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lunedì 20 agosto 2012

L'impossibile nella sua forma pura.



Il triangolo di Penrose o triangolo impossibile è un oggetto impossibile, ovvero può esistere solamente come rappresentazione bidimensionale e non può essere costruito nello spazio, poiché presenta una sovrapposizione impossibile di linee parallele con differenti costruzioni prospettiche... Link

Utilizzando il Metodo Indiretto e l’Analogia Frattale possiamo ‘ragionare’ in altri termini nella vegetazione Temporale, che va a formare la cosiddetta ‘realtà’, ossia quella partizione del ‘Tutto’ che emerge alla luce del Sole, scambiata come unico aspetto vero/solido/evidente/concreto della Vita

Diciamocela tutta: 

è il nostro punto prospettico che celebra uno ‘scenario’ piuttosto che un altro. Per questo motivo nell'ambito Spirituale si parla spesso di 'illusione' e nell'ambito Scientifico si parla spesso di 'impossibile':

ognuno 'vede' coi proprio occhi e ognuno 'difende la propria verità'.

Se ci convinciamo di un aspetto relativo ad una ‘cosa’, quell’aspetto verrà consolidato dalla nostra attenzione e diverrà ‘reale’. In 'realtà', non esiste nessuna differenza tra questo scenario e qualsiasi altro, così come non esiste nessuna differenza per il cervello che, semplicemente, elabora delle informazioni al livello che attualmente gli ‘compete’. 

È, dunque, possibile determinare lo - stato dell’arte – di una realtà emersa, ad esempio, in una 'tribù' isolata di umani, avendo la possibilità di poterli controllare/monitorare silenziosamente, attraverso l’utilizzo della propria conoscenza distillata nel Tempo, nella pazienza e nella dedizione alla propria causa.

Controllo ed evoluzione sono la stessa cosa?

Cosa è definibile ‘naturale’ e cosa ‘artificiale’?

Il ‘declino’ di un Impero è naturale? E la ‘fine’ di una razza? Si può dire che, ad esempio, gli Indiani d’America siano andati incontro alla loro estinzione per cause naturali? 

No, per il semplice motivo che essi non si sono affatto estinti. Tuttavia, questo ragionamento è perlomeno ‘zoppo’, perché ho utilizzato un termine ‘ambiguo’ nella mia elaborazione d’articolo; quale? Il termine ‘estinzione’. Ossia? Ho utilizzato un termine ‘totale’ in luogo di uno ‘parziale’, infatti il ‘potere bianco’ ha pensato bene di lasciarne in Vita un piccolo numero.

Perché? Per almeno due motivi:
  1. uno naturale, ma imposto, a causa della biodiversità  
  2. uno artificiale, e voluto, a causa della propria strategia della separazione e dell’esempio per ogni altra forma di ‘resistenza’.
Lo so. Lo so. Il mio ragionamento sta seguendo delle linee storiche e temporali piuttosto bizzarre. Tuttavia, perché non potrebbe essere autentico? 

Solo perchè 'complesso' e perchè non siete abituati a seguire altre vie al di fuori di quelle legate all'abitudine?

Utilizzando un 'termine mobile’, come quello precedentemente evidenziato (estinzione), si lascia ‘spazio’ alla possibilità deduttiva di ‘andare oltre’ al senso trasportato dalla frase attraverso le parole frutto di un ragionamento individuale. Questi termini ‘mobili’ costituiscono delle vere e proprie ‘porte’ su altri ‘Mondi della Possibilità’. A volte questa ‘mobilità’ permette di sgusciare letteralmente via dall’ambito in cui il ‘ragionamento altrui’ tendeva a polarizzare; del tipo:

i nativi americani non si sono estinti. Cioè? La frase è basata sul falso. Allora? Non la condivido.

Capite la sottigliezza? Il ragionamento viene come dribblato senza nemmeno prendere in considerazione il valore aggiunto che contiene. Viene semplicemente snobbato, prendendo un’uscita laterale della logica contenuta, più o meno volutamente, nell’ambito del mezzo del discorso.

Non importa se 'cinquanta milioni' di persone sono state trucidate. Importa, in quel momento, che quella razza non si sia estinta. Ma, importa veramente? No. Quell’antitesi tra termini, risuona in ogni individualità in maniera toccante, veicolando il pensiero in maniera trasversale. È come trovarsi sul ballatoio del primo piano di una palazzina; ci sono tre porte chiuse che ci ‘chiedono’ di andarcene o di aprirne una o più d'una: cosa faremo?
 
La nostra decisione che 'fattezze' avrà? Sarà il frutto di un volere altrui o il naturale emergere di una nostra risoluzione dell’intreccio di sensorialità che ci colpiscono?

È possibile 'dirottare' un ragionamento, inserendo al suo interno perlomeno un ‘termine mobile’, molto simile ad uno 'scambio' tra diversi percorsi su rotaia.

Di fronte ad ‘individui di mezzo’, ossia che rispecchiano la media consapevole umana, il risultato sarà sempre quello di una veicolazione del loro ‘ragionare’. E, badate bene, la ‘consapevolezza’ è un qualcosa che esula da qualsiasi status civile preconfezionato. Essa non dipende dal livello di studi o dalla casta sociale di appartenenza, né dalla quantità di denaro posseduta… 

Essa è il frutto unicamente personale di un cammino lungo il sentiero dell’esperienza umana 3d. Essa si arricchisce in maniera biodiversa, ossia in una maniera che va oltre al ragionamento matematico. Uno più uno, secondo questa ‘Luna’, non sempre esprime un totale di due. Potrebbe anche esprimere uno step vicino al tre, al quattro o all’uno… Tutto è possibile.

E 'tutto' è controllabile. Sempre. Dipende dal 'livello di Controllo' che vogliamo prendere in considerazione. Allo stesso Tempo, qualsiasi tipo di Controllo dovrà sempre ammettere che l’intero processo è continuamente sfuggevole, proprio a causa di quel fattore biodiverso, che non permetterà mai di avere interamente, nel Tempo, la certezza della fermezza di qualsiasi processo evidenziato, analizzato e standardizzato.

La verità è sempre composta da 'mezze verità', che rendono sfuggevoli la comprensione totale di un luogo dimensionale. Un ‘termine mobile’ è una porta biodiversa. A volte, la presenza di questi termini è ‘non voluta’, nel senso che la sorgente non poteva tenere in considerazione la presenza biodiversa che, in quel momento, partecipava in almeno uno dei componenti della Massa in ascolto.

I ‘termini mobili’ esistono in ogni ambito dello scibile umano. Possono essere edifici, mezzi, situazioni, cose, presenze, parole, sensi, momenti, etc.

Tutti insieme danno luogo ad un vero e proprio ‘labirinto’ della possibilità in cui siamo inseriti. Per essere efficaci necessitano di una presenza umana, ossia di una entità capace di assumerli come una pillola per il controllo della pressione. Ovvio, perché stiamo narrando di umani e io sono umano, per cui è un discernimento tra umani, ma non è detto che il tutto si fermi alla sola nostra ‘latitudine’.

Occorre sviluppare un metodo che metta l’umano da parte, pur utilizzandolo come centro.

Ok? È questa la ‘matematica’ di quinta dimensione. Una realtà che prende in considerazione le due facce della medaglia allo stesso Tempo:

come l’alieno Griffin in Man in Black III.

