” di chi “tocca i fili”. Cosa mai, diamine, avrà letto in predetto “non solo libro”. No? Non a caso, della Pucci non ne sai nulla. Eppure, un segno lo ha lasciato e SPS le ha dedicato una intera pagina (in attesa di maggiori informazioni). 

Ovvio: le news riservate non sono state rese pubbliche, perché… bah, “non so perché...”. Uhm

Ora, il libro di Paolo Rumor, riportante le informazioni avute dal padre (il senatore Mariano Rumor: cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri fra il 1968 e il 1974...), sembra poter fare riferimento allo stesso manoscritto trovato dalla Pucci in casa Cefis (il quale, da “potente dell’epoca”, ci sta che potesse avere avuto accesso a “dati” di questo tipo e rilevanza = di certo fece parte di qualche “congrega” de loraltri, per essere arrivato “lì”). 

Lo stesso dicasi anche per i... Rumor!

Tra l’altro, la vicenda di Cefis s’intreccia causalmente con quella, in “crash”, di Mattei. Ci sei? In questo intreccio, quindi, va da sé che si stanno davvero “toccando i fili”. E chi li tocca, al solito (qua, così) “muore”, non visto che sei (sopravvivi) nell’AntiSistema che non esiste (x “te”) ma c’è (per chiunque ne sia vittima). Riassumendo:

non esiste ma c’è anche tale “libercolo”
che narra della “vera storia del mondo”.

Bah. Ora, per chiunque altro, “sta’ storia” non è altro che “la solita panzana”. Qualcosa di buono per “popcorn e bibbita gassata”. O per “birra e rutto libero”. Qualcosa che dura quanto dura (poco) e poi scompare nel “nulla della tua s-memoria”. 


Ma… per SPS(IO) la “stessa storia” assume valore portante, assolutamente da tenere, espandendolo in leva, sostanzialmente! È certo che la Verità è una. Motivo per cui, tutto ne risente, essendo la prova comprovata di ciò che è già successo. Ergo, in qualsiasi ambito… non esiste ma c’è la Verità. Perché? Perché sei in qualcosa che funziona: 

l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria).

La Verità, quando “sta” ad un momento portante di è già successo, gerarchico, … è rivelazione da “lì” in poi; qualcosa che se viene dimenticato universalmente, com-porta un impero che non esiste; c’è = la massima sicurezza in termini di inarrivabilità.

“Vi sono grato. Perché ora so che cosa devo fare. Ridurrò in briciole questo universo sino all'ultimo atomo, e poi, con le gemme che avete raccolto per me, ne creerò un altro, brulicante di vita, consapevole non di ciò che ha perso ma solo di ciò che ha ricevuto! Un universo grato.
Nato dal sangue.
Non lo sapranno, perché non sopravviverete per raccontarlo…”.
Thanos - Endgame

Ok?

“Se tuto previsto
da l'incuinamento al sangue misto…
Sarà vero
dopo Miss Italia aver un Papa nero
…”.
Pitura freska

Suvvia: invece del “Papa nero” hai assistito al nero Captain America!
Anche se

Il Papa eletto con la fumata nera…
Albino Luciani diventò l'ultimo Papa italiano, e rimase tale per soli 33 giorni…
Link

Ed ora, vai col-lissio.