La ragione, in filosofia, è la facoltà per mezzo della quale si esercita il pensiero, soprattutto quello rivolto ad argomenti astratti. La ragione è ritenuta dalla maggior parte dei filosofi una facoltà universale, tale da essere condivisa tanto dagli umani quanto, teoricamente, da animali (per i quali si preferisce parlare di istinto), o intelligenze artificiali che userebbero la ragione intesa come calcolo

Sono molti i pensatori che si sono dedicati allo studio di questa nozione, dando luogo a molteplici prospettive, spesso reciprocamente incompatibili.
 
L'originario significato di ragione come discorso lo si ritrova nell'antico modello argomentativo della geometria di Euclide, il quale, facendo uso di premesse iniziali per giungere a delle conclusioni, si serviva a loro volta di quest'ultime come premesse per ulteriori conclusioni.
Link

Domanda: 

e se le ‘premesse iniziali’ fossero ‘di parte’? Le ‘conclusioni’ come sarebbero? E le ‘ulteriori conclusioni’?

Risposta: 

non è possibile non avere ‘premesse inziali’ non di parte, ossia, le premesse iniziali sono sempre ‘di parte’, alias, riferibili a precisi attaccamenti esistenziali di entità che, in qualche maniera, hanno trovato il modo di essere un po’ più in ‘diretta’ rispetto al resto della Massa, che vive costantemente nella ‘differita’ della realtà.

La 'differita' rende maggiormente controllabili e strumentalizzabili, soprattutto se raccolti in 'infrastrutture' offerte dal Controllo stesso (Matrix).

Ma anche questo è un processo a scatole cinesi: 

chi può dire dove ‘termini’? E chi può seguire interamente il suo percorso quando, ad esempio, passa tra le trame decisionali/possibili di una vecchina che sta decidendo di attraversare o meno la strada sotto casa?

Nel calcio si dice: la palla è rotonda. Ossia ‘tutto è possibile’… Mai dire mai.

La ragione, in questo senso, era intesa come la facoltà, o il processo, in grado di produrre inferenze logiche. A partire da Aristotele, che si rifece al modello euclideo, tali ragionamenti sono stati classificati sia come ragionamenti deduttivi (che procedono dal generale al particolare) sia come ragionamenti induttivi (che procedono dal particolare al generale), sebbene alcuni pensatori non siano d'accordo nel vedere l'induzione come un ragionamento. 

Nel XIX secolo, Charles Peirce, filosofo americano, ha aggiunto a queste due una terza categoria, il ragionamento adduttivo, intendendo ‘ciò che va dalla migliore informazione disponibile alla migliore spiegazione’, che è diventato un importante elemento del metodo scientifico

 Nell'uso moderno, ‘ragionamento induttivo’ include spesso ciò che Peirce ha denominato ‘adduttivo’…
Link 
  1. ragionamenti deduttivi, che procedono dal generale al particolare
  2. ragionamenti induttivi,  che procedono dal particolare al generale
  3. ragionamenti adduttivi, ciò che va dalla migliore informazione disponibile alla migliore spiegazione.
Ecco spiegato come il moderno metodo scientifico possa essere manipolabile da un controllo esterno/interno allo stesso Tempo. La sua ‘cecità’ è di Natura Antisistemica ed ha lo scopo di ‘trattenere nelle 3d’:

la ‘migliore informazione disponibile’ che Natura ha? Da lei discenderà la ‘migliore spiegazione disponibile’. È logico che tutto quello che la scienza pensa di avere capito dipende dall’input che ha introdotto nella propria capacità di ragionare.

I primi due ragionamenti sono lo ‘zoom’ della capacità umana di discernere e rispecchiano la direzione biunivoca della possibilità che si riflette e viene riflessa (‘ritmo’ di Ighina, ad esempio). Il terzo ragionamento è Antisistemico, cioè dipende dalla Natura del corpo docente presente in Terra 3d:

trattenere per rafforzare/permettere nel Tempo la Conoscenza di Se Stessi.

Paradossale, vero?

Il terzo stato quantico della possibilità attraverso il presente è rispecchiato dal momentum umano: da noi. Ma si potrebbe andare avanti per interi trattati con questa discorsività…

Lasciamo andare da ‘solo’ il processo di emersione e ricerca delle informazioni. Ognuno tragga la propria verità.

L'inferenza è il processo con il quale da una proposizione accolta come vera si passa a una seconda proposizione la cui verità è dedotta dal contenuto della prima
 
Inferire è quindi trarre una conclusione. 

Inferire X significa concludere che X è vero; un'inferenza è la conclusione tratta da un insieme di fatti o circostanze. Gran parte dello studio della logica esplora la validità o non validità di inferenze e implicazioni. 
 
Esiste una differenza tra implicare e inferire. Se scriviamo che tutti gli uomini sono mortali e Socrate è un uomo, implichiamo che Socrate è mortale, ma un lettore così attento da notare la nostra implicazione e pensare 'quindi Socrate è mortale', inferisce che Socrate è mortale
 
'E quando qualcuno vi propone di credere a una proposizione voi dovete prima esaminare se essa è accettabile, perché la nostra ragione è stata creata da Dio, e ciò che piace alla nostra ragione non può non piacere alla ragione divina, sulla quale peraltro sappiamo solo quello che, per analogia e spesso per negazione, ne inferiamo dai procedimenti della nostra ragione'.
Guglielmo da Baskerville in Il nome della rosa pag. 139, Umberto Eco

In linguistica si parla di 'formulazione di inferenze' nello schema di Jakobson sulla lingua intesa come sistema di segni utili alla comunicazione. Si tratta di un procedimento che non prevede nessun emittente volontario ma solo la presenza di un oggetto che viene interpretato come messaggio

Esempio. 

Oggetto: 'case dai tetti spioventi' → messaggio interpretato: 

'qui nevica spesso'. La formulazione di inferenze consiste quindi nella capacità di formulare deduzioni traendo informazioni da un oggetto reale.
Link

In informatica, un motore inferenziale è un algoritmo che simula le modalità con cui la mente umana trae delle conclusioni logiche attraverso il ragionamento. Fa parte dei software detti 'sistemi esperti'.
 
Analogamente al comportamento logico, il motore inferenziale può trarre delle conclusioni di tipo deduttivo (o 'forward chaining', quando da un principio di carattere generale ne estrae uno o più di carattere particolare) oppure di tipo induttivo (o 'backward chaining', quando accade il contrario).
 
Il meccanismo del motore inferenziale è basato su delle 'regole' di soluzione del problema che vengono scelte ed attuate a seconda del problema in oggetto.
 
Un motore inferenziale è costituito dai seguenti elementi:
  1. interprete: decide la regola da applicare;
  2. schedulatore: decide l'ordine di esecuzione delle regole;
  3. memoria di lavoro: in essa viene memorizzato un elenco delle operazioni svolte e da svolgere;
  4. rafforzatore di consistenza: ha il compito di testare la veridicità delle ipotesi fatte.

Chi è il ‘rafforzatore di consistenza’? Chissà perché risuona tanto, alle mie orecchie, molto simile al 'suono' di: Massa umana. Chi sono coloro che sono descritti nei tre punti precedenti?
 