L'America prima dell'America.
Un team di studenti della Statale ha scoperto la prima menzione dell’America nell’area mediterranea in un’opera inedita medievale scritta attorno al 1340. Lo studio è stato pubblicato su "Terrae incognitae".
Una clamorosa menzione di una terra situata al di là dell’Atlantico è stata individuata in un’opera inedita medievale, scritta dal domenicano Galvano Fiamma intorno al 1340: la scoperta è nata all’interno di un progetto didattico della Statale di Milano, cui hanno collaborato numerosi studenti di Lettere, ed è stata pubblicata sulla rivista statunitense Terrae Incognitae dedicata alla storia delle esplorazioni.
Tutti sanno che il continente americano entrò nell’orbita delle conoscenze degli Europei con la spedizione di Cristoforo Colombo, effettuata nel 1492. In realtà esplorazioni sulle coste settentrionali dell’Atlantico erano già state compiute nei secoli precedenti da navigatori vichinghi, e hanno lasciato sporadiche tracce nei racconti semileggendari di alcune saghe norrene. La notizia dell’esistenza di terre al di là dell’Atlantico non era però mai stata documentata fino a questo momento fuori dalla Scandinavia. Una ricerca in corso presso la Statale dimostra ora che qualcosa se ne sapeva anche più a sud.
Un progetto scientifico e didattico attivo da alcuni anni presso il dipartimento di Studi Letterari Filologici e Linguistici dell'Università Statale di Milano, coordinato da Paolo Chiesa, docente di Letteratura latina medievale e umanistica, ha portato alla luce una clamorosa menzione di terre oltreatlantiche che precede di circa 150 anni il viaggio di Colombo. La menzione proviene da Milano: si trova nella Cronica universalis del domenicano Galvano Fiamma, autore di varie cronache scritte nel periodo visconteo. All’interno di quest’opera, ancora inedita e oggetto di studio da parte del progetto, si trova il riferimento a una terra di nome Marckalada, certo da identificare con quella chiamata Markland nelle saghe norrene.
Questa la traduzione italiana del passaggio di Galvano, scritto originariamente in latino: "I marinai che percorrono i mari della Danimarca e della Norvegia dicono che oltre la Norvegia, verso settentrione, si trova l’Islanda. Più oltre c’è un'isola detta Grolandia...; e ancora oltre, verso occidente, c’è una terra chiamata Marckalada. Gli abitanti del posto sono dei giganti: lì si trovano edifici di pietre così grosse che nessun uomo sarebbe in grado di metterle in posa, se non grandissimi giganti. Lì crescono alberi verdi e vivono moltissimi animali e uccelli. Però non c’è mai stato nessun marinaio che sia riuscito a sapere con certezza notizie su questa terra e sulle sue caratteristiche...".
È probabile che la notizia giunga a Galvano da Genova, città con cui lo scrittore aveva contatti, e che i marinai di cui si parla siano navigatori genovesi che commerciavano con le regioni del nord. L’interesse della scoperta sta nel fatto che riapre una questione lungamente dibattuta, ma sulla quale non vi era nessuna documentazione: se a Genova, prima di Colombo, circolassero informazioni sull’esistenza di terre oltreatlantiche, e se una eventuale notizia, anche vaga, della loro esistenza avesse reso più accettabile il rischio della spedizione del 1492...
“Il manoscritto dell’opera si trova negli Stati Uniti, ed è di proprietà privata. È stato perciò necessario recarsi sul luogo: il proprietario ci ha autorizzati a fotografare l’intero codice, e abbiamo lavorato sulla base di queste fotografie. Si tratta ora di uniformare le trascrizioni prodotte dalle tesi a uno standard editoriale scientifico, di approfondire i punti oscuri rimasti e di corredare il testo del necessario commento; fatto questo, la Cronica universalis sarà a disposizione di tutti, come merita di essere”.
15 09 2021 

Link

Prima di “Colombo” era Marckalada, Markland… Uhm!

Ecco la... Mandrakata!



Gli abitanti del posto sono dei giganti: lì si trovano edifici di pietre così grosse che nessun uomo sarebbe in grado di metterle in posa, se non grandissimi giganti…:

giganti o macchina-ri
giganti o esoscheletri
giganti o robot…

La tecnologia è sempre e solo “moderna” = il modo migliore per rivelare ed ac-conciarti con le “fette di salame sugli occhi”.

Chi, or dunque, ad un certo “punto” ha deciso di aprire anche a quella terra? 

Il Re di “Spagna”? Come no. Il Dr. Ford ha ampliato lo scenario, aggiornando il “copione”, facendolo scaricare a “tutti” in termini di… aggiornamento. 

Perché “tutti”? 

Per via della rêverie. Ci sei? Bambino colpevole che e-segue il-nel giogo “poliziotto buono e poliziotto cattivo”. Ad immagine e somiglianza…  la vera storia del mondo è una, come la Verità

Ogni storia è una “storia” se (se) non sei sostanziale, se non ci sei = esisti, sopravvivi e “ciaone proprio”.


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3911
prospettivavita@gmail.com