Leggiamo il monito espresso da Wikipedia nei giorni scorsi:  

gentile lettrice, gentile lettore,
il comma 29 del disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (rif.) - se approvato dal Parlamento italiano - imporrebbe ad ogni sito web, a pena di pesanti sanzioni, di rettificare i propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine
 
Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno - già sancito dall'articolo 595 del Codice Penale italiano - ma con l'approvazione di questa norma sarebbe obbligata ad alterare i contenuti delle proprie voci indipendentemente dalla loro veridicità, anche a dispetto delle fonti presenti e senza possibilità di ulteriori modifiche. Un simile obbligo costituirebbe una limitazione inaccettabile all'autonomia di Wikipedia, snaturandone i principi fondamentali
 
Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano, in continua crescita da undici anni grazie al contributo quotidiano di oltre 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo. Le oltre 930 000 voci dell'edizione in lingua italiana ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre. 
 
L'Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non permettere che scompaia. 
 
Con l'approvazione di questa norma sarebbe obbligata ad alterare i contenuti delle proprie voci indipendentemente dalla loro veridicità.

Continuiamo...
 
Un 'sistema esperto' è un programma che cerca di riprodurre le prestazioni di una o più persone esperte in un determinato campo di attività, ed è un'applicazione o una branca dell'intelligenza artificiale.
 
I programmi utilizzati dai sistemi esperti sono in grado di porre in atto procedure di inferenza adeguate alla risoluzione di problemi particolarmente complessi, a cui potrebbe, se posto in una dimensione umana, porre rimedio solo un esperto del settore disciplinare in cui rientra la questione da risolvere. Ciò implica che tale sistema possa avvalersi in modo risoluto e autorevole delle istanze inferenziali che soggiacciono al corretto funzionamento del programma, cosicché sia capace di superare le incertezze e le difficoltà su cui volge la propria attività.
 
I sistemi esperti si differenziano dunque da altri programmi simili, in quanto, facendo riferimento a tecnologie elaborate in funzione dell'intelligenza artificiale, sono sempre in grado di esibire i passaggi logici che soggiacciono alle loro decisioni

proposito che, ad esempio, non è attuabile da parte della mente umana.
 
Il sistema esperto si compone in sostanza di tre sezioni:
  1. una base di conoscenza, in cui sono accumulate le regole deduttive e i dettami procedurali di cui il sistema si serve nel suo operato;
  2. un motore inferienziale, in cui il programma si occupa di applicare in concreto le nozioni contenute nella base dati;
  3. un'interfaccia utente, che permette interazione fra il soggetto umano e il programma che deve dare risposta ai sui problemi.
Queste informazioni sono piuttosto generiche, ed estremamente flessibili per ciò che concerne la designazione di un programma con una tale definizione. Non esistono infatti sistemi capaci per davvero di soddisfare nella sua interezza il tipo di conoscenza che dovrebbe caratterizzare un sistema di tale fatta

Difatti, nella maggior parte dei programmi, le componenti che presiedono alle procedure di inferenza, non riescono ad attenere il rigore connaturato ad un algoritmo, in quanto nelle situazioni altamente complicate sarebbe troppo dispendioso analizzare ogni possibilità

si ricorre così allo stratagemma dell'euristica, che, tramite ragionamenti approssimativi (fuzzy logic), sacrifica la sicurezza dell'algoritmo per giungere a risultati altamente probabili, ma comunque fallibili.
 
Classificazione.
I sistemi esperti si dividono in due categorie principali. 

Sistemi esperti basati su regole.
I sistemi esperti basati su regole sono dei programmi composti da regole nella forma 'If' condizione 'Then' azione (se condizione, allora azione). Dati una serie di fatti, i sistemi esperti, grazie alle regole di cui sono composti, riescono a dedurre nuovi fatti. Per esempio, supponiamo di avere un problema di salute, forniamo al sistema esperto i seguenti fatti:
  1. ho mal di testa
  2. sono raffreddato
  3. la temperatura corporea è di 38 °C
Il sistema esperto assume i fatti e sceglie una regola così formata:
 
If ((mal di testa) And (raffreddore) and (temperatura = 38)) Then (Il suo problema è Influenza).
 
Esempi di sistemi a regole sono Jess e Clips.
 
Sistemi esperti basati su alberi.
Un sistema esperto basato su alberi, dato un insieme di dati ed alcune deduzioni, creerebbe un albero che classificherebbe i vari dati. Nuovi dati verrebbero analizzati dall'albero e il nodo di arrivo rappresenterebbe la deduzione.
 
È da notare che un sistema esperto non è 'intelligente' nel senso comune della parola, ossia in modo creativo. Le deduzioni di un sistema esperto non possono uscire dall'insieme di nozioni immesse inizialmente e dalle loro conseguenze

Ciò che li rende utili è che, come i calcolatori elettronici, possono maneggiare una gran quantità di dati molto velocemente e tenere quindi conto di una miriade di regole e dettagli che un esperto umano può ignorare, tralasciare o dimenticare.
Link

I fatti rappresentano l'informazione: essi sono essenzialmente delle assegnazioni attraverso le quali introduciamo conoscenza nel sistema...
 
Le regole sono componenti che possono produrre conoscenza a partire dai fatti. Esse sono composte da due parti, antecedente e conseguente. L'antecedente è costituito da condizioni che devono essere soddisfatte affinché la regola venga attivata; il conseguente è composto da azioni che vengono svolte dalla regola...

Il motore funziona in questo modo: confronta le condizioni di tutte le regole con tutti i fatti contenuti nella base dei fatti. Per ogni regola le cui condizioni sono soddisfatte, viene eseguita l'azione corrispondente.
 
Tutto il codice in Jess (strutture di controllo, assegnamenti, chiamate a procedure) prende la forma di una chiamata a funzione. In particolare una chiamata a funzione è una lista: se la testa della lista è il nome di una funzione esistente, la lista è una chiamata a funzione.
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Abbiamo riprodotto l’immagine di ‘quello che siamo adesso’.

Pensiamo davvero di essere noi, sempre al 100%, a decidere cosa sia meglio fare in un determinato istante? Perché le nostre reazioni di fronte ad eventi molto simili (ad esempio i capricci del proprio figlio) sono diverse di volta in volta? A volte più forti, a volte più tolleranti. Perché noi reagiamo a qualcosa, convinti di quel che ‘vediamo’, ma in realtà siamo mossi da ‘pressioni sottili’, che esulano dal ‘veduto’ ma capaci di influenzare in maniera anche preponderante.

Ieri sera, verso le 20, mi sono alterato per una situazione particolare che stavo vivendo; una situazione che solitamente era ‘digerita’ in maniera diversa dalla mia persona. Da cosa è dipeso questo improvviso scoppio d’ira? 

 Dal grande caldo? Dal mio nervosismo? Dalla eventuale stanchezza? Forse. In parte. Ma, quando ho letto questa notizia sono letteralmente trasalito, perché ho trovato conferma ‘indiretta’ (Metodo Indiretto) di una tendenza ripetuta in maniera altalenante o a ‘grappolo’ (Analogia Frattale):
 
terremoto di magnitudo 3.7 nel Cosentino.
Un sisma di magnitudo 3.7 è stato avvertito alle 19.45 tra il cosentino e il potentino, nei pressi di Rotonda (Potenza). Le località prossime all'epicentro del sisma che ha colpito la provincia di Cosenza sono i comuni di Laino Castello, Mormanno e Papasidero. L'epicentro della scossa, secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stato registrato a 5 chilometri di profondità. Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile non risultano danni a persone o cose.
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L’ora collima ‘precisamente’. Anzi,  giustifica il leggero ritardo della mia reazione (circa alle 20). Infatti queste onde viaggiano anche attraverso le Ley Lines della Terra e necessitano di Tempo per propagarsi e maturare effetti sulle persone più o meno sensibili alla loro presenza.

Le Ley Lines sono ‘grandi vie di comunicazione sottile della Terra’. Attraverso la loro innervazione (paragonabile al sistema nervoso umano) si propagano le reazioni delle persone che hanno vissuto forti emozioni, appunto, proprio come l’esperienza di un terremoto (anche senza danni a cose o a persone, ma certamente influente sul loro stato emotivo e sensoriale, ossia generante Paura).

Chiediamoci, allora, quanto siano corrette le ‘premesse iniziali’ che regolano questo cosiddetto ‘Sistema Esperto’, che scambiamo per unica realtà. 

Il paradigma ha 'gambe' ma cerca di non usarle molto, perché soffre di una certa ‘pigrizia’. La stessa ‘dinamica’ che attanaglia l’umanità quando, come acqua isolata dalla sua sorgente, avviene la formazione di una regione paludosa riconosciuta per consuetudine/abitudine come ‘unica realtà’.

In ogni palude che si rispetti, si sviluppa una certa fauna che trae sostentamento da quella composizione del territorio. Senza stazionare, con le premesse, nel loop che non permette di trarre conclusioni diverse dal – è nata prima la palude o gli animali che la abitano – sgusciamo subito via dalla melmosa situazione, permeando il ragionamento con una diversa e ‘nuova’ premessa iniziale:

la palude è opera di coloro che traggono, adesso, giovamento dalla sua presenza.

Rompiamo il loop. Anzi, stazioniamogli al di sopra…


Introduciamo il nuovo input (Fenotipo Esteso) e attendiamo quale dipendenza esso provochi:

una reinterpretazione dell'evoluzione dal punto di vista dei singoli geni, i soli veri ‘soggetti’ su cui agirebbe la selezione naturale, e di cui gli organismi (monocellulari e pluricellulari) non sarebbero altro - usando un linguaggio ovviamente metaforico ed antropocentrico - che le 'macchine da sopravvivenza' da essi programmate per garantirsi il successo nella propria perpetuazione.
 
Il concetto del fenotipo esteso spinge ancora più in là questa ‘svalutazione’ dell'organismo a favore del gene

Il biologo parte dall'osservazione di numerosi casi in cui il comportamento di animali ha la capacità di influenzare a proprio vantaggio l'ambiente e altri animali. Da questi fatti Dawkins deduce che è arbitrario limitarsi a identificare come manifestazione esteriore (fenotipo, appunto) dei geni associati a questi comportamenti solo i comportamenti stessi e le caratteristiche (anatomiche, psicologiche) dell'organismo che ne sono alla base. 

I geni che determinano nei castori la funzionalità dei denti ed il loro istinto non hanno come fenotipo solo questi due aspetti, ma anche la diga che il castoro costruisce ed il lago che si forma
Link

La ‘Massa Critica’ determina la concentrazione del grado di attenzione proposto/indotto da ‘pressioni sottili’, che ci circondano/permeano, come ad esempio:

la presenza, la posizione e l’allineamento di Pianeti attorno alla Terra, attorno al Sistema Solare, attorno alla Via Lattea, etc.

Infine, tutto dipende anche da noi; non solo da noi…

Il Libero Arbitrio è ‘elastico’ e si allarga in maniera direttamente proporzionale alla Consapevolezza raggiunta e maturata ai vari livelli di classificazione dell’aggregazione energetica umana (giusto per rimanere nell’ambito inerente anche alla presenza umana).

Tutto è ‘Naturale’, ma c’è sempre una grande differenza in termini di qualità d’equilibrio. È il fare sempre ‘100’ ma disponendo gli ‘ingredienti’ in maniera sempre diversa. Che differenza c’è tra un serial killer e un agente di polizia se li vestiamo esattamente alla stessa maniera?

Non c’è nessuna differenza esteriore, ma certamente al loro interno qualcosa li differenzierà. Ecco cosa intendo quando scrivo di un totale che dà sempre ‘100’ ma con valore aggiunto/sostanza diverso

Questo è un ‘mentalismo’? Per me assolutamente, no. Lo è nella misura in cui devo usare la mente, come canale, per comunicare con gli altri. Sino a quando ‘sceglieremo’ di fare così, esprimeremo dei mentalismi, ma non per questo dovremo appartenere alla mente. No?

Il Cuore si esprime anche attraverso la Mente…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 2 agosto 2012

Chi gioca in prima base?




La ‘storia si ripete’ e allo stesso Tempo ‘le cose non accadono mai due volte nello stesso modo’. Bello, eh? 

È il Leone di Narnia ad affermare la seconda verità, la seconda polarità dell’espressione totale, mentre la prima verità, o polarità, è persino divenuta usuale nel nostro campo di conoscenza; essa è inerente alla ciclicità delle 3d.

Queste due facce ‘diverse ma contemporanee’, della stessa medaglia, creano quella ‘costante di sfasamento’, che rende complessa la decodifica ‘di quello che avviene secondo i cardini impartiti dal Piano Divino’. 

Un modo efficace per decrittare questo ‘codice’ è l’utilizzo dell’Analogia Frattale, la quale riporta sempre al livello dell’osservazione la 'traslitterazione' sensata dei fenomeni in corso depurati dalla ‘costante di sfasamento’. Ovviamente questo è un processo ‘teorico’, in quanto è l’individuo che ha il compito, inerente e successivo, di mantenersi ‘aperto, pulito e fiducioso della dinamica naturale che sta sfruttando’. 

Se solo uno di questi tre punti viene meno, se cala anche per un istante la ‘concentrazione’, allora tutto ritorna in quello stato di confusione, che conduce nuovamente allo smarrimento

Quello che possiamo ‘capire’ è sempre all’altezza della nostra ‘vibrazione di corda’. Ossia di quella configurazione energetica che possiamo 'schierare' e che può cambiare istante dopo istante. È sempre tutto in ‘gioco’.

Non è una questione di tenere sempre la ‘guardia alta’, di difendersi da qualcosa di non ben specificato, bensì di mantenere il proprio livello di ‘presenza’ sempre perlomeno costante, in funzione della misura utilizzata per la ‘consultazione frattale richiesta e messa in atto con un preciso moto intenzionale’.

Non so se è chiaro il concetto. È difficile esprimere chiaramente le informazioni che giungono dal canale SPS: informazioni puntuali e destinate 'a chi'? Non lo so.

Chi gioca in prima base?
Rain Man

In parole ‘povere’: 

credendo in se stessi e nella Natura 'confidenziale' del Tutto, è possibile osservare per comprendere

Non si necessita di divenire/essere degli ‘esperti di turno, ma basta esprimere l’intenzione di giungere alla ‘conoscenza di…’. A livello opportuno, al nostro livello, il frattale tradurrà per noi la risposta alla nostra ‘domanda’ (domanda che può essere anche una semplice osservazione chiarificatrice), qualsiasi sia il nostro livello/capacità di comprensione. Ok?

Lo capiremo? Capiremo la 'risposta?
   
Questa ‘risposta tradotta ed opportunamente livellata’, necessita al contempo della nostra presenza ad una intensità perlomeno costante in riferimento all’energia posseduta durante il precedente step di consultazione. È come inserire una monetina in un telescopio sul lungomare e, invece che osservare le stelle, andare via oppure non guardare nell’obiettivo perché attratti da qualcosa d’altro, che sta accadendo nelle nostre vicinanze (una bella donna, qualcuno che è caduto, etc.). 

La concentrazione è coerenza: una coppia di valori che vanno a braccetto.

Tutto quello che concorre a farci ‘pensare ad altro’, equivale alla ‘costante di sfasamento’. Una vera e propria presenza capace di fare distogliere l’attenzione dall’osservazione. E tutto quello che rimane ‘a metà’, si trasforma in un ‘mancato potenziale’. È il giusto ‘prezzo da pagare’; il pericolo a cui ci si espone.

Osserviamo la natura frattale/ciclica sempre all’opera attorno a noi.

Siria, Assad: destino del paese dipende da battaglia contro ribelli.
Il presidente siriano Bashar al Assad ha detto oggi che la battaglia dell'esercito siriano contro i ribelli determinerà il destino del suo paese e ha lodato i soldati che si confrontano con quelle che ha definito ‘gang di terroristi criminali’.
 
Il destino della nostra gente e della nostra nazione, passato, presente e futuro, dipende da questa battaglia’, ha detto Assad, che non parla in pubblico da due settimane, in un messaggio scritto per il giorno che celebra le forze armate…
Link

In questa fosca situazione, tutto è regolarmente confuso. L’immaginario collettivo colora il regime uscente come il ‘negativo’ e quello ‘entrante’ come il positivo, all’insegna dei 'nuovi Temp'i come portatori di ‘giustizia’. Ma come sono nate le rivolte che hanno caratterizzato gli ultimi rovesciamenti di potere in Africa e Medio Oriente, durante la cosiddetta 'primavera araba'? Non sembrano un attimo ‘artificiali’? Non so; per me hanno questo ‘odore’…

Il prezzo del pane, che aumenta, è un lucido atto speculativo, dunque facilmente manipolabile dalle ‘mani forti’. Da ‘lì’ nasce l’input della rivolta. Ebbene, se si cerca di leggere la situazione in Siria, non è tutto bianco o nero quello che si intuisce. Come al solito, per la verità. La ‘gente’ è continuamente manipolata da un qualcosa che non è mai chiaramente alla luce del Sole

È della gente che qualcuno/qualcosa ha bisogno, per cui è la gente che deve lottare con la gente, il nocciolo duro della questione. Non c’è alternativa per muovere la ‘storia’.

Le parole di Assad, dunque, per me, sono autentiche. 

Egli rappresenta la punta dell’iceberg del regime travestito da repubblica, tuttavia quello che riesce ad esprimere ‘adesso’  corrisponde a verità

una verità frattale, ossia da decodificare al proprio livello d’attenzione.
  • i soldati si confrontano con quelle che ha definito ‘gang di terroristi criminali’
  • il destino della nostra gente e della nostra nazione, passato, presente e futuro, dipende da questa battaglia.
Queste sono verità assolute:
  • le ‘gang di terroristi internazionali’ non sono quelle composte dai ‘rivoltosi’, ma il potere che si annida dietro di essi
  • la seconda frase è ‘monumentale’ per consapevolezza. Il popolo della Siria sta ‘voltando pagina’, cambiando il proprio destino più probabile, ossia quello scritto sino a poco Tempo fa. Stanno subentrando altre forze nel cammino di questa gente. Quali forze? Le 'solite', ossia quelle che muovono l’intero Pianeta e che sino ad ora avevano volto il proprio ‘occhio’, altrove.
Monti: 'Azione salvastati con Bce Italia possibile uso scudo'.
Più munizioni si daranno allo scudo anti-spread, meno probabilità ci saranno di doverlo usare. La speranza di Mario Monti per evitare di ricorso al meccanismo da lui stesso proposto ai leader Ue è tutta qui: 

concedere al futuro Fondo di stabilità quella licenza bancaria che gli consentirebbe di attingere alle risorse (virtualmente illimitate) della Bce. Solo così ci sarà quell'effetto deterrente in grado di scoraggiare la speculazione e, al contempo, rassicurare gli investitori…
Link

Mostrare spalle forti per scoraggiare: 

una strategia radicata nella storia deviata. Una strategia che, frattalmente, porta all’evidenza un certo modello illusorio delle 'cose'

Un’apparenza in grado di manipolare, plasmare, le menti degli avversari. 'Le ‘risorse (virtualmente illimitate) della Bce’ sono illusorie: 

il denaro è una convenzione ed è sempre più virtuale, non garantito da nessun aspetto materiale 3d. La Bce lo può generare anche all’infinito. Tutto il ‘resto’, inflazione compresa, è solo ‘rumore di fondo’ per confondere e rendere non comprensibile la verità più comprensibile, ossia che tutto quello che conosciamo è retto dalla nostra ‘partecipazione paurosa’ agli eventi

Il nostro livello di appartenenza al gioco è la ‘costante di presenza’. Più questa costante è polarizzata sul negativo e più le regole del gioco sono in mano ai pochi…

Viviamo in un modello caratterizzato da ‘numeri ‘sempre crescenti. 

Eni vede produzione 2012 +10% anche con stop Mare del Nord e Nigeria.
Eni stima per il 2012 una crescita della produzione di idrocarburi del 10% al netto dei Psa (production sharing agreement), della fermata di Elgin Franklin nel Mare del Nord e dei fenomeni di sabotaggi registrati in Nigeria. 

È quanto si legge nelle slide in vista della conference call con gli analisti sui risultati del secondo trimestre.
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Nonostante ogni tipo di intoppo, i numeri crescono sempre di più. Ma come è possibile? Tempo fa, ricordo che gli ‘esperti’ si confrontavano e sputavano sentenze in merito al prezzo del barile di petrolio. Sembrava che un prezzo superiore ai 100$ non potesse essere retto dalle economie degli Stati misurate in Pil. Eppure è accaduto e non sembra che il Mondo sia finito. 

Ora, ci siamo persino abituati a prezzi di questo tipo. Sembra che il picco del petrolio sia stato raggiunto e superato, tuttavia le dinamiche attuali utilizzeranno quello rimasto a disposizione con sempre maggiore attenzione, allungando a dismisura i Tempi della sua 'estinzione'. La sua presenza equivale al mantenere lontane le fonti alternative di approvvigionamento energetico, o perlomeno questo accade nell’immaginario collettivo.

È tutto basato su una sensazione di pericolo, che alla fine risulta sempre più ‘illusoria’ e volutamente inscenata come funzione deterrente

Tenere lontano da… Non far pensare che… 

Quale metodo migliore conosciamo per tenere lontano da una certa situazione? Impaurire. Far temere e parlare proprio di quella situazione in termini opportuni; ma opportuni per chi/cosa?

Questo è il ‘nascondere alla luce del Sole’. 

La sua efficacia dipende dalla partecipazione della Massa. Quando la ‘Santa Inquisizione’ bruciava persone nelle pubbliche piazze, chiedendo alla gente di partecipare e di portare anche i bambini a vedere, che cosa stava installando in quelle menti?

Un ‘esempio’. Un 'buio mascherato da luce'.

E la Massa osservava partecipando all’evento e, di fatto, decretando il proprio destino più probabile.

L’attuale situazione di disordine finanziario è il frutto dell’attività manipolatrice delle banche centrali (nonché dei Governi) sui tassi di interesse, e nonostante ciò si richiede agli stessi soggetti di continuare a manipolare tale mercato, anzi di manipolarlo sempre di più. ‘La Bce opera, è chiamata ad operare, perché bisogna evitare i rischi terribili della deflazione legati al cataclisma dell’euro’.
 
Qui si fa apparire lo spettro della deflazione come scusante per implementare addizionali interventi inflazionistici e scongiurare in tal modo l’avvento di eventi catastrofici. Ma sarà propriamente così? Innanzitutto, cosa è realmente la deflazione? La deflazione non è nient’altro che una contrazione nella quantità di denaro e questo fenomeno (che tanta paura fa) non può che essere considerato come un ‘derivato’ di una precedente opera inflazionistica posta in essere dal sistema bancario a riserva frazionaria.
 
Ora, la deflazione in quanto tale non giustifica l’esistenza di tante preoccupazioni. Se infatti in risposta ad una deflazione che si instaura all’interno di una situazione di evidente problematicità economica si acconsente (mediante un contesto di energiche riforme strutturali) ad un libero ribasso dei prezzi, allora il processo deflattivo nel sviluppare tutti suoi stadi porterà progressivamente e senz’altro a quel necessario aggiustamento delle economie; in una prima fase si verificheranno di certo eventi dolenti, ma poi il tutto convergerà, attraverso lo sradicamento dei mal investimenti, verso la concreta ripresa dell’economia reale.
 
I prezzi in calo in risposta alla deflazione sono economicamente vantaggiosi, in quanto consentono ad una quantità di denaro e ad un volume di spesa ridotti di acquistare tanto quanto le quantità precedentemente maggiori di denaro e di volume della spesa acquistavano. In altre parole, l’effetto del calo dei prezzi è sempre positivo

Non va confuso con la deflazione e la depressione, e non è certamente la loro causa. Al contrario, come abbiamo visto, è un rimedio per gli effetti della deflazione. E questo è vero anche per i debitori. Non è il livello dei prezzi che rende difficile ripagare un debito, ma la quantità di denaro che si può guadagnare in relazione alla dimensione dei debiti che si devono pagare’. G. Reisman.
 
Viceversa, se i Governi e le Autorità monetarie non permetteranno il verificarsi di questo libero ribasso dei prezzi, allora si assisterà realmente ad una situazione di cataclisma economico permanente in cui disoccupazione, insolvenze, e fallimenti la faranno seriamente da padrone.
 
Il ‘dovere della Bce’ non ci offre soluzioni per uscire dalla crisi. 

Il miglioramento reale di una economia dipende dalle nostre capacità di immaginare, realizzare, scegliere ed innovare, ma anche dall’affermazione di norme e comportamenti contraddistinti da un’autentica responsabilità. Prima si assimila questa lezione, prima si vedrà la luce fuori dal tunnel.
 
Per costruire un mondo migliore dobbiamo avere il coraggio di iniziare da capo’.
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Ecco un altro buon punto di vista. I prezzi devono salire per sempre? No… È una convenzione non scritta, frutto di un modello apparentemente fuori controllo. I ghiacci perenni si stanno sciogliendo: 

è la Natura che ci chiama al risveglio, e non importa se questo fenomeno è dovuto in parte anche al comportamento umano.

Il risultato pratico, evidente, è la registrazione di un cambiamento. 

Se tale cambiamento verrà poi ricondotto a loop, ancora allo stesso livello di appartenenza energetica, allora sarà solo uno 'spostamento di polvere', viceversa, se il cambiamento permetterà di agganciare un diverso livello del modello energetico a spirale, allora il ‘destino più probabile’ cambierà.

Cerchiamo di intuire come funzionano le 3d, leggendo la citazione seguente. Questo è il Metodo Indiretto alla luce dell’Analogia Frattale.

Come vengono gestite le spiagge libere?
Quando ci sono di mezzo le autonomie territoriali, il rischio è di dover fare i conti con normative che cambiano da un territorio all'altro, mandando in confusione i turisti. È il caso, ad esempio, delle spiagge libere, che sono sottoposte a un primo livello decisionale ad opera delle Regioni (in linea con il quadro di riferimento nazionale), ma anche a un ginepraio di regolamenti comunali.

Il diritto all'accesso.
La normativa nazionale impone come principio generale l'equilibrio tra spiagge in concessione e spiagge libere. Spetta poi alle Regioni e ai Comuni la garanzia e il rispetto di questo indirizzo nei piani regionali e nelle deleghe municipali. Questi enti intervengono non solo nelle concessioni, ma anche nel definire le distanze minime tra i lidi. I problemi nascono in fase di applicazione, con molti stabilimenti che forzano le regole per massimizzare i guadagni e spesso cercano di ingannare i consumatori giocando sulla mancata conoscenza normativa da parte di questi ultimi.

Gratis nei lidi.
Così, un principio da tenere sempre a mente è che la battigia (intesa come la fascia di spiaggia fino a cinque metri dal punto in cui arrivano le onde) è sempre libera, anche nei lidi. Se il gestore chiede somme denaro a chi si trova in questa zona della spiaggia o ne impedisce il transito, viola la legge. Tuttavia il diritto del bagnante non è assoluto: sulla battigia non possono essere collocati oggetti ingombranti come ombrelloni, sdraio o tavolini, né può essere intralciato il passaggio ad altri bagnanti e ai mezzi di soccorso.  

Questi principi lasciano, tuttavia, spazio a diverse declinazioni nei regolamenti comunali e discrezionalità ai gestori, cosa che apre le porte a eventuali controversi. Eventuali violazioni (o presunte tali) possono essere segnalate alla polizia Municipale, ai Carabinieri e alla Capitaneria di Porto.
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Si dice, ‘guerra tra poveri’. 

Cerchiamo di mettere il puntino del ‘dove siamo noi’ in questa situazione Kafkiana.  

La ‘battigia è sempre libera’…
 
Siamo chiamati alla ‘presenza’. Andiamo oltre al ‘mostro nascosto dietro all’angolo’. Abbiamo deciso che non lo vogliamo vedere, per cui non lo vediamo, tuttavia i suoi effetti sono sempre più evidenti. E questi ‘effetti’ sono solo riflessi del nostro comportamento. 

Il ‘mostro’ è una parte di noi di cui ci ‘vergogniamo’. 

Per questo non lo vogliamo vedere. Ci siamo dimenticati le sue fattezze, cavalcando il meccanismo della Paura e confondendo il campo degli eventi. E, anche se tutto ha un senso, è ora di ordinare gli eventi e iniziare a ‘cavalcare la tigre’…

Dare a Cesare quel che è di Cesare. Le terre? Un Impero? No… Assolutamente. Due schiaffi e una pacca sulla spalla. Il gioco è finito. Vogliamo crederci oppure no?


Dipende anche da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 17 luglio 2012

Cadere a pezzi nel Tempo.




Utilizzando il 'Metodo Indiretto', anche un titolo di una notizia diventa un prezioso indicatore dello stato in cui si versa. Innocente ed innocua intuizione? Così è se vi pare… 

Beni pubblici, l'Italia si svende.
Tempo di saldi anche per gli immobili. La notizia è certa: 

il ministro dell'economia, Vittorio Grilli, avrebbe già iniziato le trattative con banche estere e investitori - statunitensi e arabi - per la vendita di beni pubblici per 15-20 miliardi di euro

Per contribuire velocemente al risanamento del debito pubblico. 

Nella lista stilata dall'Agenzia del Demanio - che dovrà essere terminata entro la fine del mese e conferita alla Società di gestione del risparmio (Sgr) che dall'inizio dell'anno va a sostituire la gestione del piano del Tesoro - saranno inclusi 100 immobili dello Stato e degli enti locali. Immobili, ma non solo:

oltre a ville, caserme, è compresa la partecipazione all'interno delle utilities (energia, acqua, trasporti, infrastrutture) di Comuni e Regioni. Fanno parte della lista anche i 13 mila immobili che secondo il decreto demaniale del 2010 sarebbero dovuti passare nelle mani degli enti locali, tranne quelli utilizzati per fini istituzionali. Al momento però sono immediatamente cedibili tre fondi comuni pubblici, due immobiliari e uno mobiliare…

Oggi il debito è al 140% del Prodotto interno Lordo.

Il problema della svendita sta principalmente nel mondo delle utilities: 

se infatti la dismissione di quote di energia come Eni e Enel potrebbero comportare l'alienazione all'estero della rete nazionale e la loro gestione, la privatizzazione della Rai sarebbe una lotta interna tra partiti. Senza parlare dell'acqua, per la quale è stato vinto un referendum un anno fa che garantiva la gestione pubblica del servizio idrico e che ha provocato numerose manifestazioni di protesta già a febbraio 2012, quando il premier Monti provò a reinserirla negli emendamenti al decreto privatizzazioni, che garantiva la vendita di beni comuni a grandi multinazionali dei servizi.
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Questa notizia riporta alla mente ricordi vagamente ‘medievali’ e sembra più uno scherzo alla Marchese del Grillo piuttosto che di un Piano di Lavoro preordinato. 

La sentite la presenza sottile, l’aroma, l’odore dell’infiltrazione parassita?

L’Italia va a pezzi e viene fatta a pezzi: detto, fatto. 

Potrebbe anche essere il destino di un Paese che ha accumulato anche un grande ed ‘equivalente’ debito Karmico per quello che ha compiuto nel proprio passato. Per le proprie pigrizie, rinunce, corruzioni, ataviche mancanze, glorie di luce riflessa, etc. Una evidenza sfuggevole a cui quasi nessuno ‘pensa’ mai

Se inquadriamo la scena geografica dalla giusta distanza o prospettiva, possiamo osservare come la posizione di Roma sia praticamente al centro di uno scacchiere naturale di interesse biodiverso. E non a caso proprio Roma è stata la capitale del ‘Mondo’ - di fatto - per almeno dieci secoli

La sua posizione era ed è adatta, si prestava e si presta, a costituire il fulcro di un potere accentrato in Terra. La sua relativa vicinanza e lontananza con il Mondo Egizio e dei primi luoghi della civiltà ‘moderna’, la investirono di quella ‘gittata’ necessaria al fine di rinnovare l’antico potere derivante da epoche cancellate dalla memoria. 

Oggi, Roma, è sede di quel potere secolare e globale che viene conosciuto, e scambiato per altro, attraverso la descrizione più popolare di ‘Santa Romana Chiesa’. L’Impero Romano è cresciuto proprio come veicolo per questo potere, dapprima strisciante, e poi perfettamente eretto verso il Cielo.

Da quelle 'coordinate', la 'Storia deviata' ammantata di 'Tempo artificiale' si è imposta sulla moltitudine. 

Tutto quello che possiamo pensare in relazione al ‘fascino’ dei tempi ‘eroici’ del Sacro Romano Impero è una gigantesca illusione. I Romani non fecero altro che approfittarsi della situazione, istituendo una ‘macchina perfetta’ di controllo, gestione e disposizione di risorse altrui. 

 La ‘fine’ dell’impero è, semmai, indicativa del suo vero stato, della sua vera ‘Anima’: una fine per ‘annegamento’ nei propri ‘liquidi’ corporei e ombra di quello che si è portati a pensare. 

 Le ‘Legioni’ erano l’equivalente dello strapotere militare strategico espresso ‘oggi’ dall’esercito degli Stati Uniti e dai corpi più appariscenti dei Marines.

Gioco forza, quel potere doveva vincere e sancire la fine di un’epoca basata su un codice non scritto di rispetto della ‘cosa pubblica’. I Romani calarono dappertutto impossessandosi di tutto, sia a livello materiale che eterico.

L’opera 'pia', tanto sottolineata dagli Storici, di rispetto dei miti e degli Dei delle popolazioni assoggettate al proprio controllo, era soltanto la punta dell’iceberg della strategia Romana di possesso e controllo alla ‘radice’ di un popolo; è a livello spirituale, energetico, sottile, che occorre inquadrare tanta ‘magnanimità’

Il potere invasore permetteva al popolo conquistato di mantenere il proprio pantheon, il quale finiva per il principio dei 'vasi comunicanti', anch’esso sotto al controllo dell’autorità centrale Romana e in definitiva sotto al controllo degli 'Dei Romani'. 

Per questo motivo la nascente presenza della ‘pianta religiosa cattolica cristiana’, nella sua prima veste d’innocenza, comprese che, ad ogni costo, dovesse fondersi assolutamente col veicolo, tremendamente efficiente, della macchina Romana di quei tempi. 

Il suo potere sarebbe stato lanciato nel firmamento, visto che non è da quel ‘luogo’ che essa proveniva, ma era quel ‘luogo’ a cui essa ambiva. Una volta ‘iscritta’ nei ‘Registri Celesti’ per diritto inalienabile ed inequivocabile, in ogni modo, sarebbe presto divenuta ‘archetipo’, ossia energia d’imprinting per le generazioni future.

Come 'è andata una certa versione della Storia', è ormai di dominio pubblico.

Basta cercare le informazioni nel Web e basta, poi, crederci. Siamo così bravi a credere sulla ‘fiducia’; perché non dovremmo credere anche a questa possibilità? 

L’italiano moderno medio è onorato dall’esistenza del Sacro Romano Impero e da quello che ha fatto anticamente. Si giunge a respirare aria di gloria, di vigore e di intelligenza applicata ad ogni ambito del sapere, proprio come respirare la fragranza di una pianta di basilico riempie le narici, i polmoni, la mente

Eppure ciò che si è grandemente radicato, attraverso quell’opera titanica e perniciosa dell’esercizio del potere attraverso l’uso della forza in ogni sua espressione, è un grande aumento del peso Karmico associato per fusione energetica ad un intero popolo. 

Il debito pubblico è solo la cartina tornasole del debito Karmico

Al ‘centro’ di questa amministrazione del potere esiste la centralità del Controllo Vaticano. Una società privata in grado di veicolare l’antica ed attuale sete di dominio, che animò, ed anima, le menti degli organizzatori Romani. Da questo ‘centro’ s’emana, come per un grande camino, il fumo che ancora sta bruciando le Anime Italiche. Questo potere ha sempre accompagnato la classe dominante dei ‘reali’, della moltitudine delle grandi casate nobiliari, anzi, ha sempre controllato queste persone nell’esercizio del proprio potere per diritto di nascita ed appartenenza ad una data ‘linea di sangue’.

Altra 'densa illusione'...

I ‘primi’ promotori del potere sapevano che loro stessi e gli ‘adepti’ avrebbero costituito, nel Tempo, una classe d’elite diversa da tutte le altre. Una linea d’energia in grado di oltrepassare le colonne Temporali. Una linea di sangue che, per rimanere attiva, doveva nutrirsi della linfa esistenziale altrui

Per questo doveva esistere una grande Massa da poter regolarmente ‘tosare’ e mantenere nel limbo della divisione e della segmentazione del proprio ed analogo o frattale potere.

Non c’è che dire: un grande spettacolo di giochi pirotecnici melliflui.

Non era facile ordire un piano simile; un piano sagace che fece perno strategicamente soprattutto sulla verità e conoscenza della mentalità egoica umana, che ritiene le generazioni precedenti incapaci ed inferiori

Di volta in volta i ‘presenti’ – immemori – giudicarono i ‘passati’ come poco più che degli ‘idioti’, inquadrandoli attraverso gli occhi dell’Ego. Come poteva un potere ‘antico’, ancora essere in grado di controllare il presente?
 
Mai fu concepita una strategia migliore.

Una sorta di ‘Invasione degli Ultracorpi’ senza colpo ferire né atti di pubblica manifestazione. Un potere silente ed abile nello strisciare sempre in seno. Un potere anche tecnologico, che non necessitava di computer o di armi a puntamento laser, ma di ‘Magia’, di conoscenza magica e persino comportamentale, psicologica.  

Una conoscenza superiore, drenata progressivamente dal Mondo, nel corso delle spire del Tempo

Oggi, alle prese con il rinnovato Ego umano, le generazioni di questo Tempo stanno ancora giudicando coloro, che hanno animato il ‘passato’, nello stesso modo similmente ‘rinunciatario’, come se fossero alle prese con dei ricordi senza peso né potere. 

Le tentazioni e le dipendenze derivano dalla presenza inossidabile di questo centro di potere. 

Non stiamo parlando di fantasmi ma di lucida realtà, energia in grado di intendere e di volere anche senza la necessità di un corpo fisico. Forme pensiero, Demoni, o come le vogliamo dipingere. 

Esiste una gerarchia tra energie: 

l’elite è da sempre stata al servizio di quella a sé superiore. Allo stesso Tempo, ‘tutto’  è al servizio dell’Universo…

Centri di potere autorizzati dalla Massa divulgano la propria verità sulla Massa. Essi rappresentano i nostri attuali limiti

più chiaro di così.

Da ‘lì’ dobbiamo saperci muovere…

Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 16 luglio 2012

Occhi aperti oltre all'orizzonte.



Mani che disegnano - M.C. Escher

Apriamo gli ‘occhi’, ma non nella maniera che viene naturale pensare. Ossia quella maniera ‘furba’ di osservare le opportunità che ci gravitano attorno. No, è ancora un’altra vista, capace di andare oltre ad ogni possibilità di ‘business’. 

Gli ‘affari’ non c’entrano nulla… semmai esistono oltre al confine tra una economia misurata a suon di Pil e un’economia misurata a suon di coscienze.

Il Mercato sta già prezzando da secoli il serio rischio che l'Italia abbia passato un punto di non ritorno e le agenzie di rating fanno solo da notai… 

L'agenzia di rating Moody's declassa i titoli di Stato di due gradini da A3 a Baa2 (appena due punti sopra il livello ‘junk’, ossia il livello spazzatura) e mantenendo quindi un outlook negativo. Pesano ‘l'economia e l'incerto clima politico’… 

È quindi probabile che il nostro Paese sperimenti un ulteriore netto incremento dei costi di finanziamento del debito…
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Questo genere di notizie creano un parallelismo energetico pericoloso tra dimensioni parallele, che tuttavia coesistono. Il livello ‘spazzatura’ è il risultato ultimo di un paradigma sociale dedicato alla creazione di ‘rifiuti’ d’ogni tipo e genere

Una 'macchina mangiatutto', capace di ingoiare, triturare, deglutire e digerire l’umano in ogni sua forma e livello energetico. L’obsolescenza programmata, che vediamo in ambito informatico e di prodotti di consumo a livello generale, è lo stesso modello che poi viene applicato anche all’umanità:

si è recentemente capito che alla base dell’invecchiamento precoce c’è uno stato infiammatorio debole ma costante, chiamato ‘inflammaging’, e una diminuzione delle difese immunitarie, chiamata ‘immunosenescenza’

Entrambi questi stati sono fortemente correlati all’azione dei radicali liberi, che attaccano continuamente il nostro organismo… Inflammaging e stress ossidativo fanno invecchiare anche il Dna, il codice genetico presente nelle cellule…
 
la Nutrigenomica è la scienza che studia l’interazione fra la nutrizione e il Dna, ovvero come il cibo influenza i nostri geni

La Nutrigenomica studia, inoltre,  quali alimenti possano proteggere e stimolare le cellule a riparare efficacemente i danni subiti.
Link 
 
  • uno stato infiammatorio debole ma costante
  • come il cibo influenza i nostri geni.
Benintesi, questa non è pubblicità ma è la visione secondo il Metodo Indiretto...

È il solito circolo vizioso, chiuso. A vortice o elicolidale. Un loop. Un programma abitudinario. Un codice scritto da una versione del software che ci anima per ‘selezione inconscia’. Un ‘qualcosa’ che è stato impartito a livello sottile a tutta la popolazione…

Questo ‘stato infiammatorio debole ma costante’ ricorda molto da vicino il livello energetico ‘residuo’, che Castaneda/Don Juan rivelano a proposito dell’esistenza dei Voladores

L’alimentazione è in grado di mantenere, livellare, modificare, agire, programmare, il funzionamento cellulare. Ma le cosiddette ‘vittime’ designate, ossia le cellule, non è matematico che esulino completamente dall’azione volontaria, che spinge l’umano ad ingozzarsi di cibo spazzatura. A livello genetico esiste un’intelligenza ‘altra’, che veicola l’intenzione sottile presente praticamente nell’aria attorno a noi.

È a quel livello che ci si avvicina maggiormente alla causa scatenante il disequilibrio corpo/mente/spirito…

Allo stesso modo, da ogni qual parte si osservi il 'processo', è possibile intervenire unilateralmente sullo status di fatto del complesso umano, attraverso un cambio sistematico, consapevole e ordinato del modello esistenziale auto educativo in corso d’opera.

Auto disciplina consapevole, che non dipenda solo ed esclusivamente dal ‘Controllo’, ossia da quella fonte di conoscenza che scambiamo per ‘unica’ nelle 3d…

Utilizziamo il Metodo indiretto: il cibo influenza i nostri geni.

Questa verità ci viene ‘detta’ da una pubblicità Antisistemica. Notevole, vero? Se la estendiamo alla nostra globalità, essa assume un significato molto più ampio ed importante. Certe informazioni non ce le può passare il Medico di Famiglia.

Dobbiamo saperle cogliere noi stessi.

Il Campione dello Sport, che ci annuncia la sua verità a pagamento (mangia Nutella ogni mattina), attraverso il monito pubblicitario, è da inserire nel giusto contesto della maggiore prospettiva derivante dalla consapevolezza individuale. Egli compie una scelta d’interesse e non di coscienza. È comprensibile, persino. 

Ma non dobbiamo permettere che il suo input giunga intatto nel nostro modello computazionale

E questo 'firewall' dipende solo dalla nostra Presenza costante in ogni dato momento.

‘Esserci’ significa anche ‘non partecipare’

L’obsolescenza programmata è molto simile all’invecchiamento precoce. L’invecchiamento precoce è un paradosso, perché allo stesso momento si registra che la Vita media si è profondamente allungata

È una partita a scacchi con chi? 

In definitiva… con noi stessi, mentre ci riflettiamo negli ‘altri’ e nel ‘Tutto’.

Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com